La legge di stabilità 2015 (Legge 190/2014) Presentazione. ANTONIO MISIANI Deputato PD Commissione bilancio Camera 8 gennaio 2015
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1 La legge di stabilità 2015 (Legge 190/2014) Presentazione ANTONIO MISIANI Deputato PD Commissione bilancio Camera 8 gennaio 2015
2 Una congiuntura peggiore delle attese Economia: rallentamento nell Eurozona e stagnazione in Italia (2014 = terzo anno consecutivo di calo del PIL) Inflazione zero (dicembre 2014: 0,0%) Elevata disoccupazione (novembre 2014: 13,4%) e povertà (2013: 6 mln di poveri «assoluti») è Il rischio è una lunga combinazione di stagnazione + inflazione zero + disoccupazione
3 Una congiuntura peggiore delle attese PIL - previsioni a confronto 0,6 1,2 0,8 1,1 0,9 1,5 1,5 1,3 1,3 1,3 1,7 p2014 p2015 p2016-0,2 Italia (apr-14) Italia (ott-14) Eurozona (apr-14) Eurozona (ott-14) Inflazione - previsioni a confronto 1,2 1,0 1,1 1,1 0,9 0,9 1,3 1,2 0,7 0,5 0,5 0,1 p2014 p2015 p2016 Italia (apr-14) Italia (ott-14) Eurozona (apr-14) Eurozona (ott-14)
4 Gli effetti della grande crisi La grande crisi ( ) ha sensibilmente ridotto il potenziale di crescita del Paese e ha causato un generale arretramento economico e sociale: PIL 2014 totale: al livello del 2000 PIL 2014 per abitante: al livello del 1996 Investimenti 2014: al livello del 1994 Produzione industriale 2014: al livello del 1986 Disoccupazione 2014: livello senza precedenti nel dopoguerra Nel 2007 l Italia era la 10 potenza economica mondiale (PIL a parità di potere d acquisto). Nel 2014 siamo scesi alla 12 posizione
5 Serve una diversa politica economica Dal 2010 in Eurozona politiche di austerità adottate simultaneamente da tutti i Paesi. Risultato: tra il 2009 e il 2014 meno deficit pubblico (da 6,3% a 2,9%), ma più debito (da 80,2% a 96,4%) e disoccupazione (da 9,5% a 11,6%) Nello stesso periodo, USA, Regno Unito e Giappone hanno puntato maggiormente su crescita e occupazione, attraverso politiche monetarie e di bilancio espansive. Risultato: tra il 2009 e il 2014 in USA meno deficit pubblico (da 13,5% a 5,5%), più debito (da 86,1% a 105,6%) ma meno disoccupazione (da 9,3% a 6,3%) Dopo le elezioni europee, segnali contraddittori. La BCE contrasta deflazione (tassi a 0,05%, iniezione liquidità) e Juncker presenta piano di investimenti da 315 md. Ma la nuova Commissione è a trazione tedesca e i margini di flessibilità rimangono limitati
6 Il cantiere delle riforme Da febbraio 2014 sono stati definitivamente approvati (o convertiti in legge): Febbraio: Legge 23/2014 (delega fiscale) Marzo: DL 34/2014 (occupazione) Aprile: Legge 56/2014 (province) e DL 66/2014 (bonus 80 ) Giugno: DL 90/2014 (PA) e DL 91/2014 (competitività) Novembre: DL 132/2014 (processo civile) e DL 133/2014 (sblocca-ita) Dicembre: Legge 183/2014 (delega lavoro Jobs Act) Provvedimenti in discussione: DDL di revisione della parte II della Costituzione (approvato dal Senato è alla Camera) DDL legge elettorale (approvato dalla Camera, è al Senato) DDL delega pubblica amministrazione (al Senato) Decreti attuativi della Legge 23/2014 (delega fiscale) Decreti attuativi della Legge 183/2014 (Jobs Act)
7 La manovra di bilancio 2015 La manovra 2015 è espansiva rispetto al quadro a legislazione vigente restrittiva rispetto al 2014 Allentamento delle politiche di austerità: Il pareggio di bilancio è rinviato dal 2016 al 2017 Il miglioramento del saldo strutturale (0,3% PIL) è inferiore a quanto richiesto dagli accordi europei (almeno 0,5% PIL) La manovra è finanziata in disavanzo: il deficit programmatico (2,6% PIL) è maggiore di quello tendenziale (2,2% PIL) Il carattere espansivo della manovra iniziale (deficit programmatico al 2,9% PIL) è stato ridimensionato dopo il confronto con la Commissione UE.
8 La manovra di bilancio 2015 (bonus 80 = minore entrata) Manovra 2015: Impieghi (md ) Manovra 2015: Fonti (md ) 5,813 21,265 12,758 Minori entrate Maggiori spese 16,572 11,638 Maggior deficit Minori spese Maggiori entrate Indebitamento netto (% PIL) 2,8 3,0 2,6 1,8 2,2 Tendenziale 1,2 Programmatico 0,
9 DDL stabilità: quadro riassuntivo (bonus 80 = maggiore spesa) Dati in mln Maggiori spese Minori entrate TOTALE IMPIEGHI Maggiori entrate Di cui: clausola di salvaguardia Minori spese TOTALE FONTI INDEBITAMENTO NETTO Entrate nette Spese nette
10 DDL stabilità: quadro riassuntivo (bonus 80 = minore entrata) Dati in mln Maggiori spese Minori entrate TOTALE IMPIEGHI Maggiori entrate Di cui: clausola di salvaguardia Minori spese TOTALE FONTI INDEBITAMENTO NETTO Entrate nette Spese nette
11 1) Domanda interna Una prima serie di misure sono finalizzate al rilancio dei consumi e degli investimenti pubblici e privati Per rilanciare i consumi: 1. Conferma del bonus IRPEF 80 (9,5 md dal 2015) 2. Facoltà di erogazione in busta paga del TFR maturando 3. Aumento da 5,29 a 7 della quota esente dei buoni pasto Per rilanciare gli investimenti pubblici e privati: 1. Allentamento del Patto interno di stabilità (2,9 md dal 2015) 2. Proroga dei bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico 3. Rifinanziamento della nuova legge Sabatini 4. Nuova disciplina del bonus per ricerca e sviluppo 5. Regime opzionale agevolato per marchi e brevetti 6. Piano per Made in Italy e attrazione investimenti in Italia 7. Programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica
12 2) Occupazione 1. Azzeramento contributi INPS per assunzioni a tempo indeterminato del 2015 (1,9 md nel 2015, 4,9 md nel 2016 e 5 md nel 2017) 2. Integrale deducibilità IRAP del costo per il lavoro a tempo indeterminato (2,7 md nel 2015 e 5,6 md dal 2016) 3. Fondo per il disegno di legge delega sul lavoro e ammortizzatori sociali (1,7 md nel e 1,5 md dal 2017)
13 3) Scuola, università e ricerca 1. Istituzione di un Fondo per La buona scuola, finalizzato a: assunzioni straordinarie personale docente e non docente, potenziamento alternanza scuola-lavoro, formazione di docenti e dirigenti scolastici (1 md nel 2015, 3 md dal 2016) 2. Incremento quota premiale del Fondo finanziamento ordinario delle Università (150 mln dal 2015) 3. Risorse per scuole paritarie (200 mln dal 2015) 4. Nuova disciplina del bonus per ricerca e sviluppo (256 mln nel 2015, 429 mln nel 2016 e 520 mln nel 2017)
14 4) Famiglia e politiche sociali Assegno fino a 3 anni di età per i nuovi nati : 960 per famiglie con ISEE e con ISEE Fondo per interventi in favore della famiglia (153 mln nel 2015, di cui 100 mln per servizi socio-educativi per la prima infanzia; 8 mln per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti; 45 mln per buoni per l acquisto di beni e servizi per l infanzia per famiglie con ISEE e figli minori 4 Fondo carta acquisti ordinaria (250 mln dal 2015) Fondo nazionale politiche sociali (300 mln dal 2015) Fondo per le non autosufficienze (400 mln nel 2015 e 250 mln dal 2016) Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell asilo (188 mln dal 2015) Fondo minori stranieri non accompagnati (12,5 mln in più dal 2015) Riforma del terzo settore, dell impresa sociale e per il servizio civile universale Stabilizzazione del 5 per mille (500 mln dal 2015) Aumento da a dell importo detraibile al 26% per le erogazioni liberali in favore delle Onlus Quota di 50 mln dal 2015 nell ambito delle risorse SSN per la cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d azzardo
15 Maggiori spese (I) Comma Descrizione Fondo per la realizzazione del piano La buona scuola Bonus 80 per i lavoratori dipendenti e assimilati (1) Credito di imposta per ricerca e sviluppo Fondo per il Jobs Act (ammortizzatori sociali) Assegno nuovi nati ( bonus bebé ) Buono acquisti per famiglie numerose Fondo per interventi a favore della famiglia , 175 Contributo ASI e Programmi spaziali strategici Stabilizzazione 5 per mille Carta acquisti ordinaria Fondo nazionale politiche sociali (1) Secondo i criteri Eurostat il bonus di 80 va classificato come maggiore spesa e non come minore entrata
16 Maggiori spese (II) Art. Descrizione Fondo non autosufficienze (compresa SLA) Finanziamento per il sostegno delle scuole paritarie Finanziamento ordinario università quota premiale Fondo nazionale per i richiedenti asilo e rifugiati Fondo per minori stranieri non accompagnati Riforma terzo settore e impresa sociale, servizio civile Piano straordinario Made in Italy e attrazione IDE Rifinanziamento cd. nuova legge Sabatini Allentamento del patto interno di stabilità per gli enti locali Contributi a Roma Capitale e a Milano - Expo MAGGIORI SPESE - TOTALE MAGGIORI SPESE SENZA BONUS 80 - TOTALE
17 Minori entrate Art. Descrizione Misure sul cuneo fiscale IRAP TFR in busta paga: minori entrate Patent box (imposte dirette e irap) Ecobonus e ristrutturazioni Regime fiscale agevolato per lavoratori autonomi Credito d imposta per investimenti infrastrutturali di casse previdenziali e fondi pensione Decontribuzione temporanea per assunzioni a tempo indeterminato Estensione soglia erogazioni liberali ONLUS 207 Superamento clausola di salvaguardia Letta MINORI ENTRATE - TOTALE MINORI ENTRATE CON BONUS 80 - TOTALE
18 Maggiori entrate Art. Descrizione Fondo per la realizzazione del piano La buona scuola (effetti riflessi) TFR in busta paga: tassazione ad aliquota marginale e minori versamenti a fondi complementari Aumento aliquota su fondi pensione e rivalutazione TFR Misure di contrasto evasione IVA (reverse charge, split payment) Misure di contrasto evasione (adempimento volontario) , Disposizioni sui giochi Incremento ritenuta d acconto su spese ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico Aumento quota imponibile enti non commerciali Clausola di salvaguardia (IVA e accise) MAGGIORI ENTRATE - TOTALE
19 Minori spese Art. Descrizione Piano azione coesione riprogrammazione risorse Riduzione spesa Ministeri (all. A e B) Concorso degli Enti territoriali , Di cui: Regioni a statuto ordinario Regioni a statuto speciale e Province autonome Comuni (riduzione fondo solidarietà comunale) Province e città metropolitane Enti locali (fondo crediti dubbia esigibilità) Riduzione fondo cuneo fiscale MINORI SPESE - TOTALE
20 Focus: la finanza territoriale (1) Art. Descrizione (segno - = minori spese) Concorso alla manovra delle regioni a statuto ordinario , Concorso alla manovra delle regioni a statuto speciale Concorso alla manovra di province e città metropolitane Riduzione del Fondo di solidarietà comunale Estensione al 2018 del contributo delle regioni e degli enti locali di cui all art. 46 del DL 66/ Province e città metropolitane: riduzione della dotazione organica del personale, mobilità e servizi per l impiego 459 Aumento dal 10% al 20% del riparto del Fondo di solidarietà comunale in base a fabbisogni standard , Anticipo al 2015 del pareggio di bilancio e superamento del patto di stabilità per le regioni a statuto ordinario Nuova regionalizzazione del patto di stabilità e patto verticale incentivato Riduzione degli obiettivi del patto di stabilità enti locali
21 Focus: la finanza territoriale (2) Art. Descrizione (segno - = minori spese) , , 538 Armonizzazione contabile degli enti territoriali e Fondo crediti di dubbia esigibilità nel patto di stabilità Trasferimento allo Stato dell obbligo di corrispondere le spese per gli Uffici giudiziari Contributi a Roma Capitale e a Milano - Expo Aumento dall 8% al 10% del limite di indebitamento degli enti locali 540 Contributo in conto interessi per comuni, province e città metropolitane 541 Contributo in conto interessi mutui regioni a statuto ordinario Attuazione Patto della salute Razionalizzazione delle società partecipate locali 679 Conferma per il 2015 del tetto aliquote TASI
22 Conclusioni La congiuntura economica europea e italiana è peggiore delle aspettative. E necessaria una diversa politica economica per scongiurare il rischio di un avvitamento stagnazione inflazione zero disoccupazione La legge di stabilità 2015 segna una oggettiva discontinuità nella politica di bilancio: pareggio rinviato al 2017, percorso rallentato e meno severo, manovra espansiva rispetto al quadro a legislazione vigente La manovra punta a stimolare consumi (conferma bonus 80, regime dei minimi per gli autonomi, ecc.), investimenti (proroga ecobonus, allentamento patto di stabilità interno, ecc.) e occupazione (decontribuzione nuovi assunti 2015, costo del lavoro deducibile IRAP, fondi aggiuntivi per gli ammortizzatori sociali). L impulso rispetto al tendenziale è però limitato Il giudizio, nel complesso, è positivo: pur indebolita dal confronto preliminare con la Commissione UE, la manovra va nella direzione giusta Tra i punti critici: il debole sostegno degli investimenti pubblici, il contributo eccessivo per regioni ed enti locali, l aggravio fiscale su fondi pensione e rivalutazione TFR, il regime dei minimi per i professionisti, il mancato blocco delle aliquote contributive per le partite Iva gestione separata Inps
23 Materiale utile Legge di stabilità 2015, Testo della legge Legge di stabilità 2015, Servizio Studi Camera, Sintesi del contenuto Ragioneria generale dello Stato, Nota tecnico-illustrativa del Disegno di Legge di stabilità 2015 IFEL-ANCI, Nota di lettura sulla Legge di stabilità 2015 Ufficio parlamentare di bilancio, Audizione preliminare sui documenti di bilancio Ufficio parlamentare di bilancio, Rapporto sulla politica di bilancio 2015 Banca d Italia, Audizione preliminare sui documenti di bilancio Corte dei Conti, Audizione sul ddl di stabilità per il 2015
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