Nutrizione artificiale: indicazioni alla nutrizione enterale e parenterale e problematiche assistenziali del paziente in struttura e a domicilio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nutrizione artificiale: indicazioni alla nutrizione enterale e parenterale e problematiche assistenziali del paziente in struttura e a domicilio"

Transcript

1 Viterbo 13 Giugno 2009 Nutrizione artificiale: indicazioni alla nutrizione enterale e parenterale e problematiche assistenziali del paziente in struttura e a domicilio Dott. Maria Rosaria Malpieri Convegno Cibo e Invecchiamento: Elisir di Lunga vita o Sostegno alle Terapie

2 Nutrizione artificiale (NA) Procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare integralmente i fabbisogni nutrizionali dei pazienti altrimenti non in grado di alimentarsi sufficientemente per la via naturale.

3 Quando usare la NA? Presenza di malnutrizione Rischio di malnutrizione Situazioni che inducono ipercatabolismo Riposo intestinale

4 SE L ANZIANO E MALNUTRITO COSA GLI SERVE?? QUAL E IL SUO BISOGNO??

5 FABBISOGNO ENERGETICO BASALE METABOLISMO BASALE QUANTITA DI CALORIE RICHIESTE DALL ORGANISMO PER MANTENERE LE FUNZIONI FISIOLOGICHE VITALI: CIRCOLAZIONE SANGUIGNA RESPIRAZIONE ATTIVITA METABOLICA ATTIVITA ENDOCRINA MANTENIMENTO T CORPOREA

6 MALNUTRIZIONE: COSA SERVE?? A) paziente con malattia acuta ENERGIE TOTALI (Kcal / die) = METABOLISMO BASALE (circa 1300 Kcal die o il calcolo con la formula di HARRIS-BENEDICT) + FATTORI DI CORREZIONE PER ATTIVITA ( %, se allettamento) + FATTORI DI CORREZIONE PER MALATTIA ( almeno + 20 %) + 7 % PER OGNI GRADO DI T CUTANEA > A 37 GRADI PROTEINE = 1.2 gr / kg (come apporto di base) + CORREZIONI PER MALATTIA (DECUBITI ecc.)

7 MALNUTRIZIONE E PIAGHE DA DECUBITO (apporto calorico consigliato > a 28 KCal/Kg ) (apporto di proteine consigliato: g /kg di peso attuale) Se piaghe da decubito: Cal die + 20 % se allettato + 20 % se qualsiasi altra malattia + 7 % per ogni grado di T corporea > a 37 gradi

8 ULCERE I II GRADO Fabbisogno calorico aumentato del 7 % per ogni grado temperatura superiore a 37 gradi Fabbisogno di N aumentato di 4 g die (apporto integrativo di circa 25 g di proteine al giorno) ULCERE III IV GRADO Fabbisogno di N aumentato di 8 g die (apporto integrativo di circa 50 g di proteine al giorno)

9 MALNUTRIZIONE: COSA SERVE?? B) paziente senza malattie acute, che cammina METABOLISMO BASALE (circa 1300 Kcal die) + FATTORE DI CORREZIONE PER ATTIVITA FISICA(+30%)

10 FABBISOGNO CALORICO Nella pratica clinica APPORTI CALORICI CONSIGLIATI Kcal / Kg peso attuale mai > 35 Kcal/kg

11 FABBISOGNI CALORICO - PROTEICI FABBISOGNI: CALORICI PROTEICI AZOTATI Kcal/Kg/die g AA/Kg/die gn/kg/die Normale ,16 Aumentato ,2-1,8 0,2-0,3 Elevato ,5 0,3-0,4

12 FABBISOGNO CALORICO I LIPIDI devono costituire il 25-30% dell'apporto calorico Il fabbisogno di lipidi è di 0,8-1,5 g/kg/die

13 FABBISOGNO CALORICO TOLLERANZA ALL APPORTO CALORICO è limitata dalla capacità di metabolizzare: il glucosio: * 4-5 mg/kg/min = 5,76-7,2 g/kg/die * < 4 mg/kg/min nel paziente critico = 5 g/kg/die I lipidi: * 2,5 g/kg/die * 1 g/kg/die endovena nel paziente critico

14 FABBISOGNI CALORICO - PROTEICI FABBISOGNI IDRICI Adulto Anziano > 65 anni 30 ml/kg/die ml/kg/die FABBISOGNI di Microelementi Acidi grassi essenziali forniti con le miscele lipidiche Vitamine Oligoelementi o elementi traccia

15 FABBISOGNI di MICROELEMENTI FABBISOGNI GIORNALIERI DI OLIGOELEMENTI Oligoelemento Cromo Rame Fluoro Iodio Ferro Manganese Molibdeno Selenio Zinco Enterale 30 g 0,9 mg 4 mg 150 g 18 mg 2,3 mg 45 g 55 g 11 mg Parenterale mg 0,3-0,5 mg non ben definito non ben definito non aggiunto normalmente g non aggiunto normalmente g 2,5-5 mg

16 FABBISOGNI di MICROELEMENTI FABBISOGNI GIORNALIERI DI VITAMINE Vitamina Tiamina Riboflavina Niacina Acido Folico Acido Pantotenico Vitamina B 6 Vitamina B 12 Biotina Colina Acido Ascorbico Vitamina A Vitamina D Vitamina E Vitamina K Enterale 1,2 mg 1,3 mg 16 mg 400 g 5 mg 1,7 mg 2,4 g 30 g 550 mg 90 mg 900 g 15 g 15 mg 120 g Parenterale 3 mg 3,6 mg 40 mg 400 g 15 mg 4 mg 5 g 60 g non definito 100 mg 1000 g 5 g 10 mg 1 mg

17 SE L INTROITO ALIMENTARE NATURALE RISULTA INSUFFICIENTE Pensiamo a una correzione alimentare mirata agli OBIETTIVI che vogliamo raggiungere

18 DI OBIETTIVI UNA INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE A) fase acuta PRIORITA ALL ARRESTO DEL CATABOLISMO 1 ARRESTARE LA PERDITA DI PESO 2 MIGLIORARE IL PESO 3 MIGLIORARE LE DIFESE IMMUNITARIE 4 STABILIZZARE E GUARIRE LE PIAGHE DA DECUBITO B) fase non acuta, paziente stabile MIGLIORARE IL PESO

19 INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE SE IL PAZIENTE NON MANGIA O NON PUO MANGIARE NATURALMENTE (ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA, GRAVE DISFAGIA) CONSIDERARE LA POSSIBILITA DI UTILIZZARE UNA NUTRIZIONE ENTERALE MEDIANTE DIETE POLIMERICHE SE IL PAZIENTE MANGIA POCO CONSIDERARE L OPPORTUNITA DI SUPPLEMENTAZIONI NUTRIZIONALI ORALI CON DIETE POLIMERICHE ORALI

20 Nutrizione artificiale Nutrizione enterale Nutrizione parenterale

21 Criteri di Scelta della Nutrizione Artificiale Intestino funzionante? SI NO Enterale Parenterale < 30 gg > 30 gg < 15gg > 15 gg Sonda nasoga- Periferica* Centrale strica/digiunale Gastro/digiunostomia Obiettivi nutrizionali raggiunti? SI Continua Enterale NO Integrazione con NP

22 NUTRIZIONE ENTERALE (NE) Somministrazione di nutrienti direttamente all interno del canale gastrointestinale tramite l ausilio di sonde posizionate a diversi livelli del canale gastrointestinale stesso

23 NUTRIZIONE ENTERALE La NE, garantendo la presenza endoluminale di nutrimenti, iniziata precocemente, sembra essere in grado di prevenire le alterazioni dell'apparato G.I. assumendo pertanto anche un ruolo terapeutico

24 FABBISOGNI NUTRIZIONALI Quanto e cosa somministrare ad un paziente in NE? Dipende: dallo stato di nutrizione dalla patologia di base e patologie correlate dalla via di accesso utilizzata dal tratto gastroenterico dove viene somministrata

25 MISCELE NUTRIZIONALI NATURALI ARTIFICIALI preparazione ARTIGIANALE preparazione INDUSTRIALE POLIMERICHE MONOMERICHE Miscelazione estemporanea di alimenti naturali Miscelazione industriale di alimenti naturali SPECIFICHE MODULARI

26 MISCELE NUTRIZIONALI NATURALI ARTIFICIALI preparazione ARTIGIANALE preprazione INDUSTRIALE POLIMERICHE MONOMERICHE SPECIFICHE MODULARI

27 Classificazione in base alla COMPOSIZIONE BROMATOLOGICA NORMOCALORICHE IPERCALORICHE IPOCALORICHE IPERPROTEICHE ALTO RESIDUO BASSO RESIDUO

28 NORMOCALORICHE standard 1 Kcal/ml Osmolarità mosm/l NORMOPROTEICHE ( c.a 40 gr /l) BASSO RESIDUO Fasi iniziali NE NE in pazienti con funzionalità gastrointestinale moderatamente ridotta Svezzamento NPT Necessità di diete a basso residuo

29 IPOCALORICHE 0,5-0,75 Kcal/ml Osmolarità mosm/l NE in pazienti con fabbisogni calorici moderati ( trattamento medio-lungo termine ) Svezzamento NPT Fase iniziale NE MICI e SIC

30 IPERCALORICHE 1,2-2 Kcal/ml Osmolarità mosm/l NE in sepsi NE in trauma NE in insufficienza cardiaca NE in ustioni NE post-chirurgiche

31 ALTO RESIDUO 1-1,1 Kcal/ml Osmolarità mosm/l + FIBRE SOLUBILI E INSOLUBILI gr/l NE lunga durata in condizioni di stipsi Diverticolosi colon Pazienti ANZIANI allettati con difficoltà all evacuazione

32 ARRICCHITE IN FIBRA SOLUBILE GOMMA DI GUAR parzialmente idrolizzata FOS Fruttooligosaccaridi LE FIBRE SOLUBILI SONO IMPORTANTI PRECURSORI DI SUBSTRATI CHE AGISCONO SULLA STRUTTURA E SUL FUNZIONAMENTO DEL COLON BENESSERE FLORA BATTERICA INTESTINALE

33 Riduzione traslocazio ne batterica Riduzione rischio di sepsi Normalizza zione del transito gastrointestinale Azione ipolipemizzante Azione ipoglicemizzante

34 INDICAZIONI MICI : effetto antinfiammatorio e favorente la cicatrizzazione associato ad un incremento della proliferazione delle cellule epiteliali Prevenzione e trattamento DIARREA STIPSI CRONICA TERAPIA METABOLICA per modulazione digestione e assorbimento glucidico NE a lungo termine in pazienti allettati ANZIANO

35 ARRICCHITE IN IMMUNOMODULANTI ARGININA NUCLEOTIDI ACIDI GRASSI omega3 E DERIVATI (EPA e DHA) VITAMINE A,C,E ZINCO

36 INDICAZIONI immunonutrizione PRE operatoria pazienti critici a rischio di immunodepressione supporto immunitario in presenza di LESIONI DA DECUBITO

37 TERAPIA NUTRIZIONALE PIAGA DA DECUBITO ANZIANO FRAGILE MALNUTRIZIONE PIAGHE DA DECUBITO POTENZIARE I PROCESSI CICATRIZIALI PREVENIRE LA MALNUTRIZIONE

38 CARATTERISTICHE MISCELA? IPERCALORICA E IPERPROTEICA STADIO PIAGA FABBISOGNO CALORICO (Kcal non prot/kg/die ) FABBISOGNO PROTEICO (g/kg/die) I e II III-IV

39 ADDIZIONATA IN IMMUNONUTRIENTI > PRODUZIONE DI COLLAGENE ARGININA MIGLIORA LA MICROPERFUSIONE E L OSSIGENAZIONE DEI TESSUTI ACIDI GRASSI omega3 e derivati VITAMINE A, E, C ZINCO STIMOLANO LA FUNZIONE IMMUNITARIA ACCELERANO IL PROCESSO DI RIPARAZIONE TISSUTALE

40 MISCELE NUTRIZIONALI NATURALI ARTIFICIALI preparazione ARTIGIANALE preparazione INDUSTRIALE POLIMERICHE Miscele provviste di speciali requisiti per particolari condizioni cliniche MONOMERICHE SPECIFICHE MODULARI

41 AA a catena ramificata ( VALINA ISOLEUCINA LEUCINA ) ENCEFALOPATIA PORTOSISTEMICA AA aromatici ( TRIPTOFANO TIROSINA FENILALANINA) INSUFFICIENZA RENALE ipercaloriche 2Kcal/ml Ipoproteiche 30 gr/l ( alto v.b.) Sodio e Potassio Calcio + Fe + Zn +Se

42 DIALISI ipercaloriche 2 Kcal/ml Iperproteiche 70 gr/l Sodio e Potassio e Fosforo Calcio + Carnitina INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ipercaloriche 1,5 Kcal/ml IPERLIPIDICHE 55% IPOGLUCIDICHE 28%

43 DIABETE CARBOIDRATI 30-50% AMIDO FRUTTOSIO SACCAROSIO NORMOCALORICHE (1Kcal/ml) oppure moderatamente IPERCALORICHE ( 1,2Kcal/ml ) NORMOPROTEICHE (40gr/l) oppure IPERPROTEICHE (60 gr/l) LIPIDI : acidi grassi monoinsaturi + FIBRE SOLUBILI < curva glicemica IPERGLICEMIA > rischio di infezione ostacolo alla guarigione delle ferite e delle eventuali piaghe da decubito

44 Scelta della via di accesso Stato clinico del paziente Accessibilità e capacità di assorbimento dell apparato digerente Durata prevista del trattamento nutrizionale

45 VIE DI ACCESSO PER LA NE 1. Sondino naso-gastrico 2. Sondino naso digiunale 3. PEG - Gastrostomia chirurgica 4. PEJ - Digiunostomia

46 Vie di accesso: sondino naso gastrico Consigliabile l uso di sondini morbidi, di piccolo calibro, di materiale biocompatibile (silicone, poliuretano). Metodica utilizzata per NE di breve durata (<30 gg). Vantaggi: Facilità posizionamento Basso costo Svantaggi: Scarso comfort Facile dislocamento Maggiore facilità di reflusso gastroesofageo e polmonite ab ingestis Indicazioni: NE a breve termine

47 Vie di accesso: sondino naso digiunale E previsto il passaggio transiplorico della sonda che può avvenire passivamente sfruttando la normale peristalsi gastrica o attivamente guidando la sonda per via endoscopica Vantaggi: Facilità posizionamento Basso costo Svantaggi: Scarso comfort Facile dislocamento Indicazioni: ritardato svuotamento gastrico atonia gastrica

48 Vie di accesso: PEG Gastrostomia endoscopica percutanea Vantaggi: Accesso diretto allo stomaco Maggior comfort per il paziente Utilizzabile sia per NE che per decompressione Non richiede sala operatoria ne anestesia generale Svantaggi: Controindicata in caso di ascite importante, stenosi esofagee serrate, ulcera gastrico duodenale in atto, impossibilità alla esecuzione della endoscopia Indicazioni: NE a lungo termine ostruzioni subtotali del tratto gastroenterico alto tumori capo collo traumi della faccia malattie neurologiche con disfagia

49 Vie di accesso:gastrostomia chirurgica Vantaggi: Accesso diretto allo stomaco Maggior comfort per il paziente Utilizzabile sia per NE che per decompressione Svantaggi: Richiede sala operatoria e anestesia generale Indicazioni: NE a lungo termine ostruzioni subtotali del tratto gastroenterico alto tumori capo collo traumi della faccia malattie neurologiche con disfagia

50 Vie di accesso: digiunostomia - PEJ introduzione di una sonda nutrizionale a livello della prima o seconda ansa digiunale dopo il Treitz. può essere confezionata in corso di intervento chirurgico o per via percutanea endoscopica (PEJ) Vantaggi: Diminuzione del rischio di aspirazione e del RGE Possibilità di superare ostruzioni del tratto gastrointestianle prossimale Svantaggi: Dimensione dei sondini ( < 7 Fr.) -> somministrazione lenta dei nutrienti Indicazioni: gastrostomia non effettuabile inaccessibilità gastrica

51 Scelta della via di accesso Nutrizione Enterale < 30 gg > 30 gg SNG STOMIA Somministrazione nutripompa velocità di infusione controllata

52 TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE Bolo Caduta Mediante nutripompa Diurna notturna Fase di induzione: iniziare sempre la somministrazione in modo lento e graduale aumentando giornalmente la velocità di infusione e l apporto calorico

53 Controindicazioni all uso della NE Mancanza di adeguata funzione intestinale assorbente Compromissione del transito intestinale Negato consenso da parte del paziente o del tutore

54 Condizioni cliniche nelle quali è controindicata la NE Occlusione o subocclusiuone intestinale cronica di origine meccanica Grave ischemia intestinale Fistole digiunali o ileali ad alta portata (>400ml/die) Grave alterazione della funzione intestinale secondaria ad enteropatie o insufficienza della superficie assorbente

55 Complicanze meccaniche Sono correlate alla via di accesso o alla sonda nutrizionale a) Correlate alle sonde nutrizionali b) Correlate alle stomie

56 1) Ostruzione Correlate alle sonde Formazione di precipitato all interno della sonda Prevenzione: Utilizzare sonde con diametro >= 8 Fr. Lavare la sonda ogni 6/8 ore e ogni volta si interrompa il trattamento Evitare la somministrazione di farmaci ad alta viscosità Trattamento: Lavaggio a pressione con acqua, coca cola Mandrino (con attenzione)

57 Correlate alle sonde 2) Dislocazione o rimozione accidentale complicanza frequente a causa di insufficiente fissaggio della sonda, presenza di tosse o vomito, trazione accidentale della sonda. Attenzione al rischio di RGE e aspirazione. Prevenzione: Ancorare con attenzione la sonda al naso Istruire adeguatamente paziente e/o i familiari

58 3) Angolatura o attorcigliamento Correlate alle sonde Prevenzione: in fase di posizionamento utilizzare sondini mandrinati o con peso all estremità. 4) Emorragie e perforazioni Possono interessare teoricamente qualsiasi organo attraversato dalla sonda. Prevenzione: utilizzare sondini morbidi, flessibili, in materiale biocompatibile lubrificare la sonda prima dell introduzione. 5) Ulcere da decubito Possono interessare in particolare l ala del naso o il faringe. Prevenzione: vedi sopra

59 3) Peritonite Correlate alle stomie 1) Infezione - erosione decubito della cute peristomale Prevenzione: attentissimo e corretto nursing dell ingresso cutaneo della stomia 2) Rottura e migrazione della sonda Prevenzione: evitare trazioni eccessive della sonda, regolare ispezione e controllo della sonda stessa Prevenzione: attento controllo della stomia dopo posizionamento e attenta osservazione delle norme corrette di medicazione

60 Complicanze gastro-enteriche 1) Diarrea Complicanza frequente nella fase iniziale del trattamento, raramente la sola causa è la NE. Definizione : > di 3 scariche liquide/die con volume > 400 ml. Prevenzione: Ridurre al minimo le manipolazioni delle miscele Utilizzare miscele pronte industriali Sostituire miscela, sacche e vie di infusione ogni 24 ore Iniziare la somministrazione in modo lento e graduale Trattamento: Ridurre velocità infusione Ridurre osmolarità della miscela Aumentare l apporto idrico Eventualmente sostituire la miscela (fibre solubili)

61 Complicanze gastro-enteriche 2) Distensione e dolori addominali Il più delle volte dovuti ad eccessiva velocità di infusione o elevati volumi di infusione iniziali Prevenzione: Iniziare infusione a bassa velocità e proseguire in modo graduale con aumento di velocità di circa ml/ora/die Trattamento: Ridurre la velocità di infusione Eventuale terapia sintomatica

62 Complicanze gastro-enteriche 3) Nausea e vomito Da distensione gastrica, eccessiva osmolarità della miscela, eccessiva velocità di infusione, rallentato svuotamento gastrico, intolleranza al lattosio (le miscele in commercio ne sono prive). Prevenzione: Controllo osmolarità miscela Iniziare la somministrazione in modo lento e graduale Controllo del ristagno gastrico Posizionamento del paziente con busto a 30 gradi.

63 Complicanze gastro-enteriche 4) Stipsi Complicanza molto frequente nella NE a lungo termine. Cause: Ridotto apporto di fibre nelle miscele nutritive Ridotto apporto di liquidi Ipomobilità del paziente (i pazienti immobilizzati presentano un tempo di transito intestinale molto prolungato, l immobilizzazione riduce i movimenti di massa intestinali che inducono la progressione del bolo e che sono stimolati dall entrata del cibo in duodeno) Terapie con farmaci o presenza di patologie che riducono la peristalsi intestinale Prevenzione e Trattamento: correzione fattori citati

64 Complicanze metaboliche Nella NE correttamente condotta le complicanze metaboliche sono molto rare 1) Alterazioni del bilancio idrico con iperidratazione (rara) o disidratazione (infusione di miscele iperosmolari, diarrea da antibiotici) 2) Ipoglicemia (interruzione improvvisa della NE nel paziente diabetico in trattamento antidiabetico) 3) Alterazioni elettrolitiche (iponatrienemia, ipokaliemia, iperkaliemia)

65 Complicanze infettive 1) Broncopolmonite ab ingestis rappresenta la complicanza più grave della NE, può verificarsi per aspirazione di nutrienti nelle vie respiratorie. Fattori di rischio: - rallentato svuotamento gastrico - Assenza del riflesso della tosse - Stato di coscienza compromesso Prevenzione: Posizionamento del paziente con il busto a 30 gradi Controllo del ristagno gastrico (RG) ogni 4/6 ore N.b: volumi di RG > 200 ml controindicano la somministrazione immediata della miscela 2) Contaminazione batterica della miscela rappresenta una complicanza rara della NE, può verificarsi quando si utilizzano miscele artigianali con manipolazioni non corrette

66 NUTRIZIONE PARENTERALE (NP) Somministrazione di nutrienti direttamente all interno del torrente circolatorio

67 Nutrizione Parenterale nell anziano Metodica terapeutica non priva di complicanze, anche gravi, e di difficile gestione tecnica; l indicazione all uso della NP deve essere sempre confermata dopo un attenta valutazione dell incapacità del paziente a mantenere un soddisfacente quadro nutrizionale con supporti diversi dalla NP

68 COMPONENTI DELLE SOLUZIONI PER NUTRIZIONE PARENTERALE NUTRIENTI PER MISCELE DI NP E LORO FONTI LIQUIDI AZOTO ACQUA AMINOACIDI CALORIE NON PROTEICHE GLUCOSIO LIPIDI ELETTROLITI OLIGOELEMENTI VITAMINE SOLUZIONI ELETTROLITICHE CONCENTRATE SINGOLI OLIGOELEMENTI O MISCELE SOLUZIONI MULTIPLE O SINGOLE VITAMINE

69 MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE STANDARD PERSONALIZZATE ALL-IN-ONE

70 MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE BINARIE glucosio + aminoacidi TERNARIE ( ALL-IN-ONE) glucosio + aminoacidi + lipidi STANDARD ( miscele precostituite industriali ) PERSONALIZZATE (allestite presso la Farmacia Ospedaliera )

71 MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE REQUISITI per un CORRETTO ALLESTIMENTO di MISCELE per NP Asepsi Corretta sequenza di miscelazione Controllo di qualita Conservazione adeguata delle sacche

72 VIA DI SOMMINISTRAZIONE PERIFERICA Solo se l Osmolarità è < 800 mosm/l Se la durata è < 7-15 giorni CENTRALE Per miscele con un alta Osmolarità (> 800 mosm/l) Per NPT a lungo termine Non utilizzare la stessa via per i farmaci!

73 GLI ACCESSI VENOSI Fattori determinanti la scelta dell accesso venoso 1 durata prevedibile del trattamento 2 condizioni del sistema venoso periferico 3 modalità d uso (quotidiano opp. periodico/episodico) 4 ambiente (ospedale opp. ambulatorio/domicilio) 5 stile di vita e compliance del paziente 6 esperienza dello staff medico infermieristico deputato all impianto/gestione del sistema

74 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE correlate al catetere venoso metaboliche epato-biliari ossee carenziali

75 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE Complicanze del cateterismo venoso centrale all inserzione, legate alla via scelta puntura arteriosa accidentale pneumotorace aritmia malposizione

76 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE Complicanze del cateterismo venoso centrale precoci (prime ore) ematoma locale dolore locale emotorace pneumotorace tardivo

77 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE Complicanze del cateterismo venoso centrale tardive problemi meccanici: ostruzione del CVC rimozione accidentale del CVC kinking, rottura o danni del tratto esterno pinch-off rottura o danni del tratto interno deconnessione del reservoir trombosi venosa infezione: punta, catetere, port tramite cutaneo punti di fissaggio

78 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE alterazioni dell'equilibrio idro-elettrolitico alterazioni del metabolismo gludicico alterazioni del metabolismo lipidico alterazioni del metabolismo azotato alterazioni dell'equilibrio acido-base sindrome da refeeding' sindrome da overfeeding' alterazioni del tratto gastroenterico alterazioni del metabolismo osseo (Ca/P) carenze di micronutrienti

79 COMPLICANZE DELLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE Sindrome da Rialimentazione Refeeding Syndrome (2-6 giorni dopo la rialimentazione) Complicanza più grave, a volte mortale,che può verificarsi in corso di alimentazione aggressiva in pazienti malnutriti e digiunanti da molto tempo con un metabolismo adattato all utilizzo degli acidi grassi e dei corpi chetonici. Dovuta prevalentemente a deficit di fosforo, ma concorrono anche i deficit di potassio, magnesio, vitamine idrosolubili. Parametri di allarme: Ipofosfatemia, Ipokaliemia, Ipomagnesiemia Ritenzione idrica

80 CONCLUSIONI 1. Il paziente anziano è maggiormente a rischio di ipo e/o malnutrizione e richiede pertanto un piano nutrizionale personalizzato ed accurato 2. La gerarchia dell intervento nutrizionale nel paziente anziano malnutrito deve prevedere prima di tutto la possibilità di usare integratori per os, la NE e per ultimo la NP 3. La NP deve prevedere un accurato monitoraggio soprattutto nel periodo iniziale perché i rischi di iperidratazione, disidratazione, iperglicemia, alterazioni elettrolitiche e le conseguenti complicanze neurologiche e cardiocircolatorie possono insorgere, nel paziente anziano, con maggiore facilità 4. La gestione della NP deve prevedere protocolli ben definiti di attuazione della stessa al fine di prevenire o minimizzare le complicanze metaboliche, infettive o meccaniche legate alla stessa 5. Nei pazienti sottoposti ad NP deve periodicamente essere verificato l eventuale recupero della funzione intestinale per poter ripristinare quanto prima possibile una alimentazione più fisiologica

81 CONCLUSIONI 6) Gli effetti collaterali e le complicanze della NA sono rari e si minimizzano con l esperienza e con un attento addestramento tecnico e gestionale anche del paziente e/o dei familiari 7) La valutazione dello stato nutrizionale ed il calcolo dei fabbisogni nutrizionali eseguiti all inizio della terapia nutrizionale devono essere monitorati ad intervalli regolari: più ravvicinati se il paziente è metabolicamente instabile, più distanziati quando la situazione clinica è stabile 8) L applicazione e l adesione a precisi protocolli di infusione, trattamento e sorveglianza delle complicanze sono fondamentali per un buon successo nutrizionale.

RAZIONALE PER L IMPIEGO DELLA N.A. :INDICAZIONI E CRITERI DI SCELTA

RAZIONALE PER L IMPIEGO DELLA N.A. :INDICAZIONI E CRITERI DI SCELTA RAZIONALE PER L IMPIEGO DELLA N.A. :INDICAZIONI E CRITERI DI SCELTA SERVIZIO ANESTESIA RIANIMAZIONE MEDICINA IPERBARICA P.O. MARINO Dr. Paolo Castaldi NUTRIZIONE ARTIFICIALE procedura terapeutica per nutrire

Dettagli

P.A. prodotti per nutrizione enterale per servizio farmacia per anni tre + un anno di rinnovo

P.A. prodotti per nutrizione enterale per servizio farmacia per anni tre + un anno di rinnovo Procedura aperta per la fornitura di prodotti per quantità tre anni anno anno a INTEGRATORI ORALI 1 Integratore liquido IPERCALORICO (1,5 Kcal/ml) completo e bilanciato privo di lattosio e di glutine,

Dettagli

Nuovo protocollo delle nutrizioni

Nuovo protocollo delle nutrizioni OSPEDALE SACRA FAMIGLIA Erba (Co) Ordine Ospedaliero dei Fatebenefratelli FARMACIA INTERNA Nuovo protocollo delle nutrizioni Presentazione del 9 Novembre 2013 Dott. Lorenzo Pietro Gerosa Nutrizioni per

Dettagli

ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio???

ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio??? ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE Da dove comincio??? DOVE VOGLIO ANDARE??? Raccomandazioni pratiche L elaborazione di un piano terapeutico con la NA prevede: 1) L identificazione del soggetto

Dettagli

MISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizional Azienda Ospedaliera Sant Anna Como

MISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizional Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE Como, 20 giugno 2011 Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizional Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE NUTRIZIONALI Preparazione ARTIGIANALE NATURALI

Dettagli

Le Miscele per la Nutrizione ENTERALE

Le Miscele per la Nutrizione ENTERALE Associazione Interdisciplinare Medici Ospedalieri Sardi Cagliari 25-26 marzo 2009 Le Miscele per la Nutrizione ENTERALE De Muro Maria Dolores ASL8 Cagliari Servizio Farmacia Ospedale Marino Presupposti

Dettagli

DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE. Costo unitario iva esclusa

DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE. Costo unitario iva esclusa DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE Lotti Descrizione Prodotto Quantità Costo unitario iva esclusa Inporto lotto iva esclusa Importo in lettere iva esclusa 1 2 DIETA ENTERALE POLIMERICA

Dettagli

ALLEGATO "B" - FABBISOGNI E IMPORTI

ALLEGATO B - FABBISOGNI E IMPORTI NUMERO LOTTO DESCRIZIONE Quantità totale presunta Prezzo unitario (IVA esclusa) Importo totale presunto (IVA esclusa) 1.a Deflussori pack universali per nutripompa 17000 2,60 44.200,00000 1 1.b Deflussori

Dettagli

TABELLA ECONOMICA DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE VALORE DELL'OFFERTA

TABELLA ECONOMICA DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE VALORE DELL'OFFERTA TABELLA ECONOMICA DIETE E PRODOTTI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE VALORE DELL'OFFERTA LOTTO 1 DIETE ED INTEGRATORI PER NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE E PRODOTTI PER DISFAGIA - ADULTI Q P Rif. Descrizione

Dettagli

ALLEGATO B IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA , , , , , , , , ,00 57.

ALLEGATO B IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA , , , , , , , , ,00 57. ALLEGATO B Lotti 1 2 Descrizione Prodotto NORMOCALORICA PER SONDA NORMOCALORICA PER SONDA CON FIBRE IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA 128.800,00 67.945,00 CAPACITA' ECONOMICA 64.400,00 33.972,50 3 IPERCALORICA

Dettagli

LA NUTRIZIONE ENTERALE. Riccardo Francesconi

LA NUTRIZIONE ENTERALE. Riccardo Francesconi LA NUTRIZIONE ENTERALE Riccardo Francesconi non assicurare le necessità nutritive al paziente solamente perché questi non può o non deve alimentarsi equivale a dichiarare la propria incapacità clinica

Dettagli

SCHEDA OFFERTA ALLEGATA LOTTO 1:

SCHEDA OFFERTA ALLEGATA LOTTO 1: SCHEDA ALLEGATA LOTTO 1: MISCELE PARENTERALI DEFINIZIONE QUANTITA PREZZO Soluzione di aminoacidi al 5,5 % e glucosio al 15 elettroliti, osmolarità 850 mosm/l, stabilità minima di 18 mesi a temperatura

Dettagli

LISTA DELLE FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL APPALTO: NUTRIZIONE ENTERALE ML

LISTA DELLE FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL APPALTO: NUTRIZIONE ENTERALE ML DIETA POLIMERICA STANDARD. Penne Popoli Dieta Enterale Polimerica Standard per sonda. Pronta all uso, normocalorica (, Kcal/Ml ). Priva di fibre e glutine. Contenuto di lattosio clinicamente ininfluente.

Dettagli

DIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA. PEG Gastrostomia. Endoscopica Percutanea

DIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA. PEG Gastrostomia. Endoscopica Percutanea DIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea Che cosa è? La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è una procedura che comporta il posizionamento

Dettagli

ALLEGATO A :fabbisogno presunto triennale NUTRIENTI. totale Totale NAD DIETE ELEMENTARI DIETE SEMIELEMENTARI

ALLEGATO A :fabbisogno presunto triennale NUTRIENTI. totale Totale NAD DIETE ELEMENTARI DIETE SEMIELEMENTARI ALLEGATO A :fabbisogno triennale NUTRIENTI Totale NAD (oltre 1 a base di aminoacidi liberi, arricchita in ARA e in DHA in polvere uso 0-12 mesi 0,7 200 bar da 400 g ca DIETE ELEMENTARI 600 480 120 0 24,00

Dettagli

ALLEGATO A IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA. Lotti Descrizione Prodotto Specifiche Prodotto

ALLEGATO A IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA. Lotti Descrizione Prodotto Specifiche Prodotto ALLEGATO A Lotti Descrizione Prodotto Specifiche Prodotto IMPORTO TOTALE LOTTO IVA ESCLUSA 1 NORMOCALORICA PER SONDA apporto calorico 0,9-1.1 Kcal/ml Osmolarità 270 mosm/lt 128.800,00 2 NORMOCALORICA PER

Dettagli

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro Diabete e nutrizione artificiale Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata alle persone in

Dettagli

FORNITURA DI FORMULE PER NUTRIZIONE ENTERALE, SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI ORALI E INTEGRATORI DIETETICI

FORNITURA DI FORMULE PER NUTRIZIONE ENTERALE, SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI ORALI E INTEGRATORI DIETETICI FORNITURA DI FORMULE PER NUTRIZIONE ENTERALE, SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI ORALI E INTEGRATORI DIETETICI PER LE AZIENDE SOCIO-SANITARIE LOCALI E PER LE AZIENDE OSPEDALIERE DELLA REGIONE VENETO CAPITOLATO TECNICO

Dettagli

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Criticità e bisogni della persona con diabete Bologna, 9 giugno 2014 IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Franco Tomasi LO SCENARIO L iperglicemia costituisce

Dettagli

Formule enterali e integratori. Dietista Paola Accorsi

Formule enterali e integratori. Dietista Paola Accorsi Formule enterali e integratori Dietista Paola Accorsi Cosa influenza la scelta di una miscela nutrizionale? Età del soggetto Richieste nutrizionali Eventuali disfunzioni dell apparato gastrointestinale:malassorbimento

Dettagli

L alimentazione artificiale al domicilio. Dietista Anna Rita SABBATINI

L alimentazione artificiale al domicilio. Dietista Anna Rita SABBATINI L alimentazione artificiale al domicilio Dietista Anna Rita SABBATINI Posizionamento delle sonde Sondino naso-gastrico (SNG) Metodo diretto Metodo endoscopico Con tecnica radiologica Sondino naso-duodenale

Dettagli

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio Cagliari 25-26 Marzo 2009 Caesar s Hotel 1 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE IPERCATABOLICO Dr.ssa Giuseppina Loria Servizio Anestesia e Rianimazione

Dettagli

MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI. Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo

MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI. Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI INFUSIONE TECNICA DI

Dettagli

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE

Dettagli

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP I benefici ottenuti dalla somministrazione di tali substrati

Dettagli

GESTIONE GASTROSTOMIA

GESTIONE GASTROSTOMIA GESTIONE GASTROSTOMIA UN PO DI SIGLE N.A.: Nutrizione Artificiale N.E.: Nutrizione Enterale S.N.G.: Sondino Naso Gastrico P.E.G.: Gastrostomia Endoscopica Percutanea P.E.Y: Digiunostomia Endoscopica Percutanea

Dettagli

Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica A.A 2008/2009. La Nutrizione. Roberta Rosmarino

Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica A.A 2008/2009. La Nutrizione. Roberta Rosmarino Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica A.A 2008/2009 La Nutrizione Roberta Rosmarino 1 Funzione nutrizionale Il metabolismo è l insieme delle trasformazioni chimico-biologiche

Dettagli

NUTRIZIONE ENTERALE

NUTRIZIONE ENTERALE NUTRIZIONE ENTERALE PRINCIPI FONDAMENTALI I diversi nutrienti hanno ciascuno funzioni specifiche all interno del corpo e lavorano insieme per produrre energia, regolare i processi metabolici e sintetizzare

Dettagli

VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE. Valeria De Carli Deluca Colugnat

VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE. Valeria De Carli Deluca Colugnat VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE E SUE COMPLICANZE Valeria De Carli Deluca Colugnat VANTAGGI DELLA NET Minori complicanze Minori costi è necessaria l integrità del tratto gastrointestinale TIPI DI

Dettagli

PRODOTTI PER LA NUTRIZIONE ENTERALE E SERVIZIO DI GESTIONE TERAPEUTICA. Nome Commerciale NUTRISON 500ML NUTRISON MULTIFIBRE 500 ML

PRODOTTI PER LA NUTRIZIONE ENTERALE E SERVIZIO DI GESTIONE TERAPEUTICA. Nome Commerciale NUTRISON 500ML NUTRISON MULTIFIBRE 500 ML 1 Dieta polimerica liquida normocalorica a basso tenore di fibre, somministrabile per sonda. Apporto calorico richiesto 1 Kcal/ml. Osmolarità massima 300mOsm/l. 500 0,69 25.000 17.250,00 46.000,00 2 Dieta

Dettagli

Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO

Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO NUTRIZIONE ARTIFICIALE E una procedura terapeutica mediante la quale è possibile soddisfare i bisogni

Dettagli

Nutrizione Artificiale in Chirurgia

Nutrizione Artificiale in Chirurgia Ospedale di Pistoia - Chirurgia Generale Direttore: Dr. S. Giannessi Nutrizione Artificiale in Chirurgia Tommaso Marcucci U.O. Chirurgia-Pistoia -Malnutrizione/complicanze post-operatorie- In ambito chirurgico

Dettagli

L intervento nei disturbi dell alimentazione: aspetti nutrizionistici

L intervento nei disturbi dell alimentazione: aspetti nutrizionistici APPROPRIATEZZA CLINICA, STRUTTURALE E OPERATIVA NELLA PREVENZIONE, DIAGNOSI E TERAPIA DEI DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE L intervento nei disturbi dell alimentazione: aspetti nutrizionistici Dott. Giancarlo

Dettagli

Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo

Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo Definizioni Alimentazione Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo Nutrizione complesso di processi biologici che consentono o condizionano la conservazione, l accrescimento,

Dettagli

Il/la sottoscritto/a nato/a a il in qualità di della Ditta con Sede Legale in

Il/la sottoscritto/a nato/a a il in qualità di della Ditta con Sede Legale in ALLEGATO C4 AL DECRETO n. 50 DEL 15 MAG 2015: OFFERTA SENZA PREZZI - PROCEDURA APERTA PER LA SOTTOSCRIZIONE DI UNA CONVENZIONE PER LA FORNITURA DI, D IN FABBISOGNO ALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE

Dettagli

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE FINALITA DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL UTENZA L Unita operativa di Neurorianimazione si occupa

Dettagli

Allegato A al Decreto del Dirigente regionale n.79 del 23/09/2015

Allegato A al Decreto del Dirigente regionale n.79 del 23/09/2015 1 =1 SONDA) NORMOCALORICA SENZA FIBRA CONFEZIONI NON IN VETRO 500-1000 ml Offerta superiore alla BA 0,00280 ml =2 SONDA) NORMOCALORICA CON FIBRA CONFEZIONI NON IN VETRO 500 ml Offerta superiore alla BA

Dettagli

REGIONE ABRUZZO A Z I E N D A U. S. L. - PESCARA LISTA DELLE FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL APPALTO: NUTRIZIONE ENTERALE

REGIONE ABRUZZO A Z I E N D A U. S. L. - PESCARA LISTA DELLE FORNITURE PREVISTE PER L ESECUZIONE DELL APPALTO: NUTRIZIONE ENTERALE NUTRIZIONE ENTERALE DIETA POLIMERICA STANDARD. DIETA ENTERALE POLIMERICA STANDARD PRONTA ALL USO, PER SONDA, NORMOCALO= RICA (, KCAL/ ), Priva di fibre e glutine. Contenuto di lattosio clinicamente ininfluente.

Dettagli

U.O. FARMACIA. SCHEDE INFORMATIVE SULL IMPIEGO DI SACCHE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Linee Guida

U.O. FARMACIA. SCHEDE INFORMATIVE SULL IMPIEGO DI SACCHE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Linee Guida U.O. FARMACIA SCHEDE INFORMATIVE SULL IMPIEGO DI SACCHE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Linee Guida LFA.P27 Rev.2 del 14.05.2015 La nutrizione parenterale (NP) consiste nell introduzione direttamente nel torrente

Dettagli

L ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO. Docente Francesco Cervasio

L ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO. Docente Francesco Cervasio L ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO Docente Francesco Cervasio In ambiente sanitario (forse anche nella vita di tutti i giorni?) l alimentazione ha valore di terapia. L alimentazione post-operatoria varia

Dettagli

Nutrizione enterale del bambino critico

Nutrizione enterale del bambino critico Nutrizione enterale del bambino critico U.O.C. di neonatologia e T.I.N. A.O. G.Rummo Benevento Gaetano di Manso Università degli Studi di Roma La Sapienza Master di II livello in Terapia Intensiva Neonatale

Dettagli

'HILQL]LRQHHFDPSLGLDSSOLFD]LRQH

'HILQL]LRQHHFDPSLGLDSSOLFD]LRQH 1875,=,21((17(5$/( 'HILQL]LRQHHFDPSLGLDSSOLFD]LRQH Si intende per nutrizione enterale (più correttamente alimentazione enterale, in quanto i nutrienti passano sempre attraverso il canale gastroenterico)

Dettagli

PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE

PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI

Dettagli

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA, NORMOCALORICA, PRIVA DI FIBRE, GUSTI VARI 250 ML CA 1 381 200 100 681 DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA,

Dettagli

VECCHIO E NUOVO NELLE MISCELE NUTRIZIONALI

VECCHIO E NUOVO NELLE MISCELE NUTRIZIONALI VECCHIO E NUOVO NELLE MISCELE NUTRIZIONALI Dott.ssa Beatrice Spreafico Dott.ssa Alessandra Freda Dietiste Ambulatorio di Nutrizione Clinica e Dietetica Ospedale Fatebenefratelli di Erba NUTRIZIONE ARTIFICIALE

Dettagli

IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA

IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL DIABETICO Prof. Maria Grazia Carbonelli UO Dietologia e Nutrizione Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini

Dettagli

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Gestione della digiunostomia nutrizionale Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato

Dettagli

Epidemiologia: Rilevazione dati NAD nella Regione Piemonte

Epidemiologia: Rilevazione dati NAD nella Regione Piemonte Epidemiologia: Rilevazione dati NAD nella Regione Piemonte Anno 2010 NED Incidenza registrata negli ultimi 5 anni (nuovi casi nei 5 anni per milione di abitanti) 264 Prevalenza registrata nell anno 2010

Dettagli

Minicorso «Diabete e nutrizione artificiale» Nutrizione Enterale

Minicorso «Diabete e nutrizione artificiale» Nutrizione Enterale Minicorso «Diabete e nutrizione artificiale» Nutrizione Enterale Silvia Manfrini UOS di Malattie Metaboliche Università Campus Bio-Medico Roma 7-8 novembre 2014 INTRODUZIONE Si definisce Nutrizione Enterale

Dettagli

Responsabilità infermieristica nella gestione SNG, PEG, PEJ in ambito domiciliare. Daniela Bailetti Infermiera ADI Riccione

Responsabilità infermieristica nella gestione SNG, PEG, PEJ in ambito domiciliare. Daniela Bailetti Infermiera ADI Riccione Responsabilità infermieristica nella gestione SNG, PEG, PEJ in ambito domiciliare Daniela Bailetti Infermiera ADI Riccione Malnutrizione La malnutrizione è una malattia. Nelle forme più avanzate aumenta

Dettagli

8 Corso di. Tecnico Nazionale FIT. Roma, 16.03.2012

8 Corso di. Tecnico Nazionale FIT. Roma, 16.03.2012 8 Corso di formazione Tecnico Nazionale FIT 2 modulo CPO Giulio Onesti Roma, 16.03.2012 Dott.ssa Dietista t Erminia Ebner Gli atleti hanno bisogno di consumare energia adeguata durante i periodi di

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida, completa,

Dettagli

La Nutrizione Artificiale Linee Guida nell anziano

La Nutrizione Artificiale Linee Guida nell anziano La Nutrizione Artificiale Linee Guida nell anziano Vincenzo Di Francesco Direttore Geriatria A Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Pazienti che richiedono la Nutrizione artificiale Pazienti

Dettagli

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA 3 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA 2-5-6- SETTEMBRE 2016 LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA DOTT. GIOVANNI BOVA DOTT.SSA ANASTASIA CARCELLO INTRODUZIONE Nella fase terminale della demenza le difficoltà

Dettagli

AZIENDA U.S.L. di PESCARA

AZIENDA U.S.L. di PESCARA www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

ALLEGATO A ELENCO LOTTI e CIG DISPOSITIVI MEDICI

ALLEGATO A ELENCO LOTTI e CIG DISPOSITIVI MEDICI ALLEGATO A ELENCO LOTTI e CIG DISPOSITIVI MEDICI 1.a Deflussori pack universali per nutripompa 1.b Deflussori a baionetta per nutripompa 1 1.c Sacche in EVA con deflussore per nutripompa: capacità: da

Dettagli

Le vie di accesso per la nutrizione enterale. dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia

Le vie di accesso per la nutrizione enterale. dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia Le vie di accesso per la nutrizione enterale dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia Indicazioni Garantire corretto apporto nutrizionale, o somministrazione di farmaci, o di acqua, a pazienti con apparato

Dettagli

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) 1. L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) L insufficienza renale cronica (IRC) è caratterizzata dalla perdita progressiva ed irreversibile della funzione renale in conseguenza della riduzione di tessuto

Dettagli

Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano. Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita

Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano. Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita Integrazione e supplementazione La malnutrizione nell anziano Daniela Livadiotti Società Italiana di Medicina di Prevenzione e degli Stili di Vita OBIETTIVI Conoscere la reale dimensione epidemiologica

Dettagli

Aptamil 2 Liquido DESCRIZIONE. Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento.

Aptamil 2 Liquido DESCRIZIONE. Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento. 955 Aptamil 2 Liquido Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento. DESCRIZIONE Aptamil 2 è un latte di proseguimento indicato a partire dal 6 mese compiuto per soddisfare le esigenze

Dettagli

Una rivoluzione per il recupero nutrizionale del cane e del gatto

Una rivoluzione per il recupero nutrizionale del cane e del gatto Una rivoluzione per il recupero nutrizionale del cane e del gatto COS È NUTRIBOUND? Nutribound è una soluzione liquida appositamente formulata per il recupero della funzionalità organica in convalescenza

Dettagli

MODULO: ALIMENTAZIONE

MODULO: ALIMENTAZIONE Università degli Studi di Torino Corso di Laurea in Infermieristica Anno Accademico 2007 2008 Riccardo Sperlinga INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE IV MODULO: ALIMENTAZIONE NUTRIZIONE ARTIFICIALE MALNUTRIZIONE

Dettagli

VITAMINA D E DENSITÀ MINERALE OSSEA IN PAZIENTI PEDIATRICI CON MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA INTESTINALE (MICI)

VITAMINA D E DENSITÀ MINERALE OSSEA IN PAZIENTI PEDIATRICI CON MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA INTESTINALE (MICI) Università degli studi di Parma Dipartimento Materno-Infantile U.O.C di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Direttore: Prof

Dettagli

IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE

IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE IMPATTO E PROBLEMATICHE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE Dott. Lorenzo Nanni U.O.C. Chirurgia Pediatrica NUTRIZIONE ENTERALE ARTIFICIALE (N.E.A.) Somministrazione di nutrienti oltre l esofago attraverso

Dettagli

Passaggi per la stesura di una dieta

Passaggi per la stesura di una dieta Passaggi per la stesura di una dieta Determinare la razione calorica giornaliera Procedere alla ripartizione calorica, cioè stabilire quante calorie devono essere destinate ai diversi principi alimentari

Dettagli

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale

Dettagli

Quando come e perché è necessario intervenire con l alimentazione forzata

Quando come e perché è necessario intervenire con l alimentazione forzata Mestre, 25 settembre 2011 Quando come e perché è necessario intervenire con l alimentazione forzata Veronica Marchetti Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa v.marche)@vet.unipi.it

Dettagli

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

ASSISTENZA PERIOPERATORIA ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A CIG 628875901A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida,

Dettagli

Son Formula supplementazione aminoacidica sicura

Son Formula supplementazione aminoacidica sicura Son Formula supplementazione aminoacidica sicura Dott. Giovanni Posabella Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport Docente Università degli Studi dell Aquila Esperto in omeopatia, omotossicologia

Dettagli

Firenze, 11 Aprile La farmaconutrizione per le ulcere da decubito: risultati di uno studio controllato e randomizzato

Firenze, 11 Aprile La farmaconutrizione per le ulcere da decubito: risultati di uno studio controllato e randomizzato Firenze, 11 Aprile 2014 La farmaconutrizione per le ulcere da decubito: risultati di uno studio controllato e randomizzato Mariangela Rondanelli Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate, Sezione di

Dettagli

Aptamil ProExpert CONFORMIL PLUS

Aptamil ProExpert CONFORMIL PLUS 919 Aptamil ProExpert CONFORMIL PLUS Dalla nascita. La risposta ai problemi gastrointestinali minori come coliche e stipsi. DESCRIZIONE Aptamil ProExpert e una linea di prodotti formulati dai nostri Esperti

Dettagli

Alimentazione nel paziente trapiantato

Alimentazione nel paziente trapiantato Alimentazione nel paziente trapiantato Alterazioni metaboliche e nutrizionali Adamasco Cupisti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa Problematiche Nutrizionali nel trapiantato

Dettagli

descrizione 1 3517133DF4 4400 3,72 16.368,00 2 35180903B5 800 15,23 12.184,00 3 3518161E49 1050 13,92 14.616,00 4 3518354D8E 200 14,65 2.

descrizione 1 3517133DF4 4400 3,72 16.368,00 2 35180903B5 800 15,23 12.184,00 3 3518161E49 1050 13,92 14.616,00 4 3518354D8E 200 14,65 2. 1 3517133DF4 4400 2 35180903B5 800 3 3518161E49 1050 4 3518354D8E 200 5 35191839AC 300 6 35197605D5 1200 Dieta polimerica liquida per sonda pronta all uso per pazienti diabetici di buon controllo glicemico

Dettagli

NUTRIZIONE ARTIFICIALE

NUTRIZIONE ARTIFICIALE NUTRIZIONE ARTIFICIALE PROCEDURA TERAPEUTICA MEDIANTE LA QUALE E POSSIBILE SODDISFARE INTEGRALMENTE I FABBISOGNI NUTRIZIONALI DI PAZIENTI ALTRIMENTI NON IN GRADO DI ALIMENTARSI SUFFICIENTEMENTE PER VIE

Dettagli

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Como, 20 giugno 2011 Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como Nutrienti per miscele e loro fonti Liquidi Azoto acqua

Dettagli

Nutrizionale in una struttura per la riabilitazione

Nutrizionale in una struttura per la riabilitazione La nutrizione Valutazione artificiale dell aspetto... Nutrizionale in una struttura per la riabilitazione. un idea antica Eugenia Luigia Maria Dozio La Carità Romana. Dipinto di N.Renieri, metà Dottore

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale R.Parini, A.Pozzoli, G.Sersale, F.Furlan Centro per le Malattie metaboliche dell Infanzia, Az Osp.S.Gerardo, Monza Difetti della Beta

Dettagli

Viterbo, 13 giugno 2009 R.S.A. Giovanni XIII. La normativa regionale in materia di Nutrizione Artificiale

Viterbo, 13 giugno 2009 R.S.A. Giovanni XIII. La normativa regionale in materia di Nutrizione Artificiale Viterbo, 13 giugno 2009 R.S.A. Giovanni XIII La normativa regionale in materia di Nutrizione Artificiale Dr.ssa Maria Immacolata Cozzolino Responsabile CAD RMF1 UVA RMF Civitavecchia Responsabile Equipe

Dettagli

MATERA 9-10 Maggio DIETISTA Dott.ssa Vita SALVATORE

MATERA 9-10 Maggio DIETISTA Dott.ssa Vita SALVATORE MATERA 9-10 Maggio 2014 DIETISTA Dott.ssa Vita SALVATORE PREVALENZA MALNUTRIZIONE NON TRATTATA NON MIGLIORA,MA ANZI PEGGIORA (malattia nella malattia) ! Stato di Salute DIFESE IMMUNITARIE FUNZIONALITA

Dettagli

ALLEGATO I COMPOSIZIONE ESSENZIALE DEGLI ALIMENTI PER LATTANTI DOPO RICOSTITUZIONE SECONDO LE ISTRUZIONI DEL PRODUTTORE

ALLEGATO I COMPOSIZIONE ESSENZIALE DEGLI ALIMENTI PER LATTANTI DOPO RICOSTITUZIONE SECONDO LE ISTRUZIONI DEL PRODUTTORE ALLEGATO I COMPOSIZIONE ESSENZIALE DEGLI ALIMENTI PER LATTANTI DOPO RICOSTITUZIONE SECONDO LE ISTRUZIONI DEL PRODUTTORE I valori indicati nel presente allegato si riferiscono al prodotto finale pronto

Dettagli

mucosa normale neoplasia

mucosa normale neoplasia mucosa normale neoplasia emicolectomia destra anastomosi ileo-colica (fra ultima ansa ileale e colon trasverso) emicolectomia destra Polipo del colon, cancerizzato Neoplasia del cieco o del colon ascendente

Dettagli

Aptamil 2 Polvere DESCRIZIONE. Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento.

Aptamil 2 Polvere DESCRIZIONE. Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento. 644 Aptamil 2 Polvere Dal 6 al 12 mese. La formula giusta per iniziare lo svezzamento. DESCRIZIONE Aptamil 2 è un latte di proseguimento indicato a partire dal 6 mese compiuto per soddisfare le esigenze

Dettagli

L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie

L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea in Scienze della Nutrizione Umana Corso di: Chimica degli Alimenti L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie Prof. Gian Carlo Tenore

Dettagli

Protocollo Nutrizione Artificiale

Protocollo Nutrizione Artificiale Versione n._ del PROCEDURA Protocollo Nutrizione Artificiale AUTORIZZAZIONI Redazione / Aggiornamento Verifica Approvazione Data Data Data Pasqualotto Antonella Prof. Della Rocca Prof. Della Rocca 9/03/10

Dettagli

Data: Cognome: Nome: Sigla inf:

Data: Cognome: Nome: Sigla inf: Data: Cognome: Nome: Sigla inf: TIPOLOGIA ACCERTAMENTO completo urgente/breve mirato 1 MODELLO DI PERCEZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE NV SI NO Area Assunzione farmaci regolare (somministrazione: autonoma

Dettagli

Esperienze e prospettive

Esperienze e prospettive Esperienze e prospettive Deborah Farinelli Dietista Borsista ASL TO4 grazie al contributo della ditta Nutrisens srl L UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI ORALI NEI SOGGETTI ANZIANI, MALNUTRITI O A RISCHIO MALNUTRIZIONE,

Dettagli

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083;

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Giorgianni Santo Ho partecipato nel 2006-2007-2008 alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Gestione del sonno nell'anziano; superato il 12-11-2006;

Dettagli

UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA

UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA Savona 23 Marzo 2013 UPDATE: I PERCORSI CLINICO- ASSISTENZIALI IN MEDICINA INTERNA Relatore Dott.ssa Gianna Negro S.C. Farmacia Ospedaliera S. Paolo Savona QUALI MISCELE PER NA? PARENTERALI ENTERALI NUTRIZIONE

Dettagli

D.M. 7 ottobre 1998, n. 519.

D.M. 7 ottobre 1998, n. 519. D.M. 7 ottobre 1998, n. 519. Regolamento recante norme concernenti l attuazione della direttiva 96/8/CE della Commissione del 26 febbraio 1996 sugli alimenti destinati a diete ipocaloriche volte alla riduzione

Dettagli

QUANDO E PERCHE? CHI? COME?

QUANDO E PERCHE? CHI? COME? 1 MODALITA DI INFUSIONE E SCHEMI DI SOMMINISTRAZIONE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE M. GAMBARARA A. DIAMANTI OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU - IRCCS ROMA U.O.C. DI EPATOLOGIA - GASTROENTEROLOGIA E NUTRIZIONE

Dettagli

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA sindrome a genesi multipla: decorso cronico

Dettagli

Il pediatra e il nutrizionista

Il pediatra e il nutrizionista Milano, 17 Ottobre 2015 Il pediatra e il nutrizionista Dott. ssa Sophie Guez UOSD Pediatria ad Alta Intensità di Cura Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Bisogni energetici

Dettagli

La gestione delle stomie in età pediatrica

La gestione delle stomie in età pediatrica La gestione delle stomie in età pediatrica Gastrostomia, digiunostomia Ileostomia Colonstomia Tracheostomia UOC Anestesia e Rianimazione Pediatrica IRCCS Istituto G. Gaslini Gastrostomia e Digiunostomia

Dettagli

NUTRIZIONE ARTIFICIALE

NUTRIZIONE ARTIFICIALE NUTRIZIONE ARTIFICIALE Modalità terapeutica mediante la quale possono essere soddisfatti i fabbisogni nutrizionali di pazienti altrimenti non in grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale NUTRIZIONE

Dettagli

Aptamil ProExpert SENSIMIL 2

Aptamil ProExpert SENSIMIL 2 932 Aptamil ProExpert SENSIMIL 2 Dal 6 al 12 mese. Latte in polvere di proseguimento. DESCRIZIONE Aptamil ProExpert è una linea di prodotti formulati dai nostri Esperti per soddisfare i fabbisogni specifici

Dettagli

RIPRODUTTORI Specifiche Di Alimentazione. Giugno 2007

RIPRODUTTORI Specifiche Di Alimentazione. Giugno 2007 08 RIPRODUTTORI Specifiche Di Alimentazione 1 Introduzione Questo opuscolo contiene le Specifiche di Alimentazione per i Riproduttori Ross 308 e deve essere usato insieme al Manuale di Allevamento Riproduttori

Dettagli