La composizione del nucleo interno di valutazione NIV cfr allegato MIUR AOODGGOSV REGISTRO UFFICIALE (U)

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1 I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E MIRANO 2 Via Cesare Battisti, MIRANO (VE) - TEL./FAX / url: COD. SCUOLA VEIC85700G DISTRETTO SCOLASTICO N. 35 COD. FISC La composizione del nucleo interno di valutazione NIV cfr allegato MIUR AOODGGOSV REGISTRO UFFICIALE (U) NOME Alessio MORASSUT Roselda ZANINI Manuela BICCIATO Chiara BOLDRINI Jacopo BOLZAN Giuliana FARISATTO Paola POLI Lucia TORRICELLI RUOLO Dirigente Scolastico Referente NIV

2 Priorità per il miglioramento ed il potenziamento nel triennio FORMULAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO La definizione del piano di miglioramento parte dall autovalutazione d Istituto, contenuta nel RAV; riporterà in progress le evidenze delle azioni previste come graduale attuazione della PRIORITA. Nel Piano di Miglioramento si evidenziano le priorità del RAV che fanno riferimento agli ESITI in particolare ai risultati scolastici, ai risultati nelle prove standardizzate e alle competenze chiave di cittadinanza. L Istituto, in sede di stesura del RAV, ha individuato nelle sub aree riferite agli esiti i traguardi nel lungo periodo e li ha così descritti come di seguito riportato: RISULTATI SCOLASTICI Accrescere i livelli di apprendimento del 10% delle conoscenze di base in situazioni didattiche PROVE STANDARDIZZATE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA RISULTATI A DISTANZA codificate con criteri valutativi comuni Abbassare la varianza fra le classi, con particolare riguardo alla primaria, per pervenire a risultati in linea o superiore all ESCS Allargare la capacità negli alunni di operare l applicabilità e il transfert delle conoscenze acquisite nelle specificità di ogni situazione didattica. Attualizzare il problem-solving per trovare nuove soluzioni a problemi in un esercizio continuo del pensiero produttivo e creativo Monitorare il numero di ammesse/i ai due anni successivi al primo nella Scuola Secondaria di II e IeFP, per orientare tanto la didattica, quanto le attività connesse all Orientamento, in un ottica di miglioramento del servizio e lotta alla dispersione scolastica. Gli obiettivi di processo che l Istituto ha ritenuto di porsi nel lungo periodo sono: CURRICOLO VALUTAZIONE PROGETTAZIONE Promuovere momenti elaborativi della didattica per competenze: strutturazione definitiva del curricolo verticale per competenze. Adozione previa riflessione sistematica di un modello di certificazione delle competenze nella scuola primaria e rivisitazione del modello già adottato nella secondaria. Elaborare criteri comuni e rubriche di

3 valutazione tra i docenti della scuola primaria, per le discipline e per le competenze di cittadinanza. Adozione di prove strutturate comuni per la scuola primaria, propedeutiche alla rilevazione dei livelli formativi in entrata e in uscita AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Favorire l implemetazione della didattica laboratoriale per classi parallele nell organizzazione oraria della secondaria INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Sistematizzare i percorsi di recupero e ottimizzare quelli di potenziamento CONTINUITA E ORIENTAMENTO Incrementare l azione di continuità potenziando il raccordo fra un ordine di scuola e l altro. Rivedere il Consiglio orientativo ed aggiornarlo in coerenza alla pianificazione progettuale triennale e alla unitarietà della documentazione in uso. ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Promuovere esperienze e progetti per accrescere il neonato senso di appartenenza all Istituto Comprensivo. Costruire e rivisitare strumenti di autovalutazione d Istituto Sensibilizzare alla importanza della documentazione per una riflessione valutativa Favorire la pratica della documentazione didattica in ordine alla condivisione Rilevare l aspetto economico della documentazione Potenziare e garantire la continuità di attenzione e comunicazione nel rapporto con le famiglie Consolidare la comunicazione con il territorio Nell area del curricolo l attuazione di quanto programmato consentirà di realizzare l unitarietà e l omogeneità dei percorsi e favorirà il benessere del corpo docente consapevole di operare nella chiarezza degli obiettivi programmati in ordine ai risultati attesi. Le azioni programmate per la realizzazione degli obiettivi previsti per l ambiente di apprendimento, la continuità e l orientamento consentiranno di migliorare gli esiti scolastici per tutti gli alunni, compresi quelli con difficoltà di apprendimento, favorendone il recupero. La crescita del senso di appartenenza all istituzione in un rapporto sempre più attento alle famiglie e agli enti del territorio, si realizza attraverso il perseguimento di una

4 piena e consapevole capacità organizzativa che, implementando le pratiche attive della documentazione, dell autovalutazione e della riflessione in ordine alla economicità delle stesse, ne favorisce la piena attuazione. Parte integrante del PTOF approvato a gennaio 2016 è il documento, qui riportato, ove si trovano evidenziate le priorità di miglioramento e i traguardi da perseguire nel triennio: - Risultati Scolastici: si ritiene di dover pervenire nell ambito del triennio all accrescimento dei livelli d apprendimento del 10% delle conoscenze di base in situazione didattiche codificate con criteri valutativi comuni, in linea con gli obiettivi previsti dalle lettere a, b, h, i, j, l, n, p del comma 7 dell art. 1 della legge Risultati nelle prove standardizzate nazionali: si ritiene di dover pervenire nell ambito del triennio a risultati in linea o superiori all ESCS e abbassare la varianza fra classi per compensare la criticità rilevata, in linea con gli obiettivi previsti dalle lettere a, b, j, n, p del comma 7 dell art. 1 della legge Competenze chiave di cittadinanza: si ritiene di dover porre i discenti nella condizione di applicare compiutamente il transfert di conoscenze acquisite nella specificità di ogni situazione didattica, in vista di una loro traduzione in competenze. Si considera, altresì, opportuno far sviluppare l attitudine al problem solving, in vista di un esercizio ottimale del pensiero produttivo e creativo, in linea con gli obiettivi previsti dalle lettere a, b, c, d, e, f, g, h,i j, k, l, n,o, p, q del comma 7 dell art. 1 della legge 107. Poiché trattasi di documento in progress, il PdM nel Ptof verrà periodicamente aggiornato sulla base delle evidenze emergenti in corso d anno, e pubblicato nel sito ufficiale della scuola. PRIORITÀ e TRAGUARDI nel triennio PRIORITÀ nel TRIENNIO 1. Risultati scolastici 2. Competenze chiave di cittadinanza TRAGUARDI nel TRIENNIO 1. CURRICOLO PROGETTAZIONE VALUTAZIONE Definizione del curricolo verticale, previa riflessione e raccordo fra i vari ordini di scuola; elaborazione e adozioni di criteri comuni di valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria e armonizzazione con quelli della secondaria; elaborazione dei criteri valutativi per le competenze, in ordine ad una sistematica riflessione sugli indicatori e descrittori del modello di certificazione delle competenze; costruzione di prove comuni per classi parallele della primaria, ai fini della definizione

5 dei livelli in entrata e in uscita, nonché rivisitazione e aggiornamento delle prove comuni per classi parallele per la secondaria, soprattutto per quanto concerne la raccolta e la lettura dei dati emergenti 2. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Sviluppare pratiche di didattica laboratoriale inclusiva, ottimizzare i percorsi di recupero e sistematizzare quelli di potenziamento. MIGLIORAMENTI nel TRIENNIO Implementazione del curricolo verticale con la costruzione di unità di apprendimento, disciplinari e trasversali, in relazione alle 8 competenze chiave di cittadinanza AZIONI Incontri di: Docenti per classi parallele Dipartimenti disciplinari Gruppi di lavoro Consigli di interclasse e classe RISULTATI ATTESI costruzione di UDA per competenze disciplinari e trasversali costruzione e utilizzo di rubriche di valutazione analisi approfondita del nuovo modello di certificazione delle competenze per le classi terminali (di cui alla C. M. 3/2015) e conseguente riflessione sullo stesso Valutazione analitica e globale dei risultati delle prove invalsi AZIONI Analisi critica dei risultati della prova invalsi restituiti, per classi parallele (scuola primaria) e per dipartimenti disciplinari (scuola secondaria); riflessione ed individuazione delle criticità RISULTATI ATTESI miglioramento dei risultati delle prove invalsi delle classi seconde della primaria riduzione della variabilità all interno delle classi e fra i plessi Costruire percorsi documentati e socializzare le buone pratiche AZIONI Raccolta e sintesi della documentazione ad opera di un gruppo di docenti (F.S. PTOF) in sinergia con le figure ricomprese nell organigramma RISULTATI ATTESI documentazione dei progetti realizzati e delle attività svolte socializzazione di materiali e buone pratiche per esperienze didattiche realizzazione di esperienze didattiche confrontabili fra le diverse classi partecipazione ad attività di formazione coerenti alla progettualità posta in essere

6 Risultati a distanza AZIONI Acquisizione di informazioni in merito a ammesse/i ai due anni successivi al primo nella Scuola Secondaria di II grado e IeFP. Riflessione sui dati acquisiti e su eventuali criticità nel percorso di Orientamento. RISULTATI ATTESI Successo almeno nei primi due anni della Scuola Secondaria di II grado di studentesse e studenti che hanno optato per il percorso indicato nel Consiglio Orientativo. Priorità di miglioramento- potenziamento individuate con riferimento agli obiettivi formativi di cui all art 1 comma 7 della L. 107/2015: PRIORITA DEL RAV Traguardo di risultato Obiettivo di processo RISULTATI SCOLASTICI L'Istituto si impegna a garantire a tutti le/i discenti i presupposti, non solo per il raggiungimento del successo scolastico, ma anche per la maturazione di proprie categorie sociali, affettive e civiche, nel pieno rispetto e nella concreta valorizzazione di tutte le diversità. Al fine di garantire a tutti le/i discenti i presupposti per una vita scolastica proficua e serena, i docenti dell'istituto attuano una costante e ragionata riflessione sulle proprie metodologie didattiche e sui relativi risultati; inoltre, ritengono fondamentale una continua e progressiva formazione in merito alle problematiche più scottanti diffuse nel panorama scolastico e in merito agli approcci didattici più significativi. Situazione su cui si interviene I percorsi di recupero/potenziamento appaiono pratica già generalmente applicata e consolidata: lo stesso dicasi per quanto concerne l'inclusione nella pratica didattica. Attività previste Attivare periodicamente percorsi di formazione/aggiornamento. Curare la predisposizione di ambienti di apprendimento più adeguati ad uno stare in classe consapevole e sereno.

7 Risorse finanziarie Risorse umane Indicatori utilizzati Risultati attesi nel triennio Potenziare l'approccio cooperativo, al fine di fare emergere non solo le conoscenze delle singole discipline, ma anche abilità e competenze trasversali. Rendere una consuetudine prove iniziali e finali di Italiano e Matematica. Promuovere momenti di condivisione e confronto rispetto ai risultati, sia delle prove iniziali e finali, sia delle prove standardizzate. Rivedere e potenziare percorsi condivisi di recupero/potenziamento. Orientare la didattica verso l'inclusione. FIS e fondi per l'autonomia. Collegio Docenti nelle sue ripartizioni (Classi Parallele e Dipartimenti Disciplinari). Formatori interni ed esterni. Profitto delle/dei discenti. Prove comuni. Prove standardizzate. Accrescere i livelli di apprendimento del 10% delle conoscenze di base in situazioni didattiche codificate con criteri valutativi comuni. PRIORITA DEL RAV Traguardo di risultato Obiettivo di processo COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L Istituto Comprensivo garantisce il successo delle/dei discenti nell acquisizione delle Competenze Chiave di Cittadinanza: alla fine del percorso questo successo è certificato sulla base del modello ministeriale ai sensi della C. M. 3/2015. L Istituto progetta e mette in atto UDA che mirino a far sviluppare competenze disciplinari e trasversali, strumento insostituibile per il raggiungimento del traguardo. L acquisizione delle competenze può,

8 Situazione su cui si interviene Attività previste Risorse finanziarie Risorse umane Indicatori utilizzati Risultati attesi nel triennio com è notorio, essere attestata solo attraverso compiti di realtà, momento propedeutico per i quali è la capacità da parte dei docenti dell Istituto di predisporre adeguate rubriche di valutazione. Se è vero che l Istituto ha fatto parte del percorso di sperimentazione per l adozione del modello ministeriale di certificazione delle competenze, va rilevato come la didattica per competenze, la progettazione di UDA e il relativo ricorso a prove di realtà siano pratiche ancora da acquisire/implementare. Formazione dei docenti in merito alla didattica per competenze, alla progettazione di UDA e alle prove di realtà. Pianificazione, attraverso i Dipartimenti Disciplinari e le Classi parallele, della progressiva acquisizione della didattica per competenze. Progettazione, attraverso i Dipartimenti Disciplinari e le Classi parallele, di UDA. Predisposizione, attraverso i Dipartimenti Disciplinari e le Classi parallele, di prove di realtà e relative rubriche di valutazione. Aggiornare e adeguare la modulistica relativa alla programmazione. FIS e fondi per l'autonomia. Dirigente, docenti, formatori esterni. Programmazioni dei Consigli di Classe. Programmazioni disciplinari dei docenti. Rendere una consuetudine la didattica per competenze e la progettazione di UDA (almeno due in un anno scolastico). Rendere una consuetudine la

9 predisposizione di compiti di realtà e di relative rubriche per la valutazione. PRIORITA DEL RAV Traguardo di risultato Obiettivo di processo Situazione su cui si interviene Attività previste RISULTATI A DISTANZA L Istituto Comprensivo mette in grado con successo studentesse e studenti (e relative famiglie) di intercettare le proprie reali e autentiche aspirazioni, in vista sia di una loro crescita in quanto persone e cittadini, sia di una loro formazione efficace ai fini dell entrata nel mondo del lavoro. L Istituto Comprensivo raggiunge detto traguardo attraverso un effettivo e reale coinvolgimento di tutti i portatori di interesse: studentesse e studenti, famiglie, Istituti Secondari di II grado, IeFP, associazioni di imprenditoria e artigianato locale. L Istituto Comprensivo riesce a fornire a studentesse e studenti (e relative famiglie) elementi fondamentali in vista della scelta del percorso scolastico/formativo successivo alla Scuola Secondaria di I Grado. In questo senso e nei limiti di questa scelta prepara il successo formativo futuro di studentesse e studenti. Le attività di orientamento e le procedure connesse con la compilazione del consiglio orientativo appaiono ormai una consuetudine acquisita e sistematizzata. Ancora da attivare ulteriori attività riguardanti rilevazioni e lettura dei dati, coordinamento con Istituti Secondari di II grado, IeFp, artigianato e imprenditoria locali. Rilevazione dei dati relativi al successo formativo di studentesse e studenti al I e II anno del percorso scolastico/formativo successivo alla Scuola Secondaria di I grado.

10 Risorse finanziarie Risorse umane Indicatori utilizzati Risultati attesi nel triennio Monitoraggio delle attività relative all orientamento in essere e riflessione. Attività di coordinamento con Istituti Secondari di II grado e IeFP. Censimento delle attività di artigianato e di imprenditoria locali. Contributo derivante dalla partecipazione al concorso Io artigianerò indetto dalla Confartigianato del Miranese e dal contributo volontario dei genitori. Dirigente, Commissione Continuità, Commissione Orientamento, Nucleo Interno di Valutazione, DSGA, Personale Tecnico-Amministrativo Percentuale di studentesse e studenti che seguono il consiglio orientativo stilato dai Consigli di Classe. Percentuale di studentesse e studenti, che seguono il consiglio orientativo, ammessi al II e al III anno degli Istituti Secondari di II grado/che assolvano l obbligo scolastico attraverso altri percorsi professionalizzanti. Percentuale di studentesse e studenti, che non seguono il consiglio orientativo, ammessi al II e al III anno degli Istituti Secondari di II grado/che assolvano l obbligo scolastico attraverso altri percorsi professionalizzanti. Percentuale di eccellenze fra studentesse e studenti che seguono il consiglio orientativo. Percentuale di eccellenze fra studentesse e studenti che non seguono il consiglio orientativo. Creazione di un archivio di dati. Attivare la buona pratica della lettura dei dati e della relativa riflessione. Individuare le fasi critiche delle attività in essere e fare fronte a dette criticità grazie alla lettura ragionata

11 dei dati. Potenziare le attività relative all orientamento. Potenziare le attività connesse alla rilevazione dei dati, soprattutto attraverso il coordinamento con la rete Miranorienta. Attivare un tavolo di confronto con Istituti Secondari di II grado, IeFP, artigianato e imprenditoria locale.

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