GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul GAS ANESTETICI IL CONTROLLO SANITARIO DEL PERSONALE PROFESSIONALMENTE ESPOSTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul GAS ANESTETICI IL CONTROLLO SANITARIO DEL PERSONALE PROFESSIONALMENTE ESPOSTO"

Transcript

1 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul GAS ANESTETICI IL CONTROLLO SANITARIO DEL PERSONALE PROFESSIONALMENTE ESPOSTO 1

2 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul ESPOSIZIONE AI GAS ANESTETICI L emissione nell ambiente di lavoro si ha principalmente a causa dei perdite di gas dall apparecchio di anestesia e dal circuito. Ne consegue che la principale norma di prevenzione è costituita dal controllo periodico e da una regolare manutenzione delle apparecchiature e dei sistemi di aspirazione e convogliamento dei gas. Un aspetto importante è rappresentato dal numero di ricambi orari dell aria nella sala operatoria. In alterantiva può sessere attuato il monitoraggio biologico con valutazione della concentrazione dei gas anestetici tal quali o dei loro metaboliti nel sangue, nelle urine e nell aria espirata. 2

3 ALOTANO(FLUOTANO) Metabolismo Alterazioni biologiche Monitoraggio biologico A livello epatico Formazione di TFA ac. trifluoro acetico nelle urine per le seguenti vie: Dealogenaz. ossidativa del Br e ded Cl Deidrogenazione, ossidazione, dealogenazione e idrolisi Dealogenazione ossidativa, idratazione e ossidazione Defluorazione: Cloro-bromo-difluoroetil-mercapturato nelle urine Dealogenazione riduttiva per defluorazione e debromurazione Con produzione nell aria espirata di 2cloro11difluoroetilene 2cloro111trifluoroetilene 2bromo2cloro11difluoroetilene Nonostante la presenza fra i metaboliti intermedi dell alotano, di composti reattivi in grado di alchilare proteine ed acidi nucleici, non risulta che questo anestetico ed i suoi metaboliti siano cancerogeni o mutageni nell animale da esperimento Osservate disfunzioni epatiche con meccanismo immunomediato, con formazione di anticorpi anti neoantigeni Organo bersaglio dello ione bromo è il SNC: rallentamento dell ideazione, iporeflessia, astenia, sonnolenza, apatia, labilità emotiva, ansia, irritabilità, cefalea Ampia variabilità individuale della biotrasformazione nell uomo, comunque fra l 11e il 25%: Acido trifluoroacetico (12%) N-trifluoroacetil2aminoetanolo N-acetilS(2Br2Cl11difluorroetil) cisteina In parte a bromuro (emivita nel sangue 12 gg) TFA e bromuro ematici ed urinari! 3

4 ENFLUORANO(ENTRANO) Metabolismo Alterazioni biologiche Monitoraggio biologico Variabilità individuale 82,7% nell espirato Immodificato 2,4 % nelle urine come metaboliti fluorurati non volatili 0,5% = fluoro inorganico: floruri 1,9% = fluoro organico: MFA = ac.metossi fluoroacetico acido ossalico, cloruri Grossolane alterazioni di alcuni indici di performance neuropsichica in volontari esposti a concentrazioni subanestetiche Nefrotossicità indotta da floruro: Prolungata somministrazione di enfluorano è associata a rilevabile decremento della capacità di concentrazione delle urine nonostante una concentrazione plasmatica media di 15 mml -1, (transitoria interferenza con la funzione tubulare) Le concentrazioni ematiche dei fluoruri inorganici NON possono essere considerate buoni indicatori biologici: Influenzate da abitudini alimentari e igieniche (dentifrici) Acque potabili con fluoriti Bassa percentuale di metabolizzazione Incorporazione nelle matrici ossee oltre che eliminazione renale 4

5 ISOFLUORANO(FORANO) Metabolismo Alterazioni biologiche Monitoraggio biologico Quasi totalmente espirato Meno dello 0,2% per declorazione O-dealchilazione Formazione di TFA acidotrifluoroacetico con minimi cambiamenti nelle concentrazioni plasmatiche di fluoruro ( picco inferiore a 5 mml -1 )? teratogeno nel ratto? assenza di neurotossicità e di nefrotrossicità V. ENFLUORANO 5

6 SEVOFLUORANO(SEVORANE) Metabolismo Alterazioni biologiche Monitor biologico La rapida eliminazione polmonare del sevofluorano minimizza la quantità di anestetico suscettibile di essere metabolizzata. Nell uomo < 5% del SF asorbito si metabolizza nel fegato per il citocromo P 450, a esafluoroisopropanolo (HFIP) con eliminazione di fluoruro inorganico e CO 2 ( o di frammenti di un carbonio) HFIP si coniuga rapidamente con acido glucoronico e si escreta per via urinaria Del SF non si sono identificati altri meccanismi di metabolizzazione; è l unico anestetico volatile fluorato che non si metabolizza ad acido trifluoroacetico. Nei soggetti anestetizzati Approssimativamente il 7% degli adulti nei quali è stata valutata la concentrazione di fluoruro inorganico durante il decorso clinico, mostrano concentrazioni maggiori di 50 mcm, ma in nessuno è stato osservato un effetto clinico sulla funziona renale Il SF diminuisce l indice metabolico cerebrale dell ossigeno (CMRO 2 ) nella medesima forma dell Isofluorano. Il SF sopprime significativamente l attività EEGrafica in modo comparabile a dosi equipotenti di isofluorano negli animali; non c è evidenza che il SF sia associato con attività epilettiforme durante la normo o l ipercapnia. V. ENFLUORANO la defluorazione si manifesta come concentrazione plasmatica di floruro in media di 22 mml -1 dopo 1 ora di somministrazione. Questo livello di picco declina rapidamente, spesso vicino a valori normali in meno di 1 ora, riflettendo la povera solubilità in tutti i grassi di questo farmaco 6

7 PROTOSSIDO DI AZOTO Metabolismo Alterazioni biologiche Monitoraggio biologico Non è metabolizzato a livello microsomiale epatico Può subire processi di riduzione con produzione di radicali azotati I possibili metaboliti, ossido nitrico e ione nitrito, possono convertirsi in nitrosamine Interferenza su moltiplicazione cellulare Depressione midollare nell uomo Teratogenicità Embriotossicità Depressione della spermatogenesi inattivazione della vit. B12 Blocco degli enzimi che la utilizzano come cofattore: metil-malonil-coa-mutasi e metioninasinteasi; Rallentamento e blocco di sintesi di proteine, DNA e mielina Emopoiesi megaloblastica Mieloneuropatie?aborto spontaneo in donne esposte? Non nelle mogli! Disaccordo su malformazioni congenite,effetti epatici, renali, carcinogeni e teratogeni Non sono previsti metodi di monitoraggio biologico basati sullo studio di indicatori metabolici Si sono proposte analisi di protossido d azoto tal quale in compartimenti biologici facilmente raggiungibili: Alveolare Ematico Urinario 7

8 PROTOSSIDO DI AZOTO Monitoraggio biologico nei soggetti esposti professionalmente l N 2 O scompare completamente dal sangue nel corso del periodo di riposo dopo un turno di lavoro Un monitoraggio è possibile solo nel corso dell esposizione e per un periodo molto breve dopo questa Si è verificata una stretta correlazione fra concentrazione ambientale media in zona respiratoria e corrispondente concentrazione ematica è stata proposta l utilizzazione della concentrazione urinaria di N 2 O come indice biologico di esposizione Soggetti sperimentalmente esposti e mantenuti in condizioni di metabolismo idrico controllato, per mantenere costanti i flussi di produzione di urina, mostrano una stretta correlazione fra concentrazione media ambientale di N 2 O e concentrazione di N 2 O negli spazi di testa di recipienti a tenuta contenenti campioni di urina raccolti alla fine dell esposizione La correlazione si mantiene anche con gruppi esposti a concentrazione non uniformi e senza controllo del metabilismo idrico 8

9 VALORI BIOLOGICI CONSIDERATI INDICATIVI DI ESPOSIZIONE AD ANESTETICI PER INALAZIONE, STANDO AI LIMITI AMBIENTALI STABILITI DALLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SANITÀ N 5 DEL 14 MARZO 1989, 100 PPM E 50 PPM DI N 2 O RISPETTIVAMENTE PER VECCHIE E NUOVE SALE OPERATORIE ANESTETICO ALOTANO ALOTANO ISOFLUORANO PROTOSSIDOI DI AZOTO INDICATORE BIOLOGICO TFA acido trifluoroacetico ematico: 2,5 mg/l prelevato alla fine della settimana lavorativa e alla fine dell esposizione Alotano alveolare: 0,5 ppm misurato in sala operatoria alla fine dell esposizione Isofluorano urinario: 18 nm/l urina dosato nlle urine prodotte in 4 ore di esposizione e prelevate alla fine della esposizione N 2 O urinario : 27 mg/l dosato nelle urine prodotte in 4 ore di esposizione e prelevate alla fine della esposizione: valore biologico equivalente a 50 ppm di concentrazione ambientale media PROTOSSIDO DI AZOTO N 2 O urinario : 55 mg/l dosato nelle urine prodotte in 4 ore di esposizione e prelevate alla fine della esposizione: valore biologico equivalente a 100 ppm di concentrazione ambientale media 9

10 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul PUNTI CRITICI DEL MONITORAGGIO BIOLOGICO Svuotare la vescica prima, all inizio della seduta Risvuotrarla 4 ore dopo, passate al lavoro in esposizione continuativa a gas anestetici (intedrrompendo il lavoro? e dove fare il prelievo?) Nel frattempo aver controllato il metabolismo idrico Raccogliere, da tutta l urina, il campione, in sala lontana da gas: 10 cc dall intero contenitore Tecnica del doppio ago in doppia provetta In frigo E spedire per lettura entro 24 ore Di costo rilevante Per avere un dato non di ritenzione né tantomeno di effetto, ma di esposizione! TANTO VALE LA PENA DI RIFARSI AI MONITORAGGI AMBIENTALI! 10

11 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul MONITORAGGIO GAS ANESTETICI SALE OPERATORIE La problematica dell inquinamento delle sale operatorie da gas anestetici è stata affrontata già da tempo con la Circolare del Ministero della Sanità n. 5/89 Esposizione professionale ad anestetici in sala operatoria ed ha assunto ancora maggiore rilevanza con il D.lgs. 626/94. L ISPESL, con le Linee Guida per la definizione degli standard di sicurezza ed igiene ambientale dei reparti operatori, ha ribadito l importanza dei controlli sistematici sulle sale operatorie, allo scopo non solo di raggiungere condizioni di sicurezza ed igiene, ma anche di pianificare ed attuare gli interventi correttivi, atti a migliorare ed ottimizzare gli standard di qualità nello svolgimento delle attività chirurgiche. 11

12 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul NORMATIVA E LIMITI DI RIFERIMENTO Circolare del Ministero della Sanità n. 5/89 Sale costruite prima del 1989 Valori limite di esposizione per Protossido di Azoto: Sale operatorie nuove o ristrutturate 50 ppm; Sale operatorie non ristrutturate 100 ppm. Alotano 50 ppm; Enfluorano 75 ppm. Linee Guida ISPESL 1999 Sale costruite dopo del 1989 Valori limite di esposizione: Protossido di Azoto 25 ppm: Alogenato 2 ppm (Ceiling) - Concentrazione MASSIMA da non superare mai per più di 15 minuti. 12

13 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul VERIFICHE AMBIENTALI L obiettivo della verifica consiste nella determinazione delle condizioni di inquinamento ambientale da gas anestetici presenti nella sala operatoria. Per tali misurazioni viene utilizzato un rilevatore fotoacustico che monitorizza in continuo la concentrazione dei gas anestetici attraverso il prelievo di campioni d aria. Il metodo di misura si basa sulla spettrometria fotoacustica infrarossa, ciò significa che è in grado di valutare la concentrazione in aria di tutti quei gas che presentano assorbimento di radiazione elettromagnetica alle frequenze infrarosse. La periodicità dei controlli secondo quanto indicato dalle Linee Guida ISPESL per la definizione degli standard di sicurezza ed igiene ambientale dei reparti operatori, è di 6 mesi. La nostra Azienda Sanitaria effettua il monitoraggio ambientale ogni 3 mesi, questo al fine di elevare gli standard di sicurezza ed igiene e garantire agli operatori ambienti di lavoro sempre più sicuri. 13

14 GAS ANESTETICI - Formazione MEDLAVconsul SORVEGLIANZA SANITARIA DEL PERSONALE ESPOSTO A GAS ANESTETICI Visita medica ANNUALE è il momento in cui evidenziare anamnesticamente obbiettivamente: Condizione neurologica Condizione epatica Condizione renale Condizione riproduttiva ed Esami di laboratorio annuali o intercorrenti, decisi dal medico competente, per valutare condizione emopoietica funzionalità epatica e renale Eventuale integrazione obbiettiva strumentale ecografica MONITORAGGIO BIOLOGICO PER CAMPIONE DI GRUPPO DI OPERATORI IN DETERMINATE SEDUTE, valutate congiuntamente al carico di lavoro ed alla quantità di anestetici impiegati Obbligo di comunicare al più presto lo stato di gravidanza 14

Rischi da Anestetici volatili e Chemioterapici Antiblastici

Rischi da Anestetici volatili e Chemioterapici Antiblastici Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza sui luoghi di lavoro CdL Professioni Sanitarie A.A. 2015-2016 Rischi da Anestetici volatili e Chemioterapici Antiblastici Dott. Salvatore Mìnisci Anestetici

Dettagli

REACH 13 APRILE POTENZA RISCHIO CHIMICO: IL MONITORAGGIO DEI GAS ANESTETICI IN SALA OPERATORIA

REACH 13 APRILE POTENZA RISCHIO CHIMICO: IL MONITORAGGIO DEI GAS ANESTETICI IN SALA OPERATORIA REACH 13 APRILE 2018- POTENZA RISCHIO CHIMICO: IL MONITORAGGIO DEI GAS ANESTETICI IN SALA OPERATORIA Dott. Giuseppe PUGLIESE Azienda Ospedaliera Ospedale San Carlo Potenza 1 RISCHI LAVORATIVI IN SALA OPERATORIA

Dettagli

Principali rischi chimici in ospedale. Anestetici per inalazione. Principali rischi nelle sale operatorie

Principali rischi chimici in ospedale. Anestetici per inalazione. Principali rischi nelle sale operatorie Principali rischi chimici in ospedale Anestetici Farmaci antiblastici Disinfettanti/sterilizzanti: aldeide glutarica Fissativi/conservanti: aldeide formica Principali rischi nelle sale operatorie Rischio

Dettagli

Per tale farmaco si pone quindi il problema del monitoraggio dell inquinamento dell ambiente di lavoro e dell esposizione degli operatori sanitari.

Per tale farmaco si pone quindi il problema del monitoraggio dell inquinamento dell ambiente di lavoro e dell esposizione degli operatori sanitari. 1. RAZIONALE DELLO STUDIO Il Sevoflurano (SEVORANE ), è uno degli anestetici volatili maggiormente utilizzati in ambito sanitario. In particolare presso l Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara

Dettagli

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico a livello individuale: valutazione del livello di di esposizione in in funzione dei valori di di riferimento e dei valori limite biologici health based

Dettagli

PUNTO CRITICO LINEE GUIDA 95-99

PUNTO CRITICO LINEE GUIDA 95-99 PUNTO CRITICO LINEE GUIDA 95-99 Classificazione dei CA come sostanze Classificazione preparazione somministrazione come lavorazioni ( rispetto leggi UE e recepimenti nazionali) PILASTRI PREVENZIONE

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE E NELLE SALE OPERATORIE AIDA SHEME - CAM CENTRO ANALISI MONZA 16 MAGGIO MONZA

MONITORAGGIO AMBIENTALE E NELLE SALE OPERATORIE AIDA SHEME - CAM CENTRO ANALISI MONZA 16 MAGGIO MONZA MONITORAGGIO AMBIENTALE E BIOLOGICO DEI GAS ANESTETICI NELLE SALE OPERATORIE GAS ANESTETICI Sono farmaci che producono una abolizione dello stato di coscienza, limitato al periodo della loro somministrazione

Dettagli

PROTOSSIDO D AZOTO (N 2 O)

PROTOSSIDO D AZOTO (N 2 O) PROTOSSIDO D AZOTO (N 2 O) Anestetico per inalazione di largo uso, in particolare per l induzione dell anestesia. METABOLISMO la N 2 O reduttasi della flora batterica intestinale, in condizione di bassa

Dettagli

WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia Febbraio 2017

WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia Febbraio 2017 WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia 22-23 Febbraio 2017 EUGENIA DOGLIOTTI Direttore del Dipartimento Ambiente e Salute Istituto

Dettagli

Anestetici Generali. L anestesia può essere suddivisa in 4 fasi: Stadio 1 (analgesia) Stadio 2 (delirio) Stadio 3 (anestesia chirurgica)

Anestetici Generali. L anestesia può essere suddivisa in 4 fasi: Stadio 1 (analgesia) Stadio 2 (delirio) Stadio 3 (anestesia chirurgica) Anestetici Generali armaci depressivi che causano la parziale o totale perdita della sensibilità dolorifica accompagnata anche da perdita di coscienza. Lo stato di insensibilità è definito con il termine

Dettagli

Università della Calabria

Università della Calabria Università della Calabria Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute Corso di Laurea in Tossicologia dell Ambiente TESI DI LAUREA TOSSICI AMBIENTALI ED EPIGENETICA RELATORE CANDIDATO

Dettagli

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Equilibrio acidobase Dieta: Acidi grassi Aminoacidi Assunzione H + CO 2, acido lattico, chetoacidi Plasma ph 7.357.42 Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Ventilazione:

Dettagli

Anestetici: metabolismo e escrezione

Anestetici: metabolismo e escrezione Anestetici: metabolismo e escrezione Goodman & Gilmann Avery Pubmed Reperimento fulltext Barbiturici Metoesitale, tiopentale e tiamilale. Metabolismo epatico Escrezione renale dei metaboliti inattivi

Dettagli

Cause di Natura chimica

Cause di Natura chimica Cause di Natura chimica Fattori patogeni di natura chimica:! Composti inorganici, organici! Esogeni, endogeni! Capaci di interferire in modo acuto o cronico su organismi viventi Entità del danno dipende

Dettagli

Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT

Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT Esposizione a mercurio: rischi per la salute e risultati SPoTT Il mercurio (Hg) è una sostanza che si forma sia da attività umane (20%) sia da fenomeni naturali (80%). È disperso nell'ambiente da impianti

Dettagli

Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio

Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio 24 Novembre 2016 - Firenze Francesco Profili Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana francesco.profili@ars.toscana.it

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Oppio 1700 1796 1846 Fasi anestesia: induzione, modulazione, recupero

Dettagli

[H + ] X [A - ] [ HA ]

[H + ] X [A - ] [ HA ] Equazione di Handerson-HasselbalchHasselbalch [H + ] X [A - ] [ HA ] = K [H + ]X[HCO3 - ] [H2C03] = K 1 Composizione aria O 2 = 20.93% CO 2 = 0.03% N 2 + gas nobili = 79.04% Pressione esercitata dai gas

Dettagli

2 Congresso per Infermieri di Camera Operatoria San Marino 28/29 settembre 2012

2 Congresso per Infermieri di Camera Operatoria San Marino 28/29 settembre 2012 2 Congresso per Infermieri di Camera Operatoria San Marino 28/29 settembre 2012 Dott. Raffaele Polato Medico del Lavoro III Sessione : Sicurezza in sala operatoria: gli alogenati non ho niente da insegnarvi

Dettagli

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro La qualità dell

Dettagli

MONITORAGGIO BIOLOGICO

MONITORAGGIO BIOLOGICO MONITORAGGIO BIOLOGICO MONITORAGGIO BIOLOGICO È la misura di prestabiliti parametri biologici in particolare la concentrazione delle sostanze tossiche o dei loro metaboliti o le relative reazioni organiche

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestesia: induzione, modulazione, recupero Amnesia, abolizione coscienza

Dettagli

1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco?

1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco? QUESTIONARIO 1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco? 1. la sua solubilità 2. la sua concentrazione 3. l estensione della superficie disponibile per il suo assorbimento 4.

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Fasi anestesia: induzione, modulazione, recupero Amnesia, abolizione

Dettagli

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Corso di Farmacologia Lezione 6: Farmacocinetica (metabolismo, eliminazione)

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Corso di Farmacologia Lezione 6: Farmacocinetica (metabolismo, eliminazione) Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezione 6: Farmacocinetica (metabolismo, eliminazione) METABOLISMO O BIOTRASFORMAZIONE DEI FARMACI Ø Con il termine metabolismo

Dettagli

Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico

Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia Rischio Chimico Caratterizzazione del rischio tossicologico La caratterizzazione del rischio tossicologico

Dettagli

L AMBIENTE IPOBARICO ACCLIMATAZIONE ALL ALTA QUOTA

L AMBIENTE IPOBARICO ACCLIMATAZIONE ALL ALTA QUOTA L AMBIENTE IPOBARICO ACCLIMATAZIONE ALL ALTA QUOTA Durante le ascensioni in montagna ed i voli in quota l organismo umano viene sottoposto agli effetti della diminuzione della pressione barometrica e conseguentemente

Dettagli

Farmaco libero. Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione. Sito d azione Legato libero. Tessuti Libero legato. Circolazione sistemica

Farmaco libero. Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione. Sito d azione Legato libero. Tessuti Libero legato. Circolazione sistemica Farmacocinetica Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione Circolazione i sistemica Assorbimento Sito d azione Legato libero Farmaco libero Tessuti Libero legato Escrezione Legato Metaboliti

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Il D. Lgs 81/2008, in attuazione dell art. 1 Legge 123 del 3/8/2007, riunisce in un unico testo normativo tutte le norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici

Dettagli

Alcalosi Reticolo-Ruminale o Indigestione con Alcalosi. PDF created with pdffactory Pro trial version

Alcalosi Reticolo-Ruminale o Indigestione con Alcalosi. PDF created with pdffactory Pro trial version Alcalosi Reticolo-Ruminale o Indigestione con Alcalosi indigestione a decorso acuto o sub-acuto in cui il ph del contenuto reticolo-ruminale raggiunge valori alcalini, a causa dell elevata concentrazione

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Oppio 1700 1796 1846 Fasi anestesia: induzione, modulazione, recupero

Dettagli

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione.

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. ELIMINAZIONE DEI FARMACI L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. Possono essere escreti: il farmaco immodificato i suoi metaboliti Le principali vie di escrezione

Dettagli

Modelli per la stima e la gestione del rischio chimico nei luoghi di lavoro

Modelli per la stima e la gestione del rischio chimico nei luoghi di lavoro Sezione Campania Divisione Chimica dei Sistemi Biologici Chimica e Salute Napoli, 11 Gennaio 2017 Moli per la stima e la gestione rischio chimico nei luoghi di MODELLO A SCATOLA NERA Segni precoci Esposizione

Dettagli

Valori Limite nella Legislazione Italiana

Valori Limite nella Legislazione Italiana Valori Limite nella Legislazione Italiana D.Lgs 277/91: primi valori limite per amianto, piombo, rumore. (importante passo avanti ma rigidità normativa) D.Lgs 66/00: polveri di legno duro, cloruro di vinile

Dettagli

Deprimenti non selettivi del SNC: sedativo-ipnotici

Deprimenti non selettivi del SNC: sedativo-ipnotici Deprimenti non selettivi del SC: sedativo-ipnotici Depressori non specifici ad azione generalizzata Sedativo Composto in grado di esercitare una blanda azione depressiva Riduce l ansietà e l eccitazione

Dettagli

COMMENTO DEI RISULTATI DEI PROGRAMMI VEQ FARMACI I E FARMACI II 2017

COMMENTO DEI RISULTATI DEI PROGRAMMI VEQ FARMACI I E FARMACI II 2017 COMMENTO DEI RISULTATI DEI PROGRAMMI VEQ FARMACI I E FARMACI II 2017 Dott. Nicoletta Cini Laboratorio Generale Settore Farmacotossicologia CENTRO REGIONALE DI RIFERIMENTO S.O.D. Sicurezza e Qualità in

Dettagli

PERICOLI E RISCHI ASSOCIATI AI PRODOTTI FITOSANITARI IL RISCHIO BIOLOGICO

PERICOLI E RISCHI ASSOCIATI AI PRODOTTI FITOSANITARI IL RISCHIO BIOLOGICO Programma regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 misura 111 informazione (DGR n. 762 del 28/06/2013) Domanda di aiuto n 94752283427: norme obbligatorie in materia di sicurezza del lavoro PERICOLI E RISCHI

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Valutazione dei rischi di igiene

Valutazione dei rischi di igiene Valutazione dei rischi di igiene Fattori di rischio professionali Classificazione (1) Rischi per la sicurezza: Elettricità, macchinari, ecc. Rischi per la salute fattori inquinanti connessi con la produzione:

Dettagli

Farmacocinetica. Lo studio di questi quattro processi viene definito come FARMACOCINETICA del farmaco

Farmacocinetica. Lo studio di questi quattro processi viene definito come FARMACOCINETICA del farmaco Farmacocinetica Affinché un farmaco possa raggiungere il sito d azione ad una concentrazione sufficiente per esercitare il proprio effetto terapeutico specifico deve generalmente essere: assorbito dal

Dettagli

a.a. 2017/18 Prof.ssa Pia Lucidi Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO: Lunedì 17:30-18:30

a.a. 2017/18 Prof.ssa Pia Lucidi Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO: Lunedì 17:30-18:30 a.a. 2017/18 Prof.ssa Pia Lucidi Laboratorio di Cognizione e Benessere Animale RICEVIMENTO: Lunedì 17:3018:30 Omeostasi acidobasica Gli enzimi operano ad un ph ottimale in un range molto ristretto (7.4

Dettagli

Farmacocinetica Utilità nella pratica clinica quotidiana

Farmacocinetica Utilità nella pratica clinica quotidiana Farmacocinetica Utilità nella pratica clinica quotidiana Federico Pea SEEd srl C.so Vigevano, 35 10152 Torino Tel. 011.566.02.58 Fax 011.518.68.92 info@seed-online.it www.seed-online.it ISBN 978-88-8968-817-5

Dettagli

LA CALORIMETRIA INDIRETTA

LA CALORIMETRIA INDIRETTA LA CALORIMETRIA INDIRETTA L analisi delle richieste energetico - nutrizionali di un individuo costituisce la base per l impostazione di un corretto ed adeguato piano dietetico COMPONENTI SPESA ENERGETICA

Dettagli

RACCOLTA E PROCESSAMENTO CAMPIONE URINE PER ANALISI OMICHE

RACCOLTA E PROCESSAMENTO CAMPIONE URINE PER ANALISI OMICHE RACCOLTA E PROCESSAMENTO CAMPIONE URINE PER ANALISI OMICHE 00049 Autori Vittorio Sirolli Contenuti Abstract raccolta e processamento dei campioni urinari Abstract release 1 pubblicata il 20 luglio 2012

Dettagli

Survey: Normotermia perioperatoria

Survey: Normotermia perioperatoria Survey: rmotermia perioperatoria Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata della specializzazione

Dettagli

Survey: Normotermia perioperatoria. Maggio 2017

Survey: Normotermia perioperatoria. Maggio 2017 Survey: rmotermia perioperatoria Maggio 2017 Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata

Dettagli

DICLOROMETANO (METILENE CLORURO) urinario in GC/MS spazio di testa Codice GC18010

DICLOROMETANO (METILENE CLORURO) urinario in GC/MS spazio di testa Codice GC18010 DICLOROMETANO (METILENE CLORURO) urinario in GC/MS spazio di testa Codice GC18010 BIOCHIMICA Il diclorometano (o cloruro di metilene) è un composto chimico appartenente alla categoria degli alogenuri alchilici.

Dettagli

Rene ed equilibrio acido-base

Rene ed equilibrio acido-base Rene ed equilibrio acidobase Produzione H Acidi volatili (15.000 mmol/dì) CO 2 H 2 O H 2 CO 3 H HCO 3 non costituisce guadagno H perché CO 2 (volatile) eliminata con la respirazione Acidi fissi, non volatili

Dettagli

SICUREZZA STRADALE E PREVENZIONE SINISTRI, MODALITA DEI CONTROLLI PER STUPEFACENTI (art. 187 c.d.s.) RELATORE:

SICUREZZA STRADALE E PREVENZIONE SINISTRI, MODALITA DEI CONTROLLI PER STUPEFACENTI (art. 187 c.d.s.) RELATORE: SICUREZZA STRADALE E PREVENZIONE SINISTRI, MODALITA DEI CONTROLLI PER STUPEFACENTI (art. 187 c.d.s.) RELATORE: Dirigente Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Bergamo Medico Capo della Polizia

Dettagli

GESTIONE DEL PAZIENTE INTOSSICATO

GESTIONE DEL PAZIENTE INTOSSICATO Corso di Base di Tossicologia Clinica per medici e infermieri operanti nell Urgenza Diagnosi di laboratorio e strumentale (estratto delle diapositive utilizzate) GESTIONE DEL PAZIENTE INTOSSICATO diagnosi

Dettagli

Tamponi biologici per il controllo del ph

Tamponi biologici per il controllo del ph Tamponi biologici per il controllo del ph 1 Si definisce una soluzione tampone una soluzione che si oppone alla variazione del ph per aggiunte moderate di acidi o basi Si tratta generalmente di soluzioni

Dettagli

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina);

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Funzioni del rene Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Regolare il volume e la composizione del liquido extracellulare;

Dettagli

Survey: Normotermia perioperatoria

Survey: Normotermia perioperatoria Survey: rmotermia perioperatoria Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata della specializzazione

Dettagli

L'EQUILIBRIO ACIDO-BASE

L'EQUILIBRIO ACIDO-BASE L'EQUILIBRIO ACIDO-BASE La concentrazione nell'organismo degli ioni H+ è finemente regolata perché quasi tutte le attività enzimatiche sono influenzate sostanzialmente dalle variazioni di ph. Quindi l'attività

Dettagli

Biomonitoraggio dell arsenico urinario organico ed inorganico in quattro diverse aree inquinate in Italia

Biomonitoraggio dell arsenico urinario organico ed inorganico in quattro diverse aree inquinate in Italia Biomonitoraggio dell arsenico urinario organico ed inorganico in quattro diverse aree inquinate in Italia Fabrizio Minichilli 1, Elisa Bustaffa 1, Alessio Coi 1, Liliana Cori 1, Fabrizio Bianchi 1 e Gruppo

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro. Tumori Professionali. 1 of 19

Corso di Medicina del Lavoro. Tumori Professionali. 1 of 19 Corso di Medicina del Lavoro Tumori Professionali 1 of 19 Definizione Si definiscono professionali i tumori nella cui genesi ha agito, come causa o concausa, l attività lavorativa, con esposizione ad agenti

Dettagli

RISCHIO AMBIENTALE PER IL BAMBINO. Dr. Massimo Generoso, Pediatra di Famiglia, Presidente ISDE (Associazione Medici per l Ambiente) Firenze

RISCHIO AMBIENTALE PER IL BAMBINO. Dr. Massimo Generoso, Pediatra di Famiglia, Presidente ISDE (Associazione Medici per l Ambiente) Firenze RISCHIO AMBIENTALE PER IL BAMBINO Dr. Massimo Generoso, Pediatra di Famiglia, Presidente ISDE (Associazione Medici per l Ambiente) Firenze Gregory Bateson (1904-1980) Se è vero che una specie che distrugge

Dettagli

LIMITI MASSIMI TOLLERABILI PER I FATTORI NOCIVI IN AMBIENTE DI LAVORO Scuola americana: studi di tossicità cronica su animali (soglia, curva

LIMITI MASSIMI TOLLERABILI PER I FATTORI NOCIVI IN AMBIENTE DI LAVORO Scuola americana: studi di tossicità cronica su animali (soglia, curva LIMITI MASSIMI TOLLERABILI PER I FATTORI NOCIVI IN AMBIENTE DI LAVORO Scuola americana: studi di tossicità cronica su animali (soglia, curva dose-risposta) Scuola sovietica: studi sulle alterazioni nervose-riflessi

Dettagli

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per:

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per: Escrezione I Farmaci previa o meno biotrasformazione (metabolismo) possono essere escreti dal rene (urine), dal fegato e intestino (bile e feci), dal polmone (aria espirata), ma anche col latte materno,

Dettagli

ESCREZIONE DEI FARMACI

ESCREZIONE DEI FARMACI ESCREZIONE DEI FARMACI RENALE (urine) GASTROINTESTINALE ED EPATICA (feci) POLMONARE (aria espirata) CUTANEA (sudore) MAMMARIA (latte) ALTRE (saliva, lacrime) 1 La quantità e la velocità di escrezione renale

Dettagli

09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie

09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie 1 FASE DI ASSORBIMENTO due quattro ore successive ad un pasto a. Aumento glucosio ematico, a.a. Ed trigliceridi b. Aumento secrezione insulina diminuzione glucagone c. Aumento sintesi del glicogeno, proteine

Dettagli

EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI

EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI SOMMARIO ASPETTI GENERALI DELL EQUILIBRIO EQUILIBRIO ACIDO-BASE EGA (EMOGAS-ANALISI) ANALISI) ASPETTI GENERALI DELL EQUILIBRIO EQUILIBRIO

Dettagli

Survey: Normotermia perioperatoria

Survey: Normotermia perioperatoria Survey: rmotermia perioperatoria Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata della specializzazione

Dettagli

Survey: Normotermia perioperatoria

Survey: Normotermia perioperatoria Survey: rmotermia perioperatoria Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata della specializzazione

Dettagli

ALCHILBENZENI BENZENE

ALCHILBENZENI BENZENE ALCHILBENZENI BENZENE CH 3 TOLUENE CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 XILENI CH 3 CH 3 CH 2 CH 3 ETILBENZENE H H 3 C-C -CH 3 CUMENE (ISOPROPILBENZENE) CH = CH 2 STIRENE ALCHILBENZENI BENZENE 43% espirato TOLUENE 7-21%

Dettagli

FARMACI IN GRADO DI INFLUENZARE LA FUNZIONALITA RENALE: I DIURETICI

FARMACI IN GRADO DI INFLUENZARE LA FUNZIONALITA RENALE: I DIURETICI FARMACI IN GRADO DI INFLUENZARE LA FUNZIONALITA RENALE: I DIURETICI DIURETICI Aumentano il flusso urinario e l escrezione dello ione Na + (e generalmente Cl - ) e vengono utilizzati per ripristinare il

Dettagli

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario AiFOS è partner nazionale della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri Convegno Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario Relatore: Luca Di Giampaolo Venerdì 12 ottobre dalle 14:00 alle 18:00

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Prefazione. Pietro Palatini

Prefazione. Pietro Palatini 3 Prefazione La farmacologia generale illustra i principi scientifici su cui si basa la terapia farmacologica. Solo una dettagliata conoscenza dei meccanismi biochimici che sono responsabili dell azione

Dettagli

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio Il rene Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio acido-base Regolazione Pressione Arteriosa Secrezione

Dettagli

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino CITTA METROPOLITANA DI MESSINA Seminario di informazione e promozione della salute Patologie tumorali in luoghi di lavoro e fattori ambientali Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di

Dettagli

ALLUMINIO. gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C

ALLUMINIO. gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C ALLUMINIO gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C ALLUMINIO Isotopi naturali: 27 Al 100% ALLUMINIO TLVs

Dettagli

TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE Domanda: sono un anziana di 78 anni; da qualche anno in cura con Coumadin. Purtroppo il mio INR spesso varia in misura importante, nonostante io faccia una vita e dieta molto controllata. Quali le ragioni?

Dettagli

Obiettivi di apprendimento. Il sistema periodico (Lab. Elementi e Composti

Obiettivi di apprendimento. Il sistema periodico (Lab. Elementi e Composti Disciplina SCIENZE DELLA TERRA Finalità Obiettivi specifici di apprendimento Classe terza Chimica ricorsiva. Cosi, a livello argomenti modelli, sulla Obiettivi specifici CHIMICA Indirizzare la curiosità

Dettagli

Effetti tossicologici dei più comuni COV DIETIL ETERE: TRICLOROMETANO: DICLOROMETANO:

Effetti tossicologici dei più comuni COV DIETIL ETERE: TRICLOROMETANO: DICLOROMETANO: La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro costituiscono senza dubbio uno dei punti cardine della politica sociale internazionale. Numerosi documenti ufficiali sono stati stipulati al fine di conseguire

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA FARMACOCINETICA

INTRODUZIONE ALLA FARMACOCINETICA Diapositiva 1 INTRODUZIONE ALLA FARMACOCINETICA FARMACOCINETICA FARMACODINAMICA Farmaco a livello del sito di somministrazione Farmaco nel plasma Assorbimento Meccanismo d azione Metabolizzazione Distribuzione

Dettagli

I tre sistemi per la regolazione del ph

I tre sistemi per la regolazione del ph I tre sistemi per la regolazione del ph Se vuoi finalmente capire quali sono e come funzionano i sistemi per la regolazione del ph questo breve articolo fa proprio al caso tuo. In questo articolo parleremo

Dettagli

INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE SINDROME FALLOIDEA

INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE SINDROME FALLOIDEA INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI PRINCIPALI CARATTERISTICHE DISTINTIVE Lunga latenza Interessamento parenchimale Elevata mortalità INTOSSICAZIONI FUNGINE MAGGIORI Sindrome

Dettagli

Francesca Larese Filon Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea

Francesca Larese Filon Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea Interateneo in Tecniche della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro

Dettagli

LA FOTOSINTESI E LA RESPIRAZIONE DELLE PIANTE: METODI E TECNICHE STRUMENTALI

LA FOTOSINTESI E LA RESPIRAZIONE DELLE PIANTE: METODI E TECNICHE STRUMENTALI LA FOTOSINTESI E LA RESPIRAZIONE DELLE PIANTE: METODI E TECNICHE STRUMENTALI La fotosintesi è quel processo che converte l energia luminosa in energia chimica ed è effettuata esclusivamente dalle piante,

Dettagli

Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici

Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici Intossicazione da Monossido di Carbonio Gestione della fase extraospedaliera e casi clinici Auditorium di Rescaldina (MI) --- 23 gennaio 2008 Davide Dell'Acqua --- dellacquadavide@alice.it L intossicazione

Dettagli

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono

Dettagli

Proposte di protocolli relativi agli interventi in caso di esposizione a cancerogeni per motivi professionali

Proposte di protocolli relativi agli interventi in caso di esposizione a cancerogeni per motivi professionali Proposte di protocolli relativi agli interventi in caso di esposizione a cancerogeni per motivi professionali Amine aromatiche R 45 Emocromo/AST/ALT/es. urine Emocromo/AST/ALT/es. urine MetaHb* Amina specifica

Dettagli

METALLI PESANTI: Pb, Cd,, Cr

METALLI PESANTI: Pb, Cd,, Cr METALLI PESANTI: Pb, Cd,, Cr Claudia Weiss Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale Fonte dei dati: : PNR 1999-2001 Unione Europea: direttiva 96/23/CE e decisione 97/747/CE

Dettagli

L uso in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: premesse e normative. Fabrizio Meliga

L uso in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: premesse e normative. Fabrizio Meliga Corso di accreditamento e aggiornamento per operatori sanitari dedicati alla preparazione di farmaci antiblastici presso le varie U.F.A. Piemonte e Valle d Aosta 15-22 settembre 2015 L uso in sicurezza

Dettagli

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca

AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI A cura di: Danilo Monarca DEFINIZIONI

Dettagli

Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3

Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3 Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3 Prof. Aldo Pinto ASSORBIMENTO Insieme di processi attivi e passivi che consente il passaggio di un farmaco dal

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato

Dettagli

ALBUMINA. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente.

ALBUMINA. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente. ALBUMINA MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve trovarsi

Dettagli

Emicrania. Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente.

Emicrania. Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente. Emicrania Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente. L attacco emicranico si manifesta come dolore pulsante

Dettagli

L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea

L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea L NH 3 è estremamente tossica per il cervello: un aumento

Dettagli

Salute e sicurezza nell utilizzo ospedaliero di anestetici

Salute e sicurezza nell utilizzo ospedaliero di anestetici Salute e sicurezza nell utilizzo ospedaliero di anestetici L esposizione ad anestetici è una problematica storica nell ambito ospedaliero. Negli anni, ai gas storicamente in uso sono state affiancate altre

Dettagli

SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA

SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1 SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA Franco Bui, Diego Cecchin COS`È? È una metodica che sfrutta la capacità di alcuni radiofarmaci di concentrarsi nei reni

Dettagli

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale 10 regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale La calcolosi renale è una patologia frequente, ricorrente e potenzialmente pericolosa se non adeguatamente inquadrata, prevenuta e trattata. Se

Dettagli

TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) agiscono con un meccanismo ping-pong. sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri

TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) agiscono con un meccanismo ping-pong. sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) sono PLP-dipendenti agiscono con un meccanismo ping-pong catalizzano reazioni reversibili sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri Seguiamo le fasi di una reazione

Dettagli

METANOLO (ALCOOL METILICO) URINARIO in UV Codice Z05610

METANOLO (ALCOOL METILICO) URINARIO in UV Codice Z05610 METANOLO (ALCOOL METILICO) URINARIO in UV Codice Z05610 METABOLISMO Il Metanolo è un alcool alifatico di PM=32,0. La principale via di assorbimento è quella gastrointestinale; dopo un breve periodo dall

Dettagli

Sali minerali negli alimenti

Sali minerali negli alimenti 1 SALI MINERALI Sali minerali elementi inorganici. Sono necessari in piccole quantità (mg o mcg). Non forniscono calorie. Costituiscono circa il 4% in peso del corpo umano. Svolgono sia un azione plastica

Dettagli

Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Reggio Emilia

Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Reggio Emilia Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica Inquinamento da Cromo esavalente in un pozzo ad uso irriguo di Puianello Relazione degli interventi effettuati dal Dipartimento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA. Dottorato di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia Socio-Ambientale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA. Dottorato di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia Socio-Ambientale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Dottorato di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia Socio-Ambientale Coordinatore: Ch.mo Prof. N. D Alessandro Settore scientifico disciplinare:

Dettagli