Profumo di caffè Una lunga storia d aroma in Trentino-Alto Adige

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1 Profumo di caffè Una lunga storia d aroma in Trentino-Alto Adige TERRITORIO e DIVERTIMENTO Val di Genova sorprendente natura incontaminata BUON CIBO Menu al caffè, gusto e fantasia in cucina SALUTE e BENESSERE Accelerare il metabolismo, dimagrire e non rimettere i kg di troppo Anno 2 - Numero 7 Settembre 2014 Costo 1, una copia omaggio per i possessori di DupliCarD

2 2 PRIMO PIANO Caffè, storia d aroma in Trentino-Alto ( ) È un rito irrinunciabile della cultura italiana. Vediamo insieme le torrefazioni del territorio. «Il caffè è il balsamo del cuore e dello spirito» diceva Giuseppe Verdi parlando di una delle bevande più amate e consumate nel Belpaese. L amore degli italiani per il caffè è risaputo e la parola espresso è ormai diffusa in tutto il mondo. Vero e proprio rito, a renderlo ancora più speciale sono le tipologie, le miscele e i sapori in grado di incontrarsi in una tazzina. Le più conosciute e usate sono l Arabica che copre circa il 60% della produzione mondiale e la Robusta, più economica e corposa, meno delicata. Per non togliere il piacere del caffè a chi tollera poco la caffeina, si è iniziato a produrre il decaffeinato che contiene 2-3 mg di caffeina contro gli di un caffè normale. L orzo, invece, non ne contiene affatto perché

3 3 Adige è ottenuto dalla tostatura del cereale. Ma vediamo insieme le produzioni locali. Omkafè, tradizione e innovazione Nato a Riva del Garda dalla passione del fondatore Ottorino Martinelli e della moglie Maria, dal 1947 Omkafè è sinonimo di qualità e, a più di 60 anni dalla sua fondazione, rimane una solida realtà familiare. Lo spirito artigianale del fondatore che nel retrobottega della Casa del Caffè componeva e tostava le proprie miscele, consegnando poi con la bicicletta il caffè nei paesi e nelle valli vicine, è portato avanti dai figli Renato e Remo e dai nipoti Lorenzo (vedi intervista a pag. 14), Giovanni e Fabrizio che, alla passione per questo lavoro, hanno unito ricerca e innovazione. Per fare di ogni tazzina un capolavoro di gusto, Omkafè dispone di una propria officina con tecnici specializzati e di una vera e propria Accademia con corsi aperti ai professionisti e a tutti gli appassionati della tradizione del caffè che vogliono imparare le regole fondamentali per l estrazione dell espresso, del cappuccino italiano e delle più complesse elaborazioni di caffetteria. Torrefazione Bontadi, esperienza più che centenaria Sorge nel centro storico di Rovereto una delle più antiche torrefazioni d Italia che dal 1790 lavora con amore e passione i migliori caffè del mondo. A fondarla è stata la famiglia Bontadi, da cui la torrefazione prende il nome e, dal 2004, a mantenerne alta la qualità è l imprenditore Stefano Andreis. Tutto ebbe inizio con Carlo Bontadi, commerciante che vendeva il caffè verde proveniente dal Brasile e rigorosamente crudo, cioè da tostare. Fu con il figlio Oddone, nel 1890, che iniziò l arte della tostatura del caffè, con le prime macchine industriali che, sotto la guida degli eredi Leo (1930) e Remo (1954) furono sempre più all avanguardia. Ancora oggi nel cuore della città, in un atmosfera di secoli passati, attraverso portici e cortili selciati contornati da ballatoi di antichi edifici del 1700, si può respirare il profumo inconfondibile di un prodotto di esclusivo livello. Il Chicco di Anterivo, rarità della Val di Fiemme Unico comune di lingua tedesca della Val di Fiemme, Anterivo si distingue anche per la presenza di una particolare specie di lupino dalla quale si ricavano dei frutti simili a chicchi di caffè che, tostati, macinati e mescolati con orzo e frumento per togliere il sapore amaro, danno una bevanda senza caffeina. Nato come surrogato del caffè e valorizzato come rarità storico-culturale, il chicco di caffè di Anterivo costituisce una specialità autoctona dal punto di vista botanico e dal punto di vista della tradizione culturale altoatesina. Schreyögg, il caffè storico di Merano Esperienza e tradizione sono il fiore all occhiello della torrefazione Schreyögg, che vanta una storia di oltre [ segue ]

4 4 PRIMO PIANO 120 anni di attività familiare. Fondata a Merano da Josef Schreyögg, era in origine un negozio di specialità gastronomiche con generi coloniali e varietà di caffè provenienti da tutto il mondo. Oggi, alla quarta generazione, la torrefazione offre ancora l ampio assortimento che l ha caratterizzata fin dagli esordi e la massima cura dal chicco alla tazza si conferma la ragione di vita di questa storica attività. Caffè Meinl, orgoglio austriaco Ambasciatore della cultura delle caffetterie viennesi per oltre cinque generazioni, la storia del caffè Meinl inizia nel 1862 in Austria dove Julius Meinl realizzò e propose per primo l acquisto di miscele di caffè tostato alla propria clientela. In più di 150 anni di storia, il mitico marchio che vede il profilo di un giovane indossare il Fez in omaggio al Sultano Turco, è diventato un punto di riferimento per l Europa Centrale e molto diffuso in Alto Adige. La qualità, la lunga esperienza e l attenzione per la sostenibilità ambientale sono, ancora oggi, l orgoglio di questa azienda. Piacere da gustare Caffe Hag decaffeinato naturale L estrazione della caffeina in modo naturale consente di mantenere inalterate le sostanze nobili che determinano il gusto e l aroma del caffè, per un decaffeinato da bere quando vuoi. Confezione da 250 g A settembre scelti per voi! A chi piace forte, a chi con retrogusto di cioccolato. Tutto il meglio del caffè nella selezione che abbiamo pensato per i nostri lettori. Qualità Rossa, 100% Arabica, bio e in grani per macchina espresso: scegliete quello che più fa per voi. Parampampoli, digestivo Valsugano Inventato negli anni 50 dall oste del Rifugio Crucolo della Val Campelle, il Parampampoli è ormai diventato la bevanda ufficiale della Valsugana. Il particolare mix di caffè, grappa, vino, zucchero, miele e altri aromi l hanno resa un digestivo unico e inimitabile da servire alla fiamma. Per prepararlo in casa, versate in una bottiglia di vetro 1 tazzina da caffè di grappa, 1 di cognac o brandy, 1 di caffè della moka, 1 di vino rosso, mezza di zucchero, 2 bacche di ginepro, 2 chiodi di garofano e 1 g di cannella. Lasciate riposare per 15 giorni rimestando di tanto in tanto. Prima di servire, scaldate fino a ebollizione, togliete dal fuoco e versate in una tazzina da caffè. Accendete un fiammifero facendo attenzione ai vapori dell alcool e bevete finché caldo. Primia caffè Arabica Un buon caffè per fare il pieno di gusto da prima mattina alla pausa pomeridiana con tutta la qualità del caffè Primia 100% Arabica. Confezione da 250 g El cibao bio Caffè torrefatto e macinato da agricoltura biologica 100% Arabica: il migliore Cibao de altura selezionato tra le varie cooperative di produttori nella cordigliera centrale della Repubblica Dominicana. Caffè dal gusto ricco, pieno e rotondo, adatto alla moka, con un incredibile retrogusto di cioccolato. Confezione da 250 g Illy caffe in cialde (18 pezzi) Un piccolo cuore di gusto imbustato in confezioni singole sigillate che regala la perfezione dell espresso cremoso in tazza ogni volta che lo desideri. La monodose garantisce la giusta quantità e una ottimale pressione del macinato protetto da due fogli di carta filtrante. Confezione da 125 g Foto: Parampampoli; rifugio Crucolo-Scurelle

5 PRIMO PIANO 2 Caffè, storia d aroma in Trentino-Alto Adige TERRITORIO e DIVERTIMENTO 7 Val di Genova natura incontaminata! 12 La memoria di D Annunzio sulle sponde del lago 14 Intervista a Lorenzo Martinelli 16 Gli eventi più belli: Festa d Autunno a Rifiano 18 Ferrara, la piccola culla del Rinascimento BUON CIBO 20 Menu al caffè, gusto e fantasia in cucina 24 L omelette del contadino, saporita energia 26 La trota prelibatezza trentina FALLI IN CASA E RISPARMIA 28 Gustosa salsa alle noci LE BUONE RICETTE 32 Ricetta a casa di: cestini fantasia 33 Cuori di pasta sfoglia con la cipolla 34 Pasta alle pere e pecorino 35 Bistecca al caffè con carote stufate 36 Strudel ai funghi 38 Panforte al caffè PRIMIA 41 Composte di frutta e miele biologici Primia SALUTE, BENESSERE e FAMIGLIA 42 Accelerare il metabolismo, dimagrire e non rimettere i kg di troppo 46 Famiglie moderne, stare insieme ed essere felici 50 Farmaci generici: L esperto risponde AMBIENTE E COLLETTIVITÀ Sommario 5 53 Donare il sangue, un concreto aiuto PRONTI A PARTIRE? 57 I Viaggi di Poli

6 Tradizione in ogni stagione Insieme alla qualità, all igiene e alla costante ottimizzazione delle tecniche di lavorazione, la tradizione rappresenta una delle colonne portanti della fi losofi a della macelleria Gottfried Siebenförcher. In 84 anni dalla sua fondazione nel lontano 1930, l azienda non solo ha saputo mantenere il suo buon nome, è anche riuscita ad affermarsi ben oltre i confi ni dell Alto Adige. Grazie alla selezione delle materie prime, ai massimi standard produttivi, al sistema di tracciabilità di ogni prodotto e alla tutela dell autentica tradizione gastronomica sudtirolese, Siebenförcher è sinonimo di tradizione e qualità. Un binomio unico che porta sulla nostra tavola carni e salumi gustosi, sani e nel rispetto delle tipiche tradizioni alpine. Sapori di montagna Zaino in spalla Ogni stagione è buona per una gita alla scoperta dell Alto Adige. Ogni gita è buona per riscoprire il piacere di uno spuntino al sacco con le gustose specialità affumicate Siebenförcher. La carne migliore, ingredienti selezionati, una miscela segreta di spezie tramandate di generazione in generazione, un accurato procedimento di lavorazione di tipo ancora artigianale e per fi nire una stagionatura a regola d arte sono alla base del gusto inconfondibile degli affumicati Siebenförcher. Aspetto appetitoso e gusto sopraffi no. Profumati e deliziosi affumelli, finissimo speck Alto Adige, gustosi Landjäger, pregiato filetto di maiale affumicato e molto altro ancora Scopri l intenso e pur delicato gusto dell Alto Adige ad ogni morso! Un autentico amore per la tradizione dal Gusto e tradizione

7 TERRITORIO e DIVERTIMENTO 7 Val di Genova natura incontaminata! ( ) Meta delle prime esplorazioni alpinistiche sulle montagne del Trentino, la vallata è tra le più suggestive della Val Rendena e meta ideale per escursioni e gite in mountain bike. Selvaggia, scarsamente colonizzata dall uomo e per questo dalla bellezza ancora intatta, la Val di Genova è una delle vallate più suggestive della Val Rendena. Incorniciata tra i gruppi dell Adamello a sud, e della Presanella a nord, è anche conosciuta come la valle delle cascate per i numerosi salti d acqua presenti sul suo territorio. Nel cuore del meraviglioso Parco naturale Adamello Brenta, la Val Genova è la meta ideale per passeggiate ed escursioni da maggio a ottobre. In questo periodo, infatti, la natura in tutto il suo rigoglio di colori e profumi, è la Foto: Val di Genova protagonista indiscussa. La curiosa morfologia della Valle ha indubbiamente contribuito a preservarne la bellezza: di origine glaciale, ha un andamento a S e tra strette pareti e ripidi versanti, presenta in profilo quattro gradini detti scale dai quali precipitano altrettante cascate che vanno ad alimentare il torrente Sarca. L origine del nome potrebbe derivare dalla parola latina genua, ginocchia, riferita al profilo della valle ma anche da Zènua (toponimo che compare già in documenti del 1200) per indicare un territorio particolarmente ricco di acque. [ segue ]

8 8 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Il Sentiero delle cascate Ribattezzata Versailles dell Italia settentrionale per l abbondanza di acqua che impressionò i primi esploratori, la Val di Genova vanta ben 49 laghi e 30 kmq di ghiacci e grandi cascate. Per non perdersi neanche uno scorcio di paesaggio, il Sentiero delle Cascate è l escursione perfetta per percorrere la valle in tutta la sua lunghezza (17 km da Carisolo alla Malga Bedole). Adatto a tutti, anche a famiglie con bambini, l itinerario è rilassante e di grande fascino e si presta a essere suddiviso in tappe. Al seguito delle guide alpine e degli accompagnatori Pinzolo Val Rendena-Mountain Friends, scoprirete la bellezza spettacolare delle Cascate del Nàrdis, tra le più famose e alte del Trentino, Casòl, Làers e Folgorìda, ma anche le leggende che circondano questi luoghi suggestivi, la loro storia e tradizione. Tutto il percorso è caratterizzato da uno stretto rapporto con l acqua: il torrente Sarca, che scorre lungo tutto il sentiero, anche sul fondovalle forma spettacolari salti d acqua come quelli di Casina Muta, Stablèi, Pedrùc, Pont delle Cambiali e Mandron. Per attraversare i bei ponti di legno che scavalcano le acque, munitevi di k-way, scarpe adatte all escursione (il percorso può essere scivoloso), bastoncini telescopici, zaino e borraccia: l itinerario richiede una giornata intera e il costo varia a seconda della grandezza del gruppo. Si va da 25 euro a testa per gruppi di 10 persone, a 50 euro per gruppi di 5, fino a 250 euro per i gruppi di 25 partecipanti. L importo non include il pranzo, i trasferimenti e il ticket di accesso alla valle. (info Per altri itinerari sulle montagne del Trentino-Alto Adige adatti a tutte le famiglie, anche con bambini, vi consigliamo Bambini si parte...zaino in spalla! di Andrea Gilli edito da Curcu e Genovese: un utile raccolta di 40 facili percorsi, per avvicinare i propri figli ai piaceri della montagna. Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. foto di Ronny Kiaulehn - Val di genova, sentiero alle Cascate del Nardis

9 9 Mobilità sostenibile in vallata Se preferite andare alla scoperta della natura selvaggia della Val di Genova senza l aiuto di una guida e senza seguire un percorso prestabilito, a vostra disposizione c è un efficiente rete di bus navetta a pagamento (3 euro, gratis per i bambini accompagnati fino ai 12 anni e per i possessori di Parco Card) che percorre la valle fino al Pian di Bèdole. Se invece volete inoltrarvi nella valle con l auto, muovetevi la mattina presto, fate attenzione a scegliere la fascia oraria in cui è permesso circolare sulla strada provinciale e usufruite poi dei diversi parcheggi per concedervi una bella passeggiata nei boschi e nelle radure dove, frequenti e sempre inaspettati, sono gli incontri con la fauna alpina rappresentata in particolare dal camoscio, la marmotta e il capriolo. Una volta lasciata la macchina a Ponte Maria, potete prendere la navetta che vi lascerà a soli dieci minuti di cammino dalla Malga Bedole (Rifugio Adamello Collini) a metri, dove potete fermarvi per pranzo, degustare tipici piatti trentini oppure, semplicemente, godervi lo splendido panorama. Centro studi glaciologici Adamello J. Payer Una volta rifocillati, potete scegliere di proseguire lungo il sentiero 212 che porta al Rifugio Mandrone e visitare il Centro studi glaciologici Adamello Julius Payer, uno dei luoghi storici più significativi del Trentino. Dedicato alla memoria dell ufficiale e cartografo austriaco di origine boema tra i primi scalatori dell Adamello, il centro è diventato per gli escursionisti e gli alpinisti un occasione importante per approfondire le dinamiche del più vasto ghiacciaio italiano. Qui i bambini sono i benvenuti e a loro disposizione c è un moderno sistema multimediale e interattivo per scoprire i segreti dei ghiacciai e tutto il fascino di questi luoghi. Il centro, aperto al pubblico tutti i giorni dal 20 giugno al 20 settembre, ospita anche corsi di studio con la possibilità di soggiorno, grazie all appoggio del vicino rifugio Città di Trento. Una pedalata immersi nella natura Tra i fitti boschi di conifere che ricoprono i fianchi della valle, versanti esposti e rocciosi, pascoli, morene e laghi glaciali, questo paradiso naturale si presta anche a escursioni in mountain bike. Fra giugno e settembre la strada è parzialmente inibita al traffico veicolare a tutto vantaggio degli escursionisti in bicicletta. Per le famiglie con bambini l itinerario più adatto è la pista ciclabile della Val Rendena [ segue ] Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. foto di Giorgio Deflorian - Cascate del Nardis

10 10 TERRITORIO e DIVERTIMENTO lunga oltre 20 km e che, fiancheggiando il fiume Sarca, consente di percorrere l intera vallata senza grandi dislivelli. Priva di salite impegnative, ha un percorso ondulato e tranquillo che la rende ideale anche per i più piccoli e per chi ama pedalare nella natura senza troppa fatica. Il percorso si allunga fra i prati di Iavrè, Darè, Vigo e Pelugo e arriva a Carisolo da dove si può scegliere di percorrere tutta la Val Genova e passare vicino alle splendide Cascate del Nardis, oppure proseguire lungo la strada asfaltata chiusa al traffico, la via vecia, fino a San Antonio di Mavignola sulla più impegnativa salita per Madonna di Campiglio. La ricetta tipica Misteri tra streghe e diavoli in esilio Tra le valli più selvagge e spettacolari per la bellezza e la ricchezza dei paesaggi naturali, la Val di Genova ha sempre impressionato la fantasia dei montanari che l hanno frequentata fin dall antichità. Con il tempo, infatti, le leggende e le credenze popolari di cui è diventata protagonista, l hanno avvolta di un fascino quasi misterioso. Una delle leggende più antiche vuole che i Padri del Concilio di Trento scacciarono in esilio, proprio in Val Genova, streghe e diavoli che fino ad allora avevano imperversato nelle valli trentine, e che questi si incarnarono poi in macigni di granito erranti. A dare un nome e un volto ad ognuno di quei massi fu Nepomuceno Bolognini, etnografo, colonnello garibaldino e grande narratore delle tradizioni e delle leggende trentine. Ecco spiegato perché molti dei toponimi della valle siano così poeticamente espressivi: la Preda da la Luna (il sasso della luna), Pebordù, il Saltum Malum o Tof del Mal Neò (il dirupo del cattivo nipote), Il Dos de la Chosina (il dosso della cucina), i Tovi de l acqua, l Or de Folgòrida, l Or dei Chioch, Schena da Mul. La roccia di Belajal (il capo dei diavoli) è il masso più grande che si erge vicino alla cascata del Nardìs. Ricetta - Fida cui capùs Facile da preparare ed estremamente gustosa, la fida coi capùs è una prelibatezza che affonda le proprie origini nella tradizione pastorale della Val Rendena (in dialetto, fida vuol dire pecora). Per 4 persone tagliate a pezzetti 800 g di costine di pecora o di castrato, mettetele in una casseruola oliata e dai bordi alti, aggiungete cipolla tritata, uno spicchio d aglio e un rametto di rosmarino. Rosolate per bene e poi unite il cavolo cappuccio tagliato a listelle, aggiungete sale, pepe, cannella e cumino. Dopo aver mescolato bene il tutto, cuocete per 2 ore abbondanti in una pentola a fuoco basso, aggiungendo un bicchiere d acqua quando necessario, e servite con patate lesse o con purea.

11 In arrivo la prima Marlene della stagione Una rossa primizia che dal cuore dell Alto Adige/ Südtirol arriva sulle tavole degli italiani: scopri nel tuo punto vendita Poli di fiducia la Royal Gala Marlene, il frutto che da fine agosto inaugura la stagione delle mele. Soda, croccante e succosa, la Royal Gala è deliziosa sia gustata al naturale che come ingrediente per fantasiose ricette. Con il suo sapore aromatico, bilanciato da note aspre, è perfetta per dare vita a deliziosi antipasti, gustosi primi e secondi piatti o sfiziosi dessert. Le sette varietà Marlene Se ti piace portare gusti sempre nuovi in tavola, c è una buona notizia per te: da settembre la stagione delle mele Marlene prosegue con le altre varietà. Fra queste la dorata Golden Delicious e la rossa Stark Delicious, la dolcissima Fuji seguita dalle croccanti e succose Stayman Winesap e Braeburn, per finire in bellezza con la verde e rinfrescante Granny Smith. Un ricco bouquet di colori e sapori, tutti da gustare. Tante idee in cucina con Marlene Shop & Cook Vuoi scatenare la tua fantasia in cucina e vivere al massimo la varietà Marlene? Scaricando sui tuoi dispositivi Apple o Android la App Marlene Shop&Cook, potrai avere tante ricette e consigli culinari a portata di click. Sono oltre 100 le preparazioni tra le quali scegliere, dalle più tradizionali alle più innovative, dalle più semplici alle più complesse. Una volta scelta la tua ricetta preferita, la App ti permetterà di creare la tua lista della spesa con tutti gli ingredienti necessari. Ma non è finita qui. Grazie alla App Shop&Cook potrai scoprire la varietà Marlene che più fa per te con il Marlenometro, lo strumento che descrive tutte le caratteristiche delle 7 varietà coltivate nelle vallate dell Alto Adige/Südtirol dai soci del consorzio VOG. Scopri la App Marlene all indirizzo Download App

12 12 TERRITORIO e DIVERTIMENTO La memoria di D sulle sponde del Il Vittoriale, casa-museo del poeta abruzzese, è il luogo ideale per un weekend fuori porta all aria aperta. «H ( ) o trovato qui sul Garda una vecchia villa appartenuta al defunto dottor Thode. È piena di bei libri» scrive in una missiva Gabriele D Annunzio parlando del suo futuro Vittoriale. Il poeta abruzzese è l ideatore e l anima di questo luogo allo stesso tempo curioso e affascinante. Un luogo un po fuori dal nostro territorio di competenza ma che vale la pena visitare, assieme al suo splendido lungolago. La struttura e la sua storia Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all aperto, giardini e corsi d acqua eretto tra il 1921 e il 1938, costruito a Gardone Riviera sulla sponda bresciana del lago di Garda da Gabriele D Annunzio con l aiuto dell architetto Giancarlo Maroni, a memoria della vita inimitabile del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la prima guerra mondiale. La struttura oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da oltre 180mila persone. L ingresso monumentale La tenuta si estende sulle colline in posizione panoramica. Ad accogliervi troverete l ingresso monumentale costituito da una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che reca in lettere bronzee tratte dal Libro segreto, ultima opera scritta dal poeta: «Dentro da questa triplice cerchia di mura, ove tradotto è già in pietre vive quel libro religioso ch io mi pensai preposto ai riti della patria e dei vincitori latini chiamato Il Vittoriale». La casa Una volta sorpassato l ingresso non può mancare una visita all attrazione principale della tenuta, la Prioria. L abitazione, precedentemente di proprietà del critico d arte tedesco Henry Thode, è denominata dal poeta Prioria, ovvero casa del priore, secondo una simbologia conventuale che si ritrova in molte parti del Vittoriale. L antica facciata settecentesca della casa colonica viene trasformata nel restauro degli anni Venti con l inserimento di antichi stemmi e lapidi che richiamano alla memoria la facciata del palazzo Pretorio di Arezzo. Al centro della facciata, nello stemma del levriero, viene illustrato il motto dannunziano Né più fermo né più fedele. Il pronao d ingresso, in stile Novecento, è decorato con due Vittorie attribuite a Jacopo Sansovino, mentre sul battente della porta si legge il motto Clausura, fin che s apra - Silentium, fin che parli. All interno, in una penombra quasi spettrale, si dispiegano le incredibili sale del palazzo, tra le quali, le più importanti: la stanza del Mascheraio, quella della Musica, quella del Mappamondo, la Zambracca, la stanza della

13 13 Annunzio lago Il centro di Salò Salò è un elegante cittadina sul lago di Garda, che unisce al fascino della natura quello dell arte e della storia. Nel centro storico svetta la torre dell Orologio e la porta del Carmine. Il Palazzo della Magnifica Patria è uno dei monumenti più interessanti della città e merita una visita. Nelle sue sale si trova il museo Civico Archeologico. Poco lontano, il Duomo, costruito in stile gotico, ha un ricco portale rinascimentale. Leda, quella delle Reliquie e quella del Giglio. Le altre attrazioni Nella grande proprietà affacciata sul lago prendetevi un po di tempo per visitare anche le altre attrazioni che costellano il parco. Entrate nel transatlantico dello Schifamondo, l edificio a forma di nave destinato a diventare la nuova residenza del poeta, ma che non era ancora ultimato al momento della sua morte (1 marzo 1938). A breve distanza merita una visita il museo D Annunzio Eroe che, nell idea originale, avrebbe dovuto essere sede di un museo che celebrasse l eroismo suo e le imprese del popolo italiano nella guerra del Da non dimenticare, la visita agli splendidi e curatissimi giardini della tenuta. Spettacolare passeggiata Verso l ora del tramonto, prima della cena, si può godere appieno lo spettacolo del Lungolago. Dal cimitero al Duomo di Salò, si osserva il magnifico imbrunire del golfo che trattiene un ramo del lago di Garda. Dapprima la spiaggia si presenta in ciottoli, poi si passa per la passerella in legno e infine al lastricato: la diversa pavimentazione del percorso conduce dalla parte più periferica, quella più viva durante l estate, al centro storico, caratterizzato da palazzi di pregio architettonico e dalla presenza di attività ristorative e commerciali. Foto: Archivio Iconografico del Vittoriale Fotografia di Giovanni Vanoglio Foto: Archivi e Biblioteche - Fondazione Il Vittoriale degli Italiani

14 14 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Lorenzo Martinelli Un viaggio in mondi lontani al gusto di caffè Lorenzo Martinelli Si comincia per dare una mano in famiglia e poi si scopre che il caffè è tutta la tua vita e la tua passione: così Lorenzo Martinelli, nato a Riva del Garda nel 1971 e general manager di Omkafè, racconta la sua partecipazione all azienda nata nel lontano Con il caffè si viaggia in mondi lontani, i suoi chicchi arrivano da Paesi esotici portando insieme un aroma che è sempre diverso, frutto della terra, del clima, dell acqua: «Ho avuto la fortuna di fare molte esperienze internazionali e tutti quei Paesi, dal Brasile al Salvador dalla Colombia fino all Etiopia, mi sono diventati vicini fino a farmi appassionare al mondo del caffè». Così racconta il suo lavoro Lorenzo Martinelli, della ditta Omkafè di Arco (Tn). Di cosa si occupa la vostra torrefazione? «Curiamo l intera filiera del caffè, partiamo dalla selezione del prodotto ancora crudo, fin dalla sua terra di origine e poi ci occupiamo di tutte le fasi successive, dalla produzione all impacchettamento. Abbiamo una rete internazionale di fornitori che ci inviano i campioni da assaggiare. Da qui parte tutto, da sacchetti di semi verdi di cui dobbiamo verificare le caratteristiche». L assaggio è il momento più delicato? «È la fase chiave e forse la più divertente, perché in questo momento si cerca di capire come il prodotto cambierà nei vari tipi di esecuzione. Che tipo di caffè avremo, per esempio in grani o per filtro. Essendo un prodotto della terra, le caratteristiche cambiano, quindi bisogna pensare all armonia dei gusti e creare qualcosa che piaccia nel tempo. Il caffè ha una sua vita e delle proprie note aromatiche: noi dobbiamo solo preservarle ed esaltarle». Ha degli hobby che la appassionano? «Mi diverto a cucinare. Mi piace l idea di prestare attenzione ai prodotti che utilizzo e la possibilità di condividere un buon bicchiere di vino e un buon piatto con gli amici e la famiglia. L attenzione al gusto, i sensi che si accendono quando si mette in bocca qualcosa. Condivido questo divertimento con mia moglie con cui mi alterno ai fornelli (chi non cucina lava i piatti!). Il mio punto debole sono i dolci, in cui lei è decisamente più brava». Luogo preferito C è un posticino, un angolo rilassante all interno dell olivaia di Arco: «Vado lì a pensare e mi capita spesso di riuscire a staccare dalle preoccupazioni ma anche di concentrarmi e trovare una soluzione ai problemi» racconta Martinelli «è una cosa che mi capita spesso». Foto di Paolo Calzà - Comune di Arco Piatto preferito «Mi piace dire che sono un tuttologo, mi piacciono i gusti forti e anche quelli delicati» dice Martinelli. «Ecco forse, se devo proprio scegliere un piatto in particolare, dico la carne salada e il flan di semolino con i funghi e latticini che fa mia madre. Li adoro!».

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16 16 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Gli eventi più belli Festa d Autunno a Rifiano ( ) Tradizione, musica, prelibatezze tipiche tirolesi e una bellissima sfilata per celebrare i prodotti della terra. Anche se l estate non è ancora finita, a Rifiano in Val Passiria non vedono l ora di festeggiare l autunno e i prodotti tipici della terra che questa stagione dona. E per celebrare in grande stile la tradizione contadina non c è niente di meglio di una sfilata accompagnata da buona musica e buon cibo. La festa che si ripete da più di trent anni comincia alle 10 di domenica 7 settembre con un brindisi insieme alla banda musicale di Rifiano. Gli ospiti potranno riempire i loro calici e i boccali con vino rosso del territorio e la classica e immancabile birra. E se già l acquolina comincia a farsi sentire, nessun problema: nonostante l ora, lo stand gastronomico sforna würstel e cotolette. E a mezzogiorno si replica per un pranzo comunitario servito al tavolo a base di cotolette, pollo, insalata di patate e crauti. Il clou della festa inizia però intorno alle ore 14 quando i carri sontuosamente decorati partono da Caines Foto di Associazione Turistica Val Passiria

17 per arrivare verso le a Rifiano dove sfilano per le vie del centro. C è il carro della gioventù contadina di Caines stracolmo d uva, c è quello dei cacciatori, quello dei contadini con le mele e poi un piccolo trattore che traina un carro colmo di fieno e tutti sono vestiti in abiti tradizionali per rendere ancor più tipica la festa. Nell ultima parte del percorso poi si aggiungono i giovani albergatori del luogo che portano uno strudel di mele lungo sei metri. All arrivo si distribuiscono l uva, le mele e lo strudel per concedersi una gustosa merenda arricchita inoltre dalle torte fatte nelle case delle contadine. La festa poi va avanti fino alle 23 con intrattenimento musicale e stand gastronomico. 17 Dove, come e quando L appuntamento con la festa d Autunno di Rifiano è per domenica 7 settembre nella piazza dietro il Municipio. Qui saranno allestiti i tavoli che possono ospitare 400 persone alla volta. Il costo di una birra o un calice di vino è di circa 3-4 euro, mentre una fetta di strudel è di circa 3 euro. Oltre all aperitivo delle 10, al pranzo delle 12, alla sfilata delle 14.30, alla merenda delle 15 e all intrattenimento musicale fino a sera, è previsto un angolo per i bambini con trucco e castello gonfiabile. Maggiori informazioni: Associazione Turistica Val Passiria, tel. 0473/ oppure Gli altri eventi da non perdere Dal 5 al 7 settembre, Palio delle Contrade - Trento La 14esima edizione della storica disfida inizia venerdì alle 18 con l esibizione e le prove degli arcieri in Piazza del Duomo. Sabato e domenica dalle 10 alle 23 artisti di strada animeranno le vie delle contrade, mentre in Piazza del Duomo si svolgerà la fiera di arti e mestieri medioevali. Durante tutta la mattinata sono in programma esibizioni di balestreria, tiro con l arco, scherma medievale, sbandieratori, mentre nel pomeriggio le esibizioni si trasformano in vere sfide per il palio. Domenica verso le la premiazione con consegna dell ambito palio. Per il programma completo Dal 20 al 21 settembre, Festa del Puzzone - Moena Le danze per i festeggiamenti dell inconfondibile formaggio si aprono alle 10 con gli stand in Piaz de Sotegrava e lungo L Vial. Dalle alle 12 va in scena l aperitivo col Puzzone, con stuzzichini presso gli esercenti aderenti all iniziativa. Alle 11 la Desmonteada, sfilata delle mucche in rientro dall alpeggio con dimostrazione casearia. Alle 12 apertura del piccolo itinerario del gusto: a pranzo col Puzzone : assaggi di Puzzone, degustazione di canederli, polenta, formaggio fuso e dolci con accompagnamento musicale. Per informazioni ufficio Perle Alpine Moena 0462/ oppure Domenica 28 settembre, La Rizola l olivaia di Massone Arco Passeggiata nell olivaia e degustazione di olio extravergine di oliva, pan di molche e crostate. Saranno presenti il campione nazionale di potatura dell olivo 2014 Gianfranco Bonamico ed esperti assaggiatori che vi insegneranno a degustare l olio. La prenotazione non è necessaria e l ingresso è gratuito. Per informazioni telefonare a Gianfranco al 340/ o a Federico allo 0464/ oppure In caso di pioggia l evento si terrà domenica 5 ottobre. Sabato 6, 13 e 20 settembre, Musica in miniera - Racines Una rassegna musicale negli spazi suggestivi della galleria del Mondo delle miniere Ridanna Monteneve a Masseria di Racines. Sabato 6 alle 20 l appuntamento è con il gruppo Pflerer Gitschn e la loro musica folkloristica. Sabato 13, alla stessa ora, tocca al gruppo Argentrio con un mosaico di tradizione, tango, musica classica e jazz, mentre sabato 20 alle ore 19 suonerà il gruppo Tun Na Kata 2. Si consiglia un abbigliamento abbastanza pesante. A disposizione degli ospiti cuscini e coperte. A fine serata sarà offerta una zuppa calda alla Knappenstube, il ristorante della miniera. Per informazioni Domenica 14 settembre, Sagra dei canederli - Vipiteno Canederli allo speck e magri, raffinati canederli al fegato o al pane nero, agli spinaci o al formaggio e anche canederli dolci: domenica a pranzo su una tavolata lunga 300 metri che passa attraverso Piazza Città e la zona pedonale, verranno serviti 30 tipi di canederli diversi. Nel pomeriggio gara di impasto per decretare il più veloce a realizzarli. Esibizioni musicali faranno da contorno alla degustazione di queste ghiottonerie culinarie. Per tutte le informazioni Dal 26 al 28 settembre, Festa della zucca - Lana di Sotto La zucca è la protagonista indiscussa di questa festa culinaria in Via Bolzano a Lana di Sotto. Dalla zucchina alle zucche dolci o siamesi, questo ortaggio è da tempo parte fondamentale del menu di fine estate nella cucina locale. I visitatori della sagra potranno così deliziare il loro palato con piatti nati dall incontro di specialità italiane e tirolesi. Oltre alle prelibatezze culinarie, negli stand della sagra verranno venduti anche altri prodotti a base di zucca. La sagra si svolge il venerdì dalle 18 alle 23, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 23. Per informazioni

18 18 TERRITORIO e DIVERTIMENTO Ferrara, la piccola culla del Rinascimento Cosa accomuna l Ariosto, Torquato Tasso, Copernico, Andrea Mantegna e Tiziano? Tutti hanno prestato le loro gesta artistico-culturali nella bellissima città estense. Ferrara, al margine della pianura Padana ma al centro della storia europea del Rinascimento, è uno scrigno ricco di bellezze da scoprire. Un fine settimana in città permette di immergersi appieno nella sua tradizione. Per la vostra escursione potrete muovervi a piedi o, se preferite, con il mezzo principe del posto: la bicicletta. Castello Partite dal magnifico castello Estense, nel centro storico che prende il nome del nobile che lo volle edificare nel 14esimo secolo, il marchese Nicolò II d Este. Nel corso dei secoli il Castello ha svolto diversi ruoli: è stato sede delle milizie estensi con scuderie, armerie, magazzini, officine e tutto quello che serviva al piccolo esercito che vi alloggiava, per poi trasformarsi progressivamente in residenza nobiliare dove si svolgeva la vita della corte estense. Una visita alla struttura permette di scoprire gli appartamenti nobiliari, il giardino, la cappella privata e le prigioni. Un vero viaggio nella vita quotidiana di una delle famiglie più potenti d Europa. ( ) La città emiliana e il suo cuore di cultura, arte e qualità della vita, tutto da visitare. Magari in bicicletta. Duomo A pochi passi dal castello si affaccia il Duomo di Ferrara. Il palazzo più imponente della centrale ex piazza delle Erbe colpisce subito lo sguardo con la sua facciata in marmo bianco e il protiro (portico frontale) unico in Italia per composizione e bellezza. Da non perdere una visita anche al museo della Cattedrale, ospitato nella vicina ex chiesa di San Romano. Palazzo dei Diamanti Altra perla da non perdere della città è il curioso palazzo dei Diamanti, costruito nel 15esimo secolo su disegno dell architetto Biagio Rossetti, così chiamato per la sua facciata a bugnato, che lo rende praticamente unico nella Penisola. Mongolfiere! Tra gli eventi più interessanti di fine estate c è poi Ferrara Balloons Festival, il più importante happening delle mongolfiere in Italia e uno dei più prestigiosi d Europa. Per informazioni: Come arrivare Per raggiungere Ferrara da Trento in macchina prendete l A22 fino a Verona poi la strada statale 434 fino a Rovigo ed infine imboccare l A13 fino alla città ducale. Il costo del viaggio, inclusi caselli e carburante, è di circa 35 euro per 2 ore e mezza di viaggio, solo andata. In treno occorre invece cambiare a Verona e Padova per un percorso di circa tre ore o tre ore e mezza al costo di 25 euro a tratta. Foto: Il Castello Estense, Ferrara Pronti a partire BOUTIQUE HOTEL NAzIONALE *** dal 05/09/2014 al 01/11/2014 Pacchetto 2 notti: pernottamento in camera doppia o tripla e prima colazione Per scoprire i dettagli dell offerta e molte altre destinazioni, ti invitiamo a consultare a pag. 59 la sezione dedicata ai Viaggi di Poli, con proposte imperdibili ed esclusive! a partire da 79 a persona

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20 20 BUON CIBO Menu al caffè, gusto e fantasia in ( ) Un ingrediente che, a sorpresa, si abbina a moltissimi piatti, dai primi ai dessert più raffinati. Provalo in queste ricette insolite. È una bevanda diffusissima, diventata un vero e proprio simbolo di relax, anche se in realtà serve a dare energia: il caffè. Un piacere semplice eppure imperdibile, consumato in tutto il mondo e in Italia ricco di sfumature e varietà, tanto che siamo capaci di adattarlo ai nostri gusti: macchiato, in tazza grande, americano, al ginseng. Ma avete mai provato a gustarlo in un vero e proprio menu? Proviamolo insieme, a partire dalle tagliatelle al profumo di caffè. Ricetta - Tagliatelle al prosciutto e profumo di caffè Questa ricetta è semplice nella preparazione ma prevede che le tagliatelle siano preparate con la classica sfoglia fatta a mano, in modo da mescolare insieme alla farina il caffè in polvere: la pasta così preparata sarà quindi condita con una salsa a base di panna aromatizzata al caffè e prosciutto cotto. Per 6 persone occorrono: mezzo kg di farina 00, 150 g di semolino di grano tenero, 6 uova fresche, 100 g di caffè, una tazzina di caffè ristretto, 20 cl di panna fresca, 50 g di burro, 200 g di prosciutto cotto, mezzo bicchiere di acqua o latte, sale e noce moscata. Versate la farina a fontana, scavando un incavo e al cui interno mettete le uova rotte, la polvere di caffè e l acqua. Lavorate l impasto fino a ottenere un panetto liscio, quindi stendete la pasta con un mattarello e ricavate le vostre tagliatelle. Quindi, dedicatevi alla salsa: sciogliete la panna fresca con il burro e unite il prosciutto tagliato a dadini, scaldate il tutto a fuoco lento. A questo punto vi basterà aggiungere all intingolo sale e noce moscata e infine la tazzina di caffè: alzate il fuoco del pentolino e fate cuocere per poco tempo, cioè fino a quando tutti gli ingredienti non saranno amalgamati. Non vi resta che cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata e condire la pasta con la salsa preparata.

21 21 cucina Involtini dolci al caffè Per sorprendere i vostri ospiti, niente di meglio di un piatto sfizioso come questi involtini dolci al caffè. Considerando 4 persone, procuratevi una tazzina di caffè, 200 ml di latte, due cucchiaini di lievito, tre cucchiai di melassa, 240 g di farina, 120 g di burro, un pizzico di sale, zucchero a velo, un cucchiaio di cacao in polvere e zucchero q.b. Ecco la preparazione: versate in un recipiente tutta la farina insieme a due cucchiaini di lievito, metà del burro, un pizzico di sale: a questo punto impastate. In una seconda ciotola, mischiate il latte e il caffè con i tre cucchiai di melassa ed una spruzzata di zucchero a velo. Adesso aggregate i due preparati così composti e lavorate la pasta che ne verrà fuori: quando sarà ben amalgamata, stendetela su una teglia da forno. Ora passate sulla pasta il burro rimasto e dopo spolverate un cucchiaio di cacao in polvere e un po di zucchero. A questo punto arrotolate la pasta come un involtino e dividetela in fette spesse. Infine disponete gli involtini in una teglia e lasciateli cuocere a fuoco vivo per dieci minuti. Ricetta Vitello alle mandorle con caffè Ecco invece come preparare il vostro secondo piatto all aroma di caffè. Considerando 6 persone, procuratevi 1 kg di vitello (preferibile, come taglio, la spalla o la noce), 50 g di burro, 200 g di mandorle pelate, due tazze di brodo vegetale, due tazzine di caffè, olio d oliva extravergine e sale. Arrotolate e legate l arrosto o chiedetelo già preparato in tal maniera al macellaio, quindi adagiatelo in un tegame antiaderente e scaldatelo a fuoco alto. In un altra padella antiaderente con poco olio tostate leggermente le [ segue ]

22 22 BUON CIBO mandorle tritate. Fate attenzione a non bucherellare la crosta dell arrosto per non far disperdere il liquido interno alla carne. Aggiungete le mandorle e bagnate il vitello con le due tazzine di caffè. Poi infornate l arrosto a 180 e fate cuocere per circa un ora, a seconda di come preferiate il grado di cottura. In alternativa, continuate la cottura nel tegame, girando l arrosto di tanto in tanto fino a quando non sarà pronto secondo il vostro gusto. Ricetta Budino al caffè Concludete il vostro menu a tema con un dessert classico, rivisitato nella versione al caffè. Per 4 persone procuratevi: 4 cucchiai di farina bianca, 4 tazzine di caffè, 50 g di cioccolato, 300 g di zucchero. Per prima cosa, preparate il caffè, una quantità pari circa a quattro tazzine: versate poi tutto il preparato in un pentolino insieme alla farina e mescolate bene, fino a far bollire il liquido così composto per qualche minuto. Adesso sciogliete il cioccolato in due tazze d acqua e unite questo al pentolino con il caffè e la farina: fate bollire il tutto fino a che non diventa denso e poi versate il liquido in uno stampino da budino, che prima va bagnato con acqua fresca. Lasciate il preparato in frigo fino a che non sia ben raffreddato e gelatinoso. A questo punto, il vostro budino al caffè è pronto per essere consumato. Gelato al caffè Facile da preparare, fresco e gustoso: il gelato al caffè. Procuratevi mezzo litro di caffè, mezzo di latte, otto tuorli d uovo e 300 g di zucchero. Ecco come preparare il gelato: scaldate il latte fino a farlo bollire, poi aggiungete, mescolando, il mezzo litro di caffè. Sbattete quindi i tuorli con lo zucchero e in un pentolino a fuoco basso girate bene il tutto: uova e zucchero, caffè e latte. Lasciate che il composto bolla, poi fate raffreddare e mescolate di tanto in tanto: quando l amalgama sarà fredda, mettetela in un contenitore e quindi nel congelatore. Orzo profumato al caffè con radicchio Un ottima variante come primo piatto. Ingredienti per 4 persone: 350 g di orzo perlato, un cucchiaino di caffè in polvere, un quarto di cavolo verza, mezza cipolla, un radicchio trevigiano, una noce di burro, un cucchiaio di grana, mezzo litro di brodo vegetale, sale e pepe. Tritate la cipolla e rosolatela con il burro: lavate e tagliate il cavolo e il radicchio e uniteli al soffritto, fate cuocere per cinque minuti. Versate l orzo e tostatelo a fuoco alto, aggiungendo il brodo. Quando l orzo è al dente, unite pepe e grana. Fate mantecare e poi disponete l orzo in piatti spolverati col caffè.

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24 24 BUON CIBO L omelette del con saporita energia ( ) Si prepara con una manciata di ingredienti in pochi minuti. Il piatto tipico francese è una ricetta versatile ed economica che ci piace! Si desume immediatamente dalla parola: l omelette è una ricetta tipica della cucina francese. Ma per la sua versatilità, la facilità di preparazione e la velocità di cottura, è diffusa e apprezzata anche da noi. Ideale per un pranzo o una cena dell ultimo minuto, è nutriente (grazie alle uova), è light nella sua versione base o ricca se farcita con affettati e formaggi. Ripiena di verdure, è un ottima soluzione per i vegetariani. È simile a una frittata ma, a differenza di questa, viene cotta solo da un lato e poi ripiegata in due su se stessa a formare una mezzaluna. Ricetta Omelette con patate, scamorza e speck Vediamo insieme come preparare l omelette del contadino, con ingredienti golosi come lo speck, le patate e la scamorza. Per quattro persone vi servono: 6 uova, 3 cucchiai di latte, 60 g di burro, 150 g di speck, 250 g di patate, 150 g di scamorza, sale quanto basta. In una ciotola sbattete le uova, ma fatelo il minimo necessario, affinché cioè si rompano il bianco e il rosso ma non si mescolino completamente, aggiungete il latte a filo, salate il composto a piacere e amalgamate. Per una versione ancora più gustosa, potete aggiungere all impasto di base circa 50 g di formaggio grattugiato. Una volta preparato il composto, prendete il burro, mettetelo all interno di una padella antiaderente, meglio se con il fondo in ceramica. Il burro deve fondere e spargersi per bene su tutta la superficie della padella. Prima di versare le uova, controllate che il burro sia della giusta temperatura, né troppo freddo né fumante: quando spariscono le bollicine e diventa dorato, è il momento di aggiungere le uova. Fatele cuocere uniformemente su tutta la superficie della padella a fuoco vivace per pochi minuti. I francesi amano lasciare l interno un po crudo (anche detto baveuse ), ma il grado di cottura dipende dai vostri gusti personali. È importante che, quando l omelette inizia a rapprendersi, stacchiate i bordi con una paletta di legno e muoviate un pochino la padella avanti e indietro. A questo punto è il momento di aggiungere la farcitura: per ogni omelette stendete qualche fetta di speck, la dadolata di patate che avete precedentemente tagliato a cubetti e cotto in padella con un filo di olio di oliva, e qualche fettina di scamorza. Richiudete a libro. Lasciate cuocere ancora qualche minuto, lasciando il tempo alla scamorza di iniziare a sciogliersi. Potete preparare 2 omelette grandi, che poi dividerete in due per ottenere 4 porzioni oppure 4 piccole omelette indivi-

25 25 tadino duali: in quest ultimo caso, dovrete solo suddividere il composto di uova in 4 parti uguali e utilizzare una padella più piccola. Servite le vostre omelette belle caldi su un piatto da portata. Eventualmente guarnite con del prezzemolo e con una spruzzatina di erba cipollina tritata. La versione vegetariana L omelette si presta bene per essere un piatto per vegetariani, o comunque per chi predilige un menu senza carne. Per una porzione, procuratevi 2 uova, una noce di burro, 2 cucchiai di pomodori secchi tagliati, 2 cucchiai di feta sbriciolata, mezza tazza di spinaci strizzati e tagliati, sale quanto basta. Seguite il procedimento base per l omelette e farcite con i gustosi ingredienti. Chiudete a metà e servite la vostra omelette a base di spinaci, feta e pomodori secchi. Omelette del contadino con 2,50 euro a persona Patate pasta gialla Le patate Primia a pasta gialla mantengono un ottima consistenza. Sono compatte, sode e poco farinose, adatte per le vostre preparazioni in padella, al forno o fritte. Confezione da 2 Kg - Prezzo 2,38 euro Speck stagionato in vaschetta Lo speck stagionato Primia è una garanzia di qualità per i vostri piatti tipici. Lo trovate nella comoda confezione da 100 grammi in fette sottili senza glutine. Confezione da 100 gr - Prezzo 2,98 euro Scamorza bianca Con il suo gusto tipico arricchisce le vostre ricette più fantasiose. Sceglietela bianca per una versione delicata, affumicata per un sapore più intenso. Ottima anche consumata cruda. Confezione da 200 gr - Prezzo 2,15 euro Latte intero Nella confezione da un litro, il latte intero Primia aggiunge ai vostri piatti la genuinità del latte nostrano. Perfetto anche con solo un cucchiaino di miele e qualche biscotto da inzuppare. Confezione da 1 L - Prezzo 0,99 euro Uova grandi Prodotte da galline allevate a terra, le uova grandi fresche Primia sono una riserva di energia da sfruttare al naturale o per la preparazione di piatti dolci o salati. Confezione da 6 pezzi - Prezzo 1,59 euro Burro italiano Con la sua consistenza vellutata il burro Primia, 100% italiano, è perfetto per ricette dolci e salate e per essere gustato a colazione sulle fette biscottate. Confezione da 125 gr - Prezzo 0,99 euro Il prezzo riportato in alto si riferisce alla quantità di prodotto necessaria per la preparazione della ricetta.

26 26 BUON CIBO La trota prelibatezza ( ) Andiamo alla scoperta delle qualità e delle proprietà di questa apprezzata specie ittica che popola le nostre acque. Chi se ne intende un po lo sa. Non ci sono solo speck, formaggi e mele fra le nostre eccellenze gastronomiche. Conosciute in tutta Europa e anche oltre per il gusto delicato e inconfondibile, le trote del Trentino- Alto Adige sono apprezzate sin da tempi antichissimi. Documenti del XI secolo raccontano della pesca sul territorio trentino e a un paio di secoli più tardi risalgono le norme che disciplinavano, in maniera severa, la cattura di pesci nelle acque del fiume Sarca. IGP Trote del Trentino In virtù delle loro caratteristiche uniche, trote e salmerini del Trentino hanno ottenuto importanti riconoscimenti, ultimo dei quali è il marchio d origine IGP (Indicazione geografica protetta). La zona consentita di produzione per le Trote del Trentino comprende l intero territorio della Provincia autonoma di Trento e il comune di Bagolino, in provincia di Brescia. In questo modo è stato premiato il grande lavoro dell Associazione dei Troticoltori Trentini, operativa dal Le varietà Oggi sul territorio del Trentino-Alto Adige, sono presenti diverse varietà di trota, specie che costituisce la maggioranza della popolazione ittica della regione. Fra queste la trota fario, la marmorata, quella iridea, la trota di lago e il salmerino. La prima abita essenzialmente i torrenti e i ruscelli d alta quota, più vicini alle sorgenti, mentre la seconda si trova nei fiumi più grandi come Adige, Sarca, Brenta, Noce e principali affluenti. Nei laghi, invece, si trovano, oltre alle varietà sopracitate, anche esemplari di salmerino alpino. Le caratteristiche La trota fario è riconoscibile per il corpo slanciato e ricoperto da piccole squame. Sul dorso e sui fianchi ha piccole macchie rotonde, nere o rosse. La livrea varia molto a seconda dell habitat, difficile trovare due esemplari identici. Quelle di fiume superano di rado i 30/35 centimetri, mentre gli esemplari lacustri sono più grossi. La marmorata si distingue per le sinuose linee irregolari sui fianchi e il corpo slanciato. Può superare anche il metro di lunghezza e vive nei tratti superiori dei fiumi più grandi; le sue carni sono piuttosto rinomate e fanno sì che sia ambita da cuochi e pescatori dilettanti. Perciò è stata oggetto di fecondazione artificiale, in modo da garantire il ripopolamento. Abita acque correnti fresche, limpide e ben ossigenate. Il fiore all occhiello La iridea è di colore bruno-verdastro ed è cosparsa di macchie tondeggianti nere; sul fianco è impossibile