ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI
|
|
- Elvira Valentino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Verona Facoltà di Economia - Sede di Vicenza Corso di Economia e Amministrazione delle Imprese Corso di Organizzazione Aziendale ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI Prof. Lapo Mola Relatore Sandra Soldà AA Vicenza, 14 Novembre 2007 Framework definitorio Organizzazione Una Organizzazione è un insieme pianificato di persone, attività e processi finalizzato al raggiungimento di un obiettivo comune, attraverso il principio della divisione del lavoro e delle funzioni e attraverso una gerarchia di autorità e responsabilità L Organizzazione è il complesso delle modalità secondo le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e quindi viene realizzato il coordinamento fra tali compiti L Organizzazione è un insieme di mezzi e di persone che, per il conseguimento di uno scopo preordinato, si dividono il lavoro assegnando a ciascuno compiti specifici e, conseguentemente, definiscono le modalità di coordinamento razionale di tali compiti Strutture + Persone + Processi = Organizzazione 2 1
2 Framework definitorio Struttura Organizzativa Vocabolario organizzativo (1 di 2) Definizione Una struttura organizzativa è il risultato dell applicazione dei criteri di divisione del lavoro e di aggregazione dei compiti in unità organizzative Unità organizzativa Definizione Un unità organizzativa è un sistema (costituito da persone e attività), cui è attribuito un insieme di funzioni, che svolge attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di business dell Azienda. Le persone e le attività che concorrono al raggiungimento di tali risultati sono raggruppate e poste in relazione fra di loro per poter lavorare in modo efficiente ed efficace Meccanismi Operativi Processo Posizione di lavoro Definizione I meccanismi operativi sono le regole che collegano e coordinano le attività delle diverse unità organizzative Definizione Un processo è un insieme di attività, sviluppate all interno di una organizzazione, collegate tra loro e finalizzate al raggiungimento di un obiettivo condiviso Definizione Una posizione di lavoro è un insieme di ruoli, compiti, attività e competenze. Non sempre una posizione di lavoro comprende più ruoli: in alcuni casi c è un rapporto uno ad uno fra ruolo e posizione di lavoro (es. la posizione di programmatore junior è composta dall unico ruolo programmatore ). La formalizzazione di una posizione di lavoro è chiamata job description 3 Framework definitorio Ruolo Definizione Vocabolario organizzativo (2 di 2) Un ruolo è un insieme di compiti che presentano fra di loro caratteri di omogeneità Compito Definizione Un compito è un insieme strettamente correlato di attività che vengono eseguite in sequenza temporale e logica Attività Procedura Definizione Un attività è l unità elementare di ciascun processo esecutivo e/o decisionale messa in atto da un individuo (es. inserimento della richiesta rent a sistema). Può anche essere definita come un insieme di passi operativi di uno specifico flusso di lavoro caratterizzato dallo stesso obiettivo/output Definizione Una procedura è il modo in cui ciascuna attività deve essere compiuta. Disciplina lo svolgimento delle attività che costituiscono il processo Competenza Definizione Una competenza è l insieme di conoscenze e capacità necessarie per portare a termine con successo una o più attività legate ad obiettivi di business. Ogni competenza si articola su tre dimensioni: le conoscenze, ossia il patrimonio di nozioni rispetto ad un dominio cognitivo, le capacità per concretizzare e tradurre in risultati le conoscenze possedute e le qualità, ovvero le caratteristiche personali ed individuali di natura prettamente psicologica 4 2
3 Progettare l Organizzazione Analisi del contesto Una corretta attività di progettazione organizzativa è volta a garantire la coerenza complessiva del sistema organizzativo aziendale e cioè delle dimensioni organizzative con le variabili contingenti interne ed esterne - Sistema Organizzativo Aziendale - Variabili Economiche - Finanziarie Variabili Istituzionali Variabili Strategiche Variabili Individuali Clienti Funzioni Dimensioni Cultura Organizzative Processi Persone Progetti Variabili Sociali Variabili Tecniche Variabili Tecnologiche Variabili Socio - Demografiche 5 Progettare l Organizzazione Scegliere il criterio di aggregazione 4 I criteri di aggregazione delle attività elementari da considerare in sede di progettazione organizzativa sono riconducibili alle principali dimensioni aziendali: Funzioni Clienti Processi 4 La scelta deve ricadere sul criterio più adatto alle variabili di contesto interne ed esterne 4 Il criterio adottato non è necessariamente univoco ma può differenziarsi all interno dei diversi livelli di cui si costituisce l organizzazione 6 3
4 Progettare l Organizzazione Struttura funzionale Nel raggruppamento Funzionale le unità organizzative vengono costituite aggregando le attività simili, la cui realizzazione richiede il medesimo processo produttivo, le medesime tecniche e le medesime competenze - Struttura funzionale - Direzione Generale ESEMPLIFICATIVO Funzioni di governo per l amministrazione dell azienda (ad es.: Legale, Amm.ne, Tesoreria, Auditing, ecc.) Amministrazione Legale Pricing Marketing Funzioni preposte alla realizzazione/definizione dei prodotti (ad es.: Pricing, Marketing, ecc.) Funzioni di servizio a supporto dell attività dell azienda (ad es.: Sistemi informativi, Personale, Organizzazione, ecc.) Organizzazione Funzioni Distributive e Commerciali Commerciale Dipendenze 7 Progettare l Organizzazione Struttura divisionale Nel raggruppamento Divisionale le unità organizzative vengono costituite aggregando le attività orientate alla soddisfazione delle esigenze di un medesimo gruppo di clienti o una medesima area geografica - Struttura divisionale per segmenti di clientela - Direzione Generale ESEMPLIFICATIVO Funzioni di governo per l amministrazione dell azienda (ad es. Legale, Amm.ne, Tesoreria, Controlli ecc.) Amm.ne Legale Organizzazione Sistemi informativi Funzioni di servizio a supporto dell attività dell azienda (ad es. Sistemi informativi, Personale Organizzazione, ecc.) Personale Divisione Clienti Istituzionali Divisione Private Divisione Clienti Retail Divisioni di Segmento di Clientela specializzate nello sviluppo e gestione della clientela di riferimento 8 4
5 Progettare l Organizzazione Dalle Funzioni-Divisioni ai Processi La scoperta dell importanza dei Processi avviene gradualmente tramite il rafforzamento della consapevolezza che 4 il maggior potenziale di miglioramento è nascosto nei confini tra i regni funzionali e divisionali 4 l impresa genera valore e profitto attraverso i suoi processi e non mediante le sue funzioni o divisioni Direzione Generale ESEMPLIFICATIVO Organizzazione Marketing e Commerciale Amministrazione Divisione A Divisione B 9 Progettare l Organizzazione I Processi Il criterio di aggregazione che guida la costituzione delle unità dei primi livelli definisce la tipologia di struttura organizzativa (funzionale/divisionale); tuttavia, per i livelli sottostanti, sono più idonei criteri di aggregazione differenti basati sui Processi - Criteri di aggregazione delle attività elementari - Direzione Generale ESEMPLIFICATIVO 1 Livello: Struttura funzionale Organizzazione Marketing e Commerciale Amministrazione 2 Livello: Struttura divisionale Divisione A Divisione B FORNITORI SONO I PROCESSI A CREARE VALORE CLIENTI 10 5
6 L Organizzazione per Processi Cos è un Processo Un processo può essere definito come un insieme di attività eseguite in ambiti organizzativi diversi e collegate tra loro finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di business o in alternativa come una sequenza standard di attività, richiesta per completare una transazione di business o per ottenere un determinato prodotto - Il processo di Approvvigionamento - ESEMPLIFICATIVO PRODUZIONE ACQUISTI FORNITORI MAGAZZINO CONTR. QUALITÀ AMMINISTRAZ. APPROVVIGIONAMENTO RICHIESTA MATERIALI ACQUISTO MATERIALI FORNITURA RICEVIMENTO MATERIALI COLLAUDO ACCETTAZIONE PAGAMENTO FORNITORI 11 L Organizzazione per Processi Il Fine di un Processo Un processo può essere definito come un insieme di attività eseguite in ambiti organizzativi diversi e collegate tra loro finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di business o in alternativa come una sequenza standard di attività, richiesta per completare una transazione di business o per ottenere un determinato prodotto - Il modello dei Processi - Obiettivo 1 Processo 1 Obiettivo 2 Processo 2 VISION MISSION Obiettivo 3 Obiettivo 4... Processo 3 Processo 4... Obiettivo n Processo n Il modello dei processi viene definito a partire dagli obiettivi di business, in modo indipendente da vincoli organizzativi, tecnologici, logistici e di Risorse Umane Ogni business può essere descritto e analizzato come un insieme di processi tra loro collegati 12 6
7 L Organizzazione per Processi I Processi Aziendali - Processi Aziendali - Processi Market Driven Processi finalizzati al raggiungimento di un obiettivo di Mercato Processi caratteristici del settore in cui l Azienda opera, con influenza diretta sul risultato economico Esempio: Customer Order, Delivery, Servizi Operativi Processi Infrastrutturali Processi finalizzati al raggiungimento di un obiettivo di efficienza interna Processi volti a garantire il corretto funzionamento dell Azienda e a supportare i processi Market Driven attraverso il raggiungimento di obiettivi di efficienza interni Esempio: Gestione Risorse Umane 13 L Organizzazione per Processi Business Process Management Business Process Management Business Process Mapping Business Performance Measurement Business Process Reengineering Misure Materiali Mezzi Sistemi Misure Fornitori Cliente Input Risorse Umane Strutture Servizi Output Limite d inizio Limite di fine 14 7
8 Business Process Management Business Process Mapping (1/3) - I principi del Business Process Mapping - Assegnare la responsabilità del processo (Process Owner) 4 e il gestore del processo 4 e responsabile del raggiungimento degli obiettivi, normalmente definiti dai livelli superiori 4 entra in tutte le fasi del processo, per evidenziare i colli di bottiglia e individuare i problemi 4 concorda le azioni di miglioramento con i responsabili funzionali (corresponsabilità) Definire lo scopo (Mission) 4 perchè il processo esiste, dal punto di vista dei clienti e dell organizzazione? 4 Ad esempio, la mission del processo "gestione dei reclami ufficio tecnico" e' risolvere tempestivamente i reclami dei cittadini (clienti esterni), minimizzare i costi (per l'organizzazione), fornire le informazioni su criticità del servizio (per il settore tecnico) 15 Business Process Management Business Process Mapping (2/3) - I principi del Business Process Mapping - Stabilire i confini del processo 4 definire i limiti del processo (dove inizia e dove termina) individuando eventi precisi ed identificabili PROCESSO INIZIA QUANDO... TERMINA QUANDO Individuare fornitori e input 4 identificare enti/funzioni che forniscono prodotti o servizi (input) che vengono utilizzati dal processo Individuare clienti e output 4 identificare coloro che, internamente o esternamente all azienda, utilizzano prodotti o servizi (output) del processo 16 8
9 Business Process Management Business Process Mapping (3/3) - I principi del Business Process Mapping - Individuare i bisogni dei clienti 4 intervistare i clienti per conoscere: i prodotti/servizi richiesti i bisogni e loro importanza (priorità) Disegnare il flusso del processo 4 Descrivere il processo per: i comprenderne il funzionamento i standardizzare le attività i facilitare la ricerca dei miglioramenti 17 Business Process Mapping Il Flusso del Processo (1/2) Ciascun processo può essere considerato come costituito da un insieme di attività raggruppate in fasi, a loro volta raggruppate logicamente in sottoprocessi - Descrizione - - Esempi - Processo Insieme coordinato di attività finalizzato al raggiungimento di un obiettivo di business 1. Affidamento Sottoprocesso Insieme di attività finalizzato al raggiungimento di un obiettivo interno al processo stesso 1.1 Attivazione plafond Fase Insieme di attività operative relative ad un sottoprocesso Scoring e esito Attività Ricezione nuova pratica Collegamento linee di di credito e garanzie Inserimento informazioni a sistema Gestione documenti Validazione e inoltro proposta a Credit Committee 18 9
10 Business Process Mapping Il Flusso del Processo (2/2) All interno di ciascun processo è necessario evidenziare il flusso di attività e a seguire gli input e gli output delle stesse, i momenti decisionali chiave, le risorse ed i tempi necessari Attività Input/Output Descrizione Unità elementare di ciascun processo esecutivo e/o decisionale messa in atto da un individuo Esempi Inserimento nuova pratica di affidamento Descrizione Fattore scatenante di un processo, al fine di ottenere un certo risultato Risultato finale ottenuto dallo svolgimento di un determinato processo Esempi Richiesta di fido da parte del Cliente Attivazione della linea di credito Decisioni Risorse/Tempi Descrizione Momenti in cui nel corso di un processo si presentano diverse alternative riguardo alle attività da svolgere Esempi Delibera della pratica Descrizione Persone e/o Unità organizzative coinvolte a vario titolo nello svolgimento del processo Tempistica dell attività Esempi Ente Fidi, Credit Committee. Tempo necessario per l affidamento 19 Business Process Mapping Il Flusso del Processo -Tecniche (1/5) TECNICA ASME ATTIVITA' SIMBOLOGIA ASME 1. TRASMISSIONE DELL'ORDINE 2. ACQUISIZIONE ORDINE 3. INSERIMENTO ORDINE E SELEZIONE PRIORITA' 4. ATTESA DELLA CONFERMA 5. CONFERMA DELL'ORDINE 6. VERIFICA DI AVANZAMENTO DELL'ORDINE Operazione Movimentazione Deposito Attesa Controllo Caratteristiche i semplicità di redazione e di lettura i identificazione immediata delle attività senza valore aggiunto 20 10
11 Business Process Mapping Il Flusso del Processo -Tecniche (2/5) DIAGRAMMA DI FLUSSO INIZIO INIZIO/FINE RICEZIONE ORDINE ORDINE COMPLETO? Si No A OPERAZIONE DOCUMENTO/ TABULATO DECISIONE INSERIMENTO E SELEZIONE PRIORITA' CONNESSIONE ORDINE PIANIFICATO A SISTEMA STAMPA DI CONFERMA LINEA DI FLUSSO ARCHIVIO Caratteristiche i possibilità di descrizione delle attività e degli output i possibilità di gestione di alternative (punti di decisione) i facile collegamento con altri processi i conoscenza diffusa che deriva dall impiego in campo informatico 21 Business Process Mapping Il Flusso del Processo -Tecniche (3/5) ESEMPIO DI DIAGRAMMA DI FLUSSO - USARE IL TELEVISORE INIZIO ACCENDERE IL TELEVISORE LA SPINA E' INSERITA NELLA PRESA? Si No FUNZIONA? No INSERIRLA CHIAMARE L'ASSISTENZA Si Si FUNZIONA? No AD UN DIAGRAM- MA DI FLUSSO SEPARATO No L'IMMAGINE E' BUONA? No REGOLARE LA SINTONIA, IL COLORE, LA LUMINOSITA' L'IMMAGINE E' BUONA? Si Si GUARDARE IL IL TELEVISORE IL PROGRAMMA No E' TERMINATO? Si SPEGNERE IL TELEVISORE FINE 22 11
12 Business Process Mapping Il Flusso del Processo -Tecniche (4/5) DIAGRAMMA DI FLUSSO FUNZIONALE CONCESSIONARIO ASSISTENZA TECNICA DIREZIONE COMMERCIALE MAGAZZINO RICAMBI INIZIO INTERVENTO PRESSO IL CLIENTE No CLIENTE IN GARANZIA? Si AUTORIZZAZIONE ALLA FATTURAZIONE FATTURAZIONE Caratteristiche i identificazione delle responsabilità i chiara visibilità dei va e vieni nel flusso e dei ritorni i identificazione immediata della frammentazione funzionale del processo (n di enti coinvolti) i possibilità di gestione delle alternative 23 Business Process Mapping Il Flusso del Processo -Tecniche (5/5) CONFRONTO FRA I METODI PER DESCRIVERE IL FLUSSO DEI PROCESSI Criteri di scelta ASME Tecniche Diagr. Flusso Diagr. Flusso funz. o COMPRENSIONE l l l Facilità di impiego Facilità di comprensione Utilizzo immediato per redigere procedure o IDENTIFICAZIONE DELLE RESPONSABILITA l Facilità d identificazione delle responsabilità o RICERCA DEI MIGLIORAMENTI l l Facilità di generazione delle proposte Facilità di confronto (prima/dopo) 24 12
13 Business Process Management Business Performance Measurement Individuati gli obiettivi aziendali da raggiungere e i processi prioritari determinanti per il conseguimento di tali obiettivi, occorre individuare gli indicatori di performance, o Key Performance Indicator (KPI) attraverso i quali misurare se il processo esistente è in linea con i risultati attesi - Individuazione dei KPI di processo - Processo aziendale Key Performance Indicators Benchmarking Dati relativi a competitors (interni/esterni) riconosciuti eccellenti nello specifico ambito di interesse da prendere come riferimento per misurare l andamento di una o più attività 25 Business Process Management Business Performance Measurement Allo scopo di misurare concretamente le prestazioni del processo in termini di efficacia ed efficienza si identificano tre tipologie d'indicatori VALORE QUALITÀ COSTI TEMPI 26 13
14 Business Performance Measurement Key Performance Indicator (1/n) Indicatore di Qualità Fornitori Input Output Cliente Q Q = qualità del prodotto-servizio offerto (in ottica cliente) 27 Business Performance Measurement Key Performance Indicator (1/n) Indicatore di Costo Materiali Mezzi Sistemi R: ricavi del processo Fornitori Cliente Input Risorse Umane Strutture Servizi Output C: costi del processo C = costo delle risorse consumate dal processo 28 14
15 Business Performance Measurement Key Performance Indicator (1/n) Indicatore di Tempo Fornitori Input Output Cliente T T = tempo di processo, velocita, flessibilita del prodotto-servizio (in ottica cliente) Efficienza di Flusso = contenuto di lavoro delle attività (tempo lavoro) tempo di processo (durata) 29 BUSINESS CASE Il Macro-Processo del Noleggio a Lungo Termine 30 15
16 Business Case Sales Delivery Gestione Amm.va Gestione Op.va Rmkt 31 Business Case Sales Prospezione Quotazione Richiesta Rent firmata 32 16
17 Business Case Delivery Supplier Order Gestione Consegne Vettura a disposizione 33 Business Case Gestione Amministrativa Initial Gestione contratto Chiusura 34 17
18 Business Case Gestione Operativa Presa in carico Erogazione servizi Termination 35 Business Case Remarketing Trasporto Stato d uso Vendita 36 18
19 Business Case Delivery Supplier Order Gestione Consegne Vettura a disposizione 37 Business Case 4 Descrizione - Supplier Order Business Process Management- Caricamento ordine cliente a sistema, inoltro ordine al fornitore, produzione veicolo 4 Mission Ordinare tempestivamente presso il dealer l auto richiesta dal cliente affinché possa essere consegnata nei tempi concordati con il cliente 4 Confini Inizio: quando perviene la richiesta rent Fine: quando il dealer conferma la disponibilità dell auto 4 Input e Output Input: richiesta rent del Sales Output: veicolo disponibile presso il dealer pronto per la consegna da parte della Gestione Consegne 4 Bisogni Cliente esterno: disponibilità dell auto richiesta in tempi brevi Cliente interno: Gestione Consegne precise e tempestive informazioni per organizzare la consegna 38 19
20 Business Case 4 Flusso Commer.le Quotazione Fidi Ricezione Richiesta Rent Firmata Caricamento Richiesta Rent a sistema Ordini Selezione Ordini da lavorare Dealer assegnato all ordine? Verifica costi e scontistiche Assegnazione Dealer all ordine Annullo ordine Prezzo di listino cambiato? Optional o sconti? Modifica costi e scontistiche Stampa ordine al dealer Invio ordine al dealer Annullamento Ordine Follow up dell ordine al dealer Ricezione accettazione ordine Registrazione data prevista arrivo auto Il veicolo è disponibile? Gestione consegne Registrazione data arrivo auto Dealer Ricezione ordine Accetta l ordine? Segnalazione errore Ordine corretto? Timbro e invio accettazione ordine Comunicazione telaio 39 Business Case 4 Metriche e KPI Tempo invio ordine al dealer da ricezione richiesta rent a invio ordine al dealer (per marca) Tempo supplier order da ricezione richiesta rent a comunicazione telaio (per marca) TEMPO Tempo Medio MEDIO Invio SUPPLIER Ordine ORDER al Dealer DA "DATA STAMPA RR" A "DATA SUPPLIER ORDER" gg lavorativi 6 5 ACTUAL TARGET gen-05 feb-05 mar-05 apr-05 mag-05 giu-05 lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 DATA STAMPA ORDINE
21 Business Case 4 Metriche e KPI Tempo invio ordine al dealer da ricezione richiesta rent a invio ordine al dealer (per marca) Tempo supplier order da ricezione richiesta rent a comunicazione telaio (per marca) Numero di veicoli ordinati Numero CONSEGNE veicoli vs. vs PIANO piano STRATEGICO strategico N VEICOLI CONSEGNATI ACTUAL TARGET gen-05 feb-05 mar-05 apr-05 mag-05 giu-05 lug-05 ago-05 set-05 ott-05 nov-05 dic-05 DATA EFFETTIVA CONSEGNA
LA MAPPATURA DEI PROCESSI
LA MAPPATURA DEI PROCESSI Strumenti per la mappatura Prof. Domenico Falcone Cassino, 08 ottobre 2015 CHE COSA E LA MAPPATURA DI UN PROCESSO? La mappatura di un processo è uno strumento per la rilevazione
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese Strutture organizzative e processi Lezione 10 Azienda per processi Prof. Paolo Di Marco Visione per processi Specializzazione verticale: la gerarchia Consente di economizzare
DettagliLe caratteristiche dell impresa. Fabrizio Bava Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino 1
Le caratteristiche dell impresa Fabrizio Bava Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino 1 Il sistema - impresa : insieme di elementi coordinati unitarietà sistema economico e
DettagliL organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014
L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto
DettagliProf. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia Cattedra di Sociologia dell Organizzazione Corso base di analisi e progettazione organizzativa Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca Lezione 3 I
DettagliMANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA
Copia N 00 Assegnata a: Indice del manuale DESCRIZIONE DELL'AZIENDA... 3 MISSION (politica per la qualità)... 3 ORGANIGRAMMA... 4 PROCESSI AZIENDALI E LORO INTERAZIONE... 5 Procedure e correlazione con
DettagliLezione 3 Gli Eventi: dall acquisizione alla valutazione degli impatti
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere e Filosofia Lezione 3 Gli Eventi: dall acquisizione alla valutazione degli impatti a.a. 2013/14 Prof.ssa Claudia M. Golinelli Piano dei rischi
DettagliERP. Logistica. Produzione. Acquisti. Vendite. Amministrazione. Archivio 2
Filippo Geraci ERP Logistica Produzione Vendite Acquisti Amministrazione Archivio 2 Funzioni base dei sistemi per il flusso passivo Definire le condizioni commerciali dei prodotti e contrattuali con i
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese L impresa sistema vitale 1 Argomenti 1. Definizione di struttura 2. La matrice concettuale - Dall idea imprenditoriale alla struttura specifica 3.
DettagliCrescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali Le attività commerciali
Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali Le attività commerciali Antonio Catalani Indice dai problemi alle soluzioni come individuare le opportunità di crescita nell ambito commerciale
DettagliI sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno
1 I sistemi di Pianificazione e Controllo 1 2 3 4 3 L azienda come generatrice di VALORE Fornitori Clienti INPUT ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ 2 ATTIVITÀ n OUTPUT RISORSE utilizzate: - materiali - persone - servizi
DettagliIl controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi
Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
DettagliLezione 5. L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017
Lezione 5 L organizzazione micro: ruoli e processi (Cap. 8, Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Il concetto di struttura organizzativa 2. Organigramma 3. Posizione
DettagliIl Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi
Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa Davide Vierzi L approccio al controllo di gestione Il controllo di gestione spesso non è sistematico Le cause sono molteplici: Può essere oneroso Non
DettagliTecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale
Tecnico commerciale delle vendite Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche
Dettagligestione delle imprese Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliResponsabile di produzione
Responsabile di produzione La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 2007: C26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
DettagliUNIVERSITA CARLO CATTANEO
a.a. 2007/2008 3 Capitolo SVILUPPO DEL PRODOTTO PANIFICAZIONE DEI PRODOTTI Docente A.Federico Giua QUALI SONO LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE NELLO SVILUPPO PRODOTTI? LE PRINCIPALI FUNZIONI
DettagliIL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO
IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto
DettagliLa Misurazione dei Processi Amministrativi
AMMINISTRAZIONE & FINANZA Benchmarking Study La Misurazione dei Processi Amministrativi Business International Via Isonzo, 42 C 00198 Roma Tel. 06845411 Fax 0685301046 Indice Premessa 3 Introduzione 6
DettagliCORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE
CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La
Dettagli26. Le aree funzionali
26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali
DettagliL assetto organizzativo dell azienda
Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas L assetto organizzativo dell azienda Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 15 La moderne teorie rappresentano una visione
DettagliKit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.
Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola
Lezione 10 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE
DettagliINTERNAL AUDITING 5.2. Il processo di audit interno Fasi tipiche
5 INTERNAL AUDITING 5.2 Il processo di audit interno Fasi tipiche 1 Il processo di auditing si presenta come una sequenza coordinata di attività finalizzate all ottenimento di una specifico risultato.
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi ERP: L area acquisti Copyright 2011 Pearson Italia Srl Obiettivi Funzioni base dei sistemi per il flusso passivo Definire le condizioni commerciali dei
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 13. TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 5. Professioni qualificate
DettagliSistema di gestione di Assicurazione della Qualità della Terza Missione di Ateneo
Sistema di gestione di Assicurazione della Qualità della Terza Missione di Ateneo 22.02.2017 Approvato da Presidio Qualità di Ateneo Sistema di gestione di Assicurazione della Qualità della Terza Missione
DettagliLa costruzione del Repository dei processi a supporto dello sviluppo organizzativo
La costruzione del Repository dei processi a supporto dello sviluppo organizzativo Banca Popolare di Milano Milano, 18 maggio 2004 Agenda La costruzione del Repository Gli obiettivi Perchè un Modello aziendale
DettagliTecnico elettronico. Standard della Figura nazionale
Tecnico elettronico Standard della Figura nazionale 1 Denominazione della figura TECNICO ELETTRONICO Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO
DettagliTecnico impianti termici. Standard della Figura nazionale
Tecnico impianti termici Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO IMPIANTI TERMICI Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6. Artigiani e operai specializzati
Dettagli23/05/ :56:05 Pagina 1 di 7
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO ELETTRONICO 5. - Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.2.4.3 - Riparatori di apparecchi radio, televisivi e
DettagliDirezione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI ANNO 2011 LINEE GUIDA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.
DettagliAspetti metodologici per l analisi dei processi aziendali e l adeguatezza dei controlli interni
4 Aspetti metodologici per l analisi dei processi aziendali e l adeguatezza dei controlli interni Dopo aver osservato le componenti tipiche dei sistemi di controllo interni, descritte nei modelli proposti
DettagliCOMUNE DI PORDENONE. Controllo di Gestione
COMUNE DI PORDENONE Controllo di Gestione Ricognizione stato di attuazione obiettivi di Peg e Piano della Performance al 30 settembre 2016 SETTORE I AFFARI GENERALI E ISTITUZIONALI INDICE C.d.C. C.elem.
DettagliREGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO
REGIONE PUGLIA Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO IMPLEMENTAZIONE DEL MARCHIO REGIONALE E ASSISTENZA TECNICA ALLO SPORTELLO UNICO
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard della Figura nazionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6.
DettagliDELLA FUNZIONE AZIENDALE
CLASSIFICAZIONE SULLA BASE DELLA FUNZIONE AZIENDALE Direttore generale Direttore Produzione Direttore Vendite Direttore Amministrazione...... Responsabile Acquisti Responsabile Stabilimento Linea A Linea
DettagliL activity based costing
L activity based costing La catena del valore Attività infrastrutturali Gestione delle risorse umane MARGINE Sviluppo della tecnologia Approvvigionamento Logistica in entrata Attività operative Logistica
DettagliLINEA AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO
LINEA AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 03-ott-2017 0-ott-2017 11-ott-2017 25-ott-2017 03-nov-2017 07-nov-2017 1-nov-2017 22-nov-2017 27-nov-2017 23-gen-201 -feb-201 13-feb-201 1-feb-201 13-mar-201
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard della Figura nazionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6.
DettagliTECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE 6. - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 6.2.3.1 - Meccanici artigianali, riparatori
DettagliSCHEMA DEL PIANO DI LAVORO
PIANO D'AZIONE E COESIONE Programma Nazionale Servizi di cura alla prima infanzia e agli anziani non autosufficienti SCHEMA DEL PIANO DI LAVORO Bozza di lavoro per il CIS del 5.11.2013 Indice del documento
DettagliL area vasta nel Veneto
L area vasta nel Veneto Orientamento dei Progetti di Area Vasta PROCESSO ACQUISTI Le Aree vaste si stanno orientando alla creazione: nel breve termine di modelli di governance di dipartimenti interaziendali
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 3. TECNICO ELETTRONICO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6 Artigiani, operai specializzati e
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento
DettagliMarketing d Acquisto
Marketing d Acquisto Insieme di azioni strutturate finalizzate a creare vantaggio competitivo per la propria azienda: assicurando la disponibilità dei prodotti/servizi in uso al minor costo globale individuando
DettagliMetodologia di lavoro: PCM & GOPP
Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione
DettagliLezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016)
Lezione 12 Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp. 161 181, Decastri 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Le impostazioni teoriche precedenti
DettagliBusiness Plan II. Agenda. Operations. Organizzazione. Elementi di organizzazione. Il piano organizzativo. Caso operativo. Programma di dimensionamento
Business Plan II Operations & People Lezione 06 Prof. Paolo Di Marco Agenda Operations Programma di dimensionamento Ciclo produttivo Dimensionamento Modello della Servuction Organizzazione Elementi di
DettagliCorso di Organizzazione Aziendale
Corso di Organizzazione Aziendale Alberto Francesconi a.a. 2010-2011 1 UN MODELLO DI PROGETTAZIONE DELL ASSETTO ORGANIZZATIVO D IMPRESA Ambiente Cultura Obiettivi e strategia Macro Struttura 1. Formalizzazione
DettagliI processi di vendita
circuiti sempre aperti: flussi fisico-tecnici (in uscita) flussi monetari-finanziari (in entrata) azienda/clienti I processi di vendita settore fisico-tecnico settore economico settore finanziario prodotti/servizi
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai
DettagliPIANIFICAZIONE E BUDGET
PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
DettagliOrganizzazione e Project Management Vincenzo Corvello
3 Gestione dei Progetti Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello 2 Organizzazioni e Project Management 1. I Progetti sono attività complesse e uniche svolte da individui e, soprattutto, da
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliPERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO
PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1
DettagliIl significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna
Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle
DettagliCEFLA Amministrazione. L Azienda Il progetto
CEFLA Amministrazione L Azienda Il progetto 1 L Azienda 1932 Cefla nasce ad Imola come Società Cooperativa, specializzata in impianti elettrici e termoidraulici. 1950-70 Viene intrapreso un processo di
DettagliLA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA ORGANIZZATIVO SECONDO NORME ISO
LA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA ORGANIZZATIVO SECONDO NORME ISO INDIVIDUAZIONE DELLE POLITICHE SULLA QUALITA GLOBALE CREAZIONE MANUALE DELLA QUALITA SCELTA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DETERMINAZIONE DELLE PROCEDURE
DettagliSistema di gestione di Assicurazione della Qualità della Ricerca di Ateneo. A_Sist_Gest_AQ_Ric Approvato da Presidio Qualità di Ateneo
Sistema di gestione di Assicurazione della Qualità della Ricerca di Ateneo 22.02.2017 Approvato da Presidio Qualità di Ateneo Per quanto riguarda l Assicurazione della Qualità, la struttura organizzativa
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 9001:2000
IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 900:2000 Dott. Milko Zanini Ufficio Qualità corso qualità avanzato interno re. 0 del 09- -2005 Qualità: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche
DettagliLA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE
LA RELAZIONE TRA ICT, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE OBIETTIVI Richiamare elementi di organizzazione Chiarire perché l informazione è chiave in qualsiasi organizzazione Evidenziare la relazione tra organizzazione,
DettagliOrganizzazione Aziendale
Organizzazione Aziendale Organizzazione Funzioni Organigrammi aziendali e modelli di organizzazione produttiva Presentazione multimediale di Economia Aziendale per le classi prime ITC indirizzo AFM - Turismo
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:
DettagliProgettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima)
Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 5 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
DettagliCorso di Economia aziendale
Corso di Economia aziendale Lezioni 35,36 e 38 La combinazione dei fattori produttivi 1 La combinazione dei fattori Insieme delle operazioni che riguardano: o la gestione MA ANCHE o la programmazione o
DettagliLA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI
CLAUDIO NIDASIO LA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI Parte 1: Il contesto organizzativo di progetto Parte 2: La pianificazione strutturale del progetto ESERCITAZIONE Obiettivi dell esercitazione Obiettivo dell'esercitazione
DettagliANALISI DELLE POSIZIONI
ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento
DettagliSistema di controllo interno
Sistema di controllo interno Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli Sistema di controllo interno INSIEME delle PROCEDURE e delle
Dettagli[Nome del prodotto] Piano di marketing. [nome]
[Nome del prodotto] Piano di marketing [nome] Situazione del mercato Presente, passato e futuro Descrivere i cambiamenti intervenuti nel mercato, nella determinazione dei prezzi e nella situazione della
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione
DettagliOrganizzazione: teoria, progettazione, cambiamento
Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 1 Organizzazioni ed efficacia organizzativa: concetti di base 1-1 Concetti di base: refreshing con il capitolo
DettagliUna Metodologia per il Progetto di Sistemi Informativi Overview
Una Metodologia per il Progetto di Sistemi Informativi Overview Passi di una Metodologia ANALISI DEI REQUISITI DEFINIZIONE SPECIFICHE PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE (IMPLEMENTAZIONE+TEST) INSTALLAZIONE MANUTENZIONE
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 UMC Congratulazioni ad Andrea Amicizia, Gianmarco Pantano e Simone Corsi (SAG) per la vittoria
DettagliPrevenzione basata sulle evidenze
Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO: L IMPRESA VA A SCUOLA LA PRODUZIONE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PROGETTO: L IMPRESA VA A SCUOLA LA PRODUZIONE A CURA DI CARLO AMENDOLA FACOLTÀ DI ECONOMIA DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT VIA DEL CASTRO LAURENZIANO, 9 00161 ROMA La gestione della
DettagliALTRI UFFICI COINVOLTI (dello stesso o di altro Settore)
SCHEDA P.E.G. - OBIETTIVI GESTIONALI Anno: 204 Centro di responsabilità: TECNICO Centro di costo: PROCESSO DI RIFERIMENTO (Relazione Previsionale e Programmatica) SISTEMA PREMIANTE COLLEGATO: indennità
DettagliPDO - ANNO Completamento della mappa dei servizi erogati e sviluppo dei presidi territoriali 8
Dirigente IOCCHI PDO - AN 201 CLAUDIO Incarico Dirigente Direzione Regionale Campania e Basilicata Tipologia Principale Interim Dipartimento Direzione Regionale Servizio Studio / Progetto Obiettivi % 1
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti L ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ ECONOMICHE SCG-L07 Pagina 0 di 16 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO. Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 16. TECNICO DELL ABBIGLIAMENTO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati
DettagliRelatore: Valentina Vittucci. Gestione per Processi
Relatore: Valentina Vittucci Gestione per Processi APPROCCIO PER PROCESSI BUSINESS PROCESS REENGINEERING GESTIONE PER PROCESSI DAILY ROUTINE WORK RIPROGETTARE L ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI GESTIRE E MIGLIORARE
DettagliTECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE
TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE Materiale di supporto alla didattica Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende CAPITOLO 5: La gestione delle informazioni
DettagliDIGITAL 4 NON PROFIT
DIGITAL 4 NON PROFIT Best Social Startup - Guida al Pitch 16 SETTEMBRE 2017 IL PITCH Il Pitch è il veicolo di promozione del progetto, che deve contenere le informazioni necessarie a divulgare e rendere
DettagliTecnico di cucina. Standard della Figura nazionale
Tecnico di cucina Standard della Figura nazionale Denominazione della TECNICO DI CUCINA Referenziazioni della Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT 52 Professioni
DettagliMetodologia per l analisi dei requisiti. Analisi dei processi aziendali. Business System Planning. I processi aziendali
Studio di fattibilità Business System Planning dott.ssa Enrica Gentile a.a. 2003-2004 Permette di: hiarire e comprendere le richieste di progetto Valutare la fattibilità del progetto Lezione n.11 ott.ssa
DettagliOrganizzare per Crescere
Life cycle continuous improvement Il contesto La rapida evoluzione dei mercati, il progredire delle tecnologie, la concorrenza rafforzata dal periodo di crisi e la crescita delle esigenze dei clienti creano
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliPERFORMANCE:CONOSCERLE PER MIGLIORARLE
Gestire i processi e la conoscenza nelle istituzioni finanziarie: tecnologie per il miglioramento delle performance PERFORMANCE:CONOSCERLE PER MIGLIORARLE (LA CONOSCENZA ORGANIZZATIVA E IL MIGLIORAMENTO
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 9
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 9 INDICE REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Pianificazione della realizzazione del prodotto Determinazione dei requisiti relativi al prodotto Riesame dei requisiti relativi al prodotto
DettagliImplementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo
Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo
DettagliDescrizione processo
ALLEGATO B Standard Parte 3 Descrizione processo Ver. Pagina 1 di 16 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 1.2 RIFERIMENTI... 3 1.3 GLOSSARIO ED ACRONIMI... 3 1.3.1
DettagliGECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità
POLITICA PER LA QUALITA 02/01/2015 La Geco Consulting S.r.l. continua un percorso, iniziato come Geco srl, che la vede concretamente impegnata in un miglioramento continuo volto ad incontrare una sempre
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Anno accademico 2006-2007 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 2 IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE PROGRAMMAZIONE (decisioni) CONTROLLO (valutazione) ORGANIZZAZIONE (disposizioni) CONDUZIONE
Dettagli