COMUNE DI AVERSA OGGETTO: PROGETTO PER OPERAZIONE COFINANZIATA DAL POR- LAVORI DI COMPLETAMENTO STATICO, RECUPERO E RELAZIONE GENERALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI AVERSA OGGETTO: PROGETTO PER OPERAZIONE COFINANZIATA DAL POR- LAVORI DI COMPLETAMENTO STATICO, RECUPERO E RELAZIONE GENERALE"

Transcript

1 COMUNE DI AVERSA PROVINCIA DI CASERTA OGGETTO: PROGETTO PER OPERAZIONE COFINANZIATA DAL POR- FESR CAMPANIA 2007/ ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.1- CITTÀ MEDIE LAVORI DI COMPLETAMENTO STATICO, RECUPERO E RESTAURO CASA CIMAROSA RELAZIONE GENERALE 1

2 INDICE PREMESSA 1. SCELTA DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI 1.1. INTRODUZIONE STORICA DELL IMMOBILE 1.2. BIOGRAFIA DI DOMENICO CIMAROSA 1.3. DESCRIZIONE GENERALE 1.4. INDAGINI CONOSCITIVE DELL IMPIANTO 1.5. LA SCELTA DELLE ALTERNATIVE 2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 2.1. INTRODUZIONE CON DESCRIZIONE GENERALE DEGLI INTERVENTI 2.2. DESCRIZIONE TECNICA DEGLI INTERVENTI E DEI MATERIALI PREVISTI 2.3. PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE 2.4. VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI GEOLOGICI 2.5. CRONOPROGRAMMA 2.6. INDICAZIONI PROGETTUALI 2.7. GEOLOGICA 2.8. ALTERNATIVE DI PROGETTO 2.9. SCELTA DI PROGETTO FUNZIONALITÀ DELL INTERVENTO ATTIVITÀ SVOLTE NEL CONTENITORE STRUTTURALE 2

3 PREMESSA Su incarico ricevuto dall Amministrazione Comunale di Aversa (CE), il sottoscritto dott. arch. R. Pizzi, residente alla Via Gallo, Aversa (CE), C.F.: PZZ RFL 73C09 F799I, iscritto all Ordine degli della Provincia di Caserta al n. 1405, in qualità di capogruppo della RTP, ha elaborato il progetto definitivo per i lavori di completamento statico recupero e restauro di Casa Cimarosa, nell ambito del progetto P.I.U. Europa operazione cofinanziata dal POR FESR Campania 2007/2013 Asse VI obiettivo 6.1 Città Medie. L intervento mira ad elevare la qualità-socioculturale della città, a rivitalizzare il territorio e promuovere l educazione intellettuale e morale dei cittadini, creando un attrattore sociale che riqualifichi l area del centro storico di Aversa (CE) oggetto di intervento. 3

4 1. SCELTA DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI 1.1. INTRODUZIONE STORICA DELL IMMOBILE L edificio, dal pregevole valore architettonico, è la casa natale del grande musicista aversano Domenico Cimarosa, e ha accesso dalla via omonima. Si sviluppa lungo il terzo anello concentrico che racchiude il nucleo storico della città, e fa parte della zona A2 del P.R.G. (centro storico), che identifica l espansione svevo-angioina e la zona del Municipio. Si compone di un corpo di fabbrica principale, disposto lungo la strada, e da uno secondario, che affaccia sull attuale Piazza Principe Amedeo, entrambi erano collegati da un vecchia passerella crollata nel La tipologia si può ricondurre a quella caratteristica del palazzetto nobiliare, seppur di minore dimensione, con corte centrale, della seconda metà del Settecento, dalla tipica articolazione planovolumetrica che si conclude con una copertura con tetto a falde inclinate, che individua un grande spazio che fungeva da camera d aria, originariamente sfruttato come deposito di prodotti agricoli, ventilato da aperture arcuate, che conferiscono alla quinta stradale un impronta caratteristica. Il piano nobile, che si trova al di sotto del suddetto granile ventilato, in facciata è individuato da balconi incorniciati da profilature in stucco di chiara impronta tardobarocca, come del resto l intera facciata. Di epoca successiva è il corpo di fabbrica secondario, la cui facciata a bugnato nella parte inferiore, è prospiciente a Piazza Principe Amedeo. La tipologia e i materiali utilizzati si differenziano notevolmente dal corpo principale, facendo risalire la datazione al 4

5 periodo tardo-ottocentesco, pertanto il secondo corpo di fabbrica è stato realizzato per ottenere maggiori disponibilità di locali. L immobile secondo una ricostruzione storica, risultava intestato al sig. Raffaele Maresca, con testamento del 03/08/1884, rogito dal notaio Vincenzo Romano, nominava erede di tutti i suoi beni il Municipio di Aversa (CE). Il Comune di Aversa (CE), come condizione sostanziale della istituzione di erede, era tenuto a impiegare la intera rendita annuale di tutti i beni del testatore per il mantenimento delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) nel Conservatorio Moretti, Amministrato da speciale commissione di nomina comunale; il sig. Maresca faceva, inoltre, espresso divieto al Comune di Aversa di vendere, censire o ipotecare in tutto o in parte gli immobili suindicati, poiché era sua volontà che la rendita non venisse a mancare per lo scopo di beneficenza che intendeva raggiungere in perpetuità; Con Regio Decreto n. DLVI (556) del 6 luglio 1893 il Comune di Aversa (CE) veniva autorizzato ad accettare l eredità Maresca così come disposta ed inoltre la Fondazione dal Maresca medesimo ordinata a profitto delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) da mantenersi nel locale Conservatorio Moretti veniva costituita in Ente Morale e si approvava lo Statuto Organico in dat6a 28 Giugno 1892: - Per il mantenimento delle fanciulle povere ed orfane di Aversa (CE) nello istituto Moretti si doveva provvedere con l impiego della intera rendita annuale dei suddetti beni 5

6 immobili. La loro gestione fu tenuta direttamente dalla Commissione di nomina Comunale che amministrativa l Istituto; - I predetti immobili pur rimanendo di proprietà comunale, non furono nel corso del tempo riportati nel Patrimonio dell Ente per espresso divieto testamentario di non poterli censire, vendere o ipotecare in tutto o in parte al fine di perseguire lo scopo di beneficenza del Maresca; - Dal testamento del Maresca sono trascorsi degli anni e nel frattempo sono venuti a mancare i presupposti dello scopo di beneficenza, infatti già da diversi decenni non risultano ospitate presso l Istituto Moretti fanciulle orfane; - Gli immobili di che trattasi a causa dei danni subiti dagli eventi sismici del 1980 e della mancata manutenzione risultano disabitati ed in pessime condizioni di degrado BIOGRAFIA DI DOMENICO CIMAROSA Nacque ad Aversa il 17 dicembre del 1749, città che aveva dato i natali anche a Niccolò Jommelli, un altro grande compositore della scuola napoletana. Alla tenera età di quattro anni dovette lasciare la sua città natale per recarsi con la famiglia a Napoli. Andarono a vivere presso la chiesa di San Severo de' Padri Conventuali. Era figlio di Gennaro Cimarosa, un muratore occupato nella costruzione del Palazzo di Capodimonte, il quale durante la costruzione s'infortunò a morte a causa di una caduta. Sua madre invece era occupata come lavandaia nel monastero vicino alla chiesa. Fu proprio in questo ambiente che il giovane Domenico 6

7 ricevette i primi rudimenti musicali dall'organista del monastero padre Polcano. Dimostrò subito di avere molte doti per la musica tant'è che nel 1761 fu ammesso al Conservatorio di Santa Maria di Loreto, dove rimase undici anni. I suoi insegnanti furono Gennaro Manna (all'epoca ritenuto il miglior insegnante dopo Alessandro Scarlatti), Antonio Sacchini (fino al 1766) e Fedele Fenaroli (il quale diede a Cimarosa lezioni di contrappunto). In pochi anni divenne un abile violinista, clavicembalista e organista, nonché un talentoso cantante: i suoi compagni lo stimavano e lo ascoltavano con delizia mentre interpretava pezzi d'opera con bella voce, con grazia e con soavità; tra questi si ricordano Nicola Antonio Zingarelli e Giuseppe Giordani. Egli era caratterialmente mite e affabile, oltre che studioso e diligente. Dopo aver lasciato il conservatorio si perfezionò nel canto con il castrato Giuseppe Aprile e nella composizione con Niccolò Piccinni. Durante il periodo trascorso presso la scuola di Santa Maria di Loreto compose alcuni mottetti e messe. Nel carnevale del 1772 debuttò come operista con la commedia per musica Le stravaganze del conte, data nella capitale partenopea al Teatro dei Fiorentini e seguita dalla farsetta Le magie di Merlina e Zoroastro (lavoro che si rifà alla commedia dell'arte). Grazie a questo primo lavoro la sua fama di buon compositore iniziava a dilagare. Le sue opere diventarono subito popolari a Roma, dove i suoi intermezzi comici furono rappresentati soprattutto al Teatro Valle. L'anno seguente fu la volta de La finta parigina data al Teatro Nuovo, la quale riscosse un discreto successo. Nel 1776 rappresentò sempre al Nuovo la commedia I Sdegni e La Frascatana nobile o La finta Frascatana e 7

8 compose la farsa I matrimoni in ballo. L'anno seguente vide la nascita dell'intermezzo giocoso I tre amanti e qualche mese dopo Il fanatico per gli antichi romani andò in scena al Teatro dei Fiorentini; concluse l'anno con l'armida immaginaria rappresentata nello stesso palcoscenico. Tra il 1778 e il 1781 seguirono le messe in scena di diciotto opere, tra le quali le più note sono Il ritorno di Don Calandrino, L'italiana in Londra, Le donne rivali e Il pittore parigino. L'intermezzo L'italiana in Londra, data per la prima volta il 28 dicembre 1779 al Teatro Valle, fu subito molto applaudita; fu proprio grazie ai notevoli successi ottenuti dalle rappresentazioni di questo lavoro comico che la gloria di Cimarosa incremento notevolmente e si sparse in breve tempo per tutta l'europa: il 10 luglio 1780 fu la prima opera Cimarosiana ad essere eseguita a Milano al Teatro alla Scala e poco tempo dopo fu rappresentata anche a Dresda, dove nei primi anni ottanta furono presentate ben quattro sue opere tradotte in tedesco. Il 29 novembre 1779 fu nominato organista aggiunto della Cappella Reale Napoletana, posizione che mantenne fino al 28 marzo 1785, quando venne elevato a secondo organista. Poco si conosce sul soggiorno di Cimarosa in Russia a causa dell'assenza di documenti che riportino notizie dettagliate. Appena vi giunse fu presentato subito all'imperatrice, per la quale si esibì subito come cantante; riuscì a suscitare così tanto entusiasmo in lei che gli diede subito il compito di impartire lezioni di musica a due suoi nipoti. Fu attivo principalmente per il Teatro dell'hermitage, per il quale scrisse alcune opere e cantate. Il 12 dicembre 1787 fece eseguire la Messa di Requiem per il funerale della Duchessa di Serra 8

9 Capriola (moglie dell'inviato del Re di Napoli), nel gennaio 1788 diede l'opera seria La vergine del sole, il 24 febbraio la cantata La felicità inaspettata e il 29 giugno l' Atene edificata. Nell'aprile del 1789 furono rappresentate Le due fidanzate e I due baroni, il 27 settembre l'opera Cleopatra e in ottobre una replica de La vergine del sole. Lasciata la Russia, Cimarosa sostò a Varsavia, dove vi rimase tre mesi circa; qui mise in scena tre sue opere: Le trame deluse, Il credulo e L'impresario in angustie. Nel dicembre del 1791 giunse alla volta di Vienna (proprio nel mese in cui morì Wolfgang Amadeus Mozart), città che ben lo accolse, dato che già l'aveva conosciuto in passato come buon compositore; infatti da alcuni anni venivano date repliche di parecchie sue opere. Fu ricevuto festosamente anche dall'imperatore Leopoldo II, suo antico protettore, che aveva già incontrato quattro anni prima, quando era ancora Granduca di Toscana. Il sovrano austriaco fu molto generoso con Cimarosa: lo nominò maestro di cappella di corte, gli offrì subito un elevato stipendio di dodicimila ducati annui, un appartamento del palazzo imperiale e lo mise in rapporti con il librettista Giovanni Bertati, il quale era stato da poco nominato poeta di corte. Da questo collaborazione nacque il suo capolavoro più noto: Il matrimonio segreto. Questo lavoro, rappresentato al Burgtheater il 7 febbraio 1792, ebbe subito un successo immenso, tant'è che nella stessa sera della prima, per volere dell'imperatore in persona, l'opera fu interamente rimessa in scena! Durante il soggiorno viennese il compositore napoletano diede altre opere: La calamita dei cuori, 9

10 la quale fu un fiasco, e Amor rende segace. Cimarosa ritorno a Napoli presumibilmente durante la primavera del 1793, dopo un'assenza di sei anni. Fu accolto con calore e il matrimonio segreto che ridiede subito al Teatro dei Fiorentini suscitò così tanto entusiasmo che fu messo in scena per ben 110 sere di fila. In settembre compose un lavoro strumentale, ovvero un concerto per due flauti traversi e durante l'anno al Teatro Nuovo presentò il dramma giocoso I traci amanti su un testo di Giuseppe Palomba. L'ultimo periodo della sua vita fu reso amaro dagli intrighi di alcune persone invidiose e ostili, tra le quali figura il suo antico rivale Giovanni Paisiello. Durante la Repubblica Napoletana del 1799, Cimarosa entrò nel partito liberale e al ritorno dei Borbone, come molti altri suoi amici politici, fu arrestato e condannato a morte. Solo grazie all'intercessione di alcuni suoi influenti ammiratori la sentenza fu commutata in un esilio. Lasciò quindi l'amata Napoli con l'intenzione di recarsi nuovamente a San Pietroburgo, ma i suoi problemi di salute lo costrinsero a rinunciare. Si stabilì a Venezia, dove tra le mura di Palazzo Duodo morì l'11 gennaio 1801 per un'infiammazione intestinale. La natura della sua malattia portò alla formazione di alcune dicerie attraverso le quali si sosteneva che fosse stato avvelenato da dei sicari inviati dalla regina Maria Carolina; un'inchiesta formale provò che queste voci erano infondate. Fu sepolto nella Chiesa di San Michele Arcangelo, sul Canal Grande. Quando, nel 1836, l'edificio fu demolito, le spoglie del Compositore andarono disperse 10

11 1.3. DESCRIZIONE GENERALE Lo stabile in oggetto afferisce ad un complesso delimitato sui lati esterni, da via D. Cimarosa e da p.zza Principe Amedeo, e sui lati interni da finitimi fabbricati di altra proprietà. In particolare, di tale complesso, il corpo di maggiore pregio ed interesse è quello prospiciente via Cimarosa, articolato su piano terra, piano primo, sottotetto e copertura a falde in legno lamellare. Tale corpo di fabbrica, di impianto rettangolare sul fronte di via D. Cimarosa, presenta una corte interna delimitata dai due corpi di fabbrica principali. La composizione e l organizzazione planimetrica di quanto sopra descritto può meglio desumersi nei grafici del rilievo dello stato dei Luoghi. Le membrature verticali sono tutte costituite da paramenti murari tufacei di idoneo spessore. Gli orizzontamenti sono costituiti da solai piani in legno, talvolta rivestiti all intradosso con carta decorata. La copertura è a falde spioventi, realizzata con capriate ed elementi secondari in legno rivestiti con manto di coppi in laterizio. Le fondazioni sono di tipo diretto in muratura, senza allargamento della sezione al piede. 11

12 1.4. INDAGINI CONOSCITIVE DELL IMPIANTO La prima fase svolta nell ambito dell attività progettuale è consistita in una campagna di indagini conoscitive vertenti sui seguenti punti: - Rilievo dell articolazione geometrica dell immobile, del quadro materico, delle principali forme di degrado presenti; - Campagna di prospezioni geognostiche e geofisiche per la caratterizzazione geolitologica e meccanica dei terreni e per l individuazione delle cavità sotterranee in corrispondenza dell area di impianto del complesso (a cura della S.I.A. srl Servizi per Ingegneria e Ambiente commissionata dal Comune di Aversa (CE) nel 2007, di cui si riportano considerazioni conclusive al punto 2.4 della seguente relazione); - Saggi puntuali e rilevamenti fotografici a tutti i piani, sia per quanto concerne le membrature verticali, sia per gli orizzontamenti ed i prospetti. Le prospezioni di cui sopra hanno consentito di individuare dati di fatto obiettivi ai quali relazionare le scelte di progetto LA SCELTA DELLE ALTERNATIVE A seguito delle analisi precedentemente effettuate, così come descritto nel punto 1.3 le indagini conoscitive dell impianto, circa la conformazione dell edificio, le caratteristiche strutturali, ma soprattutto per l importantissima connotazione storica, essendo appunto identificato come dimora di Domenico Cimarosa illustre 12

13 compositore aversano, si sono venuti a delineare due possibili scenari caratterizzati da una genesi comune ovvero la musica in tutte le sue forme, da studiare, da conoscere, da interpretare; le alternative considerate dunque sono: Il Museo della Musica con annessa biblioteca e Il Liceo musicale. Man mano che si delineavano le linee guida del progetto sono emerse una serie di possibili iniziative da mettere in pratica al fine di trasformare un edificio, che versa tutt ora in un completo stato di abbandono, in polo attrattivo per la città ed elevarne la qualità socio-culturale, per questo motivo la scelta è ricaduta sulla struttura museale che ha il potere di convogliare in se le più ampie aspettative di utilizzo in termini di conoscenza e studio della musica e di configurarsi quindi non solo come mero contenitore di aule quale potrebbe essere un istituto scolastico ma come punto di riferimento per chiunque voglia apprezzare e comprendere tale arte. Mostre permanenti e multimediali ma anche spettacoli, forum, piccoli concerti, incontri con personalità di spicco dell ambiente musicale sono solo alcune delle possibili proposte da mettere in pratica all interno della struttura che potrà accogliere cimeli appartenuti al celebre compositore, strumenti musicali storici, immagini del passato e proiezioni che incentivino i fruitori a conoscere ed amare la musica insieme a laboratori didattici per studenti di tutte le età guidati da docenti esperti alla scoperta dell arte che accompagna da sempre la vita di ogni individuo. 13

14 2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 2.1. INTRODUZIONE CON DESCRIZIONE GENERALE DEGLI INTERVENTI In seguito alle indagini condotte per i precedenti interventi di recupero e restauro dell immobile, già posti all attenzione dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici (vedi varie note e relazione di ricostruzione storica nella Tavola I-G01), fu evidenziato un quadro fessurativo alquanto diffuso e articolato, nonché il sostanziale stato di dissesto dei solai lignei di 1 piano e di sottotetto (in alcune zone in fase di crollo) e delle coperture, in uno stato tale, queste ultime, da non assicurare alcun riparo nei riguardi delle precipitazioni atmosferiche. Gli stessi problemi sono stati in parte, dal punto di vista strutturale, risanati, mancando però, come risulta allo stato dei luoghi, di interventi di restauro sulle cortine esterne ed interne, di recupero degli intonaci e tinteggiature di rilievo, risanamento dei solai lignei ed di restauro delle piattabande in legno; quest ultime si presentano allo stato dei luoghi in putrelle, tranne che per la faccia principale su via Domenico Cimarosa. Quindi, l intervento consisterà nel completamento del recupero della casa che ha dato i natali al famoso musicista Domenico Cimarosa. Si tratta sostanzialmente della realizzazione, all interno dell immobile dov è nato il compositore settecentesco Domenico Cimarosa, di un museo a lui dedicato, che restituisce la giusta importanza alla tradizione illustre di Aversa (CE), ma anche altri 14

15 due grandi compositori dell epoca, Niccolò Jommelli e Andreozzi, tanto che, da parte dell Amministrazione Comunale, si stanno definendo ulteriori importanti azioni, quali la creazione di una fondazione dedicata allo studio e conoscenza del patrimonio musicale storico e la possibile acquisizione al patrimonio comunale del Teatro Cimarosa in P.zza Principe Amedeo. Disporre di un contenitore museale è quindi fondante per configurare un polo attrattivo legato all arte musicale. Gli spazi saranno recuperati e restaurati in funzione della sicurezza e l accessibilità pubblica, attrezzati per accogliere collezioni documentali e cimeli storici, per svolgere attività divulgative, didattiche, ludiche e di studio, ma la finalità dell intervento è più ampia, contribuendo a restituire dignità all area con ricadute di carattere produttivo, urbano e sociale, invogliando i cittadini a riappropriarsi della propria storia e fruire dei luoghi simbolo della città. La localizzazione dell intervento è stata individuata non solo perché luogo che ha dato i natali al musicista, ma anche perché c è una disponibilità di attrezzature, allo stato di fatto e previste nei vari piani comunali, nel raggio di 700 m dai confini del lotto che possono facilitarne l impatto ambientale ed economico. L intervento in fase di esercizio, sarà un polo di attrazione pubblico, tendendo, quindi, ad attrarre visitatori. Un polo museale della musica in stretto contatto con le altre opere sul territorio nonché sul vicino Teatro Cimarosa, sita come l edificio su P.zza Principe Amedeo. Con tale intervento si ha lo scopo di elevare la qualitàsocioculturale, di rivitalizzare le utopie presenti sul territorio e 15

16 promuovere l educazione intellettuale e morale dei cittadini, così facendo si crea un attrattore sociale che riqualifica l area. Di seguito si evidenziano le problematiche affrontate nell intervento: Restauro Prospetti esterni ed interni; Restauro dei solai lignei; Restauro e ripristino delle piattabande in legno; Restauro delle Pareti interne; Restauro di infissi esterni in legno; Restauro della scala d ingresso; Ripristino passerella di collegamento; Posa in opera di Porte ed infissi interni ed esterni; Riempimento della cavità; Messa in opera di impianti tecnologici DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI MATERIALI PREVISTI Pertanto vengo ora riportate le descrizione dei principali interventi previsti per il restauro di Casa Cimarosa : Restauro Prospetti esterni ed interni Il progetto prevede una serie di interventi sia sui prospetti interni che esterni, interessati da alterazioni e degradazioni di varia natura prevalentemente a danno degli intonaci e degli elementi decorativi in stucco dovuti a cause antropiche quali presenza di cavi passanti, atti di vandalismo e interventi eseguiti nel corso degli anni e cause naturali, alterazioni cromatiche dovute a depositi di polveri e smog, presenza di muschi e licheni ed erbe 16

17 infestanti in genere che ne hanno causato in gran parte il distacco totale, lesioni e perdita di parti. Per gli intonaci, lo stato di degrado è particolarmente accentuato in seguito al dilavamento operato dalle acque meteoriche, con parti soggette a sfarinamento, distacco, e perdita di materiale, sono presenti molte colonie di muschi e licheni nonché vegetazione di tipo superiore su parti esterne, inoltre il tipo di degrado è differenziato in relazione ad esposizione agli agenti atmosferici, presenza di umidità di risalita e da interventi manutentivi poco ortodossi effettuati nel corso degli anni. L intervento di restauro comporta le seguenti operazioni: - Spolveratura leggera con pennelli di setola morbida; - Disinfezione a mezzo di apposito composto lichenicida e dove necessario asportazione manuale di erbe infestanti; - Lavaggio con acqua demineralizzata di tutte le superfici; - Integrazione delle lacune mancanti; - Ricostruzione delle parti di intonaco mancante con malte di calce idraulica naturale con caratteristiche simili alle malte originali; - Rifacimento della finitura con pittura minerale a base di grassello di calce, per superfici murali esterne, del colore più prossimo all'originale (tipo alpha chalix Sikkens); L intervento sugli Elementi decorativi, invece consiste prevalentemente nel consolidamento degli elementi decorativi esistenti, previa pulitura degli stessi con spazzole morbide e rimozione di eventuali croste o presenza di muschi, integrazioni 17

18 con materiale della stessa composizione di quello esistente e finitura con pittura minerale a base di grassello di calce. Quindi un restauro e revisione di cornici marcapiani e mostre di finestre semplici, comprendente l'ispezione dell'intera superficie, la rimozione dei tratti fatiscenti o pericolanti, la formazione del modine o sagome con listelli di legno, la ripresa dell'ossatura muraria o con chiodature in acciaio e fili di metalli non ferrosi, la stesura degli strati di malta di calce additivata con resina acrilica, la preparazione dell'intera superficie con raschiatura, rasatura e carteggiatura, la finitura con colla di malta o a stucco romano. Restauro dei solai lignei Il degrado dei solai lignei preesistenti, sia la piano terra che al piano primo, ha condotto ad un intervento di consolidamento statico degli stessi attraverso l introduzione di un nuovo pacchetto solaio in travi in acciaio e soletta superiore in calcestruzzo con rete elettrosaldata, lo stesso prevede l ancoraggio ed il sollevamento delle travi lignee preesistenti attraverso la cerchiatura in ferro agganciata al solaio in acciaio superiore. La conservazione invece del solaio ligneo con rivestimento in carta dipinta, prevedrà invece il seguente intervento di conservazione: - Pulitura delle cavità presenti sulle travi lignee e stuccatura con colla e polvere di legno; - Trattamento con smalti sintetici a base di resine resistenti; - Trattamento disinfestante da insetti xilofagi attraverso iniezione di veleno antitarlo nei fori per la distruzione delle larve; 18

19 - Verniciatura finale protettiva; - Inoltre sulla carta dipinta presente sulle travi in legno e sul tavolato, si interverrà attraverso un trattamento protettivo con soluzione a base di paraloid 72 a bassa concentrazione. Restauro e ripristino delle piattabande in legno Per quanto riguarda l intervento sull architrave lignea ammalorata, che non può più rispondere alle sue funzioni statiche, si prevede: 1) Puntellatura architrave e della muratura sovrastante (vedi schema); 2) Rimozione dei pezzi ammalorati (vedi schema); 3) Scarnire e pulire i giunti (vedi schema); 4) Preparare la superficie di alloggiamento dei nuovi pezzi (vedi schema); 5) Quindi inserire gli elementi con malte a base di calce, e rimuovere i puntelli ad avvenuta presa della malta (vedi schema); 5bis) Nel caso in cui l'architrave risulti essere in parte e del tutto recuperabile attraverso interventi di restauro si interverrà con il restauro ed il consolidamento della stessa come per le travi dei solai lignei preesistenti (vedi voce di intervento di restauro su solai lignei, nella tavola grafica di analisi del degrado ed interventi su solai lignei del pianto terra e primo). Per l intervento di ripristino architrave lignea e sostituzione delle architravi in putrelle, invece si procederà attraverso: 1) Puntellatura architrave e della muratura sovrastante; 2) Rimozione delle putrelle in acciaio; 3) Scarnire e pulire i giunti; 4) Preparare la superficie di alloggiamento dei nuovi pezzi; 5) Quindi inserire gli elementi con malte a base di calce, e rimuovere i puntelli ad avvenuta presa della malta. 19

20 Restauro delle Pareti interne Le pareti interne site al Piano primo presentano un degrado relativo alla possibili umidità, alla presenza di condizioni termoigrometriche favorevoli alla formazione di Sali minerali presenti nei materiali, alla mancanza di manutenzione, alla umidità di risalita capillare e di infiltrazione, a cicli di gelo e disgelo, cause antropiche, azione meccanica e/o biologica, cristallizzazione salina a deposito superficiale di polveri. Tute problematiche che hanno portato sugli intonaci alla formazione di patina biologica e al distacco e presenza di fessurazioni, mentre sulla tinteggiatura e sulle decorazioni preesistenti ad una alterazione cromatica oltre che alla già su citata patina biologica. La suddetta analisi dello stato dei luoghi come si evince dalle foto, dovrà condurre ad interventi atti alla conservazione degli intonaci e tinteggiature preesistenti, attraverso: 1. Consolidamento dell'intonaco attraverso iniezioni di resine epossidiche al 5% e conglomerato di malta idraulica, con la riadesione dello stesso mediante puntellature; 2. Sigillatura del bordo, attraverso iniezioni di malta idraulica additivata con resina acrilica al 5% e polvere calcare; 3. Pulitura attraverso pennelli a setole rigide e applicazione del biocida in soluzione acquosa all'1-2% di ipoclorito di litio, attraverso impacchi; 4. Consolidamento puntuale di microlesioni con iniezioni di miscela adesiva a base di calce naturale; 20

21 5. Inoltre per la tinteggiatura, una pulitura attraverso pennelli a setole rigide e applicazione del biocida in soluzione acquosa all'1-2% di ipoclorito di litio, attraverso impacchi e protezione della pittura attraverso pittura silossanica di colore trasparente. 6. Integrazione delle parti completamente libere da intonaco, attraverso pulitura superficiale con spazzola a setole morbide, integrazione con intonaco tradizionale a base di calce e tinteggiatura finale di colore simile al preesistente attraverso prove del colore e prelievo di piccolo campione senza tener conto della patina temporale che ha invecchiato il preesistente. Intervento integrativo con Tinteggiatura Ogni tipo di integrazione, con integrazione della tinteggiatura preesistente verrà eseguita attraverso la posa in opera di pittura a calce, a seconda dei colori, condordati con la soprintendenza architettonica in fase esecutiva. Restauro di infissi esterni in legno Gli infissi preesistenti in legno, verranno recuperati e restaurati attraverso lo smontaggio e il rimontaggio dei vari elementi che compongono l'infisso, per l'eventuale sostituzione dei pezzi, nonché l'incollaggio, il rinzeppamento e l'incavicchiamento degli incastri con le parti lavorate ben rifinite. Comprensivo di impregnazione del manufatto con antisettici o solventi organici per eliminare attacchi in atto, rimozione della vernice con sverniciatura, levigatura con carta-vetro a grana fine, stuccatura applicazione di vernice protettiva e tinteggiatura. 21

22 Restauro delle soglie in pietra calcarea e scala d ingresso L intervento di restauro sulle soglie e sulla scala d ingresso in pietra calcarea preesistenti, verrà eseguito attraverso la pulitura iniziale con spazzola di saggina ed eventuali usi di aspiratori per polveri; intervento su mancanza con stuccatura attraverso inserimento di fibre di armature in polipropilene, integrati con malta di calce aerea e polvere di calcare additivata con resina acrilica al 5%; intervento su scagliatura attraverso la sigillatura del bordo, con operazione manuale di malta idraulica additivata con resina acrilica al 5% e polvere di calcare; intervento su macchia con pulitura ad impacchi di sepolite ed acqua distillata per uno spessore minimo di 2-3 cm. Impacco base per ogni litro di acqua distillata è di 100g di carbonato di ammonio, con la possibilità di aumento della percentuale di carbonato di ammonio fino ad un massimo di 200g (in riferimento alla campionatura di prova), il tutto con lavaggio finale con acqua distillata per asportare ogni residuo. Inoltre l'intervento finale consisterà nella protezione attraverso pittura silossonica di colore trasparente. Ripristino passerella di collegamento Realizzazione ed indagine esplorativa-archeologica, per la rilevazione delle fondazioni del vecchio corpo di collegamento ai due corpi di fabbrica, comprensiva di realizzazione di fondazioni o consolidamento delle stesse. Il tutto comprensivo di ogni strumentazione onere e quant'altro per dare l'opera finita a regola 22

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1)

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1 - Premessa Il presente Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera è relativo dell intervento di ristrutturazione

Dettagli

CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA

CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA CITTÀ DI SPINEA PROVINCIA DI VENEZIA Città di Spinea BIBLIOTECA VILLA SIMION Sistemazione della recnzione, delle dipinture e delle porte interne Studio di fattibilità Elaborato UNICO Spinea, 21.01.2014

Dettagli

PROGETTO A4 n. 170/2012 ESECUTIVO. Interventi di ripristino e miglioramento strutturale-sismico del Teatro Comunale

PROGETTO A4 n. 170/2012 ESECUTIVO. Interventi di ripristino e miglioramento strutturale-sismico del Teatro Comunale PROGETTO A4 n. 170/2012 ESECUTIVO Interventi di ripristino e miglioramento strutturale-sismico del Teatro Comunale RELAZIONE CON SCHEDE TECNICHE PER IL RESTAURO DI SUPERFICI DECORATE DI BENI ARCHITETTONICI

Dettagli

Allegati alle NTA. A - Allegati sulla qualità architettonica

Allegati alle NTA. A - Allegati sulla qualità architettonica Allegati alle NTA A - Allegati sulla qualità architettonica AGGIORNAMENTI: Variante n. 232 approvata con atto di C.C. n. 10 del 24.03.2015 A3 - Disciplinare tecnico per la conservazione e il recupero

Dettagli

PERIZIA TECNICO ESTIMATIVA

PERIZIA TECNICO ESTIMATIVA PERIZIA TECNICO ESTIMATIVA Il settore tecnico estimativo della Lugano Gruppo Immobiliare s.r.l.u. iscritto all albo degli agenti di affari in mediazione della C.C.I.A.A. di Livorno al n.625, con studio

Dettagli

Lo stato attuale dei luoghi è illustrato nelle tavole dedicate e nella documentazione fotografica.

Lo stato attuale dei luoghi è illustrato nelle tavole dedicate e nella documentazione fotografica. RELAZIONE TECNICA Nel corso dei diversi sopralluoghi tecnici effettuati si sono riscontrate innumerevoli problematiche legate allo stato di conservazione degli edifici nel loro complesso e in particolar

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA Via Rosaspina, 21 - Tel. 0541-704897 fax 704932 - C.F. / P. IVA.

COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA Via Rosaspina, 21 - Tel. 0541-704897 fax 704932 - C.F. / P. IVA. COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA Via Rosaspina, 21 - Tel. 0541-704897 fax 704932 - C.F. / P. IVA. 00304260409 PROGETTO ESECUTIVO Relativo a: Intervento finalizzato al Miglioramento

Dettagli

Stazione Passeggeri Porto di Pozzallo (Rg) Piano manutenzione dell opera 2

Stazione Passeggeri Porto di Pozzallo (Rg) Piano manutenzione dell opera 2 Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo PIANO DI MANUTENZIONE PREMESSA: Il piano di manutenzione

Dettagli

RECUPERO SOTTOTETTO NEWSLETTER 16

RECUPERO SOTTOTETTO NEWSLETTER 16 Nel mese di Giugno 2011 Teicos Costruzioni s.r.l., impresa specializzata nella realizzazione di nuove coperture e recupero sottotetti, ha iniziato le opere di recupero del sottotetto dell edificio sito

Dettagli

ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE

ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE ENRICO COLOSIMO RESTAURATORE ARCHITETTONICO CONSULENTE RELAZIONE TECNICA SULL INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL INTONACO NON ORIGINALE PRESENTE ALLE PARETI DECORATE DELLA CAPPELLA GENTILIZIA DI VILLA SIMONETTA.

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità...

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità... PIANO DI MANUTENZIONE PAG 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 2 1 MANUALE D USO... 3 1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 2.1 Risorse

Dettagli

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...

Dettagli

Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro. Progetto preliminare

Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro. Progetto preliminare Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro Progetto preliminare Giugno 2014 1 PREMESSA Il presente progetto preliminare ha per oggetto il completamento dell intervento di messa in sicurezza

Dettagli

www.castrichinirestauri.com

www.castrichinirestauri.com La scoperta di questo grande affresco, circa 32 mq., è avvenuta agli inizi degli anni 70 del secolo scorso e si è rivelata particolarmente rilevante per la storia dell arte italiana perché è la prima rappresentazione

Dettagli

DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE...

DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE... SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE... 4 3. LAVORAZIONI, ANALISI DEI RISCHI, MODALITÀ ESECUTIVE, PIANIFICAZIONE... 5 4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA... 6 1. PREMESSA

Dettagli

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio Ufficio Settimo Nota prot. n. 5743 del 17

Dettagli

STUDIO DI FATTIBILITA

STUDIO DI FATTIBILITA COMUNE DI CASTELLANZA MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI EDILIZA RESIDENZIALE PUBBLICA anno 2015 Redatto da: f.to Geom. Elisa Bissola Scheda 1 1) DENOMINAZIONE DELL OPERA CENTRO DI RESPONSABILITA Area

Dettagli

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA COMUNE DI: SCAFA PROVINCIA DI: PESCARA OGGETTO: Piano Scuole Abruzzo il Futuro in Sicurezza edificio scolastico c.so I Maggio Scuola Elementare. Intervento indicato al n.132 dell allegato al D.C.D. n.

Dettagli

Geom. Saturnetti Carmine Via Donizetti, 38 66054 VASTO (CH) 340/7638840 GeomSaturnettiC@Gmail.com

Geom. Saturnetti Carmine Via Donizetti, 38 66054 VASTO (CH) 340/7638840 GeomSaturnettiC@Gmail.com OGGETTO : PERIZIA VALUTAZIONE DANNI, DI UN IMMOBILE A DESTINAZIONE RESIDENZIALE SITO IN VASTO (CH), VIA GIUSEPPE SPATARO, 10/A, PIANO SECONDO INT. 3. PREMESSA: La presente perizia è stata elaborata dal

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione

Dettagli

Localizzazione geografica. Anno 2003-2005. Committenti. Venezia. Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c

Localizzazione geografica. Anno 2003-2005. Committenti. Venezia. Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c Progetto Anno 2003-2005 Committenti Autorità Portuale Venezia Localizzazione geografica di Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c Attività Svolte PROGETTAZIONE GEOTECNICA Progettista Prof.

Dettagli

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE COMUNE DI CLES PROVINCIA DI TRENTO NORME TECNICHE D ATTUAZIONE VARIANTE AL P.R.G. INTEGRAZIONE DELLA SCHEDATURA DEL CENTRO STORICO Redatto da: Zanolini arch. Paola Data: Prima Adozione: Adozione Definitiva:

Dettagli

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... 3 5 I CRITERI DEL PROGETTO STRUTTURALE... 4 6 LE FASI REALIZZATIVE...

Dettagli

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E La presente relazione si riferisce al progetto dell intervento pubblico in attuazione Programmi Urbani Complessi - PUC2 Sistemazione

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

Stima di un vecchio fabbricato da ristrutturare, a uso residenziale, ubicato in zona storica nella città di Mantova

Stima di un vecchio fabbricato da ristrutturare, a uso residenziale, ubicato in zona storica nella città di Mantova Caso 0 Copyright 2004 The Companies srl Stima di un vecchio fabbricato da ristrutturare, a uso residenziale, ubicato in zona storica nella città di Mantova Indice Conferimento dell incarico e quesito di

Dettagli

Piano di manutenzione

Piano di manutenzione Piano di manutenzione Descrizione dell intervento L intervento in oggetto prevede la realizzazione dei seguenti corpi di fabbrica: - Ampliamento dei loculi per le inumazioni. La nuova stecca di loculi

Dettagli

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI" DI COLOGNA VENETA

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I DANTE ALIGHIERI DI COLOGNA VENETA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Pag. 1 di 8 SOMMARIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO... 2 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 7 2.1 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE 1... 7 2.2 INTERVENTI PREVISTI IN FASE

Dettagli

Progetto N 8 : ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE EDIFICI E STRADE COMUNALI

Progetto N 8 : ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE EDIFICI E STRADE COMUNALI P23 MODULISTICA MD04 Rev. 2 del 07/03/07 Progetto N 8 : ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE EDIFICI E STRADE COMUNALI Oggetto: Edifici e strade varie Importo quadro economico:. 3.350.000,00 DOCUMENTI

Dettagli

CAPPELLA LANDO Chiesa di San Pietro Castello Venezia. Relazione tecnica

CAPPELLA LANDO Chiesa di San Pietro Castello Venezia. Relazione tecnica CAPPELLA LANDO Chiesa di San Pietro Castello Venezia Relazione tecnica Elementi lapidei dell altare L'intervento eseguito é consistito in una prima pulitura delle superfici dell'altare rimuovendo le impurità

Dettagli

Livello 2 - Non sono previste modifiche al progetto precedentemente approvato.

Livello 2 - Non sono previste modifiche al progetto precedentemente approvato. RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Le modifiche cui si riferisce la presente richiesta di variante non sono sostanziali e sono conseguenti principalmente agli aggiustamenti progettuali per adeguarsi alle strutture

Dettagli

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO SPECIALISTICA OPERE INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE

Dettagli

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma 1 Contenuti Metodologia di progettazione Valutazione della resistenza attuale (Capacità)

Dettagli

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Cap. 10.1 del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/2009 1. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA Ai sensi del C10.1 punto

Dettagli

COMMITTENTE Ing. Raffaele FORNARO, Via Tescione n 184, Caserta. CANTIERE Via Roma n 115. LOCALITA Comune di Caserta

COMMITTENTE Ing. Raffaele FORNARO, Via Tescione n 184, Caserta. CANTIERE Via Roma n 115. LOCALITA Comune di Caserta 1 COMUNE di CASERTA VIDEOISPEZIONE RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA COMMITTENTE Ing. Raffaele FORNARO, Via Tescione n 184, Caserta CANTIERE Via Roma n 115 LOCALITA Comune di Caserta OGGETTO Verifica di alcune

Dettagli

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro

Dettagli

-.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO

-.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO -.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO Comune di (Borgata/Frazione) CRAVEGGIA VOCOGNO Classificazione dell intervento RISTRUTTURAZIONE Opere interne ed esterne

Dettagli

P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004

P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004 Comune di Farra di Soligo Re gione del Veneto Pr ovincia di Treviso P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004 elaborato P-06 D A p r i l e 2 0 1 4 A d o z i o n e D. C. C. n 1 d e l 9. 0 1.

Dettagli

I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO

I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia

Dettagli

Lavori di restauro, ristrutturazione e consolidamento statico della torre

Lavori di restauro, ristrutturazione e consolidamento statico della torre Lavori di restauro, ristrutturazione e consolidamento statico della torre Relazione Tecnica L intervento di restauro, ristrutturazione e consolidamento statico della Torre prevede prioritariamente i seguenti

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE

Dettagli

C O M U N E D I M E S A G N E. Provincia di Brindisi. Via Roma. Telefono: 0831/732241 Telefax: 0831/732258 AREA SERVIZI CULTURALI E PATRIMONIALI

C O M U N E D I M E S A G N E. Provincia di Brindisi. Via Roma. Telefono: 0831/732241 Telefax: 0831/732258 AREA SERVIZI CULTURALI E PATRIMONIALI C O M U N E D I M E S A G N E Provincia di Brindisi Via Roma Telefono: 0831/732241 Telefax: 0831/732258 AREA SERVIZI CULTURALI E PATRIMONIALI Servizio Patrimonio PERIZIA DI STIMA Oggetto: STIMA DI UN FABBRICATO

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

RESTAURO CONSERVATIVO ELEMENTI LAPIDEI E INTONACI

RESTAURO CONSERVATIVO ELEMENTI LAPIDEI E INTONACI CINCOTTO ADRIANO RESTAURO CONSERVATIVO Cannaregio, 1333/c 30121 VENEZIA PALAZZO COLOMBO VENEZIA RESTAURO CONSERVATIVO ELEMENTI LAPIDEI E INTONACI 1 RELAZIONE DI INTERVENTO RESTAURO CONSERVATIVO FACCIATA

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione 2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001

Dettagli

CONSIDERAZIONI GENERALI

CONSIDERAZIONI GENERALI CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

Dettagli

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMUNE DI PIANCASTAGNAIO MANUTENZIONE STRAORDIANRIA DELL EDIFICIO DENOMINATO RIPARAZIONE LOCOMOTORI/SILOS ALL INTERNO DELLA EX. MINIERA DI MERCURIO DEL SIELE COMUNE DI PIANCASTAGNAIO COMMITTENTE COMUNE

Dettagli

Progetto di pulitura dai graffiti

Progetto di pulitura dai graffiti Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale Progetto di pulitura dai graffiti Luogo: Forlì Data: 24 febbraio 2009 Esecuzione progetto: LEONARDO S.R.L. Chiostro dell Abbazia di San Mercuriale, Forlì. Progetto

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO RELAZIONE DI CALCOLO GENERALITÀ OGGETTO: Completamento della riqualificazione di via del Porto fino al ponte di via della Repubblica, con sottopasso e collegamento al lungofiume Tavollo fino alla darsena

Dettagli

PROGETTO n. 4 : MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

PROGETTO n. 4 : MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI P23 MODULISTICA MD04 Rev. 2 del 07/03/07 PROGETTO n. 4 : MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Oggetto: scuole Elementare e Media Milano Due Importo quadro economico: 800.000,00 Fonte di

Dettagli

HOMEWORK 4. Perizia diagnostica relativa a:

HOMEWORK 4. Perizia diagnostica relativa a: HOMEWORK 4 Perizia diagnostica relativa a: INFILTRAZIONI SU INTRADOSSO BALCONI, INTRADOSSO COPERTURA E PARETE PERIMETRALE IN CORRISPONDENZA DI PLUVIALE DI SCARICO Studente : ZANETTO LUCA 735231 INTRODUZIONE

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento

Dettagli

A) RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

A) RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA A) RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA 1. PREMESSE Nell ambito della programmazione all art. 31 della L.183/89 e dell art. 9 della L. 253/90 il Ministero delle LL.PP. assegnava alla Regione dell Umbria la somma

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Copertura atrio piccolo prima dell intervento Intervento completato

Copertura atrio piccolo prima dell intervento Intervento completato Gli INTERVENTI DEL GPP (importo complessivo Euro 199.530,57 IVA compresa) hanno messo in atto una manutenzione straordinaria che ha interessato principalmente le coperture in calcestruzzo armato della

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02)

Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02) Università degli Studi di Palermo CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (LMR/02) In Convenzione con l ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA SICILIANA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. Oggetto: Progetto di demolizione e ricostruzione di immobile da adibire ad uffici comunali in via Solferino.

RELAZIONE TECNICA. Oggetto: Progetto di demolizione e ricostruzione di immobile da adibire ad uffici comunali in via Solferino. RELAZIONE TECNICA Oggetto: Progetto di demolizione e ricostruzione di immobile da adibire ad uffici comunali in via Solferino. PREMESSA L Amministrazione Comunale di Peschici, nell intento di procedere

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO

DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO Il complesso immobiliare, oggetto di richiesta di variante, è ubicato in Comune di CAVOUR, Via Gioberti - Piazza San Martino n 2, ed è costituito da un area si sui

Dettagli

Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4. comma.

Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4. comma. Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4 comma. Individuazione dei criteri in base ai quali il Servizio Lavori Pubblici degli Enti

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del Cortile delle Carrozze nel complesso della Venaria Reale. Il cortile attualmente è occupato da un cantiere per la sistemazione

Dettagli

Relazione sulla tipologia dello spazio a corte rurale e sulle quote di progetto

Relazione sulla tipologia dello spazio a corte rurale e sulle quote di progetto Relazione sulla tipologia dello spazio a corte rurale e sulle quote di progetto oggetto: VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO ai sensi dell'art 73 della L.R. 1/2005 per la riqualificazione architettonica e paesaggistica

Dettagli

RESTAURO COPERTURE. DIMENSIONI INTERVENTO (superficie complessiva 343 mq)

RESTAURO COPERTURE. DIMENSIONI INTERVENTO (superficie complessiva 343 mq) RESTAURO COPERTURE DIMENSIONI INTERVENTO (superficie complessiva 343 mq) copertura corpo in elevato copertura abside sinistra copertura abside centrale copertura abside destra copertura muro recinto 210

Dettagli

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMMITTENTE: MANCINELLI GIUSEPPINA OPERA DELL INGEGNO RIPRODUZIONE VIETATA OGNI

Dettagli

Inquadramento territoriale 2 NOTE STORICHE 3 LO STATO DEI LUOGHI 5 INTERVENTI DI PROGETTO 6. Allegato 1 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Inquadramento territoriale 2 NOTE STORICHE 3 LO STATO DEI LUOGHI 5 INTERVENTI DI PROGETTO 6. Allegato 1 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA INDICE Inquadramento territoriale 2 NOTE STORICHE 3 LO STATO DEI LUOGHI 5 INTERVENTI DI PROGETTO 6 Allegato 1 - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Inquadramento territoriale NOTE STORICHE Il monastero benedettino

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Ministero dei Lavori Pubblici Decreto del 02/08/1969 Titolo del provvedimento: (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27/08/1969) Preambolo. Preambolo IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Visto l'art.

Dettagli

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento;

Dato atto che la commissione consiliare urbanistica ha espresso in data parere in merito al presente provvedimento; IRIDE 1142136 Delib. n. - N. P.G. OGGETTO:Adozione Variante al Piano di Recupero in variante al vigente Piano delle Regole Immobiliare Supercinema c.so Garibaldi La Giunta comunale propone al Consiglio

Dettagli

Ripristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP SYSTEM - FIBRE C-SHEET

Ripristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP SYSTEM - FIBRE C-SHEET S.r.l. Prodotti per l Edilizia e il Restauro - Tecnologie per l Ambiente e le Infrastrutture Ripristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale

Dettagli

PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Le caratteristiche topografiche e geometriche delle aree interessate dal piano di coltivazione si possono rilevare mediante l esame delle planimetrie, delle

Dettagli

ALLEGATO Deliverable action 2b. Progetto Impianto fotovoltaico Università degli studi della Tuscia

ALLEGATO Deliverable action 2b. Progetto Impianto fotovoltaico Università degli studi della Tuscia Progetto Impianto fotovoltaico Università degli studi della Tuscia In merito alle azioni da svolgere, nell ambito del progetto, dall Università della Tuscia, si fa riferimento alla realizzazione dell impianto

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

COMUNE DI CATIGLIONE DI SIICLIA PROVINCIA DI CATANIA PIANO DI MANUTENZIONE

COMUNE DI CATIGLIONE DI SIICLIA PROVINCIA DI CATANIA PIANO DI MANUTENZIONE COMUNE DI CATIGLIONE DI SIICLIA PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO:RIQUALIFICAZIONE URBANA DELL'AREA COMPRESA TRA VIA IV NOVEMBRE E VIA ABATE CONIGLIO OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE COMMITTENTE: COMUNE DI CASTIGLIONE

Dettagli

3. Interventi da eseguire Il progetto prevede quanto di seguito meglio specificato:

3. Interventi da eseguire Il progetto prevede quanto di seguito meglio specificato: Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del Patrimonio immobiliare universitario. Polo Papardo Lotto III RELAZIONE TECNICA 1. Premessa Il presente progetto comprende una serie di interventi di

Dettagli

INSTALLAZIONE CONDIZIONATORE

INSTALLAZIONE CONDIZIONATORE ON-LINE - 1 - ON-LINE - 2 - QUESITO DELLA COMMITTENZA Buongiorno, La presente a chiedere cortesemente un 'informazione. Risiedo in una casa costituita da tre appartamenti disposti verticalmente e appartenenti

Dettagli

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica

Dettagli

COMUNE DI MONTEGIORGIO

COMUNE DI MONTEGIORGIO COMUNE DI MONTEGIORGIO (Provincia di ASCOLI PICENO) STUDIO PRELIMINARE DI FATTIBILITA FINALIZZATO ALL AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE ROSSETTI Località: Via Faleriense Est, 81 63025 Montegiorgio (AP)

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Dato Immobiliare (direzionale e terziario)

Dato Immobiliare (direzionale e terziario) Dato Immobiliare (direzionale e terziario) Il dato immobiliare è costituito anche dalle caratteristiche (qualitative e quantitative) che determinano una variazione del prezzo. Conseguentemente e caratteristiche

Dettagli

PIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R.

PIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO E ubicazione: committente: RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. 13/11

Dettagli

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2 UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2 E POSTO AUTO SCOPERTO SITO IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int.1 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE

Dettagli

LOTTO N.23: EX SCUOLA ELEMENTARE SCANDALI, VIA TAVERNELLE

LOTTO N.23: EX SCUOLA ELEMENTARE SCANDALI, VIA TAVERNELLE LOTTO N.23: EX SCUOLA ELEMENTARE SCANDALI, VIA TAVERNELLE OGGETTO UBICAZIONE DESCRIZIONE STRUTTURA DESCRIZIONE L immobile è ubicato in via Tavernelle 1, quartiere Tavernelle, sito nella prima periferia

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli