del fondo di dotazione delle stabili organizzazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "del fondo di dotazione delle stabili organizzazioni"

Transcript

1 Il fondo di dotazione delle stabili organizzazioni di Guido e Andrea Vasapolli (*) La corretta determinazione del fondo di dotazione della stabile organizzazione in Italia di un soggetto estero ha notevoli ripercussioni nella determinazione dell agevolazione ACE spettante, nella quantificazione degli interessi passivi deducibili a fronte dei finanziamenti concessi dalla casa madre e sulla possibilità, in presenza di perdite di esercizio, di trasformare le attività per imposte anticipate in crediti d imposta. Una recente risoluzione ministeriale, avente ad oggetto la determinazione del fondo di dotazione «fiscalmente congruo», illustra come le variazioni in aumento del reddito complessivo operate dalla stabile organizzazione possano essere considerate nel passare dal fondo di dotazione «contabile» a quello «virtuale». Premessa La R.M. 17 giugno 2014, n. 63/E, offre lo spunto per affrontare il tema della individuazione del fondo di dotazione delle stabili organizzazioni in Italia di imprese non residenti, cioè di quello che rappresenterebbe il loro patrimonio netto contabile, ossia il capitale di rischio apportato dalla casa madre estera in contrapposizione agli eventuali finanziamenti dalla stessa concessi. A tale riguardo occorre considerare che una corretta individuazione del fondo di dotazione viene ad assumere anche rilevanza fiscale quando si tratta di: individuare l ammontare deducibile degli interessi passivi che la stabile organizzazione italiana corrisponde alla casa madre estera per finanziamenti da questa concessi (vedi oltre); quantificare la «variazione in aumento del capitale proprio» che rileva ai fini dell agevolazione conosciuta come «Aiuto alla crescita economica (ACE)»), di cui al D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, determinare la «somma del capitale sociale e delle riserve» rilevante ai fini della possibilità, prevista dal legislatore nel caso in cui l esercizio sociale chiuda con una perdita d esercizio, di trasformare le attività per imposte anticipate in crediti d imposta (art. 2, commi 55 e segg., del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225), e applicare il limite al riporto delle perdite stabilito dall art. 172, comma 7, del D.P.R. n. 917/1986, rilevante per le operazioni di fusione e di scissione, anche, per effetto del disposto del successivo art. 181, se poste in essere fra soggetti residenti in Stati membri diversi dell Unione Europea. Scelta tra società controllata e stabile organizzazione Nel momento in cui un impresa vuole essere presente all estero, la scelta in genere spazia tra la costituzione di una società in loco e l apertura di una stabile organizzazione nel Paese estero. Nel caso in cui la scelta cada sulla costituzione di una società nel Paese estero (controllata estera o subsidiary), se questa è una società di capitali, in contrapposizione ad una società di persone, il vantaggio è quello di limitare i rischi imprenditoriali al capitale di rischio apportato nella società estera, nel senso che la società estera, essendo un soggetto giuridicamente distinto dalla casa madre, risponderà delle proprie Nota: (*) Dottori Commercialisti in Torino e Milano 8/2014 7

2 obbligazioni sociali nei limiti del suo capitale proprio. Al contrario, nel caso in cui si decida di essere presenti all estero mediante l apertura di una stabile organizzazione, poiché questa non è un soggetto giuridicamente distinto rispetto alla casa madre, delle obbligazioni sociali contratte dalla stabile organizzazione ne risponderà direttamente la casa madre, per cui una possibile insolvenza della stabile organizzazione potrebbe anche portare al fallimento della casa madre. Impianto contabile del veicolo estero e relativo regime fiscale Sia che la scelta di come essere presenti all estero sia ricaduta su una società controllata, sia che sia ricaduta su una stabile organizzazione, in entrambi i casi dovrà essere tenuta una contabilità autonoma rispetto a quella della casa madre. Sia la società controllata che la stabile organizzazione, infatti, dovranno redigere un proprio bilancio, dal quale emergerà un risultato economico che rappresenterà la base di partenza per determinare il reddito da assoggettare ad imposizione nel Paese estero. Mentre gli utili netti realizzati dalla società controllata estera sono assoggettati ad imposizione in capo alla casa madre, sotto forma di dividendi, soltanto in caso di loro distribuzione, il reddito lordo prodotto dalla stabile organizzazione estera di una casa madre italiana è assoggettato ad imposizione anche in capo alla casa madre italiana, ma alla stessa è riconosciuto un credito d imposta pari alle imposte che la stabile organizzazione ha già pagato all estero su quegli stessi redditi (art. 165 del D.P.R. n. 917/1986). Forme di finanziamento del veicolo estero Per quanto riguarda, invece, le forme di finanziamento dell investimento estero, occorre valutare quale quota parte dell investimento debba essere finanziata da capitale di rischio (capitale proprio) apportato dalla casa madre, quale quota parte possa essere finanziata mediante crediti finanziari concessi dalla casa madre e quale parte possa essere finanziata mediante il ricorso a capitale di terzi (finanziamenti bancari, operazioni di leasing, dilazioni di pagamento concesse dai fornitori, ecc.). Poiché la scelta di cui sopra deve avere, come fine, quello di garantire corretti equilibri tra come l impresa si finanzia e come questa impiega il denaro così ottenuto, risulterà necessario procedere alla redazione di un piano economico e finanziario previsionale dell investimento estero dal quale ricavare gli investimenti iniziali in capitale immobilizzato (fabbricati, impianti, macchinari, brevetti, ecc.) e in capitale circolante lordo (magazzino, crediti verso clienti, ecc.) che sono necessari al fine di poter avviare la nuova attività imprenditoriale. Mentre gli investimenti necessari in capitale immobilizzato dovranno essere finanziati mediate il ricorso a capitale proprio o a finanziamenti a medio-lungo termine (finanziamenti «qualificati» o «pregiati»), gli investimenti in capitale circolante lordo potranno anche essere finanziati mediante il ricorso a finanziamenti a breve termine, a tal fine opportunamente valutando la durata del ciclo monetario della gestione (cioè il tempo che mediamente intercorre tra quando viene pagato il fornitore e quando si ottiene l incasso dal cliente). Naturalmente, più il ciclo monetario della gestione è breve, più l impresa può spingersi a finanziare una quota maggiore del capitale circolante lordo mediante il ricorso a debiti a breve termine. Per quanto riguarda il capitale di rischio apportato dalla casa madre nella società controllata estera, lo stesso viene ad essere ben individuato nel capitale sociale e negli eventuali sopraprezzi risultanti dall atto costitutivo e dai loro successivi aumenti (o dalle loro successive riduzioni), nonché negli utili netti reinvestiti (accantonati a riserva). Con riferimento alla stabile organizzazione estera, invece, non esiste un atto costitutivo dal quale poter rilevare l ammontare iniziale del capitale di rischio apportato dalla casa madre, anche perché, come già prima visto, la stabile organizzazione non è un soggetto giuridicamente autonomo rispetto alla casa madre. Ecco allora che il capitale apportato dalla casa madre alla stabile organizzazione sotto forma di capitale di rischio viene individuato solo contabilmente con la denominazione di «fondo di dotazione». Ulteriori apporti dalla casa madre alla stabile organizzazione saran- 8 8/2014

3 no, invece, a titolo di finanziamento, da disciplinarsi con regolare contratto. I finanziamenti di cui sopra saranno fruttiferi d interessi, anche perché, se infruttiferi, in verità non si distinguerebbero dal capitale apportato a titolo di «fondo di dotazione». Il «fondo di dotazione», naturalmente, può anche essere incrementato grazie alla capacità della stabile organizzazione di autofinanziarsi, cioè mediante la destinazione, allo stesso, degli utili netti risaltanti dal bilancio della stabile organizzazione (destinazione che non risulterà da una delibera, ma da una appostazione contabile conseguente al non trasferimento alla casa madre delle risorse finanziarie rappresentate dall utile netto). Ad esclusione di quanto sopra, non esistono norme particolari che dispongano in merito al fondo di dotazione di una stabile organizzazione in Italia di un soggetto estero o viceversa. Individuazione del fondo di dotazione Tanto premesso, in merito al fondo di dotazione di una stabile organizzazione in Italia di un soggetto estero, nella R.M. 30 marzo 2006, n. 44/E, è stato affermato che (nello stesso senso è anche la R.M. 17 giugno 2014, n. 63/E): «occorre considerare che sotto il profilo giuridico la stabile organizzazione non è un entità autonoma e distinta rispetto alla casa madre della quale costituisce una mera diramazione amministrativa, ma dal punto di vista fiscale è considerata un entità separata, sia dall ordinamento nazionale, sia, in sede OCSE, dall art. 7 del Modello di Convenzione (il cui contenuto è riprodotto anche nella vigente Convenzione contro le doppie imposizioni stipulata con gli Stati Uniti). Tale diverso approccio, a ben vedere, è finalizzato a consentire allo Stato in cui la stabile organizzazione è localizzata di esercitare i propri diritti impositivi sul reddito prodotto nel proprio territorio»; «come precisato dal Commentario OCSE all art. 7 del Modello di Convenzione (cfr. paragrafo 18.3), è necessario che la stabile organizzazione sia dotata «di una struttura patrimoniale appropriata sia per l impresa sia per le funzioni che esercita»»; «in definitiva, come qualsiasi impresa indipendente, la stabile organizzazione di una impresa non residente deve avere un proprio fondo di dotazione che, ai fini fiscali, può essere anche «figurativo». In altre parole, qualora non risulti dal suo bilancio, il fondo di dotazione deve essere determinato ai soli fini fiscali»; «in definitiva, la determinazione del fondo di dotazione della stabile organizzazione che possa ritenersi congruo dal punto di vista fiscale è questione di fatto che richiede un analisi dettagliata delle singole fattispecie e che deve essere affrontata tenendo conto di principi condivisi in sede internazionale. La dotazione patrimoniale della stabile organizzazione può essere determinata, tenuto conto del grado di capitalizzazione della società nel suo complesso, in funzione, ad esempio, delle attività esercitate dalla stabile organizzazione, degli asset materiali e immateriali di cui dispone per le proprie funzioni e dei rischi da essa assunti». Nella Relazione al D.M. 14 marzo 2012 è stato inoltre precisato che «per le stabili organizzazioni i riferimenti ai soci o ai partecipanti sono da intendersi alla casa madre» e che «il fondo di dotazione e i relativi incrementi devono intendersi in ogni caso quelli risultanti dalla dichiarazione dei redditi del periodo di imposta da ritenersi congrui dal punto di vista fiscale tenendo conto di principi condivisi in sede internazionale. Infatti, come qualsiasi impresa indipendente, la stabile organizzazione di una impresa non residente deve avere un proprio fondo di dotazione che, ai fini fiscali, può essere anche «figurativo», nel senso che deve essere comunque determinato ai soli fini fiscali, a prescindere dalle risultanze contabili». Proprio con riferimento al contenuto della Relazione di cui sopra, al punto della Circolare Assonime 7 giugno 2012, n. 17, dopo essere stato premesso che «le stabili organizzazioni non sono soggetti dotati di una propria autonomia giuridica e patrimoniale, ma si configurano, come è noto, come centri di imputazione del reddito prodotto in Italia dai soggetti non residenti», è stato sostenuto che «è pacifico che la relazione illustrativa, nel fare menzione dei criteri condivisi dalla prassi internazionale, abbia implicitamente inteso fare rinvio all art. 7 par. 2 del modello OCSE e alle linee guida per la relativa applica- 8/2014 9

4 zione contenute nel Report of attribution of profit to permanent establishment. In questo documento si afferma che l individuazione dei profitti realizzati in Italia dalla stabile organizzazione presuppone una analisi delle funzioni effettivamente svolte dalla branch in modo da attribuire ad essa asset, rischi ed un ammontare di capitale (free capital) pari a quelli normalmente necessari per lo svolgimento di tali funzioni da parte di una impresa indipendente. In tal modo, si perviene all individuazione di un capitale teorico della branch che può anche prescindere da quello risultante dalle scritture contabili». Rilevanza delle rettifiche fiscali nella determinazione del fondo di dotazione «virtuale» 10 Scendendo nel merito delle modalità di determinazione del fondo di dotazione «virtuale», per distinguerlo da quello «contabile», nella R.M. 17 giugno 2014, n. 63/E, è stato precisato che il «patrimonio netto» (o fondo di dotazione) della stabile organizzazione «è rappresentato dal fondo di dotazione contabile... integrato delle, eventuali, variazioni fiscali effettivamente operate nella dichiarazione dei redditi del relativo periodo d imposta, finalizzate a realizzarne la congruità ed entro tali limiti». In altre parole, il «patrimonio netto deve essere riferito alla sommatoria di: a) fondo di dotazione (o patrimonio netto) contabile...; b) adeguamenti posti in essere sul piano fiscale - sempreché i medesimi abbiano concorso alla formazione della base imponibile - al fine di ottenere la riclassificazione figurativa dei debiti (produttivi di interessi passivi) risultanti dal proprio passivo patrimoniale in fondo di dotazione». Sempre nella stessa R.M. n. 63/E di cui sopra è stato anche sostenuto che «gli incrementi operati mediante la tecnica delle rettifiche... fiscali del fondo di dotazione sono assimilabili, per funzione, alle ipotesi di «conferimenti e versamenti» operati dalla casa madre». Volendo esemplificare quanto sopra, nel caso in cui: dal bilancio della stabile organizzazione risulti un fondo di dotazione «contabile» di 300 e un finanziamento di che la casa madre ha concesso al tasso di interesse del 5 per cento, per cui gli interessi passivi maturati nell anno sono ammontati a 50, e la stabile organizzazione, in sede di redazione della propria dichiarazione dei redditi, abbia operato una variazione in aumento del reddito complessivo di 30 (60 per cento di 50), in considerazione che gli interessi passivi li ha ritenuti riferibili ad un finanziamento della casa madre che per il 60 per cento, cioè per 600, avrebbe dovuto avere natura di apporto di capitale di rischio, il fondo di dotazione «virtuale» rilevante ai fini fiscale ammonterebbe a 900 ( ). Occorrerà poi ancora valutare se tale fondo di dotazione «virtuale» sia anche «fiscalmente congruo», cioè se effettivamente il finanziamento concesso dalla casa madre doveva essere riclassificato quale capitale di rischio solo nella misura di 600 e non in misura superiore. Deducibilità degli interessi passivi addebitati dalla casa madre Si ricorda infine che, nell ambito della normativa relativa al cosiddetto transfer pricing, di cui all art. 110, comma 7, del D.P.R. n. 917/1986, per quanto riguarda la deducibilità degli interessi passivi addebitati dalla casa madre estera o da altre società del gruppo a fronte di finanziamenti dalle stesse concessi ad una stabile organizzazione in Italia, nella R.M. 30 marzo 2006, n. 44/E, è stato affermato che: «la scrivente, anche a chiarimento di quanto affermato nella circolare n. 32 del 1980 in materia di prezzi di trasferimento, ritiene che sia necessario valutare preliminarmente se e in che misura le risorse che la casa madre mette a disposizione, direttamente o indirettamente, della propria stabile organizzazione nel territorio di un altro Stato, possano essere considerate finanziamenti produttivi di interessi passivi deducibili dal reddito della stabile organizzazione stessa. La questione si pone innanzitutto quando la casa madre attribuisce alla stabile organizzazione risorse proprie e/o parte dei finanziamenti da essa contratti e per i quali sostiene interessi passivi, ma anche nelle ipotesi in cui il contratto di finanziamento sia 8/2014

5 stipulato direttamente dalla stabile organizzazione»; «come precisato dal Commentario OCSE all art. 7 del Modello di Convenzione (cfr. paragrafo 18.3), è necessario che la stabile organizzazione sia dotata «di una struttura patrimoniale appropriata sia per l impresa sia per le funzioni che esercita. Per tali ragioni, il divieto di dedurre le spese connesse ai finanziamenti interni - ossia quelli che costituiscono mera attribuzione di risorse proprie della casa madre - dovrebbe continuare ad applicarsi in via generale»»; qualora il fondo di dotazione della stabile organizzazione «non risulti dal suo bilancio, il fondo di dotazione deve essere determinato ai soli fini fiscali per stabilire se gli eventuali interessi passivi dedotti sono determinati correttamente così come avviene per le imprese indipendenti. In tale ottica, potranno essere considerati deducibili, in quanto corrispondenti agli interessi passivi che un impresa indipendente avrebbe sostenuto, solo quelli derivanti da finanziamenti che sarebbero stati accesi se la stabile organizzazione avesse potuto disporre di un fondo di dotazione adeguato». Per approfondimenti Dal bilancio d esercizio al reddito d impresa Il fondo di dotazione delle stabili organizzazioni Fondo di dotazione di una stabile organizzazione. La determinazione dell agevolazione ACE Applicazione dell agevolazione alle società di capitali. La trasformazione delle attività per imposte anticipate in crediti d imposta in presenza di perdite civilistiche Trasformazione in presenza di perdite civilistiche e Disposizioni comuni. Di altri autori vedi anche P. Valente «Base erosion and profit shifting e leverage: profili applicativi nelle stabili organizzazioni» in il fisco n. 23/2014, p /

DICHIARAZIONE DEI REDDITI

DICHIARAZIONE DEI REDDITI S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO DICHIARAZIONE DEI REDDITI GIANCARLO DELLO PREITE 30 MAGGIO SALA ORLANDO C.SO VENEZIA, 47 MILANO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO AIUTO ALLA

Dettagli

La valutazione dei crediti e dei debiti in moneta estera: aspetti civilistici ed economici

La valutazione dei crediti e dei debiti in moneta estera: aspetti civilistici ed economici 15.13. La valutazione dei crediti e dei debiti in moneta estera: aspetti civilistici ed economici Le disposizioni del codice civile Quando un impresa opera nei mercati internazionali, può trovarsi in presenza

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 137 04.05.2016 UNICO 2016: dividendi percepiti da persone fisiche Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: UNICO Persone Fisiche La tassazione

Dettagli

LA MANOVRA ANTICRISI LA MINI DEDUZIONE DELL IRAP: ulteriori chiarimenti

LA MANOVRA ANTICRISI LA MINI DEDUZIONE DELL IRAP: ulteriori chiarimenti LA MANOVRA ANTICRISI LA MINI DEDUZIONE DELL IRAP: ulteriori chiarimenti L Agenzia delle Entrate ha fornito con la circolare n. 16/E del 14 aprile del 2009 alcuni chiarimenti sui criteri di deducibilità

Dettagli

L ACE e le modifiche all IRAP

L ACE e le modifiche all IRAP 27 gennaio 2012 L ACE e le modifiche all IRAP dr. prof. Franco Vernassa 1 Indice L Aiuto alla Crescita Economica (ACE) I tre interventi all IRAP 2 27 gennaio 2012 L Aiuto alla Crescita Economica (ACE)

Dettagli

Raniero Mazzucato dottore commercialista / revisore legale Dott. Raniero Mazzucato

Raniero Mazzucato dottore commercialista / revisore legale Dott. Raniero Mazzucato GESTIONE FISCALE DEI CREDITI INSOLUTI 1 Raniero Mazzucato dottore commercialista / revisore legale 2 Art 2423 Codice Civile Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo

Dettagli

LA SCISSIONE ASPETTI FISCALI. Prof. Claudia Rossi 1

LA SCISSIONE ASPETTI FISCALI. Prof. Claudia Rossi 1 LA SCISSIONE ASPETTI FISCALI Prof. Claudia Rossi 1 DATA DI EFFETTO La scissione ha effetto dalla data dell ultima delle iscrizioni dell atto di scissione dell ufficio del registro delle imprese in cui

Dettagli

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI Gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: INCENTIVO ACE (AIUTO ALLA CRESCITA ECONOMICA) 1. Premesse, riferimenti normativi Il decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 all art.

Dettagli

Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo

Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo n 14 del 06 aprile 2012 circolare n 271 del 05 aprile 2012 referente BERENZI/mr Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo E stato approvato il decreto (Decreto MEF 14 marzo 2012, pubblicato

Dettagli

Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili

Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili Deducibilità degli ammortamenti e dei canoni leasing relativi agli immobili Articolo 36, comma 7, del D.L. n.223/2006 Ai fini del calcolo delle quote di ammortamento deducibili il costo complessivo dei

Dettagli

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti:

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: CIRCOLARE N. 20 DEL 1/12/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: PRONTO IL CODICE TRIBUTO PER L UTILIZZO DEL CREDITO DI IMPOSTA TREMONTI QUATER PAG. 2 IN SINTESI: Recentemente

Dettagli

LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO AI FINI DELL ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA

LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO AI FINI DELL ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO AI FINI DELL ANALISI ECONOMICO - FINANZIARIA 1 CONTO ECONOMICO RICLASS. DELLA PRODUZ. E VALORE AGGIUNTO Il conto economico a valore della produzione e valore aggiunto

Dettagli

Risoluzione n.185/e. Roma, 24 settembre 2003

Risoluzione n.185/e. Roma, 24 settembre 2003 Risoluzione n.185/e Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 24 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello ART. 11, legge 27-7-2000, n. 212. Fondo di Previdenza Complementare per il personale

Dettagli

Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale

Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale Indirizzo: GIURIDICO ECONOMICO AZIENDALE CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: Economia Aziendale Sessione ordinaria 2003 19 giugno 2003 Il candidato, dopo aver brevemente

Dettagli

Le operazioni societarie straordinarie: fusione, scissione. Domande Frequenti

Le operazioni societarie straordinarie: fusione, scissione. Domande Frequenti CORSO DI DIRITTO TRIBUTARIO IL DIRITTO TRIBUTARIO PER IL NOTAIO CONSULENTE Le operazioni societarie straordinarie: fusione, scissione Domande Frequenti Sommario 1. Le operazioni di fusione implicano l

Dettagli

Risoluzione 76/E del 6 novembre Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito

Risoluzione 76/E del 6 novembre Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito Risoluzione 76/E del 6 novembre 2013 - Deducibilità dell imposta di bollo nel regime del risparmio gestito Autore: Avv. Vincenzo Bancone e Dott. Manfredi La Barbera, CBA Studio Legale e Tributario Categoria

Dettagli

REGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES

REGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES REGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI AGEVOLAZIONI FISCALI DELLE CO- OPERATIVE DEDUCIBILITÀ DELLE SOMME DE- STINATE ALLE RISERVE INDIVISIBILI NORME DI ESENZIONE

Dettagli

Genova, 10 marzo Titolo OIC 16 Immobilizzazioni materiali. Sede di svolgimento Genova

Genova, 10 marzo Titolo OIC 16 Immobilizzazioni materiali. Sede di svolgimento Genova Genova, 10 marzo 2016 Titolo OIC 16 Immobilizzazioni materiali Sede di svolgimento Genova 1 Cespiti destinati alla vendita, nuova versione OIC 16: «le immobilizzazioni immateriali che società decide di

Dettagli

Documento sul regime fiscale Fondo Pensione Aperto a Contribuzione Definita Iscrizione Albo COVIP n 53

Documento sul regime fiscale Fondo Pensione Aperto a Contribuzione Definita Iscrizione Albo COVIP n 53 Documento sul regime fiscale Fondo Pensione Aperto a Contribuzione Definita Iscrizione Albo COVIP n 53 Aureo Comparto obbligazionario Aureo Comparto bilanciato Aureo Comparto azionario Aureo Comparto garantito

Dettagli

Deduzione ACE. Quadro generale. Nel modello UNICO SC

Deduzione ACE. Quadro generale. Nel modello UNICO SC Deduzione ACE Autore: Dott. P. Pirone Nel modello UNICO SC Il c.d. decreto salva Italia ha istituito l ACE, consistente nel riconoscimento di un beneficio fiscale a favore di quelle imprese che decidono

Dettagli

dicembre 2004 n. 310, e, pertanto, applicabile al periodo d imposta chiuso al 31 dicembre 2004, prevede che "Le attività e le passività in valuta, ad

dicembre 2004 n. 310, e, pertanto, applicabile al periodo d imposta chiuso al 31 dicembre 2004, prevede che Le attività e le passività in valuta, ad Oggetto: Articolo 110 del TUIR - Corretto trattamento civilistico e fiscale dei debiti a medio-lungo termine in valuta estera, relativamente al periodo d imposta chiuso al 31 dicembre 2004. Alcune Direzioni

Dettagli

(i) l iscrizione di un provento, che nella voce 22 del conto economico quindi rettifica, in diminuzione, l ammontare delle imposte correnti;

(i) l iscrizione di un provento, che nella voce 22 del conto economico quindi rettifica, in diminuzione, l ammontare delle imposte correnti; Fiscalità differita ed anticipata: casi e soluzioni L iscrizione delle imposte differite attive e passive ad integrazione delle imposte correnti è necessaria al fine di rappresentare correttamente nel

Dettagli

I chiarimenti degli esperti

I chiarimenti degli esperti Gianluca Cristofori (Dottore Commercialista) I chiarimenti degli esperti 1 Errata imputazione economico -temporale di componenti negativi di reddito Nell eventualità in cui a causa di errori materiali

Dettagli

IL PATENT BOX IN ITALIA

IL PATENT BOX IN ITALIA IL PATENT BOX IN ITALIA SINTESI ESPLICATIVA Versione 9 dicembre 2015 2015 Barzanò & Zanardo tutti i diritti riservati Riferimenti Normativi Cosa è Chi ne è interessato Modalità e durata Operazioni Straordinarie

Dettagli

L AGEVOLAZIONE ACE E IL MOD. UNICO 2013 SC

L AGEVOLAZIONE ACE E IL MOD. UNICO 2013 SC INFORMATIVA N. 105 18 APRILE 2013 DICHIARAZIONI L AGEVOLAZIONE ACE E IL MOD. UNICO 2013 SC Art. 1, DL n. 201/2011 Decreto MEF 14.3.2012 Circolare Agenzia Entrate 20.9.2012, n. 35/E Informativa SEAC 14.3.2013,

Dettagli

OGGETTO: I professionisti e la gestione dei valori bollati

OGGETTO: I professionisti e la gestione dei valori bollati Informativa per la clientela di studio N. 155 del 05.10.2016 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: I professionisti e la gestione dei valori bollati Gentile Cliente, facendo seguito alla Fiscal Studio

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE PREVIBANK iscritto all Albo dei Fondi Pensione al n. 1059 DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (aggiornato al 1 Luglio 2014) Pagina 1 di 6 Versione Luglio 2014 PREMESSA Le informazioni fornite nel

Dettagli

Il Rendiconto Finanziario. Inquadramento normativo e OIC n.10

Il Rendiconto Finanziario. Inquadramento normativo e OIC n.10 Il Rendiconto Finanziario Inquadramento normativo e OIC n.10 Art. 2423 c.c. Redazione del bilancio. In vigore fino al 31.12.2015 Gliamministratoridevonoredigereilbilanciodiesercizio, costituito dallo stato

Dettagli

LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO

LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO La gestione è costituita dall insieme di operazioni svolte dall impresa per il raggiungimento dei suoi obiettivi Finanziamenti

Dettagli

Profili generali e indicazioni in dichiarazione. 1^ parte: Fiscal News n. 108 del Super ammortamento e UNICO 2016

Profili generali e indicazioni in dichiarazione. 1^ parte: Fiscal News n. 108 del Super ammortamento e UNICO 2016 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 113 13.04.2016 Super ammortamento e UNICO 2016 2 Profili generali e indicazioni in dichiarazione Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Unico

Dettagli

PROVVEDIMENTO N. PROT ROMA 16/09/2016

PROVVEDIMENTO N. PROT ROMA 16/09/2016 PROVVEDIMENTO N. PROT. 143239 ROMA 16/09/2016 Disposizioni in materia di imprese estere controllate. Criteri per determinare con modalità semplificata l effettivo livello di tassazione di cui al comma

Dettagli

Prospetti di Nota integrativa

Prospetti di Nota integrativa Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 8 Prospetti di Nota integrativa Gian Carlo Bondi COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica

Dettagli

I professionisti e la gestione dei valori bollati

I professionisti e la gestione dei valori bollati Periodico informativo n. 141/2016 I professionisti e la gestione dei valori bollati Gentile Cliente, facendo seguito alla Fiscal Studio n. 148 del 21.09.2016 Valori bollati. Acquisto e gestione con la

Dettagli

Oggetto: Richiesta di chiarimenti in ordine all applicazione dell articolo 9 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

Oggetto: Richiesta di chiarimenti in ordine all applicazione dell articolo 9 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N.92/E Roma,23 aprile 2003 Oggetto: Richiesta di chiarimenti in ordine all applicazione dell articolo 9 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. Associazione

Dettagli

Riclassificazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico

Riclassificazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico Esercitazioni svolte 2015 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 8 Riclassificazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico Laura Mottini COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Individuare e accedere alla normativa

Dettagli

Arte Lavoro e Servizi S.p.A.

Arte Lavoro e Servizi S.p.A. Arte Lavoro e Servizi S.p.A. Sede Legale Roma Via Nazionale, 243 Capitale Sociale Euro 13.616.000 i.v. Codice fiscale 05656701009 Registro Imprese di Roma 62576/99 REA N. 0915251 RENDICONTO FINANZIARIO

Dettagli

Conto economico anno 2015

Conto economico anno 2015 ESERCIZIO SULLA RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO SECONDO I CRITERI DEL VALORE AGGIUNTO E DEL COSTO DEL VENDUTO PARTENDO DAL BILANCIO CIVILISTICO Si consideri il seguente conto economico esposto secondo

Dettagli

Le novità fiscali per la chiusura del bilancio d esercizio

Le novità fiscali per la chiusura del bilancio d esercizio Le novità fiscali per la chiusura del bilancio d esercizio Roma 26 marzo 2012 Angelo Garcea angelo.garcea@assonime.it Le principali novità Le novità per tutte le imprese L ACE (d.l. 201 del 2011) La nuova

Dettagli

Modifiche al regime sui trasferimenti di partecipazione e di complessi aziendali. Luca Miele Dottore Commercialista

Modifiche al regime sui trasferimenti di partecipazione e di complessi aziendali. Luca Miele Dottore Commercialista Modifiche al regime sui trasferimenti di partecipazione e di complessi aziendali Luca Miele Dottore Commercialista TRASFERIMENTI DI AZIENDA Anni 2004-2007 2007 In caso di trasferimenti di azienda, la rilevanza

Dettagli

INDEDUCIBILITA AMMORTAMENTO DEI TERRENI

INDEDUCIBILITA AMMORTAMENTO DEI TERRENI INDEDUCIBILITA AMMORTAMENTO DEI TERRENI Il DL 223/2006 ha introdotto il principio secondo il quale non è deducibile dal reddito d impresa il costo dell immobile per la parte relativa al terreno sul quale

Dettagli

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro 1 Aprile 2009, ore 08:05 Deduzione IRAP Assonime conferma il criterio di cassa La deduzione dell IRAP dalla base imponibile IRES e IRPEF va effettuata secondo il criterio di cassa e comunque nel limite

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

Periodico informativo n. 97/2013

Periodico informativo n. 97/2013 Periodico informativo n. 97/2013 Deduzioni per incrementi del capitale proprio Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo informarla che con il disegno di legge stabilità

Dettagli

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 5 reddito fiscale e calcolo dell Ires a cura di Daniela Lucarelli La Bergami s.p.a presenta il

Dettagli

LE OPERAZIONI STRAORDINARIE

LE OPERAZIONI STRAORDINARIE LE OPERAZIONI STRAORDINARIE 1. SONO OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA, VOLTE A SODDISFARE I BISOGNI FISIOLOGICI DI CRESCITA, PATRIMONIALIZZAZIONE, INTERNAZIONALIZZAZIONE E RICAMBIO GENERAZIONALE DELLE

Dettagli

IL REDDITO D ESERCIZIO E IL PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO

IL REDDITO D ESERCIZIO E IL PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica IL REDDITO D ESERCIZIO E IL PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO di Marina GORIA MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe terza IT Indirizzo AFM-SIA-RIM; Classe terza IP Servizi

Dettagli

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 4 Il rendiconto finanziario del capitale circolante netto e di liquidità a cura di Michele Devastato

Dettagli

IL PATENT BOX IN ITALIA

IL PATENT BOX IN ITALIA IL PATENT BOX IN ITALIA SINTESI ESPLICATIVA DEL DECRETO ATTUATIVO (30 LUGLIO 2015) 2015 Barzanò & Zanardo tutti i diritti riservati Riferimenti Normativi Cosa è Chi ne è interessato Modalità e durata Operazioni

Dettagli

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ;

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ; VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ; VISTO il R.D. 23 maggio 1924, n. 827, concernente il regolamento

Dettagli

OPERAZIONI STRAORDINARIE

OPERAZIONI STRAORDINARIE OPERAZIONI STRAORDINARIE Il Conferimento d azienda a cura del Dott. Pietro Buttitta Il Conferimento d azienda Gli aspetti civilistici Gli aspetti fiscali Gli aspetti contabili Il conferimento d azienda

Dettagli

FISCALITÀ DIRETTA UTILE PER L IMPRESA, GLI INTERESSI PASSIVI DEDUCIBILI

FISCALITÀ DIRETTA UTILE PER L IMPRESA, GLI INTERESSI PASSIVI DEDUCIBILI FISCALITÀ DIRETTA UTILE PER L IMPRESA, GLI INTERESSI PASSIVI DEDUCIBILI Le novità nei bilanci 2016, con la possibilità di scaricare file excel che riportano 2 esempi di calcolo della deducibilità degli

Dettagli

IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI

IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI Le operazioni di investimento pluriennale ATTIVITÀ PASSIVITÀ IMMOBILIZZAZIONI - MATERIALI Il concetto di investimento pluriennale INVESTIMENTO PLURIENNALE (o INVESTIMENTO tout court) = l impiego di disponibilità

Dettagli

Sono tali i soggetti elencati dall art. 32, comma 3, del decreto legge n. 78/2010, ossia:

Sono tali i soggetti elencati dall art. 32, comma 3, del decreto legge n. 78/2010, ossia: Regime fiscale delle imposte sui redditi dei partecipanti Sulla base del quadro normativo delineato dall art. 32 del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, come da ultimo modificato dalla legge n. 106

Dettagli

LA NOVITA APPORTATA DAL DL 16/2012 1

LA NOVITA APPORTATA DAL DL 16/2012 1 Prot. n. F89/RNS Bologna, 07 giugno 2012 Oggetto: DEDUCIBILITA DEI CANONI DI LEASING ELIMINAZIONE DEL VINCOLO DELLA DURATA MINIMA DEL CONTRATTO NUOVE REGOLE DI DEDUCIBILITA Modifica apportata, al comma

Dettagli

RELAZIONE TRA VALUTAZIONI CIVILISTICHE E FISCALI, LA FISCALITÀ DIFFERITA. Rif. dispensa

RELAZIONE TRA VALUTAZIONI CIVILISTICHE E FISCALI, LA FISCALITÀ DIFFERITA. Rif. dispensa RELAZIONE TRA VALUTAZIONI CIVILISTICHE E FISCALI, LA FISCALITÀ DIFFERITA Rif. dispensa 1. Le valutazioni di bilancio nel Codice Civile Sono prioritariamente individuati dall art 2426 del Codice Civile

Dettagli

Roma, 09 novembre 2006

Roma, 09 novembre 2006 RISOLUZIONE N. 128/E Roma, 09 novembre 2006 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza d interpello. Deducibilità minusvalenze realizzate in presenza di precedenti svalutazioni riprese

Dettagli

Lo scorporo del terreno nel leasing immobiliare

Lo scorporo del terreno nel leasing immobiliare Lo scorporo del terreno nel leasing immobiliare Premessa Lo scorporo del terreno dal costo del fabbricato è obbligatorio anche nel caso in cui l acquisto dell immobile avvenga mediante la stipula di un

Dettagli

UNICO 2015 Società Capitali: la tassazione per trasparenza Filippo Gagliardi - Esperto fiscale

UNICO 2015 Società Capitali: la tassazione per trasparenza Filippo Gagliardi - Esperto fiscale UNICO 2015 Società Capitali: la tassazione per trasparenza Filippo Gagliardi - Esperto fiscale ADEMPIMENTO " FISCO Le società di capitali, a determinate condizioni ed esclusivamente in via opzionale, possono

Dettagli

IL REDDITO OPERATIVO LORDO (ROL) E LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI

IL REDDITO OPERATIVO LORDO (ROL) E LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI IL REDDITO OPERATIVO LORDO (ROL) E LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI 1 INDEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI: MOTIVAZIONI TEORICHE Indirizzare le fonti di finanziamento dell impresa verso capitale

Dettagli

Novità per la disciplina delle perdite su crediti

Novità per la disciplina delle perdite su crediti Novità per la disciplina delle perdite su crediti Novità per la disciplina delle perdite su crediti Relazione illustrativa al D.D.L. di Stabilità 2014 I commi 21 e 22 prevedono modifiche sostanziali del

Dettagli

Roma,09 aprile Oggetto: Disciplina IRES dei ristorni assegnati ai soci di società cooperative

Roma,09 aprile Oggetto: Disciplina IRES dei ristorni assegnati ai soci di società cooperative CIRCOLARE N. 35/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,09 aprile 2008 Oggetto: Disciplina IRES dei ristorni assegnati ai soci di società cooperative La presente circolare fornisce chiarimenti

Dettagli

Il sistema delle operazioni di impresa

Il sistema delle operazioni di impresa Il sistema delle operazioni di impresa Lo svolgimento dell attivit attività aziendale è reso possibile dall intrecciarsi di una serie di operazioni collegate e interdipendenti che costituiscono il sistema

Dettagli

dell Attività Bancaria

dell Attività Bancaria Profili Fiscali dell Attività Bancaria Milano, 26 ottobre 2012 Sezioni Fiscalità dei Contratti di Finanziamento; Fiscalità dei Contratti di Finanziamento; Fiscalità della Banca e dell Impresa Finanziata;

Dettagli

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 14 marzo 2012 Disposizioni di attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 concernente l'aiuto alla crescita economica (Ace). (12A03200)

Dettagli

Aspetti fiscali delle attribuzioni beneficiarie

Aspetti fiscali delle attribuzioni beneficiarie Aspetti fiscali delle attribuzioni beneficiarie Savona 5 dicembre 2007 Maurizio Bastianelli 1 beneficiarie L intervento si propone un approfondimento di alcuni aspetti applicativi della disciplina tributaria

Dettagli

INTRODUZIONE DELLA COGE NELLE UNIVERSITA. Promemoria gestione contabile COGE contratti attivi: attività c/terzi e contributi

INTRODUZIONE DELLA COGE NELLE UNIVERSITA. Promemoria gestione contabile COGE contratti attivi: attività c/terzi e contributi ESEMPLIFICAZIONE RILEVAZIONI CONTABILI Prestazioni di servizi Riprendendo i dati dell esempio proposto nell incontro del 07/09/2012 in merito alle prestazioni di servizi rilevanti agli effetti commerciali

Dettagli

RISOLUZIONE N. 60/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 febbraio 2008

RISOLUZIONE N. 60/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 febbraio 2008 RISOLUZIONE N. 60/E f Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 febbraio 2008 Oggetto: Istanza di interpello art. 11, legge 27/07/2000, n.212 ALFA S.p.A Conferimento di partecipazioni di controllo

Dettagli

BILANCIO D'ESERCIZIO DAL PUNTO DI VISTA FISCALE. Valori contabili ,00. Totale componenti positivi , ,65

BILANCIO D'ESERCIZIO DAL PUNTO DI VISTA FISCALE. Valori contabili ,00. Totale componenti positivi , ,65 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA - 29/05/2017 CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI DOTTORI COMMERCIALISTI BILANCIO D'ESERCIZIO DAL PUNTO DI VISTA FISCALE

Dettagli

Siena, da novembre WEEKEND

Siena, da novembre WEEKEND Siena, da novembre 2013 5 WEEKEND OBIETTIVI Il Master consente al professionista di ripercorrere, con la guida autorevole degli Esperti del Sole 24 ORE, la disciplina del bilancio d esercizio e della tassazione

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 44 23.11.2016 Le rilevazioni contabili dei mutui Categoria: Interessi Sottocategoria: Passivi A cura di Micaela Chiruzzi Capita nella generalità dei casi

Dettagli

ESAME DI STATO SEZIONE A TEMA 1

ESAME DI STATO SEZIONE A TEMA 1 SEZIONE A TEMA Due società, una residente e una non residente comunitaria, intendono costituire una joint venture manifatturiera. La società residente apporta un brevetto, la società non residente comunitaria

Dettagli

Bilancio consolidato. Relatore: Dott. Paolo Tarantino Dottore Commercialista, Revisore enti locali Componente ARCONET

Bilancio consolidato. Relatore: Dott. Paolo Tarantino Dottore Commercialista, Revisore enti locali Componente ARCONET Bilancio consolidato Relatore: Dott. Paolo Tarantino Dottore Commercialista, Revisore enti locali Componente ARCONET IL BILANCIO CONSOLIDATO Il principio prevede: 1. Obbligatorio dal 2015 (dal 2016 a regime).

Dettagli

IL QUADRO RF E LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D IMPRESA. Dott. Enrico ZANETTI

IL QUADRO RF E LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D IMPRESA. Dott. Enrico ZANETTI IL QUADRO RF E LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D IMPRESA Dott. Enrico ZANETTI Dottore Commercialista, Coordinatore Ufficio Studi di Presidenza CNDCEC Diretta 9 maggio 2011 CESSIONE LEASING IMMOBILIARE TELEFISCO

Dettagli

Fiscalità del contratto di rete

Fiscalità del contratto di rete Lo sviluppo delle reti di impresa: strumenti, metodologie e azioni per favorire i processi di rete Fiscalità del contratto di rete alla luce della Circolare Agenzia Entrate 18 giugno 2013, n. 20/E Avv.

Dettagli

Operatori tra dubbi e incertezze, come arrivare al bilancio e alla determinazione del reddito per il Giuseppe Nicosia

Operatori tra dubbi e incertezze, come arrivare al bilancio e alla determinazione del reddito per il Giuseppe Nicosia Operatori tra dubbi e incertezze, come arrivare al bilancio e alla determinazione del reddito per il 2008. Giuseppe Nicosia Milano, 17 novembre 2008 Finanziaria 2008/Decreto IAS Obiettivo: reddito imponibile

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014

Dettagli

Patrimonio netto e UNICO 2013

Patrimonio netto e UNICO 2013 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO NOVITÀ FISCALI E FOCUS FINALE SU MODELLI UNICO 2013 Patrimonio netto e UNICO 2013 Dott. Gianluca Cristofori 25 settembre 2013 - Sala Orlando - Corso Venezia,

Dettagli

La riapertura dei termini per la rivalutazione dei beni d impresa ed il riallineamento dei valori per i soggetti IAS

La riapertura dei termini per la rivalutazione dei beni d impresa ed il riallineamento dei valori per i soggetti IAS La riapertura dei termini per la rivalutazione dei beni d impresa ed il riallineamento dei valori per i soggetti IAS Enrico Macario Agenzia delle Entrate DR Liguria Rivalutazione immobili E finalizzata

Dettagli

LA RIVALUTAZIONE VOLONTARIA DEI BENI IMMOBILI. Prof. Gianfranco FERRANTI

LA RIVALUTAZIONE VOLONTARIA DEI BENI IMMOBILI. Prof. Gianfranco FERRANTI LA RIVALUTAZIONE VOLONTARIA DEI BENI IMMOBILI Prof. Gianfranco FERRANTI Diretta 20 aprile 2009 OBIETTIVO DELLA NORMA: Consentire alle imprese di evidenziare la loro effettiva patrimonializzazione ai fini

Dettagli

Indice XIII. Premessa

Indice XIII. Premessa Indice Premessa XIII 1. Finalità e principi del bilancio d esercizio 1 1.1. La finalità e l oggetto del bilancio d esercizio 3 1.1.1. La finalità del bilancio d esercizio 3 1.1.2. L oggetto della rappresentazione

Dettagli

Corso di Finanza aziendale

Corso di Finanza aziendale Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale

Dettagli

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci

RISOLUZIONE N.65/E. OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci RISOLUZIONE N.65/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 giugno 2012 OGGETTO: Consulenza giuridica IVA Attività agricola per connessione svolta da una società cooperativa a favore dei soci Con la richiesta

Dettagli

GECT EUREGIO SENZA CONFINI A R L

GECT EUREGIO SENZA CONFINI A R L GECT EUREGIO SENZA CONFINI A R L Sede legale: VIA GENOVA 9 TRIESTE (TS) C.F 90139730320 Nota Integrativa Bilancio al 31/12/2015 Introduzione alla Nota integrativa Introduzione Premessa Il GECT Euregio

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DI SCISSIONE. Prof. Claudia Rossi 1

IL PROCEDIMENTO DI SCISSIONE. Prof. Claudia Rossi 1 IL PROCEDIMENTO DI SCISSIONE Prof. Claudia Rossi 1 IL PROGETTO DI SCISSIONE Gli amministratori delle società che partecipano alla scissione predispongono il progetto di scissione che deve contenere le

Dettagli

IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE

IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE Caso 5 IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE Oggetto ed obiettivi: oggetto del caso sono le imposte differite. Calcolarle è necessario per la corretta imputazione a Conto Economico delle imposte di competenza.

Dettagli

730, Unico 2014 e Studi di settore

730, Unico 2014 e Studi di settore 730, Unico 2014 e Studi di settore Pillole di aggiornamento N. 27 09.06.2014 Il quadro RG e gli utili spettanti agli associati in partecipazione Nel Rigo RG17 vanno indicati i compensi erogati agli associati

Dettagli

Contabilità e bilancio (F-O)

Contabilità e bilancio (F-O) Contabilità e bilancio (F-O) 2016-2017 dott.ssa Maria Baldini Lezione n. 4 Oggi a lezione: Cause di variazione del costo (continuo ) Dismissioni Spese di manutenzione straordinarie Immobilizzazioni finanziarie

Dettagli

NOTA OPERATIVA N. 9/2014. OGGETTO: Aspetti fiscali e contabili delle perdite su crediti di modesto importo.

NOTA OPERATIVA N. 9/2014. OGGETTO: Aspetti fiscali e contabili delle perdite su crediti di modesto importo. NOTA OPERATIVA N. 9/2014 OGGETTO: Aspetti fiscali e contabili delle perdite su crediti di modesto importo. - Introduzione Per le imprese si profilano importanti novità relativamente ai crediti divenuti

Dettagli

Super ammortamento per beni strumentali nuovi acquisiti tramite leasing

Super ammortamento per beni strumentali nuovi acquisiti tramite leasing 31 GE AI 2017 Egr C ie ti r sedi Super ammortamento per beni strumentali nuovi acquisiti tramite leasing Come individuare l incremento del costo di acquisizione per determinare l aumento del canone annuo

Dettagli

Brevetti, disegni, modelli, software e marchi detassati con il nuovo patent box

Brevetti, disegni, modelli, software e marchi detassati con il nuovo patent box Ai gentili clienti Loro sedi Brevetti, disegni, modelli, software e marchi detassati con il nuovo patent box Premessa Con i commi da 37 a 45 della legge di stabilità per il 2015 è stata prevista l introduzione,

Dettagli

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI

NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITA' PER LA DEDUCIBILITA' INTERESSI PASSIVI NOVITÀ PER LA DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI Nell ambito del c.d. Decreto Internazionalizzazione, pubblicato recentemente sulla G.U., il Legislatore

Dettagli

Applicazione n. 2. Analisi della solidità e della liquidità

Applicazione n. 2. Analisi della solidità e della liquidità Applicazione n. 2 Analisi della solidità e della liquidità Alfa S.p.A. Bilancio separato al 31.12.2010 Stato patrimoniale 31.12.2010 31.12.2009 Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari 7.418.159

Dettagli

Partecipazioni. Investimenti nel capitale di rischio di altre imprese. Criterio di classificazione in bilancio: DESTINAZIONE

Partecipazioni. Investimenti nel capitale di rischio di altre imprese. Criterio di classificazione in bilancio: DESTINAZIONE Applicazione n. 12 Partecipazioni Investimenti nel capitale di rischio di altre imprese Criterio di classificazione in bilancio: DESTINAZIONE Per il legislatore civilistico sono partecipazioni immobilizzate

Dettagli

LA RILEVAZIONE CONTABILE DELLE OPERAZIONI DI LEASING SECONDO IL CODICE CIVILE POST-RIFORMA E I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI

LA RILEVAZIONE CONTABILE DELLE OPERAZIONI DI LEASING SECONDO IL CODICE CIVILE POST-RIFORMA E I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI LA RILEVAZIONE CONTABILE DELLE OPERAZIONI DI LEASING SECONDO IL CODICE CIVILE POST-RIFORMA E I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI DISCIPLINA TRIBUTARIA DEL CONTRATTO DI LEASING La disciplina civilistica, nonostante

Dettagli

La contabilità finanziaria

La contabilità finanziaria La contabilità finanziaria E il sistema contabile principale e fondamentale per i fini autorizzatori e di rendicontazione della gestione: rileva le obbligazioni attive/passive, gli incassi ed i pagamenti

Dettagli

Studio Tributario - Commerciale Fabrizio Masciotti

Studio Tributario - Commerciale Fabrizio Masciotti Roma, 28/02/2016 Spett.le Cliente Studio Tributario - Commerciale Fabrizio Masciotti Dottore Commercialista e Revisore Contabile Piazza Gaspare Ambrosini 25, Cap 00156 Roma Tel 06/41614250 fax 06/41614219

Dettagli

TRATTAMENTO A FINI IRAP DI ATTIVITÀ COMMERCIALE E AGRICOLA NON PREVALENTE SVOLTE DA ENTI PUBBLICI

TRATTAMENTO A FINI IRAP DI ATTIVITÀ COMMERCIALE E AGRICOLA NON PREVALENTE SVOLTE DA ENTI PUBBLICI Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate - - - - - * * * * - - - - - TRATTAMENTO A FINI IRAP DI ATTIVITÀ COMMERCIALE E AGRICOLA NON PREVALENTE SVOLTE DA ENTI PUBBLICI Il presente approfondimento

Dettagli

Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012

Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012 La perizia di trasformazione e gli aspetti contabili dell operazione Dott. Vanina Stoilova Dangarska Capodaglio e Associati 20 novembre 2012 1 Art. 2500-ter. Trasformazione di società di persone 2. Nei

Dettagli

DR. ROBERTO DALLA VALLE COMMERCIALISTA E REVISORE CONTABILE

DR. ROBERTO DALLA VALLE COMMERCIALISTA E REVISORE CONTABILE A TUTTI I SIGNORI CLIENTI LORO SEDI - Oggetto: Comunicazioni dei beni ai soci/familiari, dei finanziamenti e delle capitalizzazioni 2015 -. Nel mese di ottobre sono in scadenza 2 adempimenti riguardanti

Dettagli

Procedimento diretto. Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale Procedimento indiretto

Procedimento diretto. Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale Procedimento indiretto TOMO 1-6. ANALISI PER FLUSSI 6.1 calcolo del flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale ( ) Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale Ricavi monetari Prodotti

Dettagli