Modelli per la gestione delle scorte

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Modelli per la gestione delle scorte"

Transcript

1 Modelli per la gestione delle scorte Claudio Arbib Università di L Aquila Prima Parte: gestione periodica

2 Sommario 1. Introduzione Termini del problema 2. Costi di spedizione 3. Costi di giacenza 4. Gestione ordini periodica di singola risorsa (EOQ) assorbimento costante assorbimento variabile con regolarità 5. Limiti del modello EOQ

3 1. Introduzione La produzione di un bene materiale coinvolge generalmente quantità limitate di risorse Ciascuna risorsa costituisce di norma una scorta in ingresso, ad alimentare la produzione per un certo periodo di tempo in uscita, destinata alla distribuzione Gestire le scorte può comportare la risoluzione di problemi decisionali Voci di costo trasporto giacenza lavoro Decisioni quanto acquistare/produrre quando acquistare/produrre Dati e vincoli parametri di processo domanda infrastruttura logistica

4 Termini del problema La produzione di un bene materiale coinvolge generalmente quantità limitate di risorse Ciascuna risorsa costituisce di norma una scorta in ingresso, ad alimentare la produzione per un certo periodo di tempo in uscita, destinata alla distribuzione Gestire le scorte può comportare la risoluzione di problemi decisionali Esempio In un impianto si fa uso di due tipi di risorsa. Siano b 11 = 100 q.li b 21 = 90 q.li le scorte delle risorse 1 e 2 disponibili il giorno 1 Parametri di processo: Il processo consuma a 1 = 2 q.li di risorsa 1 a 2 = 3 q.li di risorsa 2 per q.ledi prodotto finito. La capacità di produzione giornaliera è q max = 20 q.li

5 Termini del problema Sia x t la quantità prodotta il giorno t Si ha x 1 < b 11 /a 1 x 1 < b 21 /a 2 0 < x 1 < q max = 50 = 30 = 20 La soluzione x 1* = 20 sfrutta appieno la capacità di produzione del giorno 1 All inizio del giorno 2 le scorte valgono quindi b 12 = b 11 a 1 x * 1 = 60 b 22 = b 21 a 2 x * 1 = 30 Esempio In un impianto si fa uso di due tipi di risorsa. Siano b 11 = 100 q.li b 21 = 90 q.li le scorte delle risorse 1 e 2 disponibili il giorno 1 Parametri di processo: Il processo consuma a 1 = 2 q.li di risorsa 1 a 2 = 3 q.li di risorsa 2 per q.ledi prodotto finito. La capacità di produzione giornaliera è q max = 20 q.li

6 Termini del problema Sia x t la quantità prodotta il giorno t Si ha x 1 < b 11 /a 1 x 1 < b 21 /a 2 0 < x 1 < q max La soluzione x 1* = 20 sfrutta appieno la capacità di produzione del giorno 1 All inizio del giorno 2 le scorte valgono quindi b 12 = b 11 a 1 x * 1 = 60 b 22 = b 21 a 2 x * 1 = 30 = 50 = 30 = 20 Ripetendo il procedimento si ottiene x 2 < b 12 /a 1 = 30 x 2 < b 22 /a 2 = 10 0 < x 2 < q max = 20 La massima produzione vale x 2* = 10 e non sfrutta la capacità di produzione del giorno 2 Per mantenere la produzione a regime occorre rifornirsi di almeno r = a 2 q max b 22 = 30 entro t = 1

7 2. Costi di spedizione Riassumendo, siamo riusciti a circoscrivere le decisioni come segue: quanto acquistare r > 30 quando acquistare t < 1 Per precisarle ulteriormente dobbiamo esaminare le voci di costo Iniziamo dai costi di spedizione Il costo di spedizione è di norma formato da due termini: Un costo fisso s 0, che va cioè pagato anche se si sposta un solo grammo di risorsa Un costo variabile non decrescente con il quantitativo r di risorsa ordinato, ad esempio

8 Costi di spedizione costo s 0 s 0 + s 1 r per 0 < r < δ s 0 + s 1 δ + s 2 (r δ) per r > δ, s 2 < s 1 s 0 + s 1 r ks 0 + s 1 r per (k 1)δ < r < kδ ks 0 per (k 1)δ < r < kδ s 0 per ogni valore di r < quantità Il costo di spedizione è di norma formato da due termini: Un costo fisso s 0, che va cioè pagato anche se si sposta un solo grammo di risorsa Un costo variabile non decrescente con il quantitativo r di risorsa ordinato, ad esempio

9 Costi di spedizione Anche le caratteristiche dell infrastruttura logistica molteplicità di fornitori Supplier 1 R 1, R 2 capacità dei collegamenti hanno influenza sui costi Risorse eterogenee e/o non ancora critiche possono essere trasportate su un medesimo veicolo fino a saturazione della capacità, evitando la duplicazione di costi fissi Supplier 3 R 2 Customer Supplier 2 R 1, R 3

10 Costi di spedizione Anche le caratteristiche dell infrastruttura logistica molteplicità di fornitori capacità dei collegamenti hanno influenza sui costi Risorse eterogenee e/o non ancora critiche possono essere trasportate su un medesimo veicolo fino a saturazione della capacità, evitando la duplicazione di costi fissi Supplier 1 R 1, R 2 Supplier 3 R 2 Customer consolidamento dei rifornimenti Supplier 2 R 1, R 3

11 Costi di spedizione Può essere quindi conveniente sincronizzare i rifornimenti per condividere risorse di trasporto e ottenere economie di scala 100 Livelli di scorta a inizio giornata lun mar mer gio ven sab Replenishment (oggi per domani) lun mar mer gio ven sab Scorta 1 Scorta 2 quattro spedizioni Acquisto 1 Acquisto 2

12 Costi di spedizione Può essere quindi conveniente sincronizzare i rifornimenti per condividere risorse di trasporto e ottenere economie di scala 100 Livelli di scorta a inizio giornata lun mar mer gio ven sab Replenishment (oggi per domani) lun mar mer gio ven sab Scorta 1 Scorta 2 tre sole spedizioni Acquisto 1 Acquisto 2

13 3. Costi di giacenza Tuttavia mantenere immobilizzato un bene materiale comporta un costo, quantificabile in sostanza come utili non percepiti Livello e valore economico della scorta lun mar mer gio ven sab Scorta 1 Valore ( ) Pensiamo a un conto in banca: a fine anno vengono accreditati utili il cui valore U cresce con la permanenza di valuta sul conto 1 U = T il saggio di interesse σ t praticato in ogni giorno t del periodo T Σ σ t v t b t t T g 0 (t) = σ t v t Costo per la giacenza di un unità di risorsa nel giorno t

14 Costi di giacenza Minore l accumulo di scorte nel sistema; minore il tempo di latenza dei materiali (tempo di attraversamento o lead time); Livello e valore economico della scorta risorse Sistema di produzione trasporto o stoccaggio lun mar mer gio ven sab prodotti Scorta 1 Valore minori i costi di giacenza. Il costo di giacenza dipende quindi: dal valore economico della risorsa dal suo quantitativo medio immobilizzato o nascosto all interno del sistema nel periodo di pianificazione ( )

15 Controindicazioni Di norma l andamento del costo di giacenza è opposto a quello del costo di spedizione elevata giacenza due spedizioni a settimana lun mar mer gio ven sab giacenza acquisto bassa giacenza tre spedizioni a settimana lun mar mer gio ven sab giacenza acquisto

16 Controindicazioni In un periodo di pianificazione prefissato T il costo di giacenza decresce il costo di trasporto cresce con la frequenza f = 1/ di rifornimento delle risorse nel periodo punto di costo frequenza di rifornimento giacenza rifornimento totale minimo costo

17 4. Gestione ordini periodici Per modellare il problema di minimizzare i costi complessivi (giacenza + trasporto) iniziamo con l ipotizzare quanto segue: una sola risorsa viene consumata con tasso di assorbimento costante fino a un certo limite di sicurezza b s (safety stock) livello di scorta (b 0 = 10) magazzino processo di consumo ( = 2) scorta di sicurezza b s il livello di scorta in magazzino b(t) decresce quindi linearmente nel tempo la giacenza media nell intervallo [0, T] corrisponde all area celeste = 0 T b(t)dt livello di scorta b(t) b(t) = b 0 t T tempo t

18 Gestione ordini periodici Per modellare il problema di minimizzare i costi complessivi (giacenza + trasporto) iniziamo con l ipotizzare quanto segue: una sola risorsa viene consumata con tasso di assorbimento costante fino a un certo limite di sicurezza b s (safety stock) l approvvigionamento avviene con periodo costante e con un costo s 0 per ciascuna spedizione, indipendentemente dal quantitativo spedito livello di scorta 2 T tempo Dimezzamento del periodo di rifornimento (raddoppia la frequenza) = Dimezzamento della giacenza variabile + Raddoppio delle spedizioni safety stock b s

19 Lotto economico di acquisto (EconomicOrderQuantity) Si possono allora esprimere i costi di giacenza e trasporto in un orizzonte temporale T come: b 0 b s = s() = s 0 g() = g 0 b(t)dt = b(t) = b 0 t 0 T T = g 0 T( /2 + b s ) Area = 2 /2 + b s b s Supponiamo che g 0 (t), s(r) il costo di giacenza g 0 (t) di un unità di risorsa in un tempo unitario (es. un giorno) non vari nel tempo: g 0 (t) = g 0 il costo s(r) di una singola spedizione non dipenda dalla quantità r spedita: s(r) = s 0 s 0 g 0 t, r

20 Lotto economico di acquisto (EconomicOrderQuantity) Si possono allora esprimere i costi di giacenza e trasporto in un orizzonte temporale T come: g() = s() = s 0 Il costo complessivo di gestione è pari a s 0 T g 0 T( /2 + b s ) g 0 costo * = 2s 0 / g 0 tempo Esiste un unica soluzione ottima *, indipendente da T e b s, che si può calcolare annullando la derivata prima: C() = T( + + g 0 b s ) 2 g 0 s 0 0 = 2 2

21 Assorbimento variabile In alcuni casi (ad es. risorse deperibili, obsolescenza etc.) l ipotesi di tasso di assorbimento costante nel tempo può risultare troppo semplicistica. Esempio. In un industria conserviera la quantità di prodotto trattabile decresce in ragione del tempo t trascorso dalla sua acquisizione. Ciò fa sì che la quantità necessaria per ottenere un unità di prodotto finito cresca con t, o in altri termini che il tasso di assorbimento della scorta sia una funzione crescente del tempo: a = a(t) Detta r = b 0 la scorta di prodotto fresco acquisita all istante t 0 = 0, a t ore di distanza il livello di scorta sarà dato da b(t) = b 0 a(τ)dτ t 0

22 Costo di giacenza In genere, il tasso di deterioramento di un prodotto ha un andamento esponenziale. Supponiamo a(t) = e λt, con a(0) = (tasso di assorbimento iniziale) e λ > 0. Si ha quindi lotto acquistato b 0 a b(t) = b 0 0 (e λt 1) λ livello di scorta tempo Detta r = b 0 la scorta di prodotto fresco acquisita all istante t 0 = 0, a t ore di distanza il livello di scorta sarà dato da safety stock b s b(t) = b 0 t 0 a(τ)dτ

23 Costo di giacenza In genere, il tasso di deterioramento di un prodotto ha un andamento esponenziale. Supponiamo a(t) = e λt, con a(0) = (tasso di assorbimento iniziale) e λ > 0. Si ha quindi lotto acquistato b 0 b(t) = b 0 λt s + (e λ 1) e λt ) λ livello di scorta tempo safety stock b s Sia il periodo di rifornimento. Per evitare inutili giacenze il rifornimento b 0 va scelto in modo che la scorta residua al tempo sia pari alla scorta di sicurezza b s b s = b 0 (e λ 1) λ a b 0 = b s + 0 (e λ 1) λ

24 Costo di giacenza In genere, il tasso di deterioramento di un prodotto ha un andamento esponenziale. Supponiamo a(t) = e λt, con a(0) = (tasso di assorbimento iniziale) e λ > 0. Si ha quindi lotto acquistato b 0 a b(t) = b s + 0 (e λ e λt ) λ 0 livello di scorta tempo Il costo di giacenza dipende dal periodo. Per esprimerlo calcoliamo l integrale di b(t) esteso all intervallo [0, ] λ (b s + e λ )dτ e λτ dτ λ 0 λ λ 2 safety stock b s = b s + e λ (e λ 1)

25 Costo di giacenza Eseguendo i calcoli si ottiene l area totale in funzione di Area = T b s + e λ (e λ 1) λ λ 2 lotto acquistato b 0 livello di scorta tempo safety stock b s Quest area si ripete T/ volte nel periodo di pianificazione T T λ λ 2 = b s + e λ (e λ 1)

26 Costo di giacenza Eseguendo i calcoli si ottiene l area totale in funzione di Area = T b s + e λ (e λ 1) λ λ 2 lotto acquistato b 0 livello di scorta tempo safety stock b s Il costo di giacenza è proporzionale all area secondo g 0 g() = g 0 T b s + e λ (e λ 1) λ λ 2

27 Costo totale Il costo totale si ottiene sommando tra loro il costo di giacenza il costo di spedizione (proporzionale secondo s 0 al numero di spedizioni nel periodo di pianificazione) il costo dovuto alle perdite di prodotto per deterioramento (proporzionale secondo il valore v 0 del prodotto alla quantità deterioratasi nell intervallo ) quantità (= b 0 ) assorbita dal processo con tasso dopo ore g() = g 0 T b s + e λ (e λ 1) λ v 0 λ λ 2 s() = s 0 T/ p() = v 0 (b(e 0 λ λ b 1) s ) livello di scorta quantità (= b 0 b s )deterioratasi in ore (con b 0 b s = (e λ 1)/λ) quantità (= b s ) effettivamente in magazzino dopo ore

28 Costo totale Il costo totale si ottiene sommando tra loro il costo di giacenza il costo di spedizione il costo dovuto alle perdite di prodotto per deterioramento C() = = g 0 T b s + e λ (e λ 1) + + λ λ 2 s 0 g 0 v 0 λ (e λ λ 1)

29 Periodo di rifornimento ottimo Come nel caso di assorbimento costante, il periodo di riforni mento ottimo * si ricava annullando la derivata di C() = e λ e λ + e λ + (e λ 1) λ 2 2 λ λ 2 2 g 0 T 1 s 0 g 0 2 v 0 C() = 1 λ v λ 2 s 0 / g 0 v 0 λ 2 2 g 0 T λ 2 2 Tg e λ = = g 0 T b s + e λ (e λ 1) + + λ λ 2 s 0 g 0 v 0 λ (e λ λ 1)

30 Periodo di rifornimento ottimo Periodo di rifornimento ottimo 1200, ,00 800,00 600,00 400,00 λ = 0,2 = 5 g 0 = 2 s 0 = v 0 = T = * ~ 3, ,00 0, λ v λ 2 s 0 / g 0 v 0 λ 2 2 g 0 T λ 2 2 Tg e λ =

31 5. Limiti del modello EOQ Il modello EOQ non consente di 1) esprimere il costo di spedizione in funzione della quantità del rifornimento e/o della distanza dal fornitore più realistico costo ks 0 per (k 1)δ < r < kδ s 0 s 0 per ogni valore di r < quantità ipotizzato nel modello EOQ

32 Limiti del modello EOQ Il modello EOQ non consente di 2) esprimere l effetto sui costi di giacenza di variazioni del valore delle risorse nel tempo valore della risorsa ipotizzato nel modello EOQ valore della risorsa possibili fluttuazioni del valore

33 Limiti del modello EOQ Il modello EOQ non consente di 3) tenere conto di un andamento irregolare dell assorbimento di risorse dovuto, ad esempio, a variazioni della domanda da parte del mercato livello di scorta tempo ipotizzato nel modello EOQ livello di scorta tempo possibili fluttuazioni della domanda

34 Limiti del modello EOQ Il modello EOQ non consente di 4) ottimizzare la gestione contemporanea di più scorte gestione ottima della risorsa 1 gestione ottima della risorsa 2 10 spedizioni gestione sub-ottima della risorsa 1 gestione ottima della risorsa 2 6 spedizioni

35 Limiti del modello EOQ Il primo di questi quattro limiti: 1) esprimere il costo di spedizione in funzione della quantità del rifornimento e/o della distanza dal fornitore può in alcuni casi essere superato con lievi modifiche. Nel caso infatti di assorbimento costante (b(t) = b 0 t), se il costo di spedizione ha la forma s(r) = s 0 + s 1 r la sua somma durante T è costo s 0 s 0 + s 1 r T s() = [s 0 + s 1 (b 0 b s )] = T = [s 0 + s 1 ] = quantità T = s 0 + Ts 1

36 Limiti del modello EOQ Il primo di questi quattro limiti: costo s 0 1) esprimere il costo di spedizione in funzione della quantità del rifornimento e/o della distanza dal fornitore può in alcuni casi essere superato con lievi modifiche. Il termine di costo Ts 1 non dipende dal periodo e non contribuisce alla derivata prima del costo totale. Quindi non influenza il valore * del periodo di rifornimento ottimo. Si noti che ciò non èvero in caso di assorbimento non costante. s 0 + s 1 r quantità s() = s 0 + Ts 1 T

Modelli per la gestione delle scorte

Modelli per la gestione delle scorte Modelli per la gestione delle scorte Claudio Arbib Universitàdi L Aquila Terza Parte Sommario Gestione simultanea di scorte eterogenee risorse multiple ad irregolare: formulazione come programmazione lineare

Dettagli

Gestione delle scorte - contenuti di base -

Gestione delle scorte - contenuti di base - Gestione delle scorte - contenuti di base - Prof. Riccardo Melloni riccardo.melloni@unimore.it Università di Modena and Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari via Vignolese 905, 41100, Modena

Dettagli

La gestione delle scorte

La gestione delle scorte La gestione delle scorte Controllo delle scorte Sist. prod. / Fornitore ordini domanda I Magazzino R Lead Time T La gestione delle scorte Problema: uando ordinare uanto ordinare Obiettivi: Basso livello

Dettagli

Modelli per la gestione delle scorte

Modelli per la gestione delle scorte Modelli per la gestione delle scorte Claudio Arbib Universitàdi L Aquila Seconda Parte Sommario Sui problemi di gestione aperiodica equazioni di stato Funzioni di costo Un modello convesso formulazione

Dettagli

Gestione delle scorte - modello stocastico -

Gestione delle scorte - modello stocastico - Gestione delle scorte - modello stocastico - Prof. Riccardo Melloni riccardo.melloni@unimore.it Università di Modena and Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari via Vignolese 905, 41100,

Dettagli

INVENTORY CONTROL. Ing. Lorenzo Tiacci

INVENTORY CONTROL. Ing. Lorenzo Tiacci INVENTORY CONTROL Ing. Lorenzo Tiacci Testo di riferimento: Inventory Management and Production Planning and Control - Third Ed. E.A. Silver, D.F. Pyke, R. Peterson Wiley, 1998 Indice 1. IL LOTTO ECONOMICO

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Una definizione La logistica è il sistema di connessione

Dettagli

FONDAMENTI di GESTIONE delle SCORTE

FONDAMENTI di GESTIONE delle SCORTE FONDAMENTI di GESTIONE delle SCORTE Importanza di avere una buona gestione delle scorte sono sono spesso una una parte essenziale dei dei beni beni di di un azienda ridurre un inventario significa convertirlo

Dettagli

1. Considerazioni preliminari

1. Considerazioni preliminari 1. Considerazioni preliminari Cos è l inventario Una quantità di beni o materiali temporaneamente inutilizzato, nell attesa di poter essere usati o venduti (Love, 1979). Lo scorte (inventario) sono merci

Dettagli

Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3

Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3 Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo

Dettagli

Esercitazione 14 Aprile 2016 (Viki Nellas)

Esercitazione 14 Aprile 2016 (Viki Nellas) Esercitazione Aprile 06 (Viki Nellas) Esercizio Considerate un impresa che utilizzi una tecnologia descritta dalla seguente funzione, ; i prezzi dei fattori lavoro e capitale sono pari rispettivamente

Dettagli

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE - - CASTEL VOLTURNO (CE) 1A 1B 1C 1D 1E 1F 1G 1H 1I 2A 2B LABORATORIO CUC/SALA LABORATORIO STORIA BIOLOGIA -

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE - - CASTEL VOLTURNO (CE) 1A 1B 1C 1D 1E 1F 1G 1H 1I 2A 2B LABORATORIO CUC/SALA LABORATORIO STORIA BIOLOGIA - Lun 11.30 Mar 11.30 Mer 11.30 Gio 11.30 1A 1B 1C 1D 1E 1F 1G 1H 1I 2A 2B ITALIANO - DIRITTO ED BIOLOGIA - DIRITTO ED Lun 11.30 Mar 11.30 Mer 11.30 Gio 11.30 2C 2D 2E 2F 2G 2H 2I 2L 3A 3B 3C LAB. SERVIZI

Dettagli

ESERCITAZIONI DI LOGISTICA

ESERCITAZIONI DI LOGISTICA POLITECNICO DI TORINO ESERCITAZIONI DI LOGISTICA D.U. in Ingegneria e della Produzione Corso di Tutore: Ing. Luca Peiretti A.A. 1999-000 Politecnico di Torino Pagina 1 di 5 1. ESERCITAZIONI IN AULA PARTE

Dettagli

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA

CAPITOLO 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA CAPITOLO 1 LA FUZIOE DI PRODUZIOE E LA CRESCITA ECOOMICA 11 La funzione di produzione Data una funzione di produzione in cui la quantità prodotta () dipende dalla quantità di capitale () e di lavoro ()

Dettagli

ARGO SOFTWARE - ARGO - RAGUSA (RG) 1F 1G 1H 2F DIRITTO ED LINGUA SPAGNOLA MATEMATICA LINGUA E LETT. ITALI

ARGO SOFTWARE - ARGO - RAGUSA (RG) 1F 1G 1H 2F DIRITTO ED LINGUA SPAGNOLA MATEMATICA LINGUA E LETT. ITALI Lun 4 F G H F DIRITTO ED DIRITTO ED S.I.(SCIENZE T. E B) METOD. OPER. METOD. OPER. S.I.(SCIENZE T. E B) DIRITTO ED S.I. (CHIMICA) Mar 4 DIRITTO ED DIRITTO ED S.I.(SCIENZE T. E B) METOD. OPER. Mer 4 Gio

Dettagli

Modelli per la gestione delle scorte

Modelli per la gestione delle scorte Modelli per la gestione delle scorte Claudio Arbib Università di L Aquila Seconda Parte Sommario Sui problemi di gestione aperiodica equazioni di stato Funzioni di costo Un modello convesso formulazione

Dettagli

GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE

GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Gestione dei materiali Controllo

Dettagli

TELEPASS+ 3 - Unità G

TELEPASS+ 3 - Unità G TELEPASS+ 3 - Unità G La gestione della logistica aziendale LOGISTICA AZIENDALE Funzione aziendale che programma, organizza e gestisce la localizzazione, le dimensioni e la struttura dei magazzini aziendali

Dettagli

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Capitolo 6. La produzione. A.A Microeconomia - Cap. 6-1

Capitolo 6. La produzione. A.A Microeconomia - Cap. 6-1 Capitolo 6 La produzione A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 6-1 Il comportamento dell'impresa Tre fasi distinte di analisi nello studio del comportamento dell'impresa: 1. Tecnologia di produzione 2. I

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

I Costi di Produzione

I Costi di Produzione I Costi di Produzione Misurazione del costi: di quali costi tenere conto? I costi nel breve periodo I costi nel lungo periodo Curve di costo nel lungo e nel breve periodo a confronto Produzione di due

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE PROCESSI DI POISSON Definizione Un processo stocastico che assume valori interi non negativi si dice essere un processo di Poisson con frequenza λ se 1. A(t) è un prosesso di

Dettagli

La gestione delle scorte in Farmacia. Maurizio Da Bove

La gestione delle scorte in Farmacia. Maurizio Da Bove La gestione delle scorte in Farmacia Maurizio Da Bove Gli obiettivi della gestione delle scorte Soddisfare la domanda Minimizzare i costi Dare pronta disponibilità di materiale al cliente Volumi Mix Soddisfare

Dettagli

Leggi di capitalizzazione e di attualizzazione

Leggi di capitalizzazione e di attualizzazione Sommario Alcuni appunti di supporto al corso di Matematica Finanziaria (L-Z) Facoltà di Economia & Management- Università di Ferrara Sommario Parte I: Funzioni di capitalizzazione Parte II: Capitalizzazione

Dettagli

CRESCITA DI POPOLAZIONI. Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t:

CRESCITA DI POPOLAZIONI. Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t: CRESCITA DI POPOLAZIONI Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t: n : R N Questa è una funzione costante a tratti, cioè una

Dettagli

Estensioni. Scorte. Ipotesi. Tasso di produzione finita EPQ Economic Production Quantity. EOQ - estensioni

Estensioni. Scorte. Ipotesi. Tasso di produzione finita EPQ Economic Production Quantity. EOQ - estensioni Estensioni Scorte EO - estensioni 2/3/26.3 tasso di produzione finita sconti rotture di scorta ammesse deperibilità più merci 2 Tasso di produzione finita EP Economic Production uantity Ipotesi Nel caso

Dettagli

Problema Determinare la miscelazione ottimale delle materie prime in modo da massimizzare il profitto complessivo

Problema Determinare la miscelazione ottimale delle materie prime in modo da massimizzare il profitto complessivo Mix Produttivo Si dispone di i=1,...,m risorse produttive (ad esempio, materie prime) in quantità limitata. La massima disponibilità delle risorse è b 1,...,b m Si possono produrre j=1,...,n diversi prodotti

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE Processi di Poisson Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Consideriamo eventi casuali come gli arrivi di lavori

Dettagli

Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti

Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti 0.1 Introduzione Una equazione differenziale del secondo ordine è una relazione del tipo F (t, y(t), y (t), y (t)) = 0 (1) Definizione

Dettagli

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea)

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) ESERCIZIO n. 1 - La produzione ed i costi di produzione (1 ) Un impresa utilizza una tecnologia descritta dalla seguente funzione di produzione: I prezzi dei fattori lavoro e capitale sono, rispettivamente,

Dettagli

Cenni di ottimizzazione dinamica

Cenni di ottimizzazione dinamica Cenni di ottimizzazione dinamica Testi di riferimento: K. Dixit Optimization in Economic Theory. Second Edition, 1990, Oxford: Oxford University Press. A. C. Chiang Elements of Dynamic Optimization, 1992,

Dettagli

Massimizzazione del profitto Appunti - Bozza

Massimizzazione del profitto Appunti - Bozza Massimizzazione del profitto Appunti - Bozza Indice 1 Premessa 1 2 Massimizzazione del profitto 1 2.1 Introduzione............................ 1 2.2 Il costo............................... 2 2.3 Il ricavo..............................

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUINTA E SESTA SETTIMANA In sintesi, una tecnologia costituisce un insieme di piani

Dettagli

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1 I motori e gli ostacoli per la Supply Chain I fattori di sviluppo della supply chain 1 Linea guida I motori delle prestazioni della supply chain Un quadro di riferimento per lo sviluppo dei fattori di

Dettagli

LA GESTIONE DELLE SCORTE

LA GESTIONE DELLE SCORTE CORSO DI Gestione della Produzione Industriale Facoltà di Ingegneria LA GESTIONE DELLE SCORTE Luigi Uglietti Blue Age Sistema S.r.l. e-mail: luglietti@blueage.it 1 PERCHE' LE SCORTE? Scorte 'speculative'

Dettagli

Sia y una grandezza che varia, in funzione del tempo, secondo la legge

Sia y una grandezza che varia, in funzione del tempo, secondo la legge Il tasso di crescita Sia y una grandezza che varia, in funzione del tempo, secondo la legge dove è un numero reale positivo diverso da 1 e è il valore che y assume nell istante t=0. Se a>1 la funzione

Dettagli

Concetti base delle scorte

Concetti base delle scorte Concetti base delle scorte 1 Scorte che cosa sono? perché tenere delle scorte? come gestirle? quanto ordinare? quando ordinare? 2 Che cosa sono? I materiali che aspettano di essere utilizzati, lavorati,

Dettagli

Monopolio P, R R R RMe (domanda) Viki Nellas Esercizio 1

Monopolio P, R R R RMe (domanda) Viki Nellas Esercizio 1 onopolio Viki Nellas Esercizio La curva di domanda di un monopolista è 000. La funzione dei suoi costi totali è 7.5 + 00 + 00 a) Determinate le curve del ricavo medio e marginale di questa impresa e rappresentatele

Dettagli

Dalla microeconomia alla macroeconomia

Dalla microeconomia alla macroeconomia Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve

Dettagli

La teoria del consumo

La teoria del consumo La teoria del consumo Il surplus del consumatore e la domanda di mercato. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari (Italy) (Tel.: +39 (0)99

Dettagli

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari"

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari" Unità Integrata Organizzativa

Dettagli

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Generalità di fondamenti di impianti e logistica 1 IL CONTESTO PRODUTTIVO IL PRODOTTO Standardizzazione dei

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 15 Curve di costo Prof. Gianmaria Martini Tipi di curve di costo (I) Abbiamo visto come ottenere la funzione di costo

Dettagli

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI

MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Ist. di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, I canale (A-L), A.A. 2014-2015. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA SESTA SETTIMANA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI Si consideri ora che, se l impresa

Dettagli

Le economie di scala nella supply chain: la giacenza di ciclo. Le economie di scala nella supply chain 1

Le economie di scala nella supply chain: la giacenza di ciclo. Le economie di scala nella supply chain 1 Le economie di scala nella supply chain: la giacenza di ciclo Le economie di scala nella supply chain 1 Linea guida Il ruolo della giacenza di ciclo nella supply chain Le economie di scala: relazione con

Dettagli

Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione n. 1. La pianificazione del fabbisogno di materiali

Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione n. 1. La pianificazione del fabbisogno di materiali Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione n. 1 La pianificazione del fabbisogno di materiali L ALFA BETA S.r.l. è un impresa operante nel settore dei mobili di arredamento. In particolare,

Dettagli

Domanda 1. Domanda 2. Progetto/per reparti/a lotti/continui/di massa. Progetto/per reparti/a lotti/di massa/continui

Domanda 1. Domanda 2. Progetto/per reparti/a lotti/continui/di massa. Progetto/per reparti/a lotti/di massa/continui Domanda 1 Con riferimento alle tipologie di processo, quale tra le seguenti sequenze identifica correttamente i processi manifatturieri in ordine decrescente di flessibilità? Progetto/per reparti/a lotti/continui/di

Dettagli

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro.

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro. Microeconomia, Esercitazione 3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 Produzione/1 Data una certa tecnologia di produzione definita solo nell input lavoro (o, in alternativa,

Dettagli

Sommario. Produzione. Perché si studia il comportamento delle imprese? La teoria dell impresa

Sommario. Produzione. Perché si studia il comportamento delle imprese? La teoria dell impresa Sommario Produzione Funzione di produzione con un solo fattore produttivo Produzione con due fattori produttivi Rendimenti di scala Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore

Dettagli

CAPITOLO 8. Le curve di costo

CAPITOLO 8. Le curve di costo CAPITOLO 8 Le curve di costo 1 Sommario del 1. Il costo totale di lungo periodo Costo totale Costi medi e marginali Economie di scala 2. Le curve di costo di breve periodo 2 Curva del costo totale di lungo

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 14 Minimizzazione dei costi

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 14 Minimizzazione dei costi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 4 Minimizzazione dei costi Prof. Gianmaria Martini Minimizzazione dei costi Un impresa minimizza i costi se produce ciascun

Dettagli

ITIS OTHOCA ORISTANO

ITIS OTHOCA ORISTANO ITIS OTHOCA ORISTANO CARATTERISTICHE DEI PROCESSI PRODUTTIVI LAY-OUT IMPIANTI PARTE 2 Si definisce linea di produzione una successione concatenata di posti di lavoro che eseguono una data operazione in

Dettagli

Lezione 11 Argomenti

Lezione 11 Argomenti Lezione 11 Argomenti La produzione nel lungo periodo: gli isoquanti di produzione La pendenza degli isoquanti e il Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica (SMST) Isoquanti di produzione e SMST per fattori

Dettagli

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2014/15

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2014/15 Successioni Vi sono fenomeni naturali e situazioni concrete che presentano sviluppi significativi in tempi discreti. Vale a dire è naturale che i controlli per quei dati fenomeni o per quelle date situazioni

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. La variabile Uniforme Continua Data una scheda telefonica da 5 euro di cui non si sa se sia

Dettagli

MATEMATICA FINANZIARIA RISCHI: RAPPRESENTAZIONE E GESTIONE (CENNI)

MATEMATICA FINANZIARIA RISCHI: RAPPRESENTAZIONE E GESTIONE (CENNI) Matematica Finanziaria, a.a. 2011/2012 p. 1/315 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI ECONOMIA MATEMATICA FINANZIARIA RISCHI: RAPPRESENTAZIONE E GESTIONE (CENNI) ANNAMARIA OLIVIERI a.a. 2011/2012

Dettagli

Il comportamento delle imprese

Il comportamento delle imprese Il comportamento delle imprese Fino a ora il comportamento delle imprese è entrato nella nostra analisi in modo del tutto marginale, attraverso la curva di offerta e la legge dell offerta secondo cui al

Dettagli

Corso di Modelli e Algoritmi della Logistica

Corso di Modelli e Algoritmi della Logistica Corso di Modelli e Algoritmi della Logistica Modelli e Algoritmi della Logistica Prof. Antonio Sassano Dipartimento di Informatica e Sistemistica Universita di Roma La Sapienza Roma 1 - Ottobre - 2003

Dettagli

MAPPA DEL PROCESSO BUDGET PIANIFICAZIONE FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA COSTI STANDARD PROGRAMMAZIONE

MAPPA DEL PROCESSO BUDGET PIANIFICAZIONE FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA COSTI STANDARD PROGRAMMAZIONE IL BUDGET MAPPA DEL PROCESSO FATTURE ACQUISTO E VENDITA SISTEMA DI CONTABILITÀ GENERALE DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI SISTEMA DI CONTABILITÀ ANALITICA DECISIONI COSTI STANDARD COSTI CONSUNTIVI DATI DELLA

Dettagli

Gestione della Produzione e dei materiali terza parte Inventory system management. Corso di GPM Secondo Modulo Prima Unità Didattica

Gestione della Produzione e dei materiali terza parte Inventory system management. Corso di GPM Secondo Modulo Prima Unità Didattica Gestione della Produzione e dei materiali terza parte Inventory system management Scopi delle scorte 1. Rendere indipendenti le operations 2. Rispondere alle variabilità della domanda di prodotti 3.

Dettagli

Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione. La pianificazione del fabbisogno di materiali

Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione. La pianificazione del fabbisogno di materiali Progettazione e gestione dei sistemi produttivi- Esercitazione La pianificazione del fabbisogno di materiali L ALFA BETA S.r.l. è un impresa operante nel settore dei mobili di arredamento. In particolare,

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia

Dettagli

1- L impresa Alfa produce sedie per ufficio egi2013az

1- L impresa Alfa produce sedie per ufficio egi2013az Esercizi EGI 2013 1- L impresa Alfa produce sedie per ufficio egi2013az. Il lead time per realizzare le sedie è di 2 settimane. Ciascuna sedia si compone di 2 braccioli (l.t. 1 settimana), 1 pianale (l.t.

Dettagli

ESERCITAZIONE 3: Produzione e costi

ESERCITAZIONE 3: Produzione e costi MICROECONOMIA CEA A.A. 00-00 ESERCITAZIONE : Produzione e costi Esercizio (non svolto in aula ma utile): Rendimenti di scala Determinare i rendimenti di scala delle seguenti funzioni di produzione: a)

Dettagli

Funzione di Produzione e Misura della Produttività

Funzione di Produzione e Misura della Produttività Funzione di Produzione e Misura della Produttività Quesito Nell ambito delle proprietà di una funzione di produzione, illustrare differenze e collegamenti fra produttività marginale dei fattori e rendimenti

Dettagli

λ è detto intensità e rappresenta il numero di eventi che si

λ è detto intensità e rappresenta il numero di eventi che si ESERCITAZIONE N 1 STUDIO DI UN SISTEMA DI CODA M/M/1 1. Introduzione Per poter studiare un sistema di coda occorre necessariamente simulare gli arrivi, le partenze e i tempi di ingresso nel sistema e di

Dettagli

Perché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione

Perché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione Produzione Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore comprensione delle decisioni fatte dai produttori e come queste contribuiscano a determinare la curva di offerta La

Dettagli

FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO

FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO 45 FUNZIONE DI COSTO E MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO 4.1 Rendimenti di scala e funzione di costo Il costo di produzione c( w, ) dipende dal prodotto per la semplice ragione che più output richiede più input.

Dettagli

LICEO CLASSICO STATALE "E. TORRICELLI" - FAENZA ORARIO CORSI DI RECUPERO FEBBRAIO-MARZO 2012 MAR28

LICEO CLASSICO STATALE E. TORRICELLI - FAENZA ORARIO CORSI DI RECUPERO FEBBRAIO-MARZO 2012 MAR28 LUN27 MAR28 MER29 GIO01 VEN02 Orario Facile 7 Copyright 1999-2011 mathema software www.orariofacile.com Pag. 1/6 LUN05 MAR06 MER07 GIO08 VEN09 Orario Facile 7 Copyright 1999-2011 mathema software www.orariofacile.com

Dettagli

Soluzioni dei Problemi di analisi

Soluzioni dei Problemi di analisi Copyright 9 - The McGraw-Hill Companies srl Soluzioni dei Problemi di analisi. x l t =. x l t = cost+sint cost sint. x l t =. x l t =. x l t = 6. x = e t 7. x = c ; x ft = e t e t cost e t e t cost+sint

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 3 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. La v.c. Uniforme Continua Secondo alcuni sondaggi sul sito della Apple (technical support site,

Dettagli

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione

Dettagli

Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 2016

Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 2016 Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 206 Scrivere chiaramente in testa all elaborato: Nome, Cognome, numero di matricola. Risolvere tutti gli esercizi. Tempo a disposizione: DUE ORE.

Dettagli

Progetto ed Implementazione di un Modello Multi-Dimensionale

Progetto ed Implementazione di un Modello Multi-Dimensionale Progetto ed Implementazione di un Modello Multi-Dimensionale Alfredo Cuzzocrea DEIS Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica Università della Calabria cuzzocrea@deis.unical.it Un Caso di

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La decisione di occupazione nel breve periodo 1 La domanda di lavoro La decisione di occupazione di b.p. Breve periodo è un tempo sufficientemente

Dettagli

Modelli differenziali per le scienze della vita

Modelli differenziali per le scienze della vita Modelli differenziali per le scienze della vita Andrea Susa Agenda Modelli Matematici Crescita delle popolazioni isolate crescita di una cellula Decadimento radioattivo Modello Malthus Modello a crescita

Dettagli

LA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione

LA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione LA TEORIA DELL OFFERTA Tecnologia e costi di produzione IL COMPORTAMENTO DELL IMPRESA In questa lezione approfondiremo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta.

Dettagli

Variazione di una funzione

Variazione di una funzione a) Variazione di una funzione Variazione di : Δ= 2-1 Δf Variazione di f: Δf= 2-1 =f( 2 )-f( 1 ) b) 1 Δ 2 In questo caso a una variazione di, Δ, corrisponde una piccola variazione di f, Δf Δf In questo

Dettagli

Figura 1: 1) Si scriva la formulazione del problema come problema di PLI (con un numero minimo di vincoli) e la matrice dei vincoli.

Figura 1: 1) Si scriva la formulazione del problema come problema di PLI (con un numero minimo di vincoli) e la matrice dei vincoli. ESERCIZIO 1 Sia dato il grafo orientato in Figura 1. Si consideri il problema di flusso a 1 2 4 Figura 1: costo minimo su tale grafo con b 1 = 4 b 2 = 2 b = b 4 = e c 12 = 2 c 1 = 4 c 14 = 1 c 2 = 1 c

Dettagli

LA FUNZIONE DI PRODUZIONE

LA FUNZIONE DI PRODUZIONE LE FUNZIONI E I COSTI DI PRODUZIONE PROF. ENNIO FORTE Indice 1 LA FUNZIONE DI PRODUZIONE ---------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LE VARIABILI CHE INFLUENZANO

Dettagli

Esercizi assegnati in data 7 novembre

Esercizi assegnati in data 7 novembre Esercizi assegnati in data 7 novembre Rappresentare sul piano cartesiano le seguenti rette e determinare le coordinate del punto d'intersezione di ciascuna coppia di rette: a: y=0.25x+1000 b: y=0.50x+800

Dettagli

L ECONOMIA E LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE (COSTO FISSO E VARIABILE, COSTO TOTALE, MEDIO E MARGINALE) Prof.ssa Angela Donatiello 1

L ECONOMIA E LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE (COSTO FISSO E VARIABILE, COSTO TOTALE, MEDIO E MARGINALE) Prof.ssa Angela Donatiello 1 L ECONOMIA E LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE (COSTO FISSO E VARIABILE, COSTO TOTALE, MEDIO E MARGINALE) Prof.ssa Angela Donatiello 1 Ogni bene che viene prodotto ha un costo che deriva dalla combinazione

Dettagli

1 Ottima combinazione dei fattori produttivi. 2 Ottima combinazione dei fattori produttivi e curve di costo

1 Ottima combinazione dei fattori produttivi. 2 Ottima combinazione dei fattori produttivi e curve di costo Esercizi svolti in classe Produzione e Concorrenza Perfetta 1 Ottima combinazione dei fattori produttivi Si consideri un impresa con la seguente funzione di produzione = L K e i prezzi dei fattori lavoro

Dettagli

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica, Maria Giovanna Mora a.a

Successioni ESEMPI: Matematica con Elementi di Statistica, Maria Giovanna Mora a.a Successioni Vi sono fenomeni naturali e situazioni concrete che presentano sviluppi significativi in tempi discreti. Vale a dire è naturale che i controlli per quei dati fenomeni o per quelle date situazioni

Dettagli

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE DATI DELLO STUDENTE Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 9.2.2017 Matricola: Anno di corso: domanda 1 domanda 2 domanda 3 VOTO SCRITTO

Dettagli

IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO

IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO PER POTER ATTRIBUIRE I COSTI A SINGOLE UNITA DI PRODOTTO E NECESSARIO STABILIRE RELAZIONI TRA I FATTORI E I PRODOTTI STESSI

Dettagli

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come

Dettagli

Carta Semilogaritmica Esempio

Carta Semilogaritmica Esempio Carta Semilogaritmica Esempio 8 10000 1000 100 10 3 2 1 8 3 2 1 8 3 2 1 8 3 2 1 8 3 2 Sono date le coordinate cartesiane di alcuni punti desunti da osservazioni sperimentali: A = (1,7.1) B = (2,12.1) C

Dettagli

Corso di Analisi: Algebra di Base. 7^ Lezione

Corso di Analisi: Algebra di Base. 7^ Lezione Corso di Analisi: Algebra di Base 7^ Lezione Goniometria.Elementi di trigonometria piana. Unità di misura degli angoli. Misura di angoli orientati. Circonferenza goniometrica. Angoli e archi noti. Le funzioni,

Dettagli

Obiettivo della lezione

Obiettivo della lezione Obiettivo della lezione Economia Aziendale Oggetto della lezione capire come calcolare il di un prodotto o di un servizio Costi e comuni Costi diretti ed indiretti Le configurazioni di Economia Aziendale-Lez.15

Dettagli

Un modello per la valutazione della qualità del verde

Un modello per la valutazione della qualità del verde Un modello per la valutazione della qualità del verde Consideriamo il nostro sistema ambientale come un area di verde naturale, ecologicamente protetta, in presenza di un ridotto numero programmato di

Dettagli

Analisi delle prestazioni dei sistemi produttivi

Analisi delle prestazioni dei sistemi produttivi Analisi delle prestazioni dei sistemi produttivi Per analisi delle prestazioni di un sistema produttivo si intende lo studio dei legami delle variabili di prestazione di un sistema produttivo avendo imposto

Dettagli

Problemi di localizzazione

Problemi di localizzazione Problemi di localizzazione Claudio Arbib Università di L Aquila Prima Parte (marzo 200): problemi con singolo decisore . Introduzione Un problema di localizzazione consiste in generale nel decidere dove

Dettagli

ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME. Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012

ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME. Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012 ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012 Domanda 1 a) Movimento lungo la curva perché l IPC è come il deflatore del PIL ovvero una misura del livello generale dei prezzi b)

Dettagli

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene

Dettagli

Reti nel dominio delle frequenze. Lezione 10 2

Reti nel dominio delle frequenze. Lezione 10 2 Lezione 10 1 Reti nel dominio delle frequenze Lezione 10 2 Introduzione Lezione 10 3 Cosa c è nell Unità 3 In questa sezione si affronteranno Introduzione all Unità Trasformate di Laplace Reti nel dominio

Dettagli

ESERCIZIO 1 AMMORTAMENTI

ESERCIZIO 1 AMMORTAMENTI ESERCIZIO 1 AMMORTAMENTI dati UN IMMOBILIZZAZIONE TECNICA HA UN COSTO STORICO DI 10.000 EURO, CHE SI RITIENE DI DOVER AMMORTIZZARE IN 8 ANNI CON QUOTE COSTANTI CALCOLATE SUL VALORE DI SOSTITUZIONE. SI

Dettagli

Produzione. Giancarlo Gozzi. Marzo Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna

Produzione. Giancarlo Gozzi. Marzo Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Produzione Giancarlo Gozzi Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Marzo 2017 Sommario Produzione: breve e lungo periodo Tecnologia Analisi di breve periodo: curve di produttività Curva

Dettagli