PROGETTO DI INTRODUZIONE ALLA DIMENSIONE RELIGIOSA LA MOSCHEA DI CLES

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1 PROGETTO DI INTRODUZIONE ALLA DIMENSIONE RELIGIOSA LA MOSCHEA DI CLES Nel corso dell anno scolastico le classi 2B, 2UB e 2UC hanno iniziato un progetto di avvicinamento alla dimensione religiosa attraverso l esperienza diretta delle tre principali religioni monoteiste: il Cristianesimo (nelle sue tre principali confessioni: la Cattolica, la Protestante e la Ortodossa), l Ebraismo e l Islam. Ad esse si è aggiunta la classe 2UA. Nella primavera 2015 ci si è recati a Merano per visitare la Sinagoga e le Chiese Protestante, Cattolica e Ortodossa. Le visite sono state arricchite dalla presenza di un rappresentante di ogni fede religiosa il quale ha raccontato in prima persona la sua esperienza. Gli studenti hanno sfruttato questa opportunità per porre domande e soddisfare la propria curiosità. Nell autunno 2015 (anno scolastico ) si è concluso questo percorso con la visita della moschea di Cles grazie alla disponibilità di Zakkaria, ex studente del Liceo Russell, figlio dell Imam e responsabile del Centro Culturale Islamico Val di Non e Val di Sole. Nelle pagine seguenti sono riportate le impressioni dei ragazzi e le loro considerazioni. Il prof di religione Brugnara Roberto

2 RELAZIONE DELLA CLASSE UC Le considerazioni che seguono sono state scritte dall alunna Maria Elena Stetco. La moschea non è solo un luogo dove ricordare Allah ma dove anche incontrarsi per parlare, confrontarsi, scambiare idee e vedere più punti di vita. La fede islamica si fonda su 6 punti: 1. CREDERE IN DIO 2. CREDERE NEGLI ANGELI 3. CREDERE NELLE RIVELAZIONI 4. CREDERE NEI PROFETI 5. CREDERE NELL ULTIMO GIORNO 6. CREDERE NEL DECRETO DI DIO Non bisogna dimenticarsi che è un luogo di preghiera che viene fatta con recita di parole e usando il corpo e si inizia a fare dalla pubertà fino alla morte, viene fatta 5 volte al giorno non ha un ora precisa ma segue la posizione del sole: alba, mattino, mezzogiorno, pomeriggio e tramonto. Lo scopo della preghiera è di allontanare brutti pensieri e dalle brutte intenzioni ricordandoci sempre di essere buoni e di conseguenza renderci persone migliori. Nella moschea non sono né disegni, né particolari simboli, ma comunque arricchito di arredi sacri. La classe fu molto colpita quando Zakaria ci parlò di una tassa che i ricchi dovevano pagare ai poveri per poterli aiutare facendoci capire ciò che significa realmente far parte di una religione mussulmana e di qual è il suo scopo e di non credere in ciò che si dice in televisione.

3 RELAZIONE DELLA CLASSE UA Le considerazioni che seguono sono state scritte dall alunna Fabiana Bezzi. Entrati nella mosche ci ha accolto Zakaria, il quale ci ha spiegato in cosa consiste la loro religione, le loro preghiere e come è strutturata la moschea. Inizialmente ci ha spiegato che la Moschea è un luogo in cui si possono vivere molte esperienze e non solo religiose, come eventi di confronto o eventi sportivi. Ovviamente la Moschea è il loro luogo di preghiera e luogo di incontro. Ci ha spiegato che prima di pregare è obbligatorio lavarsi, infatti nella moschea ci sono i luoghi appositi oppure ci si può lavare a casa se si ha la possibilità. Inoltre ci ha detto che nei paesi più caldi i posti per lavarsi sono all esterno (le fontane). Dopo essersi lavati si può iniziare la preghiera, la quale è formata dalla recita di parole e dal movimento del corpo, come l inchinarsi o il prostrarsi a terra. La preghiera viene scandita tutto il giorno. I mussulmani sono obbligati a pregare cinque volte al giorno e le ore di preghiera sono stabilite dalla posizione del sole. Per facilità esistono degli orologi nella Moschea che indicano precisamente le ore di preghiera: 1. ALBA 2. MEZZO GIORNO 3. POMERIGGIO 4. TRAMONTO 5. NOTTE LA MOSCHEA: al contrario delle chiese cristiane è completamente priva di immagini, dipinti o statue. Il pavimento e le pareti sono ricoperti con tappeti o con la moquet Nelle moschee più grandi è presente il MINARETO dove il Muezin fa il richiamo alla preghiera il minareto può essere paragonato al nostro campanile cristiano con le campane

4 Continuando la gita ci ha spiegato il significato letterale della loro religione: ISLAM significa pace e sottomissione ovvero la ricerca della pace e la sottomissione a Dio. IN CHE COSA CREDONO? Zakaria ci ha spiegato che la loro religione non è molto diversa dal cristianesimo, come il Dio in cui credono. Allah è solo la traduzione di Dio nella loro lingua. I loro profeti sono molto simili a quelli a quelli cristiani, anzi sono uguali, eccetto che il loro profeta principale è MOHAMED, il quale non è figlio di Dio, come per noi Gesù, ma è uno dei tanti profeti. Inoltre loro credono in Gesù, ma non pensano che sia figlio di Dio. MIHRAB Indica la direzione della Mecca che è la direzione in cui bisogna pregare. Spesso anche i motivi sul tappeto a terra hanno delle figure che indicano la direzione della Mecca. I PILASTRI I mussulmani hanno delle regole molto serie per la loro religione e hanno alcuni valori da preservare cioè: FEDE PRATICA RELIGIOSA COMPORTAMETO Esistono 6 pilastri per la fede, altri 5 pilastri per la pratica religiosa.

5 FEDE (6 pilastri) fede alla mecca: Credere in Dio Credere negli angeli Credere nelle rivelazioni Credere nei profeti Credere nell ultimo giorno Credere nel decreto divino = non è stato generato, esiste da sempre = sono esseri fatti di sola luce che non hanno le esigenze degli uomini e sono nati per sottomettersi a Dio = il primo profeta è stato ADAMO = risurrezione e vita dopo la morte = le nostre azioni sono scelte da Dio PRATICA RELIGIOSA (5 pilastri) Fare il Ramadan Pellegrinaggio = chi ha la possibilità deve farlo almeno una volta nella vita Elemosina = alla fine dell anno le persone più ricche devono dare il 25% del suo patrimonio alle persone più povere Testimoniare la fede 5 preghiere al giorno = è obbligatorio pregare 5 volte al giorno COMPORTAMENTO (cose da preservare) La vita La mente Il patrimonio La discendenza = è più importante di qualsiasi altra cosa = è vietato assumere alcolici o droghe dato che in quel momento non si è coscienti = è vietato giocare d azzardo

6 RELAZIONE DELLA CLASSE B Le considerazioni che seguono sono state scritte dall alunna Livia Rosponi. Una settimana fa siamo andati come classe a visitare la moschea di Cles. A farci da guida e a spiegarci la cultura islamica è stato Zaccaria. Ci ha riferito molte cose su come è strutturata una moschea e ciò che la caratterizza, come il minareto, la torre presente di fianco alle moschee dalla quale il muezzin recita cinque volte al giorno per chiamare i mussulmani alla preghiera, la nicchia, una cavità inserita nel muro della moschea orientata verso la qibla, cioè la direzione della Mecca, e il pulpito, un podio alto per le predicazioni che si trova sulla destra del mihrab; e molte cose a proposito della religione: i suoi valori di cui fanno parte i cinque pilastri- le feste più importanti, come la cosiddetta Festa del Sacrificio e la Piccola Festa, le sue sfumature nelle varie parti del mondo e le cose in cui credono o non credono le persone che la praticano, che sono condivisibili o non. Ci ha inoltre parlato, su nostra richiesta, a proposito dell ISIS. Ha spiegato che le azioni di questi terroristi vanno contro alcuni degli obblighi che prevede il Corano; tuttavia, mentre parlava, non ha mai espresso una netta volontà di piena opposizione alle stragi 1 compiute da questi ultimi. Sempre riguardo il tema ISIS, basandomi su ciò che è il mio pensiero e sugli eventi avvenuti pochi giorni fa a Parigi, inserisco una frase scritta da Oriana Fallaci nel libro La rabbia e L orgoglio non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad. Guerra Santa. Una guerra che non mira alla conquista del nostro territorio, forse, ma che certamente mira alla conquista delle nostre anime. [ ] Non capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire 1 Aggiungo però che Zaccaria ha ripetutamente preso le distanze e condannato l operato dell ISIS. E comprensibile che ognuno percepisca in maniera diversa quanto viene detto. Faccio notare anche che Zaccaria ha richiamato la lettera dei 120 saggi islamici a condanna dell ISIS che lui sottoscrive.

7 RELAZIONE DELLA CLASSE UB Le considerazioni che seguono sono state scritte dall alunna Michela Donzelli Lunedì scorso, 2 novembre, durante le ultime due ore scolastiche della mattinata ci siamo recati, con il professore Brugnara alla moschea di Cles. Questa uscita aveva lo scopo di aprirci uno spiraglio di conoscenza su questa religione, che in tempi moderni come questi è vista come una barbarie, un qualcosa che spinge alla violenza e non alla pace poiché associata a pensieri negativi, sporchi. In queste brevi, ma intense, ore siamo stati accolti all'interno del tempio e un uomo, molto pazientemente ci ha spiegato le origini della sua religione, le esperienze, le preghiere e ci ha parlato di Allah, uno dei tanti nomi di Dio. Abbiamo dedicato un'ora a farci "istruire", ad ascoltare, almeno nel mio caso anche con ammirazione e interesse il suo punto di vista che sprigionava devozione, credo e sicurezza. Dopodiché, nell'ora rimanente ci è stata data la possibilità di domandare e esprimere ogni nostro dubbio, e senza indugio sono scaturite discussioni anche molto elaborate, profonde o superficiali che fossero.