Milano: la Borsa. Il Circolo dell Investitore

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1 Milano: la Borsa Il Circolo dell Investitore 22 gennaio

2 MIBTEL: 13883p (-1.56%) Ciclo Generazionale (3-5 lustri, da minimo a minimo) (half Ciclo di Lungo Periodo (3-5 anni, da minimo a minimo) 05 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Ciclo di Medio Periodo (3-5 trimestri, da minimo a minimo) p Oct Nov Dec 2008 Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr May Jun Jul Ciclo di Breve Periodo (3-5 mesi, da minimo a minimo) 10 tober November December February Ciclo di Brevissimo Periodo (3-5 settimane, da minimo a minimo) Ma S è scritto nel fine settimana: Dopo cinque barre rosse, era lecito attendersi che qualcosa potesse cambiare sul ciclo di brevissimo S è scelto il profilo più basso possibile, un gialloincertezza che non suscita certo entusiasmi, ma comunque sufficiente per destare il sospetto che la prossima settimana possa anche muoversi diversamente dall attuale. Nel complesso, il quadro dei diversi cicli è nettamente peggiorato rispetto alle prime due settimane del Sarebbe stato certamente meglio il contrario, iniziar male e migliorare cammin facendo, ma non è ai nostri desideri che i mercati sono soliti rispondere e quindi questo abbiamo e con questo dovremo convivere nei prossimi giorni. In prospettiva sappiamo già che, dovessimo portarci oltre i punti (come nella chiusura di martedì 13), i cicli di più ampio respiro (medio e lungo) tornerebbero ad assumere un aspetto meno emaciato dell attuale (si passerebbe, infatti, dal rosso al giallo): non è notizia di poco conto perché tale soglia, potrebbe anche rappresentare un obiettivo raggiungibile e chissà che poi, da cosa, non nasca cosa Il brevissimo parrebbe anche pronto a recuperare, ma il breve gli tarpa le ali. Sob! il Circolo dell Investitore 2

3 venerdì 16 gennaio 2009: 14734p (+1.43%) Giovedì s era scritto: Il MACD piegando ormai verso il basso, e con una qualche decisione, non lascia alcuno spazio all ottimismo. V è da aggiungere che, stante l attuale situazione, anche un eventuale correzione al rialzo, che riesca a raggiungere e coprire il gap-pino rimasto aperto in area punti, non è detto che possa salvare i precedenti minimi: l ipotesi che il mercato possa andar a segnare nuovi minimi assoluti nei prossimi giorni appare quindi, oggi, prevalente. Ovviamente quest ultima considerazione dovrà trovar conferme in quel che diremo domani sera: tra tutte, infatti, la seduta del venerdì resta sempre la più importante della settimana. Al momento, l ipotesi sopra descritta si mantiene prevalente. Il MACD, infatti, e nonostante il recupero odierno, continua a piegar verso il basso, confermando con tal atteggiamento che l attuale inerzia sembrerebbe destinata a portare i corsi ancor più giù. Un indiretta conferma, tra l altro, potrebbe esser tratta anche dalla tenuta odierna dell attuale resistenza dinamica (costruita sui massimi di fine novembre ed inizio dicembre): se le resistenze tengono, infatti, il mercato deve dirsi al ribasso. A tutto ciò, però, va aggiunto che quanto visto oggi non può certo dirsi una correzione del movimento al ribasso avviatosi sui massimi del 6 gennaio: troppo modesta, infatti, per poterla definire tale (e per di più in una seduta spesa sostanzialmente al ribasso giacché l apertura della stessa è più alta della sua chiusura). E non possiamo certo dimenticar come, proprio noi, s è scritto giusto ieri: Che, nei prossimi giorni, si possa assistere ad una correzione al rialzo di quanto perso negli ultimi cinque giorni (oltre il 9%!) è quasi una certezza, che la stessa possa spingersi sino ai punti parrebbe ancor probabile Detto altrimenti: se la correzione al rialzo è quasi una certezza si tratterà, allora, più che altro, di capir dove (su quali livelli, insomma) questa correzione al rialzo potrà concretamente avviarsi e, soprattutto, quando noi si potrà assistere alla stessa. Giacché qualcosa dobbiamo per forza darla come scontata (altrimenti non si potrebbe fare alcun analisi di tipo tecnico), è evidente che il minimo di dicembre rappresenti la soglia più facile da indicarsi come limite invalicabile prima della probabile correzione. Come dire che, se correzione vi sarà, la stessa non potrà che avviarsi tra i massimi odierni (14900p circa) ed i minimi di dicembre (14000 punti). Ebbene, i minimi di ieri (14450 punti), proprio perché giusto al centro di tale arco di valori rappresentano una soglia che si dovrà monitorare con grand attenzione nei prossimi giorni giacché potrebbe anche rivelarsi il livello che stiamo cercando. Un po meno agevole, invece, è l individuazione della data in cui si potrebbe assistere alla stessa: alla luce delle barre cicliche è facile credere che non si debba assistere a nulla di particolare lunedì, ma che 3

4 martedì si possa aver qualche ulteriore indicazione utile. Evidentemente, con i nostri percorsi (campione e non), tale tipo d analisi si rivela molto più facile, ma non essendo questo l ambito più consono a tali discorsi vi rimandiamo ai nostri Report del fine settimana September October November December February 27 Su base settimanale, il grafico non promette nulla di buono, ma almeno il MACD consente di sperare nell inerzia del tempo: non è una cattiva notizia e ci accompagna da poco (s era, infatti, a dicembre). Più che altro significa che il mercato, per scendere ulteriormente, avrà bisogno di un nuovo impulso al ribasso come quello d ottobre. Non impossibile, certo, ma nemmeno così facile ricordando quel che determinò lo stesso: la mancata approvazione del piano salva-tutto da parte dell amministrazione americana. lunedì 19 gennaio 2009: 14535p (-1.35%) Come sempre, ripartiremo da quel che s è scritto l ultima volta: Se la correzione al rialzo è quasi una certezza si tratterà, allora, di capir dove (su quali livelli) questa correzione al rialzo potrà concretamente avviarsi e, soprattutto, quando si potrà assistere alla stessa. Probabilmente, tale correzione, se vi sarà, non potrà che avviarsi tra i massimi odierni (14900p circa) ed i minimi di dicembre (14000 punti): ebbene, i minimi di ieri (14450 punti), proprio perché giusto al centro di tale arco di valori rappresentano una soglia che si dovrà monitorare con grand attenzione nei prossimi giorni giacché potrebbe anche rivelarsi il livello che stiamo cercando. Un po meno agevole, invece, è l individuazione della data in cui potrebbe assistersi alla correzione al rialzo: alla luce delle barre cicliche, è facile credere che non si debba assistere a nulla di particolare lunedì, ma che martedì si possa aver qualche ulteriore indicazione utile. Evidentemente, con i nostri percorsi (campione e non), tale tipo d analisi si rivela molto più facile 4

5 Ed ecco quel che avevamo scritto in PIAZZA AFFARI : Osservando quanto evidenziato in "ANALISI OPERATIVA", si nota come il sistema che lavora "dietro" al nostro report non assegni, oggi, grandi chances ad un'eventuale discesa dell'indice MIBTEL sotto i punti (almeno entro i prossimi 3-5 giorni): è probabile quindi che, dagli attuali valori, si possa scendere ulteriormente (in particolare sotto i 14400p) come l'rrt di brevissimo (pari a 10p) parrebbe giustificare, ma non in maniera tanto profonda quanto si potrebbe temere sulla base di quel che è accaduto nell'ultima settimana. Seppur di un nonnulla, il mercato è scivolato sotto i 14400p (minimo odierno a 14398p): l attesa correzione al rialzo, insomma, potrebbe anche prendere avvio domani. Potrebbe, perché, non è certo sufficiente il ciclo di brevissimo per dar già scontata la cosa. Tra l altro, il MACD continua a non prometter nulla di buono mentre, graficamente, non c è proprio alcun motivo per sorridere. La resistenza dinamica continua a contenere i corsi e fin quando non sarà superata al rialzo è di fatto impossibile attendersi qualcosa di buono: domani la ritroveremo a cavallo dei 14800p e ne capiremo probabilmente di più. E del tutto evidente che noi si sta dando per scontato sia la correzione al rialzo, sia il suo possibile avviarsi sui minimi odierni. Lo diamo per scontato, certo, ma senza dimenticar come una nuova caduta dei corsi, domani, sarebbe da osservarsi con grand attenzione, giacché potrebbe finire col metter sotto pressione, nei giorni successivi, anche i minimi di periodo. Così fosse ci sarebbero da riveder molte cose: confidiamo, però, che così non sarà. Un informazione di servizio: i mercati americani sono chiusi e quindi, da quelli, non s avranno né aiuti né disturbi. martedì 20 gennaio 2009: 14359p (-1.21%) Dell attesa correzione al rialzo neanche l ombra Fortunatamente, però, la discesa odierna non ha ancor aperto la strada a scenari ben più inquietanti: la Linea del Piave (area 14000/14350 punti) è già sotto pressione, ma sin qui tutto parrebbe ancor in controllo (non possiamo dimenticare, infatti, che questa è già la quarta volta che ci appoggiamo su tale area negli ultimi due mesi e che, almeno sin qui, è andata sempre bene). Ovviamente, tutto questo non è per nulla quel che si sperava (una correzione al rialzo della tendenza al ribasso in essere). In particolare, poi, avendo posto sotto pressione la Linea del Piave, prima dell attesa correzione, è facile credere che il quadro abbia ancor bisogno di tempo per evolvere in una sana inversione dei corsi. Come dire, insomma, che il mercato potrebbe anche andare a recuperare nei prossimi giorni, ma sarebbe comunque lecito attendersi una nuova caduta in quest area, più avanti. Parrebbe proprio, insomma, una guerra di trincea: di quelle che potrebbero non portarci d alcuna parte, ancor per molto. 5

6 Fa specie che nelle ultime otto sedute non ci sia una sola candela bianca Fa specie, ma sotto un certo aspetto ci tranquillizza proprio perché la caduta non è poi stata così drammatica come avvenuto in precedenza. Certo, ci fosse anche un segnale rialzista, pur timido, sarebbe sempre meglio di tutte le semplici ipotesi che si possono mettere oggi in campo. Consola che quel oggi è martedì: fosse venerdì, infatti, ci sarebbe da tremar come foglie! mercoledì 21 gennaio 2009: 14103p (-1.78%) Problemi di Server (che non sono ancor finiti, purtroppo ) giovedì 22 gennaio 2009: 13883p (-1.56%) Anche se a mezzo servizio (ma non per causa nostra: le linee telefoniche sono utility che non sempre si ricordano di doverlo esser sempre e non già tra 48ore come la vocina gentile ci ripete da ieri e sono davvero troppe!), ci siamo ancora. Qualcuno temeva che fossimo scomparsi annichiliti dal mercato, ma non è così. Anche perché quanto sta accadendo in quest ultimo mese, potrebbe rivelarsi poco o nulla rispetto a quel che potrebbe accadere nel prossimo. Ma avremo modo di riparlarne. Nel frattempo, la Linea del Piave si piega sotto il peso dei non-eventi (nel senso che quel che accade non è poi granché diverso da quel che già si sapeva). Ieri, in fondo, il mercato se l era anche cavata per il rotto della cuffia, ma oggi oggi s è proprio andati a fondo. O quasi, perché in realtà dovremo attendere la prossima chiusura (quella settimanale che, tra tutte, è di certo la più importante) per poterlo affermare con convinzione. E converrà non dare per scontato nulla in questi che sono giorni di Siderografo. Avremo comunque tempo e modo per accennare a tutto ciò più avanti. Oggi, infatti, dobbiamo focalizzar la nostra attenzione su quel che abbiamo sotto i nostri occhi, che già da solo non è certo un bel guardare. 6

7 gap-pone "bearish engulfing" gap-pino % ember December February -800 E il numero delle candele scure consecutive (ben dieci!) che, invero, sorprende. Come dire che il mercato è sempre stato venduto e mai comprato: si comincia a vender la mattina per finir la sera. E riprender poi il giorno dopo, ovviamente. Per dieci giorni mica bazzecole! Si potrebbe probabilmente usare l indicatore sequenziale di Tom DeMark per capir quando la sequenza di candele scure potrebbe aver termine, ma vi sembra che il sottoscritto, in giornate come questa, possa star lì a sfogliar la margherita sulla base di quel che è scritto in un libro che s intitola La nuova Scienza dell Analisi Tecnica. Ora, non metto in dubbio che l indicatore sequenziale possa funzionare (tant è vero che, in passato, l ho usato spesso anch io nonostante la noia letale che produce in chiunque si cimenti nell impresa), ma mi rifiuto d usarlo dopo il 2008 (la nuova scienza dell Analisi Tecnica? nuova scienza? scienza? mai!). M accontento, piuttosto, di guardare il grafico e di farmi delle idee semplici semplici: graficamente non c è nessun segnale positivo; s è raggiunta la Linea del Piave (area 14mila punti) senz aver mai corretto al rialzo quando anche si sarebbe potuto fare; 7

8 il MACD non promette nulla di buono; la barra del 50%, che giusto domani andremo a cancellare, ha perso ogni senso giacché s è scesi sotto i minimi di dicembre; il prossimo obiettivo al ribasso, calcolato col buon senso e l esperienza, è oggi poco sopra i 13mila punti; e con ogni probabilità siamo ancor lontani dal vedere il peggio (non so quanto in termini di punti, di sicuro in termini di tempo: abbiamo, infatti, ancor un mese davanti a noi prima di poterlo dire ufficialmente ) A naso, dunque, v è tutto il tempo per rimbalzare ancora, ma non sappiamo dove Potrebbe anche esser già domani, ovvio, ma senza dimenticare (come già si diceva nei gironi scorsi) che si tratterebbe solo di una correzione al rialzo di quanto sin qui perso. Nulla a che vedere con una possibile inversione di tendenza. L eventuale rimbalzo, tuttavia, non sarebbe inutile perché v è una gran bella differenza tra il raggiungere area 13mila punti già in gennaio e raggiungere la stessa, invece, in febbraio (la seconda ipotesi, infatti, avrebbe valenze comunque positive dal punto di vista propriamente grafico). In conclusione, inutile farsi grandi illusioni: da quando è apparsa la bearish engulfing, infatti, il destino poteva dirsi segnato. Ed il destino si può subirlo o affrontarlo, ricordandosi che non è necessario rimanerne vittime anche se, poi, non è detto che nel secondo caso il futuro possa rivelarsi più attraente del primo. il Circolo dell Investitore 8