IN SINTESI. Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 IN EVIDENZA. II TRIMESTRE 2012 numero 3/12 06 agosto 2012

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1 II TRIMESTRE 2012 numero 3/12 06 agosto 2012 IN SINTESI Nel mondo pag.2 In Italia pag.5 Boom delle esportazioni Ue di mele verso i paesi terzi. Nel primo quarto del 2012, sono ammontate a 616mila tonnellate contro le 460mila del primo trimestre 2011 (+34%). Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla riduzione del prezzo medio all export che è sceso a 0,49 euro/kg, in flessione del 14% rispetto al primo trimestre Più della metà delle esportazioni sono dirette in Russia. Invariate le importazioni Ue di ananas. Nel primo trimestre del 2012, le importazioni di ananas sono ammontate a 216mila tonnellate, in calo dello 0,3% rispetto al primo trimestre del Il prezzo è sceso a 0,61 Euro/kg, in flessione di tre cent rispetto allo stesso trimestre del Tra i fornitori, il Costarica consolida la leadership coprendo l 82% dei volumi complessivi importati dall Ue. Le prime stime relative alla produzione italiana di frutta del 2012 indicano una lieve flessione (-0,8%) rispetto A breve la stima sarà rivista sulla base delle previsioni di produzione di mele, pere e kiwi. Nel secondo trimestre del 2012 aumenta l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione (+1,2%) rispetto allo stesso trimestre del L indice dei prezzi all origine cresce su base congiunturale, ma flette su base tendenziale. Ne deriva una flessione della ragione di scambio, in calo dell 1,6% su base annua. Triplicate le esportazioni di mele italiane verso l Egitto. Nel primo trimestre del 2012, sono state inviate in Egitto circa 21mila tonnellate di mele con introiti che sfiorano i 21 milioni di Euro. IN EVIDENZA Nell Ue In Italia Importazioni di banane dell Ue (in volume e in valore) Outlook del settore della frutta fresca (in 000 t e var. %) Fonte: Eurostat 1

2 1. Nell UE 1.1 La produzione Le stime relative alla produzione europea di frutta Tab. 1.1 Produzione di frutta nell UE (000 t) per l anno 2012 indicano una leggera flessione rispetto all anno precedente. In particolare, l offerta di pesche e nettarine è stabile rispetto al var. % Infatti, l incremento della produzione di pesche Frutta fresca ,8 (+1,7%) ha compensato la flessione registrata dalle nettarine (-1,9%). La produzione di albicocche è - angurie ,0 aumentata del 16% circa, rispetto il 2011, anno in - pesche ,7 cui la produzione europea di questa drupacea era - meloni ,1 risultata deficitaria. Anche angurie, fragole ed uve da - uve da tavola ,9 tavola hanno registrato incrementi dell offerta rispetto al Al momento, il mercato europeo è - nettarine ,9 caratterizzato dalla frutta estiva (drupacee, angurie - fragole ,0 e meloni) la cui disponibilità appare in linea con la - albicocche ,7 domanda, scongiurando tensioni al rialzo o al - altra frutta ,1 ribasso. Nel complesso, la produzione europea di frutta del 2012 è stimata in 31,8 milioni di tonnellate, Fonte: stime Ismea su dati Eurostat con una riduzione in termini assoluti di circa 260mila tonnellate, rispetto al Le maggiori flessioni sono stimate per Spagna, Polonia, Grecia e Paesi Bassi, mentre per Francia, Romania e Germania si prevede un incremento delle disponibilità. 1.2 Gli scambi Nel corso del primo trimestre del 2012, gli scambi commerciali di frutta fresca dell Ue verso i Paesi terzi hanno evidenziato un miglioramento rispetto al primo trimestre del Il passivo, pari a milioni di euro, si è ridotto del 7%, grazie all aumento degli introiti derivanti dall export (+14%) ed alla contemporanea flessione della spesa relativa alle importazioni (-1%). In particolare, le esportazioni verso i Paesi extraeuropei sono cresciute del 33% circa in termini di volume. Nel trimestre in esame, i prezzi medi hanno registrato una flessione su base tendenziale, sia per quanto riguarda i prodotti esportati (-14%), sia per quelli importati (-3%). Fig. 1.1 Import-export di frutta dell UE *(mln ) Fig. 1.2 Import-export di mele dell UE * (000 t) * scambi dei 27 Paesi dell Ue con i Paesi terzi. Fonte: Eurostat * scambi dei 27 Paesi dell Ue con i Paesi terzi. Fonte: Eurostat 2

3 Le importazioni del primo trimestre 2012 sono risultate concentrate su banane (55% dei volumi importati nel complesso), uve da tavola (12%) ed ananas (10%). In particolare, le importazioni di banane ammontano ad 1,18 milioni di tonnellate e sono stabili rispetto al primo trimestre dell anno precedente. Sempre su base tendenziale, sono aumentate le importazioni di uve da tavola (+26%), meloni (31%) ed angurie (+45%). Per quanto concerne le esportazioni, i due terzi dei volumi spediti ai paesi terzi sono costituiti da mele che hanno fatto registrare un progresso del 34% rispetto a quanto registrato un anno prima. A seguire, si collocano le pere con una quota del 15% ed un incremento del 48% rispetto all anno precedente, ed i kiwi con una quota dell 11% ed un incremento del 20% su base tendenziale. I principali mercati di sbocco sono Russia, Ucraina, Bielorussia, Algeria ed Egitto. Su base tendenziale, tutti questi mercati hanno registrato un aumento delle importazioni dall Ue. Tab. 1.2 Import di frutta dall UE* (tonnellate) * scambi dei 27 Paesi dell Ue con i Paesi terzi. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat I trim 2011 I trim 2012 var % Frutta ,6 Banane ,5 Uve da tavola ,7 Ananas ,3 Meloni ,6 Pere ,2 Mango ,7 Prugne ,5 Angurie ,8 Tab. 1.3 Export di frutta dall UE* ( tonnellate ) * scambi dei 27 Paesi dell Ue con i Paesi terzi. Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat I trim 2011 I trim 2012 var % Frutta ,2 Mele ,9 Pere ,9 Kiw i ,3 Uve da tavola ,3 Fragole ,5 Ananas ,1 Avocado ,9 Altra frutta tropicale ,8 1.3 Il mercato spagnolo I consumi domestici delle famiglie spagnole, per il comparto frutta fresca, nel 2011 sono risultati in leggero arretramento (-0,7%). Il calo è stato determinato dai minori volumi acquistati dalle famiglie per banane e mele i cui consumi sono scesi rispettivamente di 1,8% e 1,7%. Questi due prodotti coprono una quota pari al 30% degli acquisti di frutta. In controtendenza fragole, meloni, ciliegie ed uva, i cui acquisti sono aumentati rispetto al Tab. 1.4 Spagna - gli acquisti domestici di frutta fresca Tab. 1.5 Spagna - prezzi medi frutta estiva ( /kg f.co magazzino partenza)* var % Frutta fresca (000 t),di cui: ,7 banane ,8 mele ,7 Frutta fresca (mln ) ,3 banane ,9 mele ,8 Frutta fresca ( /kg) 1,42 1,45 2,0 banane 1,37 1,53 12,0 mele 1,22 1,25 2,6 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Marm II trim 11 II trim 12 var % albicocche 1,23 1,41 14,4 ciliegie 1,99 2,56 28,8 cocomeri 0,36 0,30-17,4 fragole 1,44 1,12-22,0 meloni 0,54 0,57 6,0 nettarine 1,08 1,41 31,1 pesche 1,00 1,36 35,5 susine 1,15 1,15-0,3 mele 0,55 0,58 5,9 *Media dei principali mercati di riferimento spagnoli Fonte: elaborazioni Ismea su dati Marm Sul fronte della spesa le famiglie hanno sborsato l 1,3% in più rispetto al 2010; scendendo nel dettaglio dei singoli prodotti la spesa è risultata più cara per ciliegie, banane, fragole ed in misura molto più contenuta per mele, pere e meloni. Di conseguenza si è assistito ad un aumento del prezzo medio unitario che ha sfiorato il 2% su base annua. Incrementi di prezzo significativi sono stati registrati per banane, kiwi, cocomeri, fragole, mele e pere. 3

4 Diversa la situazione registrata, sempre su base tendenziale, nel primo trimestre del 2012, con consumi di banane, mele, fragole e kiwi in aumento. Di contro, si sono ridotti gli acquisti di pere. Allo stesso tempo, si è registrata una riduzione della spesa ad eccezione delle fragole il cui valore ha fatto registrare un aumento a due cifre percentuali. In generale, i prezzi medi unitari hanno mostrato una contrazione che è risultata particolarmente significativa per kiwi, fragole e banane. Per quanto concerne il mercato, il secondo trimestre del 2012 è stato caratterizzato dall inizio della campagna di commercializzazione della frutta a nocciolo. Albicocche, ciliegie pesche e nettarine hanno presentato listini in crescita rispetto all anno precedente, periodo in cui il fenomeno E. coli aveva penalizzato l andamento dei mercati, soprattutto esteri portando le quotazioni su livelli decisamente bassi. Per pesche e nettarine l esordio è avvenuto con circa sette-dieci giorni di ritardo rispetto alla campagna passata, la minore offerta soprattutto sulle varietà precoci ha permesso una discreta fluidità degli scambi grazie anche alla crescente richiesta da parte dei mercati esteri. 4

5 2. In Italia I Tab. 2.1 Tendenze in Italia nel ) stime; 2) dati cumulati fino al trimestre in esame Nel secondo trimestre del 2012, il mercato è stato condizionato dall offerta di mele, kiwi e pere (prodotto stoccato in magazzino) e dalla disponibilità di prodotti di stagione quali fragole, meloni, ciliegie, albicocche, pesche e nettarine. I prezzi all origine mostrano su base annua un trend positivo per i prodotti (drupacee, fragole e meloni) a raccolta e commercializzazione stagionale, mentre tra i prodotti stoccati la variazione è negativa sia per le mele (-5%), sia per le pere (-30%). L indice dei prezzi all origine del primo semestre del 2012 evidenzia una netta battuta d arresto rispetto allo stesso periodo del 2011, soprattutto a causa della dinamica negativa del primo trimestre. Sul fronte dei costi dei mezzi di produzione, si registra una situazione invariata rispetto al trimestre precedente, determinata da variazioni di segno opposto registrate dai concimi e dai prodotti energetici, con i prezzi dei primi che sono aumentati e quelli dei secondi che sono diminuiti. Nel primo semestre 2012, l indice dei costi dei mezzi di produzione è cresciuto dell 1,4% rispetto allo stesso periodo del Per quanto concerne i consumi, nei primi sei mesi del 2012, c è stata una frenata degli acquisti di frutta fresca (-1,1%), rispetto allo stesso periodo del 2011, complice l aumento dei prezzi al dettaglio di questi prodotti (+2,2%). L outlook per il 2012 è sostanzialemente positivo. Il lieve calo della produzione, rispetto al 2011, non desta particolari preoccupazioni e la previsione complessiva è caratterizzata dalla dinamica positiva delle esportazioni e da quella negativa delle importazioni. 2.1 La produzione La produzione agricola var. % Produzione (000 t) (1) ,8 Import (000 t) (1) ,8 Export (000 t) (1) ,0 Indici (2000=100) (2) Prezzi alla produzione 145,9 137,8-5,5 Prezzi mezzi di produzione 133,3 135,1 1,4 Consumi domestici ,1 Prezzi al consumo - - 2,2 Tab. 2.2 produzione di frutta in Italia (000 t) * var. % produzione tot ,8 - nettarine ,6 - pesche ,6 - meloni ,4 - angurie ,7 - albicocche ,5 - fragole ,4 - percoche ,9 - altra frutta ,1 Le stime di produzione relative al 2012 indicano un offerta nazionale di frutta fresca in diminuzione dello 0,8% rispetto al In particolare, le nettarine hanno subito una lieve contrazione della produzione (-0,6%), mentre albicocche, percoche ed angurie hanno mostrato una crescita. Relativamente alla frutta a raccolta autunnale, principalmente mele, pere e kiwi, non sono ancora disponibili stime per il raccolto * dati provvisori Fonte: Istat, Assomela, Cso 5

6 2.1.2 La produzione industriale Fig. 2.1 Indice del clima di fiducia per l industria ortofrutticola Fig. 2.2 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria ortofrutticola Legenda: freccia scura trimestre di riferimento, freccia chiara trimestre precedente (max: +100, min: -100) Nel secondo trimestre del 2012, c è stata la ripresa dell indice del clima di fiducia dell industria ortofrutticola, che è rimasto in terreno negativo, ma è comunque risalito dal -43 del trimestre precedente a quota -6. L indice è stato influenzato positivamente dalla ripresa degli ordini e dalla contemporanea riduzione delle scorte. Le attese di produzione si confermano in terreno positivo e crescono per il secondo trimestre di seguito. La sensazione è che l indice del clima di fiducia per la trasformazione ortofrutticola sia condizionato dalla fase di incertezza che caratterizza il segmento della trasformazione del pomodoro. 2.2 Gli scambi Le stime Ismea relative agli scambi con l estero dell Italia evidenziano per il 2012 una situazione positiva per la frutta fresca. Le esportazioni in volume sono attese in aumento del 2%, mentre le importazioni si contrarranno del 4% circa. I dati Istat relativi al consuntivo del primo trimestre del 2012 fanno registrare un peggioramento del saldo attivo della bilancia commerciale che si è attestato a circa 233 milioni di euro, con una flessione del 10% rispetto al primo trimestre La riduzione del saldo è stata determinata dalla riduzione del valore medio unitario del prodotto in uscita (-14%). In termini reali, i volumi esportati sono cresciuti del 2%, mentre le importazioni in volume si sono contratte del 9%. Tab. 2.3 Bilancia commerciale della frutta I trim Relativamente al primo trimestre 2012, l analisi dei dati per prodotto evidenzia l aumento molto consistente delle esportazioni di pere (+82%), rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. Aumentano anche le esportazioni di fragole (+20%) e kiwi (+3%). Di contro, si riducono le spedizioni di mele (-2%), banane (-11%) ed ananas (-46%). (var. %) I trim 2012/I trim 2011 I trim (var. %) I trim 2012/I trim 2011 I trim mln quant. valore val.un. mln quant. valore val.un. mln quant. valore export import saldo (var. %) I trim 2012/I trim 2011 totale 451,4 2,3-11,8-13,8 218,7-8,7-13,6-5,4 232,7 14,1-10,0 - UE ,8-4,3-16,0-12,2 96,8-12,5-4,4 9,2 237,0-2,3-20,0 - Paesi terzi 117,6 25,4 2,7-18,1 121,9-7,1-19,8-13,7-4,3-59,1-88,5 6

7 I prezzi medi all export sono in diminuzione rispetto all omologo trimestre del 2010 (-14%). Tale dinamica è condizionata dalla variazione negativa registrata da pere (-45%) e kiwi (-18%) ed in misura minore dalle mele (-4%). Per quanto concerne le importazioni, nel primo trimestre 2012, i volumi importati si sono ridotti del 9% rispetto allo stesso periodo del Le flessioni più consistenti hanno riguardato banane (-4%), ananas (- 5%) e pere (-49%), mentre sono cresciute le importazioni di uve da tavola (+49%), fragole (+28%) e meloni (+19%). Analogamente a quanto detto per i prezzi medi dei prodotti esportati, anche il valore medio unitario dei prodotti importati ha registrato una flessione generalizzata. In dettaglio, banane (-12%), fragole (-5%), uva (- 24%) e meloni (-20%). Soltanto i prezzi medi di ananas e pere sono cresciuti, rispettivamente del 4 e dell 8%. Fig. 2.3 Dinamica dell export nazionale di kiwi e mele (000 t) Fig. 2.4 Dinamica dell import nazionale di kiwi e pere (000 t) La destinazione e l origine degli scambi Nel primo trimestre del 2012, le esportazioni di frutta fresca verso l Ue 27 area a cui sono riconducibili il 74% degli introiti - hanno registrato, rispetto allo stesso trimestre del 2011, una riduzione in volume del 4% a cui è corrisposto la flessione del 16% circa in termini di valore, a causa della riduzione dei listini medi. Tra i Paesi membri dell Ue 27, l andamento delle esportazioni in valore è risultato particolarmente negativo verso Germania, Spagna e Francia. Nello stesso periodo, la tendenza delle esportazioni verso i paesi extra Ue è risultata molto positiva grazie all incremento del 25% dei volumi spediti e del 3% degli introiti. A tal proposito si segnala la forte crescita delle spedizioni verso Egitto, Libia ed Algeria, mentre ha frenato la Russia con una riduzione degli introiti del 23%. Tab. 2.4 Paesi di destinazione dell export di frutta (milioni di ) Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat I trim 2011 I trim 2012 var.% Export totale 512,0 451,4-11,8 - Germania 145,8 116,7-19,9 - Francia 47,5 39,8-16,2 - Spagna 31,4 25,9-17,4 - Polonia 22,7 20,9-7,8 - Regno Unito 24,5 18,8-23,2 - altri paesi 240,1 229,2-4,5 Tab. 2.5 Paesi di origine dell import di frutta (milioni di ) Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat I trim 2011 I trim 2012 var.% Import totale 253,2 218,7-13,6 - Costarica 28,5 39,2 37,4 - Spagna 31,4 38,4 22,3 - Ecuador 60,9 35,6-41,5 - Paesi Bassi 18,6 19,0 2,4 - Francia 19,8 17,6-11,2 - altri paesi 94,1 68,9-26,8 Per quanto riguarda le importazioni dall area Ue sono risultate in diminuzione del 12% circa. In particolare, 7

8 sono diminuiti gli approvvigionamenti da Spagna (-4% in volume) e Francia (-20% in volume), mentre sono aumentate le importazioni dai Paesi Bassi (+5%). Le importazioni dai Paesi extra Ue sono diminuite del 7%; in particolare si sono contratti gli arrivi dall Ecuador (-32% in volume), mentre sono aumentate le importazioni da Costarica (+40%) e Colombia (+37%). La brusca frenata delle importazioni dall Ecuador è da ricondurre alle importazioni di banane che nel primo trimestre del 2012 sono ammontate a circa 60mila t, contro le 90mila t dello stesso periodo del 2011 (-32%), a fronte di una riduzione del prezzo medio del 14%. 2.3 La domanda La domanda delle famiglie Tab. 2.6 Dinamica degli acquisti domestici di frutta (var.%) II trim 2012 / II trim 2011 I dati Ismea GfK-Eurisko relativi agli acquisti domestici di frutta fresca evidenziano, nella prima metà del 2012, una lieve flessione degli acquisti (-1,1%) ed un incremento dei listini medi (+2,2%) che ha determinato un piccolo incremento della spesa. - mele - pere -1,6-1,4-2,3-1,1 NeI secondo trimestre del 2012, la flessione degli acquisti su base annua - è stata inferiore al punto percentuale. Con riferimento ai prodotti che non - kiw i -0,9-0,3 presentano una spiccata stagionalità, nel secondo trimestre 2012 calano - su base annua - gli acquisti - banane 0,2 0,0 di mele, pere e kiwi. Per quanto concerne la frutta, panel famiglie Gfk-Eurisko tropicale: nei primi sei mesi del 2012, gli acquisti di banane degli italiani sono rimasti invariati, rispetto allo stesso periodo del 2011, nonostante l aumento dell 1,4% dei prezzi al consumo. In netto calo, invece, gli acquisti di ananas (-9%) sulla base di prezzi in aumento del 10%. Tab. 2.7 Dinamica delle quantità acquistate di frutta fresca per area geografica e canale di vendita (var.%), panel famiglie Gfk-Eurisko gen-giu 2012 / gen-giu 2011 Frutta, escluso agrumi -0,7-1,1 II trim 2012 / II trim 2011 gen-giu 2012 / gen-giu 2011 Totale Italia -0,7-1,1 Nord Ovest -1,2-0,2 Nord Est -1,5-1,8 Centro+Sardegna 3,8 2,3 Sud+Isole -2,8-3,8 Super+Iper -1,1-0,1 Discount 22,5 15,5 Frutta & Verdura -5,3-5,3 Ambulanti -3,9-5,6 Altri canali 1-1,1-1,0 L analisi per area geografica evidenzia una netta differenza tra il trend positivo degli acquisti nel Centro Italia e la tendenza flessiva osservata nel resto del Paese. La flessione più marcata è stata registrata per l area Sud e Sicilia. La dinamica degli acquisti per canale di vendita evidenzia il forte incremento delle vendite di frutta fresca realizzate presso i discount che comunque restano un canale di vendita residuale per questa categoria di prodotti. Tra i principali canali di vendita, si registra una frenata dei volumi venduti presso il dettaglio specializzato (Frutta & Verdura) e presso gli ambulanti. Nel secondo trimestre 2012, le vendite presso Super ed Iper mostrano una lieve flessione su base annua, mentre se si considera il primo semestre 2012, le vendite di questi canali sono sostanzialmente stabili, rispetto al primo semestre Il mercato I prezzi alla produzione L indice dei prezzi all origine nel secondo trimestre 2012 ha confermato la dinamica tesa all aumento già registrata nello scorso trimestre, mentre è rimasto ancora su un terreno negativo il confronto tendenziale. Anche in questo trimestre il recupero dell indice è da ascrivere all andamento al rialzo di mele, kiwi ed anche delle pere. A partire dal mese di aprile i prezzi hanno iniziato a salire e l andamento si è rafforzato nel mese di maggio, poi nell ultimo mese del trimestre i listini sono tornati di nuovo a scendere. Per mele, pere e kiwi fino al mese di maggio si è assistito ad un trend positivo del mercato estero con una domanda crescente che ha contribuito a tonificare anche il circuito interno alimentato da una richiesta sempre un pò sotto tono. 8

9 Fig. 2.5 Indice dei prezzi alla produzione della frutta fresca (2000=100) Fig. 2.8 Nettarine a polpa gialla - Italia e Spagna prezzi a confronto ( /kg)* giu 2011 giu 2012 var % Italia Spagna Ravenna 0,62 0,87 40,3 Forlì 0,90 1,30 44,4 Lleida 0,78 1,00 28,5 Murcia 0,96 1,22 26,5 *Prezzi f.co magazzino partenza IVA escl. per prodotto calibro A/B Fonte: elaborazioni su dati Ismea e Marm Nel mese di giugno la frutta tipicamente invernale ha subito un rallentamento sia nelle quotazioni che negli scambi, l andamento è stato avversato da un clima particolarmente caldo e dall ingresso sui mercati della frutta estiva. Per le ciliegie, la campagna è iniziata nel mese di maggio, ed anche per le altre drupacee, l esordio è avvenuto in un contesto favorevole decisamente migliore rispetto alla passata stagione il cui inizio era stato travolto dal fenomeno E. coli. Per pesche, ciliegie, nettarine ed in misura molto più contenuta fragole i listini si sono attestai su valori decisamente superiori allo scorso anno, complici la minore produzione spagnola sulle varietà precoci ed un andamento climatico particolarmente favorevole al consumo sia sul mercato interno sia estero. Fig. 2.6 Volatilità del mercato dei prodotti guida Nota: la bolla indica il prezzo effettivamente rilevato sul mercato, mentre l area grigia indica l intervallo atteso in base all andamento di mercato. Quando il prezzo rilevato è compreso nell'intervallo atteso, nel mercato non si evidenziano tensioni; viceversa se il prezzo rilevato è esterno all intervallo atteso, nel mercato sussistono tensioni al rialzo o al ribasso. 9

10 Tab. 2.9 Prezzi medi alla produzione per le principali specie/varietà di frutta fresca ( /kg) var % II trim 2012/ II trim 2009 II trim 2010 II trim 2011 II trim 2012 media II trim 2011 triennio Mele 0,59 0,47 0,60 0,57-5,3 3,2 di cui Golden Delicious 0,55 0,45 0,56 0,53-5,1 2,5 Pere 0,92 0,65 0,81 0,57-29,5-25,5 di cui Conference 0,91 0,69 0,79 0,61-23,4-21,9 Fragole 1,69 2,18 1,86 1,87 0,8-1,7 Meloni 0,79 0,80 0,63 0,74 17,5 1,5 Pesche 0,64 0,94 0,61 0,70 15,5 0,4 Nettarine 0,61 1,06 0,67 0,70 4,5-8, I prezzi dei mezzi di produzione Fig. 2.7 Indice dei prezzi dei mezzi di produzione della frutta fresca (2000=100) Fig. 2.8 Indice dei prezzi dei mezzi di produzione della frutta fresca (2000=100) L indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione di frutta fresca nel corso del secondo trimestre 2012 rispetto al trimestre precedente ha rallentato la sua crescita (+0,1%). Tale andamento è da imputarsi all incremento dei prezzi registrato per il comparto dei concimi (azotati, fosfatici ecc) aumentati dell 1,1% ed alla contestuale flessione delle quotazioni dei prodotti energetici, calati dello 0,7%. Su base tendenziale l indice ha teso al rialzo (+1,2%) quale conseguenza dell aumento delle quotazioni dei concimi (+5,2%) e dei prodotti energetici (+5,4%). Ciò fa si che l indicatore continui a posizionarsi al di sotto del totale coltivazioni che ha proseguito la sua crescita incrementando così il gap fra i due parametri La ragione di scambio La ragione di scambio è un indicatore della redditività della fase agricola, calcolato come il rapporto tra l indice dei prezzi alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione. La redditività dei produttori di frutta è caratterizzata da una forte variabilità in funzione della stagionalità dell offerta. Su base congiunturale, nel secondo quarto del 2012, l indice della ragione scambio ha presentato una variazione positiva del 2% rispetto al trimestre precedente, mentre il distacco rispetto a dodici mesi fa si è assestato a -2%. In particolare, il peggioramento su base tendenziale è stato determinato dall aumento dei prezzi dei mezzi di produzione (+1,2%), a fronte di prezzi alla produzione in lieve calo (-0,4%). 10

11 Fig. 2.9 Indice della ragione di scambio della fase agricola (2000=100) Con riferimento ai primi due trimestri del 2012, il confronto tra frutta fresca e totale agroalimentare vede un trend opposto con una tendenza positiva per la frutta fresca e un trend negativo per la ragione di scambio dell agroalimentare nel suo complesso I prezzi al consumo Diversamente dal periodo precedente, nel secondo trimestre 2012, l analisi dei prezzi per fase di scambio mostra andamenti differenziati sia per i singoli prodotti, sia per filiera. Per le mele golden delicious è stato registrato una flessione dei prezzi rispetto al 2011 per le fasi origine e dettaglio, mentre all ingrosso i listini sono risultati stabili. Rispetto alla media si rileva un andamento coerente teso all aumento per Tab Prezzi nelle diverse fasi di scambio ( /kg) Mele Golden Delicious * f.co magazzino partenza ** f.co azienda produzione. origine ed ingrosso. var % II trim 2012/ media II trim Origine* 0,45 0,56 0,53-5,1 5,6 Ingrosso 0,93 0,98 0,98 0,0 2,6 Dettaglio 1,45 1,55 1,50-3,2 0,0 Fragole Origine** 2,18 1,86 1,87 0,8-7,2 Ingrosso 3,44 3,00 2,41-19,7-25,2 Dettaglio 4,41 4,49 4,03-10,2-9,4 Pesche Origine* 0,94 0,61 0,70 15,5-9,3 Ingrosso 2,36 2,16 2,29 6,0 1,3 Dettaglio 2,96 2,80 2,63-6,1-8,7 Meloni II trim 2010 II trim 2011 II trim 2012 Origine* 0,80 0,63 0,74 17,5 3,4 Ingrosso 1,72 1,50 1,48-1,3-8,1 Dettaglio 2,02 1,71 1,95 14,0 4,6 Per pesche, meloni e fragole si rileva, sempre su base tendenziale, un generale aumento dei prezzi nella fase origine, mentre scendono nelle fasi più a valle della filiera con le uniche eccezioni per pesche i cui listini aumentano all ingrosso, e per meloni in crescita nella fase al dettaglio. Rispetto al biennio precedente il secondo trimestre 2012 mostra prezzi in generale calo per le fragole, e per le pesche cui fa eccezione la fase all ingrosso la cui variazione risulta essere positiva. In aumento invece i meloni ma solo per le fasi origine e dettaglio. Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Mario Schiano lo Moriello, Patrizia Nocella ed Antonia Maria Pignataro m.schiano@ismea.it 11