Rassegna Stampa del 16/07/ :15

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1 SICT Rassegna Stampa del 16/07/ :15 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.

2 INDICE UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 14/07/2007 Il Resto del Carlino Nasce a Rovigo una nuova scuola 13/07/2007 Il Gazzettino Roma Il genetista Guido Barbujani,... 15/07/2007 Il Mattino di Padova Università I nuovi corsi 2007 del Cur 14/07/2007 Il Piccolo Cosmologi a confronto a Trieste sui misteri del Big bang 14/07/2007 Il Piccolo Eurotech lancia «Janus» il supercomputer più piccolo e più veloce 14/07/2007 L' Adige Trento crea la Formula 1 dei computer 16/07/2007 La Nuova Ferrara Lampo premonitore 16/07/2007 La Nuova Ferrara BREVI 16/07/2007 La Nuova Ferrara Contro i disagi del gran caldo basta rivolgersi all' /07/2007 La Nuova Ferrara Ferrara non sarà Cenerentola 15/07/2007 La Nuova Ferrara Martedì l'incontro in Castello Si discutono i contenuti del Ptr 14/07/2007 La Nuova Ferrara Film al parco C'è «L'amico di famiglia» 14/07/2007 La Nuova Ferrara Contratto agli specializzandi 14/07/2007 La Voce di Romagna Università : ci sarà un'unica agenzia per il diritto allo studio

3 14/07/2007 Messaggero Veneto Mini-supercomputer da un progetto italo-spagnolo costruito da Eurotech 16/07/2007 Affari Finanza Al consumatore piace l azienda che lancia prodotti eco-sostenibili 13/07/2007 Costruzioni ECOLOGIA NEL CALCESTRUZZO 13/07/2007 Yahoo Finanza 12:30 Eurotech: Commessa Da 1 Mln Euro Da Universita ' Saragozza 13/07/2007 Yahoo Finanza 10:40 Eurotech: nasce il computer piccolo, veloce e che consuma poco

4 AZIENDA OSPEDALIERA S.ANNA 14/07/2007 Il Resto del Carlino ) BORSELLI 16/07/2007 La Nuova Ferrara L'aiuto agli anziani arriva via cavo 14/07/2007 La Nuova Ferrara Cona riaccende il dibattito AZIENDA USL DI FERRARA 15/07/2007 La Repubblica "Contro quereliamo il Rettore" 15/07/2007 Il Resto del Carlino I N QUEST'ULTIMO ANNO sono state... 15/07/2007 Il Resto del Carlino Tante chiamate al call-center 14/07/2007 Il Resto del Carlino BERRA Avis: domenica le donazioni 14/07/2007 Il Resto del Carlino Prodotti biologici negli ospedali 14/07/2007 Il Resto del Carlino MARCO BELLISTRACCI, 53 ANNI, VIGILE URBANO DI ARGENTA DENUNCIA DI AVER SUBITO UNA LACERAZIONE DELL'INTESTINO: IL DIRETTORE DELL' AUSL FOGLIETTA PROMETTE UN'INCHIESTA 15/07/2007 Il Domani Ateneo, la guerra delle querele Marco Merlini 14/07/2007 Il Domani La Regione apparecchia prodotti biologici e tipici nelle mense di Asl ed ospedali 16/07/2007 La Nuova Ferrara Anziani a lezione di memoria 16/07/2007 La Nuova Ferrara «Le attività sono gratuite per tutti i nostri utenti»

5 15/07/2007 La Nuova Ferrara Con il telefono dalla parte degli anziani 14/07/2007 La Nuova Ferrara Emergency day in piazza 16/07/2007 La Voce di Romagna Contro le dipendenze 40 mila euro in tre anni 15/07/2007 L'informazione Il biologico arriva nelle mense di Ausl e ospedali

6 AZIENDA USL FERRARA LOCALI 15/07/2007 Il Resto del Carlino Ospedale :'Basta confondere le acque' 14/07/2007 Il Resto del Carlino «Ho l'intestino lacerato dall'intervento e la mia vita non è più come prima» 14/07/2007 Il Resto del Carlino Il direttore Foglietta: «Avvieremo inchiesta amministrativa» 15/07/2007 La Nuova Ferrara Polemiche sul monumento «E' uno spreco di risorse» 15/07/2007 La Nuova Ferrara «Sul Borselli si fa allarmismo» 15/07/2007 La Nuova Ferrara Nuovi vertici al «Plattis» 15/07/2007 La Nuova Ferrara La camera mortuaria è già funzionante 14/07/2007 La Nuova Ferrara «Dobbiamo capire cosa è successo Faremo indagini e poi le valutazioni» 14/07/2007 La Nuova Ferrara A settembre addio day hospital 14/07/2007 La Nuova Ferrara Oggi l'abete bianco, domani... 14/07/2007 La Nuova Ferrara L'Ausl ignora una parte politica 14/07/2007 La Nuova Ferrara Assicuro: l' ospedale di Copparo non subirà alcun ridimensionamento 14/07/2007 La Nuova Ferrara Il dialogo in classe aiuta gli studenti SCENARIO SANITA E SALUTE 15/07/2007 Corriere della Sera I rischi della «verità» sull'embrione 72

7 14/07/2007 Corriere della Sera Università a caccia di infermieri Il ministero: «Lavoro assicurato» 16/07/2007 La Repubblica "Etichette-choc sugli alcolici per fermare questa carneficina" 73 74

8 UNIVERSITA E RICERCA 15/07/2007 La Repubblica Classifica Censis, exploit di Palermo Silvestri: "Il segreto? Siamo moderni" 15/07/2007 La Repubblica Nasce il grande polo della biomedicina 16/07/2007 Affari Finanza "'L'università non è pronta alla multidisciplinarietà"

9 UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 19 articoli

10 14/07/2007 Il Resto del Carlino Pag. V ROVIGO Nasce a Rovigo una nuova scuola NASCE a Rovigo la "Scuola di formazione per una consapevole cultura costituzionale" promossa dal Dipartimento di Scienza Giuridiche dell'università di Ferrara. La Scuola sarà attiva nel biennio 2007/08 presso il Cur e prevede un ciclo di lezioni con affermati costituzionalisti per conoscere la legge fondamentale della Repubblica italiana. L'iniziativa è rivolta in particolare agli studenti delle superiori. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 10

11 13/07/2007 Il Gazzettino Pag. 21 ED. NAZIONALE Roma Il genetista Guido Barbujani,... Roma Il genetista Guido Barbujani, nato a Adria (Ro) il 31 gennaio 1955, docente all'università di Ferrara, si è aggiudicato il premio internazionale Merck Serono per la saggistica per il suo libro "L'invenzione delle razze" (Ed. Bompiani), in cui sostiene l'inconsistenza teorica di qualsiasi tentativo di legittimare su basi scientifiche il concetto di razza. Il premio è stato consegnato ieri a Roma, davanti a una platea di scienziati, autorità e letterati. Ricevendo il premio lo studioso ha avuto parole molto critiche sullo stato della ricerca in Italia. «Non illudiamoci - ha detto - che possa essere facile uscire dall'abisso in cui è stata fatta precipitare, lasciata senza fondi e strutture, pur essendo sempre stata, proporzionalmente al resto del mondo, estremamente poco costosa rispetto ai risultati».assieme a Barbujani è stato premiato anche, per la letteratura, l'intellettuale e scrittore tedesco Hans Magnus Henzensberger, per il suo libro "Il mago dei numeri" (Eianudi) e una menzione d'onore è stata riservata allo studioso vicentino Massimiliano Bucchi, docente all'università di Trento, per le sue riflessioni sul rapporto politica - scoperte scientifiche. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 11

12 15/07/2007 Il Mattino di Padova Pag. 23 ED. NAZIONALE Università I nuovi corsi 2007 del Cur Il Cur, Consorzio università Rovigo ha ufficializzato l'offerta didattica per il prossimo anno accademico. I percorsi di studio attivati in collaborazione con l'università di Padova e di Ferrara, comprendsono 7 corsi triennali, 1 corso di laurea a ciclo unico di 5 anni in giurisprudenza, 2 bienni specialistici, 4 master e una scuola di specializzazione. E da quest'anno è al via il nuovo corso di educazione e animazione sociale e il master di primo livello «Death studies and the end of life». Il corso intende preparare operatori che lavorino nel campo dei servizi alla persona tenendo conto dei problemi legati alla morte e al morire. La necessità di offrire tale formazione è data dalla crescente richiesta sociale di figure capaci di gestire le relazioni nelle diverse forme del morire. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 12

13 14/07/2007 Il Piccolo Pag. 13 ED. NAZIONALE SCIENZA Al Centro di fisica un workshop che ha visto fra i relatori Paul Steinhardt e, unico italiano, Carlo Baccigalupi della Sissa - Trieste nel 2008 tra le sedi dove si analizzeranno i dati del satellite europeo Planck Cosmologi a confronto a Trieste sui misteri del Big bang TRIESTE «Avevo lavorato alla teoria dell'universo inflazionario per risolvere i problemi lasciati aperti dal Big Bang. E la rapidissima espansione dello spazio-tempo successiva al Big Bang, che abbiamo chiamato inflazione, in effetti ci spiega l'omogeneità e l'isotropia dell'universo su grande scala. Ma da qualche anno cerco di superare la cosmologia dell'inflazione e assieme ai miei colleghi della Princeton University ho proposto la teoria dell'universo ciclico: una successione di fasi in cui l'universo si contrae fino a collassare e quindi riprende a espandersi, e così avanti senza fine». Paul Steinhardt muove le mani con i palmi che si fronteggiano, mimando la successione di collassi ed espansioni del cosmo. L'aula magna del Centro di fisica teorica è vuota per la pausa pranzo. Ma un'ora prima centocinquanta cosmologi di mezzo mondo avevano seguito in silenzio quasi religioso la sua lezione, al workshop di «Cosmologia e stringhe» che si è concluso ieri a Miramare. Tra loro anche Andrei Linde, il grande teorico russo trapiantato a Stanford. Quattro anni fa Linde e Steinhardt - assieme ad Alan Guth - avevano ricevuto in questa sala la Medaglia Dirac proprio per la teoria dell'universo inflazionario. Ma da allora Linde non perde occasione per criticare Steinhardt e le sue nuove teorie. Anche qui a Trieste. «Troppo barocche», ripete. Steinhardt si limita a un sorriso ambiguo. L'Universo ciclico di Paul Steinhardt attinge a quella teoria delle stringhe che assimila le particelle elementari a cordicelle infinitesimali in rapidissima vibrazione. E cerca anche di spiegare perché da dieci anni in qua le osservazioni astronomiche ci dicono che l'universo - anziché rallentare la sua espansione, come prevedeva il modello cosmologico standard - stia invece accelerando. Per giustificare questa accelerazione Steinhardt ha ipotizzato un'energia misteriosa da lui stesso chiamata «quintessenza». Termine di sapore filosofico (il «quinto elemento», dopo aria, terra, fuoco e acqua) con cui anticamente si voleva spiegare la forza che impedisce alla Luna di cadere sulla Terra. «Merito di Steinhardt è quello di aver tentato di collegare le perturbazioni cosmiche con i fenomeni previsti dalla teoria delle stringhe», osserva Carlo Baccigalupi della Sissa, unico italiano relatore al workshop di Miramare. Trentanove anni, nato a Carrara, laureato in fisica all'università di Pisa, dottorato a Ferrara, Baccigalupi è arrivato nel 1999 alla Sissa, dove oggi è professore associato. E da dove mantiene contatti strettissimi con George Smoot, premio Nobel per la fisica dello scorso anno per la scoperta delle anisotropie nella radiazione cosmica di fondo. Spiega Baccigalupi: «A partire dal 1992 sono state identificate nella radiazione di fondo che permea l'universo delle irregolarità, delle anisotropie che risalgono a 300 mila anni dopo il Big Bang. Sono i 'semi' da cui avranno origine galassie e ammassi di galassie. Una scoperta che dobbiamo al satellite americano Cobe (che valse il Nobel a Smoot), a diversi altri esperimenti tra cui pallone Boomerang lanciato in Antartide da italiani e americani, e ora al magnifico lavoro che sta portando avanti un altro satellite astronomico americano: Wmap, lanciato nel 2001». «Queste anisotropie - continua Carlo Baccigalupi - vengono spiegate dalla teoria dell'universo inflazionario, con la sua espansione titanica e rapidissima sotto la spinta di un'energia di cui è responsabile un costituente elementare ipotetico detto 'inflatone', che conferisce energia al vuoto e che poi decade in altre particelle. Uno scenario che dà conto di quanto vediamo nell'universo ma che manca tuttavia di una solida base teorica. È a questo che Steinhardt sta puntando: collegare UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 13

14 14/07/2007 Il Piccolo Pag. 13 ED. NAZIONALE l'inflazione cosmica con la teoria delle stringhe». Tentativo riuscito? «Vedremo. Ma forse sarebbe meglio aspettare quello che il cielo ci dice», fa notare Baccigalupi. Perché tra un anno esatto, nel luglio del 2008, partirà dalla base di Kourou, in Guiana, il satellite europeo Planck. Il suo compito: tracciare una mappa del cielo più raffinata di quella di Wmap, rilevando inoltre la polarizzazione del fondo a microonde, capace di portare fino a noi la traccia delle onde gravitazionali, le oscillazioni dello spazio-tempo impresse dallo stesso inflatone. È un discorso che tocca da vicino Trieste, dove troverà sede (assieme a Cambridge e a Parigi) il centro per l'analisi dei dati che arriveranno da Planck. A gestirlo per conto dell'esa (l'agenzia spaziale europea) sarà una joint venture tra l'osservatorio astronomico e la Sissa, sotto la responsabilità di Andrea Zacchei dell'osservatorio, dello stesso Baccigalupi e di Gigi Danese, attuale vicedirettore della Sissa. «Grazie a Planck - conclude Carlo Baccigalupi - potremo distinguere le galassie in embrione dalle onde gravitazionali cosmologiche, che 'fotografano' il cosmo com'era una frazione di secondo dopo il Big Bang: appena 10 alla meno 35 secondi dopo l'esplosione primordiale. Insomma: sarà come vedere in faccia il botto che ha segnato l'origine dell'universo in cui ci troviamo». Fabio Pagan UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 14

15 14/07/2007 Il Piccolo Pag. 6 ED. NAZIONALE Commessa da un milione di euro Eurotech lancia «Janus» il supercomputer più piccolo e più veloce UDINE Nuovo battesimo in casa Eurotech, l'azienda di Amaro (Udine) presieduta da Roberto Siagri, leader nella progettazione e costruzione di nanocomputer. Si tratta di «Janus» il supercomputer più piccolo, più veloce e a minor consumo mai progettato. «Janus» è il risultato di un progetto di collaborazione italo-spagnola - un milione di euro il valore della commessa per l'azienda friulana - che ha visto coinvolti, a partire dalla seconda metà del 2005, prestigiosi Centri di Ricerca quali: i Dipartimenti di Fisica delle Università di Ferrara e di Roma «La Sapienza», il Bifi - Istituto de Biocomputation y Fisica de Sistemas Complejos - di Saragozza, l' Università di Saragozza e l'istituto de Investigacion en Ingenieria de Aragon. Nella «prova su strada», ovvero nell'elaborazione dei calcoli specifici per cui è stato ideato, Janus - ha reso noto Eurotech - è risultato essere ad oggi il supercomputer più piccolo, più veloce e a minor consumo. Per svolgere le operazioni che Janus elabora in un solo secondo, tre miliardi di persone, ovvero quasi l'intero pianeta, impiegherebbero 60 giorni. Capace di studiare oggetti sempre più piccoli, Janus vede e riesce a simulare strutture che altrimenti la Scienza moderna non potrebbe nemmeno guardare. L'introduzione e l'utilizzo di questo innovativo supercomputer dovrebbe accelerare gli studi nel campo della ricerca e della simulazione di applicazioni scientifiche nel campo delle Nanotecnologie e delle Life Sciences. Il primo prototipo di sistema completo troverà alloggio presso il Dipartimento del Bifi in Spagna già a partire dal prossimo novembre dove troverà applicazione sulle simulazioni delle proprietà fondamentali della materia. Intanto, un nuovo mini computer della Eurotech è stato assegnato in dotazione al Corpo Forestale regionale del Friuli Venezia Giulia. La presentazione del nuovo strumento tecnologico è avvenuta due giorni fa a Fusine (Tarvisio) nel corso dei festeggiamenti per il Patrono S. Giovanni Gualberto. Il dispositivo, realizzato dall'azienda friulana leader nelle nanotecnologie applicate all'informatica, è di dimensioni compatte e molto leggero e servirà, in una prima fase sperimentale, alla catalogazione della flora e della fauna. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 15

16 14/07/2007 L' Adige Pag. 9 Trento crea la Formula 1 dei computer Da Eth Lab il pc capace di otto milioni di miliardi di calcoli al secondo TRENTO - Nasce tra Trento e la Spagna «il computer-microscopio più potente del mondo con consumo di questo tipo, ossia molto più bassi del normale» e a un costo, un milione di euro, inferiore allo standard. Janus, questo è il suo nome, è il risultato di un progetto di collaborazione italospagnola, che ha visto coinvolti, oltre a Eth Lab di Trento, il centro di ricerca del gruppo Eurotech, a partire dalla seconda metà del 2005, i Dipartimenti di fisica delle università di ferrara e di roma «La Sapienza», il Bifi - Istituto de Biocomputation y Fisica de Sistemas Complejos - di Saragozza, l' Università di Saragozza e l'istituto de Investigacion en Ingenieria de Aragon. Nella «prova su strada» ovvero nell'elaborazione dei calcoli specifici per cui è stato ideato, Janus risulta essere ad oggi il Supercomputer più piccolo, più veloce e a minor consumo del mondo. Ogni sistema completo è infatti in grado di fornire una potenza di 8 Pops, ovvero otto milioni di miliardi di operazioni al secondo consumando solamente 10 Kw. Un sistema equivalente, formato da 2000 processori Cell ( quelli usati nella Playstation3 di Sony e i più potenti in commercio), ne consuma 300. Per svolgere le operazioni che Janus elabora in un solo secondo, tre miliardi di persone, ovvero quasi l'intero pianeta, impiegherebbero 60 giorni. Janus è il primo calcolatore al mondo a racchiudere tanti elementi in un ingombro così ridotto. Il sistema completo infatti prevede il proprio alloggiamento in un armadio di un metro di larghezza per uno di profondità per 2 di altezza e perciò compatibile con qualsiasi ufficio. Il calcolatore-microscopio (nel senso che riesce a guardare simulandoli i processi tipici di esperimenti di genetica o biomedicina che prima si osservavano con lenti potentissime) è stato progettato assieme ai ricercatori della collaborazione italo-spagnola e costruito da Eurotech nei laboratori del suo centro di ricerca Ethlab di Trento sfruttando la propria esperienza nella progettazione e fabbricazione di supercomputer specifici per il calcolo scientifico. Capace di studiare oggetti sempre più piccoli, vede e riesce a simulare strutture che altrimenti la scienza moderna non potrebbe nemmeno guardare. L'introduzione e l'utilizzo di questo Supercomputer dovrebbe accelerare gli studi nel campo della ricerca e della simulazione di applicazioni scientifiche nel campo delle micro e nanotecnologie e delle bioscienze. Il primo prototipo di sistema completo troverà alloggio presso il dipartimento del Bifi in Spagna già a partire dal prossimo novembre dove troverà applicazione sulle simulazioni delle proprietà fondamentali della materia. Il valore della commessa del supercalcolatore Janus per Eurotech e pari a circa 1 milione di euro. A breve, spiega il consigliere di Eurotech Giampietro Tecchiolli, sarà avviata la produzione per portare sul mercato altri supercalcolatori di questo tipo sempre al prezzo di un milione di euro l'uno. 14/07/2007 UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 16

17 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 17 ED. NAZIONALE Lampo premonitore Bagliore annuncia due anni prima l'esplosione di una Supernova - LA SCOPERTA Tra i ricercatori docente ferrarese FERRARA. E' un fenomeno mai osservato in precedenza: in una remota galassia, un «lampo» luminoso della durata di alcuni giorni, seguito a distanza di due anni da una esplosione di Supernova. I due eventi sarebbero stati prodotti dallo stesso oggetto celeste, una stella di almeno 60 volte la massa del nostro Sole giunta alla fine del proprio processo evolutivo. La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, è opera di un'équipe internazionale di astronomi, molti dei quali italiani. Tra di essi, anche il dottor Stefano Valenti, del Dipartimento di Fisica dell'università di Ferrara. Era il 16 ottobre 2004 quando Koichi Itagaki, un astrofilo giapponese, osservando con il suo telescopio amatoriale una remota galassia, UGC4904, vide comparire un oggetto luminoso. Un bagliore effimero: dopo appena qualche giorno, era già scomparso. Ma si trattava solo di attendere. Due anni più tardi, nella stessa identica posizione, a circa 78 milioni di anni luce da noi, ha infatti luogo l'esplosione catastrofica e violentissima di una stella supermassiccia. Esplosione che dà origine alla Supernova SN2006jc. Mai prima d'ora era stato osservato un evento simile. Un caso, una coincidenza? Oppure, quel lampo poteva essere stato il segnale premonitore - ancora non previsto da alcuna teoria astrofisica - dell'imminente esplosione che segna la fine del processo evolutivo delle stelle di grande massa? Un gruppo di ricercatori italiani, insieme a colleghi europei ed asiatici, ha voluto vederci chiaro. E ha dato immediatamente inizio a una campagna di osservazioni, utilizzando numerosi telescopi sparsi per il mondo - tra i quali quelli dell'osservatorio Astrofisico di Asiago e il Telescopio Nazionale Galileo alle Canarie, entrambi dell'inaf. Ebbene, il confronto tra le immagini raccolte nel 2004 e quelle del 2006 avvalora l'ipotesi che il lampo del 2004 sia stato emesso dallo stesso corpo celeste che ha generato SN2006jc: una stella di tipo Wolf-Rayet, ovvero una stella supermassiccia - inizialmente pari a volte la massa del Sole - giunta nella fase finale della sua evoluzione con un'atmosfera priva di idrogeno. I risultati di questa inattesa scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Nature, in un articolo firmato da un'équipe internazionale di astronomi coordinati da Andrea Pastorello, oggi all'università di Belfast dopo aver conseguito il dottorato all'università di Padova. «Il bagliore osservato nel 2004», spiega Massimo Turatto dell'inaf-osservatorio Astronomico di Padova, uno tra gli autori dello studio, «sarebbe stato prodotto da un enorme aumento di energia associato a una fase di grande instabilità, che ha preceduto l'esplosione finale di SN2006jc. La stella stava perdendo gli strati più esterni della sua atmosfera - in gran parte composti di idrogeno ed elio - attraverso il meccanismo detto «di vento stellare». La conferma di questo scenario è fornita proprio dalle accurate osservazioni di SN2006jc ottenute con i telescopi dell'inaf. Dai dati si osservano infatti fenomeni di interazione tra il gas espulso ad alta velocità dalla Supernova e quello già presente intorno al corpo celeste prima della sua esplosione, rilasciato a bassa velocità dalla stella nell'evento del 2004». Ora, gli astrofisici ipotizzano che quello di SN2006jc potrebbe non essere un caso isolato. «Analizzando il nostro vasto archivio di osservazioni di Supernovae», continua infatti Turatto «abbiamo individuato altri oggetti che mostrano caratteristiche simili a quelle di SN2006jc, e che erano stati genericamente classificati come «peculiari» per la scarsezza dei dati. Potremmo dunque UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 17

18 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 17 ED. NAZIONALE essere di fronte ad una nuova categoria di oggetti celesti, oggetti in grado di fornirci nuove indicazioni per migliorare le attuali teorie sulle fasi finali dell'evoluzione delle stelle di grande massa». UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 18

19 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 11 ED. NAZIONALE BREVI BREVI DA OGGI Via alle iscrizioni all'università Da oggi al 15 ottobre è tempo di iscrizioni all'università. Nell'anno accademico risultavano iscritti studenti, senza contare 731 masterizzandi di primo livello e 157 masterizzandi di secondo. A Ferrara quest'anno, dal 27 agosto al 10 ottobre, sarà possibile immatricolarsi solo presso il Siam, una struttura nata dalla necessità di accompagnare gli studenti nel percorso d'ingresso al mondo universitario. LE VACANZE Soggiorni sociali, posti disponibili Sono ancora disponibili alcuni posti per partecipare ai soggiorni sociali anziani organizzati dal Comune in collaborazione con Auser, Ancescao, Antea e Ada. Queste le mete ancora prenotabili: Sardegna (mare), Montesilvano (Abruzzo - mare), Vidiciatico (Emilia Romagna - montagna) e Limone (Lombardia - lago). Per informazioni e iscrizioni l'ufficio soggiorni anziani (via Colomba 18, tel ). ZONA NORD OVEST Consiglio di circoscrizione Si riunisce oggi alle 21, nella sede di via Ladino a Porotto, il consiglio della circoscrizione Nord Ovest. L'assemblea è chiamata a esprimere un parere su Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento e il controllo dei servizi per la prima infanzia, sulla costituzione dell'istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune e sul nuovo piano urbanistico comunale. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 19

20 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 10 ED. NAZIONALE Contro i disagi del gran caldo basta rivolgersi all' Il Comune di Ferrara ha avviato un piano a favore delle persone con più di 75 anni di età, per prevenire i disagi legati all'eccessivo caldo estivo. Attivato il 1 giugno - e fino al 15 settembre - è a disposizione dei cittadini un numero verde gratuito (tel ) al quale rivolgersi per eventuali necessità dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13. Il piano di intervento «Uffa che afa» ha lo scopo di contribuire a fronteggiare il caldo afoso che da qualche anno mette particolarmente in difficoltà i cittadini anziani che vivono da soli e non hanno la possibilità risolvere prontamente situazioni di disagio climatico. Per l'attuazione del piano il Comune di avvale della collaborazione di Azienda Usl, Azienda ospedaliero universitaria Sant'Anna, Auser, Antea, Ancescao, Acli, Arci e Croce Rossa Italiana, ha avviato un piano di intervento a favore delle persone con più di 75 anni di età. Il numero verde può essere composto per qualsiasi necessità e richiesta di informazioni e consigli. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 20

21 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 9 ED. NAZIONALE Piano territoriale Emilia Romagna: confronto al via Ferrara non sarà Cenerentola Replica a Sateriale: nessuno dimentica le eccellenze locali - Il sottosegretario: «Prematuro preoccuparsi». L'assessore: «Una sfida, non una minaccia» Superare il modello delle "città stato" per passare a una strategia di rete e di raccordo tra province. E costruire un nuovo sistema regionale con Bologna nel ruolo di punto di riferimento e snodo centrale. Sono queste le travi portanti del costruendo Piano Territoriale Regionale, il principale strumento di programmazione territoriale ancora nell'embrione del documento preliminare. Un contenitore che nel giro di un anno dovrà essere riempito di idee e progetti, attraverso una serie di consultazioni provinciali che prenderanno il via proprio domani. Ma, pur ancora allo stato "grezzo", la fisionomia del Ptr secondo il sindaco di Ferrara Sateriale rivela già un connotato chiarissimo: quello di Bologna capitale e protagonista del nuovo sistema-regione. Seppure in termini meno espliciti, Sateriale teme che il capoluogo si ritagli il ruolo di asso pigliatutto di risorse e progetti, a scapito dei territori più piccoli. E a scanso di equivoci, sabato ha lanciato l'allarme direttamente sul suo blog. Un allarme raccolto dai rappresentanti ferraresi in Regione. Pur con sfumature diverse, l'assicurazione del sottosegretario Alfredo Bertelli, dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi e del consigliere della Margherita Tiziano Tagliani appare unanime: quella presentato lo scorso 10 luglio a Bologna durante l'incontro tra il presidente Vasco Errani e tutti i sindaci emiliano-romagnoli è solo una bozza del Prt; ci sarà poi un anno di tempo per definirne i contenuti e dare spazio alle eccellenze e alle specificità locali. «Il sindaco fa il suo mestiere, come è giusto e legittimo che sia, intervenendo a difesa del suo territorio - afferma Bertelli - ma trovo che in questa fase sia prematuro criticare i contenuti del Ptr, perché di fatto siamo soltanto allo stadio del documento preliminare: poche pagine che tracciano le linee generali, quando solo nei prossimi mesi, con le consultazioni provinciali, si entrerà nel merito dei singoli territori. La Regione non ha affatto dimenticato o trascurato le eccellenze locali. A cominciare proprio dal riconoscimento Unesco per Ferrara, che è stato valorizzaro con un contributo a sostegno del programma per il centro storico. Del resto "fare sistema" significherà proprio mettere in rete i punti di forza di ciascuna città. E le eccellenze ferraresi dell'università e della ricerca, solo per fare un esempio, non saranno certo trascurate. Il percorso è appena iniziato». Una politica territoriale che cambia anche per la necessità di razionalizzare al meglio le risorse pubbliche, evitando inutili "doppioni". Da queste premesse, avverte l'assessore Ronchi, deve prendere le mosse la strategia del Prt: il territorio regionale deve dotarsi di strutture nodali e punti di riferimento economici, come aeroporti e fiere. Ma questa «deve essere considerata una sfida, non certo una minaccia. Aprire una riflessione sul ruolo strategico di Bologna non vuol dire che tutte le risorse saranno assorbite dal capoluogo, nè che le peculiarità territoriali non saranno valorizzate. Non credo che ci sia da preoccuparsi: ogni territorio avrà la possibilità di giocare le sue carte, partendo dalle proprie eccellenze e caratteristiche. Per questo è giusto aprire un dibattito ampio». Per quel che riguarda il settore della Cultura, Ronchi ricorda che le risorse regionali destinate a Ferrara sono aumentate rispetto all'anno scorso, ma sottolinea anche che la Regione «non può essere considerata un erogatore di finanziamenti, una specie di Grande Banca, ma un soggetto che compirà precise scelte sulla base di un'altrettanto precisa programmazione». Un esempio su tutti: se Bologna avrà il Mambo, museo di arte contemporanea, questo «dovrà innescare un rapporto fecondo tra le due città distanti appena 40 chilometri, ma non avrà senso realizzare un Mambo anche a Ferrara». Al tempo stesso, conclude l'assessore, «anche le città più grandi hanno tanto da imparare dalle piccole: UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 21

22 16/07/2007 La Nuova Ferrara Pag. 9 ED. NAZIONALE prendiamo i problemi di degrado nel centro storico di Bologna; Ferrara in passato ha avviato un'opera di riqualificazione e risanamento del centro dalla quale il capoluogo può prendere molte idee». Chi in parte approva i timori del sindaco è invece il consigliere Tiziano Tagliani, ex vicesindaco di Ferrara: «Condivido con Sateriale l'idea che, al di là dell'enfasi della presentazione, effettivamente l'unico elemento percepibile in modo netto nel Prt è il ruolo di Bologna come capitale regionale ed elemento trainante. Ma è anche vero che il Prt non è ancora stato approvato, e c'è un anno di tempo per i necessari approdondimenti e per capire bene in cosa consiste il Piano. Finora le scelte della Regione hanno sempre consentito di valorizzare le risorse e le peculiarità locali: e su questo non si possono fare passi indietro». Ferrara inoltre deve confrontarsi con una distanza di solo 40 chilometri dal capoluogo: «Viene continuamente ribadito il forte elemento di raccordo tra le due città - conclude Tagliani - Un altro punto da capire del Prt è il significato che si vorrà dare a questa vicinanza». Su quest'ultimo punto Sateriale aveva espresso le sue perplessità maggiori, là dove si domanda se la strategia regionale non sia di fatto considerare Ferrara «parte della grande area metropolitana bolognese». Tanto più che lo stesso presidente della Provincia Giorgio Dall'Acqua, nella veste di presidente Upi Emilia Romagna (Unione province italiane), del Prt aveva detto di condividere «l'idea di superare il policentrismo diffuso senza distinzione di ruoli, assumendo la prospettiva di un rinnovato protagonismo della regione nella competizione globale, con Bologna capitale e snodo dell'intero sistema, in grado di rappresentare tutta la Regione e non solo l'area metropolitana. Allo stesso tempo vanno riconosciute le identità e le specificità locali, da rafforzare in un processo di semplificazione e di specializzazione che superi le duplicazioni e le tentazioni di essere tutti candidati a tutto». Chi si schiera a 360 gradi sulle posizioni del sindaco è un consigliere comunale dell'opposizione, Mauro Malaguti di An: «Concordo con le preoccupazioni di Sateriale, anche perché a livello regionale l'attenzione per la nostra città non è ai massimi livelli. Ma al tempo stesso confido nei nostri rappresentanti in Regione, persone tutte di grande competenza e capacità. Ferrara è tra le città più belle d'italia e, a mio avviso, la più bella dell'emilia Romagna: la Regione dovrebbe considerarla il suo gioiellino. Con il centro storico, il Castello nel cuore della città, la cinta muraria integra e bellezze monumentali e architettoniche disseminate in tutta la ztl, Ferrara è un esempio unico e prezioso, che non è stato valorizzato a sufficienza, a partire dalle rotte turistiche che toccano Firenze, Bologna e Venezia». Da spendere sul tavolo della Regione, ribadisce Malaguti, Ferrara ha un patrimonio storico di capitale europea che, al tempo della signoria degli Estensi, ne fece il centro propulsore delle arti e della cultura nel Rinascimento, «senza nulla da invidiare a città come Firenze». Eppure, sottolinea ancora il consigliere comunale, «per festeggiare l'anno degli Estensi la Regione ha elargito un generosissimo contributo a Modena. E' una spia significativa di come la nostra città sia penalizzata e non considerata come merita. Non vorremmo che questo errore venisse ripetuto con il Piano territoriale regionale». E starà anche ai ferraresi mostrare l'abilità a saper essere buoni mercanti di se stessi. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 22

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