Ilterritorio, l economia, le imprese

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1 Ilterritorio, l economia, le imprese Ilterritorioe la popolazione Analizziamo in questo Dossier due regioni del Centro Sud Italia, Abruzzo e Molise, che si estendono su una superficie complessiva di oltre chilometri quadrati, accogliendo abitanti.ilterritorio di entrambe ha caratteristiche morfologiche tali da influenzare profondamente il tessuto abitativo,limitandone l urbanizzazione. Cominciamo da L Aquila, la piø estesa delle province abruzzesi, caratterizzata da una superficie interamente montana e dalla cospicua presenza di aree verdi sottoposte a tutela ambientale. I suoi residenti, , si distribuiscono sul territorio secondo una densit demografica piuttosto bassa, 59 abitanti per kmq, meno di un terzo del valore medio italiano. Pescara Ł invece la piø piccola delle province abruzzesi ed Ł composta per il 60% da aree collinari, per il resto da montagne. I residenti si distribuiscono sul territorio con una densit di 247 ab/kmq, trentesimo valore in ambito nazionale. La provincia di Teramo con abitanti e una densit demografica di 148 ab/kmq Ł la meno popolosa della regione, all opposto di Chieti che conta residenti su chilometri quadrati di territorio e una densit analoga a quella di Teramo. Passando al Molise, Campobasso accoglie residenti che risiedono su un territorio per met montuoso e per met collinare, di poco meno di chilometri quadrati: la densit demografica, 79,4 ab/kmq, Ł meno della meta del dato nazionale. Il primato di provincia piø piccola d Italia spetta a Isernia, chilometri quadrati di territorio privo di aspetti pianeggianti e prettamente montuoso, dove vivono meno di abitanti che danno luogo a una densit di 58,9 ab/kmq, ottavo valore piø basso dell intera penisola. L urbanizzazione delterritorio Abruzzo e Molise sono suddivise complessivamente in 441 comuni, dei quali solo sedici contano oltre abitanti. Ad accoglierne di piø Le Regione in cifre Provincia Superficie kmq Popolazione Densit ab/kmq N Comuni N Comuni con Rivendite Chieti L Aquila , Pescara , Teramo , Abruzzo , Campobasso , Isernia , Molise , Abruzzo+Molise , Mezzogiorno , n.d. Italia , n.d. Fonte: Istat /2004

2 Abruzzo e Molise Ł la provincia di Chieti: nei suoi cinque comuni di maggior dimensione vive il 44% degli abitanti della provincia, analogamente a quanto accade nei tre grandi comuni della provincia di L Aquila. Il tasso di urbanizzazione Ł piø alto nei due comuni della provincia di Pescara (54%) e piø basso nei tre della provincia di Teramo (33,0%), al di sotto di circa 20 punti percentuali rispetto alla media nazionale. Venendo al Molise, solo tre comuni ospitano piø di abitanti e la densit abitativa siattesta su un valore medio di 32 abitanti per chilometro quadrato. Irisultati economici Nelle due regioni analizzate erano attive al 31 dicembre 2002 quasi imprese, per un dato medio di 10,2 imprese ogni cento abitanti, valore ben piø alto non solo della media del Mezzogiorno ma anche di quella nazionale. Con imprese L Aquila si colloca in otantunesima posizione nella classifica nazionale: a prevalere Ł il settore del commercio (27,5% del monte imprese locale, dato in linea con quello nazionale), ma spicca il settore edilizio, 15,2%, che colloca la provincia in ventiduesima posizione. Elevata l incidenza delle attivit artigianali, 29,9%, lievemente piø alta anche della media italiana. Basso il contributo alla formazione del valore aggiunto nazionale e la quota di valore aggiunto pro-capite. Il tessuto produttivo di Teramo annovera invece imprese, 10 ogni 100 abitanti, il 50% delle quali agricole e commerciali, il 30% artigiane. Proprio Teramo, insieme a L Aquila L urbanizzazione Totale Comuni Quota % Comuni Quota % comuni > ab. pop. < ab. pop. residente residente Chieti , ,7 L Aquila , ,4 Pescara , ,1 Teramo , ,9 Abruzzo , ,9 Campobasso , ,7 Isernia , ,4 Molise , ,9 Abruzzo + Molise , ,9 Mezzogiorno , ,7 Italia , ,1 Fonte: Istat Teramo Pescara Chieti ABRUZZO MOLISE L Aquila, Ł la provincia a maggior vocazione Isernia artigiana della regione. Nel corso del 2001 la Campobasso provincia di Teramo ha contribuito alla formazione del valore aggiunto nazionale interesse da parte degli con una quota piuttosto imprenditori negli ultimi anni: il modesta, pari allo 0,41%. Sono le imprese di ritmo di crescita registrato Ł stato di gran lunga superiore Pescara, 9,6 ogni cento a quello nazionale.il abitanti: il ruolo del contributo fornito dalle commercio nella formazione del tessuto imprenditoriale imprese locali alla formazione del valore aggiunto nazionale locale Ł molto sostenuto Ł pari allo 0,44%; euro (33%), al tredicesimo posto in il valore pro-capite, a met Italia. Da sottolineare che il strada tra il dato del sistema produttivo pescarese Mezzogiorno e quello italiano. Ł stato oggetto di forte Per quanto riguarda Chieti, in 40/

3 Imprese e settore di attivit Abruzzo Molise Abruzzo + Molise Mezzogiorno Italia Agricoltura Industria Costruzioni Alberghi e p.e Commercio Trasporti e comunicazioni Credito e assicurazioni Servizi a imprese Altro Totale Fonte: Infocamere provincia sono presenti imprese, che la collocano in testa nella graduatoria regionale, mentre il livello di densit imprenditoriale (11,2 imprese ogni 100 abitanti) la pone al decimo posto a livello nazionale. Nella composizione settoriale spicca l incidenza delle imprese agricole, il 44,2% del totale, piø del doppio della media nazionale (20,4%), mentre l incidenza delle imprese artigiane sul totale, 21,8%, Ł inferiore al valore medio nazionale (28,6%) e risulta la quota piø bassa tra le province abruzzesi. Chieti partecipa alla formazione del valore aggiunto nazionale con lo 0,58%, prima provincia in Abruzzo per contributo relativo. Depurando il dato dalla componente dimensionale si ottengono euro di valore aggiunto pro-capite, una quota sensibilmente superiore al dato meridionale (13.800), ma ancora ben distante dal dato medio italiano (20.500). Campobasso conta invece imprese e una densit imprenditoriale di 11,2 imprese ogni cento abitanti, valore elevatissimo sia nei confronti della regione che dellitalia intera. Netta la prevalenza di aziende impegnate nel settore agricolo (46,9%) - tanto che Campobasso Ł la seconda realt del Paese dopo Benevento - e di piccolissima dimensione. Il contributo fornito nel 2002 dalla provincia di Campobasso alla formazione del valore aggiunto nazionale non Ł tra i piø significativi (0,31%). Il nucleo produttivo della provincia di Isernia con imprese Ł in termini assoluti il piø piccolo del Paese, anche se la densit imprenditoriale (8,5 imprese ogni 100 abitanti) consente all area di collocarsi a met della graduatoria nazionale. Un ruolo rilevante Ł giocato anche in questo caso dall agricoltura, che con il 32,5% di imprese supera di oltre 12 punti il dato nazionale, nonchø dall artigianato (26,1%). Rilevante, rispetto alla media del Sud, la percentuale di imprese operanti nell edilizia (13%). A causa della scarsa dimensione della provincia, l incidenza nella formazione del valore aggiunto nazionale Ł particolarmente modesta (0,13%) e rappresentaildato meno significativo del Paese, anche se poi, il Pil pro-capite, pari a oltre euro, fa emergere Isernia come una delle realt piø positive quantomeno del Sud Italia, costituendone la seconda COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO PER SETTO R E (2001) ABRUZZO MOLISE MEZZOGIORNO ITALIA 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO CREDITO E ALTRI TURISMO TRASPORTI ATTIVITA IMMOBILIARI S E RVIZI Fonte: Istat /2004

4 Abruzzo e Molise forza dopo Chieti. Il mercato del lavoro L Aquila Ł un isola felice nel contesto del Mezzogiorno, ma Ł in ritardo rispetto alle altre province abruzzesi. Dopo una seconda met degli anni Novanta all insegna di numerose difficolt, il mercato del lavoro ha recuperato qualche punto sul tasso di disoccupazione, sceso dall 8,8% al 7,9%. Anche per la provincia di Pescara il 2002 si Ł rivelato come un anno Le imprese Imprese Densit Imprese Imp artigiane/ attive imprenditoriale* artigiane Tot. imprese Chieti , ,8 L Aquila , ,9 Pescara , ,3 Teramo , ,6 Abruzzo , ,5 Campobasso , ,0 Isernia , ,1 Molise , ,2 Abruzzo + Molise , ,3 Mezzogiorno , ,1 Italia , , *La densit Ł riferita a 100 abitanti. Fonte: Infocamere AQ CH PE TE CB IS particolarmente proficuo sul fronte della lotta alla disoccupazione, scesa dal 6,8 al 5,4%. Notevoli anche i risultati conseguiti dalla provincia di Teramo, passata dall 8,3% del 1995 al 4,6% del 2002, tasso piø basso dell intero Mezzogiorno, mentre meno bene ha fatto Chieti, che attualmente Ł ferma su un valore del 7%. Passando al Molise, il tasso di disoccupazione di Campobasso, 12,6%, nel 2002 ha guadagnato ben due punti percentuali sul 2001, ma il valore resta comunque INDICI INFRASTRUTTURE ECONOMICHE E SOCIALI (1999) Fonte: Istituto Italia Abruzzo Mezzogiorno Molise La dinamica della disoccupazione Trend Chieti 8,7 6,7 L Aquila 8,8 7,9 Pescara 10,7 5,4 Teramo 8,3 4,6 Abruzzo 9,1 6,2 Campobasso 15,9 12,6 Isernia 16,5 12,6 Molise 16,0 12,6 Abruzzo + Molise16,25 12,6 Mezzogiorno 20,4 n.d. Italia 11,6 9,0 Fonte: Unioncamere. superiore di oltre tre punti percentuali al dato nazionale. Ancora peggio ha fatto Isernia, provincia in cui la lotta alla disoccupazione ha fatto segnare un brusco stop: 10% nel 2000, 12,6% nel Infrastrutture Se l Abruzzo colloca il suo indice di infrastrutture economiche e sociali leggermente al di sopra della media del Mezzogiorno, molto peggio fa il Molise, che soffre di una situazione decisamente deficitaria: 78,1 la media del Sud, 78,5 quella dell Abruzzo e appena 53,4 quella del Molise. Scendendo nel dettaglio delle singole province, l unica che supera, con 103,5 punti, l indice medio nazionale Ł Pescara: buona la situazione aeroportuale e stradale, mentre Ł problematico l accesso al credito per l elevato costo del denaro mediamente praticato dalle banche locali (8,0%), che pur essendo uno dei piø bassi dell intero Mezzogiorno Ł di circa 1,5 punti percentuali superiore a quello medio nazionale. Pescara Ł seguita da Chieti (82,5), in cui solo la dotazione ferroviaria Ł 40/

5 superiore alla media, e da Teramo (75), in cui fanno eccezione solo le infrastrutturestradali. Molto sotto la media regionale la situazione di L Aquila, che, con un indice di 66,2 nel 1999, si colloca all ottantesimo posto in Italia e all ultimo nell Abruzzo. Anche in questo caso a sostenere il dato sono le strade. Ancora peggiore la situazione molisana: Campobasso e Isernia possono contare solo su un indice di poco piø di 50 punti, quasi dimezzato rispetto alla media italiana: tra i vari settori che compongono gli indici, il migliore Ł ancora una volta quello relativo alla viabilit, mentre sul fronte dell accesso al credito si evidenzia l elevato livello del tasso di interesse, pari all 8,7%, vale a dire 2,1 punti percentuali in piø della media nazionale e tredicesimo peggiore valore nazionale /2004

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