Update. Diagnostic DIAGNOSTICA DELL EMOSTASI. 1. Fisiologia. 2. Disturbi di coagulazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Update. Diagnostic DIAGNOSTICA DELL EMOSTASI. 1. Fisiologia. 2. Disturbi di coagulazione"

Transcript

1 Diagnostic Update Settembre 14 DIAGNOSTICA DELL EMOSTASI 1. Fisiologia Per ridurre il più possibile le perdite ematiche, l organismo reagisce alle lesioni dei vasi sanguigni con l attivazione di processi complessi che portano alla cessazione dell emorragia ed alla riparazione delle pareti dei vasi. In questo processo sono coinvolti i seguenti meccanismi: vasocostrizione formazione di un aggregato trombocitario (emostasi primaria) cascata coagulativa (emostasi secondaria) fibrinolisi Questi meccanismi vengono attivati quando il sangue entra in contatto con strutture subendoteliali (fibre di collagene, membrana basale) o con tessuti (liberazione di tromboplastina tissutale, di fosfolipidi). Figura 1: emostasi primaria e secondaria trombocita inattivo fibrinogeno trombocita attivato intima subendotelio vwf collagene trombo primario trombo secondario 1.1. Emostasi primaria Al momento di una lesione dei vasi sanguigni si verifica di riflesso una vasocostrizione ed un aggregazione dei trombociti alle fibre di collagene libere. L adesione dei trombociti viene mediata dal fattore di von Willebrand (vwf), sintetizzato e secreto dalle cellule endoteliali. L aggregato trombocitario produce una prima chiusura labile della lesione Emostasi secondaria Con l avvio della produzione di fibrina, che va a depositarsi, formare intrecci ed aderire alle pareti dei vasi sanguigni, il coagulo instabile si evolve in un trombo di fibrina trombocitaria stabile. La formazione di fibrina a partire dal fibrinogeno è il risultato della cascata coagulativa del plasma, composta dal sistema estrinseco ed intrinseco nonché dalla via comune finale (cfr. figura 2). La divisione della cascata coagulativa in un sistema intrinseco ed uno estrinseco risulta molto utile per l interpretazione dei test di coagulazione in vitro. Nel frattempo è peraltro noto che l attivazione ed il mantenimento in vivo della cascata coagulativa sono molto più complessi. L attivazione del sistema estrinseco avviene tramite la tromboplastina tissutale liberata in seguito a lesioni dei tessuti, quella del sistema intrinseco invece attraverso il contatto del sangue con il collagene subendoteliale (superficie esogena). Una volta terminata la formazione del coagulo di fibrina, si verifica una retrazione dei filamenti fibrinici ed un ulteriore stabilizzazione del trombo piastrinico. 1.3 Inibitori della coagulazione Dopo che la coagulazione si è rivelata necessaria in un determinato punto dell organismo, occorre evitare che essa diventi un processo sistemico, limitandola al punto in cui si è verificato il trauma vascolare. Esistono diversi meccanismi in grado di inibire la coagulazione: la sostanza anticoagulante principale è l antitrombina III (AT III). Come si può già dedurre dal nome, l AT III (insieme all eparina) disattiva la trombina. Avendo quest ultima un ruolo decisivo nella produzione della fibrina, l AT III è in grado di arrestare una produzione eccessiva di fibrina Fibrinolisi Nell ultima fase dell emostasi ha luogo l eliminazione del trombo attraverso la scissione della fibrina con un enzima fibrinolitico: la plasmina. Esistono diversi attivatori che trasformano il plasminogeno in plasmina. Infine il tessuto di riparazione sostituisce il trombo. 2. Disturbi di coagulazione È più comune che siano i cani ad essere portati in ambulatorio per i sintomi di un disturbo della coagulazione rispetto ai gatti. I disturbi della coagulazione possono essere ereditari o acquisiti e si dividono nelle seguenti categorie:

2 2.1 Disturbi dell emolisi primaria trombocitopenie trombocitopatie malattia di von Willebrand vasopatie (rare) Le principali malattie caratterizzate da disturbi dell emolisi primaria sono le trombocitopenie, le trombocitopatie e la malattia di von Willebrand. La trombocitopenia è il disturbo emostatico più diffuso nei cani e nei gatti, dovuto alle cause più diverse (cfr. tabella 1). Le disfunzioni trombocitarie (trombocitopatie) possono essere ereditarie o acquisite. Dal momento che i test di funzionalità piastrinica sono difficili da eseguire, è probabile che tali patologie siano sottodiagnosticate. La rilevanza clinica delle trombocitopatie è molto variabile. Esistono numerosi farmaci che possono compromettere la funzionalità piastrinica: un esempio noto di farmaco con effetto antipiastrinico è l aspirina. La malattia di von Willebrand si presenta sotto tre forme diverse, che si differenziano tra loro per il tipo e la quantità dei vari multimeri presenti. Alcune razze sono più frequentemente colpite che non altre. I sintomi possono rimanere a livello subclinico o manifestarsi sotto forma emorragica. Per la diagnosi occorre determinare l antigene del vwf (da plasma citrato congelato). In alcune razze si conosce la localizzazione del difetto genetico, che può così venire diagnosticato tramite PCR (da sangue EDTA). Tabella 1: Cause di trombocitopenia 1. Diminuzione della produzione (rara, talvolta in combinazione con leucopenia ed anemia) tumori del midollo spinale (mieloma, leucosi) mielofibrosi ipoplasia o aplasia del midollo spinale (idiopatica) ehrlichiosi tossine, farmaci (estrogeni, sulfonamidi, cloramfenicoli, citostatici) indotta eventualmente da vaccino: rabbia, parvovirosi (cani), parvovirosi (gatti) FeLV, FIV 2. Aumento dell attività e del consumo emorragie gravi coagulazione intravasale disseminata (DIC) microangiopatia (emangioma/sarcoma) ipotermia infezioni 3. Aumento dell eliminazione (lisi) immunomediata (primaria o secondaria, incidenza maggiore nei: cocker spaniel, old english sheepdog (bobtail), pastore tedesco, barboncino) eventualmente indotta da vaccino (cimurro) farmaci (p.es. fenilbutazone) infezioni (FeLV, FIV, ehrlichiosi, anaplasmosi, leishmaniosi, babesiosi, dirofilariosi ecc.) Figura 2: cascata di coagulazione sistema intrinseco sistema estrinseco VII VII aptt tempo di trombina X V II protrombina I fibrinogeno PT (Quick) coagulo via finale comune

3 2.2 Disturbi dell emostasi secondaria I disturbi dell emostasi secondaria possono essere congeniti o acquisiti. Una carenza dei fattori coagulativi è il disturbo congenito più grave: la patologia più frequente è l emofilia A, in cui il fattore VIII è presente in quantità insufficiente. L emofilia B è invece caratterizzata da una carenza del fattore IX. Tra le cause più comuni di un disturbo acquisito dell emostasi secondaria vi sono le malattie epatiche, una carenza di vitamina K o neoplasie. Al fegato fanno capo diverse funzioni coagulative: qui avviene la sintesi tanto dei fattori quanto degli inibitori della coagulazione, oltre che della fibrinolisi. Inoltre il fegato influisce sull eliminazione dei fattori attivati ed è il luogo dell attivazione dei fattori II, VII, IX e X in dipendenza dalla vitamina K. Benché molti cani e gatti affetti da un epatopatia presentino valori anomali nei test di coagulazione, le emorragie spontanee sono molto rare. Più comuni in questi pazienti sono invece emorragie in seguito ad interventi chirurgici, a biopsie del fegato o ad ulcerazioni gastrointestinali. La vitamina K è una vitamina liposolubile, che viene riassorbita dal cibo nell intestino tenue e sintetizzata nell ileo e nel colon dalla flora batterica, per poi essere immagazzinata nel fegato. La causa più comune di una carenza di vitamina K nei cani e nei gatti è un intossicazione da cumarinici, ma essa può essere dovuta anche a gravi alterazioni infiammatorie dell intestino, ad un insufficienza pancreatica esocrina, ad un ostruzione completa dei condotti biliari o ad una terapia antibiotica cronica. Le neoplasie possono provocare disturbi della coagulazione per mezzo di diversi meccanismi. Nel cane sono soprattutto il linfosarcoma, la leucemia e l emangioma/sarcoma ad essere associati a disturbi della coagulazione. 2.3 Disturbi combinati dell emostasi primaria e secondaria Nella coagulazione intravasale disseminata (DIC) i fattori costituenti dell emostasi sia primaria che secondaria sono alterati. La DIC, denominata anche coagulopatia da consumo, è sempre una patologia secondaria. La malattia primaria produce una trombosi, a cui si devono sia il consumo dei fattori di coagulazione e dei trombociti sia l attivazione di una fibrinolisi incontrollata. Fra le conseguenze si possono avere forti emorragie, ipossia, blocco della funzionalità organica ed infine la morte. 3 Diagnosi dei disturbi dell emostasi 3.1 Indicazioni per l analisi del sistema emostatico verificarsi di emorragie spontanee in diverse parti del corpo (petecchie, ecchimosi, ematomi, emotorace, emoperitoneo, emartro) emorragie di origine traumatica, più forti di quanto la gravità del trauma non possa far prevedere (sospetta) assunzione di rodenticidi o altre tossine malattie che accompagnano i disturbi emostatici (epatopatie) sospetto di coagulopatia intravasale disseminata (DIC, p.es. in collegamento con una neoplasia, con anemia emolitica immunomediata, malattie infettive, shock, torsione dello stomaco, pancreatite, trauma) screening preoperatorio controllo di una terapia con anticoagulanti e di una terapia fibrinolitica 3.2 Descrizione, anamnesi e sintomi clinici Un anamnesi accurata può dare indicazioni sull eziologia: età dell animale (disturbo congenito più probabile negli animali giovani, disturbo acquisito invece negli animali adulti) razza (cfr. tabella 2) incidenza di fenomeni emorragici a livello familiare (indicativo di un disturbo congenito) problemi di coagulazione già noti in passato (ricambio dentale, interventi chirurgici) vaccinazioni nelle settimane precedenti (eventuale fattore scatenante di una trombocitopenia di carattere immunitario), somministrazione di determinati farmaci soggiorno in zone endemiche/infestazione da zecche (sospetto di ehrlichiosi, anaplasmosi, babesiosi, leishmaniosi ecc.) presenza contemporanea di altre malattie (epatopatie) possibilità di assunzione involontaria di rodenticidi Per un ulteriore chiarimento eziologico è utile osservare l esatta localizzazione dell emorragia: se si è in presenza di un disturbo dell emostasi primaria (trombocitopenia, trombocitopatia, malattia di von Willebrand), si hanno petecchie, ecchimosi e porpore. Raramente appaiono ematomi, mentre sono tipicamente più frequenti emorragie superficiali (delle gengive, del tratto gastrointestinale, della sclera e della retina). In seguito ad un prelievo di sangue l emorragia si manifesta immediatamente. In caso di difetto della coagulazione plasmatica (secondaria) pre-

4 valgono invece ematomi di grande estensione, con forti emorragie nella muscolatura, nelle articolazioni e nelle cavità corporee. Dopo un prelievo venoso l emorragia si manifesta con ritardo. In caso di epistassi la differenzia-zione è difficile, poiché tale sintomo è caratteristico di difetti emostatici sia primari che secondari. 3.3 Prelievo del sangue e fase preanalitica La determinazione del numero di trombociti per il chiarimento di disturbi dell emostasi primaria viene effettuata su sangue EDTA. Con il sistema IDEXX Coag Dx si possono determinare in ambulatorio i parametri PT e aptt da sangue intero o sangue citrato. Il risultato è disponibile nell arco di pochi minuti. Per la misurazione dei parametri di coagulazione nel laboratorio di referenza e per la determinazione dei vari fattori di coagulazione si richiede plasma citrato congelato. Si consiglia l uso di contenitori coibentati appositamente predisposti, ordinabili presso IDEXX Vet Med Lab. Le provette per la coagulazione contengono una soluzione di citrato di sodio di 0,11 mol/l e devono venire riempite fino alla marcatura indicata, in modo da ottenere esattamente una miscela composta da una parte di plasma citrato e da nove parti di sangue. Se non si dispone delle provette con citrato già pronte in commercio, utilizzare una siringa da 2 ml preparata con 0,2 ml di citrato di una soluzione di sodio citrato di 0,11 molare (= 3,8%), immettere 1,8 ml di sangue e miscelare quindi il contenuto della siringa. Ogni volta che si sospetta un disturbo di coagulazione, il prelievo va eseguito con Tabella 2: coagulopatie congenite Fattori di Malattie Razze PT coagulazione ereditarie aptt Fattori II carenza di cocker spaniel, PT protrombina boxer aptt Fattori VII carenza del beagle, PT fattore VII alaskan malamute Fattori VIII carenza di molte razze, p. es. aptt protrombina pastore tedesco, husky siberiano Fattori IX emofilia B molte razze, p. es. aptt pastore tedesco Fattori X carenza del cocker spaniel, jack PT fattore X russel terrier, springer aptt spaniel inglese, kerry blue terrier Fattori XI carenza del cane pastore dei aptt fattore XI pirenei, springer spaniel inglese, kerry blue terrier Fattori XII carenza del molti gatti senza aptt fattore XII manifestazioni cliniche particolari misure precauzionali. Esso deve avvenire nel modo meno traumatico possibile, evitando di bloccare le vene troppo a lungo con il laccio emostatico. Ciò allo scopo di evitare la liberazione di tromboplastina tissutale (che attiverebbe la coagulazione) e la conseguente attivazione dei trombociti ovvero della fibrinolisi, cosa che potrebbe ugualmente falsificare i parametri di coagulazione. Se possibile, le prime gocce di sangue devono essere usate per ottenere il siero oppure eliminate, utilizzando solo il secondo campione per i test di coagulazione. Non meno decisiva, per evitare di ottenere risultati falsi, è la corretta preparazione del campione: riempire la provetta con sodio citrato esattamente fino alla marcatura (i vacutainer vengono riempiti automaticamente fino alla marcatura) miscelare dolcemente ma rapidamente controllare il campione ematico. Campioni con coaguli non sono idonei. In ambulatorio il sangue ottenuto in questo modo può essere utilizzato per l analisi con Coag Dx. Se il campione viene spedito a IDEXX Vet Med Lab, bisogna ricorrere a plasma citrato da inviare congelato: centrifugazione il campione possibilmente subito dopo il prelievo (5 10 min. a 3500 giri/min.) togliere con pipetta il surnatante ( = plasma citrato) e trasferirlo in una provetta senza anticoagulante congelare il plasma e conservare fino alla spedizione a 20 C Per il trasporto di campioni congelati IDEXX Vet Med Lab mette a disposizione contenitori portaprovette speciali, che devono essere conservati nel congelatore per almeno 24 ore prima del trasporto affinché i campioni possano arrivare in laboratorio ancora congelati. Da non dimenticare che lipemia o emolisi possono falsificare i risultati Test di coagulazione Disturbi dell emostasi primaria Numero delle piastrine (PLT) Come primo test si deve eseguire una conta piastrinica. In casi di emergenza uno striscio ematico a colorazione rapida può risultare già utile per la valutazione di un eventuale trombocitopenia (in modo da escludere aggregati di trombociti e da avere una stima approssimativa del loro numero). Con olio di immersione (1000x) dovrebbero risultare visibili nel campo visivo trombociti nel cane e nel gatto. Generalmente un trombocita rappresenta circa trombociti per μl (numero dei trombociti/campo in olio di immersione x = trombociti/μl). In caso di trombocitopenie con < trombociti/μl possono verificarsi emorragie spontanee.

5 Tempo di sanguinamento della mucosa buccale (BMBT) Un test di screening praticabile in ambulatorio in caso di disturbi dell emostasi primaria è la determinazione del tempo di emorragia delle mucose. Esecuzione: Il labbro superiore del cane viene fissato in alto con una garza. Sulla superficie della mucosa viene fissato un Surgicutt (ditta Megacor) e attivato in modo da provocare un emorragia capillare superficiale. Il tempo che intercorre fino al termine del sanguinamento viene cronometrato, il sangue che fuoriesce viene aspirato ogni 10 secondi con carta assorbente, badando a non toccare il punto dell incisione. Nel cane un tempo normale di sanguinamento della mucosa buccale è inferiore ai 4 minuti. Nel gatto, in cui questo test è generalmente possibile soltanto sotto sedazione, è opportuno ricorrere ai piccoli kit ad uso pediatrico. Nei gatti il tempo normale di sanguinamento della mucosa buccale è inferiore a 1,5 2 minuti. Il tempo di sanguinamento della mucosa buccale dipende in modo determinante dalla velocità di formazione e dalla solidità del trombo piastrinico primario e rispecchia così soprattutto il numero di trombociti e la loro funzione. Un tempo di sanguinamento della mucosa buccale prolungato indica perciò una trombocitopenia, un disturbo della funzionalità dei trombociti oppure una sensibile diminuzione del fattore von Willebrand. Di queste la patologia più frequente è la trombocitopenia, le cui cause possibili sono indicate nella tabella 1. Se il numero di trombociti si trova nel range di normalità, la fase successiva consiste nella determinazione dell attività del fattore von Willebrand utilizzando plasma citrato (congelato). Le trombocitopatie si presentano raramente sotto forma di malattie congenite. Fra le cause di una trombocitopatia acquisita sono da menzionare le anemie (croniche-rigenerative o nonrigenerative), DIC, paraproteinemie (leucosi linfatica, mieloma multiplo), colestasi, shunt portosistemico, uremie e farmaci Disturbi dell emostasi secondaria Test di screening della coagulazione plasmatica Quick Test (sinonimi: tempo di protrombina (PT), tempo di tromboplastina) Il Quick Test rileva i disturbi del sistema estrinseco e della via finale comune, p.es. in caso di carenza del fattore VII, di avvelenamento da cumarinici, di epatopatie e di DIC. da cumarina, di epatopatie, di DIC, ma anche dopo somministrazione di eparina. Con questi due test si può eseguire una verifica dell intero sistema di coagulazione plasmatica. I test possono essere eseguiti in ambulatorio nell arco di pochi minuti con il sistema IDEXX Coag Dx. Tempo di trombina (TT), concentrazione di fibrinogeno Il tempo di trombina è un test di screening della concentrazione di fibrinogeno e della capacità da parte della trombina di trasformare il fibrinogeno in fibrina. Un prolungamento del tempo di trombina si verifica in caso di ipofibrinogenemia o di disturbi della formazione della fibrina. La concentrazione di fibrinogeno può subire una riduzione a causa di una diminuzione della produzione (p.es. in caso di epatopatie gravi) o a causa di un consumo aumentato (p.es. in caso di DIC). Si hanno p.es. disturbi di produzione della fibrina quando l azione della trombina viene inibita dall eparina o dalla presenza di prodotti di metabolizzazione della fibrina (in caso di DIC). Determinazione dei fattori di coagulazione Se sulla base dei test di screening della coagulazione plasmatica si sospetta una carenza ereditaria di singoli fattori (p.es. nel caso di un aptt selettivamente prolungato), si consiglia di procedere alla determinazione dell attività dei singoli fattori. La percentuale di un fattore specifico viene calcolata in rapporto alla percentuale di concentrazione del fattore negli animali sani, che rappresenta il 100 %. Affinché l aptt o il PT risultino prolungati, i fattori devono risultare inferiori al 30 % della concentrazione normale. Il vwf è una glicoproteina multimerica prodotta nelle cellule endoteliali e nei megacariociti, che circola nel sangue sotto forma di complesso insieme al fattore VIII. Per porre la diagnosi si può ricorrere alla determinazione dell antigene vwf. Se la concentrazione di vwf del paziente > 70 %, il risultato del test viene considerato normale. Una quantità pari al % si situa nella zona grigia. Se la quantità è inferiore al 50 %, si parla di vwf ridotto ed una quantità inferiore al 30 % indica una tendenza emorragica. In alcune razze si conosce la localizzazione del difetto genetico e tramite PCR si può rilevare se gli animali sono portatori della malattia. Quest aspetto è di grande rilevanza anche per gli allevatori. Tempo di tromboplastina parziale attivato (aptt) Il tempo di tromboplastina parziale attivato (aptt) controlla il sistema estrinseco e la via finale comune. Valori elevati sono frequenti p.es. in caso di emofilia (carenza del fattore VIII e del fattore IX), di avvelenamento

6 Diagnostic Update Tabella 3: interpretazione dei test di screening (N = normale) tempo di sanguinamento numero di PT aptt fibrinogeno tempo di della mucosa buccale trombociti trombina(tt) trombocitopenia N N N N trombocitopatia N N N N N carenza vwf N N / difetto del sistema intrinseco N N N N N (p.es emofilia A/B) difetto del sistema estrinseco N N N N N (p.es. carenza del fattore VII) carenza di vitamina K N N / ( ) N N (p.es.intossicazione da cumarina) epatopatie N / () N / ( ) N / N / N / DIC N / IDEXX Laboratorio di riferimento Via Guglielmo Silva, Milano Numero verde opz. 1 Numero verde fax italia@idexx.com IT

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla

Dettagli

Cellule enzimi Cofattori

Cellule enzimi Cofattori Emostasi Arresto di una emorragia in risposta a danno vascolare Sistema controllato che comprende: Cellule ematiche e tessutali Rete di enzimi attivanti ed inattivanti Cofattori derivati da cellule e tessuti

Dettagli

PTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO IL LABORATORIO DELLA CID Candidata: Giorgia Albarello Relatore: Maurizio Miglino CID

Dettagli

Coagulazione del sangue

Coagulazione del sangue Coagulazione del sangue Caratteristiche principali dei sistemi intrinseco ed estrinseco di attivazione del fattore X Meccanismi di attivazione della trombina e ruolo della vitamina K Attivazione della

Dettagli

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione

Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate

Dettagli

L emostasi. a cura di Antonio Incandela

L emostasi. a cura di Antonio Incandela L emostasi a cura di Antonio Incandela innanzitutto che cos è Col termine emostasi si indica l insieme di processi biochimici e cellulari che consente di arrestare il sanguinamento, impedendo così un eccessiva

Dettagli

Emostasi. Sistemi di controllo

Emostasi. Sistemi di controllo Emostasi Sistemi di controllo Malattie emorragiche Fattori vasali Fattori piastrinici Piastrinopatie Piastrinopenie Fattori della coagulazione Fattori vasali 1. Insufficiente costrizione del lume vasale

Dettagli

L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE

L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE L APPROCCIO IN URGENZA ALLE MALATTIE EMORRAGICHE EMOSTASI meccanismo fisiologico di protezione dalla perdita di sangue conseguente a lesione di un vaso 1. vasocostrizione immediata (deviazione del flusso)

Dettagli

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: Emostasi Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: 1) Componente vascolare: resistenza meccanica fragilità vascolare integrità endoteliale: la superficie endoteliale normale è idrorepellente;

Dettagli

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE

MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI EMOSTASI = PROCESSO ATTIVO DI COAGULAZIONE DEL SANGUE PER IL CONTROLLO DELLE EMORRAGIE MALATTIE DELL EMOSTASI COINVOLGONO ENDOTELIO PIASTRINE FATTORI DELLACOAGULAZIONE Piccin Nuova

Dettagli

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi L Emostasi Emostasi = Insieme di meccanismi compensatori che si instaurano in seguito a una soluzione di continuo di un vaso e hanno lo scopo di arrestare l emorragia e ripristinare l integrità vasale.

Dettagli

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI COAGULAZIONE E FIBRINOLISI Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive, gas, ormoni e prodotti di rifiuto.

Dettagli

Malattia di Von Willebrand

Malattia di Von Willebrand Malattia di Von Willebrand Dott. Jacopo Agnelli Giacchello CRR Malattie Trombotiche ed Emorragiche dell Adulto AOU Città della Salute e della Scienza, Ospedale Molinette Fattore di Von Willebrand Grande

Dettagli

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA

TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA Quando attivare lo screening Come interpretare i risultati Alberto Francisci I Cenacoli di Medicina Interna Il paziente cronico complesso Roma, 16 maggio 2015 Definizione

Dettagli

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID)

COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) Dott.ssa Livia Manzella Dipartimento di Bio-Medicina Clinica e Molecolare Università di Catania Essa consiste nell attivazione della reazione a cascata della

Dettagli

PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2

PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2 PIASTRINE O TROMBOCITI TROMBOPOIESI: Si formano per frammentazione di un megacariocito che resta nel M.O.; in circolo hanno una vita media di 1-2 settimane, poi vengono distrutti dai macrofagi splenici

Dettagli

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI. Dr.ssa Marta Greco Infermieristiche

COAGULAZIONE E FIBRINOLISI. Dr.ssa Marta Greco Infermieristiche COAGULAZIONE E FIBRINOLISI Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Il sangue è un tessuto fluido attraverso il quale si realizza il trasporto di sostanze nutritive, gas, ormoni e prodotti di rifiuto.

Dettagli

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono: vasi sanguigni piastrine fattori plasmatici

Dettagli

EMOFILIA LE MALATTIE EMORRAGICHE DA DIFETTO PLASMATICO SI DISTINGUONO IN COAGULOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE. EMOFILIA A EMOFILIA B

EMOFILIA LE MALATTIE EMORRAGICHE DA DIFETTO PLASMATICO SI DISTINGUONO IN COAGULOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE. EMOFILIA A EMOFILIA B I FATTORI CHE CONCORRONO AL PROCESSO EMOSTATICO SONO FONDAMENTALMENTE TRE: VASI PIASTRINE EMOCOAGULAZIONE A CUI PARTECIPA INFINE ANCHE LA FIBRINOLISI IN SINTESI SI PUO DIRE CHE LA LESIONE DETERMINA DELLE

Dettagli

Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione. Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona

Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione. Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona Obiettivi 1. Concetto di emostasi 2. Fasi dell emostasi (vasocostrizione, tappo piastrinico, coagulo, retrazione

Dettagli

UNIVERSITA VITA E SALUTE

UNIVERSITA VITA E SALUTE UNIVERSITA VITA E SALUTE Corso di laurea in igiene dentale CORSO INTEGRATO DI EMATONCOLOGIA ODONTOIATRICA PROTOCOLLI OPERATIVI DOCENTE: Prof. Luigi Quasso LA MALATTIA LEUCEMICA PRIMA EST ELOQUENTIAE VIRTUS

Dettagli

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1: :50000

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1: :50000 Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000

Dettagli

REAZIONI AVVERSE EMATOLOGICHE

REAZIONI AVVERSE EMATOLOGICHE REAZIONI AVVERSE EMATOLOGICHE DISTRIBUZIONE DELLE ADR PER SYSTEM ORGAN CLASSES (SOCs) NEL 2016 OsservatOriO NaziONale sull impiego dei medicinali L uso dei Farmaci in Italia - Rapporto Nazionale 2016

Dettagli

Anatomia Umana. Apparato Cardiovascolare: il sangue

Anatomia Umana. Apparato Cardiovascolare: il sangue Anatomia Umana Apparato Cardiovascolare: il sangue FUNZIONI DEL SANGUE: Trasporto: gas disciolti, sostanze di rifiuto, enzimi e ormoni Distribuzione nutrienti Stabilizzazione ph e dei livelli di elettroliti

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO FISIOPATOLOGIA dell APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Alterazioni della Funzione del Cuore Difetti Organici (malformazioni congenite, vizi valvolari) Difetti Funzionali Disturbi della Frequenza Disturbi del

Dettagli

Valutazione del rischio emorragico in corso di manovre chirurgiche e manovre invasive. Dr.ssa Laura Contino Anna Rita Pesce

Valutazione del rischio emorragico in corso di manovre chirurgiche e manovre invasive. Dr.ssa Laura Contino Anna Rita Pesce Valutazione del rischio emorragico in corso di manovre chirurgiche e manovre invasive Dr.ssa Laura Contino Anna Rita Pesce Le espressioni cliniche dei disordini dell emostasi si manifestano spesso con

Dettagli

Cascata della coagulazione

Cascata della coagulazione Cascata della coagulazione Struttura del fibrinogeno Aα blue Bβ verde γ rosso 17 ponti S-S Parte del frammento E contenente i ponti S-S intercatena Frammento D I fibrinopeptidi hanno carica negativa

Dettagli

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Indice. Prefazione... Hanno collaborato... Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione

Dettagli

Torino, 19 ottobre 2011

Torino, 19 ottobre 2011 WORKSHOP Risultati del Programma Regionale di Screening Colorettale Aggiornamenti Protocollo Regionale Sono indicati: Test emocoagulativi? Profilassi antibiotica? Arrigo Arrigoni S.C.GASTROENTEROLOGIA

Dettagli

1

1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 I NOA offrono a medici e pazienti una più vasta gamma di opzioni per curare malattie tromboemboliche e per prevenire l ictus nei pazienti con fibrillazione

Dettagli

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA

Dettagli

Piastrine e infezioni

Piastrine e infezioni Piastrine e infezioni Momcilo Jankovic Clinica Pediatrica Università di Milano-Bicocca A.O. San Gerardo Fondazione MBBM, Monza Milano 29 ottobre 2014 PTI Principali cause di PTI secondarie Lupus eritematoso

Dettagli

- età e sesso > ci sono delle patologie che si manifestano già in età pediatrica e legate all X (emofilia)

- età e sesso > ci sono delle patologie che si manifestano già in età pediatrica e legate all X (emofilia) Emostasi L emostasi è l arresto del flusso sanguigno da un vaso o in un vaso. L emostasi clinica consiste nel controllo del sanguinamento da un sito di danno che coinvolge diversi passaggi integrati: 1.

Dettagli

L EMOFILIA. Che cos è

L EMOFILIA. Che cos è L EMOFILIA Che cos è L emofilia è una malattia rara di origine genetica che colpisce soprattutto i maschi. Se in un individuo sano la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni si arresta rapidamente, chi

Dettagli

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della

Dettagli

SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO

SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO SINDROMI EMORRAGICHE DEL NEONATO FASE VASO-PIASTRINICA Contrazione vascolare Lesione della parete vasale collagene Adesione e degranulazione piastrinica ADP Aggregazione piastrinica irreversibile Tappo

Dettagli

Emostasi e rischio trombotico

Emostasi e rischio trombotico Emostasi e rischio trombotico Emostasi: attivazione controllata dei fattori della coagulazione e delle piastrine che portano alla formazione del coagulo Trombosi: attivazione incontrollata Equilibrio tra

Dettagli

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO.

SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. SINDROME DI BERNARD-SOULIER. STUDIO CLINICO-EMATOLOGICO E ULTRASTRUTTURALE DI UN CASO. Introduzione. I disordini ereditari delle piastrine giganti sono classicamente suddivisi in 4 gruppi: quello con alterazioni

Dettagli

I DISORDINI DELLA COAGULAZIONE NEI PICCOLI ANIMALI*

I DISORDINI DELLA COAGULAZIONE NEI PICCOLI ANIMALI* Supplemento (Agosto 2001) a Veterinaria, Anno 15, n. 2, Giugno 2001 9 I DISORDINI DELLA COAGULAZIONE NEI PICCOLI ANIMALI* URS GIGER, Dr. med. vet., MS, FVH Diplomate, ACVIM & ECVIM-CA Charlotte Newton

Dettagli

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora

PRESTAZIONI EROGATE. Imprecisione VN 2.2 VP 2.6 VP 3.8. VP 2.8 Ratio ND Coagulativo 8 ore 2 gg 4 ore 1 ora Analisi Tempo di Quick (PT) PT: Prove di incrocio con plasma normale Unità di misura % INR INR Valori di riferimento 70 < 1.25 < 1.25 PRESTAZIONI EROGATE Imprecisione % VN 2.2 VP 2.6 Hepatoquick % 70 VN

Dettagli

PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE Dr.ssa Maria Brini

PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE Dr.ssa Maria Brini ARCISPEDALE S. MARIA NUOVA Azienda Ospedaliera DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA Direttore : Dr. Maria Brini Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Primario: Dr. Maria Brini PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE

Dettagli

Emostasi e rischio trombotico

Emostasi e rischio trombotico Emostasi e rischio trombotico Equilibrio emostatico: attivazione controllata dei fattori della coagulazione e delle piastrine che portano alla formazione del coagulo Trombosi: attivazione incontrollata

Dettagli

Speed Duo Leish K/Ehrli

Speed Duo Leish K/Ehrli Speed Duo Leish K/Ehrli TM IT Speed Duo Leish K/Ehrli TM Kit di diagnosi veterinaria Solo per uso in vitro INTERESSE CLINICO La leishmaniosi canina è una malattia dovuta alla proliferazione nei macrofagi

Dettagli

V = vascolari * I = infiammatorie **** T = traumi * A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche *** I = idiopatiche ** N = neoplastiche * D =

V = vascolari * I = infiammatorie **** T = traumi * A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche *** I = idiopatiche ** N = neoplastiche * D = MALATTIE DEL PANCREAS ESOCRINO Prof. Carlo Guglielmini Funzioni del pancreas esocrino Secrezione enzimi digestivi (lipasi, proteasi, amilasi) in forma inattiva (zimogeni) Secrezione di bicarbonati Facilitazione

Dettagli

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia INTRODUZIONE Fans e analgesia I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia condividono alcune azioni terapeutiche

Dettagli

Alterazioni del Circolo Periferico

Alterazioni del Circolo Periferico Alterazioni del Circolo Periferico Alterazioni del Circolo Periferico Disturbi Locali - Emorragia - Iperemia - Ischemia - Trombosi - Embolia EMORRAGIA Fuoriuscita di Sangue dai Vasi Arteriosa Venosa Capillare

Dettagli

Introduzione. Ereditarie (rare) Acquisite (frequenti, jatrogene)

Introduzione. Ereditarie (rare) Acquisite (frequenti, jatrogene) Introduzione I pazienti con piastrinopenia (PPE) o piastrinopatia (PPA) presentano una diatesi emorragica potenzialmente anche grave Sia per le PPE che per le PPA sono conosciute forme Ereditarie (rare)

Dettagli

La clinica delle sindromi emofiliche

La clinica delle sindromi emofiliche La clinica delle sindromi emofiliche MARIA ELISA MANCUSO Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi Fondazione IRCCS Ca Granda, Ospedale Maggiore Policlinico Milano Siset Training Center: Corso Malattie

Dettagli

Patologia vascolare.

Patologia vascolare. Patologia vascolare www.fisiokinesiterapia.biz Per l omeostasi di cellule e tessuti sono importanti: Un adeguato apporto ematico (ossigeno, glucosio) Un ambiente liquido normale Situazioni di squilibrio

Dettagli

PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE

PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE PATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE 1. Emorragie che possono essere dovute a: alterazioni congenite o acquisite della parete vascolare piastrinopatie o pistrinopenie deficit congeniti o acquisiti di uno o più

Dettagli

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45 Anemia Aplastica acquisita Rara malattia ematologia, non oncologica Sua caratteristica è una netta riduzione di globuli bianchi, rossi e piastrine nel sangue (pancitopenia periferica) a volte gravissima

Dettagli

Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari

Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari Monitoraggio della terapia eparinica in corso di Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea: dati preliminari Petronelli Mariella U.O. Patologia Clinica I Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico

Dettagli

WITNESS FeLV-FIV CARATTERISTICHE GENERALI INDICAZIONI DEL TEST PRINCIPIO DEL TEST

WITNESS FeLV-FIV CARATTERISTICHE GENERALI INDICAZIONI DEL TEST PRINCIPIO DEL TEST WITNESS FeLV-FIV WITNESS FeLV-FIV CARATTERISTICHE GENERALI Il virus della leucemia felina (FeLV) è un retrovirus del gruppo Mammalian tipo C, diffuso in tutto il mondo e particolarmente endemico nelle

Dettagli

Anemie rigenerative. Anemie emolitiche. Emorragie

Anemie rigenerative. Anemie emolitiche. Emorragie Anemie rigenerative Anemie emolitiche Emorragie Anemie da aumentata distruzione degli eritrociti Emolisi : Risultato di un difetto intrinseco o estrinseco degli eritrociti, che provoca la distruzione delle

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

1. McCrae, K., Sadler, J., Cines, D. (2005). 2. R. Hoffman, Hematology Basic Principles and Practice (4th. Edition). Chpt 132, pp

1. McCrae, K., Sadler, J., Cines, D. (2005). 2. R. Hoffman, Hematology Basic Principles and Practice (4th. Edition). Chpt 132, pp Insufficienza renale acuta Ematuria macroscopica Febbre Incremento della creatininemia e dell azotemia Anemia acuta Emoglobina < 8 g/dl Test di Coombs negativo Schistocitosi (fino al 10%) Piastrinopenia

Dettagli

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE

Concetti generali PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA. In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Concetti generali In condizioni fisiologiche il sangue è STERILE Batteriemia: presenza di batteri nel sangue Fungemia: presenza di funghi nel sangue PRELIEVO DI SANGUE PER EMOCOLTURA L emocoltura è definita

Dettagli

Laboratorio e trombofilia

Laboratorio e trombofilia Laboratorio e trombofilia Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Cremona, 10 Marzo 2017 Quali alterazioni

Dettagli

EMOSTASI E TROMBOSI. Emostasi 11/12/2009. Scaricato da 1. La reazione emostatica è costituita di due componenti

EMOSTASI E TROMBOSI. Emostasi 11/12/2009. Scaricato da  1. La reazione emostatica è costituita di due componenti EMOSTASI E TROMBOSI anna maria molinari Emostasi Caratteristiche: 1. Veloce 2. Localizzata 3. Regolata in maniera speciale e raffinata La reazione emostatica è costituita di due componenti cellule endoteliali

Dettagli

Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti Autotrasfusione

Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti Autotrasfusione Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi) - Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti Autotrasfusione Donazione di sangue intero Il prelievo di sangue intero

Dettagli

Sangue. Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie

Sangue. Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie Il sangue è un tessuto liquido, con cellule e funzioni proprie Sangue È contenuto nei vasi sanguigni e nel cuore È composto da una parte liquida plasma e da una solida cellule - Il plasma è parte del liquido

Dettagli

Il Sangue. Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph ) costituisce ¼ del liquido extracellulare

Il Sangue. Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph ) costituisce ¼ del liquido extracellulare Il Sangue Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph 7.2-7.4) costituisce ¼ del liquido extracellulare Composto da una parte liquida, PLASMA, e da una parte CORPUSCOLATA (eritrociti, globuli

Dettagli

FARMACOLOGIA DELL EMOSTASI E TROMBOSI

FARMACOLOGIA DELL EMOSTASI E TROMBOSI FARMACOLOGIA DELL EMOSTASI E TROMBOSI L aspirina acetila il residuo OH della Ser 529 nella PGH 2 sintetasi 100 mg di aspirina sono sufficienti ad inibire pressoche completamente la sintesi di trombossano

Dettagli

Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme generali per il prelievo...3

Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme generali per il prelievo...3 Pag 1/8 20/09/2010 SOMMARIO Elenco dei sinonimi e delle voci correlate...2 Modulistica in uso...3 Norme per il prelievo...3 FIRMA DI APPROVAZIONE: 20.09.2010 Prof. Gualtiero Palareti Pag 2/8 20/09/2010

Dettagli

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000

Dettagli

INTRODUZIONE. Introduzione

INTRODUZIONE. Introduzione Introduzione INTRODUZIONE Gli obiettivi di questa tesi sono: - Formulare un ipotesi di utilizzo del sistema infermieristico educativo e di sostegno di D. Orem per i pazienti affetti da trombosi venosa

Dettagli

EMATOLOGIA E VALUTAZIONE DELL'EMOSTASI NEL GATTO*

EMATOLOGIA E VALUTAZIONE DELL'EMOSTASI NEL GATTO* Veterinaria, Anno 10, n. 4, Dicembre 1996 95 EMATOLOGIA E VALUTAZIONE DELL'EMOSTASI NEL GATTO* MARJORY BROOKS DVM L'ematologia è una vasta disciplina comprendente i disordini delle componenti cellulari

Dettagli

Anemie non rigenerative

Anemie non rigenerative Anemie non rigenerative Le anemie non rigenerative si osservano meno frequentemente rispetto alle anemie rigenerative nel cane Il contrario avviene, invece, nel gatto Le anemia non rigenerative generalmente

Dettagli

Glossario: memory card

Glossario: memory card Livello 3 06 / Il sangue Informazioni per gli insegnanti 1/11 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli studenti giocano con i concetti riportati sulle memory card. Materiale Forma sociale Lavoro

Dettagli

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI

CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CORSO FORMATIVO RIVOLTO AI GIOVANI DIRIGENTI AVISINI CONOSCERE IL SISTEMA SANGUE PER CRESCERE NELLA NUOVA REALTA AVISINA IL BUON USO DEL SANGUE E DEGLI EMODERIVATI Perugia sabato 10 settembre 2011 Dott.

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti

Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti Ematologia - Laboratorio di Area Vasta Romagna (Pievesestina) e-mail: mrosetti@ausl-cesena.emr.it Provincia

Dettagli

Regurgitated pellet from Barn Owl

Regurgitated pellet from Barn Owl RODENTICIDI Maneggevolezza e sicurezza per l operatore Fortemente appetito dai roditori Mortalità elevata Tossicità selettiva Morte indolore Costi contenuti Regurgitated pellet from Barn Owl INTOSSICAZIONI

Dettagli

Cardiochirurgia di Legnano: impatto dell utilizzo di test viscoelastici sul consumo di emocomponenti/emoderivati

Cardiochirurgia di Legnano: impatto dell utilizzo di test viscoelastici sul consumo di emocomponenti/emoderivati Cardiochirurgia di Legnano: impatto dell utilizzo di test viscoelastici sul consumo di emocomponenti/emoderivati Dr. Riccardo Fiameni - UO Anestesia e Rianimazione ASST Ovest Milanese - Presidio Legnano

Dettagli

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa

Dettagli

LE EMOFILIE. Cosimo Pietro Ettorre Grottaglie

LE EMOFILIE. Cosimo Pietro Ettorre Grottaglie LE EMOFILIE Cosimo Pietro Ettorre Grottaglie 29.01.2011 se il figlio maschio di una donna viene circonciso e muore, e così fa il secondo, il terzo figlio non deve essere circonciso..e anche i figli della

Dettagli

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento. Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni.

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento. Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni. Livello 2 06 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/7 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni. Materiale

Dettagli

1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco?

1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco? QUESTIONARIO 1. Quali dei seguenti fattori influenza l assorbimento di un farmaco? 1. la sua solubilità 2. la sua concentrazione 3. l estensione della superficie disponibile per il suo assorbimento 4.

Dettagli

platelets coagulation OOa2M

platelets   coagulation   OOa2M platelets https://www.youtube.com/watch?v=r8jmfbyw2p4 coagulation https://www.youtube.com/watch?v=cy3a OOa2M Platelets and coagulation https://www.youtube.com/watch?v=_yqd0u3ztcs Hemostasis and thrombosis

Dettagli

Epistassi ricorrenti nell infanzia

Epistassi ricorrenti nell infanzia Epistassi ricorrenti nell infanzia Per epistassi ricorrente si intende il ripetersi di episodi di emorragia dalle cavità nasali avente origine, nella gran parte dei casi, dal Locus Valsalvae (anteriore)

Dettagli

SINDROME EMOLITICO UREMICA (SEU)

SINDROME EMOLITICO UREMICA (SEU) BACKGROUND REGIONE CALABRIA SINDROME EMOLITICO UREMICA (SEU) Codice esenzione RD0010 1 La sindrome emolitico uremica (SEU) è una grave malattia caratterizzata dalla insorgenza di anemia emolitica microangiopatica

Dettagli

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HPV. Human Papilloma Virus. #ConoscerePrevenireAmare

INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HPV. Human Papilloma Virus. #ConoscerePrevenireAmare INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI HPV Human Papilloma Virus #ConoscerePrevenireAmare COS È VIRUS È un infezione causata da una famiglia di virus, di cui sono stati identificati oltre 100 tipi, i più

Dettagli

I test per la trombofilia: quali no!

I test per la trombofilia: quali no! I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016 ROAD MAP Importanza della appropriatezza

Dettagli

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA

Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA PROF.SSA MARIA GABRIELLA MAZZUCCONI Responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma; Associazione Italiana Centri Emofilia, AICE EMOFILIA: PERCORSI INTEGRATI DI CURA L emofilia, come le altre

Dettagli

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione

Dettagli

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016

Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione.  Cremona settembre 2016 Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S

Dettagli

STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE

STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE REAZIONI ENZIMATICHE CHE PORTANO ALLA TRASFORMAZIONE DEL FIBRINOGENO IN FIBRINA Cascata Coagulativa: trasformazione

Dettagli

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa?

1. Vorresti condividere qualcosa di te? Nickname. Nazionalità. Età. Nazione in cui risiedi attualmente. Sei una studentessa? INTRODUZIONE Perchè una indagine riguardante delle informazioni relative alla tua diagnosi? Per progettare un domani migliore per le ragazze e le donne con problemi emorragici e per valutare le migliori

Dettagli

LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE

LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE LA GESTIONE DELLE COMPLICANZE EMORRAGICHE LUCA MASOTTI MEDICINA INTERNA SMN FIRENZE 2 3 4 5 6 Management dei sanguinamenti in corso di trattamento con farmaci anticoagulanti: obiettivi Neutralizzare l

Dettagli

Che cosa si intende per screening metabolico neonatale? Perché si effettua?

Che cosa si intende per screening metabolico neonatale? Perché si effettua? In cosa consiste e a cosa serve lo screening neonatale, perché è importante e quando allarmarsi. Prima della dimissione dal nido, a mio figlio è stato effettuato un prelievo dal tallone: mi hanno spiegato

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma:

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma: PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya Il trauma: - Valutazione iniziale e prime terapie chirurgiche del traumatizzato - Trauma del bambino, nell adulto e in gravidanza

Dettagli

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura.

Definizione. Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. LO SHOCK Definizione Shock NON è sinonimo, in termini medici, di svenimento, né indica una condizione di forte paura. Si tratta di una condizione caratterizzata da ridotta perfusione tissutale generalizzata:

Dettagli

ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO

ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO 6 Incontro Rete Ematologica Pediatrica Piemonte e Valle d Aosta Controversie in Ematologia ACCERTAMENTI EMATOLOGICI PRE-INTERVENTO MARIA MESSINA CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LE MALATTIE EMORRAGICHE

Dettagli

Francesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano

Francesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano LA REL e L ITP Francesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano REL - RETE EMATOLOGICA LOMBARDA La REL, istituita nel 2008, è un modello di collaborazione finalizzato alla realizzazione

Dettagli

Bilancio emostatico. Ipocoagulabilità. Ipercoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Bilancio emostatico. Ipocoagulabilità. Ipercoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie Emostasi L emostasi è il meccanismo fisiologico che presiede al processo di coagulazione del sangue in presenza di condizioni che determinano la fuoriuscita di questo dal letto vasale. L emostasi è regolata

Dettagli

PRE-ANALITICA E DATO DI LABORATORIO. IMPORTANZA E CORRELAZIONE

PRE-ANALITICA E DATO DI LABORATORIO. IMPORTANZA E CORRELAZIONE PRE-ANALITICA E DATO DI LABORATORIO. IMPORTANZA E CORRELAZIONE 01 MARIA CHIARA BALBONI Facilitatore della gestione della qualitàpreanalitica. TSLB Esperto Laboratorio Unico Provinciale Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi.

Eicosanoidi. Acidi grassi esterificati. lipocortina FANS. Prostanoidi. glucocorticoidi AC. ARACHIDONICO. Cicloossigenasi. glucocorticoidi Acidi grassi esterificati (fosfolipidi di membrana) lipocortina Fosfolipasi A2 FANS Cicloossigenasi AC. ARACHIDONICO Lipoossigenasi Eicosanoidi Prostanoidi Prostaglandine Trombossani (PG)

Dettagli

La chemioterapia per gli animali da compagnia

La chemioterapia per gli animali da compagnia La chemioterapia per gli animali da compagnia Cos è la chemioterapia e come funziona? Rappresenta un rischio per le persone? Quali sono gli effetti collaterali? Cos è la chemioterapia? Con la chemioterapia

Dettagli