Comunicazione Vs. Linguaggio
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- Adelaide Lupo
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2 Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: La trasmissione di informazioni mediante messaggi da un emittente a un ricevente si realizza all interno di un gruppo (natura sociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni interpersonali (natura relazionale) prevede: la condivisione di significati e di sistemi di segnalazione (natura culturale) l accordo sulle regole sottese a ogni scambio (natura convenzionale)
3 Segni e Codici Ciò che caratterizza l atto comunicativo è di mettere in relazione due piani: il piano dell espressione (come ci si esprime; gesti, parole, un fischio, un cartello, un espressione del volto) il piano del contenuto (cosa viene espresso; informazioni, desideri, emozioni)
4 Segni e Codici Secondo Pierce sono possibili 3 relazioni tra il piano dell espressione e quello del contenuto: 1. Arbitraria: con l utilizzo di simboli, la relazione è convenzionalizzata, frutto dell accordo sociale all interno di un gruppo (la parola treno, il numero 999, la nota FA)
5 Segni e Codici 2. Iconica: con l utilizzo di icone, l espressione rimanda direttamente all oggetto di riferimento, grazie alla somiglianza tra i due (un disegno, una fotografia, un suono onomatopeico) «chicchirichì»
6 Segni e Codici Sono possibili 3 relazioni: 3. Contigua: con l utilizzo degli indici, vi è una relazione di contiguità temporale e/o spaziale tra espressione e contenuto (espressioni emotive del volto, gesto di indicazione)
7 La diversa natura della relazione porta a una diversa complessità del contenuto veicolato dall espressione: Indici: si riferiscono al qui e ora della comunicazione Icone: richiedono il riconoscimento di una somiglianza tra espressione e contenuto Simboli: permettono di riferirsi a contenuti di tipo astratto. Permettono di comunicare su eventi passati, presenti, futuri, desideri, stati d animo etc.
8 Segni e Codici SEGNI simboli, icone, indici CODICI stabiliscono le corrispondenze tra espressione e significato dei segni e le regole di combinazione, permettendo la trasmissione di un messaggio (comunicazione) tra due individui che ne condividono la conoscenza (semiotica)
9 Modello comunicativo Il modello della comunicazione può essere sintetizzato in 6 (+1) elementi:
10 Linguaggio e lingua Lingua: il sistema simbolico astratto e socialmente determinato e condiviso (lingua italiana, LIS, inglese etc.) Linguaggio: la capacità cognitiva che consente l uso della lingua - facoltà di comunicare simbolicamente. La capacità di usare simboli, segni linguistici, è legata alla capacità di rappresentarsi nella mente la realtà esterna.
11 Comunicazione verbale e non verbale Il destinatario di un messaggio si affida, nel suo atto interpretativo, al codice linguistico ma anche ad aspetti comunicativi non verbali : alla mimica facciale ai gesti allo sguardo alla prossemica alla prosodia Ognuno di questi sistemi [non verbali] concorre alla generazione e alla elaborazione del significato di un atto comunicativo, producendo una specifica porzione di significato che partecipa alla configurazione finale del significato medesimo (Anolli 2006).
12 Elementi prossemici: distanza e sguardo Contenuto del messaggio: saluto Forma: azione convenzionalizzata, socialmente condivisa
13 Prosodia Fa riferimento alle caratteristiche soprasegmentali del parlato: intonazione, tono, ritmo, intensità della voce 600 rot ta 478 hz la pot ta 132 hz Time (s) 700 I bambini sono sensibili a queste caratteristiche fin dalla nascita! 442 hz 431 hz 374 hz 358 hz to re da i Time (s)
14 Prosodia: Informazioni sintattiche Luigi mangia? Luigi mangia. Luigi, mangia!
15 Prosodia: Informazioni sulla tonalità emotiva della comunicazione
16 Sorrisi Movimenti del corpo, del volto e degli occhi arricchiscono di significato la comunicazione Espressioni del volto emozioni, dubbi, certezze Oltre 7000 espressioni facciali e 19 configurazioni diverse di sorriso. Nel bambino sorriso endogeno nelle fasi di sonno REM sorriso esogeno provocato da stimoli esterni (in particolare la voce materna) sorriso diventa sociale verso i 2-3 mesi, in risposta al riconoscimento, ad esempio, di un familiare
17 Sguardo per instaurare un interazione e come regolatore di turno. Ne vengono studiati: intensità, durata, direzione. Lo sguardo varia in funzione dell intimità tra le persone, del genere, delle emozioni sottostanti e della cultura di appartenenza.
18 Gesti un insieme di movimenti articolati che produciamo col corpo o con le mani, in accompagnamento con le parole o in assenza di esse l insieme di movimenti o gesticolazione delle mani che accompagnano il parlato un movimento delle braccia e delle mani in uno spazio riservato alle espressioni simboliche Continuità funzionale gesto-parola il gesto aggiunge significato alle parole
19 I sistemi di comunicazione delle altre specie possono essere definite linguaggio? Studi su primati in habitat naturale o in cattività: Machachi distinguono vari tipi di richiamo sulla base della struttura acustica della vocalizzazione Certopitechi verdi usano un sistema distinto di allarmi per riferirsi a diversi predatori o a cibi diversi ( implica l esistenza di rappresentazioni diverse sulla base di caratteristiche acustiche o fisiche) Uso referenziale del linguaggio simile al linguaggio umano
20 È possibile far apprendere una lingua a un animale? A livello articolatorio impossibile per le differenze anatomiche E le lingua segnate? Non hanno mai raggiunto lo sviluppo linguistico di un bambino di 4 anni e l apprendimento è stato lento e difficile
21 Che cosa rende impossibile agli scimpanzè l apprendimento di una lingua umana? Non è mancanza di intelligenza Savage-Rumbaug (1994): limitata abilità nel produrre un numero consistente di suoni e segni differenti Tomasello (2009) e Karmiloff-Smith (2002): comunicazione gestuale delle grandi scimmie simile alla comunicazione umana (intenzionale, convenzionale). Mancano specifiche abilità socio-cognitive, in particolare la cooperazione resa possibile dalla capacità di attribuire agli altri stati mentali interni diversi dai propri (TOM). In più non usano i simboli e la grammatica! Hauser, Chomsky e Fitch (2001): qualità ricorsiva linguaggio umano.
22 Caratteristiche della lingua Sistema di comunicazione basato su segni in cui la relazione tra paino dell espressione e piano del significato è arbitraria e convenzionale. Tratti distintivi: Produttività: poche regole specifiche e un numero ristretto di elementi permettono la produzione di un numero infinito di frasi Composizionalità (creatività): regole e elementi sono diversamente combinabili Doppia articolazione: a livello di suoni (privi di significato) e a livello di parole e frasi (i.e. /p/ /a/ /n/ /e/; pane, pena ) Ricorsività: la possibilità di creare frasi e discorsi teoricamente infiniti
23 Suono Fonologia Lessico Significato Semantica Morfologia Sintassi Grammatica Contesto Pragmatica Funzioni comunicative Conversazione Discorso
24 Fonetica È lo studio dei suoni linguistici (foni) dal punto di vista fisico e psicologico /percettiva e articolatoria Fonologia Si occupa delle rappresentazioni astratte e delle regolarità dei suoni linguistici (fonemi) Un fonema è un unità a cui i parlanti attribuiscono un valore distintivo la cui funzione è fondamentalmente quella di distinguere una parola da un altra PENSO / SENSO
25 FONOLOGIA ITALIANA FONOLOGIA INGLESE
26 Semantica Si occupa dello studio del significato: - delle parole: semantica lessicale - delle frasi: semantica proposizionale (relazioni di significato fra le parole all interno di una frase) Morfologia Parte della grammatica che studia la forma delle parole (variabili -nome, articolo, aggettivo, pronome e verboe invariabili -avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione)
27 Morfema: sequenza minima di fonemi dotata di significato Morfologia libera Morfologia legata L insieme dei funtori (articoli, preposizioni, pronomi, congiunzioni) Legata alla parola a cui si accompagnano (flessioni di verbi, nomi, aggettivi) In italiano ampia morfologia legata le radici non hanno significato da sole (metto/metti/mette). In inglese il contrario (I you we their put; he/she/it puts)
28 Sintassi L insieme dei principi che governano il modo in cui le parole e i morfemi sono ordinati per formare una frase possibile in una data lingua Pragmatica Studia i meccanismi che permettono a parlanti e ascoltatori di interpretare il linguaggio nel contesto verbale e non verbale
29 Pragmatica Ne fanno parte: - La deissi: il modo in cui nelle diverse lingue si fa riferimento al contesto (persone, tempo, luogo ) - Gli atti linguistici: gli atti socialmente riconosciuti che compiamo attraverso un enunciazione linguistica (dichiarazione, ordine, dubbio ) - Le presupposizioni: le informazioni implicite necessarie per la corretta interpretazione dell atto linguistico (es.: Com è andata?) - I postulati e le implicature conversazionali: principi che governano la conversazione come attività sociale (alternanza dei turni )
30 Pragmatica Ne fanno parte: - Lo studio del discorso - tipi di discorso: racconto, barzelletta, ecc. - coesione testuale: l organizzazione delle diverse parti del discorso
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