Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale

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1 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: Malattie Metaboliche e Screening Neonatale Allargato Codice progetto Numero progetto 1 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dott. Fabrizio Paolini 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Nominativo Qualifica Servizio di appartenenza Fabrizio Paolini Direttore ff UOC Pediatria-Neonatologia Ospedale GB Grassi Mirka Guido Pediatra UOC Pediatria-Neonatologia Specialista Ospedale GB Grassi Orlando Cipolla Pediatra Frequentatore UOC Pediatria-Neonatologia Ospedale GB Grassi Marco Bonci vice-referente Dirigente Medico UOS Patologia Neonatale Responsabile UOS Ospedale GB Grassi % tempo dedicato 5 % 5 % 5% 5 % Anna Rita Bellomo Dirigente Medico UOC Pediatria-Neonatologia Ospedale GB Grassi 5 % Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

2 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO Società scientifiche Società italiana di Pediatria S.I.P. Società Italiana Studio Malattie Metaboliche ereditarie e screenings neonatali S.I.M.M.E.S.N Prof. Alberto Villani Ospedale Pediatrico Bambin Gesù Referente regionale Lazio Dott. Carlo Dionisi-Vici Ospedale Pediatrico Bambin Gesù ASL UOCI Consultori Dott.ssa Patrizia Musacchio Dott. Giuseppe Pingitore ASL RM/D ASL TSMRE Dott. Enrico Nonnis ASL RM/D ASL PLS Dott.ssa Angela Di Monaco ASL RM/D ASL UOC Laboratorio di Analisi Dott.ssa Concetta Paparella ASL RM/D ) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Nell ultimo decennio l utilizzo della spettrometria di tandem massa (MS/MS) ha reso possibile l analisi di un ampia gamma di metaboliti, il cui profilo di alterazione può condurre all identificazione di oltre 40 Errori Congeniti del Metabolismo su un singolo spot di sangue. Questo innovativo approccio allo screening, definito Screening Neonatale Allargato, permette l individuazione precoce di un ampia gamma di patologie del metabolismo intermedio organico acidurie, aminoacidopatie, difetti di ossidazione degli acidi grassi e del ciclo dell urea con una incidenza complessiva di circa 1:3000 nati vivi, buona parte delle quali ad alto rischio di scompenso metabolico ma suscettibili di un rilevante miglioramento della prognosi se precocemente trattati. Attualmente lo screening neonatale tradizionale (fibrosi cistica, fenilchetonuria, ipotiroidismo congenito, galattosemia) vede consolidati precisi percorsi diagnostico assistenziali; mancano al 2

3 momento a livello nazionale linee di indirizzo che stabiliscano in dettaglio i percorsi assistenziali e i requisiti essenziali per l attività degli operatori coinvolti nella presa in carico e nel trattamento dei soggetti affetti dalle malattie oggetto dello screening allargato. Lo Screening Neonatale Allargato è attivo oggi solo in alcune regioni d Italia quali Toscana e Liguria e in parte nel Lazio. In previsione dell adozione da parte di altre regioni di programmi di Screening Neonatale Allargato, le Società Scientifiche SISN SIMMESN hanno già prodotto un documento di riferimento che stabilisce precise linee guida per l organizzazione del servizio di screening esteso su base regionale. Questi nuovi scenari così complessi devono articolarsi secondo percorsi differenziati, specifici per ciascuna patologia, prevedendo diverse modalità e tempistiche per quanto attiene alla comunicazione, alla conferma diagnostica e alla presa in carico del centro clinico. Tali linee di indirizzo, per inserirsi nella realtà assistenziale delle regioni coinvolte nel progetto devono produrre, in considerazione della specificità delle patologie interessate, degli algoritmi di diagnosi e di trattamento condivisi tra i tecnici del settore ed adattati alle realtà locali (sul tipo degli ACT Sheets dell ACMG Newborn Screening Working Group) e devono definire una rete assistenziale che integri tutte le competenze presenti sul territorio ottimizzandone l interazione nell ottica della presa in carico del paziente dal momento della diagnosi a quella del trattamento e del follow-up clinico. Per la realizzazione di questo innovativo modello assistenziale, centrato sul paziente con malattia metabolica, appare indispensabile la partecipazione delle Società Scientifiche e delle Associazioni di genitori/pazienti. DATI della ASL Roma D : numero nuovi nati in Ospedale e nel territorio. L Ospedale GB Grassi di Ostia assiste oltre 2000 nuovi nati/anno. Lo screening neonatale interessa la totalità dei nati (prelievo tra le 48 e le 72 ore di vita). La popolazione afferente al punto nascita nel 30 % dei nati non appartiene alla ASL RM/D ma alle limitrofe. Per la popolazione residente sono in atto corsi di preparazione al parto in cui si spiega dettagliatamente ai genitori anche il programma di screening neonatale. Ulteriori informazioni vengono date nel corso dei colloqui giornalieri con i genitori dei nuovi nati, con richiesta anche del consenso informato. Riguardo il numero di casi, è molto difficile estrarre un tasso di prevalenza di malattie metaboliche ereditarie dalla popolazione infantile generale. I casi dubbi, rispetto ai test attualmente in vigore, rappresentano, con approssimazione, il 3 % dei nati. I casi segnalati come dubbi sono inviati al Centro di Riferimento per gli opportuni controlli. 3

4 6) DESTINATARI DESCRIZIONE DESTINATARI Operatori sanitari medici (pediatri, neonatologi, neuropsichiatri infantili), personale infermieristico e ostetrico Tutti i nati o residenti nella ASL Roma D DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA Mediatori, diffusori e utilizzatori dell azione informativa Diretti beneficiari dell azione informativa 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Regionale Vigenza del Piano Partecipazione almeno all 80% delle riunioni (verbali ) 80% Realizzazioni attività formative/ informative 31/12/2013 Diffusione del materiale prodotto dalla Regione SI Disponibilità del materiale prodotto dalla Regione CRONOPROGRAMMA ANNO 2013 Attività Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Regionale Realizzazioni attività formative/ informative 4

5 8) PIANO DI COMUNICAZIONE Non previsto dal PRP Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini Il Referente del progetto Dr.Fabrizio Paolini 5

6 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: Monitoraggio della copertura e della qualità percepita degli interventi sociosanitari nella popolazione degli anziani Codice progetto Numero progetto 22 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Rosanna Trivellini 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO nominativo Qualifica Servizio di appartenenza ROSANNA TRIVELLINI DIRIGENTE MEDICO DANIELA CIRULLI ASS. SOCIALE Vice Referente FRANCESCA PONTECORVO Specialista Ambulatoriale comunicazione BRUNA BUCCIARELLI AMMINISTRATIVA Comunicazione UOSD FIVA - Direzione 15% Dipartimento di Prevenzione COORD. DELLE PROFESSIONI 15% UOSD FIVA - Direzione Dipartimento di Prevenzione % tempo dedicato 10% URP 5% Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

7 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO LOCALI PRESIDENTI MUNICIPI X,XI E XII Municipio Roma X SINDACO COMUNE DI Andrea Tassone FIUMICINO Municipio Roma XI Maurizio Veloccia Municipio Roma XII Cristina Maltese Comune Fiumicino Esterino Montino Anteas Cittadinanza Attiva APICI Via della Magliana Nuova, 37/39 Roma Tel ARVAS P.le A.Tosti, 4 - Roma Età Libera c/o Casa Vittoria, Via Portuense, 220 Roma Comunità di Tel Sant Egidio Viva gli Anziani! CRI - Servizio UMAC Tel Via Ramazzini, 31- Roma P.za della Stazione Vecchia,1 Via C. Montalcini, 1 Via Fabiola, 14 Via Portuense, SERVIZI SOCIALI MUNICIPALI Municipio Roma X Municipio RomaXI Municipio Roma XII Comune Fiumicino Via Passeroni, 24 Via Portuense, 579 Via Paola Falconieri,38 Piazza G. B. Grassi, /7/ /

8 PRESIDENTI CENTRI ANZIANI MUNICIPALI Municipio Roma X Casal Bernocchi Dragona Centro Giano Ostia Ostia Antica Dragoncello Acilia Via G. Biagi, 46 Via C. Casini, 3 Via Verzino, 19 Lun.re Toscanelli, 180 Piazza Gregoriopoli, 2 Via Petra Vincenzo, 135 Via G. Bonichi, 1 Municipio Roma XI Sarafino Mancini Seravezza G. Marconi Ciricillo Mario Roma Corviale Piana del Sole Centro Polivalente l Eucalipto Via Vaiano, 7 Via Seravezza, 2 Via dei Papareschi, 28/b Via degli Irlandesi, 47 Via Calamandrei, 95 Largo Quadrelli, 5 Via Pescina Gagliarda Via Caminada snc Municipio Roma XII Via di Capasso Incis Pisana Massimina Bel Respiro Mon Romano Guerra teverde Consolata Comune di Fiumicino Centro Anziani Fiumicino Centro Anziani Maccarese Centro Anziani Passoscuro Centro Anziani Testa di Lepre Centro Anziani Fregene Via di Capasso Via Longhena, 98 Via Aurelia, 1464 Via Vitellia, 78 Via Fonteiana, 172 Via Romano Guerra, 16 Via Della Consolata,azionismo Largo G. Falcone, 3 Via del Buttero, 3 Via dei Serrenti, 95 Largo Formichi, 3 Via Porto Conte, 2 UPTER Solidarietà Università popolare UPTER Via del Corso, 101 Tel Fax SERVIZI SOCIALI PER ANZIANI centri diurni per anziani fragili, centri Alzheimer, cooperative sociali per l'assistenza sociale Inoltrare comunicazioni ed inviti tramite il Servizio Sociale municipale o 3

9 comunale ASL ASL MMG Referenti di Distretto Sanitario ASL Direttore di Distretto Sanitario Cad Distretto Sanitario Fiumicino Cad Distretto Sanitario X Cad Distretto Sanitario XI Cad Distretto Sanitario XII Pua Distretto Sanitario Fiumicino Pua Distretto Sanitario X Pua Distretto Sanitario XI Pua Distretto Sanitario XII Dist. Sanitario X Municipio Dist. Sanitario XI Municipio Dist. Sanitario XII Municipio Dist. Sanitario Fiumicino Dist. Sanitario X Municipio Dist. Sanitario XI Municipio Dist. Sanitario XII Municipio Dist. Sanitario Fiumicino Via degli Orti, 10 Via Casal Bernocchi 6 Via Volpato 18 Via Pascarella, 7 Via delle Ombrine Via Casal Bernocchi 61 Via Passeroni 24 Via Vaiano 53 Via Volpato 18 Via Pascarella 7 Dr. Quadrelli Dr. Chiaritati Dr. Canfora Dr. Marin Via Casal Bernocchi 73 Via G. Volpato 18 Via C. Pascarella 7 Via G. Giorgis 56 SINDACATI PENSIONATI SPI CGIL, zona Ovest SPI CISL zona Ovest SPI UIL zona Ovest Via C. Casana 207 Ostia Via Paolo Orlando, 58 Via Angelo Zottoli, 76 Acilia Via dell'impruneta, 15 Via Severo Carmignano, 51 Via Cavour 108 5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Il Piano Nazionale della Prevenzione sottolinea la necessità di utilizzare/attivare Sistemi di sorveglianza per disporre di dati tempestivi e relativi alla popolazione di riferimento. All interno del Piano Regionale di Prevenzione del Lazio sono numerosi gli interventi che potranno beneficiare delle informazioni di conoscenza o orientate alla valutazione che si producono con la sorveglianza PASSI d Argento. Questo sistema di sorveglianza prevede la realizzazione di indagini periodiche per acquisire 4

10 conoscenze sulla qualità di vita, sulle condizioni di salute, sulla copertura delle attività di prevenzione e assistenziali, sulla qualità dell assistenza della popolazione anziana al fine di integrare le informazioni esistenti a livello regionale e locale La popolazione residente nella ASL Roma D al è di abitanti, con un aumento di unità rispetto al 2010 (4.330 in più a Fiumicino, nel Municipio X, nel Municipio XI, 521 nel Municipio XII). La struttura demografica della popolazione mostra il progressivo invecchiamento, anche se molto differenziato tra i Distretti: l indice di vecchiaia (popolazione >65 anni/popolazione da 0-14 anni) varia dal 92% del Distretto di Fiumicino al 197% del Municipio Roma XII, e si attesta, a livello aziendale, al 143%. Destinatari del progetto sono le persone di età maggiore o uguale a 65 anni, non istituzionalizzate, residenti nel territorio della ASL. Ad un campione di n. 126 anziani residenti, selezionato dall ASP, è stato somministrato un questionario, elaborato con il supporto dell Istituto Superiore di Sanità, finalizzato ad esplorare i temi oggetto dell indagine epidemiologica: salute, stile di vita, isolamento sociale, depressione, cadute, autosufficienza, assistenza, farmaci, vaccinazioni. Nella Regione Lazio sono state intervistate circa 2000 persone. Nel 2013 si procederà alla diffusione dei risultati 2012 della sorveglianza PASSI d ARGENTO ai diversi portatori di interesse individuati ed alla promozione dell utilizzazione delle informazioni raccolte da parte dei decisori locali. 6) DESTINATARI DESCRIZIONE DESTINATARI DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA Popolazione residente della ASL Diretti beneficiari dell azione informativa Responsabili dei Distretti Sanitari e delle altre Strutture Operative aziendali Mediatori e diffusori dell azione informativa Medici di Medicina Generale e loro referenti di Distretto Mediatori e diffusori dell azione informativa Strutture socio assistenziali dei Municipi Mediatori e diffusori dell azione informativa 5

11 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attivita Data Prevista Indicatore Risultato Atteso Criticità e vincoli Stesura del Piano di Comunicazione sulla base delle indicazioni regionali Piano di Comunicazione redatto presente Nessuno Realizzazione degli interventi previsti nel piano di comunicazione Numero d interventi previsti nel piano di comunicazione Almeno un intervento sulle persone anziane (=>65anni) e loro famiglie previsto nel piano di comunicazione Disponibilità report e materiale divulgativo regionale Stesura del report finale Relazione aziendale presente CRONOPROGRAMMA Attività ANNO Stesura del Piano di Comunicazione sulla base delle indicazioni regionali Realizzazione degli interventi previsti nel piano di comunicazione Stesura del report finale 8) PIANO DI COMUNICAZIONE I risultati dell indagine saranno presentati agli stake holders territoriali e alla cittadinanza attraverso: 1) diffusione dell opuscolo con i dati regionali agli operatori del settore ed alla cittadinanza; 2) comunicazione sul sito istituzionale e sul sito degli enti territoriali (Municipi di Roma capitale e Comune di Fiumicino); 6

12 3) organizzazione di incontri pubblici territoriali sul tema; Il Referente del progetto Dr.ssa Rosanna Trivellini Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini 7

13 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: IMPLEMENTARE LA PROMOZIONE DELLO SCREENING OPPORTUNISTICO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI INTOLLERANZA ALIMENTARE AL GLUTINE. Codice progetto Numero progetto 2 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa MARIA NOVELLA GIORGI 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO nominativo Qualifica Servizio di appartenenza % tempo dedicat MARIA NOVELLA GIORGI DIRIGENTE MEDICO GIUSEPPE PUGLISI MEDICO DEI SERVIZI SIAN 20% SIAN 25% RITA MASSIMINO DIETISTA SIAN 25%

14 DEBORA VILASI INF.PROF. DIP-PREVENZIONE 10% ANGELA DI MONACO PLS 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO SCUOLA PRIMARIA PARCO LEONARDO VIA VARSAVIA 9-13 FIUMICINO SCUOLA PRIMARIA ARANOVA VIA MICHELE ROSI SNC -FIUMICINO SCUOLA PRIMARIA CONI ZUGNA VIA CONI ZUGNA 165-FIUMICINO SCUOLA PRIMARIA MARINI VIA DELLE SALINE 4- OSTIA ANTICA-ROMA SCUOLA PRIMARIA GARRONE VIA DUCA DI GENOVA 137 OSTIA-ROMA SCUOLA PRIMARIA INFERNETTO VIA CILEA 269 INFERNETTO-ROMA SCUOLA PRIMARIA CALDERINI TUCCIMEI VIA BESCHI 12 ACILIA-ROMA SCUOLA PRIMARIA NINO ROTA VIA D.LUPATELLI 1 ROMA SCUOLA PRIMARIA PLACIDO MARTINI VIA CASETTA MATTEI 269 ROMA SCUOLA PRIMARIA CORVIALE VIA PORTUENSE 745 ROMA

15 SCUOLA PRIMARIA GIROLAMI VIA V. H. GIROLAMI 12 ROMA SCUOLA PRIMARIA RIO DE JANEIRO VIA VALAGUSSA SCUOLA PRIMARIA NANDO MARTELLINI VIA I.DELLA GIOVANNA SCUOLA PRIMARIA FRANCESCHI VIA DONNA OLIMPIA RISERVE SCUOLA PRIMARIA TORREINPIETRA PIAZZA DEI TIPOGRAFI 14 FIUMICINO SCUOLA PRIMARIA G.DE LULLO VIA DE LULLO ACILIA-ROMA SCUOLA PRIMARIA NINO ROTA VIA RIBOTTI SCUOLA PRIMARIA RAFFAELLO SANZIO VIA DEL CASALETTO ) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO La celiachia è, a livello mondiale, la più frequente intolleranza alimentare : è un intolleranza permanente al glutine (sostanza di natura proteica presente in svariati cereali) che, se ingerito anche in minime quantita, provoca nei soggetti affetti un grave danneggiamento della mucosa intestinale, con conseguente malassorbimento di vari nutrienti, ritardo della crescita e varie gravi patologie correlate, sia autoimmuni che tumorali. Attualmente l unica terapia è una dieta rigorosamente priva di glutine, avviata il più precocemente possibile, da seguire per tutta la vita. In Italia si stima una prevalenza della celiachia nella popolazione generale pari all 1 %: pertanto circa italiani dovrebbero essere affetti da celiachia ; tuttavia i casi diagnosticati sono 3

16 circa , con circa nuove diagnosi all anno. Poichè un elevato numero di soggetti pervengono alla diagnosi tardivamente e spesso con complicanze già in atto, è necessario promuovere interventi mirati sia a far aumentare il grado di conoscenza della malattia nella popolazione sia a favorire una diagnosi precoce. 6) DESTINATARI DESCRIZIONE DESTINATARI DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA Famiglie degli allievi delle classi prime Le 7 scuole prescelte sono equamente distribuite nel elementari delle scuole primarie pubbliche territorio della Asl Roma D (1 nel primo distretto, 2 nel ubicate sul terrritorio della Asl Roma D, in secondo distretto, 2 nel terzo distretto, 2 nel quarto misura pari al 10% del totale distretto). (7 scuole primarie pubbliche /70 scuole Inoltre le scuole scelte sono distribuite uniformemente primarie pubbliche censite). all interno dei 4 distretti. 7.1 ELENCO ATTIVITÀ Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Vigenza del piano partecipazioni ad almeno lo 80% delle riunioni convocate (con verbali annessi) verbali (almeno l 80%) Acquisizione opuscoli divulgativi. 01/01/2013 numero pieghevoli acquisiti/ numero famiglie destinatarie numero pieghevoli acqusiti in misura pari al 100% dei soggetti destinatari. Selezione delle scuole elementari pubbliche destinatarie dell intervento in n pari al 10% del totale sul territorio aziendale 01/01/2013 numero scuole selezionate per l intervento informativo/ numero totale scuole elementari pubbliche censite almeno il 10% Invio informativa alle scuole e loro adesione 01/01/2013 numero scuole che hanno aderito/numero scuole selezionate almeno il 50% 4

17 Effettuazione intervento formativo e consegna opuscolo alle famiglie destinatarie 31/12/2013 Numero scuole elementari pubbliche raggiunte dall intervento/numero scuole elementari pubbliche censite 10% 7.2 CRONOPROGRAMMA ANNO 2013 Attività Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Acquisizione opuscoli divulgativi. Selezione delle scuole elementari pubbliche destinatarie dell intervento in n pari al 10% del totale sul territorio aziendale Invio informativa alle scuole e loro adesione Effettuazione intervento formativo e consegna opuscolo alle famiglie destinatarie 8) PIANO DI COMUNICAZIONE Verrà realizzato un incontro informativo sull intolleranza al glutine, destinato alle famiglie, agli insegnanti e ai rappresentanti delle aziende di ristorazione che gestiscono le mense scolastiche, durante il quale saranno illustrate le finalità del progetto e il materiale informativo predisposto, contenente anche le modalità per l accesso facilitato allo screening presso i centri di riferimento accreditati. Verrà distribuito, attraverso gli insegnanti, un opuscolo informativo per le famiglie degli alunni delle classi prime elementari delle scuole primarie pubbliche prescelte. Il Coordinatore aziendale del PRP Dott.ssa Rosanna Trivellini Il Referente del progetto Dott.ssa Maria Novella Giorgi 5

18 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO : Comunicazione dei dati delle Sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR.Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito stradale Codice progetto Numero progetto: 3 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Rosanna Guarini 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO nominativo Qualifica Servizio di appartenenza Dr.ssa Rosanna Guarini Dirigente Medico Dr.ssa Patrizia Grammatico Dirigente Medico U.O.S.D. Flussi Informativi e Valutazione Attività U.O.S.D. Flussi Informativi e Valutazione Attività % tempo dedicato 20 % 5% Dr.ssa Daniela Cirulli Assistente Sociale Coord. delle Professioni 10 % 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

19 MUNICIPIO Servizi sociali Municipio Roma X Municipio RomaX I Municipio Roma XII Comune Fiumicino Servizi scolatici dei municipi X, X I, XII e comune di Fiumicino Commisioni Sicurezza Commissione LLPP e mobilità Polizia Municipale Via Passeroni, 24 Via Portuense, 579 Via Paola Falconieri,38 Piazza G. B. Grassi, 4 Via Passeroni, 24 Via Portuense, 579 Via Paola Falconieri,38 Piazza G. B. Grassi, 4 i / /7/ / / /7/ / ) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nei bambini e giovani tra 15 e 29 anni e rappresentano anche una delle cause principali di invalidità. Per il Lazio l ISTAT riporta 425 decessi e circa feriti. L Oms Europa definisce e suggerisce un approccio multisettoriale per la promozione della sicurezza stradale (OMS, 2009). Inoltre, descrive tre ambiti rilevanti per la prevenzione: la raccolta di dati sull impatto degli incidenti, gli interventi di prevenzione e la condivisione delle strategie preventive che si sono dimostrate efficaci. E evidente che gli interventi di prevenzione possono essere realizzati in maniera congiunta, o a volte solo (vedi interventi infrastrutturali) da istituzioni esterne al SSR. Infatti, gli Interventi per modificare i fattori di rischio sono molteplici, dalla progettazione stradale, agli interventi sui veicoli, sugli utenti della strada e sui fattori di rischio comportamentale. Nella regione Lazio la sorveglianza degli esiti sanitari degli incidenti stradali, basata sugli accessi in Pronto Soccorso, è stata attivata a partire dall anno 2000 ed è ormai consolidata. Tramite questa sorveglianza, si è potuto osservare un incidenza molto più alta (rispetto al dato ufficiale)di persone che sono state coinvolte in incidenti stradali e un tasso di mortalità del 20% circasuperiore al tasso ufficiale. La sorveglianza sanitaria, inoltre, aggiunge informazioni sulle conseguenze sanitarie degli incidenti, fornendo un quadro preciso della tipologia di lesione, della gravità e dell esito dell accesso in Pronto Soccorso. Inoltre, con i sistemi informativi correnti è possibile seguire il paziente nel suo percorso sanitario e stabilire i costi sanitari degli incidenti. Dal sistema di sorveglianza PASSI, attivo dal 2007, è emerso che gli incidenti stradali più gravi sono spesso provocati dall alcol: oltre un terzo della mortalità sulle strade è attribuibile alla 2

20 guida sotto l effetto dell alcol; Il 9% degli intervistati nell Asl Roma D dichiara di aver guidato almeno una volta, nel mese precedente l indagine, dopo avere bevuto nell ora precedente almeno due unità alcoliche. L unità alcolica corrisponde a circa un bicchiere di vino o una lattina di birra o un bicchierino di liquore. La guida sotto l effetto dell alcol è un comportamento riferito più spesso dagli uomini (13%) che dalle donne (0%), nei giovani anni (13%), senza differenze marcate per livello di istruzione o di reddito. Il 5 % degli intervistati riferisce inoltre di aver viaggiato insieme a una persona che guidava sotto l effetto dell alcol. In relazione all uso dei dispositivi di sicurezza: Il 100% di coloro che dichiarano di andare in moto ha riferito di usare sempre il casco, l 84% di coloro che usano l auto riferisce di usare sempre la cintura anteriore, mentre l uso della cintura posteriore è invece ancora poco diffuso (14%). 6) DESTINATARI Descrizione Destinatari Istituzioni esterne coinvolte nella problematica incidenti stradali esterne al SSR: scuole, scuole guida,polizia municipale e stradale, enti pubblici (comuni,provincie e municipi) ASL Descrizione criteri di scelta Mediatori e diffusori dell azione informativa 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Vigenza del piano partecipazioni all 80% delle riunioni (con verbali annessi) 80% Individuazione all interno della ASL delle istituzioni da coinvolgere e istituzione di un tavolo tecnico aziendale Documentazione attestante la costituzione del gruppo SI Aggiornamento documento tecnico di sintesi con i dati integrati di sorveglianza Elaborazione documento 1 Diffusione dati di sorveglianza ai soggetti esterni al SSR individuati Documentazione aziendale attestante la avvenuta trasmissione 1 3

21 Relazione finle sull attività svolta Documento elaborato 1 CRONOPROGRAMMA ANNO 2013 Attività Partecipazione alle riunioni del tavolo tecnico Individuazione all interno della ASL delle istituzioni da coinvolgere e istituzione di un tavolo tecnico aziendale Aggiornamento documento tecnico di sintesi con i dati integrati di sorveglianza Diffusione dati di sorveglianza ai soggetti esterni al SSR individuati Relazione finle sull attività svolta 8) PIANO DI COMUNICAZIONE Elaborazione e diffusione di del materiale informativo. Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini Il Referente del progetto Dr.ssa Rosana Guarini 4

22 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: Promozione della salute verso i neogenitori. Prevenzione degli eventi infortunistici in ambito stradale Codice progetto Numero progetto 4 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Rosanna Guarini 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Nominativo Qualifica Servizio di appartenenza % tempo dedicato Dr.ssa Rosanna Guarini Dirigente Medico Dr.ssa Patrizia Grammatico Dr.ssa Maria Maddalena Matarazzo Dirigente Medico Vice referente U.O.S.D. Flussi Informativi e Valutazione Attività U.O.S.D. Flussi Informativi e Valutazione Attività 15 % MMG ASL Roma / D 5% Dr.ssa Maria Pulignano Dirigente Medico U.O.S.D.Immunoprofilassi 5 % 5% Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

23 Angela Di Monaco PLS Pediatra di base 5% Rosa Maria Cilione CPSI Consultorio di Fregene 10% Antonina Troncia CPSI Consultorio di Fregene 10% Stefania Moriello CPSI Consultorio di L. Quaroni 10 % Antonella Seddone Ass. Sanitaria Centro Vaccinale di Fiumicino 10 % Rita Forconi Ass. Sanitaria Centro Vaccinale di Fiumicino 10 % 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO ASL UOSD Immunoprofilassi e Programmi di prevenzione e promozione della salute Centri Vaccinali ( corrispondenti ai Municipi di Roma X, X I, XII ) Viale Vasco De Gama 142 Largo G. Da Montesarchio 21 Via Portuense 575 Via Brugnato 2 Via F.Ozanam 126 Via S.Belfanti 76 Via Della Consolata Comune di Fiumicino Via G.Giorgis 56 Via San Carlo 10, Palidoro ASL U.O.C Tutela salute della donna e del bambino Consultori 2

24 ( corrispondenti ai Municipi di Roma X, X I, XII ) (corrispondenti al Comune di Fiumicino ) Via Capitan Casella 3 Largo G. Da Montesarchio 21 Via E.Quadrelli 5 Via Vaiano 53 Via Brugnato 2 Largo L.Quaroni 4 Via S.Belfanti 76/a Via A.Colautti 28 Via Della Consolata 52 Via G.Giorgis 56 Via della Pineta di Fregene /05 5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO In Italia, ogni anno, più di 8000 bambini sotto i 13 anni sono coinvolti in incidenti stradali.non esistono molti dati sull uso del seggiolino per il trasporto dei bambini e non esiste nessun dato sul suo utilizzo in modo corretto. La studio PASSI mostra che il 30% dei genitori intervistati dichiara di non utilizzarli. I comportamenti scorretti derivano dalla convinzione che il bambino stia scomodo sul seggiolino, che il trasporto sul sedile posteriore sia comunque sicuro non che dalla scarsa percezione del rischio del trasporto quando si tratta di un bambino molto piccolo e nel caso il percorso sia breve e urbano. Nel territorio della ASL Roma D i dati derivanti dalla sorveglianza PASSI riguardo l uso dei dspositivi di sicurezza per bambini risulta che il 100 % degli intervistati ha dichiarato di utilizzare semre il seggiolino o l ovetto per neonati La letteratura scientifica riporta l efficacia degli interventi di counseling brevi e ripetuti rivolti a i genitori per indurli a modificare il loro comportamento rispetto all uso del seggiolino. Molte morti, infatti possono essere evitate, ponendo i bambini in seggiolini e adattatori per auto appropriati per età e massa corporea; un bambino di 6 kg, a una velocità di 50 km/h, in caso di incidente arriva a "pesare" fino a 150 kg. Per questo motivo anche i bambini molto piccoli, come tutti gli occupanti dell autoveicolo, devono essere protetti con un sistema di ritenuta. In ogni caso, i bambini non dovrebbero mai sedere di fronte a un airbag, perché questo può colpire o uccidere il bambino in uno scontro, a cui sarebbero sopravvissuti, se avessero occupato un altro posto.i bambini devono stare nella parte posteriore dell abitacolo, che è quella più sicura in caso di incidente 3

25 Queste indicazioni ed altre misure di sicurezza, infatti, riducono di oltre la metà le conseguenze serie o mortali degli incidenti nei bambini. L efficacia dell intervento presuppone la formazione/aggiornamento del personale nei confronti delle modalità di approccio ai genitori al fine di indurli ad attivare un comportamento sicuro e la distribuzione di materiale informativo. 6) DESTINATARI Descrizione Destinatari Genitori di neonati bambini 0-4 anni Operatori sanitari dedicati Descrizione criteri di scelta Diretti beneficiari dell azione informativa Mediatori e diffusori dell azione informativa 7) ELENCO ATTIVITA Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Coinvolgimento attivo dei servizi territoriali (consultori familiari, presidi vaccinali) nello sviluppo dell intervento di promozione Mantenimento della rete dei referenti e degli operatori aziendali SI Distribuzione materiale informativo presso consultori e centri vaccinali (consegna di materiali e minicounselling verbale) N opuscoli distribuiti+minicounseling effettuati 100% 4

26 CRONOPROGRAMMA Attività Mantenimento della rete dei referenti e degli operatori aziendali Distribuzione materiale informativo ) PIANO DI COMUNICAZIONE Non previsto dal PRP Il Referente del progetto Dr.ssa Rosanna Guarini Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini 5

27 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Codice progetto: Numero progetto: 5 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO Dott.ssa M.C.Proietti 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Nominativo qualifica Servizio di appartenenza % tempo dedicato RUOS Enrico Calandri Dirigente medico SPreSAL UOS 2 10% RUOS Enzo Pietropaolo Dirigente Ing SPreSAL UOS 1 10% RUOP Sperati Fabrizio CPSE SPreSAL UOS 1 10% CPSE Semprini Mario CPS-TP Carrozzi Maurizio CPS-TP Cordisco Manuele CPS-TP Cuoco Andrea CPS-TP Montefusco Alessandro CPS-TP Scialanga Daniele CPSE SPreSAL UOS 2 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

28 CPS-TP Tammetta Stefano CPS-TP Vari Giuliano CPS-TP Di Domenico Sergio CPS-TP Ferruzzi Gasparri Luciano CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP SPreSAL UOS 1 10% CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Granato Pasquale CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Gregorini Luca CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Merico Massimiliano CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Russo Luigi CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Turrini Fulvio CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS Barbato Assunta Infermiere S.Pre.S.A.L - UOS 1 CPS Grienti Alba Infermiere S.Pre.S.A.L - UOS 1 CPS Pichiorri Roberto Infermiere S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS Veneri Stefano Infermiere S.Pre.S.A.L - UOS 2 CAPE Montemaggiori Speranza Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 2 AA Ponziani Luca Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 2 CAE Vadilonga Paola Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 1 AA Cardamone Antonio Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 1 1 Ingegnere a contratto Dirigente Ingegnere S.Pre.S.A.L 10% 10% 10% 10% 10% 10% 10% 25% 25% 25% 25% 10% 10% 10% 10% 50% 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO Nessun altro soggetto coinvolto 5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Le sostanze pericolose sono presenti in molti luoghi di lavoro e l esposizione ad esse ed ai rischi che ne derivano può verificarsi in molti luoghi di lavoro, sia in quelli in cui si producono che in quelli in cui vengono utilizzate. 2

29 Tali sostanze, fra cui comprendiamo agenti chimici, agenti cancerogeni e mutageni, possono essere responsabili di numerose e differenti tipologie di danno: neoplasie, alterazioni nella capacità di riproduzione, o provocare menomazioni alla nascita. Altre sostanze possono causare danni al cervello, al sistema nervoso e provocare asma e patologie cutanee. Il danno derivato dalle sostanze pericolose può essere causato da una singola esposizione di breve durata oppure dall accumulo di sostanze all interno del corpo nell arco di un lungo periodo di tempo. A titolo di esempio sulla diffusione di tali aziende la tabella seguente, ricavata dai Flussi informa tivi INAIL Regioni, riporta il n PAT aziendali distribuite per Gruppo ATECO la cui definizione indica un uso di sotanza pericolose. ASL Roma D Gruppo ATECO N. I trasporti G 50 commercio riparazione auto N sanità 696 DL industria elettrica 376 DJ industria metalli 360 DE industria carta 302 DN altre industrie 239 DD industria legno 203 DB industria tessile 179 DK industria meccanica 149 DM industria mezzi trasporto 96 DI industria non metalliferi 74 DH industria gomma 31 DG industria chimica 27 DC industria conciaria 25 C estrazione minerali 20 DF industria petrolio 10 E elettricità gas acqua 10 Totale

30 6) DESTINATARI (popolazione bersaglio) DESCRIZIONE DESTINATARI Lavoratori delle imprese in cui esistono rischi da esposizione a sostanze pericolose DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA I criteri sono definiti nel progetto stesso: a) comparto produttivo in cui è verosimilmente presente il rischio, b) mappatura, c) dati acquisiti in vigilanza. 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attività DATA prevista Indicatore Risultato atteso Criticità e vincoli Utilizzo integrato delle fonti informative per migliorare la conoscenza sulla diffusione delle sostanze pericolose (agenti chimici, agenti cancerogeni e mutageni) nei diversi comparti lavorativi Vigilanza su situazioni con rischio per utilizzo di sostanze pericolose, individuate secondo i seguenti criteri definiti: a) comparto, b) mappatura, c) vigilanza Vigenza del Piano regionale Vigenza del Piano regionale Acquisizione di una mappa regionale della diffusione delle sostanze pericolose n. aziende vigilate / n. aziende previste dal PRP x 100 (250 aziende totali : 21 aziende per SI 100% Amplissima diffusione delle sostanze pericolose in diversi comparti lavorativi Roma D) Utilizzo della scheda strutturata per la vigilanza già predisposta dal Vigenza del Piano Scheda di vigilanza regionale SI GdL regionale regionale Prosecuzione dell attività degli sportelli informativi sui rischi da sostanze pericolose (amianto) Vigenza del Piano regionale Sportello attivato SI 4

31 CRONOPROGRAMMA Attività Utilizzo integrato delle fonti informative per migliorare la conoscenza sulla diffusione delle sostanze pericolose (agenti chimici, agenti cancerogeni e mutageni) nei diversi comparti lavorativi Vigilanza su situazioni con rischio per utilizzo di sostanze pericolose, Utilizzo della scheda strutturata per la vigilanza giàpredisposta dal GdL regionale Prosecuzione dell attività degli sportelli informativi sui rischi da sostanze pericolose (amianto) ANNO ) PIANO DI COMUNICAZIONE È previsto specificamente dal PRP che l ASP curi questo aspetto. Il Coordinatore aziendale del PRP Il Referente del progetto Dr.ssa Rosanna Trivellini Dr.ssa Claudia Proietti 5

32 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO DEL PROGETTO: "Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Codice progetto : Numero progetto 6 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO Dott.ssa M.C.Proietti 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Nominativo qualifica Servizio di appartenenza % tempo dedicato RUOS Enzo Pietropaolo Dirigente Ingegnere SPreSAL UOS 1 25% RUOS Enrico Calandri Dirigente Medico SPreSAL UOS 2 25% RUOP Sperati Fabrizio CPSE SPreSAL UOS 1 25% CPSE Semprini Mario CPS-TP Carrozzi Maurizio CPS-TP Cordisco Manuele CPS-TP Cuoco Andrea CPS-TP Montefusco Alessandro CPS-TP Scialanga Daniele CPSE SPreSAL UOS 2 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

33 CPS-TP Tammetta Stefano CPS-TP Vari Giuliano CPS-TP Di Domenico Sergio CPS-TP Ferruzzi Gasparri Luciano CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP SPreSAL UOS 1 30% CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Granato Pasquale CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Gregorini Luca CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Merico Massimiliano CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Russo Luigi CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CPS-TP Turrini Fulvio CPS TP S.Pre.S.A.L - UOS 2 CAPE Montemaggiori Speranza Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 2 AA Ponziani Luca Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 2 CAE Vadilonga Paola Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 1 AA Cardamone Antonio Amministrativo S.Pre.S.A.L - UOS 1 1 Ingegnere a contratto Dirigente Ingegnere S.Pre.S.A.L 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 20% 20% 20% 20% 50% 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO Nessun altro soggetto coinvolto 5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO COMPARTO COSTRUZIONI Il comparto delle costruzioni comprende le costruzioni edili, idrauliche, stradali, di linee di trasporto e di distribuzione, di condotte, di impianti; di queste, le lavorazioni che impiegano il maggior numero di addetti sono le costruzioni edili. Nel periodo si assiste ad una lieve riduzione degli infortuni denunciati che passano da 5198 nel 2006 a 5168 nel 2008 (- 0,4%). Per quanto riguarda gli infortuni mortali, il comparto registra una lieve riduzione dei casi denunciati (da 30 nel 2006 a 20 nel 2008). In generale, nel comparto, nel 2008 avvengono il 22 % 2

34 degli eventi mortali denunciati nella Regione ed il 29,5 % dei mortali definiti positivamente. Un dato interessante riguarda gli infortuni occorsi a lavoratori provenienti da Paesi a Forte Pressione Migratoria definiti positivamente: si assiste ad un aumento consistente dei casi che passano da 593 eventi nel 2006 a 763 nel In conclusione il comparto costruzioni e il settore produttivo di maggior rilievo dopo quello dei servizi nella Regione Lazio sia dal punto di vista della numerosita degli addetti che del numero di infortuni rilevati e come tale deve essere oggetto di interventi mirati al fine di garantire un miglioramento evidente della salute dei lavoratori. COMPARTO AGRICOLTURA Le aziende agricole rappresentano un importante settore produttivo nell economia del Lazio in particolare in alcune province come Latina e Viterbo. La frequenza e la gravita degli infortuni in particolare quelli connessi con l impiego di macchine agricole sono elevate a causa della particolare struttura produttiva costituita per circa l 89,4% da imprese individuali, per circa il 32,5 % da societa di capitale e per il 4,8% da societa di persone. I dati di contesto relativi alla ASL RmD sono riportati nelle seguenti tabelle: Infortuni sul luogo di lavoro ASL Roma D. casi definiti positivamente con esclusione di: addetti ai servizi domestici, studenti, sportivi professionisti, infortuni stradali e in itinere per anno evento gruppo ATECO tot % A agricoltura, caccia e silvicoltura ,3% F costruzioni ,4% Numero di aziende e addetti per gruppo Ateco riferito all anno 2008 gruppo ATECO Aziende 2008 Addetti A agricoltura, caccia e silvicoltura ,5 F costruzioni

35 6) DESTINATARI Lavoratori e imprese delle aziende edili e agricole. Associazioni datoriali di categoria e dei lavoratori DESCRIZIONE DESTINATARI Lavoratori delle imprese del comparto Agricoltura e Edilizia DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA I criteri sono definiti nel progetto stesso 7) ELENCO DELLE ATTIVITÀ Attività Rilevazione e conteggio delle notifiche pervenute ai Servizi e trasmissione di report semestrali di sintesi alla competente area DATA prevista Vigenza del Piano regionale Indicatore Report semestrali alla competente Area regionale Risultato atteso 2 Criticità e vincoli Completezza ed esattezza dei dati contenuti nelle schede inviate regionale Vigilanza nei cantieri Vigenza del Piano regionale N cantieri ispezionati/n. cantieri previsti dal Piano Regionale Edilizia 100 % Censimento aziende agricole garantendo anagrafe aggiornata Vigilanza mirata nelle aziende agricole dicembre 2013 Vigenza del Piano regionale Numero di autorizzazioni di accesso al SIAN dell Assessorato Agricoltura N aziende agricole ispezionate/n. aziende agricole previste dal PRP % Disponibilità di accesso al SIAN dell Assessorat o Agricoltura 4

36 CRONOPROGRAMMA ANNO 2013 Attività Rilevazione e conteggio delle notifiche pervenute ai Servizi e trasmissione di report semestrali di sintesi alla competente area regionale Vigilanza in cantieri con utilizzo scheda edilizia Censimento aziende agricole garantendo anagrafe aggiornata; Vigilanza mirata nel settore agricolo con metodi standardizzati (utilizzo di scheda regionale di vigilanza) 8) PIANO DI COMUNICAZIONE È previsto specificamente dal PRP che l ASP curi questo aspetto. Il Coordinatore aziendale del PRP Dr.ssa Rosanna Trivellini Il referente del progetto Dr.ssa Claudia Proietti 5

37 Dipartimento di Prevenzione Direzione Via dell Imbrecciato, Roma Tel /326 Fax Piano Regionale di Prevenzione Proroga 2013 Piano Attuativo Aziendale 1)TITOLO PROGETTO: Promozione d interventi mirati ad incidere sui rischi infortunistici tra gli anziani e bambini 0-4 anni. Codice progetto Numero progetto 7 Sottoprogetto A: Promozione di comunicazione e iniziative organizzate miranti a promuovere l attività fisica negli anziani e la riduzione dei rischi da trauma domestico. 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Patrizia Grammatico 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO Patrizia Grammatico Rosanna Guarini Nominativo Qualifica Servizio di appartenenza Dirigente Medico Dirigente Medico Vice referente U.O.S.D. Flussi Informativi e Valutazione Attività U.O.S.D Flussi Informativi e valutazione attività % tempo dedicato 15 % 5% Barbara Corrieri FKT Coordinatrice CAD Distretto II 10% Sede legale: Via Casal Bernocchi, Roma C.F. P.IVA Informazioni:

38 Oriana Procacci FKT CAD Distretto II 20% Claudia Rossi FKT Coordinatrice CAD Distretto I 20% Silvana Balestrieri FKT CAD DistrettoI 10 % Lucia Mellucci FKT CAD Distretto I 10% Claudio Landi CPSI CAD I 10% Maurizio Martinelli Tecnico Prevenzione SISP Distretto XV, XVI 20% Dr.ssa Maria Maddalena Matarrazzo MMG ASL Roma D 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA DENOMINAZIONE INDIRIZZO TELEFONO ASL ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO LOCALI Cad Distretto Sanitario Fiumicino Cad Distretto Sanitario X Cad Distretto Sanitario XI Cad Distretto Sanitario XII Pua Distretto Sanitario Fiumicino Pua Distretto Sanitario X Pua Distretto Sanitario XI Pua Distretto Sanitario XII Anteas Cittadinanza Attiva APICI ARVAS Età Libera Via degli Orti, 10 Via Casal Bernocchi, 6 Via Volpato, 18 Via Pascarella, 7 Via delle Ombrine Via Casal Bernocchi 61 Via Passeroni 24 Via Vaiano 53 Via Volpato 18 Via Pascarella 7 Via della Magliana Nuova, 37/39 Roma Piazzale Tosti Antonio, 4 - Roma Presso Casa Vittoria, Via Portuense, 220 Roma 00 Tel Comunità di Sant Egidio Viva gli Anziani! Tel

39 Via Ramazzini, 31- Roma Croce Rossa Italiana - Servizio UMAC Tel MUNICIPIO Servizi sociali Municipio Roma X Municipio Roma XI Municipio Roma XII Comune Fiumicino Centri Anziani Via Passeroni, 24 Via Portuense, 579 Via Paola Falconieri,38 P.za G. B. Grassi, / /7/ / MUNICIPIO Municipio Roma X Casal Bernocchi Dragona Centro Giano Ostia Ostia Antica Dragoncello Acilia Municipio Roma XI Sarafino Mancini Seravezza G. Marconi Ciricillo Mario Roma Corviale Piana del Sole Centro Polivalente l Eucalipto Municipio Roma XII Via di Papasso Incis Pisana Massimina Bel Respiro Mon Romano Guerra teverde Consolata Comune di Fiumicino Centro Anziani Fiumicino Centro Anziani Maccarese Centro Anziani Passoscuro Centro Anziani Testa di Lepre Centro Anziani Fregene Via G. Biagi, 46 Via C. Casini, 3 Via Verzino, 19 Lun.re Toscanelli, 180 Piazza Gregoriopoli, 2 Via Petra Vincenzo, 135 Via G. Bonichi, 1 Via Vaiano, 7 Via Seravezza, 2 Via dei Papareschi, 28/b Via degli Irlandesi, 47 Via Calamandrei, 95 Largo Quadrelli, 5 Via Pescina Gagliarda Via Caminada snc Via di Capasso Via Longhena, 98 Via Aurelia, 1464 Via Vitellia, 78 Via Fonteiana, 172 Via Romano Guerra, 16 Via Della Consolata,azionismo Largo G. Falcone, 3 Via del Buttero, 3 Via dei Serrenti, 95 Largo Formichi, 3 Via Porto Conte, 2 3

40 SINDACATI PENSIONATI SPI CGIL, zona Ovest Via C. Casana 207 Ostia Federazione Ital.Medici di Medicina Generale SPI CISL zona Ovest SPI UIL zona Ovest FIMMG-Roma e Provincia Via Paolo Orlando, 58 Via Angelo Zottoli, 76 Acilia Via dell'impruneta, 15 Via Severo Carmignano, 51 Via Cavour 108 P.zza G. Marconi, Roma ) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Gli infortuni domestici rappresentano, nei paesi industrializzati, un rilevante problema di sanità pubblica. I costi che ne derivano non sono solo rappresentati da perdite di vite umane ma anche da invalidità permanenti e costi socio-sanitari. Il rischio di incidente è associato alla durata del tempo trascorso all interno delle mura domestiche, a fattori specifici relativi alla persona e all ambiente abitativo. Dai dati estratti dal Sistema Informativo Emergenza sanitaria (SIES) della Regione Lazio, risulta che nell anno 2012 si sono verificati 152 mila accessi alle strutture di emergenza per trauma accaduto in ambito domestico, di cui il 9 % con esito ricovero. I gruppi di popolazione più a rischio sono, oltre ai bambini di età 0-4 anni, gli anziani di oltre 70 anni con tasso di incidenza degli accessi in pronto soccorso rispettivamente di e per residenti Nella ASL Roma D la popolazione degli anziani cui è rivolto questo progetto è descritta nella tabella seguente. Maschi per classi di età oltre totale Comune di Fiumicino Municipio X Municipio X I Municipio X II Totale ASL RMD

41 Femmine per classi di età oltre totale Comune di Fiumicino Municipio X Municipio X I Municipio X II Totale ASL RMD Popolazione Roma D aggiornata al 31/12/2012 -Fonti: Anagrafi Comunali Nella ASL Roma D dallo studio Passi è emerso che: il rischio percepito degli infortuni in ambito domestico risulta basso o assente nel 93% degli intervistati. La percezione del rischio non presenta differenze significative per fasce d'età e sesso anche nei casi in cui siano presenti in famiglia soggetti maggiormente a rischio, quali sono bambini e anziani; le principali fonti di informazione sugli infortuni domestici derivano dagli opuscoli ed i mass media (26%) in minor misura dal personale sanitario o tecnico; il 31% di chi ha ricevuto informazioni ha modificato i propri comportamenti o ha adottato provvedimenti preventivi. La sedentarietà, nella persona ultrasettantenne, può favorire l insorgenza di sovrappeso corporeo, obesità, ipertensione arteriosa, sindrome metabolica o diabete, osteoporosi, incremento dei valori di colesterolo, trigliceridi, LDL, decremento dell HDL, a prescindere da predisposizione individuale su base genetica e/o familiare. Nell anziano si riduce fisiologicamente la forza muscolare e la funzione flesso-estensoria delle articolazioni. Per realizzare interventi efficaci è essenziale promuovere la cultura della sicurezza modificando la percezione del rischio al fine di agevolare lo sviluppo di competenze individuali utili a gestire i determinanti della propria salute. La linea di attività individuata per questo scopo prevede interventi informativi e iniziative atte a promuovere l attività fisica negli anziani con conseguente riduzione dei rischi da trauma domestico. Le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico per questo motivo gli interventi debbono mirare a prevenire o rallentare le difficoltà motorie. L attività fisica che incrementa la forza muscolare, il senso dell equilibrio, la deambulazione, gli spostamenti e la salita delle scale rappresenta un intervento efficace per la prevenzione degli incidenti negli anziani. Un ruolo importante è anche svolto da una adeguata struttura dell unità abitativa, il suo livello 5

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