Aldo Lupi Ancitel Lombardia
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1 BUSINESS CONTINUITY E DISASTER RECOVERY PER LE PA: OBBLIGHI DI LEGGE, STRATEGIE E OPPORTUNITA
2 I RELATORI TELECOM Enzo Mario Bagnacani-Top Clients& Public Sector - Marketing Responsabile Infrastructure Solutions PROVINCIA DI BRESCIA Luciano Archetti - Settore Informatica e Telematica AGENZIA PER L'ITALIA DIGITALE Giovanni RelliniLerz-Responsabile Sezione Continuità Operativa
3 CONTINUITA OPERATIVA Viene definita come l insieme di attività volte a ripristinare lo stato del sistema informatico o parte di esso, compresi gli aspetti fisici e organizzativi e le persone necessarie per il suo funzionamento, con l'obiettivo di riportarlo alle condizioni antecedenti a un evento disastroso. Non si occupa solo delle risorse tecnologiche ma estende la sua sfera di interesse alle tematiche più generali di natura organizzativa.
4 LE SOLUZIONI Le soluzioni da attuare per implementare un sistema in grado di garantire la continuità operativa hanno costi crescenti a seconda del livello di intervento previsto: - piano di emergenza (comitato di crisi, contatti, logistica); - azioni predeterminate (attivazione sede alternativa, collegamenti telematici, messa in linea delle applicazioni, sistemi di emergenza, rientro delle condizioni ordinarie).
5 GLI ASPETTI DA CONSIDERARE Per individuare la soluzione adatta si deve tenere conto di diversi elementi: - Le dimensioni, la numerosità e la criticità dei servizi resi; - La dispersione territoriale delle sedi istituzionali e degli utenti; - Il livello di informatizzazione dei procedimenti. Per una PA si devono mettere sul piatto, oltre agli aspetti economici, anche quelli normativi, sociali e reputazionali.
6 GLI ASPETTI DA CONSIDERARE Per ogni procedimento amministrativo occorre valutare l impatto associato ad un fermo prolungato. Vanno identificati due elementi fondamentali: Periodo massimo di disservizio sopportabile (Recovery Time Objective, RTO) Massima quantità di dati di cui può essere accettata la perdita (Recovery Point Objective, RPO)
7 GLI INDICATORI DELLA CRITICITA DEI SERVIZI Per stimare la criticità dei servizi viene proposto uno strumento che attua la valutazione pesata di 3 direttrici: Direttrice del servizio(tiene conto della tipologia, numerosità e criticità dei servizi erogati, in termini di danno per l organizzazione e/o per i suoi utenti in caso di mancata erogazione del servizio stesso); Direttrice dell organizzazione (tiene conto della complessità amministrativa e strutturale dell organizzazione, al fine di stimare il dimensionamento delle soluzioni tecnologiche da adottare); Direttrice della tecnologia (tiene conto della dimensione e complessità tecnologica della struttura, al fine di poter stimare la tipologia e la natura delle soluzioni tecnologiche da adottare).
8 CRITICITA E SOLUZIONI
9 I COSTI IlcostodiunasoluzionediBCdipendedapiùfattori: il tempo necessario per riattivare i servizi a partire dall avvio del piano di emergenza(tempo di ripartenza); la frequenza dei salvataggi dei dati; la versatilità della soluzione, (cioè la possibilità di applicare la soluzione in varie situazioni e per diverse tipologie di interruzioni); la qualità e la sicurezza dei servizi in condizioni di emergenza; l efficacia nel caso di eventi disastrosi estesi; eventuali vincoli di natura contrattuale (come ad esempio l obbligo di rientro dopo un tempo massimo di permanenza in condizioni di emergenza).
10 I COSTI L elemento più rilevante è il tempo di ripartenza. Soluzione approntata Redazione di un piano di emergenza e predeterminazione di azioni di base % costo spesa informatica 0,xx% tempi di ripristino Giorni o settimane Soluzioni per ripartenza a freddo 2-4 % 2-7 gg Soluzioni per ripartenza a caldo 6 12 % 1 gg Fonte: Opuscolo 10 La continuità Operativa delle Pubbliche Amministrazioni - CNIPA
11 LA PERDITA DEI DATI In molte PA non è indispensabile garantire un tempo di ripartenza molto ridotto, quanto piuttosto limitare la perdita dei dati. Per implementare soluzioni in grado di realizzare repliche dei dati in modo sincrono o quasi sincrono occorre considerare 3 fattori: - Tecnologico (una soluzione di appoggio in grado di supportare il carico della soluzione titolare, seppur a ranghi ridotti); - Logistico (per garantire la BC occorre pensare ad un altra risorsa logistica); - Infrastrutturale (per garantire l interscambio di dati occorre una connettività adeguata fra le sedi).
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