Nel mondo pag.2 In Italia pag.6
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- Chiara Pandolfi
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1 IV TRIMESTRE 2012 numero 1/13 5 febbraio 2013 IN SINTESI Nel mondo pag.2 In Italia pag.6 Nei primi nove mesi del 2012, le esportazioni di mele della Nuova Zelanda sono ammontate ad oltre 281mila tonnellate, con una flessione del 5% rispetto allo stesso periodo del Il prezzo medio è cresciuto del 19% rispetto al 2011 ed ha determinato l aumento degli introiti (+12%). Il Regno Unito è il principale mercato di sbocco, con una quota in volume del 16%. Seguono Usa (12%), Tailandia (7%) ed India (6%). Si segnala la forte crescita delle spedizioni verso il Giappone, che nel 2012 hanno superato le 2mila tonnellate. Nei primi nove mesi del 2012, crescono le entrate per l export di uve dal Cile, +8% rispetto al 2011, grazie all aumento del prezzo medio. Le spedizioni sono ammontate ad oltre 845mila tonnellate, con una flessione del 3%. I principali mercati di sbocco sono Usa (41%), Paesi Bassi (10%), Regno Unito (6%) e Corea (5%). Nel 2012, gli acquisti di frutta tropicale sono diminuiti dell 1,6%. La flessione è stata determinata dal calo delle vendite retail di banane (-1,4%) ed ananas (-4,7%). I prezzi medi delle banane sono cresciuti del 4,6%, mentre quello dell ananas è rimasto invariato (-0,2%). Il 2012 ha registrato un calo generalizzato delle vendite al dettaglio di frutta fresca (-2,1%). Fragole e susine hanno fatto eccezione con incrementi, rispettivamente del 3,2 e del 2,1%. Tra gennaio e ottobre 2012 le esportazioni di pesche sono ammontate a 112mila tonnellate, in aumento dell 11% rispetto allo stesso periodo del L aumento del prezzo medio ha determinato l incremento degli introiti (+27%). Dinamiche simili hanno interessato le nettarine, le cui spedizioni sono state pari a 255mila tonnellate (+3% rispetto al 2011) e gli introiti sono aumentati del 23%. IN EVIDENZA Nell Ue In Italia Importazioni di banane dell Ue (in volume e in valore) Outlook del settore frutta fresca (in 000 t e var. %) Fonte: Eurostat 1
2 1. Nell UE 1.1 La produzione Tab. 1.1 Produzione di frutta nell UE (000 t) Fonte: Eurostat, Ismea Tab. 1.2 Gli stock di frutta nell Ue al 31 dicembre (000 t) Fonte: Eurostat, Ismea * var. % Frutta fresca ,0 - mele ,6 - pere ,9 - kiw i ,7 - angurie ,4 - meloni ,1 - pesche ,8 - nettarine ,9 - uve da tavola ,4 - altra frutta ,6 * stime var. % Frutta fresca ,9 - mele ,7 - pere ,5 - kiw i ,2 Le stime relative alla produzione europea di frutta per l anno 2012 indicano nel complesso una flessione del 3% rispetto all anno precedente. Le contrazioni maggiori hanno riguardato mele, pere, kiwi, uve da tavola e nettarine. Di contro, è cresciuta la produzione di angurie e pesche. Nel complesso, la produzione europea di frutta del 2012 è stimata in 30,2 milioni di tonnellate, con una riduzione in termini assoluti di circa 930mila tonnellate, rispetto al 2011.Tra i principali paesi produttori, le maggiori flessioni sono attese per Italia (-9,7%), Spagna (- 3,5%), Francia (-16,7%), Romania (-2,6%) e Grecia (-1,2%). L unica eccezione è rappresentata dalla Polonia la cui produzione di frutta registra un +9,3% rispetto al 2011, grazie all aumento della produzione di mele. A livello di principali specie, il calo della produzione europea di mele è da ascrivere alla riduzione registrata in Italia, Francia e Germania, mentre per la Polonia è stimato un incremento del 12%. Per le pere, la flessione europea è dovuta al calo registrato da tutti i principali paesi produttori: Italia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi. La produzione di kiwi è in calo in Italia, Francia e Spagna, mentre in Grecia c è stato un aumento soprattutto grazie all incremento della superficie entrata in produzione. La riduzione della produzione di mele, pere e kiwi ha determinato una contrazione degli stock disponibili che a fine 2012 registravano una flessione del 20% rispetto all anno precedente. In termini assoluti, a livello europeo, nei magazzini mancano oltre 1 milione di tonnellate di prodotto tra mele, pere e kiwi. 1.2 Gli scambi Nel terzo trimestre del 2012, si è verificato un peggioramento del passivo relativo agli scambi commerciali di frutta fresca dell Ue con i Paesi terzi, rispetto al terzo trimestre del Il passivo si è attestato a 898 milioni di euro, con un incremento dell 8% rispetto al 2011, a causa dell aumento della spesa per le importazioni (+14%) che ha soverchiato l incremento degli introiti derivanti dall export. In volume sono cresciute sia le importazioni (+2%), sia le esportazioni (8%). In particolare, nel trimestre in esame, l incremento della spesa sostenuta per le importazioni è stato determinato dall aumento del prezzo medio dei prodotti importati che è cresciuto del 12% rispetto al terzo trimestre Contemporaneamente, è cresciuto anche il prezzo medio dei prodotti esportati (+13%), ma l elevata differenza tra volumi importati e quelli esportati ha determinato la crescita del passivo. Le importazioni del terzo trimestre 2012 sono risultate concentrate su banane (56% dei volumi importati nel complesso), ananas (10%) mele (8%) e kiwi (6%). In particolare, le importazioni di banane ammontano ad 1,034 milioni di tonnellate e sono diminuite del 4% rispetto al terzo trimestre dell anno precedente. Sempre su base tendenziale, sono aumentate le importazioni di ananas (+6%), mele (+8%), kiwi (+27%) ed avocado (+36%). 2
3 Fig. 1.1 Import-export di frutta dell UE (mln ) Fig. 1.2 Import-export di mele dell UE (000 t) Fonte: Eurostat Fonte: Eurostat Per quanto concerne le esportazioni, il 40% dei volumi spediti ai paesi terzi sono costituiti da pesche e nettarine che hanno fatto registrare un progresso del 20% rispetto all anno prima. A seguire, si collocano le mele con una quota del 21% ed un incremento dei volumi spediti del 11% rispetto all anno precedente, le pere e le uve con una quota del 9%. Per le pere si registra un calo delle esportazioni del 25% rispetto al terzo trimenstre 2011, mentre per le uve le spedizioni sono stabili. Nel trimestre in esame, i principali mercati di approvvigionamento dell Ue sono stati Costarica, Colombia ed Ecuador che insieme assommano il 48% delle importazioni in volume dai Paesi terzi ed il 35% in termini di spesa. A seguire si piazzano Nuova Zelanda, Turchia, Repubblica Sudafricana, Cile e Perù. Il confronto con il terzo trimestre del 2011, lascia emergere l incremento delle performance di tutti principali esportatori sopra citati, ad eccezione della Colombia, che ha registrato una flessione del 15% in termini di volume, parzialmente compensata dall aumento dei listini medi. I principali mercati di sbocco dell Ue verso i Paesi terzi sono: Russia, con una quota del 36% delle esportazioni in valore, Svizzera (14%), Norvegia (9%), Ucraina (7%) e Brasile (5%). Su base tendenziale, tutti questi mercati hanno registrato un aumento delle importazioni dall Ue, eccetto il Brasile (-9% in valore). Continuano a crescere le esportazioni dell Ue verso i paesi arabi ed in particolare, verso Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Libia che hanno fatto registrare significativi incrementi su base annua. Tab. 1.3 Import di frutta dall UE (tonnellate) Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat III trim 2011 III trim 2012 var % Frutta ,0 Banane ,7 Ananas ,7 Mele ,2 Kiw i ,5 Avocado ,5 Mango ,0 Angurie ,0 Uve da tavola ,2 Altra frutta ,2 Tab. 1.4 Export di frutta dall UE ( tonnellate ) Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat III trim 2011 III trim 2012 var % Frutta ,1 Pesche e nettarine ,3 Mele ,8 Pere ,9 Uve da tavola ,6 Prugne ,4 Meloni ,1 Angurie ,2 Kiw i ,9 Altra frutta ,8 1.3 Il mercato francese In Francia, nel quarto trimestre, i prodotti più importanti del comparto frutta fresca sono mele e pere. L offerta per la stagione 2012/13 si è attestata su livelli decisamente bassi e inferiori sia alla precedente campagna di commercializzazione, sia al biennio precedente. La riduzione della produzione si è attestata sul 23% per le mele e sul 27% per le pere. La contrazione dell offerta è stata determinata dalle sfavorevoli condizioni climatiche registrate in primavera che hanno influito, in relazione alla precocità degli areali produttivi, sia sulla fioritura, sia sulla fase di allegagione. 3
4 Sotto il profilo commerciale la bassa offerta si è tradotta in un rialzo delle quotazioni di mercato che per le mele si è attestato mediamente sul 40%, il livello degli scambi è risultato regolare soprattutto verso i mercati esteri. In forte ribasso il livello delle giacenze che a fine dicembre risultava inferiore del 35% rispetto a dicembre Riguardo alle pere per la varietà Conference i listini nell ultimo trimestre 2012 sono aumentati di circa il 50% rispetto al Il mercato pur in un contesto di regolarità ha comunque risentito della concorrenza del prodotto belga. Lo stock di pere registrato a fine dicembre risultava inferiore del 32% rispetto all analogo mese del Tab. 1.5 Francia: importazioni di frutta fresca Tab. 1.6 Francia: prezzi medi frutta ( /kg)* III trim 2011 III trim 2012 var % IV trim 11 IV trim 12 var % Frutta fresca (t),di cui: ,2 banane ,9 pesche e nettarine ,1 Frutta fresca (000. ), di cui ,7 banane ,9 pesche e nettarine ,0 Frutta fresca ( /kg) 0,74 0,88 19,1 banane 0,45 0,56 26,3 pesche e nettarine 0,69 0,89 29,6 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat M ele Go lden 75-80mm - Val de Loire 0,78 1,10 41,0 M ele Gala mm - Val de Loire 0,75 1,18 57,3 Kiwi Sud-ouest 1,26 1,50 19,0 P ere C o nference mm Val de Loire 0,70 1,06 51,4 Uva da tavo la - Sud-ouest 2,47 2,18-11,74 *f.co magazzino partenza Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Agreste, d'après FranceAgriMer- SNM Nel terzo trimestre 2012 le importazioni di frutta fresca in Francia sono cresciute del 18% rispetto all analogo periodo del Fra i prodotti quantitativamente più importanti, gli incrementi tendenziali più rilevanti sono stati registrati per mele (+50%), pesche (+35%), meloni (33%), avocadi (19%), banane (+3%) e cocomeri (+2%), prodotti che nell insieme costituiscono oltre il 70% dell intero comparto nel periodo considerato. Stesso andamento si registra anche per il valore, l esborso monetario infatti è cresciuto tendenzialmente di oltre 40 punti percentuali. Sempre per lo stesso paniere di prodotti gli aumenti in valore sono andati da un minimo del 30% delle banane ad un massimo del 75% delle pesche. Conseguentemente anche l andamento del prezzo medio unitario per i singoli prodotti considerati è risultato tendenzialmente in aumento; gli incrementi più significati sono stati registrati per meloni (+49%), pesche (+30%) e banane (+26%). Sul fronte delle esportazioni si registra ancora un aumento delle quantità avviate all estero (+1,2%), cui è corrisposto un forte aumento dell introito monetario (+23%) determinato quindi soprattutto dal sensibile aumento del prezzo medio unitario (+21%). A livello di singoli prodotti, si è registrato un aumento degli invii per albicocche (+30%), pesche (+22%) e meloni (+20%), mentre una contrazione è stata rilevata per mele (- 20%) e banane (-8%); questi prodotti nell insieme coprono una quota di oltre il 75% dell intero settore nel terzo trimestre. Sul fronte del valore per tutti questi prodotti si è invece registrato un generale aumento nell ordine delle due cifre percentuali, con la sola eccezione per le mele il cui introito monetario è cresciuto del 9%. I prezzi medi unitari hanno fatto registrare generali incrementi, in controtendenza albicocche (-6%) e meloni (-5%). 4
5 Fig. 1.3 Francia: import di frutta fresca Fig. 1.4 Francia: export di frutta fresca Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat 2. In Italia Tab. 2.1 Tendenze in Italia nel var. % Produzione (000 t) (1) ,7 Import (000 t) (1) ,2 Export (000 t) (1) ,3 Indici (2000=100) Prezzi alla produzione 130,56 136,64 4,7 Le stime di produzione relative al 2012, indicano un offerta di frutta fresca in marcata flessione rispetto all anno precedente (-9,7%). Nonostante la flessione della produzione, le stime di Ismea circa gli scambi con l estero del 2012 indicano una ripresa delle spedizioni (+1,3%) su base annua ed una flessione delle importazioni che è influenzata soprattutto dalla riduzione delle importazioni di banane, ananas, pere, pesche e nettarine. Con riferimento al quarto trimestre del 2012, il Prezzi mezzi di produzione 133,63 135,25 1,2 mercato è stato caratterizzato dall offerta di frutta Consumi domestici ,1 autunno-vernina, principalmente mele, pere, kiwi ed Prezzi al consumo - - 2,3 uve da tavola. Ad eccezione delle uve, la cui 1) stime conservabilità post raccolta è nell ordine di alcune settimane, si tratta di prodotti che consentono uno stoccaggio prolungato in magazzino e quindi la loro offerta può essere gestita in un arco temporale molto ampio. Nel trimestre in esame, i prezzi all origine di mele, pere e kiwi mostrano su base annua un trend molto positivo, con picchi particolarmente elevati per le mele Stark (+39%) e le pere Kaiser (+76%). Di contro, le quotazioni medie delle uve da tavola hanno registrato variazioni negative. Sul fronte dei prezzi dei mezzi correnti di produzione, si registra un lieve aumento rispetto al trimestre precedente, determinato dall aumento del costo per l energia elettrica, mentre su base annua l incremento è dello 0,9%. Se si considera tutto il 2012, l indice dei costi dei mezzi di produzione è cresciuto dell 1,2% rispetto al Nel quarto trimestre 2012, la ragione di scambio ha mostrato un forte miglioramento sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al quarto trimestre del 2011, grazie all aumento dell indice dei prezzi. Per quanto concerne i consumi, nel 2012, c è stata una frenata degli acquisti di frutta fresca (-2,1%), rispetto al 2011, complice l aumento dei prezzi al dettaglio di questi prodotti (+2,3%). In lieve aumento la spesa (+0,2%). 5
6 2.1 La produzione La produzione agricola Tab. 2.2 Produzione di frutta in Italia (000 t) * var. % Frutta fresca ** ,7 - mele ,2 - pere ,6 - kiw i ,9 - uve da tavola ,9 - pesche ,6 - nettarine ,6 - percoche ,9 - altra frutta ,1 Tab. 2.3 Gli stock in Italia a dicembre (000 t) * var.% - mele ,9 - pere ,7 - kiw i ,9 Totale ,3 Fonte: elaborazioni Ismea su dati Eurostat * dati provvisori ** escluso frutta in guscio ed agrumi Fonte: Istat, Assomela, Cso Le stime di produzione relative al 2012 indicano un offerta nazionale di frutta fresca di circa 7,7 milioni di tonnellate, in diminuzione del 9,7% circa rispetto al Si tratta di uno dei livelli produttivi più bassi degli ultimi dieci anni. Tale risultato è riconducibile alla diminuzione della produzione raccolta di mele, uve da tavola, pere e kiwi. La produzione di frutta autunno vernina è stata ridimensionata soprattutto da problemi di natura climatica che si sono verificati lo corso inverno, in alcune aree ad elevata vocazione frutticola. Ai problemi di natura climatica si sono aggiunti quelli di tipo fitosanitario ed in particolare la batteriosi del kiwi che già da alcuni anni sta interessando l areale di produzione di Latina e che ha determinato l estirpazione o la capitozzatura di diverse centinaia di ettari di frutteto. La riduzione della produzione di frutta ha avuto effetti diretti sulla quantità di prodotto stoccata nei frigoriferi per la campagna di commercializzazione 2012/13. A fine dicembre 2012 risultavano stoccati circa 1,6 milioni di tonnellate tra mele, pere e kiwi, ossia il 21% in meno rispetto all anno prima. Il mercato sta risentendo della riduzione dei livelli di prodotto stoccato, rivedendo al rialzo i listini di mele, pere e kiwi La produzione industriale Fig. 2.1 Indice del clima di fiducia per l industria ortofrutticola Fig. 2.2 Andamento delle componenti del clima di fiducia per l industria ortofrutticola Legenda: freccia scura trimestre di riferimento, freccia chiara trimestre precedente (max: +100, min: -100) 1) previsioni; 2) stime 6
7 Nel quarto trimestre del 2012, c è stato un miglioramento dell indice del clima di fiducia dell industria ortofrutticola, che pur restando in terreno negativo, presenta valori prossimi allo zero. L indice è stato influenzato positivamente dalla riduzione delle scorte, sintomo che l offerta è nuovamente allineata alla domanda e ciò ha determinato una situazione di maggiore equilibrio del mercato. 2.2 Gli scambi Nel terzo trimestre del 2012, la bilancia commerciale con l estero della frutta fresca ha chiuso con un attivo di circa 560 milioni di euro, con un aumento del 16% rispetto al terzo trimestre Il miglioramento del saldo è stato determinato dall aumento dei listini dei prodotti esportati che in media sono cresciuti dell 11% rispetto al terzo trimestre del In termini di volume, sono aumentate sia le spedizioni (+1%), sia le importazioni (+1,2%). Le spedizioni verso i paesi extra Ue sono risultate particolarmente positive. Tab. 2.4 Bilancia commerciale della frutta III trim (var. %) III trim (var. %) III trim (var. %) mln quant. valore val.un. mln quant. valore val.un. mln quant. valore export import saldo totale 779,5 1,0 12,1 11,0 219,9 1,2 3,8 2,7 559,6 0,9 15,7 - UE ,5-0,3 9,9 10,3 116,2-5,3-4,4 1,0 539,3 0,7 13,6 - Paesi terzi 124,1 10,0 25,0 13,6 103,8 7,6 15,0 6,9 20,3-1,9 125,8 L analisi dei dati per prodotto evidenzia come nel terzo trimestre 2012, l 80% degli introiti viene generato dalle esportazioni di uve, nettarine, mele e pesche. Il trimestre in esame è stato caratterrizzato dall aumento del prezzo medio di quasi tutti i principali prodotti esportati: nettarine (+22%), angurie (+24%), pere (+21%), susine (+26%), mele (+12%) pesche (+20%) ed uve (+8%). Allo stesso tempo, l incremento delle quantità spedite ha riguardato solo alcune tra le principali specie di frutta: mele (+6%), pesche (+13%), cocomeri (+15%), albicocche (+88%) e meloni (+23%). Le spedizioni di nettarine sono stabili, mentre sono diminuite quelle di uve (-6%), pere (-18%), kiwi (-29%) e banane (-15%). Per quanto concerne le importazioni, nel terzo trimestre 2012, i volumi importati sono cresciuti dell 1,2% rispetto allo stesso periodo del Gli incrementi più consistenti hanno riguardato ananas (+17%), kiwi (+22%), mele (+18%) e ciliegie (+13%), mentre sono diminuite le importazioni di banane (-4%), pesche (- 6%), pere (-31%), nettarine (-5%) e susine (-16%). Il valore medio unitario dei prodotti importati ha registrato un aumento del 2,7%, su base annua. In particolare, è cresciuto il prezzo medio di banane (+7%), pere (+22%), pesche (+21%), nettarine (+8%) e susine (+12%), mentre la riduzione registrata dai prezzi medi di ananas (-8%), albicocche (-18%) e mele (- 2%) ha contenuto l aumento del valore medio dell aggregato. Con riferimento alla spesa sostenuta per le importazioni di frutta, circa un terzo del totale è appannaggio delle banane che insieme ad ananas (10%) e kiwi (9%) cumulano il 51% dell esborso complessivo. Fig. 2.3 Dinamica dell export nazionale di kiwi e mele (000 t) Fig. 2.4 Dinamica dell import nazionale di kiwi e pere (000 t) 7
8 2.2.1 La destinazione e l origine degli scambi Nel terzo trimestre del 2012, le esportazioni di frutta fresca verso l Ue 27 area a cui sono riconducibili l 84% degli introiti - hanno registrato, rispetto allo stesso trimestre del 2011, una lievissima riduzione in volume (-0,3%) a cui è corrisposto un aumento del 10% in termini di valore, grazie allì incremento di pari entità dei listini medi. Tra i Paesi membri dell Ue 27, l andamento delle esportazioni in valore è risultato particolarmente positivo verso Germania (+14%), Francia (+21%), Polonia (+14%), Regno Unito (+15%), Austria (+15%) e Belgio (+20%). Di contro si sono ridottti gli introiti generati dalle spedizioni verso Repubblica Ceca (-11%) e Spagna (-7%). Nello stesso periodo, la tendenza delle esportazioni verso i paesi extra Ue è risultata molto positiva grazie all incremento del 10% dei volumi spediti e del 25% degli introiti. A tal proposito, si segnala l aumento degli introiti dalla Svizzera (+10%) che si conferma il primo mercato di sbocco extra Ue dell Italia e la forte crescita delle spedizioni verso Arabia Saudita, Egitto, Libia ed Algeria. Stabile, infine, il gettito generato dalle spedizioni di frutta verso la Russia, a fronte di una riduzione dei volumi spediti del 14%. Per quanto riguarda le importazioni, nel terzo trimestre 2012, quelle dall area Ue hanno rappresentato il 53% del totale e sono risultate in diminuzione del 5% circa in volume e del 4% circa in termini di valore. In particolare, si sono contratti gli approvvigionamenti da Spagna (-8% in volume) e Francia (-15%). Le importazioni dai Paesi extra Ue sono aumentate dell 8% in volume e del 15% in valore. In particolare, sono cresciute le forniture da Costarica (+53% in volume) e Cile (+76%), mentre si sono ridotte quelle da Ecuador (-13% in volume), Colombia (-14%) e Nuova Zelanda (-9%). Tab. 2.5 Paesi di destinazione dell export di frutta (milioni di ) Tab. 2.6 Paesi di origine dell import di frutta (milioni di ) III trim 2011 III trim 2012 var.% III trim 2011 III trim 2012 var.% Export totale 695,6 779,5 12,1 - Germania 238,1 272,6 14,5 - Francia 54,3 65,5 20,6 - Polonia 44,8 51,0 13,7 - Regno Unito 32,8 37,9 15,4 - Austria 32,2 37,1 15,2 - altri paesi 293,3 315,5 7,6 Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat Import totale 211,8 219,9 3,8 - Spagna 43,3 46,0 6,2 - Costarica 17,3 32,3 86,4 - Francia 28,2 23,6-16,4 - Ecuador 26,3 21,6-18,1 - Belgio 10,8 13,4 24,2 - altri paesi 85,8 83,1-3,2 Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat 2.3 La domanda La domanda delle famiglie Tab. 2.7 Dinamica degli acquisti domestici di frutta fresca (var.%) IV trim 2012 / IV trim 2011, panel famiglie Gfk-Eurisko 2012 / 2011 Frutta escl. agrumi -4,2-2,1 - mele -5,2-3,0 - pere -7,6-3,1 - kiw i -4,8-1,4 - banane -2,9-1,4 - uve da tavola -3,1-1,9 I dati Ismea-GfK-Eurisko relativi agli acquisti domestici di frutta fresca evidenziano, per il 2012, la flessione dei volumi acquistati (-2,1%) ed un incremento dei listini medi (+2,3%) che ha determinato un piccolo incremento della spesa (+0,2%). NeI quarto trimestre del 2012, la flessione degli acquisti su base annua - è stata particolarmente severa (-4,2%), segnando un accelerata rispetto ai trimestri precedenti. Con riferimento ai prodotti che non presentano una spiccata stagionalità, nel quarto trimestre 2012 sono diminuiti - su base annua - gli acquisti di pere, mele, kiwi, uve e banane. 8
9 Tab. 2.8 Dinamica delle quantità acquistate di frutta fresca per area geografica e canale di vendita (var.%) IV trim 2012 / IV trim 2011, panel famiglie Gfk-Eurisko 2012 / 2011 Totale Italia -4,2-2,1 Nord Ovest -4,2-1,7 Nord Est -4,3-2,1 Centro+Sardegna -2,9 0,6 Sud+Sicilia -5,1-4,0 Super+Iper -7,6-2,8 Discount 6,4 11,3 Frutta & Verdura -0,8-3,5 Ambulanti -1,3-3,9 Libero Servizio -6,8 0,2 L analisi per area geografica evidenzia per il quarto trimestre 2012 una situazione omogenea tra le differenti aree, anche se la flessione degli acquisti è stata più marcata al Sud (-5,1%) e meno al Centro (-2,9%). Anche su base annua la maggiore flessione viene registrata al Sud ed in Sicilia, mentre Centro e Sardegna mostrano un lieve incremento degli acquisti (+0,6%). La dinamica degli acquisti del 2012 per canale distributivo evidenzia il forte incremento delle vendite di frutta fresca realizzate presso i Discount (+11,3%) che comunque restano un canale di vendita residuale per questa categoria di prodotti. Tra i principali canali di vendita, si registra una frenata dei volumi venduti presso gli ambulanti (- 3,9%) e presso il dettaglio specializzato (- 3,5%). Relativamente alle vendite in volume realizzate da Super ed Iper, nel quarto trimestre 2012, risultano in flessione dell 8%, rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre il confronto tra 2012 e 2011 evidenzia una riduzione più modesta (-2,8%). 2.4 Il mercato I prezzi alla produzione Fig. 2.5 Indice dei prezzi alla produzione della frutta fresca (2000=100) Tab. 2.9 Nettarine a polpa gialla - Italia e Spagna prezzi a confronto ( /kg)* IV trim 2011 IV trim 2012 var % Italia Francia Trento 0,65 0,75 15,4 Val de Loire 0,78 1,10 41,0 *Prezzi f.co magazzino partenza IVA esclusa per prodotto di calibro 70/80 Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Agreste, d'après FranceAgriMer- SNM(Francia); Ismea (Italia), panel famiglie Nel quarto trimestre 2012 l indice dei prezzi all origine ha mostrato un netto recupero sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso periodo del Se le variazioni a livello congiunturale esprimono spesso dinamiche legate ai cambiamenti stagionali del paniere, le variazioni a livello tendenziale traducono in maniera esplicita le dinamiche dei prezzi. Il confronto del quarto trimestre 2012 con il 2011 fa emergere un palese rialzo delle quotazioni per la quasi totalità dei prodotti monitorati. Gli incrementi più sostenuti sono stati registrati per pere, mele e kiwi, in controtendenza è risultata invece l uva da tavola i cui listini sono scesi rispetto all analogo periodo del Per le pomacee ed il kiwi il rialzo dei prezzi è da ascrivere alle minori disponibilità di prodotto derivanti dai più bassi raccolti ottenuti sia in ambito nazionale, sia a livello comunitario. Sotto il profilo commerciale si è registrato un andamento degli scambi regolare nel complesso, ma differenziato per sbocco di mercato. La merce destinata all export ha viaggiato a ritmi dinamici, con performance eccellenti in particolare per le mele, mentre il prodotto destinato al mercato interno ha seguito andamenti più calmi, un profilo oramai costante in questi anni di crisi economica. 9
10 Fig. 2.6 Volatilità del mercato dei prodotti guida Nota: la bolla indica il prezzo effettivamente rilevato sul mercato, mentre l area grigia indica l intervallo atteso in base all andamento di mercato. Quando il prezzo rilevato è compreso nell'intervallo atteso, nel mercato non si evidenziano tensioni; viceversa se il prezzo rilevato è esterno all intervallo atteso, nel mercato sussistono tensioni al rialzo o al ribasso. Più complessa la situazione commerciale del kiwi i cui scambi sono avvenuti in un clima di generale calma. Sempre più spesso in questi ultimi anni, infatti, il prodotto risente della concorrenza esercitata dalla Grecia la cui permanenza sui mercati esteri si è prolungata rispetto al passato. Il mercato interno allo stesso modo, non è risultato particolarmente dinamico ed ha mostrato un orientamento verso il prodotto di più basso livello qualitativo, soprattutto in termini di calibro, offerto a prezzi più convenienti. Riguardo l uva da tavola nell ultimo trimestre si è ampliato il divario con l anno precedente in senso negativo. La regressione dei prezzi ha interessato le varietà Italia e Red Globe. Mentre per la varietà Italia sono state comunque rilevate anche tendenze positive in alcune zone produttive, per la Red Globe la contrazione dei prezzi ha riguardato tutti gli areali interessati. Tab Prezzi medi alla produzione per le principali specie/varietà di frutta fresca ( /kg) var % IV trim 12/ IV trim 09 IV trim 10 IV trim 11 IV trim 12 media IV trim 11 triennio Mele 0,44 0,57 0,54 0,66 23,3 29,3 di cui Stark Delicious 0,48 0,59 0,54 0,75 38,7 41,1 Golden Delicious 0,40 0,54 0,52 0,61 17,3 25,6 Pere 0,72 0,91 0,59 0,92 55,3 25,6 di cui Abate Fetel 0,80 1,06 0,61 0,93 51,1 13,0 Kaiser 0,68 0,82 0,53 0,94 76,3 37,5 Uva da tavola 0,35 0,35 0,50 0,41-17,5 2,0 Kiw i 0,61 0,91 0,71 0,87 21,9 18,8 10
11 2.4.2 I prezzi dei mezzi di produzione Fig. 2.7 Indice dei prezzi dei mezzi di produzione della frutta fresca (2000=100) Fig. 2.8 Indice dei prezzi dei mezzi di produzione della frutta fresca (2000=100) Nel quarto trimestre 2012, l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione della frutta fresca ha evidenziato un lieve aumento, pari a +0,2%, rispetto al trimestre precedente. Tale incremento è da imputare all aumento dei prezzi registrato dai prodotti energetici (+1,9%) ed in particolar modo dell energia elettrica il cui prezzo è aumentato del 12,1%. Su base tendenziale l indice ha proseguito la sua crescita (+0,9%), quale conseguenza dell aumento delle quotazioni dei prodotti energetici (+5,9%) e dei concimi (+1,7%). Anche in questo trimestre l indice dei costi relativo al comparto della frutta fresca si è posizionato al di sotto di quello relativo al totale delle coltivazioni. Nel quarto trimestre, l indice dei mezzi del totale coltivazioni è cresciuto dello 0,2%, rispetto al trimestre precedente e dell 1,3% rispetto al quarto trimestre La ragione di scambio Fig. 2.9 Indice della ragione di scambio della fase agricola (2000=100) La ragione di scambio è un indicatore della redditività della fase agricola, calcolato come il rapporto tra l indice dei prezzi alla produzione e l indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione. La redditività dei produttori di frutta è caratterizzata da una elevata variabilità in funzione della stagionalità dell offerta. Su base congiunturale, nel quarto trimestre del 2012, l indice della ragione scambio ha presentato una variazione molto positiva (+35%) rispetto al trimestre precedente. Anche su base annua la variazione è ampiamente positiva (+17%). Nel caso della frutta fresca, l andamento tendenziale risulta particolarmente utile in quanto, il confronto su base annua annulla l effetto determinato dal cambiamento del paniere che compone l aggregato e le variazioni relative alla stagionalità delle singole specie. Il miglioramento su base tendenziale è stato determinato dall aumento dei prezzi alla produzione (+18% su base annua), a fronte di prezzi dei mezzi di produzione che nello stesso periodo sono cresciuti dell 1% circa. Anche per l indice della ragione di scambio dell agricoltura c è stata la stessa dinamica osservata per la frutta fresca, con un aumento del 7,3% rispetto al terzo trimestre 2012 e del 4,6% rispetto al quarto trimestrre
12 2.4.4 I prezzi al consumo Tab Prezzi nelle diverse fasi di scambio ( /kg) Mele Golden Delicious * f.co magazzino partenza ** Prezzi rilevati presso la Distribuzione Organizzata. var % IV trim 12/ media IV trim IV trim Origine* 0,54 0,52 0,61 17,3 15,1 Ingrosso 0,97 0,74 0,91 23,0 6,4 Dettaglio** 1,49 1,44 1,57 8,6 7,0 Pere Abate Fetel Origine* 1,06 0,61 0,93 51,1 11,5 Ingrosso 1,28 0,83 1,18 42,2 11,8 Dettaglio** 2,01 1,91 2,14 12,2 9,2 Kiwi Origine* 0,91 0,71 0,87 21,9 7,8 Ingrosso 1,26 1,03 1,14 10,7-0,4 Dettaglio** 2,27 2,10 2,08-0,8-4,7 Uva Italia IV trim 10 IV trim 11 IV trim 12 Origine* 0,33 0,45 0,38-15,3-3,3 Ingrosso 1,73 1,38 1,27-8,0-18,3 Dettaglio** 2,68 2,36 2,27-3,8-9,9 L analisi per fase di scambio rivela nel quarto trimestre andamenti differenziati in relazione ai diversi prodotti presi in esame. Per mele e pere si registra una tendenza tesa all aumento da monte a valle della filiera, con incrementi maggiori nella fase origine per le pere e nella fase ingrosso per le mele. Una tendenza sempre coerente fra le fasi di scambio ma tesa alla flessione si registra, invece, per l uva da tavola le cui perdite risultano maggiori per le fasi all origine e all ingrosso. Dinamiche tendenziali contrapposte si registrano infine per il kiwi, i cui prezzi risultano in aumento nelle prime due fasi di scambio e in lieve arretramento al dettaglio. Rispetto al biennio precedente si conferma lo stesso andamento coerente fra le fasi per mele, pere e uva da tavola, mentre per il kiwi ad un aumento dei prezzi all origine si contrappone una flessione dei listini a valle della filiera. Area Mercati Responsabile di redazione: Francesca Carbonari Redazione a cura di: Mario Schiano lo Moriello e Patrizia Nocella m.schiano@ismea.it 12
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