DIMENSIONE APPARENTE, DISTANZA E DIMENSIONI REALI DI UN OGGETTO ASTRONOMICO: UN DIFFERENTE APPROCCIO METRICO.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIMENSIONE APPARENTE, DISTANZA E DIMENSIONI REALI DI UN OGGETTO ASTRONOMICO: UN DIFFERENTE APPROCCIO METRICO."

Transcript

1 DIMENSIONE APPARENTE, DISTANZA E DIMENSIONI REALI DI UN OGGETTO ASTRONOMICO: UN DIFFERENTE APPROCCIO METRICO. In astronomia il diametro angolare (o dimensione angolare) di un oggetto è la misura del suo diametro rispetto alla distanza dall osservatore. Esso corrisponde all angolo che ha per tangente il rapporto: diametro DIAMETRO/DISTANZA, ovvero arctan. La formula si basa su uno dei teoremi dei triangoli distan za rettangoli che dice: in un triangolo rettangolo un cateto è uguale al prodotto dell'altro cateto per la tangente dell'angolo opposto al primo. In questo enunciato compare la nozione trigonometrica di tangente di un angolo (PQ nel disegno sotto riportato) intesa come rapporto tra seno e coseno (diametro e distanza nel nostro caso). Si osservi infatti che i due triangoli OPQ e OHM sono in PQ HM proporzione ovvero: (1). Inoltre HM = senγ, OM = cosγ, OQ = raggio circonferenza OQ OM goniometrica (x 2 + y 2 = 1) e quindi = 1. Pertanto la (1) diventa: tan g 1 sen cos, ovvero tan g sen cos Fig. 1 La dimensione angolare di un corpo celeste è facilmente conoscibile empiricamente tramite la misura del diametro apparente del corpo. Di nuovo ci vengono in aiuto i triangoli rettangoli e la circonferenza goniometrica. Infatti se PQ rappresenta il diametro apparente dell oggetto astronomico osservato (Fig. 1) OQ rappresenta la distanza del diametro apparente (ovvero della superficie su cui si misura il diametro apparente) dal vertice ottico dell osservatore (es. occhio). In buona sostanza è possibile misurare il diametro apparente di un oggetto astronomico anche senza strumentazione da astrofili (se si tratta di Sole e Luna) utilizzando un piano di riferimento (es. un vetrino annerito)per la misura del diametro apparente che deve essere posto ad una distanza specifica dalla superficie oculare. Sempre dalla Fig. 1 si capisce che se OA rappresentasse la distanza del corpo celeste dalla Terra, BA indica la misura del diametro reale dello stesso (triangoli simili OPQ e OAB). Quindi AB = OA tangγ (per analoga similitudine tra i triangoli: OHM e OAB).Per determinare quindi il diametro di un qualsiasi corpo celeste una volta conosciuta la distanza e la dimensione angolare è sufficiente moltiplicare la distanza medesima per la tangente del diametro angolare. Nel caso del Sole (vedi tab. 1) avremo: dimensione angolare media = 1930 = 0, (1930/3600), distanza = ,5 Km. Quindi Diametro = ,5 Km * tang 0, = ,9 Km. Cioè un raggio di circa Km, come è noto.

2 Tab. 1 UN APPROCCIO DIVERSO PER MISURARE IL DIAMETRO E per tutti facile verificare che se si osserva un oggetto qualsiasi da due punti diversi posti il secondo a distanza doppia rispetto al primo le dimensioni dell oggetto osservato si riducono a metà ovvero la superficie apparente si riduce di quattro volte. Viceversa, se la distanza si dimezza avvicinandoci all oggetto, la superficie apparente diventa quattro volte maggiore. Possiamo anche esprimere matematicamente questa relazione con la seguente uguaglianza: In questa uguaglianza la costante K assume il valore di 8 come facilmente verificabile se ad r ed a D1 si dà il valore 1. Dalla (2) si può ricavare poi il valore del raggio apparente quando l osservatore O raddoppia o dimezza la sua distanza dall oggetto utilizzando la seguente formula inversa.

3 In definitiva, reiterando il procedimento un determinato numero di volte è possibile approssimare il valore del diametro di un oggetto astronomico man mano che la distanza presa in considerazione e in progressivo raddoppiamento si avvicina a quella che l oggetto medesimo ha dalla Terra. Il numero di reiterazioni è possibile calcolarlo facilmente perché sarà 2 n volte. Possiamo applicare la seguente formula che ci permette di ricavare il valore di n: Dr n 2 Da (4) (con Dr = diametro reale e Da = diametro apparente). Se prendiamo come valore di Dr il raggio solare espresso in chilometri e per quello del Da il valore di 5,81377*10-7 Km (valore calcolato utilizzando la dimensione angolare solare. Vedi oltre.)avremo: n 2 5,81377* log1, *10 ; 2 n = 1, *10 12 ; log 2 1, *10 12 = n; n ; log ,5 n = 40, E adesso possibile calcolare la distanza minima reiterata: 0, , cioè circa 12,5 cm. Questa distanza corrisponde esattamente a quella compresa tra superficie oculare e la superficie di osservazione (vetro annerito) su cui è stato misurato il diametro apparente del Sole in alcune prove sperimentali realizzate. A tale distanza corrisponde una superficie apparente il cui raggio è 5,81377*10-7 Km. Fig. 3 Quindi dopo 40, reiterazioni in cui si raddoppia progressivamente la distanza minima di 12,5 cm raggiungendo i ,5 Km il raggio apparente di 0, mm del Sole diventa Km cioè il valore reale. Si può osservare il predetto andamento dalla seguente tabella basata sull applicazione della (2) e della (3): Colonna1 Colonna2 Colonna3 Colonna4 Colonna5 Colonna6 Colonna7 R(in metri) Пr^2 metri^2) (in П(r/2)^2 (in metri^2) K D1 (in metri) D2 metri) (in DISTANZA PERCORSA IN AVVICINAMENTO 0, ,06132E-06 2,65329E ,125 0,25 0, ,24527E-06 1,06132E ,25 0,5 0,25 0, ,69811E-05 4,24527E ,5 1 0,5 0, ,79243E-05 1,69811E

4 0, , ,79243E , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,4002 3,05904E ,8004 1,22362E+12 3,05904E ,601 4,89446E+12 1,22362E ,202 1,95779E+13 4,89446E ,403 7,83114E+13 1,95779E ,807 3,13246E+14 7,83114E ,61 1,25298E+15 3,13246E ,23 5,01193E+15 1,25298E ,718E ,45 2,00477E+16 5,01193E ,436E ,9 8,01909E+16 2,00477E ,8719E ,8 3,20764E+17 8,01909E ,3744E ,62 1,28305E+18 3,20764E ,37439E+11 2,7488E , ,24 5,13222E+18 1,28305E ,74878E+11 5,4976E ,00 #N/D #N/D 5,13222E ,49756E+11 #N/D 5,49756E+11 Tab. 2 Come è possibile osservare dalla precedente tabella tra la 40 e 41 reiterazione (escludendo il valore di partenza) si raggiunge il valore del raggio solare e della distanza Terra-Sole (valori in rosso).

5 Consideriamo adesso la seguente tabella ricordando che un anno luce corrisponde a: Colonna1 Colonna2 Colonna3 Colonna4 Colonna5 Colonna6 Colonna7 DISTANZA MEDIA DIAMETRO PERIGEO/PERIELIO APOGEO/AFELIO (Km) MEDIO DIAMETRO ANGOLARE IN DIAMETRO ANGOLARE (IN ") SOLE , , LUNA , , ANNI LUCE SIRIO 8,6 8,1365E ,84379E-06 0, Tab. 3 Con i dati riportati in tabella 3 determiniamo adesso il diametro apparente dei tre astri considerando una circonferenza apparente di raggio 12,5 cm (distanza compresa tra superficie oculare e la superficie di osservazione, come già sopra specificato). Per far questo è sufficiente calcolare la frazione di angolo giro rappresentata dal diametro angolare dei singoli astri (es. 0, /360 = 0, ). Quindi moltiplicare tale valore per quello della circonferenza apparente. I risultati sono presentati nella tabella 4: Colonna1 Colonna2 Colonna3 Colonna4 Colonna5 Colonna6 FRAZIONE DI CIRCONFERENZA APPARENTE OVVERO DIAMETRO APPARENTE RAGGIO (Da) CERCATO DEL APPARENTE (Ra) FRAZIONE DI RAGGIO DELLA CIRCONFERENZA CORPO CELESTE (valore DEL CORPO ANGOLO GIRO CIRCONFERENZA APPARENTE (2πR) col.2 X valore col.4) CELESTE (valore (MEDIA) APPARENTE (Km) (Km) (Km) col.5 : 2) (Km) SOLE 0, , , ,16275E-06 5,81377E-07 LUNA 0, , , ,13088E-06 5,65438E-07 SIRIO 5,12163E-09 0, , ,02252E-12 2,01126E-12 Tab. 4 Osserviamo adesso che è possibile calcolare il raggio reale (Rr) dei precedenti corpi celesti applicando la seguente relazione: Distanza * Ra * K = Rr (5) dove K assume il noto valore 8. Questa equazione pone in relazione il raggio reale con quello apparente e con la distanza. La costante K assume il carattere di fattore amplificatore. A verifica della (5) e del valore assunto da K si propone la seguente tabella 5:

6 Colonna1 Colonna2 Colonna3 Colonna4 Colonna5 DISTANZA (m) Ra (m) Rr (m) K (m -1 ) SOLE 1,49598E+11 0, , LUNA , , SIRIO 8,13646E+16 2,01E , In essa il valore di K è stato determinato dalla formula inversa della (5). SIGNIFICATO FISICO DI K E VALENZA DEL METODO Come abbiamo visto K assume il valore 8, cioè 2 3, che confrontato con la distanza che diventa 2 volte più grande ad ogni reiterazione rappresenta l incremento del volume di spazio interessato dal fenomeno ottico osservato. In ultima analisi stiamo parlando di fenomeni ottici in cui entra in gioco il propagarsi della radiazione elettromagnetica nello spazio. Quest ultima si propaga in tutte le direzioni e in tutto il volume a disposizione. L effetto di ingrandimento o rimpicciolimento di un oggetto luminoso con il variare della distanza di osservazione riguarda in qualche modo il moto di propagazione della luce nello spazio. Nello spazio il volume è sempre legato alla distanza da una relazione cubica pertanto non sorprende che la luce occupando tutto lo spazio disponibile causi ai nostri sensi il noto effetto di ingrandimento e rimpicciolimento a tutti noto quando varia la distanza dall oggetto luminoso osservato. Quindi potremmo affermare che il significato fisico della costante K va ricercato nel fatto che al raddoppio della distanza il volume in cui si propaga la radiazione luminosa diventa otto volte (2 3 ) e quindi l effetto dell ingrandimento o della riduzione delle dimensioni apparenti sembra essere in correlazione con la progressione cubica con cui varia lo spazio al variare della distanza. In definitiva poi l ingrandimento o il rimpicciolimento di uno stesso oggetto posto a diversa distanza dall osservatore è un effetto fisiologico legato all elaborazione delle informazioni elettromagnetiche effettuata dal nostro sistema nervoso centrale. In qualche modo l intensità (o densità) della radiazione elettromagnetica che i nostri occhi riescono a raccogliere viene dal nostro cervello associata alla distanza dell oggetto così percepita. Del resto anche un oggetto molto distante che non riusciamo a vedere e che si trova in linea visuale con i nostri occhi riflette (o emette) luce. Tuttavia questa informazione luminosa non supera una certa soglia analizzabile da parte del nostro sistema nervoso centrale e pertanto esso rimane a noi invisibile. Il metodo di determinazione del raggio reale di un corpo celeste tramite la (5) non presenta particolari vantaggi operativi rispetto ad altri metodi. Tuttavia esso offre una opportunità per un controllo incrociato per quanto riguarda distanza e diametro di un corpo celeste. Infatti dato il carattere costante di K è possibile fare una verifica incrociata per determinare in maniera più precisa la distanza di un corpo celeste o il suo raggio o diametro. Nel caso infatti di corpi molto lontani (ad esempio galassie) è sempre possibile determinare il loro diametro apparente e ipotizzando un loro diametro reale, stabilito in base al tipo di corpo celeste (utilizzando differenti tecniche astronomiche( 1 )) è possibile correggere la distanza già approssimata con altri metodi. E viceversa, conoscendo la distanza in maniera più certa è possibile meglio approssimare il loro diametro. In tal modo si è in grado di operare una serie di operazioni di affinamento 1 Google Scholar - il Premio nobel Per la Fisica news.pdf

7 dei dati in possesso relativamente a queste due grandezze. Questo approccio metodologico per la determinazione del diametro apparente di un corpo celeste presenta tuttavia una certa valenza didattica. Potrebbe rappresentare infatti un modo per creare un interessante collegamento tra matematica e realtà nell ambito delle conoscenze astronomiche di base di studenti liceali.

8 Bibliografia E. Lupia Palmieri, M. Parotto; Il Globo Terrestre e la sua Evoluzione; Edizione Zanichelli ASTROLAB: calcolo delle dimensioni angolari; Diametro Angolare Wikipedia; Sole Wikipedia; Luna Wikipedia;

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso Zero di Matematica Gruppi: MC-MF / PS-MF IV Lezione TRIGONOMETRIA Dr. E. Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

Appunti di Trigonometria per il corso di Matematica di base

Appunti di Trigonometria per il corso di Matematica di base Appunti di Trigonometria per il corso di Matematica di base di Giovanna Neve Diploma accademico di primo livello per il corso di Tecnico di Sala di Registrazione Conservatorio C. Pollini Padova Indice

Dettagli

LE FUNZIONI SENO, COSENO E TANGENTE

LE FUNZIONI SENO, COSENO E TANGENTE LE FUNZIONI SENO, COSENO E TANGENTE 1. LE FUNZIONI LE FUNZIONI SENO, E COSENO COSENO E TANGENTE 2 /15 DEFINIZIONE Seno e coseno Consideriamo la circonferenza goniometrica e un angolo orientato, e sia B

Dettagli

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA

RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo

Dettagli

CORSO ZERO DI MATEMATICA

CORSO ZERO DI MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA CORSO ZERO DI MATEMATICA GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dr. Erasmo Modica erasmo@galois.it RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice

Dettagli

1 Funzioni trigonometriche

1 Funzioni trigonometriche 1 Funzioni trigonometriche 1 1 Funzioni trigonometriche Definizione 1.1. Si definisce circonferenza goniometrica la circonferenza centrata nell origine di un piano cartesiano e raggio unitario. L equazione

Dettagli

TRIGONOMETRIA. Ripasso veloce

TRIGONOMETRIA. Ripasso veloce TRIGONOMETRIA Ripasso veloce Definizioni principali Sia u un segmento con un estremo nell origine e l altro sulla circonferenza di centro l origine e raggio (circonferenza goniometrica) che formi un angolo

Dettagli

IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica

IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica IIS A.Moro Dipartimento di Matematica e Fisica Obiettivi minimi per le classi quarte - Matematica UNITA DIDATTICA CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA Coniche e luoghi geometrici Le coniche Le coniche e i luoghi

Dettagli

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RARESENTAZIONI GRAFICHE ER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda ARTE RIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:

Dettagli

GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA

GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Dispensa di Matematica per la classe 4. C Anno scolastico 017-018 GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA Nome e Cognome: CIRCONFERENZA GONIOMETRICA In un triangolo rettangolo con ipotenusa 1 e angolo α i due cateti

Dettagli

Goniometria e Trigonometria

Goniometria e Trigonometria Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria Corso MOOC Iscriversi a Ingegneria Reggio Emilia Introduzione La goniometria è la parte della matematica

Dettagli

Triangolo rettangolo

Triangolo rettangolo Dato il triangolo rettangolo Possiamo perciò utilizzare angoli). Progetto Matematica in Rete Triangolo rettangolo OPA sappiamo che: PA cateto sen OP cos tg OA cateto OP PA cateto OA cateto opposto ad ipotenusa

Dettagli

Prova del 6 Marzo, Traccia della soluzione. Problema n. 1. BDA = α 2. sin α α = 1 e che analogamente si dimostra l altro limite notevole tan α

Prova del 6 Marzo, Traccia della soluzione. Problema n. 1. BDA = α 2. sin α α = 1 e che analogamente si dimostra l altro limite notevole tan α IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies Eduardo R. Caianiello Circolo di Matematica e Fisica Dipartimento di Fisica E.R. Caianiello Università di Salerno Premio Eduardo R. Caianiello

Dettagli

Formule goniometriche

Formule goniometriche Appunti di Matematica Formule goniometriche Come possiamo calcolare ( + β )? E chiaro che non può risultare ( β ) + β + : se infatti fosse così e per esempio β avremo + + +! Dobbiamo ricavare delle relazioni

Dettagli

che ci permette di passare da un sistema di misura all'altro con le:

che ci permette di passare da un sistema di misura all'altro con le: Goniometria Misura degli angoli Gli angoli vengono spesso misurati in gradi sessagesimali (1 = 1/360 dell'angolo giro), anche se una Legge dello Stato italiano del 1960 impone di esprimerli in radianti.

Dettagli

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE LE FUNZIONI GONIOMETRICHE La misura degli angoli Si chiama angolo la porzione di piano racchiusa tra due semirette. Angolo convesso Angolo concavo Le unità di misura degli angoli sono: il grado sessagesimale

Dettagli

TRIGONOMETRIA. Un angolo si misura in gradi. Un grado è la novantesima parte di un angolo retto.

TRIGONOMETRIA. Un angolo si misura in gradi. Un grado è la novantesima parte di un angolo retto. TRIGONOMETRIA DA RICORDARE: Due angoli si dicono supplementari quando la loro somma è pari a 80 Due angoli si dicono complementari quando la loro somma è pari a 90 Due angoli si dicono opposti quando la

Dettagli

Problema ( ) = 0,!

Problema ( ) = 0,! Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 3^ Geometri 1) In un appezzamento a forma

Dettagli

SENO, COSENO E TANGENTE DI UN ANGOLO

SENO, COSENO E TANGENTE DI UN ANGOLO Goniometria e trigonometria Misurare gli angoli nel sistema circolare L unità di misura del sistema circolare è il radiante def. Un radiante è la misura di un angolo alla circonferenza che sottende un

Dettagli

Angolo. Si chiama angolo ciascuna delle due parti di piano in cui esso è diviso da due semirette uscenti da uno stesso punto O.

Angolo. Si chiama angolo ciascuna delle due parti di piano in cui esso è diviso da due semirette uscenti da uno stesso punto O. Angolo Si chiama angolo ciascuna delle due parti di piano in cui esso è diviso da due semirette uscenti da uno stesso punto O. Trigonometria - Corso di matematica - Alessia Ceccato 1 Circonferenza goniometrica

Dettagli

Calcolo dell altezza di un rilievo lunare: l esempio di Arzachel

Calcolo dell altezza di un rilievo lunare: l esempio di Arzachel Calcolo dell altezza di un rilievo lunare: l esempio di Arzachel Lo scopo della suddetta esperienza è il calcolo dell altezza di un particolare rilievo lunare, scelto appositamente per la conformazione

Dettagli

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE: SENO, COSENO E TANGENTE

LE FUNZIONI GONIOMETRICHE: SENO, COSENO E TANGENTE LE FUNZIONI GONIOMETRICHE: SENO, COSENO E TANGENTE 1. LE FUNZIONI SENO E COSENO LE FUNZIONI SENO, COSENO E TANGENTE DEFINIZIONE Seno e coseno Consideriamo la circonferenza goniometrica e un angolo orientato

Dettagli

Triangolo rettangolo

Triangolo rettangolo Dato il triangolo rettangolo Possiamo perciò utilizzare angoli). Progetto Matematica in Rete Triangolo rettangolo OPA sappiamo che: PA cateto senα OP OA cateto cos α OP PA cateto tgα OA cateto opposto

Dettagli

Trigonometria. Parte della matematica che si occupa di studiare le relazioni tra i lati e gli angoli di un triangolo

Trigonometria. Parte della matematica che si occupa di studiare le relazioni tra i lati e gli angoli di un triangolo Trigonometria Parte della matematica che si occupa di studiare le relazioni tra i lati e gli angoli di un triangolo I triangoli rettangoli Premessa: ricordiamo le definizioni di seno e coseno di un angolo

Dettagli

Programma ministeriale (Matematica)

Programma ministeriale (Matematica) SIMULAZIONE DELLA PROVA DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA E DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DIRETTAMENTE FINALIZZATI ALLA FORMAZIONE DI ARCHITETTO Anno Accademico 2015/2016 Test di Fisica e Matematica

Dettagli

Risoluzione dei triangoli rettangoli

Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei triangoli rettangoli In questa dispensa esamineremo il problema della risoluzione dei triangoli rettangoli. Riprendendo la definizione di seno e coseno, mostreremo come questi si possano

Dettagli

MD2 MD3. Basi di funzioni e funzioni di primo grado

MD2 MD3. Basi di funzioni e funzioni di primo grado MD MD3 Basi di funzioni e funzioni di primo grado 0 5.1 Introduzione. Concetto di funzione. Siano A e B due insiemi, una funzione f da A verso B è una relazione che ad ogni elemento x appartenente all

Dettagli

Quanto è lontana la Luna?

Quanto è lontana la Luna? Quanto è lona la Luna? Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Analizzare e rappresentare dati ottenuti da misure di grandezze. Rappresentare variazioni di grandezze in funzione di altre. Determinare

Dettagli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli

Funzioni goniometriche di angoli notevoli Funzioni goniometriche di angoli notevoli In questa dispensa calcoleremo il valore delle funzioni goniometriche per gli angoli notevoli di 30, 45 e 60. Dopo aver richiamato il concetto di sezione aurea

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA: COORDINATE POLARI ESTENSIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE

LABORATORIO DI MATEMATICA: COORDINATE POLARI ESTENSIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE LABORATORIO DI MATEMATICA: COORDINATE POLARI ESTENSIONE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE Uno strumento, che ci suggerisce come ampliare le nostre conoscenze, è il radar, strumento fondamentale nella navigazione

Dettagli

Il valore assoluto (lunghezza, intensita )

Il valore assoluto (lunghezza, intensita ) Il valore assoluto (lunghezza, intensita ) = se 0 - se < 0 = 5 5-0, = 0 3, = 3 Il valore assoluto di un numero reale è quindi sempre un numero positivo. Geometricamente rappresenta la misura della distanza

Dettagli

Funzioni elementari: funzioni trigonometriche 1 / 17

Funzioni elementari: funzioni trigonometriche 1 / 17 Funzioni elementari: funzioni trigonometriche 1 / 17 La circonferenza di equazione x 2 + y 2 = 1 é detta circonferenza goniometrica. La circonferenza goniometrica 1 P 1 α 0 A 1 2 / 17 La circonferenza

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 4^ Geometri 1) 15 osservazioni sono sufficienti

Dettagli

Le grandezze fisiche scalari sono completamente definite da un numero e da una unità di misura.

Le grandezze fisiche scalari sono completamente definite da un numero e da una unità di misura. UNITÀ 3 LE GRANDEZZE FISICHE VETTORIALI E I VETTORI 1. Grandezze fisiche scalari e vettoriali. 2. I vettori. 3. Le operazioni con i vettori. 4. Addizione e sottrazione di vettori. 5. Prodotto di un numero

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 3^ Geometri 1) Nella circonferenza goniometrica,

Dettagli

APPUNTI DI GONIOMETRIA

APPUNTI DI GONIOMETRIA APPUNTI DI GONIOMETRIA RADIANTI E CIRCONFERENZA GONIOMETRICA Definizione: Si dice angolo ciascuna delle due parti in cui un piano è diviso da due semirette aventi la stessa origine. Definizione: Dicesi

Dettagli

LA TRIGONOMETRIA. Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria

LA TRIGONOMETRIA. Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria LA TRIGONOMETRIA 1. Che cosa è? 2. Perché è importante studiarla? Lo scorso anno scolastico abbiamo affrontato la goniometria La goniometria si occupa della misura degli angoli e delle relative funzioni,

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P

Dettagli

Funzioni Goniometriche

Funzioni Goniometriche Funzioni Goniometriche Nella figura sottostante è rappresentato un angolo nel primo quadrante: osserviamo che il seno dell'angolo è positivo e il coseno dello stesso angolo è ancora positivo. L' angolo

Dettagli

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE

CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda PARTE PRIMA Disegno del rilievo Unità Didattica:

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

HP VP. (rispettivamente seno, coseno e tangente di β)

HP VP. (rispettivamente seno, coseno e tangente di β) Trigonometria Prerequisiti: Nozione di angolo e di arco. Obiettivi convertire le misure degli angoli dai gradi ai radianti e viceversa; sapere le relazioni fra gli elementi (lati, angoli) di un triangolo;

Dettagli

sen ; e sul teorema del coseno. 2

sen ; e sul teorema del coseno. 2 Esercizi sul grafico di funzioni: Lunghezza di una corda ( ) sen e sul teorema del coseno Esercizi sulla equazione della circonferenza centrata in un generico punto (, ) R Il prodotto di una funzione pari

Dettagli

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Corsi di Laurea dei Tronchi Comuni 2 e 4 Dr. Andrea Malizia 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale 2 Sistemi di riferimento e spostamento 3 Sistemi di

Dettagli

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale

Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Dr. Andrea Malizia Prof. Maria Guerrisi 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale Sistemi di riferimento e spostamento 2 Sistemi di riferimento e spostamento

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

k 2k x y 5k 1 0 e 2k 1 2k 1 x ky 3 k 0 ky 2k 1 x 3 k 2k 1 3 k

k 2k x y 5k 1 0 e 2k 1 2k 1 x ky 3 k 0 ky 2k 1 x 3 k 2k 1 3 k 6/5/04 test ) 6 0 Il denominatore è sempre positivo in quanto somma di un valore assoluto e di una radice, entrambi positivi Resta da trovare il dominio che dipende dal radicando - che è maggiore o uguale

Dettagli

1. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo

1. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo Quinto modulo: Funzioni Obiettivi. conoscere la terminologia e le proprietà dei logaritmi e saperne utilizzare le regole di calcolo. saper operare con le funzioni esponenziale e logaritmo per risolvere

Dettagli

Esponenziale e logaritmi

Esponenziale e logaritmi CORSO DI PREPARAZIONE AI TEST DI AMMISSIONE ALL UNIVERSITA Maria Teresa Cappagli Esponenziale e logaritmi Esponenziali Si definisce espressione esponenziale una espressione in cui compaiono una o più all

Dettagli

Scopo della trigonometria è la risoluzione di un triangolo a partire da un numero minimo di informazioni sul triangolo steso che come sappiamo è 3.

Scopo della trigonometria è la risoluzione di un triangolo a partire da un numero minimo di informazioni sul triangolo steso che come sappiamo è 3. MODULO 3 LEZIONE 3 parte 2 Trigonometria: La risoluzione dei triangoli. Scopo della trigonometria è la risoluzione di un triangolo a partire da un numero minimo di informazioni sul triangolo steso che

Dettagli

TRIGONOMETRIA PIANA: I TRIANGOLI QUALUNQUE

TRIGONOMETRIA PIANA: I TRIANGOLI QUALUNQUE TRIGONOMETRIA PIANA: I TRIANGOLI QUALUNQUE IL TEOREMA DEI SENI TEOREMA In un triangolo le misure dei lati sono proporzionali ai seni degli angoli opposti. IL TEOREMA DEI SENI DIMOSTRAZIONE Consideriamo

Dettagli

ITI M.FARADAY Programmazione Modulare a.s Matematica

ITI M.FARADAY Programmazione Modulare a.s Matematica CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 Matematica modulo Titolo Modulo Titolo unità didattiche del modulo Ore previste Periodo mensile Competenze MODULO 1 RACCORDO

Dettagli

Classi: 4A inf Sirio Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3

Classi: 4A inf Sirio Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3 Classi: 4A inf Sirio Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3 Titolo unità didattiche in cui è diviso Titolo Modulo il modulo Prerequisiti per l'accesso al modulo 1: Calcolo numerico e letterale,

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 4^ Geometri 1) Se il seno e il coseno di

Dettagli

C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER

C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER C.P.I.A. CENTRO PROVINCIALE PER L ISTRUZIONE DEGLI ADULTI SEDE DI CATANZARO - Via T. Campanella n 9 DISPENSE DI GEOMETRIA PERCORSO DI ISTRUZIONE DI PRIMO LIVELLO PRIMO PERIODO DIDATTICO A.S. 2017/2018

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

Programma per il recupero della carenza formativa classe 3 A PT. Libro di testo: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori vol.

Programma per il recupero della carenza formativa classe 3 A PT. Libro di testo: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori vol. Programma per il recupero della carenza formativa classe 3 A PT Insegnante: Giuliana Facchinelli Libro di testo: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori vol. 3, Petrini MODALITA DI RECUPERO DELLA CARENZA:

Dettagli

CAPITOLO 1. Archi e Angoli. 1. Gradi sessaggesimali. 2. Angoli radianti. 3. Formule di trasformazione

CAPITOLO 1. Archi e Angoli. 1. Gradi sessaggesimali. 2. Angoli radianti. 3. Formule di trasformazione TRIGONOMETRIA CAPITOLO 1 Archi e Angoli 1. Gradi sessaggesimali La misura dell'ampiezza di un angolo è ottenuta solitamente ponendo l'ampiezza di un angolo giro uguale a 360, e quindi l'unità, 1 grado,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA 2016/2017 PRIMA CLASSE ARITMETICA Il sistema di numerazione decimale Leggere e scrivere i numeri interi e decimali Riconoscere il valore posizionale delle cifre in un numero

Dettagli

In altre parole, una circonferenza corrisponde ad un angolo di 2π radianti.

In altre parole, una circonferenza corrisponde ad un angolo di 2π radianti. Lezione di goniometria Intanto, non è male riportare le seguenti definizioni: Goniometria: si occupa della misurazione degli angoli. Trigonometria: si occupa delle relazioni che stanno fra i lati e gli

Dettagli

Anno 5 Regole di derivazione

Anno 5 Regole di derivazione Anno 5 Regole di derivazione 1 Introduzione In questa lezione mostreremo quali sono le regole da seguire per effettuare la derivata di una generica funzione. Seguendo queste regole e conoscendo le derivate

Dettagli

Copyright Esselibri S.p.A.

Copyright Esselibri S.p.A. .2. Risoluzione di triangoli qualsiasi In questo paragrafo estenderemo le funzioni goniometriche anche ad angoli retti ed ottusi, per potere risolvere triangoli qualsiasi. er fare ciò ovviamente vogliamo

Dettagli

Roberto Galimberti MATEMATICA

Roberto Galimberti MATEMATICA Docente Materia Classe Roberto Galimberti MATEMATICA 4L Programmazione Preventiva Anno Scolastico 2011-2012 Data 31/12/11 Obiettivi Cognitivi Minimi conoscere la definizione di circonferenza come luogo

Dettagli

Disequazioni di secondo grado

Disequazioni di secondo grado Disequazioni di secondo grado Una disequazione di secondo grado è una disequazione del tipo (oppure a b c o a b c ) a b c oppure a b c I) Cominciamo considerando disequazioni in cui a Esempio Consideriamo

Dettagli

Angoli e loro misure

Angoli e loro misure Angoli e loro misure R s Unità di misura: gradi, minuti, secondi 1 o =60' 1'=60'' Es: 35 o 41'1'' radianti α(rad) s R Angolo giro = 360 o = R/R = rad R=1 arco rad Es.: angolo retto R Arco 4 : se R=1 π

Dettagli

Verso il calcolo dei limiti: alcuni risultati generali

Verso il calcolo dei limiti: alcuni risultati generali Verso il calcolo dei iti: alcuni risultati generali Ci proponiamo adesso di enunciare e dimostrare alcuni fatti di per sé piuttosto intuitivi, che trovano una giustificazione grazie al concetto di ite.

Dettagli

Classi: 4A inf Serale Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3

Classi: 4A inf Serale Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3 Classi: 4A inf Serale Disciplina: MATEMATICA Ore settimanali previste: 3 Titolo unità didattiche in cui è diviso Titolo Modulo il modulo Prerequisiti per l'accesso al modulo 1: Calcolo numerico e letterale,

Dettagli

Matematica Lezione 6

Matematica Lezione 6 Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 6 Sonia Cannas 25/10/2018 Retta passante per un punto e direzione assegnata Data l equazione di una retta in forma esplicita y = mx

Dettagli

file:///h:/roby1968.altervista.org/page/misure_indirette2.htm Indietro Misure indirette Versione PDF

file:///h:/roby1968.altervista.org/page/misure_indirette2.htm Indietro Misure indirette Versione PDF 1 di 5 19/12/2016 10:44 Indietro Versione PDF Misure indirette Con il concetto di Misure indirette si intendono tutte quelle misure che non si riescono e/o non si possono misurare con i metodi e gli strumenti

Dettagli

Trigonometria angoli e misure

Trigonometria angoli e misure Trigonometria angoli e misure ITIS Feltrinelli anno scolastico 27-28 R. Folgieri 27-28 1 Angoli e gradi Due semirette che condividono la stessa origine danno luogo ad un angolo. Le due semirette (che si

Dettagli

Verifica di Topografia

Verifica di Topografia ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI " In Memoria dei Morti per la Patria " * CHIAVARI * ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Verifica di Topografia classe 5^ Geometri 1) Se il seno e il coseno di

Dettagli

Strumenti Matematici per la Fisica.

Strumenti Matematici per la Fisica. Strumenti Matematici per la Fisica www.fisicaxscuola.altervista.org Strumenti Matematici per la Fisica Approssimazioni Potenze di 10 Notazione scientifica (o esponenziale) Ordine di Grandezza Prefissi:

Dettagli

TRIGONOMETRIA E COORDINATE

TRIGONOMETRIA E COORDINATE Y Y () X O (Y Y ) - α X (X X ) 200 c TRIGONOMETRI E OORDINTE ngoli e sistemi di misura angolare Funzioni trigonometriche Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei poligoni Risoluzione dei triangoli

Dettagli

ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE

ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE ESERCITAZIONE: FUNZIONI GONIOMETRICHE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Circonferenza goniometrica La circonferenza goniometrica è una circonferenza di raggio unitario centrata nell

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente

Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente Quick calculus Capitolo 1 Il problema della tangente Introduzione Ricavare una retta tangente ad una curva di secondo grado come un circonferenza o una parabola, è un problema che si risolve facilmente.

Dettagli

ITI M.FARADAY PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4.

ITI M.FARADAY PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4. CLASSI: TERZE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 Matematica MACRO UNITÀ PREREQUISITI TITOLO UNITÀ DI APPRENDIMENTO COMPETENZE PREVISTE PERIODO RACCORDO CON IL BIENNIO U.D.A.1:

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE

FUNZIONI GONIOMETRICHE FUNZIONI GONIOMETRICHE Misura degli angoli Seno, coseno e tangente di un angolo Relazioni fondamentali tra le funzioni goniometriche Angoli notevoli Grafici delle funzioni goniometriche GONIOMETRIA : scienza

Dettagli

--- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze

--- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze Corso Zero di Matematica per FARMACIA A.A. 009/0 Prof. Massimo Panzica Università degli Studi di Palermo FARMACIA CORSO ZERO DI MATEMATICA 009/0 --- Domande a Risposta Multipla --- Numeri, Frazioni e Potenze

Dettagli

Esercitazione I - Ripasso di matematica

Esercitazione I - Ripasso di matematica Esercitazione I - Ripasso di matematica Potenze Le proprietà fondamentali delle potenze sono Da queste proprietà segue che a 0 = 1, a n a m = a n+m, a n a m = an m. Esercizio 1 (a n ) m = a n m, a n =

Dettagli

Lezione 12. Sistemi di Lenti. TRE Università degli Studi ROMA. Laboratorio di Calcolo per l Ottica 1/9

Lezione 12. Sistemi di Lenti. TRE Università degli Studi ROMA. Laboratorio di Calcolo per l Ottica 1/9 Lezione 12 Sistemi di Lenti 1/9 Ingrandimento angolare Abbiamo visto che quando si pone un oggetto tra il fuoco e il centro di una lente semplice, l immagine risulta Virtuale e Ingrandita. L ingrandimento

Dettagli

Repetitorium trigonometriae - per immagini

Repetitorium trigonometriae - per immagini Repetitorium trigonometriae - per immagini Regole di base Ipotenusa Opposto Adiacente Tenendo a mente la seguente nomenclatura di un triangolo rettangolo si ha: sin = Opposto Ipotenusa cos = Adiacente

Dettagli

Equazioni goniometriche risolvibili per confronto di argomenti

Equazioni goniometriche risolvibili per confronto di argomenti Equazioni goniometriche risolvibili per confronto di argomenti In questa dispensa si esaminano le equazioni goniometriche costituite dall uguaglianza di due funzioni goniometriche, nei cui argomenti compare

Dettagli

FUNZIONI GONIOMETRICHE

FUNZIONI GONIOMETRICHE FUNZIONI GONIOMETRICHE ANGOLI Col termine angolo indichiamo la parte di piano limitata da due semirette aventi la stessa origine, chiamata vertice. Possiamo definire anche l angolo come la parte di piano

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMA SVOLTO Classe 1^ Ps (serale)

SCHEDA PROGRAMMA SVOLTO Classe 1^ Ps (serale) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BUCCARI MARCONI Indirizzi: Trasporti Marittimi / Apparati ed Impianti

Dettagli

Il coseno di un angolo

Il coseno di un angolo Il coseno di un angolo Per capire cos è il coseno di un angolo dobbiamo fare riferimento alla circonferenza goniometrica. Prendiamo un angolo a sulla nostra circonferenza tracciano una linea dall origine.

Dettagli

3. Risoluzone dei triangoli rettangoli 4. Decomposizione di una forza in due componenti ortogonali (perpendicolari tra loro)

3. Risoluzone dei triangoli rettangoli 4. Decomposizione di una forza in due componenti ortogonali (perpendicolari tra loro) Formule di prostaferesi Riduzione alla tangente dell angolo metà Teorema del coseno Identità + t = per t + k Riepilogo 0 Il concetto di funzione Definizione di seno coseno e tangente Relazione fra seno

Dettagli

Linee Guida e Indicazioni Nazionali Scopo della domanda Commento: Spazio e figure SF1 Risposta corretta: Formato Ambito Traguardo

Linee Guida e Indicazioni Nazionali Scopo della domanda Commento: Spazio e figure SF1 Risposta corretta: Formato Ambito Traguardo Linee Guida e Indicazioni Nazionali: Dati, loro organizzazione e rappresentazione. Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando

Dettagli

CLASSI: TerzeMateria: MATEMATICA e COMPLEMENTIOre settimanali previste: 4

CLASSI: TerzeMateria: MATEMATICA e COMPLEMENTIOre settimanali previste: 4 CLASSI: TerzeMateria: MATEMATICA e COMPLEMENTIOre settimanali previste: 4 modulo Titolo Modulo Titolo unità didattiche Ore previste Periodo Competenze Modulo 1 RACCORDO CON IL BIENNIO EQUAZIONI (SISTEMI)

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2017/18 Classe 1^ e 2^ Ps (serale)

SCHEDA PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2017/18 Classe 1^ e 2^ Ps (serale) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BUCCARI MARCONI Indirizzi: Trasporti Marittimi / Apparati ed Impianti

Dettagli

C I R C O N F E R E N Z A...

C I R C O N F E R E N Z A... C I R C O N F E R E N Z A... ESERCITAZIONI SVOLTE 3 Equazione della circonferenza di noto centro C e raggio r... 3 Equazione della circonferenza di centro C passante per un punto A... 3 Equazione della

Dettagli

GONIOMETRIA. sin (x) = PH OP. ctg (x ) = cos (x) = CB sin (x) cosec (x ) = 1 = ON sin (x)

GONIOMETRIA. sin (x) = PH OP. ctg (x ) = cos (x) = CB sin (x) cosec (x ) = 1 = ON sin (x) GONIOMETRIA sin (x = PH OP cos (x = OH OP tg (x = sin(x = TA cos(x ctg (x = cos (x = CB sin (x sec (x = 1 = OM cos(x cosec (x = 1 = ON sin (x La tangente si calcola sempre sulla retta verticale passante

Dettagli

Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari

Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari Nucleo Fondante Competenze-Conoscenze-Abilità Contenuti Metodi Materiali - Strumenti Raccordi disciplinari NUMERI Concetto di insieme e sua rappresentazione Operazioni con gli insiemi Eseguire le quattro

Dettagli

Programma svolto nell'a.s. 2016/2017 Disciplina: Matematica. Classe: 4D Docente: Prof. Ezio Pignatelli Programma sintetico.

Programma svolto nell'a.s. 2016/2017 Disciplina: Matematica. Classe: 4D Docente: Prof. Ezio Pignatelli Programma sintetico. Programma svolto nell'a.s. 2016/2017 Disciplina: Matematica. Classe: 4D Docente: Prof. Ezio Pignatelli Programma sintetico. 1. Funzione esponenziale e logaritmica. a) Riepilogo delle proprietà delle potenze.

Dettagli

Esame di Stato di Liceo Scientifico P.N.I. a.s Sessione Ordinaria 23 giugno 2005 Q1 Q2 Q3 Questionario

Esame di Stato di Liceo Scientifico P.N.I. a.s Sessione Ordinaria 23 giugno 2005 Q1 Q2 Q3 Questionario 1 Esame di Stato di Liceo Scientifico P.N.I. a.s. 004-00 Sessione Ordinaria 3 giugno 00 Q1 Q Q3 Questionario Q1- Si dimostri che il lato del decagono regolare inscritto in un cerchio è la sezione aurea

Dettagli