Appunti di Algebra Lineare - 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Appunti di Algebra Lineare - 2"

Transcript

1 Appunti di Algebra Lineare - Mongodi Samuele - s.mongodi@sns.it 8/5/ Queste note hanno lo scopo di illustrare il metodo della riduzione a scala (o algoritmo di Gauss e di Gauss-Jordan) e alcune delle sue principali applicazioni; spesso vi sono altri metodi per svolgere gli esercizi proposti che non impiegano il metodo della riduzione a scala ma non verranno trattati qui. La riduzione a scala Consideriamo il sistema lineare omogeneo x x + x 3 x 4 3x 5 = x x 3 + x 5 = 3x x + x 4 x 5 = e procediamo a risolverlo per eliminazione ricavando quindi x dalla prima equazione x = x x 3 + x 4 + 3x 5 e sostituendola nelle altre due ottenendo il sistema x = x x 3 + x 4 + 3x 5 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 4x 3x 3 + 5x 4 + 8x 5 = Continuando con il metodo dell eliminazione ricaviamo x dalla seconda equazione x = 3 4 x 3 x x 5 e sostituiamo nella terza ottenendo il sistema x = x x 3 + x 4 + 3x 5 x = 3 4 x 3 x x 5 3x 4 + x 5 = Ora esplicitiamo x 4 nell ultima equazione e otteniamo il sistema x 4 = 3 x 5 x = x x 3 + x 4 + 3x 5 x = 3 4 x 3 x x 5 x 4 = 3 x 5 Le variabili x 5 e x 3 non compaiono a sinistra quindi sono variabili libere e diventeranno parametri delle soluzioni. Fissiamo dunque x 3 = t x 5 = s e procediamo con la sostituzione. Abbiamo allora e sostituendo nell espressione per x x 4 = s/3 ed infine x = 3 4 t s s = 3 4 t 3 s x = 3 t 3 6 s t s 3 + 3s = t 7 6 s.

2 Dunque la soluzione è al variare di s t R. x = t 7 6 s x = 3 4 t 3 s x 3 = t x 4 = s 3 x 5 = s. L eliminazione di Gauss Ora analizziamo più nel dettaglio il metodo dell eliminazione utilizzato per risolvere il sistema. Cominciamo col considerare le prime due equazioni x x + x 3 x 4 3x 5 = x x 3 + x 5 =... l operazione ricavo x e sostituisco equivale a moltiplicare per la prima equazione e sottrarre il risultato dalla seconda: (x x 3 + x 5 ) (x x + x 3 x 4 3x 5 ) = x x 3 + x 5 x + 4x x 3 + x 4 + 6x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 Dunque al posto del sistema di partenza consideriamo il sistema dove le prime due equazioni sono x x + x 3 x 4 3x 5 = x x 3 + x 5 (x x + x 3 x 4 3x 5 ) =... ovvero x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 =... che è esattamente quello che abbiamo ottenuto sostituendo x nella seconda equazione. Allo stesso modo al posto della terza equazione consideriamo la terza meno 3 volte la prima: 3x x + x 4 x 5 3(x x + x 3 x 4 3x 5 ) = 4x 3x 3 + 5x 4 + 8x 5 quindi otteniamo esattamente x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 4x 3x 3 + 5x 4 + 8x 5 = Procedendo ora si sottrae la seconda riga dalla terza e si mette il risultato al posto della terza: x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 3x 4 + x 5 = Che è l ultimo sistema che abbiamo trovato prima di iniziare a risolvere. Quindi il metodo di eliminazione per la risoluzione dei sistemi lineari può essere riscritto come sostituisco un equazione con lei stessa a cui sommo (o sottraggo) k volte un altra equazione. Ora per ogni passo di questo metodo scriviamo la matrice associata al sistema lineare:

3 A x x + x 3 x 4 3x 5 = x x 3 + x 5 = 3x x + x 4 x 5 = 3 3 B x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 3x x + x 4 x 5 = C x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 4x 3x 3 + 5x 4 + 8x 5 = D x x + x 3 x 4 3x 5 = 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = 3x 4 + x 5 = E evidente che le operazioni di sommare e sottrarre tra loro le equazioni può essere formulato in termini delle righe della matrice associata; dal passo A al passo B abbiamo sottratto il doppio della prima riga alla seconda da B a C abbiamo sottratto 3 volte la prima riga alla terza da C a D abbiamo sottratto la terza riga alla quarta. La matrice ottenuta al passo D si dice matrice ridotta a scala; in generale una matrice si dice ridotta a scala se il primo termine non nullo di ogni riga viene dopo il primo termine non nullo della riga precedente. Il primo termine non nullo di una riga si dice pivot. Nel nostro caso il pivot della prima riga sta sulla prima colonna il pivot della seconda riga sta sulla seconda colonna e il pivot della terza riga sta sulla quarta colonna: Anche se per ora non l abbiamo usata citiamo anche l altra operazione lecita nella riduzione a scala che è quella di scambiare di posto due equazioni del sistema ovvero scambiare tra loro due righe della matrice.. Alcuni esempi. Riduciamo a scala la seguente matrice: 3 3 Innanzitutto sottraiamo volte la prima riga dalla seconda: e sottraiamo la prima dalla terza:

4 Ora sottraiamo la seconda riga dalla terza ed ora sottraiamo la seconda moltiplicata per / dalla quarta / 5/ Non resta che scambiare la terza e la quarta riga (è come scambiare due equazioni nel sistema) / 5/ 3 3 ed ecco la matrice ridotta a scala dove i pivot sono evidenziati in rosso.. Riduciamo a scala la seguente matrice: Il primo elemento della prima riga è quello della seconda riga è 3 quindi se moltiplichiamo la prima riga per 3/ e la sommiamo alla seconda otteniamo 3/( 3 ) + (3 3 ) = ( 3 9/ 3/ ) + (3 3 ) = ( 3 7/ 3/ ) similmente possiamo sommare per la prima riga alla terza ottenendo ( 3 ) + ( 4 3 4) = ( 3 ) + ( 4 3 4) = ( 4 4 4) poi / per la prima riga alla quarta /( 3 ) + ( 3 ) = ( 3/ / ) + ( 3 ) e / per la prima riga alla quinta = ( 3 / / ) /( 3 ) + ( ) = ( 3/ / ) + ( ) = ( / / ) e dunque la matrice ora è Similmente calcoliamo 3 3 7/ 3/ / / / / 4/3( 3 7/ 3/ ) + ( 4 4 4) = ( 4 4/3 ) + ( 4 4 4) = ( /3 4 4) ( 3 7/ 3/ ) + ( 3 / / ) = ( 3 7/ 3/ ) + ( 3 / / ) 4

5 = ( 4 ) /3( 3 7/ 3/ ) + ( / / ) = ( 7/6 / ) + ( / / ) e dunque la matrice diventa Procedendo similmente = ( /3 ) 3 3 7/ 3/ / /3 6( /3 4 4) + ( 4 ) = ( 4 4 4) + ( 4 ) = ( 3 5) da cui ( /3 4 4) + ( /3 ) = ( /3 4 4) + ( /3 ) = ( 3 3) Per l ultimo passaggio 3 3 7/ 3/ / /3( 3 5) + ( 3 3) = ( 3 75/3) + ( 3 3) = ( 6/3) da cui 3 3 7/ 3/ / /3 3. Riduciamo a scala la matrice Per cominciare scambiarmo la prima e la seconda riga Ora calcoliamo ottenendo ( 3) + ( 3 ) = ( ) 3( 3) + (3 8 6) = ( 4 3) 4( 3) + (4 6 8 ) = ( )

6 Come secondo passo utilizziamo la seconda riga per eliminare gli elementi della seconda colonna nelle righe successive. da cui ( ) + ( ) = ( ) ( ) + ( 4 3) = ( 3) 3( ) + ( ) = ( 7 ) Ora scambiamo la quinta riga e la terza A questo punto le colonne 3 e 4 contengono solo zeri dopo la terza riga quindi dedichiamoci alla quinta colonna sommando la quarta riga moltiplicata per 3 alla quinta e ottenendo 3 7 che è una matrice ridotta a scala con i pivot evidenziati in rosso..3 Algoritmo di Gauss-Jordan La seconda parte della risoluzione del sistema lineare consisteva nell assegnare un valore parametrico ad alcune variabili ed usarle per esprimere le altre sostituendo la soluzione di un equazione in quelle sopra. Riscriviamo la successione dei sistemi lineari lasciando indicate x 3 e x 5 (cioè senza usare s t). Nel primo passaggio dividiamo l ultima riga per 3. x x + x 3 x 4 3x 5 = x 3 4 x 3 + x x 5 = x x 5 = Vorremmo ricavare x 4 e sostituirla nelle equazioni sopra; possiamo moltiplicare l ultima equazione per 7/4 e sommarla alla penultima ottenendo x x + x 3 x 4 3x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = che è proprio quello che avremmo ottenuto sostituendo. Ora sommiamo l ultima riga alla prima x x + x x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = Ora possiamo utilizzare la seconda equazione moltiplicata per sommandola alla prima in modo da sostituire al posto di x un espressione in x 3 e x 5 ottenendo x x x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = 6

7 Che a meno di porre x 3 = t x 5 = s è proprio la soluzione ottenuta prima. Come prima confrontiamo le matrici dei vari step. x x + x 3 x 4 3x 5 = D 4x 3x 3 + x 4 + 7x 5 = x x 5 = /3 E x x + x 3 x 4 3x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = 3 3/4 3/ /3 F x x + x x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = 8/3 3/4 3/ /3 G x x x 5 = x 3 4 x x 5 = x x 5 = / 7/6 3/4 3/ /3 Ovviamente le operazioni effettuate sono le seguenti: dividere una riga per il suo pivot e utilizzarla per eliminare le entrate nella colonna sopar al suo pivot. A parte dividere una riga per il pivot la tecnica è la stessa usata nell eliminazione di Gauss solo che ora si lavora andando verso l alto. Si noti che nella matrice ottenuta alla fine dell eliminazione le colonne indicate sono quelle senza pivot; queste determinano i parametri e non possono essere annullato dal procedimento a ritroso appena fatto infatti la matrice ottenuta al passo G è / 7/6 3/4 3/ /3 e le colonne blu sono le uniche non portate a dal procedimento (e non è possibile farlo con le operazioni descritte). Quando una matrice è in questa forma la soluzione del sistema da esso rappresentato è ovvia: le colonne blu individuano i parametri e basta cambiane i segni per ottenere x = t/ + 7s/6 x = 3t/4 3s/ x 4 = s/3 che sono esattamente le soluzioni trovate in precedenza..4 Gli stessi esempi Applichiamo Gauss-Jordan alle matrici ridotte a scala nella sezione... Abbiamo la matrice ridotta a scala / 5/ 3 3 7

8 L unica colonna senza pivot è la quinta che quindi non verrà azzerata dal procedimento. Cominciamo a dividere la quarta riga per il suo pivot: / 5/ ed ora moltiplichiamola per / e e sommiamola alle righe soprastanti ottenendo Dividiamo la terza riga per il suo pivot: 4 4 /3 e moltiplichiamola per 4 e e sommiamola alle righe soprastanti ottenendo /3 4 /3 /3 Dividiamo la seconda riga per il suo pivot: /3 /6 /3 e sommiamola alla prima che ci da come soluzioni del sistema lineare /6 /6 /3 x = t/6 x = t/6 x 3 = t/3 x 4 = t x 5 = t.. Partendo dalla matrice 3 3 7/ 3/ / /3 dividiamo ogni riga per il suo pivot ottenendo 3/ / 7/6 / 6 6 5/3 8

9 Ora se utilizziamo l ultima riga per eliminare le entrate della quinta colonna dalle righe precedenti otteniamo 3/ / 7/6 / 6 in quanto l ultima riga ha un solo elemento non nullo il pivot quindi se la moltiplichiamo per una quantità reale e la sommiamo a un altra riga cambierà solo il quinto elemento di quella riga. Ora lo stesso discorso vale adesso per la quarta e dunque possiamo cancellare i termini della quarta colonna sopra al pivot: 3/ 7/6 Ancora ragionando allo stesso modo con la terza e poi con la seconda riga otteniamo la matrice che è l identità. Dunque l unica soluzione del sistema è x = x = x 3 = x 4 = x 5 =. Questo succede ogni volta che al termine della riduzione a scala i pivot stanno su ogni colonna (e quindi formano la diagonale di una matrice quadrata). 3. Partendo dalla matrice 3 7 dividiamo la quarta riga per ed usiamola per eliminare le entrate sopra al pivot della quinta colonna. 7 Ora dividiamo la terza riga per il pivot. /7 e moltiplichiamola per e per sommarla alle righe soprastanti. /7 6/7 /7 9

10 Ora dividiamo la seconda riga per il suo pivot /7 3/7 /7 e sommiamola alla prima. Dunque le soluzioni del sistema sono.5 Esercizi 9/7 3/7 /7 x 5 = x 4 = t x 3 = t/7 x = 3t/7 x = 9t/7. Esercizio Ridurre a scala le seguenti matrici 3 5 (i) (ii) (iii) (iv) (v) Esercizio Risolvere i sistemi lineari omogenei associati alle seguenti matrici 3 (i) (ii)

11 (iii) (iv) (v) Sistemi lineari Come abbiamo visto la riduzione a scala permette di risolvere i sistemi del tipo Ax = ovvero permette di calcolare il nucleo di una matrice. Trattiamo ora il caso dei sistemi non omogenei e dei sistemi dipendenti da parametri.. Sistemi lineari non omogenei Consideriamo il sistema Ax = b: 4 x x = 4 x 3 La prima equazione è e dunque se ricaviamo x otteniamo x + x x 3 = quindi sostituendo nella seconda avremo o semplificando Dunque il sistema diventa x = x + x 3 + ( x + x 3 + ) + 4x = 4 x 3 = x x = x 3 Le ultime due equazioni x 3 = e x 3 = sono in realtà la stessa equazione e dunque possiamo eliminare una delle due. Infine otteniamo x = t + x = t x 3 = Dunque il metodo di sostituzione ed eliminazione funziona anche in questo caso solo che bisogna tenere conto anche dei termini noti. Ovvero non riduciamo a scala solo la matrice A associata ai coefficienti ma la matrice estesa à ottenuta aggiungendo alla matrice A la colonna b dei termini noti: à = 4 4

12 In rosso come prima sono indicati i pivot in blu sono indicate le colonne dei parametri; lo verde nella colonna dei termini noti è una condizione di compatibilità: un sistema lineare non omogeneo si risolve se e solo se dopo l eliminazione di Gauss a tutte le righe nulle di A corrisponde uno nella colonna dei termini noti. Equivalentemente il sistema si risolve se e solo se non c è un pivot nella colonna dei termini noti. che è la soluzione che abbiamo trovato prima: x = t + x = t x 3 =. Come abbiamo detto la risolubilità del sistema Ax = b dipende in generale dal termine noto b: se i pivot della matrice à = (A b) sono gli stessi della matrice A ovvero se nessun pivot compare nella colonna aggiunta a destra allora il sistema è risolubile. Ad esempio consideriamo il sistema Ax = b con A la matrice precedente e b = ( ) t. Si ha à = 4 In questo caso compare un pivot nella quarta colonna e quindi il sistema non si può risolvere. Infatti questo corrisponde al seguente sistema di equazioni e l ultima equazione è evidentemente impossibile. x + x x 3 = x 3 = = Osserviamo che nel ridurre a scala à operiamo anche la riduzione a scala di A quindi nel caso le condizioni di compatibilità siano verificate otterremo soluzioni che dipendono da tanti parametri quante sono le colonne di A senza pivot. Osserviamo inoltre che se la matrice A è quadrata e ridotta a scala ha il numero massimo possibile di pivot (cioè quanto il numero di righe=numero di colonne= n) allora il sistema Ax = b è risolubile per ogni b in quanto à avrà n righe e n + colonne e dunque (essendo i pivot uno per riga) potrà avere al più n pivot che sappiamo devono già comparire tutti in A; dunque non ci sarà alcun pivot nella colonna dei termini noti.. Sistemi lineari con parametro Per t R si consideri la matrice t A t = t 4 t Supponiamo di voler studiare al variare di t R le soluzioni del sistema A t x = ; ad esempio cercando di determinare quanti parametri compariranno nelle soluzioni. Se cerchiamo di ridurre a scala A vediamo subito che c è un problema: dovremmo dividere la prima riga per t moltiplicarla per e sommarla alla seconda. Questo è possibile solo quando t dunque dovremmo studiare poi separatamente la matrice A ; in tal caso i primi passaggi della riduzione a scala sarebbero t t t t 4 4/t /t t 4 4/t /t t 4 t t t + 5 4/t 4 + /t t t 4/t /t t 5 + 4/t /t = 4/t /t t 5 + 4/t /t 5 4/t + (t + )(4/t ) 4 + /t (t + )/t t 3 + 4/t /t

13 Ora si dovrebbe moltiplicare la terza riga per (t + 3 4/t)/(t 5 + 4/t) quindi bisogna imporre che t 5 + 4/t ovvero In questo caso otteniamo t 5t + 4 = (t )(t 4) t 4 t 4/t /t t 5 + 4/t /t ( /t)(t ) t 5+4/t Vediamo che tre dei pivot dipendono da t; dobbiamo dunque studiare il loro annullarsi al variare di t. Il primo pivot si annulla per t = valore già escluso il terzo si annulla per t = 4 anch essi esclusi il quarto ancora si annulla per t =. Dunque se t 4 la matrice ha 4 pivot. Dobbiamo studiare separatamente i casi t = t = t = 4. Applicando a ciascuno il metodo di riduzione a scala (cosa che non facciamo qui ma che il lettore è caldamente invitato a fare) si vede che per t = e t = 4 vi sono ancora 4 pivot mentre per t = ne troviamo solo. Cerchiamo ora di operare più intelligentemente la riduzione a scala per evitare troppi casi particolari. Riordiniamo le righe come segue: t t 4 t t 4 t t e procediamo con la riduzione a scala t 4 t t 4 t t 4 t/ t/ t t/ t/ t Ora vediamo che (t + ) = ( t/) + e dunque ( t + 6 4) ( t 4 ) + ( t/ t/ ) = ( t ) quindi sottraendo la seconda riga alla quarta e sommando due volte la terza alla quarta otteniamo t 4 t/ t/ t Ora sottraiamo /4 della quarta riga alla terza e sommiamo / della quarta alla seconda 3 t/ 3/ t Infine sommiamo t/ volte la seconda riga alla terza 3 3/ 3t/ t t e sottraiamo 4/3 volte la terza riga dall ultima 3 3/ 3t/ t 4/3 4t/3 3

14 I pivot sono evidenziati in rosso come al solito. Per studiare il numero di parametri del sistema troviamo i valori di t per cui i valori pivot possono annullarsi (e quindi non essere più pivot). Vediamo che questo capita se e solo se 3 3 t = oppure t = ovvero se e solo se t =. Per t = due pivot si annullano (e la riduzione a scala che abbiamo fatto finora rimane valida non avendo mai diviso per quantità contenenti t) e dunque possiamo affermare che il sistema A t x = per t ha un unica soluzione x = x = x 3 = x 4 = mentre per t = vi saranno soluzioni dipendenti da parametri. Ovviamente c è anche il caso di sistemi lineari non omogenei dipendenti da parametro ad esempio A t x = b s con t x 3 x t 4 x 3 = 7 t s + 3 Come abbiamo già visto se t la matrice A ha 4 pivot quindi riducendo a scala Ãst = (A t b s ) non potremo trovare alcun pivot nella colonna dei termini noti. Dunque se t per ogni s il sistema A t x = b s ha un unica soluzione (quante ne ha A t x = ). D altra parte se t = dobbiamo verificare se 3 Ã s = s + 3 ha solo due pivot. Riduciamola a scala s 3 x s + 8 In rosso i pivot in blu le colonne dei parametri in verde le condizioni di compatibilità. Osserviamo che affinché il sistema abbia soluzione si deve avere s + 8 = ovvero s = 8. Riassumendo dim ker A t dim ImA t dim{x : A t x = b s } t 4 s se s = 8 t = se s 8 Ricordiamo che la dimensione del nucleo di A t è il numero di parametri nelle soluzioni di A t x = e che la dimensione dell immagine di A t è il numero di pivot che compaiono in una riduzione a scala. La dimensione delle soluzioni di A t x = b s è anch essa data dal numero di parametri ed è la stessa di ker A t se il sistema è risolubile..3 Esercizi Esercizio 3 Risolvere i seguenti sistemi lineari non omogenei. (i) x x x 3 x 4 x 5 x 6 = 4

15 (ii) (iii) 3 3 x x x 3 3 x 4 = x 5 x 3 x x 3 x 4 = 3 x 5 x 6 4 Esercizio 4 Discutere i seguenti sistemi lineari dipendenti da parametro. t x (i) t x t x 3 = t x 4 t x x (ii) + t t x 3 x 4 = t x 5 s t x 6 s (iii) t s t t 4 x x = 4 t x 3 s 3 Indipendenza lineare Ricordiamo che m vettori w... w m si dicono linearmente indipendenti su R se ogni volta che si ha per forza che λ w λ m w m = λ =... = λ m =. Ovvero se e solo se la loro unica combinazione lineare nulla è quella ottenuta con tutti i coefficienti nulli. Formando una matrice C = (w w m ) con i vettori w i come colonne possiamo dire che essi sono linearmente indipendenti se e solo se il sistema Cx = ha come unica soluzione x =. Consideriamo una matrice A n k e chiamiamo v... v k le sue colonne; allora si ha Ax = x v x k v k. Supponiamo che dopo la riduzione a scala compaiano meno di k pivot e che quindi ad esempio l ultima colonna non ne contenga. Di conseguenza nelle soluzioni del sistema Ax = la variabile x k sarà un parametro diciamo x k = t; per cui posso scegliere t = ed ottenere una soluzione (x... x k ) ovvero x v x k v k + v k = da cui v k = x v... x k v k Se contemporaneamente fissiamo a gli altri eventuali parametri troveremo v k scritto come combinazione lineare delle sole colonne in cui compare un pivot. 5

16 In conclusione le colonne dei parametri sono linearmente dipendenti da quelle contenenti i pivot. D altra parte supponiamo di prendere solo le colonne che contengono un pivot e metterle in una nuova matrice (più piccola) B; allora riducendo B a scala con le stesse operazioni otterremo una matrice con un pivot in ogni colonna dunque l unica soluzione di By = è y = ovvero le colonne di B sono linearmente indipendenti. Dunque le colonne con i pivot sono linearmente indipendenti ma appena aggiungiamo una delle altre colonne questa non è indipendente dalle precedenti. Ad esempio consideriamo i vettori v = v = v 3 = v 4 = 3 v 5 = v 6 = 3 e riduciamo quindi a scala la matrice A che ha loro come colonne: /5 / /5 9/ Da cui per risolvere il sistema Ax = dobbiamo porre x = 8s/5 t/5 x = s/5 + 9t/5 x 3 = 9s/5 + 3t/5 x 4 = s x 5 = t x 6 = t ovvero abbiamo ( 8 5 s ) ( 9 5 t v + 5 t ) ( 3 5 s v + 5 t 9 ) 5 s v 3 + sv 4 tv 5 + tv 6 = per ogni scelta di s t R. In particolare ponendo s = t = abbiamo da cui e ponendo s = t = abbiamo 8 5 v 5 v 9 5 v 3 + v 4 = v 4 = 8 5 v + 5 v v 3 5 v v v 3 v 5 + v 6 = da cui v 6 = 5 v 9 5 v 3 5 v 3 + v 5 Quindi come dicevamo prima i vettori corrispondenti alle colonne di parametri possono essere espressi come combinazione lineare dei vettori che corrispondono ai pivot. D altra parte se consideriamo la matrice B = 6

17 vediamo che riducendola a scala otteniamo Essendoci 4 pivot il sistema By = ha solo la soluzione y = dunque i vettori v v v 3 v 5 sono linearmente indipendenti. Per quanto detto prima poi aggiungendo v 4 o v 6 all insieme otteniamo dei vettori dipendenti. 3. Estrarre una base da un sistema di generatori Una base di uno spazio vettoriale è un sistema di generatori linearmente indipendenti; in particolare estraendo da un sistema di generatori un insieme di vettori linearmente indipendenti massimale questo rimane un sistema di generatori. Nell esempio precedente l insieme {v... v 6 } è un sistema di generatori di R 4 e quindi l insieme {v v v 3 v 5 } è una base di R 4. Osserviamo che anche gli insiemi {v v v 4 v 5 } o {v v v 3 v 6 } sono basi; in generale la riduzione a scala permette di scegliere un insieme di vettori linearmente indipendenti diverso a seconda dell ordine delle colonne. In particolare si prendono più vettori possibile consecutivi a partire dal primo (nel nostro caso v v v 3 ) e poi si fa ogni volta il salto più piccolo possibile (non potendo prendere v 4 che dipende dai tre precedenti si prende v 5 ). Applichiamo quanto detto ad alcuni esempi.. Consideriamo R 6 e i due sottospazi V = {x + x = x 3 + x 5 = x 4 + x 6 x + x 3 = x + x 6 } W = {x + x 3 + x 4 = x + x 5 + x 6 = x 3 = x 6 } Vogliamo determinare una base del sottospazio vettoriale V W. Cominciamo con il trovare una base di V ed una di W. Notiamo che se poniamo A = B = abbiamo che V = {x : Ax = } W = {x : Bx = } e dunque per trovare le loro basi non dobbiamo far altro che risolvere i sistemi lineari indicati. Otteniamo s/ r/ s t r/ s/ V = r s + t r t r r s t R W = t r r s t R s s t t Per averne due basi basta porre a turno un parametro uguale a e gli altri uguali a : / / / / V = Span W = 7

18 Quindi l insieme / / / / è un insieme di generatori per V W. Per estrarne una base riduciamo a scala: / / / / / / / / 3 / / / / 3 Dunque una base è quella formata dai primi 5 vettori / / / / In particolare dim V W = 5 quindi dim V W = dim V + dim W dim V W = =.. Consideriamo lo spazio vettoriale R 5 e i tre vettori linearmente indipendenti v = 4 v = v 3 = 4 3 e vogliamo trovare una base di R 5 che contenga questi vettori. Per fare questo consideriamo la base canonica {e... e 5 } di R 5 e costruiamo la matrice A = (v v v 3 e e e 3 e 4 e 5 ) Riducendola a scala troveremo 3 pivot nelle prime tre colonne (che già sappiamo essere indipendenti) e altri due nelle ultime 5; questi due vettori completeranno i 3 dati ad una base di R

19 /5 3/5 7/5 38/5 /5 9/5 5 9/5 3/5 7/5 7/5 347/45 38/9 37/5 /5 /5 34/5 358/45 37/ /5 3/5 7/5 7/5 347/45 38/9 98/3 445/3 34/7 Dunque i primi 5 vettori formano una base ovvero {v v v 3 e e }. 3. Data un applicazione lineare con f : R 4 R 5 x x + x 3 f x x 3 = x + x 3 x 4 x x x 4 x x x 3 3x 4 4 x + x 3 + x 4 vogliamo determinare l immagine di f ad esempio dandone una base. associata ad f rispetto alle basi canoniche. A = 3 Scriviamo la matrice L immagine di f è generata dalle immagini della base del dominio: se e e e 3 e 4 è la base canonica di R 4 allora i vettori f(e ) f(e ) f(e 3 ) f(e 4 ) generano l immagine di f. Tali vettori nella base canonica di R 5 hanno come coordinate le colonne della matrice A dunque per estrarne una base dell immagine basta ridurre a scala A Dunque una base dell immagine è data dalle colonne e 4 ovvero da 3 3. Base adattata ad una successione di sottospazi Consideriamo R 4 e i suoi tre sottospazi V = Span V = Span V 3 = Span Osserviamo che V V V 3 R 4. Vogliamo costruire una base di R 4 formata da vettori {v v v 3 v 4 } tali che V = Span{v } V = Span{v v } V 3 = Span{v v v 3 }; questo è possibile perché gli spazi sono uno dentro l altro. 9

20 Per farlo prendiamo le basi di ogni sottospazio e quella di R 4 e mettiamole come colonne di una matrice che ridurremo a scala. 4 A = 3 3 Ridotta a scala la matrice diventa e quindi la base cercata è 3. 3 Come si vede lo spazio generato dal primo vettore è V quello generato dai primi due è V quello generato dai primi tre è V 3 (ed ovviamente quello generato da tutti e quattro è R 4 ). Un esempio in cui si applica il procedimento precedente è la ricerca di una base di Jordan. Consideriamo la matrice 3 A = Il suo polinomio caratteristico è p A (λ) = λ 5 + λ 4 + 5λ 3 λ 8λ 4 = (λ ) (λ + ) 3. D altra parte posto N = 5 3 N 4 = abbiamo che rkn = 4 rkn = 4 quindi λ m.a. m.g. 3 da cui sappiamo che la forma di Jordan è J A = Il problema è ora quello di calcolare una base di Jordan. A questo scopo calcoliamo N =

21 N = N = Vediamo che 7 7 ker N = Span 8 ker N = Span ker N = Span 9 7 ker N = Span ker N 3 = Span Ora per determinare la parte della base legata all autovalore λ = consideriamo i nuclei di N e N ; ovviamente si ha ker N ker N e vogliamo estrarre una base di quest ultimo adattata a questa catena di sottospazi. Per far ciò come prima giustapponiamo le basi e riduciamo a scala Dunque una base di ker N è data da e di questi il secondo non appartiene a ker N quindi calcoliamo N 9 = = Dunque la parte di base relativa a λ = è N = Allo stesso modo facciamo per λ = : 3 3

22 3 Dunque la base di ker N 3 adattata alla successione di spazi ker N ker N ker N 3 è 3 Consideriamo quindi i vettori che non appartengono a ker N ovvero solo l ultimo e costruiamo la base N N ovvero 4 5. Dunque una base per la forma di Jordan che abbiamo scritto è Esercizi Esercizio 5 Sia V R 6 definito come V = Span Si determini una base per V. Esercizio 6 Sia v... v 6 una base di V spazio vettoriale reale. Estrarre dall insieme di vettori {v + v v + v 3 v 3 + v 4 v 4 + v 5 v 5 + v 6 } un insieme di vettori linearmente indipendenti più grande possibile. Esercizio 7 Si considerino in R 8 i sottospazi V = x + x 4 + x 7 x 8 = x x 3 + x 5 x 6 = x + x x 3 x 7 = W = x x 4 + x 6 x 8 = x x 3 + x 4 x 6 = x + x 5 + x 7 x 8 = x x 5 + x 6 x 7 = e si determini una base per V W.

23 Esercizio 8 Siano data da e data da f : R 3 R 5 x + x x x x f x = x 3 + x x 3 x 3 x 3 x x 3 g : R R 5 x x ( ) x x + x g = x x x x. x Determinare una base per Imf Img. Esercizio 9 Sia f : R 6 R 6 data da x x + x + x 3 + x 4 x x + x 3 + x 4 + x 5 f x 3 x 4 = x 3 + x 4 + x 5 + x 6 x + x 4 + x 5 + x 6 x 5 x + x + x 5 + x 6 x 6 x + x + x 3 + x 6. Si determini una base dell immagine di f. Esercizio Sia A = Si determini una base di R 5 adattata ai sottospazi ker A ker A ker A 3 = R 5. 4 Matrici. Come abbiamo già sottolineato nelle sezioni precedenti riducendo a scala troviamo una base dell immagine di un applicazione lineare. Nel caso di una matrice (applicazione lineare tra R k e R h ) la dimensione dell immagine è il rango della matrice. Inoltre il numero di parametri (ovvero il numero di colonne meno il numero di pivot) è la dimensione del nucleo della matrice. Dunque ad esempio data A = 5 3 la sua riduzione a scala è e quindi rka = 3 e dim ker A =. 3 3 /3 /3 3

24 . Riducendo a scala una matrice quadrata si ottiene in particolare una matrice diagonale: A = Nel procedimento abbiamo operato uno scambio tra due righe vicine dunque si ha la seguente relazione 3 det A = ( ) det 3 = ( )( )( )( ) = Dunque in generale se riducendo a scala la matrice A otteniamo la matrice triangolare T e nel procedimento abbiamo operato s scambi tra righe vicine abbiamo che det A = ( ) s det T Osserviamo che ad esempio data una matrice 4 4 scambiare la prima riga con la quarta equivale a scambiare la prima con la seconda poi la seconda con la terza poi la terza con la quarta poi la terza con la seconda poi la seconda con la prima quindi 5 scambi tra righe vicine. 3. Data una matrice quadrata A la matrice inversa di A è una matrice B tale che AB = I Se chiamiamo v... v n le colonne di B abbiamo che Av i = e i dove {e... e n } è la base canonica di R n. Dunque per trovare l inversa basta risolvere contemporaneamente gli n sistemi lineari Ax = e i. Consideriamo la matrice A = ed operiamo con l algoritmo di Gauss-Jordan sulla matrice /3 /3 5/3 /3 /7 6/7 /7 /7 4/7 3/7 3/7 /7 /7 /7 /7 /7 /7 5/7 /7 3/7 dunque si ha /7 6/7 /7 /7 A = 4/7 3/7 3/7 /7 /7 /7 /7 /7 /7 5/7 /7 3/7 4

25 4. Esercizi Esercizio Calcolare rango e dimensione del nucleo delle seguenti matrici (i) ( ) 3 (ii) (iii) (iv) Esercizio Calcolare determinante e inversa delle seguenti matrici 5 4 (i) (ii) (iii) (iv)

Note sull algoritmo di Gauss

Note sull algoritmo di Gauss Note sull algoritmo di Gauss 29 settembre 2009 Generalità Un sistema lineare di m equazioni in n incognite x,..., x n è un espressione del tipo: a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n

Dettagli

Rango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli

Rango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli Rango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli Sappiamo che a una matrice m n, A, è associata l applicazione lineare L A : R n R m, L A (X) = AX, X R n. Definizione 1. Lo spazio nullo di A, N (A), è

Dettagli

Esercizi di geometria per Fisica / Fisica e Astrofisica

Esercizi di geometria per Fisica / Fisica e Astrofisica Esercizi di geometria per Fisica / Fisica e Astrofisica Foglio 3 - Soluzioni Esercizio. Stabilire se i seguenti sottoinsiemi di R 3 sono sottospazi vettoriali: (a) S = {(x y z) R 3 : x + y + z = }. (b)

Dettagli

Esercitazione 6 - Soluzione

Esercitazione 6 - Soluzione Anno Accademico 28-29 Corso di Algebra Lineare e Calcolo Numerico per Ingegneria Meccanica Esercitazione 6 - Soluzione Immagine, nucleo. Teorema di Rouché-Capelli. Esercizio Sia L : R 3 R 3 l applicazione

Dettagli

CORSI DI LAUREA IN MATEMATICA E FISICA

CORSI DI LAUREA IN MATEMATICA E FISICA CORSI DI LAUREA IN MATEMATICA E FISICA FOGLIO DI ESERCIZI # 6 GEOMETRIA 1 Esercizio 6.1 (Esercizio 5.1). Scrivere un vettore w R 3 linearmente dipendente dal vettore v ( 1, 9, 0). Per esempio il vettore

Dettagli

Mauro Saita, Esercizio 1.1 Determinare tutti i sottospazi vettoriali degli spazi vettoriali R, IR 2, IR 3 motivando

Mauro Saita,   Esercizio 1.1 Determinare tutti i sottospazi vettoriali degli spazi vettoriali R, IR 2, IR 3 motivando CORSO DI ALGEBRA LINEARE: Esercitazione n.1 del 20/12/2004. Mauro Saita, e-mail: maurosaita@tiscalinet.it 1 Spazi vettoriali. Sottospazi. Esercizio 1.1 Determinare tutti i sottospazi vettoriali degli spazi

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli

Geometria per Fisica e Astrofisica

Geometria per Fisica e Astrofisica Geometria per Fisica e Astrofisica Soluzione esercizi - Foglio 3 Esercizio. Risolvere i seguenti sistemi lineari al variare dei parametri reali α β e k < < (a) x + y z = αx + αy + βz = x + y z = β. (b)

Dettagli

dipendenti. Cosa possiamo dire sulla dimensione di V?

dipendenti. Cosa possiamo dire sulla dimensione di V? Esercizi Esercizi. In uno spazio vettoriale V ci sono tre vettori v, v 2, v linearmente indipendenti. Cosa possiamo dire sulla dimensione di V? 2. In uno spazio vettoriale V ci sono tre vettori v, v 2,

Dettagli

Esercizi di Geometria 1 - Foglio 3bis

Esercizi di Geometria 1 - Foglio 3bis Esercizi di Geometria - Foglio 3bis Alessandro Rubin (alex.rubin@outlook.com) Si ringrazia Ricardo Tzantzoglou per il codice L A TEX condiviso dicembre 7 Esercizio. Sia f : V W un applicazione e G = {(v,

Dettagli

ESERCIZI DI MATEMATICA DISCRETA ANNO 2006/2007

ESERCIZI DI MATEMATICA DISCRETA ANNO 2006/2007 ESERCIZI DI MATEMATICA DISCRETA ANNO 6/7 //7 () Ridurre la seguente matrice ad una a scala ridotta utilizzando il metodo di Gauss-Jordan. Soluzione. () Determinare quante e quali sono le matrici a scala

Dettagli

r 2 r 2 2r 1 r 4 r 4 r 1

r 2 r 2 2r 1 r 4 r 4 r 1 SPAZI R n 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x, y, z)

Dettagli

Federica Gregorio e Cristian Tacelli

Federica Gregorio e Cristian Tacelli 1 Sistemi lineari Federica Gregorio e Cristian Tacelli Un sistema lineare m n (m equazioni in n incognite) è un insieme di equazioni lineari che devono essere soddisfatte contemporaneamente a 11 x 1 +

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA II Parziale - Compito C 3/5/25 A. A. 24 25 ) Risolvere il seguente sistema

Dettagli

ESEMPIO DI SISTEMA LINEARE CON SOLUZIONE. Esercizio Si consideri il sistema di equazioni lineari dipendente da un parametro λ R:

ESEMPIO DI SISTEMA LINEARE CON SOLUZIONE. Esercizio Si consideri il sistema di equazioni lineari dipendente da un parametro λ R: ESEMPIO DI SISTEMA LINEARE CON SOLUZIONE Esercizio Si consideri il sistema di equazioni lineari dipendente da un parametro λ R: x 1 + x = 0 6x 1 + (λ + )x + x 3 + x 4 = 1 x 1 4x + (λ + 1)x 3 + 6x 4 = 3

Dettagli

Algebra Lineare. a.a Gruppo A-H. Prof. P. Piazza Soluzioni del compito pomeridiano del 6/12/2004

Algebra Lineare. a.a Gruppo A-H. Prof. P. Piazza Soluzioni del compito pomeridiano del 6/12/2004 Algebra Lineare. a.a. 004-05. Gruppo A-H. Prof. P. Piazza Soluzioni del compito pomeridiano del 6/1/004 Esercizio 1. Siano V e W due spazi vettoriali e sia F : V W un isomorfismo (quindi F è lineare e

Dettagli

A titolo di esempio proponiamo la risoluzione del sistema sia con il metodo della matrice inversa sia con il metodo di Cramer.

A titolo di esempio proponiamo la risoluzione del sistema sia con il metodo della matrice inversa sia con il metodo di Cramer. ) Trovare le soluzioni del seguente sistema lineare: x+ y+ z = 3x y + z = 0 x + 5y 4z = 5 Osserviamo in primo luogo che il sistema dato è un sistema quadrato di tre equazioni in tre incognite, precisamente

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Filippo F. Favale 10 aprile 01 Esercizio 1 Sia E 3 lo spazio euclideo tridimensionale dotato di un riferimento cartesiano ortonormale di coordinate

Dettagli

2. Determinare le dimensioni dei seguenti sottospazi W ed esibirne due basi basi diverse, quando è possibile:

2. Determinare le dimensioni dei seguenti sottospazi W ed esibirne due basi basi diverse, quando è possibile: aa 5-6 Esercizi 5 Basi dimensione e coordinate Soluzioni Apostol: Sezione 5 Esercizi 6a 7 8 9 Determinare le dimensioni dei seguenti sottospazi W ed esibirne due basi basi diverse quando è possibile: i

Dettagli

Applicazioni eliminazione di Gauss

Applicazioni eliminazione di Gauss Applicazioni eliminazione di Gauss. Premessa Nel seguito supporremo sempre di applicare il metodo di eliminazione di Gauss allo scopo di trasformare la matrice del sistema Ax = b in una matrice triangolare

Dettagli

Appunti di Geometria - 2

Appunti di Geometria - 2 Appunti di Geometria - Samuele Mongodi - s.mongodi@sns.it Cambi di base e applicazioni lineari Richiami Sia V uno spazio vettoriale di dimensione n sul campo K, con base assegnata e,..., e n } (ad esempio

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

Argomento 13 Sistemi lineari

Argomento 13 Sistemi lineari Sistemi lineari: definizioni Argomento Sistemi lineari Un equazione nelle n incognite x,, x n della forma c x + + c n x n = b ove c,, c n sono numeri reali (detti coefficienti) e b è un numero reale (detto

Dettagli

a + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d

a + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d SPAZI VETTORIALI 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x,

Dettagli

Analisi dei dati corso integrato - Algebra lineare, e a b c 0. le soluzioni del sistema lineare omogeneo x d e f 2. a b c.

Analisi dei dati corso integrato - Algebra lineare, e a b c 0. le soluzioni del sistema lineare omogeneo x d e f 2. a b c. Analisi dei dati corso integrato - Algebra lineare 4.3.8 e 5.3.8-1 1. Nella lezione precedente abbiamo definito lo spazio nullo e lo spazio delle colonne di una matrice; ora definiamo lo spazio delle righe

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA II Parziale - Compito B 3/05/005 A. A. 004 005 ) Risolvere il seguente sistema

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Cognome Nome Matricola FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Ciarellotto, Esposito, Garuti Prova del 21 settembre 2013 Dire se è vero o falso (giustificare le risposte. Bisogna necessariamente rispondere

Dettagli

Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti

Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 27 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti argomenti: Data un

Dettagli

Esempio. L immagine di f è l insieme dei vettori w = (w 1, w 2 ) R 2 che hanno w 1 = w 2. Quindi:

Esempio. L immagine di f è l insieme dei vettori w = (w 1, w 2 ) R 2 che hanno w 1 = w 2. Quindi: Nucleo, immagine e loro proprietà [Abate, 5.2] Data una applicazione lineare f : V W, chiamiamo nucleo di f l insieme N(f) := { v V : f(v) = 0 W } Se S V è un sottoinsieme del dominio, indichiamo con f(s)

Dettagli

CORSO DI ALGEBRA LINEARE Anno Accademico 2004/2005 Appunti su SISTEMI di EQUAZIONI LINEARI

CORSO DI ALGEBRA LINEARE Anno Accademico 2004/2005 Appunti su SISTEMI di EQUAZIONI LINEARI CORSO DI ALGEBRA LINEARE Anno Accademico 2004/2005 Appunti su SISTEMI di EQUAZIONI LINEARI Lo studente ha forse già incontrato i sistemi di equazioni lineari alla scuola secondaria Con il termine equazione

Dettagli

Sistemi lineari. a 11 x 1 + a 12 x a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x a 2n x n = b 2 : : : a m1 x 1 + a m2 x 2 +..

Sistemi lineari. a 11 x 1 + a 12 x a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x a 2n x n = b 2 : : : a m1 x 1 + a m2 x 2 +.. Sistemi lineari: definizioni Sistemi lineari Un equazione nelle n incognite x,, x n della forma c x + + c n x n = b ove c,, c n sono numeri reali (detti coefficienti) e b è un numero reale (detto termine

Dettagli

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE. Vincenzo Di Gennaro

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE. Vincenzo Di Gennaro ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE Vincenzo Di Gennaro Sono raccolti, in ordine cronologico, gli esercizi di Algebra Lineare proposti nelle prove scritte per i vari corsi di Geometria 1 che ho tenuto presso la

Dettagli

LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTE-TERRITORIO Corso di Matematica 2 Padova TEMA n.1

LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTE-TERRITORIO Corso di Matematica 2 Padova TEMA n.1 LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTE-TERRITORIO Corso di Matematica Padova -8-8 TEMA n.1 PARTE 1. Quesiti preliminari Stabilire se le seguenti affermazioni sono vere o false giustificando brevemente

Dettagli

SISTEMI LINEARI, METODO DI GAUSS

SISTEMI LINEARI, METODO DI GAUSS SISTEMI LINEARI, METODO DI GAUSS Abbiamo visto che un sistema di m equazioni lineari in n incognite si può rappresentare in forma matriciale come A x = b dove: A è la matrice di tipo (m, n) dei coefficienti

Dettagli

Sistemi di equazioni lineari

Sistemi di equazioni lineari Sistemi di equazioni lineari I sistemi di equazioni si incontrano in natura in molti problemi di vita reale. Per esempio, prendiamo in considerazione una bevanda a base di uova, latte e succo d arancia.

Dettagli

Esame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 30 Aprile 2015 Cognome: Nome: Matricola:

Esame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 30 Aprile 2015 Cognome: Nome: Matricola: Esame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 3 Aprile 25 Cognome: Nome: Matricola: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi

Dettagli

1. Consideriamo un sistema lineare. E piuttosto naturale aspettarsi che

1. Consideriamo un sistema lineare. E piuttosto naturale aspettarsi che Algebra Lineare (Matematica CI) 151113 1 Consideriamo un sistema lineare E piuttosto naturale aspettarsi che (a) se il numero delle equazioni e minore del numero delle incognite allora il sistema e indeterminato;

Dettagli

Università di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Scienze MM.FF.NN. PROVA DI ALGEBRA LINEARE (esercitazione del 18 gennaio 2011)

Università di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Scienze MM.FF.NN. PROVA DI ALGEBRA LINEARE (esercitazione del 18 gennaio 2011) Università di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Scienze MM.FF.NN. PROVA DI ALGEBRA LINEARE (esercitazione del 18 gennaio 2011) ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO. Scrivere cognome, nome, numero di matricola

Dettagli

CdL in Informatica GEOMETRIA ed ALGEBRA prof. Fabio GAVARINI a.a Esame scritto del 21 Giugno 2019 Sessione Estiva, I appello

CdL in Informatica GEOMETRIA ed ALGEBRA prof. Fabio GAVARINI a.a Esame scritto del 21 Giugno 2019 Sessione Estiva, I appello CdL in Informatica GEOMETRIA ed ALGEBRA prof. Fabio GAVARINI a.a. 218 219 Esame scritto del 21 Giugno 219 Sessione Estiva, I appello Testo & Svolgimento [1] Si considerino le due matrici 1 2 A := 2 Mat

Dettagli

Definizione 1 Un insieme (V, +, ) dotato delle due operazioni: - + somma di elementi v 1 V, v 2 V ;

Definizione 1 Un insieme (V, +, ) dotato delle due operazioni: - + somma di elementi v 1 V, v 2 V ; Spazi vettoriali Definizione Un insieme (V, +, ) dotato delle due operazioni: - + somma di elementi v V, v V ; - prodotto per uno scalare λ K, (K campo); e chiuso rispetto ad esse, è uno spazio vettoriale

Dettagli

1 o ESONERO DI ALGEBRA (Studenti di Informatica canale D Andrea) 10 Novembre 2014 Soluzione

1 o ESONERO DI ALGEBRA (Studenti di Informatica canale D Andrea) 10 Novembre 2014 Soluzione 1 o ESONERO DI ALGEBRA (Studenti di Informatica canale D Andrea) 10 Novembre 2014 Soluzione 1. Scrivere la matrice associata all applicazione lineare T : R 3 R 4 definita da T (x, y, z) (2x + y z, 3y +

Dettagli

APPLICAZIONI LINEARI

APPLICAZIONI LINEARI APPLICAZIONI LINEARI Esercizi Esercizio Date le seguenti applicazioni lineari f : R 2 R 3 definita da fx y = x 2y x + y x + y; 2 g : R 3 R 2 definita da gx y z = x + y x y; 3 h : Rx] 2 R 2 definita da

Dettagli

14 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

14 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Equazioni di primo grado

Equazioni di primo grado Equazioni di primo grado 15 15.1 Identità ed equazioni Analizziamo le seguenti proposizioni: a ) cinque è uguale alla differenza tra sette e due ; b ) la somma di quattro e due è uguale a otto ; c ) il

Dettagli

Sistemi Lineari. Elisabetta Colombo. Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico

Sistemi Lineari. Elisabetta Colombo. Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 200-20 2 a di o.0 4 Capelli Rango o Caratterisca : definizioni a di o.0 Un equazione nelle n incognite x,..., x n della forma dove

Dettagli

Note per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura. 4 Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan

Note per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura. 4 Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan Note per il corso di Geometria 2006-07 Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan.1 Operazioni elementari Abbiamo visto che un sistema di m equazioni

Dettagli

Sistemi lineari. a 11 x 1 + a 12 x a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x a 2n x n = b 2 : : : a m1 x 1 + a m2 x 2 +..

Sistemi lineari. a 11 x 1 + a 12 x a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + a 22 x a 2n x n = b 2 : : : a m1 x 1 + a m2 x 2 +.. Sistemi lineari: definizioni Sistemi lineari Un equazione nelle n incognite x,, x n della forma c x + + c n x n = b ove c,, c n sono numeri reali (detti coefficienti) e b è un numero reale (detto termine

Dettagli

Compito di MD A.A. 2013/14 4 Settembre 2014

Compito di MD A.A. 2013/14 4 Settembre 2014 Compito di MD A.A. 3/4 4 Settembre 4 IMPORTANTE: Non si possono consultare libri e appunti. Non si possono usare calcolatrici, computer o altri dispositivi elettronici. Non saranno valutate risposte prive

Dettagli

Matrici triangolari [Abate, 3.2] Lezioni 05 e 06. Determinante di una matrice triangolare [Abate, es. 9.3] Matrici ridotte per righe.

Matrici triangolari [Abate, 3.2] Lezioni 05 e 06. Determinante di una matrice triangolare [Abate, es. 9.3] Matrici ridotte per righe. Matrici triangolari [Abate, 32] Definizione Una matrice A = a ij ) R m,n si dice triangolare superiore se a ij = 0 per ogni i > j; triangolare inferiore se a ij = 0 per ogni i < j Lezioni 05 e 06 Una matrice

Dettagli

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 25 FEBBRAIO a a. A a = 1 a 0

INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 25 FEBBRAIO a a. A a = 1 a 0 INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA 5 FEBBRAIO 013 Esercizio 1. Al variare del parametro a R, si consideri la matrice A a = 1 a 0 a 1 0. 1 1 a (1) Si discuta al variare

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 4: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 4: soluzioni Corso di Geometria - BIAR, BSIR Esercizi : soluzioni Esercizio. Sono dati i seguenti sistemi lineari omogenei nelle incognite x, y, z: { x + y z = x + y z = x + y z = S : x y + z =, S :, S 3 : x 3y =,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE0 - Geometria a.a. 07-08 Prova scritta del 7-7-08 TESTO E SOLUZIONI Svolgere tutti gli esercizi.. Per R considerare il sistema lineare X

Dettagli

Geometria BAER Test di autovalutazione del 31/10/18

Geometria BAER Test di autovalutazione del 31/10/18 Geometria BAER Test di autovalutazione del 3//8 LEGGERE ATTENTAMENTE PRIMA DI ANDARE ALL INIZIO DEL TEST ALLA PAGINA SUCCESSIVA. NON LEGGERE LE DOMANDE PRIMA DI INIZIARE IL TEST Il test NON É VALUTATO

Dettagli

1 Esercizi 13. 3x + λy + 2z = 0 (1 λ)x + 5y + 3z = 0 3x + 2y + z = 0

1 Esercizi 13. 3x + λy + 2z = 0 (1 λ)x + 5y + 3z = 0 3x + 2y + z = 0 1 Esercizi 13 1. Discutere le soluzioni del sistema seguente al variare del parametro λ R. 3x + λy + 2z 0 (1 λ)x + 5y + 3z 0 3x + 2y + z 0 Soluzione. Si tratta di un SLO 3 3 e sappiamo che tale sistema

Dettagli

il determinante che si ottiene da A, sopprimendo la i - esima riga e la j - esima colonna. Si definisce complemento algebrico dell'elemento a ij

il determinante che si ottiene da A, sopprimendo la i - esima riga e la j - esima colonna. Si definisce complemento algebrico dell'elemento a ij Determinanti Sia data la matrice quadrata a... a n a a n =...... a... a n nn Chiamiamo determinante di il numero det o che ad essa viene associato. det = a a... a... a... a n n n... a nn Un generico elemento

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST)

Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST) Istituzioni di Matematiche Modulo A (ST V II foglio di esercizi ESERCIZIO. Nei seguenti sistemi lineari, discutere l insieme delle soluzioni al variare del parametro t, o dei parametri t e τ, in R. 5 x

Dettagli

Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009

Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009 Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009 Esercizio 1. Nello spazio vettoriale reale R 3 [x] si considerino l insieme A k = {1 + x, k + (1 k)x 2, 1 + (k 1)x 2 + x 3 }, il vettore v k = k + kx x 3 e la

Dettagli

Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari

Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari In questa lezione ci dedicheremo a studiare a fondo quali proprietà della matrice dei coefficienti di un sistema (e della

Dettagli

Compito di MD 13 febbraio 2014

Compito di MD 13 febbraio 2014 Compito di MD 13 febbraio 2014 IMPORTANTE: Non si possono consultare libri e appunti. Non si possono usare calcolatrici, computer o altri dispositivi elettronici. Non si può scrivere con il lapis. Motivare

Dettagli

1 1, { x1 2x 2 + x 3 = 0 2x 2 8x 3 = 1 x 1 x 4 = = 0

1 1, { x1 2x 2 + x 3 = 0 2x 2 8x 3 = 1 x 1 x 4 = = 0 a.a. 5-6 Esercizi. Sistemi lineari. Soluzioni.. Determinare quali delle quaterne, 3,, sono soluzioni del sistema di tre equazioni in 4 incognite { x x + x 3 = x 8x 3 = x x 4 =. Sol. Sostituendo ad x, x,

Dettagli

Definizione 1. Una matrice n m a coefficienti in K é una tabella del tipo. ... K m, detto vettore riga i-esimo, ed a im

Definizione 1. Una matrice n m a coefficienti in K é una tabella del tipo. ... K m, detto vettore riga i-esimo, ed a im APPUNTI ed ESERCIZI su matrici, rango e metodo di eliminazione di Gauss Corso di Laurea in Chimica, Facoltà di Scienze MM.FF.NN., UNICAL (Dott.ssa Galati C.) Rende, 23 Aprile 2010 Matrici, rango e metodo

Dettagli

Ax = b ; b = b 1 b 2. a 11 a 12 a 1n a 21 a 22 a 2n. b m. a m1 a m2 a mn

Ax = b ; b = b 1 b 2. a 11 a 12 a 1n a 21 a 22 a 2n. b m. a m1 a m2 a mn SISTEMI LINERI Consideriamo il seguente sistema di m equazioni lineare nelle n incognite,,, n : a + a + + a n n = b >< a + a + + a n n = b = >: a m + a m + + a mn n = b m tale sistema può essere scritto

Dettagli

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a Questo documento riporta commenti, approfondimenti o metodi di soluzione alternativi per alcuni esercizi dell esame Ovviamente alcuni esercizi potevano essere risolti utilizzando metodi ancora diversi

Dettagli

Equivalentemente, le colonne di A sono linearmente indipendenti se e solo se

Equivalentemente, le colonne di A sono linearmente indipendenti se e solo se Lezioni di Algebra Lineare. Versione novembre 2008 VI. Il determinante Il determinante det A di una matrice A, reale e quadrata, è un numero reale associato ad A. Dunque det è una funzione dall insieme

Dettagli

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE. Vincenzo Di Gennaro

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE. Vincenzo Di Gennaro ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE Vincenzo Di Gennaro Sono raccolti, in ordine cronologico, gli esercizi di Algebra Lineare proposti nelle prove scritte per i vari corsi di Geometria che ho tenuto presso la

Dettagli

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1 MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui

Dettagli

Università di Pisa - Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare 2009/2010. Soluzioni esercitazione 11/11/2009

Università di Pisa - Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare 2009/2010. Soluzioni esercitazione 11/11/2009 Università di Pisa - Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare 29/2 Soluzioni esercitazione //29 Esercizio. Risolvere, al variare del parametro reale λ, il seguente sistema lineare: x 2 y z = λ

Dettagli

8 novembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

8 novembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

11 settembre Soluzione esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

11 settembre Soluzione esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura 3 ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Prova scritta di Geometria 1 Docente: Giovanni Cerulli Irelli 20 Gennaio 2017

Prova scritta di Geometria 1 Docente: Giovanni Cerulli Irelli 20 Gennaio 2017 Prova scritta di Geometria Docente: Giovanni Cerulli Irelli Gennaio 7 Esercizio. Si considerino i seguenti tre punti dello spazio euclideo: P :=, Q :=, R :=.. Dimostrare che P, Q ed R non sono collineari.

Dettagli

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 2 settembre 2013 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) 2 settembre 2013 Tema A Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (vecchio programma) settembre 013 Tema A Tempo a disposizione: ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi. Ogni esercizio

Dettagli

Note per le esercitazioni di Geometria 1 a.a. 2007/08 A. Lotta. Metodi per il calcolo del rango di una matrice

Note per le esercitazioni di Geometria 1 a.a. 2007/08 A. Lotta. Metodi per il calcolo del rango di una matrice Note per le esercitazioni di Geometria 1 a.a. 2007/08 A. Lotta Versione del 21/12/07 Metodi per il calcolo del rango di una matrice Sia A M m,n (K). Denotiamo con A (i) la riga i-ma di A, i {1,..., m}.

Dettagli

Geometria A. Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 2017/ Maggio 2018 Prova Intermedia

Geometria A. Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 2017/ Maggio 2018 Prova Intermedia Geometria A Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 7/8 Maggio 8 Prova Intermedia Il tempo per la prova è di ore. Durante la prova non è permesso l uso di appunti e libri. Esercizio

Dettagli

Algebra Lineare Corso di Ingegneria Biomedica Compito del

Algebra Lineare Corso di Ingegneria Biomedica Compito del Algebra Lineare Corso di Ingegneria Biomedica Compito del -- - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche il testo del compito e i fogli di brutta. - Le risposte senza giustificazione sono considerate

Dettagli

A =, c d. d = ad cb. c d A =

A =, c d. d = ad cb. c d A = Geometria e Algebra (II), 271112 1 Definizione D ora innanzi, al posto di dire matrice quadrata di tipo n n o matrice quadrata n n diremo matrice quadrata di ordine n o in breve matrice di ordine n Il

Dettagli

APPUNTI SULLA DIAGONALIZZAZIONE Corso Prof. F.Podestà, a.a

APPUNTI SULLA DIAGONALIZZAZIONE Corso Prof. F.Podestà, a.a APPUNTI SULLA DIAGONALIZZAZIONE Corso Prof FPodestà, aa 003-004 Sia V uno spazio vettoriale e sia f : V V una applicazione lineare una tale applicazione da uno spazio vettoriale in se stesso è chiamata

Dettagli

x 1 x 2 x 3 x 4 x 3 x 1 + x 3

x 1 x 2 x 3 x 4 x 3 x 1 + x 3 a.a. -6 Esercizi. Applicazioni lineari. Soluzioni. Sia : R 4 R 4 l applicazione lineare data da e siano dati i sottospazi + x ( x ) = +, + x 4 + x 4 U = span{, } W = span{, }. (i) Determinare ker e dire

Dettagli

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile.

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile. COGNOME............................... NOME..................................... Punti ottenuti Esame di geometria Scrivi cognome e nome negli spazi predisposti in ciascuno dei tre fogli. Per ogni domanda

Dettagli

e non ci possono chiaramente essere minori di ordine più grande per cui il rango per minori è 2. Rango per pivot: Svolgiamo la riduzione

e non ci possono chiaramente essere minori di ordine più grande per cui il rango per minori è 2. Rango per pivot: Svolgiamo la riduzione 18 ottobre 2011 1. Per le matrici seguenti calcolare il rango per minori, il rango per pivot, il rango per righe ed il rango per colonne. Verificare che si ottiene sempre lo stesso numero. Determinare

Dettagli

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite 3 Sistemi lineari 3 Generalità Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite ovvero, in forma matriciale, a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n x

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (nuovo programma) 2 settembre 2013 Tema A

Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (nuovo programma) 2 settembre 2013 Tema A Università degli Studi di Bergamo Modulo di Geometria e Algebra Lineare (nuovo programma) settembre 013 Tema A Tempo a disposizione: ore e mezza Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi Ogni esercizio

Dettagli

Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008

Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008 Algebra lineare Geometria 1 11 luglio 2008 Esercizio 1. Si considerino la funzione: { R f : 3 R 3 (α, β, γ) ( 2β α γ, (k 1)β + (1 k)γ α, 3β + (k 2)γ ) dove k è un parametro reale, e il sottospazio U =

Dettagli

Dipendenza e indipendenza lineare

Dipendenza e indipendenza lineare Dipendenza e indipendenza lineare Luciano Battaia Questi appunti () ad uso degli studenti del corso di Matematica (A-La) del corso di laurea in Commercio Estero dell Università Ca Foscari di Venezia campus

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 3: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 3: soluzioni Corso di Geometria - BIAR, BSIR Esercizi : soluzioni Rango e teorema di Rouché-Capelli Esercizio. Calcolare il rango di ciascuna delle seguenti matrici: ( ) ( ) ( ) A =, A =, A =, A 4 = ( ). a a a Soluzione.

Dettagli

Operazioni tra matrici e n-uple

Operazioni tra matrici e n-uple CAPITOLO Operazioni tra matrici e n-uple Esercizio.. Date le matrici 0 4 e dati λ = 5, µ =, si calcoli AB, BA, A+B, B A, λa+µb. Esercizio.. Per ognuna delle seguenti coppie di matrici A, B e scalari λ,

Dettagli

RISOLVERE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO INTERE

RISOLVERE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO INTERE Prof. Di Caprio 1 RISOLVERE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO INTERE Introduzione In questa lezione impareremo a risolvere equazioni di primo grado intere. Esse sono molto utili principalmente per risolvere alcune

Dettagli

Si deve verificare (sulla brutta copia) che (1 i 3)z dà lo stesso risultato usando l espressione del testo e la soluzione trovata.

Si deve verificare (sulla brutta copia) che (1 i 3)z dà lo stesso risultato usando l espressione del testo e la soluzione trovata. Università degli Studi di Bergamo Corso integrato di Analisi 1 (Geometria e Algebra Lineare 18 febbraio 1 Tema A Tempo a disposizione: ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi. Ogni esercizio

Dettagli

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene:

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene: M. CARAMIA, S. GIORDANI, F. GUERRIERO, R. MUSMANNO, D. PACCIARELLI RICERCA OPERATIVA Isedi Esercizi proposti nel Cap. 5 - Soluzioni Esercizio 5. - La norma Euclidea di è 9 6 5 - Il versore corrispondente

Dettagli

A = e 1 = e 2 + e 3, e 2 = e 1 + e 3, e 3 = e 1, ; e 3 =

A = e 1 = e 2 + e 3, e 2 = e 1 + e 3, e 3 = e 1, ; e 3 = aa -6 Soluzioni Esercizi Applicazioni lineari Sia data l applicazione lineare F : R R, F X A X, dove A i Sia {e, e, e } la base canonica di R Far vedere che i vettori e e + e, e e + e, e e, formano una

Dettagli

Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari

Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari Elementi di Algebra Lineare Matrici e Sistemi di Equazioni Lineari Antonio Lanteri e Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Antonio Lanteri e Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017 Elementi di Algebra Lineare

Dettagli

Corso di GEOMETRIA Dipartimento di Ingegneria ed Architettura Università degli Studi di Trieste Prof. Fabio Perroni. 3. Sistemi di equazioni lineari

Corso di GEOMETRIA Dipartimento di Ingegneria ed Architettura Università degli Studi di Trieste Prof. Fabio Perroni. 3. Sistemi di equazioni lineari Corso di GEOMETRIA Dipartimento di Ingegneria ed Architettura Università degli Studi di Trieste Prof Fabio Perroni 3 Sistemi di equazioni lineari Siano m, n N \ {}, sia K un campo Definizione a) Un sistema

Dettagli

Matematica II,

Matematica II, Matematica II 181111 1 Matrici a scala Data una riga R = [a 1 a 2 a n ] di numeri reali non tutti nulli il primo elemento non nullo di R si dice pivot di R Cosi il pivot di R compare come j mo elemento

Dettagli

Un sistema di equazioni lineari ( o brevemente un sistema lineare) di m equazioni in n incognite, si presenta nella forma:

Un sistema di equazioni lineari ( o brevemente un sistema lineare) di m equazioni in n incognite, si presenta nella forma: SISTEMI LINEARI Un sistema di equazioni lineari ( o brevemente un sistema lineare) di m equazioni in n incognite, si presenta nella forma: a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n x n =

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA FOGLIO DI ESERCIZI # 7 GEOMETRIA 2005/06 Ricordiamo le seguenti formule: L Area di un parallelogramma in R 2, di lati u = (u 1, u 2 ), v = (v 1, v 2 ) è:

Dettagli

Tutoraggio di Algebra Lineare e Geometria. Correzione del tema d'esame del 28/2/2006

Tutoraggio di Algebra Lineare e Geometria. Correzione del tema d'esame del 28/2/2006 Tutoraggio di Algebra Lineare e Geometria Correzione del tema d'esame del 8//6 Esercizio. Si considerino in R 4 i vettori : v =, v =, v = / / a) si dica se tali vettori sono linearemente indipendenti e

Dettagli

Compito numero 2 - Compito intero

Compito numero 2 - Compito intero Esercitazione 6 - Correzione esame dell 8//3 Lucia Pilleri 9//3 Compito numero - Compito intero Esercizio del parziale - del compito intero Risolvere, mediante la fattorizzazione P A = LU, il sistema lineare

Dettagli