STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE

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2 STRUTTURA DEI VASI INTIMA MEDIA - AVVENTIZIA ENDOTELIO FISIOPATOLOGIA DELLA COAGULAZIONE REAZIONI ENZIMATICHE CHE PORTANO ALLA TRASFORMAZIONE DEL FIBRINOGENO IN FIBRINA

3 Cascata Coagulativa: trasformazione sequenziale di Proteine Plasmatiche (Fattori) dallo stato inattivo in Enzimi attivi Via Intrinseca, Via Estrinseca Fattore X punto di convergenza, Via Comune Fattore x Fattore V Ca ++, Fosfolipidi Complesso che trasforma la Protrombina in Trombina

4 Trombina: enzima che porta alla formazione di FIBRINA Fibrinogeno Trombina Fibrina TROMBOEMBOLISMO Quando la formazione di un coagulo non svolge funzioni di tamponamento in difesa di un emorragia si parla di TROMBOSI, evento patologico contraddistinto dal deposito localizzato di Fibrina e di Elementi Figurati del Sangue all interno del lume di un vaso

5 TROMBOSI: Evento conseguente ad un alterazione: Dei meccanismi emostatici (ipercoagulabilità ematica, iperaggregabilità piastrinica iperviscosità) Dell endotelio vasale (deficit di meccanismi antitrombotici di parete o lesioni) Del flusso ematico (stasi o turbolenza) TRIADE DI VIRCHOW (1856)

6 La patogenesi del trombo è complessa, di solito concorrono più fattori predisponenti, la STASI EMATICA è però un elemento sempre presente nella Trombosi Venosa Caratt. Istologiche del trombo venoso: trombo misto che inizia a livello dei seni valvolari con vivace reazione flogistica della parete limitrofa. Evoluzione: tendenzialmente occlusivo, con propagazione prossimale e distale. Distruzione per fibrinolisi o fagocitosi. Embolizzazione possibile. Organizzazione e successiva ricanalizzazione con distruzione valvolare.

7 Risk groups in Trauma and Surgery in approximate order of decreasing frequency of DVT Spinal cord injury % Knee arthroplasty Leg amputatio Hip fracture surgery Hip arthroplasty Lower limb fracture Open prostatectomy General abdominal surgery Gynaecological surgery Kidney transplantation Non-cardiac thoracic surgery Neurosurgery Open meniscectomy % European Consensus Statement, Windsor, 1991

8 TVP arto inferiore destro

9 OSTRUZIONI ARTERIOSE ACUTE Le O.A.A. possono verificarsi su arterie sane o arterie già colpite da processi degenerativi della parete Cause: Di natura embolica (F.A., Cardiopat. Dilat. Valvulopatie, Aneurismi) Da trombosi (su placca già esistente) Da manovre invasive (cateterismi) Da trombofilia congenita Vasi maggiormente colpiti: quelli distali del grande circolo, ma anche i vasi coronarici, cerebrali, renali e viscerali. Conseguenze: Anossia dei tessuti; tanto più grave quanto più estesa risulta essere la regione ischemica.

10 Clinica: Anamnesi, Rilevazione dei segni e dei sintomi. (colore e temperatura della cute, dolore) Strumentale: Tecniche non invasive: ECODOPPLER. Tecniche invasive: ARTERIOGRAFIA. Scopo della terapia nel tromboembolismo arterioso, è quello di ristabilire quanto prima, il circolo ematico, ed eliminare o ridurre i sintomi clinici. A seconda dei casi avremo: Approccio farmacologico: trombolisi per via sist. o locoregi. Approccio chirurgico: embolectomia. Diagnosi Infermieristica :Alterazione della perfusione dei tessuti dovuta ad una circolazione compromessa. Obiettivo: Aumento della perfusione arteriosa delle estremità

11 TVP (trombosi venosa profonda) EMBOLIA POLMONARE DIAGNOSI DI TVP DIAGNOSI DI E.P. CLINICA STRUMENTALE CLINICA TEST OGGETTIVI

12 Profilassi della TVP: eparina s.c. Eparina a Basso Peso Molecolare Terapia della TVP Sono teoricamente possibili 3 approcci terapeutici: anticoagulanti, trombolitici, filtro cavale,

13 FARMACI ANTIAGGREGANTI: Farmaci che inibiscono la Funzione Piastrinica. 1) ASA 2) TICLOPIDINA 3) CLOPIDOGREL ANTICOAGULANTI: Farmaci che inibiscono la COAGULAZIONE, limitando la Formazione di FIBRINA Antic. DIRETTI Antic. INDIRETTI

14 CONTROLLO DELL ATTIVITA ANTICOAGULANTE Ambito terapeutico Effetto massimo Effetto minimo COMPLICANZE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE

15 Incidence of Ischemic and Hemorrhagic Stroke According to INR Category S.C. Cannegieter et al N Engl J Med, 333: 11-17, 17, 1995

16 TROMBOLITICI Determinano la DISSOLUZIONE del trombo che si è formato nel letto circolatorio. I farmaci anticoagulanti esplicano un azione di profilassi sulla formazione dei trombi o possono limitarne l accrescimento evitando il distacco di emboli quando il trombo stesso si è già costituito. I trombolitici sono in grado di svolgere un azione curativa vera e propria DISSOLVENDO il trombo. UK, tpa, trasformano Il PLASMINOGENO In PLASMINA Attacca le maglie di fibrina

17 INFERMIERISTICA TVP, EMBOLIA POLMONARE, EMBOLIA ARTERIOSA, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, HANNO CONDIZIONI PREDISPONENTI. L INFERMIERE DEVE CONTRIBUIRE CON UNA CORRETTA INFORMAZIONE A CORREGGERE TALI CONDIZIONI. PER QUANTO RIGUARDA L EVENTO ACUTO, LE VARIE PROCEDURE MESSE IN ATTO E GLI INTERVENTI TERAPEUTICI CONSEGUENTI, NECESSITANO DI PROFESSIONISTI ESPERTI E PREPARATI

18 IN TUTTE LE EMERGENZE VASCOLARI VANNO POSIZIONATI QUANTO PRIMA, ACCESSI VENOSI. CONTROLLATI DI FREQUENTE I PARAMETRI VITALI E L ASPETTO DELLE URINE (EMATURIA). IL DOLORE, NELL O.A.A., E LA CAUSA PRINCIP. DELL AGITAZIONE PSICO-MOTORIA, QUINDI VA CONTROLLATO ANCHE CON ANALGESICI FORTI. POSIZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE E DEL LETTO. ADEGUATA INFORMAZIONE DEL PAZIENTE SUI POTENZIALI RISCHI NELL USO DI CERTI FARMACI, GIUSTIFICANDO COSI I RIPETUTI PRELIEVI EMATICI.

19 PRESIDI OCCORRENTI PER L INFUSIONE DI EPARINA SODICA E/O TROMBOLITICI POMPA VOLUMETRICA VENFLON SIRINGHE PER EGA SET PER O2 TERAPIA

20 PARAMETRI EMATICI DA CONTROLLARE PRIMA DI INIZIARE LA TERAPIA QUADRO EMOSTATICO, (a PTT, PT, Fibrinogeno, DDimero). EMOCROMO FUNZIONALITA EPATICA E RENALE.

21 IN CORSO DI TERAPIA QUADRO EMOSTATICO OGNI 12 ORE O PIU FREQUENTE. EMOCROMO CON CONTA PLT OGNI GIORNO. CALCOLO DELLA RATIO (R) PER L aptt

22 aptt : TECNICHE DI PRELIEVO durante l infusione di EPARINA.

23 EDUCAZIONE SANITARIA AL PAZIENTE IN TAO Il problema più importante che si deve affrontare nell impiego di A.O. è quello di una mancanza di correlazione fissa tra DOSE SOMMINISTRATA ed EFFETTO ANTICOAGULANTE in relazione a numerosi FATTORI DI VARIABILITA. Variabilità individuale controllata geneticamente. Differenze nella velocità di metabolizzazione del farm. Variazioni dietetiche nell apporto di Vit. K Interazione farmacologica.

24 Per quanto riguarda la dieta, non è necessario prescrivere norme particolari, è sufficiente informare ii paz. dell opportunità di avere un apporto di vegetali costante. Importanti sono le raccomandazioni riguardanti eventuali ferite accidentali, traumi o estrazioni dentarie, Se possibile non praticare punture IM. Gli A. O. non si possono usare in GRAVIDANZA ESAMI DI LABORATORIO PER IL MONITORAGGIO DELLA TAO: TP-Th ESPRESSI IN INR

25 NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI

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