F NAVIGAZIONE COSTIERA

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1 F NVIGZIONE COSTIER F.1 GENERLITÀ SULL NVIGZIONE COSTIER E noto che la navigazione stimata permette di determinare, con un certo grado di precisione, la posizione dell imbarcazione, ossia il punto nave stimato, punto nave che in determinate situazioni non può essere accettato, poiché, proprio per il modo in cui è determinato, non consente di stabilire, con la dovuta precisione richiesta, la posizione dell imbarcazione in un determinato istante. II punto nave stimato, infatti, è determinato sulla base di valutazioni o stime soggettive del comandante, sui parametri della navigazione, (velocità media, entità dello scarroccio, entità della deriva, effetti del moto ondoso, correttezza della lettura della bussola ecc.), e ciò non toglie che la navigazione stimata è ancora la più utilizzata dai naviganti, giacché unico metodo manuale che consente di stabilire in alto mare un punto nave, anche se, come si è visto, con un certo grado di incertezza più o meno ampio, sulla base dell esperienza ed abilità del comandante. Determinate situazioni, per evitare condizioni di pericolo, oppure dove è necessaria la massima precisione sulla posizione della imbarcazione, come per esempio durante la navigazione sotto costa, dove, pericoli, quali fondali bassi, secche isolate e pericolose, strutture fisse per acqua culture, relitti pericolosi, manufatti a protezione delle coste, oppure zone interdette o regolamentate alla navigazione quali per esempio i settori di separazione del traffico ecc, obbligano il navigante a sapere nel modo più preciso possibile la propria posizione per consentirgli di assumere le decisioni più opportune in merito alla conduzione dell imbarcazione. Navigando quindi sotto costa, per determinare il punto nave con una buona precisione si dovranno adottare delle tecniche particolari, si dovrà far riferimento a punti noti sulla costa stessa (cospicui), riportati sulle documentazioni nautiche, quali carte nautiche di scala appropriata, portolani per il riconoscimento della costa, elenco dei fari e segnali da nebbia, e si dovrà operare con strumentazioni quali staziografi, bussole da rilevamento, telemetri portatili, un buon binocolo con bussola incorporata ecc, strumenti da utilizzare in modo veloce e preciso. Resta inteso che le osservazioni costiere, soprattutto di notte, spesso non sono così facili come si possa pensare, in quanto, la forte urbanizzazione delle coste (antropormofizzazione) ha, per così dire, in taluni casi circondato i citati punti cospicui rendendone problematica la loro individuazione. F.2 LUOGHI DI POSIZIONE Tutti i problemi concernenti la determinazione del punto nave, sotto costa, trovano una valida soluzione con l impiego dei così detti luoghi di posizione. E da precisare che la navigazione costiera, proprio per la sua peculiarità, avviene mediamente ad una distanza dalla costa valutabile intorno alle 5 miglia, per consentire al navigante il sicuro riconoscimento dei punti noti (cospicui) scelti come riferimento. E per questo motivo che l area in cui si naviga, vista la sua infinitesima ampiezza rispetto quella della superficie terrestre, si può ritenere piana e non sferica, 81

2 consentendo quindi al navigante di adottare per i luoghi di posizione, le regole della geometria piana piuttosto che le regole della geometria sferica, ben più complessa. Il luogo di posizione, in geometria, è un luogo geometrico dove tutti i punti in esso giacenti, hanno una stessa proprietà; per esempio, in un cerchio la sua circonferenza si può definire come il luogo geometrico dei punti equidistanti da un punto particolare, chiamato centro. Per l impiego dei luoghi di posizione nei problemi nautici, è necessario che ogni loro specifica caratteristica possa essere verificata per mezzo di misure, ed è così che, sulla base dei parametri presi in considerazione, si possono individuare nella navigazione costiera i seguenti luoghi di posizione, utili per determinare un punto nave, e precisamente: 1. Luogo di posizione d eguale profondità. 2. Luogo di posizione d eguale distanza. 3. Luogo di posizione d eguale differenza di rilevamento. 4. L allineamento. 5. Linea di rilevamento o semplicemente rilevamento. E da evidenziare che con un solo luogo di posizione, senza adottare particolari tecniche, non si può determinare un punto nave, infatti, come esempio, si può riportare il caso di un imbarcazione che stia navigando sotto costa percorrendo una certa rotta vera e che rilevi il punto cospicuo ; l'unità quindi si potrà trovare in qualsiasi punto che giace sulla linea di rilevamento, si potrebbe trovare, infatti, sul punto B piuttosto che in C, oppure nel punto D; tutti i punti considerati hanno la medesima caratteristica: l angolo, rispetto il nord vero, con cui si rileva il punto cospicuo è il medesimo, perché si trovano tutti sullo stesso luogo di posizione, cioè, sulla stessa linea di rilevamento. 82

3 Per determinare quindi un punto nave, il navigante dovrà usare almeno due luoghi di posizione, e qualora ne sia disponibile, come suaccennato, uno solo dovrà adottare delle tecniche particolari più avanti descritte. F.2.1. IL RILEVMENTO Quando si naviga sotto costa non è infrequente osservare oggetti sulla costa stessa perfettamente riconoscibili, chiamati cospicui, quali torri, fari, fanali, campanili ecc puntualmente riportati sulla carta nautica usata per la navigazione in quel tratto di mare. Se il navigante dovesse osservare uno di questi oggetti è come se si ponesse all interno di una linea che idealmente congiunge l oggetto considerato e l occhio dell osservatore stesso; tale linea si chiama linea di rilevamento. Ponendo in relazione la linea succitata con un altra linea nota, per esempio quella che rappresenta il meridiano geografico passante per l osservatore, si determina un angolo con il vertice sull osservatore stesso, chiamato angolo di rilevamento, o normalmente rilevamento. Il rilevamento si misura in gradi, primi, e secondi e si conta da 000 a 360 in senso orario a partire dalla direzione di riferimento, che nel nostro caso è il meridiano geografico quindi il. Nella figura sotto indicata sono rappresentati come esempio tre rilevamenti veri di tre punti cospicui, B, C. 83

4 Fino adesso si è considerato, come riferimento, il meridiano geografico passante per l osservatore, mentre sappiamo che per l osservatore passano altri due meridiani e precisamente il meridiano magnetico e quello bussola. Ne segue che possiamo considerare, alla stessa stregua delle rotte e delle prore, sulla base dei riferimenti presi in considerazione, tre tipi di rilevamenti: Rilevamento vero (Rilv). Rilevamento magnetico (misurato con la bussola da rilevamento) (Rilm). Rilevamento bussola (misurato con la bussola di rotta) (Rilb). 84

5 Ciò premesso, la linea di rilevamento o rilevamento ha quindi la caratteristica di un luogo di posizione, in quanto tutti gli osservatori, posti su imbarcazioni, giacenti su questa linea, a prescindere dalla rotta che in quel momento le unità stesse stiano percorrendo, vedrebbero l oggetto osservato sotto lo stesso angolo rispetto il meridiano preso come rierimento. quindi al. Nell esempio sotto indicato si fa riferimento al meridiano geografico e 85

6 L angolo di rilevamento, nella nautica da diporto viene normalmente misurato con la bussola da rilevamento, oppure (meno spesso) con la bussola di rotta equipaggiata con il traguardo per il rilevamento. E da evidenziare che per riportare sulla carta nautica un rilevamento, misurato con la bussola da rilevamento, bisogna correggere tale valore, ossia portarlo a rilevamento vero, considerando unicamente la declinazione della zona in cui si naviga, in quanto tale bussola non è dotata di tabella delle deviazioni residue, perché il navigante la può usare in qualsiasi posizione dell imbarcazione, avendo l accortezza di mantenersi distante il più possibile da masse metalliche o apparati elettronici. Se il rilevamento è misurato con la bussola di rotta, per la correzione del dato bisogna invece considerare sia la declinazione magnetica, sia la deviazione magnetica, essendo tale bussola dotata della tabella delle deviazioni residue perchè installata in modo fisso nelle vicinanze del timoniere. Resta inteso che in questo caso, all atto della misura del rilevamento bisogna annotare il valore della prora bussola che l imbarcazione in quel momento sta seguendo, per poi definire, il valore della deviazione δ, per effettuare, le operazioni di correzione del rilevamento in questione per riportarlo sulla carta nautica. Ciò premesso per passare da un rilevamento bussola (eseguito con la bussola di rotta) ad un rilevamento vero, per poterlo tracciare sulla carta nautica in analogia a quanto trattato sulle rotte e le prore, bisogna effettuare una correzione del dato, ossia applicare la formula sotto indicata: FORMUL DI CORREZIONE: Rilv = Rilb + (± δ )+(± d) Rilm = Rilb + (± δ) Rilv = Rilm + (± d) Qualora invece il navigante avesse tracciato sulla carta nautica un rilevamento vero di un punto cospicuo, per stabilire, per esempio, il momento esatto per effettuare una accostata (cambiamento di rotta), il valore, sempre in analogia a quanto trattato sulle rotte e le prore, bisogna sia convertito applicando la formula sotto indicata, ossia trasformato in rilevamento bussola da indicare al timoniere, perché possa effettuare la manovra in modo corretto (accostare al momento giusto). FORMUL DI CONVERSIONE: Rilb = Rilv - (± d) - (± δ ) Rilm = Rilv - (± d) Rilb = Rilm - (± δ ) F.2.2 IL RILEVMENTO POLRE Nella nautica in generale, e soprattutto nella navigazione radiogoniometrica (anche se in disuso), spesso viene utilizzato un particolare rilevamento chiamato polare, non perché sia riferito ad un polo geografico od alla stella polare, ma perché fa riferimento ad un particolare polo di riferimento costituito dalla linea di chiglia della imbarcazione, ossia dal suo asse longitudinale. Ciò premesso il rilevamento polare altro non è che l angolo con il vertice posto sull osservatore, compreso tra il lato che 86

7 contiene l osservatore stesso e l oggetto osservato (linea di rilevamento) ed il lato coincidente con l asse longitudinale della imbarcazione. L angolo di rilevamento polare si misura in gradi, primi e secondi e si indica generalmente con la lettera dell alfabeto greco ρ (rho), si misura a partire dalla prora dell imbarcazione in senso orario da 0 fino alla linea di rilevamento cioè quella che contiene l osservatore e l oggetto osservato, può variare da 0 a 360, anche se nella pratica della navigazione è ormai in uso misurare questo rilevamento da 0 a 180, da prora verso poppa sia sul lato di dritta sia su quello di sinistra della imbarcazione considerando positivi (+ρ ) i rilevamenti presi sul lato di dritta, e considerando negativi (-ρ ) quelli del lato di sinistra. OGGETTO OSSERVTO LINE DI RILEVMENTO OSSEVTORE OGGETTO OSSERVTO SSE LONGITUDINLE IMB. LINE DI RILEVMENTO Lo strumento usato per effettuare un rilevamento polare è il grafometro, strumento formato da un disco graduato da 0 a 360 in senso orario a partire dalla prua (grafometro circolare), oppure da un semidisco con graduazione 0-180, sempre a partire dalla prua (grafometro semicircolare) da installare rispettivamente sul lato di dritta e sinistra della imbarcazione. In tutti i casi oltre al disco graduato lo strumento è dotato di una alidada munita di traguardi, fissata in modo da poter ruotare attorno all asse verticale passante per il centro del disco graduato. Nella figura sono riprodotti i grafometri come in realtà si presentano. 87

8 GRFOMETRO SEMICIRCOLRE GRFOMETRO CIRCOLRE Il grafometro deve essere installato sull unità in zone che consentano la massima visibilità dell orizzonte, con l accortezza di orientare il diametro del disco graduato, segnato con la graduazione perfettamente allineato o parallelo all asse longitudinale dell imbarcazione, con la tacca 0 rivolta verso la prua. Il rilevamento polare, per essere riportato sulla carta nautica deve essere trasformato in un rilevamento vero, adottando, nel caso di misurare il rilevamento polare da 0 a 360 (utilizzando il grafometro circolare) la formula seguente: Rilv = Pv + ρ Qualora il valore calcolato dovesse superare 360 si dovrà sottrarre 360 al Rilv calcolato; esempio: ESEMPIO: Una imbarcazione sta navigando in un tratto di mare con Pb = 320, in assenza di elementi perturbatori quali mare, correnti e vento, dove la declinazione d attualizzata corrisponde a +8 e la deviazione di quella bussola, desunta dalla tabella delle deviazioni residue, corrisponde a +2. d un certo punto della navigazione il comandante decide di effettuare un rilevamento polare di un punto cospicuo della costa con un grafometro circolare, che risulta essere 195. Per determinare il Rilv da tracciare sulla carta nautica, facendo uso delle squadrette nautiche, si dovrà applicare la formula: Rilv = Pv + ρ Pv = Pb + (± δ) + (± d) =320 + (+2 ) + (+8 ) = 330 Rilv = = 525 Il rilevamento vero calcolato risulta essere maggiore di 360 bisogna quindi togliere 360 ; il valore angolare del Rilv da riportare sulla carta sarà: Rilv = =

9 NV RILEVMENTO VERO 0 PROR VER RILEVMENTO POLRE Nel caso invece di dovesse utilizzare il grafometro semicircolare le formule da adottare sono le seguenti: Rilv = Pv + ρ Rilv = Pv ρ nel caso che la misura sia effettuata sul lato di dritta Oppure nel caso che la misura sia effettuata sul lato di sinistra In quest ultimo caso, qualora l angolo di Pv dovesse avere un valore inferiore al rilevamento polare (ρ) prima di effettuare l operazione bisogna sommare 360 al valore della Pv. Come si può vedere, all atto della determinazione del valore del rilevamento polare è necessario determinare contestualmente il valore della Pv che si può determinare conoscendo il valore della Pb con l operazione di correzione Pv = Pb + (± δ )+(± d). Nel gergo marinaresco si dice che una unità è al traverso di un punto cospicuo della costa quando il rilevamento polare, fatto dall unità in questione rispetto il punto cospicuo è uguale a 90, ossia un angolo retto. Il punto cospicuo si dice al traverso a dritta, se osservato sulla destra dell unità ed al traverso a sinistra se osservato a sinistra dell unità. F.2.3 L LLINEMENTO Questo particolare luogo di posizione, per il navigante, è il più semplice da ottenere, poiché per la sua determinazione non necessita di nessuna strumentazione ma solamente di una attenta osservazione visiva, anche se non utilizzare strumentazioni non vuol dire, a rigore, assenza di errori, in quanto anche l osservazione visiva può essere soggetta ad imperfezioni dovute principalmente ad elementi soggettivi dell osservatore, quali la maggiore o minore acutezza visiva ed il grado di separazione dell occhio. molto veloce. L allineamento può essere inoltre tracciato sulla carta nautica in modo 89

10 Una regola pratica, dovuta all esperienza, consiglia che per determinare un buon allineamento si debbano scegliere oggetti il più vicino dei quali si trovi ad una distanza cinque volte superiore alla distanza che separa i due oggetti allineati tra loro. 5 D D Gli oggetti, inoltre, è opportuno che non siano troppo vicini tra loro per evitare inevitabili errori di parallasse; è importante altresì che quello più vicino all osservatore non sia più elevato di quello più lontano, per evitare in tal modo il suo occultamento; è consigliabile inoltre che gli oggetti da allineare, riportati sulla carta nautica, abbiano un marcato sviluppo verticale (come per esempio campanili, ciminiere ecc.), per facilitare, in modo netto, il momento esatto dell avvenuto loro allineamento. Molto spesso, gli oggetti da allineare sono creati artificialmente, posizionando in posizioni prefissate della costa particolari segnali dotati di miragli ben visibili e facilmente identificabili dal largo, puntualmente indicati nei portolani con dovizia di particolari. Nella pratica della navigazione diversi possono essere gli utilizzi di questo luogo di posizione, come per esempio: 1- Verificare con relativa rapidità e discreta precisione l eventuale errore della bussola (δ). Confrontando la Pb dell allineamento con la Pv dell allineamento stesso, determinato in precedenza sulla carta nautica, potremo stabilire la variazione magnetica V della nostra bussola, ossia la somma algebrica di d (declinazione) e δ (deviazione), e successivamente calcolare la deviazione della bussola per confrontarla con quella indicata nella tabella delle deviazioni residue della bussola stessa. V = Pv - Pb V = (± d ) + (± δ ) d = declinazione magnetica 90

11 δ = deviazione magnetica (riferita alla prora bussola della imbarcazione all atto dell osservazione) δ = V - (± d ) La d si ricava dai dati riportati sulla carta nautica, la δ che si ottiene va confrontata, come si è detto, con la δ indicata nella tabella delle deviazioni residue della bussola con cui stiamo operando, che un perito compensatore, in precedenza, aveva compilato. Se il dato differisce rispetto quello indicato nella tabella è opportuno effettuare altri allineamenti con altre prore bussola, in modo da verificare, nell ipotesi di persistenza significativa di errori, se ci sono i presupposti per far rifare la compensazione della bussola, sempre da persona qualificata (perito compensatore). 2- Per stabilire la rotta vera prescritta o consigliata per l entrata e l uscita da porti o rade, per non incorrere in pericoli dovuti sia a scogliere sia a manufatti che potrebbero proteggere i porti stessi. L allineamento chiamato allineamento di sicurezza, è utilizzato per navigare con la massima sicurezza possibile in determinati passaggi ristretti o ritenuti pericolosi per la navigazione per svariati motivi, quali bassi fondali, scogli semi affioranti, passaggi obbligati ecc 3- Per controllare la velocità della propria imbarcazione, percorrendo determinate rotte, osservando determinati allineamenti nelle così dette basi misurate, l elenco delle quali è indicato nella pubblicazione dell I.I.M. Basi misurate lungo le coste d Italia per la determinazione della velocità delle navi. 4- Sotto costa assieme ad altri luoghi di posizione (rilevamenti, batimetriche ecc.), l allineamento serve per determinare un punto nave. F.3 IL PUNTO NVE COSTIERO nalizzati i luoghi di posizione usualmente adottati per risolvere i problemi di navigazione, il navigante, per la determinazione del punto nave, adottando le tecniche che di seguito saranno trattate, si dovrà attenere, per quanto possibile, per dare al punto nave determinato un buon grado di affidabilità, agli accorgimenti sotto indicati: 1. ssicurarsi che i punti noti (cospicui) scelti, siano puntualmente indicati sulla carta nautica. 2. Scegliere punti noti i cui rilevamenti formino fra di loro un angolo più vicino possibile ai 90 e comunque non sia inferiore ai 30 o superiore ai Dare la preferenza a punti cospicui più vicini possibile all imbarcazione, poiché un errore sulla misura dei rilevamenti comporta un errore sulla definizione del punto nave, e questo errore aumenta tanto più distante sarà il punto nave dall imbarcazione. E da segnalare che come controindicazione i rilevamenti di punti cospicui vicini all imbarcazione variano molto velocemente e quindi è necessario che il navigante sia molto veloce nel misurare il rilevamento 4. Effettuare i rilevamenti dei punti costieri scelti, il più velocemente possibile, in 91

12 modo da ritenerli agli effetti pratici simultanei. 5. Dopo la misura dei rilevamenti, una volta riporate sulla carta nautica le rette di rilevamento, segnare sempre oltre il valore del rilevamento anche l ora ed i minuti della loro definizione assieme alla prora bussola che l imbarcazione in quel momento seguiva. 6. ccanto al punto nave definito segnare sempre l ora ed i minuti della sua definizione. 7. Effettuare punti nave costieri con discreta frequenza, per esempio ogni mezzora. F.3.1 PUNTO NVE CON DUE RILEVMENTI POLRI (45 E TRVERSO) DELLO STESSO OGGETTO PRESI IN TEMPI SUCCESSIVI Il punto nave è stabilito considerando sulla costa un solo punto cospicuo, ed eseguendo, dall imbarcazione, il suo rilevamento polare con due valori in precedenza prefissati, ossia 45 e traverso (90 ), calcolando la distanza percorsa tra i due rilevamenti. Traverso equivale dire 90 ; ad esempio si afferma che si rileva un oggetto come per esempio un punto cospicuo, un altra imbarcazione ecc al traverso della propria imbarcazione (a dritta oppure a sinistra), quando la linea di rilevamento polare si trova a 90 rispetto la direzione della prora (asse longitudinale dell imbarcazione). Esempio: Una imbarcazione naviga, in assenza di elementi perturbatori quali vento, corrente e moto ondoso, con Vp = 10 nodi a SW di una certa costa. lle ore il comandante rileva a sinistra, con il grafometro semicircolare, il punto cospicuo e stabilisce che il suo rilevamento polare Rlp è di 45. lle ore rileva, sempre con il grafometro semicircilare, il medesimo punto cospicuo e stabilisce che il suo rilevamento polare Rlp è di 90. Si vuole conoscere il punto nave dell imbarcazione che aveva sia delle ore sia delle ore Determinazione del punto nave. 1. Si tracci sulla carta nautica, in prossimità del punto cospicuo, ad una distanza qualsiasi (non essendo nota la distanza con cui si naviga dalla costa), la direzione e verso della Pv =110 che rappresenta, altresì, la rotta seguita dall unità in navigazione, essendo in questo caso Pv = Rv perché in assenza di scarroccio e deriva. 92

13 PROR = ROTT 2. Si tracci il primo rilevamento polare del punto cospicuo, ossia quello eseguito alle ore che è di 045 a sinistra. ORE PROR = ROTT 3. Si tracci il secondo rilevamento polare, sempre del medesimo punto cospicuo, ossia quello eseguito alle ore 09.20, che è di 090 a sinistra. 93

14 ORE LEG NVLE ITLIN ORE PROR = ROTT I rilevamenti polari, in questo caso, si tracciano direttamente, sulla carta nautica senza particolari correzioni perché rilevati con il grafometro e quindi da considerare veri; resta inteso qualora i rilevamenti in questione fossero presi con una bussola, bisognerà stabilire i valori dei Rilb corrispondenti rispettivamente ai Rilv calcolati con la formula Rilv = Pv + (± ρ), se si usa il grafometro semicircolare, considerando rispettivamente ρ 45 e Dalla figura sottostante si può vedere che i due rilevamenti polari intersecano la direzione della rotta vera, tracciata in precedenza sulla carta nautica, in due punti chiamati: B e C e assieme al punto delimitano i vertici di un triangolo rettangolo isoscele ossia B C rettangolo in B. 45 C ORE B ORE PROR = ROTT Dalla geometria sappiamo che in un triangolo isoscele rettangolo i due lati C B e B sono eguali perché lati opposti ad angoli eguali (45 ) e quindi basterà calcolare la lunghezza del lato C B che altro non è che il percorso fatto dall imbarcazione in 20 minuti per determinare la lunghezza del lato B che consente finalmente di determinare il punto nave. La distanza percorsa dall imbarcazione tra il primo ed il secondo rilevamento si 94

15 calcola con la formula: S = V x T Spazio (espresso in miglia) Velocità (espressa in nodi) Tempo (espresso in ore) Si riportino i 20 minuti in ore ossia 20/60=0,33 ore S = 10 x 0,33 = 3,3 miglia (lunghezza del lato C B che è uguale a quella del lato B ) 5. Con il compasso quindi si misurano 3,3 miglia sulla scala delle latitudini della carta nautica (distanza percorsa dall imbarcazione tra i due rilevamenti calcolata in precedenza) e si ipotizzi che corrisponda alla apertura di compasso corrispondente al segmento p q, quindi si riporti tale distanza, dal punto cospicuo, (sul secondo rilevamento polare (quello di 90 ) cateto -B del triangolo rettangolo isoscele). Il punto nave che si ottiene sul traverso è quello delle ore (PN ore 09.20) p 45 3,3 M C ORE PN ORE q ORE B PROR = ROTT 6. Si tracci di nuovo sulla carta nautica la direzione della prora vera facendola passare per il punto nave appena determinato (PN ORE 09.20) 95

16 p PN ORE C ORE PN ORE q B ORE PROR = ROTT PROR = ROTT La direzione della prora vera interseca il primo rilevamento polare, ossia quello dei 045, in un punto che rappresenta il punto nave dell imbarcazione alle ore (PN ORE 09.00). Nota: E bene ricordarsi che la distanza del percorso effettuato tra i due rilevamenti deve essere sempre riportata sulla traccia del rilevamento al traverso (90 ). Per non complicarci troppo la vita (che è già complessa per sua natura) qualora non fosse richiesto il punto nave al momento del primo rilevamento (045 ), è possibile tracciare sulla carta nautica il solo rilevamento polare al traverso (90 ) e riportare la distanza del percorso effettuato su tale traccia partendo dal punto cospicuo preso in considerazione che nel nostro caso è il punto. F.3.2 PUNTO NVE CON UN RILEVMENTO ED UN CERCHIO DI EGULE DISTNZ Il punto nave è stabilito facendo riferimento ad un solo punto cospicuo sulla costa, effettuando il suo rilevamento e determinando la distanza cui si trova l imbarcazione da esso. Esempio: Una imbarcazione sta navigando in assenza di elementi perturbatori quali vento, corrente e moto ondoso con Pb = 115 ; si supponga di aver determinato il valore della declinazione d = -2 (ricavato dai dati indicati sulla carta nautica) e della deviazione δ = -3 (ricavato dalla tabella delle deviazioni residue della bussola di rotta considerando la colonna della Pb al valore 115 ) lle ore si rileva con la bussola di rotta il punto cospicuo e si riscontra un 96

17 rilevamento bussola Rib = 57, contemporaneamente si misura con un telemetro la distanza che intercorre dall imbarcazione al punto cospicuo in questione. Distanza misurata: 4 miglia. Si vuole conoscere il punto nave che l imbarcazione aveva alle ore Determinazione del punto nave. 1. Si tracci sulla carta nautica, in prossimità del punto cospicuo ad una distanza qualsiasi (non essendo ancora nota la distanza con cui si naviga dalla costa) la direzione e verso della Pv che rappresenta altresì la rotta seguita dall unità in navigazione (essendo Pv = Rv perché in assenza di elementi perturbatori). Per determinare la prora vera bisogna correggere la prora bussola ossia: Pv = Pb + (± δ ) + (± d) Pv = 115 +(- 3) + (- 2) Pv = PROR = ROTT 2. Si tracci il rilevamento effettuato alle ore (dal mare verso il punto cospicuo). Per riportare sulla carta nautica il rilevamento bussola delle ore del punto cospicuo si deve ricondurlo ad un rilevamento vero, ossia eseguire la sua correzione: Rlv = Rlb + (± δ ) + (± d) Rlv = 57 +(- 3) + (- 2) Rlv = Rlv = 52 97

18 Rilv 52 LEG NVLE ITLIN PROR = ROTT 3. Con il compasso si misuri la distanza di 4 miglia (sulla scala delle latitudini in corrispondenza della zona in cui si naviga). Si riporti questa distanza, sulla linea di rilevamento in precedenza tracciata, sempre con il compasso, a partire dal punto cospicuo. Rilv 52 4 M PROR = ROTT 4. Il punto di incontro dei due luoghi di posizione (rilevamento e cerchio di eguale distanza) determina il punto nave delle ore che è evidenziato con un cerchietto. 98

19 Rilv 52 PN ore PROR = ROTT 5. Si tracci infine, passante per il punto nave in precedenza definito, la posizione effettiva della rotta vera percorsa, che corrisponde in assenza di elementi perturbatori alla alla prora vera Rv =, Rilv 52 PN ore PROR = ROTT PROR = ROTT 99

20 F.3.3 PUNTO NVE CON UN LLINEMENTO ED UN RILEVMENTO Il punto nave è stabilito considerando tre punti cospicui, per consentire al navigante di effettuare un allineamento ed un rilevamento. Esempio: Una imbarcazione sta navigando in assenza di elementi perturbatori quali vento, corrente e moto ondoso con Pb = 296 ; si supponga di aver determinato il valore della declinazione d = +2 (ricavato dai dati indicati sulla carta nautica) e della deviazione δ = -3 (ricavato dalla tabella delle deviazioni residue della bussola di rotta considerando la colonna della Pb al valore 296 ). lle ore si osserva che i punti e B sono perfettamente allineati e che il rilevamento bussola (eseguito con la bussola di rotta) del punto C corrisponde a 104. Si vuole conoscere il punto nave che l imbarcazione aveva alle ore Determinazione del punto nave. 1. Si tracci sulla carta nautica la linea di allineamento dei punti cospicui e B C B 2. Si proceda, per poterlo tracciare sulla carta nautica, alla correzione del valore del rilevamento bussola del punto C: Rilv = Rilb + (± δ ) + (± d) Rilv = (-3 ) + (+2) Rilv = Rilv =

21 NV Rilv 103 C B 3. Il punto di incontro tra la retta d allineamento dei punti cospicui e B e la retta del rilevamento del punto C, evidenziato con un pallino, è il punto nave dell imbarcazione alle ore Rilv 103 PN ORE C B 4. Per tracciare la prora vera che dovrà necessariamente passare per il punto nave appena determinato si dovrà effettuare la correzione della prora bussola: Pv = Pb + (± δ ) + (± d) Pv = (-3 ) + (+2) Pv = Pv =

22 PROR VER = ROTT VER = 295 Rilv 103 PN ORE C B F.3.4. PUNTO NVE CON DUE LINEE DI RILEVMENTO Il punto nave è stabilito considerando i rilevamenti di due distinti punti cospicui della costa, in precedenza individuati sulla carta nautica, da effettuare in modo contemporaneo o quasi, per trascurare, nella seconda ipotesi, il percorso nel frattempo compiuto dalla imbarcazione tra il primo ed il secondo rilevamento. Il punto di incontro, sulla carta nautica, delle due linee di rilevamento tracciate, determina il punto nave. Esempio: Una imbarcazione sta navigando in assenza di elementi perturbatori quali vento, corrente e moto ondoso con Pb = 111 ; si supponga di aver determinato il valore della declinazione d = +2 (ricavato dai dati indicati sulla carta nautica) e della deviazione δ = -3 (ricavato dalla tabella delle deviazioni residue della bussola di rotta (considerando la colonna della Pb al valore 111 ). lle ore si effettuano i rilevamenti, con la bussola di rotta, dei punti cospicui e B che corrispondono rispettivamente a Rilb = 53 Rilb B = 97 Si vuole conoscere il punto nave alle ore Determinazione del punto nave. 1. Si tracci sulla carta nautica la linea del primo rilevamento effettuato alle ore cioè quello relativo al punto. Per tracciare il rilevamento in questione bisogna correggerlo in Rilv ossia: Rilv = Rilb + (± δ ) + (± d) 102

23 Rilv = 53 + (-3 ) + (+2) Rilv = Rilv = 52 Rilv=52 B 2. Si tracci quindi sulla carta nautica, la linea del secondo rilevamento, ossia quello relativo al punto B effettuato sempre alle ore Per tracciare il rilevamento in questione bisogna correggerlo in Rilv ossia: Rilv = Rilb + (± δ ) + (± d) Rilv = 97 + (-3 ) + (+2) Rilv = Rilv = 96 Rilv=52 Rilv=96 PN ore B 103

24 Il punto di incontro tra le due linee di rilevamento, evidenziato nel disegno, con un pallino rosso, altro non è che il punto nave delle ore questo punto si tracci sulla carta nautica, passante per il punto nave delle ore appena determinato, la rotta che l imbarcazione sta percorrendo. Per tracciare la rotta in questione bisogna prima correggerla in Rv ossia: Rv = Rb + (± δ ) + (± d) Rv = (-3 ) + (+2) Rv = Rv = 110 Rilv=52 Rilv=96 PN ore B PROR = ROTT F.3.5. PUNTO NVE CON DUE RILEVMENTI SUCCESSIVI DI UNO STESSO PUNTO COSPICUO. (TECNIC DEL TRSPORTO DI RILEVMENTO). Spesso sulla costa non sono disponibili diversi punti cospicui noti, ossia riportati sulle carte nautiche, ed è anche vero che a bordo delle unità da diporto, quasi certamente, non è disponibile un telemetro per realizzare il cerchio di eguale distanza; è così che si può stabilire un punto nave anche se sulla costa esiste un solo punto cospicuo noto, effettuando in navigazione il suo rilevamento in due tempi successivi, adottando la tecnica del trasporto della linea del primo rilevamento, parallela a se stessa, a partire dal percorso fatto dall imbarcazione, tracciato sulla sua rotta presunta ed intersecante la linea del secondo. Esempio: Una imbarcazione sta navigando in assenza di elementi perturbatori quali vento, corrente e 104

25 moto ondoso con Pb = 111 ; si supponga di aver determinato il valore della declinazione d = +1 (ricavato dai dati indicati sulla carta nautica) e della deviazione δ = -2 (ricavato dalla tabella delle deviazioni residue della bussola di rotta (considerando la colonna della Pb al valore 111 ). La sua velocità propria Vp è di 8 nodi. lle ore si effettua il primo rilevamento, con la bussola di rotta, del punto cospicuo e risulta Rilb= 70. lle ore si effettua il secondo rilevamento, sempre con la bussola di rotta, del medesimo punto cospicuo e risulta Rilb= 31. Si vuole conoscere il punto nave alle ore Determinazione del punto nave. 1. Si tracci sulla carta nautica, in prossimità del punto cospicuo ad una distanza qualsiasi (non essendo ancora nota la distanza con cui si naviga dalla costa), la direzione e verso della Pv che rappresenta altresì la rotta seguita dall unità in navigazione (essendo Pv = Rv perché in assenza di elementi perturbatori). Per determinare la prora vera bisogna correggere la prora bussola ossia: Pv = Pb + (± δ ) + (± d) Pv = 111 +(- 2) + (+ 1) Pv = Pv = Rv 2. Si tracci sulla carta nautica la linea del primo rilevamento effettuato alle ore cioè quello relativo al punto. Per tracciare il rilevamento in questione bisogna correggerlo in Rilv ossia: Rilv = Rilb + (± δ ) + (± d) Rilv = 70 + (-2 ) + (+1) 105

26 Rilv = Rilv = 69 Rilv=69 Pv = Rv 3. Si tracci sulla carta nautica la linea del secondo rilevamento effettuato alle ore del medesimo punto cospicuo. Per tracciare il rilevamento in questione bisogna correggerlo in Rilv ossia: Rilv = Rilb + (± δ ) + (± d) Rilv = 31 + (-2 ) + (+1) Rilv = Rilv =

27 ore Rilv= 69 ore Rilv= 30 Pv = Rv 4. Si tracci, sulla linea della rotta in precedenza tracciata sulla carta nautica, a partire dal punto di incontro della linea del primo rilevamento con la linea della rotta stessa la distanza percorsa dall imbarcazione tra il primo e secondo rilevamento con la formula: S = V x T Spazio (espresso in miglia) Velocità (espressa in nodi) Tempo (espresso in ore) S = 8 x 1 = 8 miglia Si determina quindi il punto B ore Rilv= 69 8 M B ore Rilv= 30 Pv = Rv 5. Si trasporti la linea del primo rilevamento, parallela a se stessa, in modo che 107

28 intersechi il punto B e la linea del secondo rilevamento. Il punto C è il punto nave alle ore PN ore ore Rilv= 69 8 M B ore Rilv= 30 C Pv = Rv 6. Si tracci infine la rotta vera in precedenza tracciata sulla carta nautica in modo che passi sul punto C, poiché l imbarcazione percorrerà la rotta così ubicata. PN ore ore Rilv= 69 8 M B C ore Rilv= 30 Pv = Rv Pv = Rv 108

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