Oggetto SEZIONE O «ONDE. Muscoli. ciliare. Cornea. Retina. Nervo ottico. Umore acqueo. A Figura 1. Gli elementi fondamentali dell'occhio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Oggetto SEZIONE O «ONDE. Muscoli. ciliare. Cornea. Retina. Nervo ottico. Umore acqueo. A Figura 1. Gli elementi fondamentali dell'occhio"

Transcript

1 SEZIONE O «ONDE Cornea Umore acqueo Muscolo ciliare Retina Nervo ottico A Figura 1. Gli elementi fondamentali dell'occhio umano. La luce entra nell'occhio attraverso la cornea e il cristallino. Viene fecalizzata sulla retina per mezzo dei muscoli ciliari che modificano l'aspetto del cristallino. FISICA QUOTIDIANA Proprietà ottiche dell'occhio umano A Figura 2. Formazione di un'immagine nell'occhio. L'occhio forma sulla retina un'immagine reale e capovolta. le, o vicini, come il libro che abbiamo in mano. Forse il fatto più straordinario è che l'occhio può svolgere queste funzioni anche se la sua struttura di base è semplicemente una sacca d'acqua sferica del diametro di 2,5 cm. La sottile differenza che separa l'occhio da una sacca piena d'acqua, tuttavia, produce tutte le differenze relative al suo rendimento ottico. Gli elementi fondamentali di un occhio sono illustrati in figura 1. La luce entra nell'occhio attraverso il suo rivestimento esterno trasparente, la cornea, quindi passa attraverso l'umore acqueo, il cristallino regolabile e il gelatinoso umore vitreo prima di raggiungere la retina, sensibile alla luce, che è situata sulla parete posteriore dell'occhio, come è mostrato in figura 2. La retina è ricoperta da milioni di piccole strutture, chiamate bastoncelli e coni, che, quando sono stimolati dalla luce, inviano un impulso elettrico lungo il nervo ottico fino al cervello. L'impulso nervoso viene poi analizzato dal cervello per interpretare l'immagine capovolta sulla retina come un oggetto dritto; in questo capitolo ci concentreremo sulle proprietà ottiche dell'occhio. Per iniziare, osserviamo che la maggior parte della rifrazione necessaria per produrre un'immagine avviene nella cornea, appena la luce entra nell'occhio. La ragione di ciò è dovuta al fatto che la differenza tra gli indici di rifrazione è maggiore sulle superfici di separazione aria-cornea rispetto a tutte le altre superfici all'interno dell'occhio. In particolare, l'indice di rifrazione dell'aria è n = 1,00, mentre quello della cornea è circa n = 1,38, poco più grande di quello dell'acqua (n = 1,33). Quando la luce passa dalla cornea all'umore aqueo, l'indice di rifrazione passa da 1,38 a 1,33. Poi, la luce incontra il cristallino (n = 1,40) e quindi l'umore vitreo (n = 1,34) per poi arrivare alla retina. Alla fine, il cristallino conta solo per un quarto della rifrazione totale prodotta dall'occhio, ciononostante il suo contributo è determinante. Modificando l'aspetto del cristallino, attraverso i muscoli ciliari, possiamo variare l'entità della rifrazione prodotta dal cristallino, che, a sua volta, varia la sua lunghezza focale. In particolare, quando osserviamo un oggetto lontano, i muscoli ciliari sono rilassati, come è illustrato in figura 3A, facendo sì che il cristallino sia relativamente piatto. In questo modo viene causata una piccola rifrazione e la lunghezza focale è al suo massimo. Quando invece osserviamo un oggetto vicino, il cristallino deve accorciare la sua distanza focale e causare una maggiore rifrazione, come è mostrato in figura 3B. Perciò i muscoli ciliari si tendono per dare al cristallino una maggiore curvatura. Il processo di cambiamento dell'aspetto del cristallino, e quindi della regolazione della distanza focale, viene detto accomodamento. Produrre l'accomodamento corretto non è facile per un neonato, ma è automatico per un adulto. Il fatto che i muscoli ciliari debbano essere tesi per fecalizzare gli oggetti vicini significa che i nostri occhi si possono «stancare» a causa dello sforzo muscolare. Per questo motivo è salutare interrompere la lettura di tanto in tanto e guardare oggetti distanti: così facendo i muscoli ciliari si rilassano e riducono al minimo lo sforzo dei nostri occhi. Il cristallino, però, può essere modificato fino a un certo punto; quindi c'è un limite per la messa a fuoco di oggetti vicini. Un oggetto che sia posto più vicino ^ Figura 3. Accomodamento dell'occhio umano. A Quando l'occhio osserva un oggetto lontano, i muscoli ciliari sono rilassati e la distanza focale è al suo valore massimo. B Quando l'occhio fecalizza un oggetto vicino, i muscoli ciliari sono in tensione, modificando l'aspetto del cristallino e riducendo la sua distanza focale. Oggetto distante Forma alterata del cristallino Oggetto vicino Muscoli ciliari tesi 90

2 3 - STRUMENTI OTTICI ^ < L'iride pigmentata dell'occhio umano risponde automaticamente ai cambiamenti di intensità dell'illuminazione, dilatando la pupilla con la luce debole e contraendola con la luce intensa. all'occhio del suo punto prossimo, N, appare sfocato, indipendentemente da quanto ci sforziamo di metterlo a fuoco. Per un giovane, la distanza del punto prossimo è normalmente di circa 25 cm, ma essa aumenta con il passare degli anni. Una persona di 40 anni può avere il suo punto prossimo a 40 cm, in tarda età può trovarlo anche oltre i 500 cm. Perciò invecchiando, di solito, è necessario allontanare il foglio per poterlo leggere e inforcare gli occhiali. Invece il punto remoto è la più grande distanza alla quale può trovarsi un oggetto dall'occhio ed essere ancora a fuoco. Poiché possiamo mettere a fuoco la Luna e le stelle, è evidente che normalmente il punto remoto è all'infinito. Infine, la quantità dì luce che raggiunge la retina è controllata da un diaframma colorato chiamato iride. Allargandosi e restringendosi, l'iride regola le dimensioni della pupilla, l'apertura attraverso la quale la luce entra nell'occhio. Con la luce intensa la pupilla si chiude fino a un diametro di 1 mm. Nelle notti più buie, la pupilla adattata all'oscurità può aprirsi fino a un diametro di circa 7 mm. 1.ESEMP O SVOLTO Escursione al punto prossimo La distanza del punto prossimo di un dato occhio è N = 25 cm. Trattando l'occhio come se fosse una singola lente a distanza di 2,5 cm dalla retina, trova la distanza focale della lente, quando viene messo a fuoco un oggetto: a. nel punto prossimo; b. all'infinito. Descrizione Nella figura sono illustrati l'occhio e l'equivalente semplificazione della lente sottile. Osserviamo che l'asse orizzontale è spezzato al fine di poter mettere l'oggetto e l'occhio nello stesso disegno. Strategia Troviamo la distanza focale utilizzando l'equazione delle lenti sottili, l/d0 + \l&\ I//. La distanza dell'immagine è d-, = 2,5 cm sia nel caso a. sia nel caso b.. Nel caso a. la distanza dell'oggetto è d0 = 25 cm; nel caso b. è da = =. a. 1. Sostituiamo d0 = 25 cm e di = 2,5 cm nell'equazione i = _L + _L = - : = Q 44 cm"1 delle lenti sottili e ricaviamo/ 25 cm 2,5 cm 0,44 cm" = 2,3 cm O 91

3 3 «STRUMENTI OTTICI Mostriamo ora come un sistema di due lenti (l'occhio e una lente esterna) può correggere un difetto della vista. Miopia Se una persona con una vista normale rilassa i muscoli ciliari dell'occhio, riesce a mettere a fuoco un oggetto all'infinito. In una persona miope, invece, l'occhio totalmente rilassato vede chiaramente solo a una certa distanza finita: il punto remoto; cioè, una persona miope mette a fuoco solo gli oggetti vicini all'occhio, mentre quelli oltre il punto remoto risultano confusi. Il problema in questo caso è che l'occhio fa convergere la luce a una distanza troppo breve; in altre parole, la distanza focale dell'occhio è inferiore al diametro dell'occhio. Tale condizione è illustrata in figura 6, dove vediamo che un oggetto all'infinito forma un'immagine davanti alla retina, a causa dell'allungamento dell'occhio. Non occorre che questo effetto sia grande; come abbiamo visto nel precedente paragrafo, un allungamento di solo un millimetro o due è sufficiente per provocare un problema. Per correggere questo difetto dobbiamo annullare l'eccesso di convergenza prodotto dall'occhio, in modo che l'immagine cada di nuovo sulla retina. Per fare ciò poniamo una lente divergente davanti all'occhio. In particolare, consideriamo un oggetto all'infinito, che a una persona miope normalmente appare confuso. Se una lente concava, con un'opportuna distanza focale, produce un'immagine di tale oggetto nel punto remoto di questa persona, come in figura 7, l'occhio rilassato potrà mettere a fuoco l'oggetto. Esaminiamo questa situazione nel prossimo esempio svolto. Visione confusa - PROBUEM SOLVINC Correggere la miopia Per correggere la miopia si deve utilizzare una lente che produce un'immagine sul punto remoto della persona quando l'oggetto si trova all'infinito. Osserva che il punto remoto è più vicino alle lenti di un paio di occhiali che non all'occhio, poiché gli occhiali sono davanti agli occhi. ^ Figura 6. Forma dell'occhio e miopia. La forma allungata dell'occhio può essere la causa della miopia. In questo caso, un oggetto all'infinito viene messo a fuoco davanti alla retina. Immagine formata da una lente concava -^ Figura 7. Correzione della miopia. Una lente divergente davanti all'occhio può correggere la miopia. La lente concava focalizza la luce 'proveniente da un oggetto che si trova oltre il punto remoto in modo da produrre un'immagine nel punto remoto. L'occhio così può mettere a fuoco l'immagine dell'oggetto. 4. ESEMPIO SVOLTO Fisica quotidiana Visione estesa Una persona miope ha il punto remoto a 323 cm dall'occhio. ; Se le lenti di un paio di occhiali sono a 2,00 cm dagli occhi, che distanza focale devono avere per consentirle di mettere a fuoco oggetti lontani? Descrizione Nella figura sono mostrati un oggetto all'infinito e l'immagine prodotta da una lente concava. L'immagine è nel punto remoto dell'occhio della persona. Strategia Possiamo trovare la distanza focale della lente utilizzando l'equazione delle lenti sottili l/d0 + 1/d, = I//. In questo caso d0 = =0, poiché l'oggetto è infinitamente lontano. L'immagine è a 323 cm dall'occhio, cioè 323 cm 2,00 cm = 321 cm dalla lente. Perciò la distanza dell'immagine è di = 321 cm. Con questi valori di d0 e d\o la distanza focale/. Oggetto all'infinito Immagine dell'oggetto prodotta da una lente concava 95

4 SEZIONE O» ONDE 1. Sostituiamo d0 = «e d; = 321 cm nell'equazione delle lenti sottili 2. Ricaviamo la distanza focale/ JL 1 _ ì - L _1 d0 d( / * -321 cm / = -321 cm Osservazioni Con una lente con questa distanza focale la persona può mettere a fuoco gli oggetti distanti con gli occhi rilassati. Problema Se questi occhiali vengono utilizzati per vedere un oggetto posto a 525 cm dall'occhio, calcola a quale distanza dall'occhio viene prodotta l'immagine dalla lente concava. Problemi simili: 25, 27 e 28 a pag, O112 e Olii. > Figura 8. Potere diottrico. Una lente con una minore distanza focale, come in B, ha maggiore potere diottrico di una con una maggiore distanza focale, come in A, nel senso che i raggi di luce entranti vengono deviati maggiormente. B La capacità di una lente di rifrangere la luce, potere diottrico, è legata alla sua distanza focale. Minore è la distanza focale, maggiore è la rifrazione della luce da parte della lente, come è mostrato in figura 8. Perciò il potere diottrico dipende inversamente dalla distanza focale. Per definizione, quindi, diciamo che il potere diottrico di una lente è I//, dove fé misurato in metri: Potere diottrico o diottria diottria = rrr1 potere diottrico = 3.2 Normalmente le lenti sono caratterizzate dagli ottici, con le diottrie piuttosto che con la distanza focale. Come esempio sul significato di diottria, consideriamo che una lente con un potere diottrico di 10 diottrie ha una distanza focale di I/(10 irt1) = 10 cm (lente convergente), mentre una lente con un potere diottrico di 10 diottrie ha una distanza focale di -10 cm (lente divergente). Nell'esempio svolto 4 la lente necessaria per correggere la miopia ha un potere diottrico di l/(-3,21 m) = -0,312 diottrie. 5. ESEMPIO GUIDATO Diottrie Una persona ha il punto remoto a 5,50 m dai suoi occhi. Se questa persona mette gli occhiali a 2,00 cm dagli occhi, calcola quale potere diottrico, in diottrie, devono avere le lenti. A Per prescrivere le opportune lenti correttive è necessario misurare le proprietà rifrangenti dell'occhio del paziente. Questo strumento consente all'optometrista di vedere come lenti con differenti caratteristiche ottiche modificano la vista del paziente. 1. Identifichiamo la distanza dell'oggetto d0 = <* 2. Identifichiamo la distanza dell'immagine d; = 548 cm 3. Utilizziamo l'equazione delle lenti sottili / = 548 cm per calcolare la distanza focale delle lenti 4. Trasformiamo/in metri e invertiamo il risultato per trovare il potere diottrico potere diottrico = -0,182 Osservazioni II fatto che il punto remoto di questa persona sia più lontano (vicino all'infinito) del punto remoto dell'esempio svolto 4 significa che le lenti non devono essere così «forti» per correggere questo difetto. Di conseguenza, il numero di diottrie qui è minore di quello dell'esempio svolto 4. 96

5 3 «STRUMENTI OTTICI Al giorno d'oggi, in aggiunta agli occhiali e alle lenti a contatto, esistono numerose tecniche mediche per correggere la miopia. Alcune di queste procedure prevedono l'utilizzazione di un fascio di luce laser per ricostruire la forma della cornea. Esamineremo queste tecniche quando studieremo in dettaglio i laser. Qui presentiamo due tecniche alternative che modificano la forma di una cornea con mezzi meccanici. Forse la più semplice di queste tecniche è l'impianto di un anello intmcorneale o Intact nella cornea. Un Intact consiste di due piccole mezzelune trasparenti, dello stesso materiale utilizzato per le lenti a contatto, che vengono infilate in solchi praticati nella cornea. Quando le mezzelune sono in posizione tendono a tirare la cornea verso l'esterno e ad appiattire la sua superficie. Questo appiattimento aumenta la distanza focale e corregge la miopia da -1 a -3 diottrie. Se necessario, l'intact può essere rimosso e sostituito con altri che producono un maggiore o minore appiattimento della cornea. Un metodo più complesso coinvolge l'effettuazione di incisioni radiali per mezzo di una lama di diamante ad alta precisione, che taglia a una determinata profondità. Tale metodo viene chiamato cheratotomia radiale o RK (figura 9). Queste incisioni permettono alle parti periferiche della cornea di gonfiarsi verso l'esterno, il che, a sua volta, determina l'appiattimento della parte centrale. Come con l'intact, l'appiattimento della cornea corregge la miopia. Ipermctropia Una persona ipermetrope può vedere chiaramente oltre una determinata distanza, punto prossimo, ma non riesce a mettere a fuoco gli oggetti più vicini. Fondamentalmente, la visione di un ipermetrope differisce da quella di una persona con una vista normale per il fatto di avere il punto prossimo più lontano. Di conseguenza, un ipermetrope non riesce a leggere facilmente, poiché un libro dovrebbe essere tenuto a grande distanza per risultare a fuoco. L'ipermetropia può essere causata da un bulbo oculare più corto del normale, come è illustrato in figura 10. In questo caso i raggi provenienti da un oggetto più vicino del punto prossimo convergono in un punto dietro alla retina. Perciò la distanza focale di un ipermetrope è troppo grande, cioè l'occhio di un ipermetrope non fa convergere la luce entrante abbastanza da fecalizzarla sulla retina. Questo problema può essere corretto facendo «preconvergere» la luce, cioè utilizzando una lente convergente davanti agli occhi, per rinforzare la convergenza insufficiente. Supponiamo che un oggetto sia più vicino del punto prossimo, come in figura 11; se una lente convergente posta davanti agli occhi può produrre un'immagine oltre il punto prossimo, l'ipermetrope può vedere l'oggetto chiaramente. Esamineremo un sistema di questo tipo nel prossimo esempio svolto. Incisione FISICA QUOTIDIANA Anello intracorneale FISICA QUOTIDIANA Cheratotomia radiale A Figura 9. Cheratotomia radiale. Nella cheratotomia radiale viene fatta una serie di incisioni radiali alla periferia della cornea. Ciò consente alla cornea di espandersi verso l'esterno, appiattendo la regione centrale. La diminuzione della curvatura della cornea fa aumentare la distanza focale dell'occhio, permettendogli di mettere a fuoco gli oggetti lontani. _Visione i Visione chiara ' confusa < Figura 10. Forma dell'occhio e ipermetropia. Un occhio più corto del normale può soffrire di ipermetropia. Osserviamo che un oggetto che si trova più vicino del punto prossimo viene messo a fuoco dietro la retina. Immagine formata dalla lente convessa Oggetto vicino " al punto prossimo * Figura 11. Correzione dell'ipermetropia. Una lente convessa davanti all'occhio può correggere l'ipermetropia. La lente convessa fecalizza la luce proveniente da un oggetto più vicino del punto prossimo per produrre un'immagine oltre il punto prossimo. L'occhio, così, può mettere a fuoco l'immagine dell'oggetto. 97 r

6 SEZIONE O «ONDE 6. ESEMP O SVOLTO J Guardi lontano Fisica Un ipermetrope mette gli occhiali per poter leggere un libro tenuto a una distanza di 25,0 cm dai suoi occhi, quotidiana anche se il suo punto prossimo è a una distanza di 57,0 cm. Se gli occhiali sono a 2,00 cm dagli occhi, trova la distanza focale e il potere diottrico necessari affinchè le lenti formino un'immagine del libro nel punto prossimo di questa persona. Descrizione Nella figura è illustrata la situazione fisica. Osserviamo che l'immagine del libro è nel punto prossimo. Strategia Troviamo la distanza focale della lente utilizzando l'equazione delle lenti sottili. La distanza dell'oggetto è da = 23,0 cm, tenendo conto dei 2,00 cm fra gli occhiali e gli occhi. Analogamente, la distanza desiderata per l'immagine èd[= 55,0 cm. Il segno meno è necessario per la distanza, perché l'immagine si trova dalla stessa parte dell'oggetto rispetto alla lente. Immagine del libro formata dalla lente convessa Punto prossimo i i / Libro posto prima del punto prossimo i ,0 cm K23,0 crrh -= - i i crn 1. Utilizziamo l'equazione delle lenti sottili per trovare la distanza focale/ / = i 0,0253 cm" 23,0 cm -55,0cm = 39,5 cm = 0,0253 cm" 2. Il potere diottrico è I// con/misurato in metri 1 1 potere diottrico = = = 2,53 diottrie / 0,395 m Osservazioni Osserviamo che il libro si trova fra la lente e il fuoco. Di conseguenza l'immagine è dritta (vedi la figura 34B del capitolo O2), come è opportuno per gli occhiali da lettura. Problema Un'altra persona ha il proprio punto prossimo a una distanza maggiore di 57,0 cm. In questo caso, il potere diottrico delle lenti necessarie è maggiore o minore di 2,53 diottrie? Verifica la tua risposta, calcolando il potere diottrico per un punto prossimo a una distanza di 67,0 cm. Problemi simili: 24 e 29 a pag. O112 e O113. -C Per correggere l'ipermetropia, dobbiamo utilizzare lenti che producono un'immagine alla distanza del punto prossimo della persona quando l'oggetto è più vicino del punto prossimo. Osserviamo che la distanza tra l'oggetto e le lenti degli occhiali è minore della distanza tra l'oggetto e gli occhi. PROBLEM SOLVING Correzione dell'ipermetropia VERIFICA DEI CONCETTI Marco e Giovanni sono in campeggio e decidono di accendere un fuoco con un paio di occhiali, utilizzando la luce del Sole. Sapendo che Marco è miope e Giovanni è ipermetrope, indica quale paio di occhiali devono utilizzare: E quelli di Marco O quelli di Giovanni Discussione Per fecalizzare i raggi paralleli della luce del Sole in un punto sono necessarie delle lenti convergenti. Come abbiamo visto, la miopia viene corretta con una lente divergente; l'ipermetropia, invece, viene corretta con una lente convergente. Gli occhiali di Giovanni sono convergenti e quindi sono quelli da utilizzare per accendere il fuoco. Risposta Gli occhiali di Giovanni sono la scelta migliore. 98

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti L occhio MPZ 1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti retina muscolo cornea iride pupilla cristallino nervo

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce.

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce. Ottica geometrica L ottica geometrica tratta i fenomeni che si possono descrivere per mezzo della propagazione in linea retta e dei fenomeni di riflessione e la rifrazione della luce. L ottica geometrica

Dettagli

L'occhio umano e le malattie

L'occhio umano e le malattie Calonghi Giovanna - L'occhio umano e le malattie 1 / 7 Elaborato per l'esame " Didattica e Laboratorio di Fisica, classe 59" Prof. Miranda Pilo, Dott. Maria Teresa Tuccio Specializzanda: Calonghi Giovanna

Dettagli

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D I VIZI DI REFRAZIONE Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria EMMETROPIA Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D Emmetropia: quando ad accomodazione rilasciata i raggi luminosi vanno

Dettagli

Costruirsi un cannocchiale galileiano

Costruirsi un cannocchiale galileiano Costruirsi un cannocchiale galileiano I. INFORMAZIONI PRELIMINARI - IL PRINCIPIO OTTICO Un cannocchiale galileiano impiega due sole lenti. La lente obbiettiva è convergente (piano-convessa), la lente oculare

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo

Dettagli

OFTALMOLOGIA. Dott. Francesco Laurelli (laurelli@tin.it - www.ofta.it) L'occhio: una macchina fotografica

OFTALMOLOGIA. Dott. Francesco Laurelli (laurelli@tin.it - www.ofta.it) L'occhio: una macchina fotografica OFTALMOLOGIA Dott. Francesco Laurelli (laurelli@tin.it - www.ofta.it) a cura di L'occhio: una macchina fotografica L'occhio funziona come una macchina fotografica; possiede lenti, diaframma e pellicola.

Dettagli

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale)

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale) Ovvero le ametropie che possiamo riscontrare nell occhio Ametropia Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza

Dettagli

Lenti, Cannocchiali e Telescopi

Lenti, Cannocchiali e Telescopi tradizione e rivoluzione nell insegnamento delle scienze Istruzioni dettagliate per gli esperimenti mostrati nel video Lenti, Cannocchiali e Telescopi prodotto da Reinventore con il contributo del MIUR

Dettagli

La lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili.

La lente singola rimane ancora in uso nelle macchine più economiche e, entro certi limiti, dà dei risultati accettabili. O.Welles usa in "Quarto potere" in modo magistrale la Profondità di Campo, in questo modo evita gli stacchi e un oggetto inquadrato riesce a mettere a ''fuoco'' anche ciò che c'è dietro - stesso uso magistrale

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA LA MIOPIA Si parla di miopia quando la vista da lontano è ridotta. Il miope vede bene a distanza ravvicinata, mentre le immagini lontane appaiono sfuocate. La ragione

Dettagli

Specchio parabolico: MIRASCOPE. a cura di Pietro Pozzoli

Specchio parabolico: MIRASCOPE. a cura di Pietro Pozzoli Specchio parabolico: MIRASCOPE Proprietà coinvolte: Rifrazione dei raggi partenti dal fuoco lungo rette parallele all asse Focalizzazione dei raggi paralleli all asse sul fuoco PUNTO DI VISTA FISICO: Quali

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio Ottica geometrica Sommario 1) Cos è la luce

Dettagli

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto rimanda indietro arriva ai nostri occhi. Dipende da: SI PROPAGA

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006 Visione della luce La luce è una forma di energia elettromagnetica siamo soliti definire "luce visibile" una radiazione

Dettagli

Lenti sottili: Definizione

Lenti sottili: Definizione Lenti sottili: Definizione La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei

La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei La microscopia ottica è una tecnica di osservazione capace di produrre immagini ingrandite

Dettagli

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo Viene esposto il principio su cui si basa il funzionamento dei cilindri crociati, per l analisi dell astigmatismo

Dettagli

Lenti progressive opto in. Informazioni e trattamenti specifici sulla presbiopia.

Lenti progressive opto in. Informazioni e trattamenti specifici sulla presbiopia. Lenti progressive opto in. Informazioni e trattamenti specifici sulla presbiopia. LA PRESBIOPIA La presbiopia è una modificazione fisiologica, di tipo funzionale, di una struttura oculare: il cristallino.

Dettagli

Risultati Esercizi volume Ottica Visuale

Risultati Esercizi volume Ottica Visuale Risultati Esercizi volume Ottica Visuale Zeri F, Rossetti A, Fossetti A, Calossi A. Capitolo 2 Es.2.1: Effettuare il calcolo del potere della cornea, attraverso la formula per lenti sottili usando i dati

Dettagli

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile Lenti sottili/1 La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico

- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico Ottica geometrica: - condizione di validità: o occorre conrontare la lunghezza d onda λ della luce e le dimensioni degli oggetti su cui la luce incide. Se λ è MINORE, valgono le leggi dell ottica geometrica.

Dettagli

COS E LA MIOPIA? QUALI SONO I SINTOMI? COME CORREGGERLA?

COS E LA MIOPIA? QUALI SONO I SINTOMI? COME CORREGGERLA? COS E LA MIOPIA? QUALI SONO I SINTOMI? COME CORREGGERLA? La miopia è un'anomalia rifrattiva, a causa della quale i raggi luminosi che provengono dall infinito non si concentrano sulla retina, ma davanti

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Martina Giordani Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Corso di Laurea in Ottica e Optometria Federica Ricci Facoltà di Scienze matematiche,

Dettagli

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it APPUNTI PRIMO INCONTRO Sono passati quasi duecento anni dall invenzione dei primi strumenti in grado di registrare immagini ma si può dire che la fotocamera è costituita dagli stessi elementi basilari

Dettagli

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente ASTIGMATISMO Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente rilassata focalizzerà l immagine di un punto posto ipoteticamente all infinito in due focali rappresentate da due linee

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città 1 Ciao!! Quando guardi il cielo ogni volta che si fa buio, se è sereno, vedi tanti piccoli punti luminosi distribuiti nel cielo notturno: le stelle. Oggi si apre l immaginario Osservatorio per guardare...

Dettagli

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche

28/05/2009. La luce e le sue illusioni ottiche La luce e le sue illusioni ottiche Cosa si intende per raggio luminoso? Immagina di osservare ad una distanza abbastanza elevata una sorgente di luce... il fronte d onda potrà esser approssimato ad un

Dettagli

OTTICA DELLA VISIONE. Disegno schematico dell occhio umano

OTTICA DELLA VISIONE. Disegno schematico dell occhio umano OTTICA DELLA VISIONE Disegno schematico dell occhio umano OTTICA DELLA VISIONE Parametri fisici Raggio di curvatura (cm) Cornea 0.8 Anteriore del cristallino Posteriore del cristallino.0 0.6 Indice di

Dettagli

MULTIFOCALI LENTI A CONTATTO INTRODUZIONE

MULTIFOCALI LENTI A CONTATTO INTRODUZIONE Mario Giovanzana Milano 15dicembre 00 LENTI A CONTATTO MULTIFOCALI INTRODUZIONE Nell ambito della mia professione nel corso degli anni ho sviluppato la progettazione delle lenti a contatto, che gestisco

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO

L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO L ESAME DEL FONDO OCULARE ESAME OCULISTICO DEL BAMBINO 1 L OCCHIO 2

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce Esperimento 1: Dispersione della luce Materiali e strumenti: Occhiali speciali, luce Esecuzione: Ho indossato gli occhiali ( che funzionano come un prisma di vetro), quindi ho osservato una fonte di luce

Dettagli

Corrispondenze e funzioni

Corrispondenze e funzioni Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei

Dettagli

Come è l intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa?

Come è l intensità della luce quando ti allontani dalla sorgente luminosa? Ciao! Ti ricordi quale era il problema allora? Riprendiamolo brevemente. La posizione reale di una stella può essere diversa da quello che ti sembra, ma quelle che vediamo più deboli sono veramente tali?

Dettagli

ESSERE OPERATI DI CATARATTA

ESSERE OPERATI DI CATARATTA DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo

Dettagli

Gli strumenti ottici. Capitolo. Concetti da rivedere 22.1 I SISTEMI DI LENTI

Gli strumenti ottici. Capitolo. Concetti da rivedere 22.1 I SISTEMI DI LENTI 22txtI:GIAMBATTISTA 4-2-2007 2:03 Pagina 865 Capitolo 22 Gli strumenti ottici La distinzione tra immagini reali e virtuali (Paragrafo 2.6) L ingrandimento (Paragrafo 2.8) La rifrazione (Paragrafo 2.3)

Dettagli

ESERCIZI PER LA VISTA UTILI A CHI LAVORA AL COMPUTER

ESERCIZI PER LA VISTA UTILI A CHI LAVORA AL COMPUTER Servizio di ESERCIZI PER LA VISTA UTILI A CHI LAVORA AL COMPUTER PAG.2 DI PAG.6 Ecco alcuni esercizi che puoi fare quotidianamente e che aiutano a prevenire quei fastidiosi disturbi della vista dovuti

Dettagli

Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare

Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare Dott. Ft Barbara Rocchi Usl 5 Pisa- Pontedera L ESERCIZIO FISICO COSTANTE E MODERATO

Dettagli

Fasi dei processi sensoriali

Fasi dei processi sensoriali Il sistema visivo Fasi dei processi sensoriali Sebbene i sistemi sensoriali siano diversi vi sono tre fasi comuni a tutti: la presenza di uno stimolo fisico una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo

Dettagli

LA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali

LA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali LA RETTA Abbiamo visto che l'equazione generica di una retta è del tipo Y = mx + q, dove m ne rappresenta la pendenza e q il punto in cui la retta incrocia

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Orietta Bay - Sestri Levante 2011

Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Fotografare è saper cogliere l essenza delle cose e degli avvenimenti e Scriverli con la luce La macchina fotografica Il cuore originario della

Dettagli

Il microscopio ottico. La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei

Il microscopio ottico. La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei Il microscopio ottico La parola microscopio è stata coniata dai membri dell Accademia dei Lincei di cui faceva parte anche Galileo Galilei Ingrandimento Un oggetto può essere visto a fuoco se posizionato

Dettagli

2. OTTICA FISIOLOGICA

2. OTTICA FISIOLOGICA 2. OTTICA FISIOLOGICA 1. MODELLI DELL OCCHIO L occhio è costituito da una serie di diottri con curvature non propriamente sferiche. Gli indici di rifrazione sono diversi tra individuo e individuo e molto

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE

Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Titolo: Prove associate al percorso INVESTIGAZIONI SUL MODELLO PARTICELLARE Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Investigazioni sul modello particellare AVVERTENZA: Le domande che

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

CHIRURGIA REFRATTIVA

CHIRURGIA REFRATTIVA CHIRURGIA REFRATTIVA Responsabile: Dott. Marco Tavolato Perché un immagine possa essere vista, una complessa catena di eventi deve avvenire nell occhio. La luce entra nell occhio attraversando cornea,

Dettagli

LE LENTI E L OCCHIO UMANO Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LE LENTI E L OCCHIO UMANO Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LE LENTI E L OCCHIO UMANO Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LE LENTI E LE LORO PROPRIETÀ Una lente è uno strumento costituito da un mezzo trasparente delimitato da due superfici curve, oppure da una

Dettagli

IL MICROSCOPIO OTTICO. DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (microscopio2.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/fistrum/ 09/03/2011

IL MICROSCOPIO OTTICO. DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (microscopio2.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/fistrum/ 09/03/2011 IL MICROSCOPIO OTTICO DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (microscopio2.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/fistrum/ 09/03/2011 Lo scopo di questi appunti è la descrizione dei principi

Dettagli

1. Limite finito di una funzione in un punto

1. Limite finito di una funzione in un punto . Limite finito di una funzione in un punto Consideriamo la funzione: f ( ) = il cui dominio risulta essere R {}, e quindi il valore di f ( ) non è calcolabile in =. Quest affermazione tuttavia non esaurisce

Dettagli

OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo 2015

OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo 2015 OTTICA DELLA VISIONE OTTICA DELLA VISIONE STIGMATICO ASTIGMATICO OTTICA DELLA VISIONE 90 SUPERFICIE TOROIDALE Disco di Minima Confusione Intervallo di Sturm Asso O=co OTTICA DELLA VISIONE Disco di Minima

Dettagli

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni La fotografia del Cielo Strumentazione e tecniche per catturare emozioni Gli strumenti di ripresa digitali webcam CCD Alcuni concetti base Il cielo notturno e gli oggetti che lo popolano hanno solitamente

Dettagli

Variazioni di Pressione: 'Sonic Boom'

Variazioni di Pressione: 'Sonic Boom' Variazioni di Pressione: 'Sonic Boom' www.lepla.eu Obiettivo Con questo esperimento ci si propone di osservare le variazioni di pressione all interno di una siringa quando il pistone viene tirato fuori

Dettagli

L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE?

L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE? L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE? RISCHI CONNESSI ALL USO DEL VDT L USO DEL VDT NON E MAI CAUSA DELL INSORGENZA DI PATOLOGIE SPECIFICHE L USO DEL VDT PUO SLATENTIZZARE O PEGGIORARE I SINTOMI

Dettagli

Vademecum studio funzione

Vademecum studio funzione Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza

Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Esercizi e considerazioni pratiche sulla legge di ohm e la potenza Come detto precedentemente la legge di ohm lega la tensione e la corrente con un altro parametro detto "resistenza". Di seguito sono presenti

Dettagli

Ottica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica

Ottica fotografica. Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica Ottica fotografica Lezioni per il corso di Fisica per gli studenti del diploma di Ottica Alessandro Farini alessandro.farini@inoa.it Istituto Nazionale di Ottica Applicata-CNR 2 luglio 2009 Alessandro

Dettagli

La teleferica dilatazione termica lineare

La teleferica dilatazione termica lineare La teleferica dilatazione termica lineare Una teleferica di montagna è costituita da un cavo di acciaio (λ = 1,2 10-5 K -1 ) di lunghezza 5,4 km. D'estate, la temperatura del cavo può passare dai 5 gradi

Dettagli

Interazione & Multimedia 1

Interazione & Multimedia 1 Il nostro viaggio nell image processing deve iniziare con lo studio di come l occhio umano percepisce una immagine e come la elabora. Ci interessa capire quali sono i limiti della visione umana al fine

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

Cenni di Macrofotografia

Cenni di Macrofotografia Cenni di Macrofotografia Definiamo il termine MACROFOTOGRAFIA Per comprendere il termine «Macrofotografia», bisogna necessariamente introdurre il concetto di «rapporto di riproduzione» o semplicemente

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Basi di ottica. n 1. a b. n 2. figura 1 - riflessione. figura 2 - rifrazione. tabella 1. rifrazione n. vuoto 1

Basi di ottica. n 1. a b. n 2. figura 1 - riflessione. figura 2 - rifrazione. tabella 1. rifrazione n. vuoto 1 Basi di ottica L'ottica geometrica: riflessione e rifrazione Il comportamento dei raggi di luce viene descritto dalla cosiddetta ottica geometrica. L'ottica geometrica è solo una approssimazione del comportamento

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

La rifrazione della luce: le lenti e gli strumenti ottici

La rifrazione della luce: le lenti e gli strumenti ottici CPITOLO 4 La rifrazione della luce: le lenti e gli strumenti ottici Una fibra ottica è una specie di filo di vetro in grado di trasmettere impulsi luminosi a grandi distanze dalla sorgente che li ha generati.

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

LA CATARATTA CATARATTA BIANCA TOTALE

LA CATARATTA CATARATTA BIANCA TOTALE LA CATARATTA La cataratta consiste in una perdita di trasparenza, parziale o totale, del cristallino, cioè di una lente del nostro occhio fondamentale per la focalizzazione dell immagine. CATARATTA BIANCA

Dettagli

Giorgio Maria Di Nunzio

Giorgio Maria Di Nunzio Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell Antichità Fondamenti di Informatica A.A. 2012/2013 Giorgio Maria Di Nunzio Immagini Digitali Ä Dispense aggiuntive

Dettagli

I vizi di refrazione (miopia, ipermetropia e astigmatismo)

I vizi di refrazione (miopia, ipermetropia e astigmatismo) I vizi di refrazione (miopia, ipermetropia e astigmatismo) Cerchiamo innanzitutto pur sommariamente, di capire come si realizza il meccanismo della visione. La luce, dopo aver attraversato cornea, pupilla,

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

Ottica fisiopatologica

Ottica fisiopatologica Ottica fisiopatologica Introduzione La visione è una funzione complessa che dipende da FATTORI AMBIENTALI interazione luce-materia FATTORI ANATOMO-FISIOLOGICI oculari sistema nervoso centrale L occhio

Dettagli

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Palme Progettista: Euro (si, magari ) Manovale: Hoot (ma che manovale!!!!) Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Euro: SEI UN DELINQUENTE Nico!!!!!

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II

Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II UNIVERSITÀ DI CAMERINO Corso di Laurea Triennale in Fisica Indirizzo Tecnologie per l Innovazione Laboratorio per il corso Scienza dei Materiali II a.a. 2009-2010 Docente: E-mail: Euro Sampaolesi eurosampaoesi@alice.it

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Guida Tecnica. Obiettivi. Application Note n 008. Tel. +39 0421/241241 Fax +39 0421/241053

Guida Tecnica. Obiettivi. Application Note n 008. Tel. +39 0421/241241 Fax +39 0421/241053 Guida Tecnica Obiettivi - 1 - Cos è un Obiettivo Un obiettivo è un insieme di una o più lenti che rifrangono la luce sull elemento sensibile, permettendo di focalizzare l immagine da riprendere sul sensore

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013 Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito

Dettagli