IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore] Avv. Michele Maccarone Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai Signori: Dott. Giuseppe Marziale Presidente Avv. Bruno De Carolis Membro designato dalla Banca d'italia Avv. Massimiliano Silvetti Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Avv. Michele Maccarone Membro designato dal Conciliatore Bancario Finanziario Avv. Chiara Petrillo Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 12/04/2013 dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, FATTO In data 16 gennaio 2009 la ricorrente acquistava un aspirapolvere presso un rivenditore, sottoscrivendo contemporaneamente un contratto di mutuo con l intermediario resistente. Il finanziamento veniva concesso per un ammontare complessivo di 3.850,00, pari al prezzo della merce acquistata. Detratto l iniziale anticipo di 810,00, il rimborso dell importo residuo veniva previsto mediante il pagamento di n. 48 rate dell importo unitario di 29,00 (dalla prima alla dodicesima rata) e, quindi, di 98,75 (dalla tredicesima rata in poi). A seguito di notizie apprese dalla stampa, la ricorrente constatava che il prodotto non possedeva le qualità elettromedicali prospettatele all atto dell acquisto e che, quindi, il prezzo era esorbitante per una semplice aspirapolvere. Il 30 giugno 2010, la ricorrente comunicava dunque al fornitore e all intermediario resistente il proprio recesso dal contratto, chiedendo Pag. 2/7

2 all intermediario, in particolare, la restituzione delle somme indebitamente pagate rispetto al valore reale del prodotto e la sospensione del pagamento delle rate. In data 2 agosto 2010, la ricorrente si recava poi presso la Guardia di Finanza e sporgeva denuncia-querela per truffa in commercio e frode fiscale. A seguito di emissione di decreto di giudizio immediato nei confronti dei soggetti (tra i quali i titolari della società fornitrice dell aspirapolvere), la ricorrente si costituiva parte civile con atto del 13 gennaio Alcuni mesi dopo, segnatamente nel marzo 2012, la ricorrente veniva a conoscenza della segnalazione del proprio nominativo a sofferenza, da parte della società finanziaria resistente, presso le Centrali Rischi. Con reclamo del 23 marzo 2012, la ricorrente chiedeva pertanto l immediata cancellazione delle segnalazioni negative a suo carico, avvertendo l intermediario che, in difetto di cancellazione, avrebbe adito l autorità competente e riservandosi in quelle sedi di chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti. Con ricorso depositato in data 31 agosto 2012, la ricorrente chiede all Arbitro Bancario Finanziario di voler condannare la banca al risarcimento del danno, da liquidarsi in via equitativa, tenendo comunque presente l importo iniziale del finanziamento pari ad 3.850,00 e il rigetto di richieste di credito fino al completo oscuramento della segnalazione in Centrale Rischi. Nel costituirsi ritualmente in giudizio, l intermediario convenuto contesta le pretese della ricorrente e sostiene la legittimità del proprio operato. L intermediario, in via preliminare, eccepisce l irricevibilità del ricorso per carenza del preventivo reclamo. Con la contestazione del 23 marzo 2012, infatti, la ricorrente aveva chiesto l immediata cancellazione delle segnalazioni negative a suo carico presenti presso le Centrali Rischi, avvertendo l intermediario che, in difetto, sarebbe stata adita l Autorità Giudiziaria e riservandosi in quelle sedi di chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti. Il reclamo aveva, quindi, valore di proposta transattiva e conteneva un implicita rinunzia alla domanda risarcitoria in caso di accoglimento della richiesta cancellazione. Avendo valutato positivamente la richiesta della ricorrente, l intermediario si attivava per ottenere la cancellazione di tutte le segnalazioni negative presenti a carico di quest ultima: la cancellazione era evasa il 18 aprile 2012 e, con missiva del 9 maggio 2012 l intermediario ne Pag. 3/7

3 dava informazione alla ricorrente. Ciò comporta, a parere della resistente, che la domanda risarcitoria presenta portata innovativa rispetto alla valenza giuridica del precedente reclamo: come tale, avrebbe dovuto essere a sua volta preceduta da un dovuto e specifico reclamo (nel qual caso non sarebbe stata comunque fondata, stante l intervenuta composizione bonaria della controversia conseguita all accoglimento della richiesta di cancellazione). Sotto ulteriore profilo, l intermediario eccepisce, sempre in via preliminare, l irricevibilità del ricorso per previa sottoposizione della questione all Autorità Giudiziaria. La ricorrente risulta infatti essersi costituita parte civile nell ambito di un procedimento penale nei confronti (tra gli altri) dei titolari della società fornitrice del prodotto da lei acquistato. Nel merito, l intermediario rileva, tra l altro, che il contratto di finanziamento sottoscritto dalla ricorrente non riguardava l acquisto di un bene qualificato come apparecchio elettromedicale, bensì di un comune elettrodomestico. Del resto, immediatamente dopo la concessione del finanziamento, l intermediario interpellava telefonicamente la ricorrente, che confermava il ricevimento dell elettrodomestico oggetto di fornitura. Ne consegue, a dire della finanziaria, che la ricorrente era effettivamente debitrice nei confronti di essa resistente e che, proprio su tale base, il mancato pagamento delle rate del finanziamento aveva costituito oggetto di segnalazione nelle Centrali Rischi, segnalazione della quale la ricorrente ha ricevuto almeno duplice preavviso. Peraltro l intermediario ribadisce che, dopo avere ricevuto il reclamo della ricorrente del 28 marzo 2012, riesaminava la sua posizione e, a mero scopo deflattivo del contenzioso, aderiva alla richiesta di immediata cancellazione della segnalazione pregiudizievole; cancellazione che veniva effettuata in data 18 aprile 2012, con contestuale invio alla ricorrente di specifica comunicazione liberatoria. L intermediario, infine, rileva che dei presunti danni subiti non è stata fornita neppure una prova presuntiva. La richiesta risarcitoria risulta infondata anche in ragione della avvenuta cancellazione della segnalazione, risultante dalla visura prodotta dalla stessa ricorrente. L intermediario chiede quindi il rigetto del ricorso. Pag. 4/7

4 DIRITTO 1. La fattispecie sottoposta al vaglio del Collegio concerne la sussistenza del diritto della ricorrente al risarcimento del danno, nei confronti dell intermediario resistente, a seguito dell iscrizione del suo nominativo nelle Centrali Rischi per il mancato pagamento delle rate di un finanziamento collegato alla compravendita di un bene. 2. Occorre preliminarmente soffermarsi sull eccezione sollevata dalla finanziaria resistente volta a far valere l irricevibilità del ricorso. L intermediario afferma, in proposito, che l immediata cancellazione delle segnalazioni negative a carico della ricorrente presenti presso le Centrali Rischi, richiesta con il reclamo del 23 marzo 2012, è stata puntualmente evasa. Ciò nonostante, la ricorrente ha dato ugualmente corso alla domanda risarcitoria, prospettata però nell anzidetto reclamo come meramente eventuale e subordinata al mancato adempimento, da parte dell intermediario, della cancellazione inizialmente pretesa. L eccezione è fondata. Nella sez. VI, 1, delle vigenti Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, è previsto che: Il ricorso all ABF è preceduto da un reclamo preventivo all intermediario. Lo strumento del ricorso all Arbitro Bancario Finanziario è attribuito al cliente rimasto insoddisfatto o il cui reclamo non abbia avuto esito nel termine di 30 giorni dalla sua ricezione da parte dell intermediario. La rilevanza della fase del reclamo, intesa come contraddittorio tra banca e cliente in ordine alle contestazioni mosse da quest ultimo, è sottolineata dalle ricordate Disposizioni regolanti l attività dell Arbitro Bancario Finanziario, laddove si evidenzia che il ricorso ai sistemi stragiudiziali non sostituisce, ma presuppone, un effettiva e soddisfacente interlocuzione tra l intermediario e il cliente volta a consentire il chiarimento delle rispettive posizioni e a favorire, ove possibile, una composizione bonaria dei possibili contrasti; l espletamento della fase di reclamo presso l intermediario costituisce pertanto condizione preliminare e necessaria per adire l Arbitro Bancario Finanziario. Pag. 5/7

5 Di qui, la previsione secondo cui Il ricorso deve avere ad oggetto la stessa questione esposta nel reclamo (sez. VI, 1). Il Collegio ha già avuto modo di porre in evidenza che il detto requisito della corrispondenza tra reclamo e ricorso può essere riconosciuto ogni qualvolta, stante l interdipendenza delle domande e avuto riguardo al contenuto del ricorso stesso, la pretesa avanzata con quest ultimo possa intendersi già ricompresa nel reclamo (cfr. Collegio di Roma, decisione n. 68 del 13 gennaio 2012). Si tratta, quindi, di verificare se la domanda risarcitoria possa ritenersi già dispiegata nel reclamo del 23 marzo Al riguardo, se, da un lato, si deve considerare che il cliente può chiedere nel ricorso il risarcimento del danno anche quando tale richiesta non sia stata formulata nel reclamo, qualora il danno lamentato sia conseguenza immediata e diretta della medesima condotta dell intermediario segnalata nel reclamo (sez. VI, 1 delle anzidette Disposizioni), dall altro lato, non può non rilevarsi che la richiesta risarcitoria era stata dalla ricorrente espressamente ed inequivocabilmente condizionata al mancato accoglimento della domanda di cancellazione dalle Centrali Rischi formulata nel reclamo stesso ( la sottoscritta chiede l immediata cancellazione del proprio nominativo da ogni banca dati cattivi pagatori, avvertendovi che, in difetto, sarà adita l autorità giudiziaria, riservandosi in quelle sedi di richiedervi il risarcimento di tutti i danni subiti ). Come correttamente eccepito dalla finanziaria resistente, il reclamo conteneva, quindi, un implicita rinunzia, in questa sede, alla domanda risarcitoria, ove la richiesta cancellazione fosse stata accolta. Di tale avvenuta cancellazione, l intermediario ha fornito evidenza alla ricorrente alcuni mesi prima del deposito del ricorso; ciò nonostante, la ricorrente si è ugualmente rivolta al Collegio per chiedere il risarcimento del danno subito, facendo dunque valere una pretesa evidentemente non prospettata nel reclamo come attuale. Dalle considerazioni che precedono, alla luce della mancanza di uno specifico reclamo, non può che derivare la irricevibilità del ricorso. Pag. 6/7

6 P.Q.M. Il Collegio dichiara il ricorso irricevibile. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 7/7