Università di Bologna Dipartimento di Filosofia e comunicazione a.a. 2015/16 Corso del 1 semestre, 2 periodo
|
|
- Giuditta Piccinini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università di Bologna Dipartimento di Filosofia e comunicazione a.a. 2015/16 Corso del 1 semestre, 2 periodo Paolo Leonardi Filosofia del linguaggio LM 12 cfu, primo modulo 6 cfu Il tema del corso: il significato. Prima di tratteggiare il corso alcune note tecniche sull esame finale e sul corso, che quest anno è diviso in due moduli, il primo fatto da me, il secondo fatto da Sebastiano Moruzzi. Il titolo del primo modulo è Il significato. Il titolo del secondo modulo è. La prova d esame. Una tesina scritta rispettando alcune indicazioni che si trovano qui: leggere ad alta voce Come è strutturato il corso. Per lo più saranno lezioni, ma nelle due ultime settimane faremo quattro seminari, ciascuno durerà 4 ore, in cui alcuni di voi faranno delle presentazioni strutturate dopodomani indicherò quattro temi e qualche testo e leggerò prima dei seminari gli schemi delle presentazioni, incontrando poi chi farà le presentazioni prima della presentazione stessa. Chi farà le presentazioni avrà un voto, e se lo accetta, avrà fatto l esame. Lascio la parola a Sebastiano perché illustri il suo modulo. Perché studiare filosofia? La parola a voi. I filosofi si occupano di fondamenti e di articolazioni di idee. I più bravi offrono anche un senso del tutto, un orizzonte. Le caratteristiche del lavoro del filosofo sono almeno tre: il filosofo lavora senza strumenti propri, se non il linguaggio e l argomentazione. Il controllo di una tesi filosofica è fatto da un argomentazione alternativa o da una controargomentazione. Quindi, quando avete sviluppato un argomentazione per sapere se avete ragione dovete provare a sviluppare una argomentazione alternativa o una controargomentazione. Questo lo racconterei così: il filosofo trasforma le proprie soluzioni in un problema. Nello stesso tempo, il filosofo può servirsi della competenza di chiunque ritenga potergli essere utile. Questo è il labile confine che c è fra scienza e filosofia. La saggezza che i filosofi si sono attribuiti col nome che hanno scelto per la loro attività è tutta in questi due aspetti: riconoscere le competenze altrui e non andare
2 2 in ansia perché una soluzione si trasforma in un problema, perché non c è un termine alla ricerca. Alcuni risultati filosofici, che come tutti gli altri si consumano col tempo, sono la produzione di ragioni, cioè lo sviluppo di argomentazioni che forniscono motivi per qualcosa. Gli uomini sono animali razionali perché sanno produrre ragioni la razionalità non è innata né qualcosa di definito una volta per tutte. Inoltre, il filosofo indaga alcune idee centrali nella nostra vita, come il bene, il giusto, il bello. Perché studiare filosofia del linguaggio? La parola a voi. Ricordate tutti la definizione aristotelica che la tradizione tramanda così: l uomo è un animale razionale. Ciò cui un filosofo del linguaggio vorrebbe dare un senso complessivo è a quanto questa definizione tocca. a. La prima cosa notevole della definizione è classificarci assieme agli animali. Gli uomini hanno sempre enfatizzato la razionalità, e scherzato sull animalità. La definizione invece enfatizza entrambi gli aspetti, e non scherza su nessuno dei due. Certamente ci sono salti evolutivi, ma ciò che siamo è il frutto di un evoluzione interna al mondo animale. Molte delle cose che sappiamo fare le sanno fare anche gli animali, e ci sono cose che loro sanno fare meglio di noi. Soprattutto, però, dobbiamo capire come dalle capacità dei primati superiori si è arrivati alle nostre capacità. I primati superiori hanno molte abilità in comune con noi e capacità senso-motorie assai vicine alle nostre. Capire cosa ci differenzia, cos è la razionalità, mostra questa come un evoluzione dal complesso di quelle. b. La seconda cosa importante e difficile è capire la nostra differenza specifica siamo animali razionali. Qui una complicazione che incontreremo diverse volte è la traduzione. Aristotele scrive zõon lógon èchon. Letteralmente, animale lógon avente. Un po meglio, animale che ha il lógon. Lógos, in greco, vale molte cose diverse. Eccone alcune: parola, discorso, ragione, ragionamento, conto, opinione, relazione. Una proposta di traduzione che rende meglio ciò che Aristotele dice è: animale capace di pensiero discorsivo. Molto interessante però è che lógos valga anche conto, opinione, perché si potrebbe aggiungere capace di contare. E grazie a queste due capacità, capace di formarsi un opinione. 1 c. Avrete notato che ho detto animale capace di pensiero discorsivo. Cioè, non ho affatto escluso che ci sia pensiero non discorsivo. Gli animali sono capaci di pensare. Da molti anni ho dei gatti. I miei gatti sanno fare diverse cose. I gatti sanno farsi aprire una porta o una finestra alcuni gatti sanno aprirsi alcune porte distinguono ciò che possono mangiare da tutto il resto, sanno chiederti di prenderli in braccio. Chissà quante altre cose sanno immaginare, volere, fare. Pensano, insomma, ma non pensano servendosi di una lingua. 1 Cfr. Lo Piparo 2003.
3 3 d. Aristotele, nella Politica, definisce l uomo come animale politico, zõon politikón. Questa definizione è diversa dalla prima. e. Eppure le due definizioni sono legate. Se ci si chiede qual è la funzione specifica del linguaggio, nella tradizione si incontra chi gli dà una funzione legata al pensiero solo gli esseri capaci di linguaggio sono esseri capaci di pensare? come abbiamo appena visto, la mia risposta è: no o se la funzione del linguaggio sia quella di comunicare. (Chomsky distingue il linguaggio interno e quello esterno, legandoli rispettivamente a queste due funzioni classiche del linguaggio. Ora, apoditticamente, il linguaggio serve a entrambe le cose ed è uno strumento cognitivo importantissimo perché ci consente di mettere insieme i nostri pensieri. Siamo qui che parliamo di Aristotele, Aristotele ha tenuto lezioni, perché ha scritto i suoi scritti sono perduti perché abbiamo appunti delle sue lezioni. Possiamo cominciare a discutere dai suoi risultati, e il nostro pensare può cominciare da lì, non da zero. Se gli animali riescono a mettere in comune qualche pensiero locale, non possono sapere cosa hanno pensato i loro antenati. Mostrare Kanzi. Studiare filosofia del linguaggio, significa studiare questa differenza, studiarne tutti gli aspetti come funziona, che effetti ha, ecc. Ludwig Wittgenstein, nelle Ricerche filosofiche apparse postume nel 1953, scrive: Talvolta si dice: gli animali non parlano perché mancano loro le facoltà spirituali. E questo vuol dire: «non pensano, e pertanto non parlano». Ma appunto: non parlano. O meglio: non impiegano il linguaggio se si eccettuano le forme linguistiche più primitive. Il comandare, l interrogare, il raccontare, il chiacchierare, fanno parte della nostra storia naturale come il camminare, il mangiare, il bere, il giocare. (I, 25) Fermiamoci a non parlano. Quando sosteniamo che gli animali non pensano, lo facciamo perché non parlano, perché non hanno quella forma particolare di pensiero che è il pensiero discorsivo. Se un gatto parlasse, non sapremmo che dire. Di passaggio, vorrei aggiungere qualcosa su ciò che segue non parlano. Aristotele nega che gli animali parlino. I suoni che emettono per il gatto, miao se italiano, miew se inglese, ecc non sono, per lui, espressioni linguistiche, perché una lingua richiede articolazione. Wittgenstein, invece, dice che hanno solo forme linguistiche primitive. I gatti hanno toni diversi nei loro miao. Altre specie hanno richiami diversi e non solo toni diversi per lo stesso richiamo, cioè non un solo tipo di catena fonica. Gli animali hanno anche gesti, molti più di un gesto, e potremmo trattare i gesti come una lingua segnata primitiva (le lingue segnate sono quelle dei sordomuti). Wittgenstein
4 4 però questa dimensione non la considera, e in ogni modo il farlo renderebbe solo appena un po meno primitiva la lingua degli animali. Ora, il punto cruciale del sintagma aggettivale capace di pensiero discorsivo è nel capire che capacità cognitive richiede e produce l avere una lingua. Che differenza fa al pensare? Riflettere su ciò richiede di capire come funziona la lingua e su questo molto ci possono dire linguistica e psicologia. Ci sono però aspetti generalissimi il senso del tutto nell avere una lingua che linguistica e psicologia non affrontano, e cercheremo di farlo molto limitatamente qui. Cos è il significato? Un tema filosofico antico. Segnare. Tre modi, almeno, di guardare il segnare: immaginatevi la ripresa cinematografica di un persona che fa dei segni, una ripresa che inquadri solo la persona che fa dei segni. Oppure la ripresa di una persona che fa dei segni che mostri anche ciò che questa segna, persone e cose. Infine, la ripresa dei soli segni e delle cose segnate. Per semplificare le cose, immaginate che i segni siano scritte. Chi di voi ha fatto linguistica ed è stato introdotto alla grammatica generativa di Noam Chomsky avrà visto qualcosa di simile al primo filmato. Ai filosofi interessano soprattutto gli altri due. Cosa farò io sarà qualcosa di leggermente diverso. Vorrei ricordarvi qui i quattro temi per quattro seminari che vi ho proposto di peparare in gruppi al massimo di tre persone, seminari che se ben fatti sostituiscono l esame. I quattro temi sono: 1. Il predicato di esistenza 2. Linguaggio e attenzione 3. Linguaggio e percezione 4. Verità. I seminari si terranno nella settimana del 30 novembre, due, e nella settimana del 7 dicembre gli altri due. Inoltre, prima di andare avanti, vorrei tornare su due o tre punti di ieri. Quello che ho sostenuto è che il predicato di esistenza non è vuoto: ci sono cose di cui parliamo che non esistono, come Amleto, Renzo e Lucia, Sherlock Holmes. E che il predicato di esistenza si applica a particolari e non a predicati, che non è cioè un predicato di second ordine. Con i nomi, ho affermato senza produrre alcun argomento, individuiamo particolari, che con i predicati caratterizziamo. Se una cosa ha una proprietà è perché esiste, e il fatto che cogliamo una cosa attraverso le sue proprietà non deve confonderci e farci pensare che esiste perché ha quelle proprietà. La posizione di Quine, che ho illustrata, è quella che ho criticata. Ho poi discusso una cosa che non ha a che fare con l esistenza, non immediatamente
5 5 certo, ma tocca l interpretazione dei predicati cioè il nostro modo di caratterizzare ciò che c è, i predicati che sono, per Quine gli argomenti propri del predicato di esistenza, che è appunto un predicato di predicati. La tesi di Quine dell indeterminatezza della traduzione è una delle tesi più famose del secondo 900. La tesi è estrema, come dicevo, ma ha buone radici in due aspetti: lingue diverse possono esprimere la stessa idea con un lessema o con un giro di frase (ricordate gli esempi della neve e della pasta quest ultimo è di Eva Picardi); un oggetto può essere descritto in un numero indefinito di modi diversi. L aula B, può essere descritta come un aula di via Zamboni 34, a Bologna, ma anche come l aula in un area precisa che può essere descritta indicando la latitudine e la longitudine dei suoi lati, come l aula che si affaccia su..., l aula computer, ecc. Il mio punto lo possiamo ridescrivere così: per qualunque cosa abbiamo bisogno di cose. Per scrivere un racconto ci servono parole, e strumenti per scriverle. Per sapere cos è il rosso, ci servono campioni di rosso. Se abbiamo i campioni di alcuni colori, e costruiamo una teoria che li distingua per lunghezza d onda, possiamo ipotizzare altri colori con lunghezze d onda diverse. Possiamo chiederci che colore vede chi vede gli infrarossi. Ma non sviluppiamo nessuna teoria dei colori senza alcun colore. La caratterizzazione parte dal riconoscere alcune cose esistenti, che sono quelle che caratterizziamo e quelle con cui caratterizziamo.
Università di Bologna Dipartimento di Filosofia e comunicazione a.a. 2016/17 Corso del 1 e 2 semestre, 2 e 3 periodo
Università di Bologna Dipartimento di Filosofia e comunicazione a.a. 2016/17 Corso del 1 e 2 semestre, 2 e 3 periodo Paolo Leonardi Filosofia del linguaggio LM 12 cfu, primo modulo 6 cfu WORDS Be careful
RISOLVERE I TEMI D ESAME
RISOLVERE I TEMI D ESAME UN PARAGONE Elementi di Informatica e Programmazione Università di Brescia 1 SVILUPPO DI UN TEMA Leggere bene la traccia (evitare di andare fuori tema ) Pensare a cosa si sa e
Legge sui disabili. Spiegata in linguaggio semplice
Legge sui disabili Spiegata in linguaggio semplice Importante Le leggi non possono essere scritte in linguaggio semplice. Le leggi hanno regole proprie. Si dice anche requisiti giuridici. Per questo motivo
Filosofia o. Filosofia??? Per il lavoro che noi faremo, è più opportuno parlare di Storia
Filosofia o Storia della Filosofia??? Per il lavoro che noi faremo, è più opportuno parlare di Storia della Filosofia! Utilità! È un po come per l interesse: della nostra materia non ha molto senso chiedere
G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 1
G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio A L C U N E I D E E B A S I L A R I 1 La linguistica, il «linguaggio» e i «linguaggi» 2 Linguistica: Scienza cognitiva (cfr. lezioni introduttive) Lo studio
Paolo Di Betta. Come studiare: un tutorial senza responsabilità per il docente
Complimenti! Avete preso una decisione che vi fa onore, avete deciso di studiare il libro! Questo file è un piccolo tutorial per indicare, a grandi linee, come individuare gli argomenti del libro più importanti
da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi
da valutare e certificare a cura di Daniela Bertocchi 1 Definizione europea (QEQ) di competenza La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni
PERCORSO 2 Poligoni e triangoli
PERCORSO 2 Poligoni e triangoli di Elena Ballarin Riferimento al testo base: A. Acquati, Mate.com, volume 1B, capitolo 4, pp. 132-177 Destinatari: scuola secondaria di primo grado, classe 1 a In classe
Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015
Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 INTRODUZIONE Metafisica «Metafisica» di Aristotele: ricerca delle proposizioni implicite in ogni nostro discorso, delle verità «prime», verità presupposte da ogni ricerca
LOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza:
LOCKE L empirismo inglese e il suo fondatore Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: - Fonte del processo conoscitivo - Strumento di certificazione delle tesi
Insiemistica. Capitolo 1. Prerequisiti. Obiettivi. Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi
Capitolo 1 Insiemistica Prerequisiti Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi Obiettivi Sapere utilizzare opportunamente le diverse rappresentazioni insiemistiche Sapere
SCHEDA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: LA RIFORMA PROTESTANTE BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre le novità portate da Lutero DIDATTIZZAZIONE e
Visual basic base Lezione 03. Gli eventi
Gli eventi Gli eventi Ieri abbiamo concluso spiegando come usare un metodo dell'oggetto form per aprirlo, ma non abbiamo ancora visto come farlo in pratica. Vediamolo subito. Prima, però, dobbiamo creare
Morfologia e sintassi
Morfologia e sintassi Organizzando la biblioteca in seconda Agli alunni sono stati consegnati piccoli gruppi di libri affinché ne leggano il titolo e individuino la prima lettera del titolo, per poter
CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017
CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO Anno Scolastico: 2016/2017 COMPETENZE BAMBINI DI TRE ANNI ITALIANO Esperienze di apprendimento che preparano allo sviluppo delle competenze
La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1
4 La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon Capitolo 1 Napoli. Ore 18.00. Una strana telefonata fra due amici. - Pronto, Margherita? - Ciao, Ciro. Dimmi. - Allora
Ci sono momenti in cui i bambini osservano un modello per sapere come fare qualcosa Si può anche utilizzare un modello per dipingere
Unità Confronti metodo Bright Start Scuola dell Infanzia Villastellone Insegnante Emanuela Tosco Lezione N 1 Funzioni cognitive: Utilizzare un modello Confrontare Esplorare sistematicamente Etichettare
Leggere per studiare
Leggere per studiare A cura di Silvana Loiero Che cosa vuol dire leggere per studiare? Quando si legge un testo per studiare si devono fare diverse operazioni per capire il testo letto: rielaborare le
Che cos è la filosofia analitica?
Che cos è la filosofia analitica? Sascia Pavan sascia.pavan@gmail.com 31 marzo 2011 Sommario 1 Introduzione I padri fondatori Logica matematica 2 La filosofia analitica prima maniera: dalle origini agli
Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito
Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito Il titolo: è il biglietto da visita del libro permette di anticipare ciò che si può trovare all interno è una
F. Va bene, ma che specie di relazione? P. Non so. Una relazione metaforica?
Perché un cigno? Figlia. Perché un cigno? Padre. Sì, e perché una marionetta in Petruska? F. No... è diverso. Dopo tutto una marionetta è una specie di essere umano... e quella particolare marionetta è
LE ESPRESSIONI. Espressioni
VI LE ESPRESSIONI Le difficoltà di alcuni bambini nel leggere derivano dalla scarsa confidenza col fare ipotesi su quanto è implicito in ciò che leggono. Insegnare ai bambini a contare sulla propria conoscenza
Quando la leadership diventa e-leadership
Quando la leadership diventa e-leadership Questo materiale didattico è stato realizzato da Formez PA nel Progetto PerformancePA, Ambito A Linea 1, in convenzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica,
verso l esame di stato scuola secondaria di primo grado
verso l esame di stato scuola secondaria di primo grado PROVA DI ITALIANO Comprensione della lettura Scuola..................................................................................................................................................
CONCETTO DI ASINTOTO. Asintoto verticale Asintoto orizzontale Asintoto obliquo
CONCETTO DI ASINTOTO Asintoto e' una parola che deriva dal greco: a privativo che significa no e sympìptein che significa congiungere cioe' significa che non tocca, in pratica si tratta di una retta che
la formazione delle classi e della categorie
la formazione delle classi e della categorie Tradizionalmente si assume che per formare una classe sia necessario indicare proprietà necessarie e congiuntamente sufficienti. Indicate le proprietà si possono
Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
LIVELLO A2 LIVELLO B1
PROVE DI CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE Test informatizzato (durata 45 min): LIVELLO A2 2 cloze test (esercizi gap-fill di grammatica e lessico) livello A2 al fine di individuare i termini o la tipologia
Appunti di geometria euclidea
Appunti di geometria euclidea Il metodo assiomatico Appunti di geometria Euclidea Lezione 1 Prima di esaminare nel dettaglio la Geometria dal punto di vista dei Greci è opportuno fare unrichiamo di Logica.
FACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA
FACOLTÀ DI FILOSOFIA Corso di Laurea IN FILOSOFIA PRESENTAZIONE La Facoltà di Filosofia dell Università Vita-Salute San Raffaele si trova in uno dei maggiori centri di ricerca europei, che pone la persona,
COME FACCIAMO A PARLARE?
COME FACCIAMO A PARLARE? Caterina Caterina Burcin Vanessa Burcin Vanessa Proviamo tutti a pensare a cosa succede dentro di noi quando parliamo Secondo voi, come facciamo a parlare? Parliamo perché ci sono
ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.
ITALIANO OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI 1.1 Ascoltare una semplice narrazione individuando personaggi, luoghi, successione temporale. 1.2 Ascoltare una semplice descrizione
LA PROVA NAZIONALE INVALSI DI SECONDA ELEMENTARE
LA PROVA NAZIONALE INVALSI DI SECONDA ELEMENTARE Da qualche anno il Ministero della Pubblica Istruzione ha introdotto una prova nazionale per gli alunni di seconda elementare, prodotta dall Istituto nazionale
Questo corso di formazione è stato creato da 5 organizzazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità intellettive in cinque diversi
1 Questo corso di formazione è stato creato da 5 organizzazioni che si occupano di diritti delle persone con disabilità intellettive in cinque diversi paesi d Europa: Italia, Belgio, Spagna, Polonia e
LA PIANIFICAZIONE. Le tipologie di testo che si prestano maggiormente ad essere oggetto di pianificazione sono:
LA PIANIFICAZIONE La pianificazione di un testo è un'attività che spesso viene recepita dagli alunni come non utile, faticosa e difficile. Quello che viene affrontato nella Scuola Primaria è un avvio ad
Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.)
Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.) Docente: Giuseppe Spolaore Orario: Martedì ore 17.20 aula T4, mercoledì ore 17.20 aula 1.4, giovedì ore 14.00 aula 1.4 (per un totale di circa 10 lezioni). Ricevimento:
riflessioni e scambi attorno al tema dei problemi a parole e problemi con variazione SEI Gorillante e scuola primaria D. Alighieri I Problemi
riflessioni e scambi attorno al tema dei problemi a parole e problemi con variazione SEI Gorillante e scuola primaria D. Alighieri I Problemi Dalle Indicazioni Nazionali per il Curriculo La matematica
Communication is key Nome Cognome
Communication is key Nome Cognome Benvenuto! Imparare una nuova lingua ti permetterà di comunicare con moltissime persone! Conoscerai una nuova cultura e avrai l occasione di divertirti Non ti proponiamo
Benvenuto al corso gratuito di pronuncia inglese!
Benvenuto al corso gratuito di pronuncia inglese! Probabilmente conosci un po' l'inglese, ma quando devi parlarlo non ti senti sicuro. Ti senti incerto per i suoni che devi produrre. Parlare in inglese
Indice. 2 Parliamo una lingua o un linguaggio? 17 L hardware e il software della nostra capacità linguistica Nicola grandi
Indice Per Tullio De Mauro 9 A mo di prefazione 1 La linguistica, questa sconosciuta! 11 Perché il linguista non è una persona che parla molte lingue (e neppure un Grammar Nazi!) Nicola grandi & Francesca
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA LE CONDIZIONI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Tecnicamente saper leggere significa essere capaci di discriminare
RIFLESSIONI METODOLOGICHE
info@didatticaperprogetti.it PROGETTO 1.1.20 TITOLO Gli oggetti dell aula AREA linguistica (Italiano) SCUOLA Elementare: classe 1 OBIETTIVO Distinguere il genere e il numero dei nomi RIFLESSIONI METODOLOGICHE
1 Polinomio di Taylor 1. 2 Formula di Taylor 2. 3 Alcuni sviluppi notevoli 2. 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei limiti 4
1 POLINOMIO DI TAYLOR 1 Formula di Taylor Indice 1 Polinomio di Taylor 1 Formula di Taylor 3 Alcuni sviluppi notevoli 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei iti 4 5 Soluzioni degli esercizi 6 La
FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli
FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli Quali sono natura ruolo e scopo della filosofia? cerchiamo una risposta a questi interrogativi nelle parole degli
Partiamo da un informazione comune a tutti gli alunni della scuola italiana: La somma degli angoli interni di un triangolo è 180.
1 Partiamo da un informazione comune a tutti gli alunni della scuola italiana: La somma degli angoli interni di un triangolo è 180. Come giustificare questo fatto? Con delle prove sperimentali, ad esempio.
Appunti sui quesiti a scelta multipla
Appunti sui quesiti a scelta multipla E ormai consolidato che molte selezioni pubbliche, e altre forme di valutazione di competenze, avvengono attraverso prove oggettive. Una prova si denomina oggettiva
Denise Preatoni classe 5 B
Denise Preatoni classe 5 B Relazione Preatoni Denise 5 B Incontro con Prof. Roncoroni e Dott. Imparato Il giorno 12 aprile 2013 la classe 5 B ha assistito all incontro con il Prof. Roncoroni e il Dott.
Nei luoghi turistici famosi italiani? Si indaga facendo vedere agli italiani la graduatoria con l Italia al primo posto.
Nei luoghi turistici famosi italiani? Kinoshita Prima di tutto, proviamo a chiedere quanto gli italiani siano orgogliosi del fatto che il loro paese è il numero uno nell arte della seduzione! Si indaga
Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini
Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini La perdita per me è perdere qualcosa a cui si tiene, che sia qualcosa di materiale o anche qualcosa di spirituale. Il dolore può essere suddiviso in: dolore della
I pipistrelli e il problema dell isolamento termico e ristrutturazione degli edifici
I pipistrelli e il problema dell isolamento termico e ristrutturazione degli edifici envi.stromzivota.sk ENVI-MOBILE: Integration of mobile learning into environmental education fostering local communities
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO
ASCOLTARE E PARLARE Istituto Comprensivo Rignano Incisa PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO Classe V 1 Quadrimestre Obiettivi Attività Cogliere l argomento principale dei discorsi altrui; Prendere la parola
Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro
Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro Ipotesi di valutazione globale al termine della scuola media secondo le indicazioni ministeriali Innalzamento dell obbligo scolastico 1. Nello studio: individua utilizza
Esame orale. Normalmente faccio almeno una domanda per testo.
Università di Bologna Dipartimento di Filosofia e comunicazione Corso di Filosofia del linguaggio 2014/15 1ª settimana per le lauree di Scienze della comunicazione (6 cfu), DAMS (6 cfu integrati, assieme
LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO
LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 11 RICERCA DI LAVORO A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa 2011 1 LA RICERCA DI LAVORO DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, come posso
Capire i media. UNDICESimA lezione. prof. Peppino Ortoleva.
UNDICESimA lezione prof. Peppino Ortoleva peppino.ortoleva@gmail.com LE PAROLE SONO IMPORTANTI è essenziale imparare a usarle criticamente: cioè da un lato distinguendo bene i diversi significati, dall
Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione
1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare
L'algebra Booleana. Generalità. Definizioni
L'algebra Booleana Generalità L algebra booleana è stata sviluppata da George Boole nel 1854, ed è diventata famosa intorno al 1938 poiché permette l analisi delle reti di commutazione, i cui soli stati
ESSERE GENITORI: IL RUOLO PATERNO E MATERNO A CONFRONTO. Dott.ssa Catiuscia Settembri
ESSERE GENITORI: IL RUOLO PATERNO E MATERNO A CONFRONTO Dott.ssa Catiuscia Settembri psicologa, psicoterapeuta, mediatore familiare www.catiusciasettembri.it tel. 347.8475855 Poche altre esperienze come
Io non temo il tema!!!!
Io non temo il tema!!!! 1. sviluppo i contenuti principali Penso a tutte le cose possibili che potrei dire: le appunto sulla brutta così come mi vengono in mente, senza preoccuparmi di come scriverle inizio
parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica
Corso di Semiotica per la comunicazione Università di Teramo a.a. 2007/2008 prof. Piero Polidoro parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica Sommario Quadro storico 3. 4. 5. Quadro storico
PROVE DI CERTIFICAZIONE LINGUA FRANCESE LIVELLO A2 LIVELLO B1
test informatizzato (durata 45 min) PROVE DI CERTIFICAZIONE LINGUA FRANCESE 2 c-test 1 cloze test (esercizio di grammatica) 2 esercizi di lettura comprensione 1 esercizio di ascolto comprensione LIVELLO
Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche
Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche 1 Struttura della prova di 2 primaria La prova è costituita di 17 quesiti di comprensione della lettura di un breve testo narrativo, tutti
RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile
RELATIVISMO OPINIONE Doxa Sensi Conoscenza relativa Mutevole varia nel Tempo Molteplice varia nello Spazio Soggettiva varia nei diversi soggetti RELATIVISMO Impossibilità verità Universale e Immutabile
Primo modulo: Aritmetica
Primo modulo: Aritmetica Obiettivi 1. ordinamento e confronto di numeri;. riconoscere la rappresentazione di un numero in base diversa dalla base 10; 3. conoscere differenza tra numeri razionali e irrazionali;
Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO
Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI ASCOLTO E PARLATO Prestare attenzione in varie situazioni comunicative
Continua la serie di minitesti di avvio al pensiero scientifico.
info@didatticaperprogetti.it PROGETTO 3.1.4 TITOLO Cerco di capire (2) AREA Scientifica (Pensiero scientifico) SCUOLA Elementare: classi 3-4 - 5 Media: 1-2 - 3 OBIETTIVO Riflettere sul concetto di comprensione
Montessori e Psicomatematica
Cinisello Balsamo, 29 novembre 2014 Montessori e Psicomatematica Benedetto Scoppola, Opera Nazionale Montessori e Universita di Roma Tor Vergata Sommario - Grazie - Montessori e la matematica: l origine
APPRENDIMENTO PER INSIGHT
APPRENDIMENTO PER INSIGHT NON SOLO PERCEZIONE NON SOLO PERCEZIONE Gli studi di psicologia animale di Köhler hanno riproposto il problema dell atto mentale che si esprime nella visione mentale della soluzione
I DINOSAURI I DINOSAURI
I DINOSAURI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo ( immagini, tabelle ) Obiettivi: conoscere i dinosauri Livello linguistico: A2 ATTIVITA
«GRASS» - RIFLETTERE SULLA GRAMMATICA A SCUOLA. Emilia Calaresu Silvia Dal Negro Elena Favilla Claudia Provenzano Fabiana Rosi
«GRASS» - RIFLETTERE SULLA GRAMMATICA A SCUOLA Emilia Calaresu Silvia Dal Negro Elena Favilla Claudia Provenzano Fabiana Rosi Progetto GRASS Libera Università di Bolzano Ha ancora senso l insegnamento
FormATTORI. Una nuova interpretazione della formazione: un valore aggiunto da ognuno di noi
FormATTORI Una nuova interpretazione della formazione: un valore aggiunto da ognuno di noi La formazione come risorsa Il Centro Studi della Federciclismo si trova di fronte a una sfida: la conoscenza del
Cerchiamo di capire che cosa questo significa
http://filosofia.dipafilo.unimi.it/~paganini/index.html A tutti appare chiaro che Quando leggiamo una frase ambigua facciamo molto fatica a cogliere l ambiguità, noi leggiamo la frase in base a una certa
SCRIVERE E SAPER SCRIVERE
SCRIVERE E SAPER SCRIVERE SAPER SCRIVERE Un testo scritto bene deve essere: 1- chiaro 2- ordinato 3- corretto 4- comprensibile Certo, alcuni sono più di altri naturalmente predisposti alla comunicazione
Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/2017
Logica per la Programmazione Corso di Laurea in INFORMATICA a.a. 2016/2017 Andrea Corradini e Francesca Levi Dipartimento di Informatica E-mail: andrea.corradini@unipi.it, francesca.levi@unipi.it A. Corradini
CLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO A) ASCOLTARE 1 BIMESTRE 2 BIMESTRE 3 BIMESTRE 4 BIMESTRE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA ITALIANO A) ASCOLTARE 1 1. Ascoltare e comprendere vari messaggi 1. Ascoltare messaggi orali di vario genere e individuare l'argomento centrale 2. Ascoltare
della porta accanto OSVALDO
Il GENIO della porta accanto OSVALDO Voglio ringraziare Osvaldo, amico e per anni compagno di viaggio nella formazione in seminario e ora uomo d affari per una multinazionale tedesca che ha voluto donarmi
PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PIANO DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Scuola Primaria di Vestreno Classe IV a.s. 2014/15 Insegnante:Sabrina Rabbiosi DISCIPLINA : Italiano TITOLO ASCOLTO E RACCONTO UDA 1 Comprendere e produrre testi orali
Materiale per gli alunni
Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno
19 NOVEMBRE 2010 COME FARE UNA MAPPA?
19 NOVEMBRE 2010 COME FARE UNA MAPPA? Quando ci siamo incontrati con tutti gli altri bambini, ci siamo presi l incarico di costruire la mappa del futuro BOSCO DELLA COSTITUZIONE. Ma come si costruisce
SUBORDINATE SOSTANTIVE
SUBORDINATE SOSTANTIVE SUBORDINATE SOSTANTIVE Sono chiamate anche: completive Svolgono la stessa funzione del SOGGETTO e del COMPLEMENTO OGGETTO nella frase semplice ES. È importante il tuo impegno È importante
2 Ascolta tutta la conversazione e verifica le risposte al punto 1.
1 Ascolta e rispondi alle domande. 12 1. Chi sono le persone che parlano? a. Madre e figlio. b. Fratello e sorella. c. Marito e moglie. 2. Qual è l argomento della conversazione? a. Lasciare la vecchia
Lezione 15 La costruzione dello strumento: preparazione dell intervista
Lezione 15 La costruzione dello strumento: preparazione dell intervista 1. Ripresa: il formato Scelta: intervista strutturata a domande aperte. Intervista: si tratta di acquisire informazioni circa un
Le regole del buon video reporter
SkyTG24perlescuole Introduzione L era digitale ha cambiato radicalmente il contesto lavorativo dei media. Per gli aspiranti giornalisti è necessario saperne sfruttarne al meglio le opportunità. Ora, tutti
SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI A.S A.S
SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI A.S. 2005-6 A.S.2005-2006 Tramite l uso e la conoscenza del denaro offrire interventi mirati all ordinare, al quantificare e al contare e con il gioco della compravendita avviare
Harry Potter favorisce lo sviluppo della ragione, come avviene per ogni testo che si legge e ogni film che si vede!
Che cos è la magia? Ve lo siete mai chiesto che cosa sia la magia? La sorella bastarda (non pura) della scienza; Una mera superstizione! Una vera superstizione, come credono gli scienziati razionalisti,
FILOSOFIA DEL DIRITTO M - Q
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-1 anno FILOSOFIA DEL DIRITTO M - Q 10 CFU - 2 semestre Docente titolare dell'insegnamento ALBERTO ANDRONICO
Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata
Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata Le due anime della semiotica: come si giustificano Il modello peirciano Il concetto di inferenza Deduzione/Induzione/Abduzione Icona/Indice/Simbolo Il modello
Il Dibattito sul Testo
IL TESTO APERTO Il Dibattito sul Testo Il 900 è stato caratterizzato da una intensa ricerca sui temi della testualità Quali sono i meccanismi che regolano il fenomeno della testualità Una Mappa Umberto
Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
Guida pratica alla creazione di pagine web
Guida pratica alla creazione di pagine web Dopo aver creato una pagina html, muoviamo i primi passi nell'uso del codice. Naturalmente non è necessario conoscere il codice a memoria per creare pagine internet,
Heidegger e Hölderlin Filosofia e letteratura
Riflessi: la filosofia si specchia nel mondo videoanimazioni interdisciplinari Heidegger e Hölderlin Filosofia e letteratura Comprensione del testo 1. Da quale poesia sono tratti i versi che aprono l animazione?
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C)
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA (I R C) ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE ANNUALE di RELIGIONE CATTOLICA (IRC) A.S. 2012/2013 L INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA
Cosa dobbiamo già conoscere?
Cosa dobbiamo già conoscere? Come opera la matematica: dagli ai teoremi. Che cosa è una funzione, il suo dominio e il suo codominio. Che cosa significa n j=1 A j dove A j sono insiemi. Che cosa significa
1 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: ascoltare. 2 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: parlare
1 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: ascoltare 2 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: parlare 3 Modulo operativo: Le abilità linguistiche: leggere 4 Modulo operativo: Le abilità linguistiche:
Io penso, dunque siamo
Io penso, dunque siamo Verbania, 29 maggio 2010 La filosofia con i bambini nel Quarto Circolo di Verbania a cura di Chiara Colombo Tre elementi caratterizzanti Il forte legame tra educazione, filosofia
ITALIANO UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ
UNITÀ DIDATTICA N. 1 ASCOLTARE E PARLARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ABILITÀ 1. Adeguare la comunicazione, prestando attenzione all interlocutore, alla situazione,all argomento. 2. Esprimersi
INTERVISTA AL GENIO MATEMATICO DELLA PORTA ACCANTO CHIARA ROSAFIO
INTERVISTA AL GENIO MATEMATICO DELLA PORTA ACCANTO CHIARA ROSAFIO Simone 27 anni laureato a pieni voti presso la normale di Pisa in Fisica, oggi lavora come ricercatore presso il CNR. Tra le sue passioni
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO classe 3^ PER ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE I Q. II Q. CONTENUTI /ATTIVITA 1a) Ascolto e comprensione di ciò che l insegnante e i compagni comunicano
10 FANTASMAGORICA PROVA. Mago Magone vuol sapere se Chicco e Nanà sanno pensare prima di fare!
10 FANTASMAGORICA PROVA Mago Magone vuol sapere se Chicco e Nanà sanno pensare prima di fare! STRUTTURA DELL ATTIVITA Inizio Ciao a tutti! Mettiamoci seduti in cerchio! (predisporre i segnaposto e utilizzarli
Paolo Jedlowski. (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico. Carocci. capitolo 4.
Paolo Jedlowski (2002) Il mondo in questione. Introduzione alla storia del pensiero sociologico Carocci capitolo 4 su Emile Durkheim Emile Durkheim (1858-1917) Quali domande si faceva Durkheim ci sono