Lingua Linguaggio acquisire e usare
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- Eugenia Corradi
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1 Il linguaggio Lingua vs linguaggio Proprietà delle lingue Struttura delle lingue Processi di riconoscimento dei suoni e delle parole Acquisizione Linguaggio e pensiero
2 Lingua vs linguaggio Lingua: il sistema convenzionale di simboli (dotati di significato) e di regole condiviso da un determinato gruppo sociale. E il modo concreto e determinato storicamente in cui si manifesta la capacità del linguaggio umano Linguaggio: La facoltà mentale propria dei membri della specie umana di acquisire e usare la lingua o le lingue a cui sono esposti
3 La psicolinguistica? «Il compito centrale di questa nuova scienza consiste nel descrivere i processi psicologici che hanno luogo quando ci serviamo di enunciati.» (George Miller, 1967)
4 Psicolinguistica: Studio dei processi sottostanti a comprensione, produzione e acquisizione del linguaggio LINGUAGGIO Comprensione lettura modalità visiva/scritta scrittura parole frasi testo Produzione ascolto modalità uditiva/orale parlato Acquisizione
5 Le Funzioni adattive del linguaggio Ogni cultura umana per quanto isolata ha sviluppato una o più lingue Le funzioni adattive del linguaggio: Si è evoluto quando gli uomini si riunirono per costituire unità sociali più ampie: suddivisione del lavoro, necessità di sviluppare costumi sociali, di comunicare pensieri, conoscenze È alla bas edi moltissime attività anche del nostro pensiero Potente meccanismo di apprendimento: in forma orale o scritta rende disponibile conoscenze accumulate nel corso di generazioni
6 Le proprietà delle lingue Proprietà fondamentali: È simbolico È strutturato Trasmette un significato È generativo Consente la dislocazione
7 È simbolico Le proprietà delle lingue Sistema che mette in relazione segnali < --- > significato Capacità di produrre e capire segnali 1) Segnali (codici esterni): suoni, segni grafici, segni gestuali 2) Significato (codice interno): rappresentazione mentale
8 Le proprietà delle lingue E strutturato Grammatica: insieme delle regole che dettano come si possono combinare i simboli per creare unità di comunicazione dotate di significato Sintassi: insieme delle regole che determinano l'ordine delle parole all'interno della frase
9 Le proprietà delle lingue Trasmette un significato Benche siano arbitrari I segni/simboli attivano delle rappresentazione mentali nella mente di un altra persona. La parola porta un significato che si arricchisce o si impoverisce con l uso della parola e ne riflette le variazioni culturali
10 Memoria semantica: Rete di unità concettuali interconnesse
11 Parole ambigue semanticamente merlo vite Parole polisemiche: operazione, linea
12 Le proprietà delle lingue È generativo: è possibile combinare I simboli della lingua per generare un lnumero infinito di messaggi con significato nuovo (fonemi, lettere dall alfabeto, parole) Consente la dislocazione: è possiile parlare di eventi e oggetto che non sono presenti.
13 Linguaggio e Comunicazione Linguaggio e comunicazione sono la stessa cosa? Gli esseri umani non comunicano solo verbalmente Anche gli altri animali comunicano
14 Linguaggio delle api Mediante : schemi di movimento ( danze ) eseguiti sulle pareti verticali dell alveare 1) danza circolare 2) danza dell addome Che cosa comunicano le api : - distanza - direzione - tipo di cibo
15 Linguaggio delle api Schemi di movimento ( danze ) sulle pareti verticali dell alveare 1) danza circolare: - la fonte di cibo è nel raggio di 10 metri - la velocità e la durata segnalano la ricchezza della fonte di cibo - la fragranza dell ape segnala il tipo di fonte di cibo 2) danza dell addome: - indica posizione di fonti di cibo a distanze superiori ai 100 metri - direzione - distanza esatta
16 Linguaggio delle api Parametri : - velocità - durata - inclinazione (angolo) - direzione - fragranza à combinatoria
17 Linguaggio delle api : Combinatoria MA: sistema di significati limitato à impossibilità di utilizzare segnali nuovi, di comunicare su situazioni nuove (diverse) Linguaggio animale : Sistema di segni chiuso
18 Linguaggio umano: Sistema aperto Combinatoria illimitata (sfruttata solo in parte) fra parti del segnale e parti del significato Possibilità di trasmettere un numero infinito di significati = produttività
19 Il linguaggio utilizzato dagli animali manca della grammatica e delle costruzioni complesse
20 Struttura della lingua: Parti del Segnale Settori di studio Suoni o fonemi Morfemi Parole Frasi Discorsi, testi, conversazioni Fonologia Morfologia Semantica Sintassi Pragmatica Lessico
21 La struttura delle lingue
22 La struttura delle lingue Fonema: unità minima di suono che viene riconosciuta come distinta in una data lingua Gli esseri umani sono in grado di produrre 100 fonemi; l italiano ne ha circa 30 Morfema: unità più piccola del linguaggio dotata di significato Solitamente una sillaba I morfemi formano le parole
23 Morfologia flessiva TAVOL(o/i) BELL(o/a) BELL(i/e) PIANG(ev(o) numero genere e numero persona, numero, tempo, modo Morfologia derivazionale TAVOLO TAVOLATA INTAVOLARE CENTROTAVOLO
24 La struttura delle lingue Le parole formano le frasi Le frasi formano un periodo Discorso: frasi combinate in paragrafi, articoli, libri, conversazioni, ecc. Il più completo livello di comunicazione
25 Comprendere e produrre il discorso Elaborazione bottom-up: analizza i singoli elementi di uno stimolo per poi combinarli a formare una percezione unificata Singoli fonemi /k/a/s/a/ à casa àsingole paroleàfrasi
26 Come riconosciamo i suoni (o fonemi)? Il sistema uditivo esegue un compito incredibilmente complesso consentendoci di riconoscere i suoni linguistici: filtriamo i suoni non linguistici, siamo insensibili alle variazioni di timbro di accento di chi parla Studi di fmri mostrano che alcune aree del cervello sono attivate maggiormente quando le persone ascoltano vocalizzazioni umane invece rispetto ad altri suoni: le regioni più marcate sono nel lobo temporale, sulla corteccia uditiva
27 Come riconosciamo i suoni (o fonemi)? Quindi l elaborazione del linguaggio inizia con l elaborazione uditiva delle differenze sensoriali Una di queste differenze ad esempio è Voice onset time: o VOT (tempo di inizio della sonorità. /ba/ /pa/: le corde vocali vibrano per entrambi i suoni, ma a tempi diversi /ba/ entro 20 msec. /pa/ 40 msec. dopo l apertura delle labbra.
28 La percezione del parlato è più difficile di quella dello scritto: fenomeno della coarticolazione mancanza di confini fra le parole (segmentazione):
29 La percezione del parlato è più difficile di quella dello scritto: mancanza di invarianza:uno stesso fonema cambia struttura acustica a seconda del contesto (fonemi vicini). Privi sia di autonomia percettiva sia di invarianza acustica Esperimento: I due fonemi /d/ e /u/ che noi percepiamo nella sillaba / du/ in realtà sono fusi ed embricati tra loro che non è possibile, neppure con una strumentazione sofisticata, individuare il punto dove finisce l uno e inizia l altro. Se a partire dalla banda magnetica dove è stata registrata la sillaba /du/, si tolgono progressivamente porzioni sempre più ampie di registrazione, ad un certo punto si cessa di percepire la sillaba senza arrivare a percepire il fonema /d/, cosa che sarebbe logico avvenisse se i due fonemi fossero giustapposti. Riconosciamo i suoni linguistici sulla base di raggruppamenti più ampi dei singoli fonemi
30 La percezione del parlato è più difficile di quella dello scritto: mancanza di confini fra le parole (segmentazione): la percezione di dove esattamente comincia e finisce ogni parola di una frase è difficoltosa perchè le persone quando parlano non fanno una pausa tra una parola e l'altra I cali dell emissione di energia tra una parole e l altra sono spesso minori dei cali tra i segmenti all interno delle singole parole
31 Dal continuo al discreto
32 Comprendere e produrre il discorso Elaborazione top-down: le informazioni sensoriali vengono interpretate alla luce di conoscenze, idee e aspettative esistenti
33 Percezione dei fonemi: ruolo del contesto v Effetto di reintegrazione dei fonemi (Warren & Warren, 1970) up top [peel buccia, heel tacco ] bottom down */ee/l - Il contesto è in grado di disambiguare il fonema mascherato: It was found that the *eel was on the orange It was found that the *eel was on the shoe [peel e heel] Riconosciamo I suoni linguistici sulla base di raggruppamenti più ampi
34 Segmentazione del parlato: effetto del contesto Implicitamente impariamo ad utilizzare diversi indizi per capire quando finisce una parola e ne comincia un'altra Impariamo che è improbabile che si verifichino alcune sequenze di fonemi all'interno di una stessa parola Utilizziamo il contesto fornito dalle altre parole di una frase per interpretare il significato di ogni singola parola Pollack e Pickett: hanno registrato delle conversazioni e fatto ascoltare a soggetti indipendenti segmenti di una, due, tre o quattro parole estratte da queste registrazioni: la prima parola da sola veniva riconosciuta nel 32%-65% Se ascoltavano segmenti di 4 parole i soggetti erano in grado di identificare la parola iniziale nel 70%-100%
35 e per il linguaggio scritto c è un elaborazione top-down?
36 Comprendere e produrre il discorso Elaborazione top-down: le informazioni sensoriali vengono interpretate alla luce di conoscenze, idee e aspettative esistenti Implicitamente impariamo ad utilizzare diversi indizi per capire quando finisce una parola e ne comincia un'altra Impariamo che è improbabile che si verifichino alcune sequenze di fonemi all'interno di una stessa parola Utilizziamo il contesto fornito dalle altre parole di una frase per interpretare il significato di ogni singola parola
37 Come avviene il riconoscimento delle parole e quali variabili lo influenzano?
38 Riconoscimento udi0vo Riconoscimento visivo Lessico fonologico di input / albero/ Lessico ortografico di input ALBERO Sistema semantico Lessico fonologico di output / albero/ Lessico ortografico di output ALBERO
39 Il riconoscimento visivo delle parole Il processo di riconoscimento visivo delle parole è automatico e obbligatorio, come dimostrato dall'effetto Stroop
40 Modelli a due vie (Coltheart, 1978) Macchina /makkina/ VIA LESSICALE VIA NON-LESSICALE Risposta
41 19 Analisi Quan0ta0va La partita è molto combattuta perché le due squadre 8 tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era molto importante per la classifica finale. 14 La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era molto importante per la classifica finale
42 Proprietà delle parole che influenzano velocità e accuratezza di esecuzione dei compi0 lessicali ü FREQUENZA ü ETA DI ACQUISIZIONE ü FAMILIARITA ü CONCRETEZZA ü IMMAGINABILITA ü COMPOSIZIONE MORFOLOGICA ü LUNGHEZZA
43 Il riconoscimento delle parole Frequenza delle parole Quanto spesso una parola si presenta in una data lingua orale o scritta Influenza la velocità di riconoscimento Molti lessici di frequenza a disposizione (bambini adulto; orale, scritto) Età di acquisizione Età alla quale si impara una parola Denominazione più rapida per parole acquisite in giovane età e ad elevata frequenza rispetto a quelle acquisite tardi e a bassa frequenza
44 Istruzioni Con questo studio intendiamo raccogliere le vostre valutazioni sull età a cui pensate di avere appreso per la prima volta una serie di parole e il loro significato, o in forma parlata o in forma scritta. Nelle pagine seguenti troverete una lista di parole. Ogni parola è seguita da una scala a sette punti, come quella riportata qui sotto: appresa all età di e oltre anni anni anni anni anni anni anni Il vostro compito consiste nell attribuire un punteggio a ciascuna parola in base all età a cui pensate di averla appresa. Segnate con una crocetta il valore che avete scelto. Ad esempio, se pensate di aver appreso una parola all età di 7 anni, allora segnate il valore 4 sulla scala accanto a quella parola; se pensate di aver appreso una parola all età di 2 anni, allora segnate il valore 1 sulla scala accanto a quella parola; e così via. Cercate di utilizzare l intera scala e al tempo stesso non preoccupatevi di quanto spesso attribuite un valore rispetto ad un altro. Assegnare un solo punteggio a ciascuna parola. Ricordarsi di valutare tutte le parole. Attenzione: il compito può essere eseguito solo da persone di madrelingua italiana Barrare con una crocetta il sesso di appartenenza e indicare l età F M Età:
45 Misure oggecve di EA : Denominazione di figure da parte di bambini di età diverse Valutazioni di genitori e insegnank
46 IL PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO (PVB) (Caselli & Casadio, 1995) È un questionario rivolto a genitori, pediatri, psicologi, insegnanti e ricercatori. Consente di raccogliere dati sullo sviluppo linguistico dei bambini e di confrontarli con quelli di popolazioni differenti. Gesti e Parole Per bambini di età tra 8-17 mesi Composto da due schede distinte Parole e Frasi Per bambini di età tra mesi (670 parole in 23 categorie)
47 Il Primo Vocabolario del Bambino -Questionario MacArthur- (Caselli e Casadio, 1995) Appendice E - Percentuale di bambini che producono le singole parole (età mesi) Parole % Mamma 97,15 Papà 96,11 Nonna 94,56 Bau Bau 94,30 Acqua 93,78 Nonno 90,93 Miao 88,86 Pappa 85,23 Palla 84,72 Latte 84,46 Scarpe 84,46 Pane 82,12 Mela 80,05 Biscotti 79,53 Bimbi 78,76 Mano 77,72 Parole % Zia 76,94 Cane 74,87 Pizza 74,09 Caramella 73,83 Bocca 73,58 Gatto 73,32 Naso 73,32 Carne 73,06 Ciuccio 73,06 Zio 72,80 Banana 72,02 Bello 72,02 Occhio 71,50 Piede 70,98 Dito 70,73 Capelli 70,21
48 Proprietà delle parole che influenzano velocità e accuratezza nei compiti lessicali Frequenza della parola AF BF ORGANO vs ARGANO Ø influenza : Lettura Ø Decisione lessicale ORTANO - ORGANO ARTANO - ARGANO Ø Categorizzazione semantica Ø Comprensione Ø Denominazione di oggetti Ø
49
50 EffeC di frequenza Età acquisizione
51
52 LIBRO FEBBRE QUATTRO CUORE OLIO RAGNO IMPORTANZA DELL ETA DI ACQUISIZIONE DI UNA PAROLA > > > > > > FIBRA FABBRO QUARTO CUOIO BALIA OGNUNO Parole Fd U Fd U EA Parole Fd U Fd U EA LE LA LE LA Scienza ,80 Zebra ,80 Coscienza ,03 Litro ,45 Igiene 0 5 4,33 Cetra 0 0 5,70 Società ,07 Febbre ,37 Usciere 0 0 5,23 Labbro ,00 Ascella 0 0 3,70 Quattro ,20 Gente ,87 Fabbro ,13 Scena ,97 Spettro ,53 Macello 0 0 4,47 Febbre ,37 Conoscenza ,50 Labbro ,00 Aglio 8 0 3,47 Quattro ,20 Caviglia 9 0 3,60 Fabbro ,13 Migliaia ,00 Spettro ,53 Paglia ,23 Cuoco ,30 Olio ,87 Scuola ,37 Balia 8 8 4,33 Cuore ,40 Vigilia ,63 Cuoio ,07 Milione ,17 Scuotere ,70 Italia ,60 Squalo ,20 Vaniglia 0 0 3,93 Aquila ,10 Ognuno ,07 Quarto ,97 Segno ,47 Quarzo 0 0 5,40 Compagno ,90 Squama 0 0 4,57 Pugnale 7 9 3,43 Quota ,63 Ragno ,60 Liquore ,00 Niente ,37 Equo 0 0 5,17 Genio ,97 Iniquo 0 0 5,97 Geranio 0 7 4,17 Obliquo ,43 Paniere ,30 Cerniera 0 0 3,50 Libro ,33 Fibra ,77
53 ORIGINAL RESEARCH ARTICLE published: 19 November 2014 doi: /fpsyg The effect of morphology on spelling and reading accuracy: a study on Italian children Paola Angelelli 1 *, Chiara Valeria Marinelli 2 and Cristina Burani 3,4 1 Department of History, Society and Human Studies, University of Salento, Lecce, Italy 2 Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Santa Lucia, Rome, Italy 3 Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Rome, Italy 4 Department of Life Sciences, University of Trieste, Trieste, Italy Edited by: Peter F. De Jong, University of Amsterdam, Netherlands Reviewed by: Séverine Casalis, Université de Lille Nord de France, France Judith Rispens, University of Amsterdam, Netherlands *Correspondence: Paola Angelelli, Department of History, Society and Human Studies, University of Salento, 45/47 Stampacchia Street, Lecce, Italy paola.angelelli@ unisalento.it In opaque orthographies knowledge of morphological information helps in achieving reading and spelling accuracy. In transparent orthographies with regular print-to-sound correspondences, such as Italian, the mappings of orthography onto phonology and phonology onto orthography are in principle sufficient to read and spell most words. The present study aimed to investigate the role of morphology in the reading and spelling accuracy of Italian children as a function of school experience to determine whether morphological facilitation was present in children learning a transparent orthography. The reading and spelling performances of 15 third-grade and 15 fifth-grade typically developing children were analyzed. Children read aloud and spelled both low-frequency words and pseudowords. Low-frequency words were manipulated for the presence of morphological structure (morphemic words vs. non-derived words). Morphemic words could also vary for the frequency (high vs. low) of roots and suffixes. Pseudo-words were made up of either a real root and a real derivational suffix in a combination that does not exist in the Italian language or had no morphological constituents. Results showed that, in Italian, morphological information is a useful resource for both reading and spelling. Typically developing children benefitted from the presence of morphological structure when they read and spelled pseudowords; however, in processing low-frequency words, morphology facilitated reading but not spelling. These findings are discussed in terms of morpho-lexical access and successful cooperation between lexical and sublexical processes in reading and spelling. Keywords: morphology, spelling, orthography, typically developing readers/spellers, transparent orthographies
54 Non Parole FIGURE 2 Reading and spelling performance (percentage of errors) on pseudowords made up of real roots and derivational suffixes [R + S + ]
55 Comprendere e produrre il discorso Linguaggio e cervello: Le funzioni del linguaggio sono distribuite in diverse aree del cervello L'area di Broca è quella più coinvolta nella produzione e nell'articolazione delle parole L'area di Wernicke è cruciale per la comprensione del linguaggio La corteccia visiva gioca un ruolo importante nell'elaborazione di lettere e parole scritte
56 Corteccia motrice Area di Broca Corteccia udi0va primaria
57 Aree cerebrali coinvolte nei vari aspetti del linguaggio
58 L'acquisizione della lingua madre Acquisizione del linguaggio: processo innescato a livello biologico all'interno di un ambiente di apprendimento sociale Chomsky: Dispositivo di acqusizione del linguaggio (LAD): meccanismo biologico innato che fornisce le regole generali della grammatica ( grammatica universale ) comuni a tutte le lingue Tra I principi insiti: le lingue contengono elementi nominali ed elementi verbali (soggetti, predicati e aggettivi) che sono organizzati in modo particolare
59 L acquisizione del linguaggio Il processo di apprendimento sociale Le madri e i padri parlano ai figli in un'intonazione alta definita maternese: utilizzo di frasi brevi, semplici, ben strutturate e ripetitive pronuncia chiara, intonazioni esagerate, accurate distinzioni tra fonemi simili, parole concrete Il discorso si riferisce ad oggetti tangibili, che il bambino può vedere (modo pià semplice per imparere le parole) Tommasello e Ferrar: I bambini di mamme che parlavo soprattutto degli oggetti che esse stavano guardando cominciavano a parlare prima
60 L acquisizione del linguaggio Gli adulti spesso estendono il discorso dei bambini e questo senza dubbio aiuta ad imparare la struttura sintattica BAMBINO SEGGIOLONE IL BAMBINO è NEL SEGGIOLONE? Quando gli aduli parlano con i bambini l elemento più importante è l attenzione del bambino: quando un bambino sembra interessato continuamo, se notiamo segni di disattenzione semplifichiamo il livello del discorso fino a quando non otteniamo di nuovo la sua attenzione
61 Il normale sviluppo del linguaggio 1-3 mesi: Distingue i suoni verbali da quelli non verbali e preferisce i primi 4-6 mesi: Cominciano i suoni balbettanti, che contengono virtualmente suoni di tutte le lingue mesi: I suoni balbettanti si limitano ai soli fonemi che sente nella lingua parlata dagli altri. Comincia a imitare i suoni delle parole che sente pronunciare dagli altri. 12: Prime parole riconoscibili mesi: Il vocabolario si espande fino a comprendere un numero di parole che va da 50 a 200. Prime frasi rudimentali con scarso o nullo uso di funtori o dei verbi ausiliari (posso, voglio)
62 Il normale sviluppo del linguaggio 2 4 anni: Il vocabolario si espande rapidamente al ritmo di diverse centinaia di parole ogni sei mesi. Comparsa di parole che esprimono concetti astratti o descrivere oggetti immaginari e idee -Sintassi basilare: le frasi diventanompiù lunghe, e sintatticamente più corrette 4-5 anni: Il bambino ha imparato la regole grammaticali basilari per unire nomi, aggettivi, articoli, congiunzioni e verbi e combinarle in frasi dotate di significato
63 Linguaggio e pensiero
64 Linguaggio e pensiero Ipotesi del relativismo linguistico (Sapir e Whorf) il linguaggio non solo influenza, ma modella e produce il pensiero Un essere umano può pensare solo nelle categorie dategli dal linguaggio delle sua cultura Quindi le persone che parlano lingue differenti avrebbero sistemi cognitivi diversi
65 Linguaggio e pensiero Ipotesi del relativismo linguistico (Sapir e Whorf) Vari studi antropologici Gli indiani Hopi non hanno parole che indicano il tempo (passato, futuro): concetti come il tempo e il suo scorrere, ritenuti universali, non costituisce una nozione generale per un indiano Hopi
66 Piaget: al pensiero spetta il primato sul linguaggio Il linguaggio è una espressione della capacità umana di pensare in simboli. Tale capacità si sviluppa in uno stadio prelinguistico dell intelligenza sensomotoria Gli schemi di azione come per esempio il prendere si formano prima degli schemi linguistici: quindi lo sviluppo del pensiero precede lo sviluppo del linguaggio
67 Linguaggio e pensiero Una versione rinnovata dell ipotesi del relativismo linguistico considera come alcune forme di linguaggio influiscano su determinati aspetti di pensiero Ad esempio abilità matematiche più carenti nei bambini inglesi rispetto agli asiatici (Zhou et al. 2005): La logica di pensiero in base 10 è favorita dal sistema lessicale dei numeri nei bambini cinesi (11 dieci-uno; 12 dieci-due, etc)
68 Il bilinguismo Un rispetto alle relazioni tra pensiero e linguaggio è il bilinguismo La capacità di parlare due lingue fornisce vantaggi cognitivi significativi rispetto al parlare una sola lingua: Per esempio, soggetti bilingui dimostrano più flessibilità cognitiva e comprendono concetti con più facilità rispetto a chi parla una sola lingua.! Questo li rende generalmente più flessibili nella risoluzione di problemi (Hong, 2000; Sanz, 2000; Heyman e Diesendruck, 2002)
69 Il bilinguismo Il cervello bilingue: Esiste una certa variabilità interindividuale rispetto a come le diverse lingue siano rappresentate nel cervello La lingua madre e la seconda lingua hanno maggiore probabilità di condividere la stessa rete neurale quando: La seconda lingua è stata appresa in tenera età La seconda lingua è stata appresa più avanti negli anni ma è padroneggiata quasi perfettamente
70 Il Modello della Coorte (Marslen-Wilson e Tyler, 1980; Marslen-Wilson e Warren, 1994) Quando sentiamo una parola costruiamo contemporaneamente una coorte di possibili item che condividono una parte iniziale T TA TAL TALP Tabella TAbella Tale Talpa TAle TAlpa TALe TALpa TALPa Tinca Torbido T... La coorte contiene progressivamente un numero sempre minore di elementi fino ad arrivare al riconoscimento della parola
71 Il modello della Coorte (Marslen-Wilson, 1984; 1989) Il processo di riconoscimento procede secondo tre fasi: Accesso Informazioni acustiche sono usate per attivare item lessicali, si genera un set di candidati: la coorte Selezione Viene scelto uno solo dei candidati Punto di riconoscimento/unicità Integrazione Vengono utilizzate proprietà semantiche e sintattiche della parola per integrarla nella rappresentazione della frase La coorte contiene progressivamente un numero sempre minore di elementi fino al riconoscimento della parola. Il contesto può intervenire nelle fasi di selezione e integrazione.
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