Apertura dei lavori della sessione B2 Crisi finanziaria, tecnologia del primo pilastro e impatti sulle imprese

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1 Convegno ABI Basilea 2, 2009 Apertura dei lavori della sessione B2 Crisi finanziaria, tecnologia del primo pilastro e impatti sulle imprese Giacomo De Laurentis Università Bocconi

2 AGENDA Financial Crisis e Basilea II 2. Competere sui ratings 3. Primo pilastro e strategia 4. Conclusioni giacomo.delaurentis@unibocconi.it 2

3 Financial Crisis e Basilea II I tassi dei corporate default sono nella norma Global Corporate Default Rates S&P's AAA AA+ AA AA- A+ A A- BBB+ BBB BBB- BB+ BB BB- B+ B B- CCC/C giacomo.delaurentis@unibocconi.it 3

4 Non così i credit spread giacomo.delaurentis@unibocconi.it 4

5 Il mondo è cambiato New contracts Loan sales Credit securitization (ABS, MBS, CDO, ) Credit derivatives New tools Credit scoring Internal credit ratings VAR measures and portfolio models New scope Globalization New regulations - Mid-80s deregulation - Basel II - IAS/IFRS New management techniques Risk-adjusted pricing Capital allocation MBO&incentives Da UTH a UTS New actors Hedge funds Sovereign funds Insurance companies Non-financial companies giacomo.delaurentis@unibocconi.it 5

6 2. Competere sui ratings 6

7 Status Dicotomico Il lavoro preparatorio sulle variabili è fondamentale 0,08 0,06 0,04 0,02 <= ROE (Redditivita capitale proprio) (Binned) giacomo.delaurentis@unibocconi.it 7

8 8 R O I ( M O N / T o t. A t t iv o ) , , , , , Frequency H i s t o g r a m M e a n = 1 9, S t d. D e v. = 2 2 2, N = O b s e rv e d V a l u e Exp ected No rmal N o rm a l Q -Q P lo t o f R O I ( M O N /T o t. A ttiv o ) t t 1 R O I 1, 0 0 0, 8 0 0, 6 0 0, 4 0 0, 2 0 0, 0 0 Fr eq uency H i s t o g r a m M e a n = 0, 5 2 S t d. D e v. = 0, N = b o n i s d e f S t a t u s D i c o t o m i c o , , , , , , , 00 0 R O I ( M O N / T o t. A t t iv o ) 0, 0 0 0, 2 5 0, 5 0 0, 7 5 1, 0 0 t1roi O b s e rv e d V a l u e 1, 5 1,0 0, 5 0, 0-0,5-1,0 Expe cted Normal N o r m a l Q - Q P l o t o f t t 1 R O I t t 2 R O I 1, 0 0 0, 8 0 0, 6 0 0, 4 0 0, 2 0 0, 0 0 Fr eq uency H i s t o g r a m M e a n = 0, 5 5 S td. D e v. = 0,2 3 N = b o n is d e f S t a t u s D i c o t o m i c o , , , , , , , R O I ( M O N / T o t. A t t iv o ) 0, 0 0 0, 2 5 0, 5 0 0, 7 5 1, 0 0 tt2roi O b s e rv e d V a l u e 1, 5 1, 0 0, 5 0, 0-0,5 Expected Normal N o r m a l Q - Q P l o t o f t t 2 R O I t t 3 R O I 1, 0 0 0, 8 0 0, 6 0 0, 4 0 0, 2 0 0, 0 0 Frequen cy H i s t o g r a m M e a n = 0, 5 4 S td. De v. = 0,1 5 8 N = bo nis de f S t a t u s D i c o t o m i c o , , , , , , , 00 0 R O I (M O N / T o t. A ttiv o ) 0, 0 0 0, 2 5 0, 5 0 0, 7 5 1, 0 0 tt3roi O b s e rv e d V a lu e 1,2 1, 0 0, 8 0, 6 0, 4 0, 2 0, 0 Expected Normal N o r m a l Q -Q P lo t o f tt 3 R O I

9 E anche fondamentale comprendere la natura del modello finale rispetto ai contributi dei modelli parziali. C è un rischio di miopia? Modelli andamentale, di CR, di bilancio, finale giacomo.delaurentis@unibocconi.it 9

10 Basel II, 414: Although the time horizon used in PD estimation is one year (as described in paragraph 447), banks are expected to use a longer time horizon in assigning ratings. PD estimation giacomo.delaurentis@unibocconi.it 10

11 Le CAP curve e l Accuracy Ratio giacomo.delaurentis@unibocconi.it 11

12 Nei momenti di crisi l AR peggiora: analogamente per i sistemi judgment based e quelli statistical based? giacomo.delaurentis@unibocconi.it 12

13 3. Primo pilastro e strategia BNL Capitalia Credem Banca Intesa Mps SanPaolo Unicredito; ABN Amro Credit Agricole Deutsche Bank Paribas Santander Central Hispano Bank Z H E B C Y X A D W F V Corporate banking C C C C C C U U U U U U vision a Min and 1,5 1,5 1,5 2, ,5 2, max revenue of corporate firms ( m) n.a. no limits giacomo.delaurentis@unibocconi.it n.a. 150 n.a.

14 Non è Basilea 2 a spingere verso sistemi automatici di valutazione Funzione Rating assignment Rating design Rating quantification Indicazioni di Basilea Ampia libertà di scelta delle modalità di analisi prescelte, purché siano utilizzate giornalmente nella effettiva concessione dei fidi e si rispettino alcuni requisiti di base Una certa libertà di scelta della struttura all interno di vincoli predefiniti (dimensioni osservate, numerosità delle classi (7+1 per PD), distribuzione delle esposizioni) Requisiti stringenti sulle modalità di stima (profondità storica dei dati 5-7 anni, ampiezza dei campioni, limiti al mapping e all uso degli scoring...) giacomo.delaurentis@unibocconi.it 14

15 I criteri di rating e l uso dei modelli 417 I modelli di credit scoring e altre procedure meccaniche sono consentite (are permissible) come base primaria o parziale per l assegnazione dei rating e possono avere un ruolo nella quantificazione delle stime generalmente usano un sottoinsieme delle informazioni disponibili sebbene talvolta evitino errori su singoli casi l uso meccanico di limitate informazioni è a sua volta fonte di errori nella assegnazione dei rating La scelta della natura del processo di assegnazione dei rating è delle singole banche sui singoli segmenti di mercato. I modelli statistici o meccanici non sono vietati!!! giacomo.delaurentis@unibocconi.it 15

16 Disallineamenti transitori o approccio peculiare e sfidante? Credit risk analysis Orientation Judgmental Mechanical Corporate banking vision Commoditization B C H Y Z E Customization D V X W A F giacomo.delaurentis@unibocconi.it 16

17 La segmentazione della clientela Soglie minime di fatturato dei segmenti corporate e POE (milioni di ) Segmento Banche di attività A B C D E H Large corporates PMI segmento alto 1, , PMI segmento intermedio 6 PMI segmento basso 1 1 1,5 1,5 POE Banche: BNL Capitalia PopolareLodi PopolareMilano San Paolo Unicredito. Le lettere sono assegnate in modo casuale per ragioni di riservatezza giacomo.delaurentis@unibocconi.it 17

18 L analisi strategico-finanziaria d impresa Il borrower rating per fonti informative Borrower Rating Redditività (Bilancio) Equilibrio finanziario (Bilancio) FAR & CR Settore Il borrower rating per fattori di rischio Borrower Rating Business Market Credit Operational Risk risk risk risk Volatilità prezzi e quantità Concorrenza Leva operativa Mercati di sbocco Tecnologia Prezzi fattori produttivi Tassi di cambio Tassi di interesse Liquidità PD clienti LGD crediti Rischio-paese Concentrazione Leggi e regol. Rischi ambientali Tecnologia Frodi Bilancio FAR & CR Analisi di settore Analisi competitiva d impresa giacomo.delaurentis@unibocconi.it 18

19 Banca Q Direzione Direzione Sistemi Gestori Corporate Informativi imprese Banca Intesa No No Si Banca delle Marche Si No No Banca Popolare di Milano Si Si No Banche Popolari Unite Si Si No Biper* Si No No Carige Si No No Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza Si Si Si Cassa di Risparmio di Firenze Si Si Si Credem Si No Si MPS* Si No No Popolare Commercio e Industria* Si No No SanPaoloIMI Si Si Si Unicredito Si Si Si Totali rispondenti di 6 banche *Banche che hanno partecipato alla ricerca esclusivamente nell ambito dei lavori del Corporate Banking Forum della SDA Bocconi School of Management del C è una forte domanda, sia dei gestori sia delle direzioni, per sistemi informativi che incidano sulla capacità di differenziazione competitiva delle modalità di vendita, di consulenza e analisi delle imprese. giacomo.delaurentis@unibocconi.it 19

20 4. Conclusioni IMPATTI QUANTITATIVI QUALITATIVI STATICI DINAMICI prociclicità RAPPORTI BANCA-IMPRESA AGGREGATO SEGMENTI DI MERCATO SINGOLE CONTROPARTI DISCIPLINA SHORT TERMISM COMMODITIZATION TIPOLOGIE DI BANCHE 20

21 Professore ordinario, Università Bocconi Direttore della Executive Education Open Programs Division della SDA Bocconi School of Management Performance Measurements Frontiers in Banking and Finance, (editor), Egea, 2004; Rating interni e controllo del rischio di credito, G.De Laurentis, F.Saita, A.Sironi (editors), Bancaria Editrice, 2004 Strategy and Organization of Corporate Banking, (editor), Springer 2004 Miti e verità di Basilea2, (with S. Caselli), Egea, 2004 (second edition in 2006) With Riani M., Estimating LGD in the Leasing Industry: Empirical Evidence from a Multivariate Model, in, Altman Resti Sironi (editors), Recovey risk: the next challenge in credit risk management, Riskbooks, 2005 Il gestore imprese. Creare valore per la banca e il cliente con I sistemi informativi di ruolo, G. De Laurentis G.Gandolfi (editors), Bancaria Editrice, 2008 giacomo.delaurentis@unibocconi.it 21

22 Riepilogando, l agenda della sessione è 1. Quale primo pilastro dopo la crisi?, Francesco Cannata, Titolare del Settore Impatto della Regolamentazione Servizio NPV, Banca d Italia 2. Una misura di capitale complementare a B2: S&P s risk-adjusted capital, Renato Panichi, Director Financial Institutions Italy, S&P s Coffe break e networking 3. Il riconoscimento regolamentare dei sistemi avanzati: attenzione agli effetti collaterali, Fabrizio Leandri, Dirigente Centrale Responsabile Area Controlli Interni, Banca Monte dei Paschi di Siena 4. Incurred versus expected loss: criteri di accantonamento e impatti su bilancio e coefficienti patrimoniali, Silvio Cuneo, Responsabile Servizio Credit Risk Management, IntesaSanPaolo giacomo.delaurentis@unibocconi.it 22

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