Università di Pisa. A042 - Informatica

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1 PERCORSI ABILITANTI SPECIALI (P.A.S.) Università di Pisa DIDATTICA INFORMATICA NELLA SCUOLA DEGLI ADULTI Elaborato presentato per il conseguimento dell Abilitazione all insegnamento nella classe di concorso A042 - Informatica Referente: Prof. Roberto Grossi Relatore: Prof. Paolo Milazzo Candidata: Giovanna Gatti (matr ) ANNO ACCADEMICO

2 Indice: Introduzione La scuola Tipologie delle classi della scuola degli adulti Metodologie didattiche Apprendimenti pregressi delle classi Modulo da affrontare Prima lezione: perché ordinare e algoritmo Selection Sort Seconda lezione: Insertion Sort Attività di laboratorio Verifica e valutazione Sperimentazione in classe di metodologie apprese nel PAS Cosa migliorare Conclusioni

3 Introduzione Quando si parla di scuola degli adulti si deve tenere in considerazione oltre alla scuola serale anche la scuola ristretta, cioè quella degli istituti penitenziari. Entrambe le scuole nascono con un comune denominatore: la lotta all'analfabetismo; ma fino al 1970 subiscono modifiche diverse sia dal punto di vista legislativo che organizzativo. Le prime scuole degli adulti iniziarono a diffondersi nel XIX secolo nei paesi economicamente progrediti per sconfiggere l'analfabetismo. In Italia, la legge Casati (1859) fu la prima legge organica per la scuola italiana ma non mostrò attenzione alle scuole serali, che, furono organizzate sotto forma di corsi popolari fino agli inizi del Novecento. Con la legge Orlando (1904), si indicò l'organizzazione di scuole serali e festive per il recupero di semianalfabeti e, successivamente, con la Legge Credaro del (1911), aumentò l'attenzione dello Stato verso l'educazione e le competenze delle scuole serali per adulti e analfabeti furono trasferite definitivamente allo Stato. I corsi delle scuole serali erano prevalentemente frequentati da contadini e operai, ma anche da ragazzi che svolgevano il lavoro minorile, impegnati in un percorso di crescita civile e di riscatto sociale. La riforma Gentile del 1923, pur ponendo l'attenzione verso la riorganizzazione della scuola di Stato in una scuola modello e selettiva, non attuò alcuna iniziativa verso le scuole serali, lasciando ai privati il compito di provvedere ai meno capaci; così come nella "carta della scuola", approvata nel 1939 dal Gran Consiglio del fascismo per proposta del Ministro G. Bottai, non vi era alcuna citazione della scuola serale e dell'educazione della popolazione adulta. L istruzione in carcere inizia nell Italia post-unitaria della fine dell Ottocento. Benché nello Statuto Albertino non fosse contemplato il diritto all istruzione, negli istituti penitenziari fu considerata un attività obbligatoria, perché poteva contribuire alla rieducazione di quei detenuti la cui condotta era ritenuta, un effetto delle condizioni di degrado in cui erano cresciuti. Anche durante il fascismo, il Regolamento carcerario (1931) prevedeva l obbligatorietà di corsi di istruzione elementare per i detenuti, tenuti da insegnanti, da personale sanitario, dal cappellano o da altri funzionari. 3

4 L istruzione, insieme alla religione e al lavoro, era considerata un mezzo per recuperare i reclusi ai valori e alla cultura dello Stato. Nel dopoguerra e durante il periodo di ricostruzione, l'istruzione degli adulti è stata abbandonata a se stessa. In questo periodo svolse un ruolo straordinario il maestro Alberto Manzi. Egli lavorò per qualche anno come insegnante in carcere e poi con la sua trasmissione televisiva, prodotta dalla RAI e dal Ministero della Pubblica Istruzione, "Non è mai troppo tardi" che andò in onda nelle ore serali fino al 1968, costituì una vera e propria scuola serale per gli adulti. Con la Costituzione che dichiara "l istruzione inferiore obbligatoria e gratuita" (art.34), si impone al legislatore di creare le condizioni effettive che configurino l istruzione anche per gli adulti sia nei corsi serali sia in carcere. Occorrerà attendere la fine degli anni 60 per assistere all'attuazione di misure rivolte all'istruzione e alla educazione di persone adulte in condizioni di svantaggio e di disagio socio-economico. Con lo "Statuto dei diritti dei lavoratori", furono istituite nuove scuole serali pubbliche per il recupero e l'alfabetizzazione culturale di "lavoratori studenti" e con i Decreti Delegati le competenze delle scuole serali passarono ai consigli d'istituto e ai provveditorati agli studi. Dal 1973/74, i corsi di studio serali nella scuola secondaria superiore passarono a cinque anni, mentre per quanto riguarda l'istruzione primaria furono attivati i primi corsi finalizzati al conseguimento di un titolo di studio (licenza media). Parallelamente, l Ordinamento Penitenziario del 1975 prevede che l istruzione, che aveva carattere di obbligatorietà, insieme al lavoro, alla religione, ad attività culturali, ricreative e sportive, sia un "elemento irrinunciabile" del trattamento rieducativo da offrire come opportunità al singolo individuo temporaneamente detenuto, nella prospettiva del suo reinserimento nella società. Quindi i corsi scolastici costituiti negli istituti penitenziari non devono più avere un carattere speciale, per cui i programmi d istruzione devono adeguarsi a quelli delle scuole pubbliche, si prevede inoltre l istituzione non solo di corsi di istruzione obbligatoria, ma anche secondaria, oltre a quelli di formazione professionale. Nel 1997 nascono i Centri Territoriali Permanenti (CTP) che rappresentano un'ulteriore offerta formativa per gli adulti. I CTP organizzano 4

5 attività particolarmente adatte agli studenti lavoratori e agli stranieri in Italia e rilasciano il diploma fino alla scuola media oltre altre certificazioni (ECDL, corsi di lingua, ecc). Si affidano ai CTP, d intesa con gli istituti penitenziari, lo svolgimento di attività di educazione degli adulti nelle carceri. Parallelamente alla diffusione dei CTP, si è diffusa la presenza sul territorio nazionale di scuole serali pubbliche di ordine superiore di secondo grado, in ogni indirizzo e specializzazione. Gli studenti lavoratori che frequentano le scuole serali di secondo grado, al termine dei percorsi di studio, conseguono, con l'esame di Stato, il diploma di scuola media superiore o il diploma di qualifica professionale. Sul territorio regionale esistono percorsi formativi integrati dei CTP con gli Istituti secondari di secondo grado per il raggiungimento del diploma di scuola superiore. Negli anni novanta il processo di educazione degli adulti (EDA), sotto la spinta delle indicazioni proposte dall'unione Europea, si è evoluto, trasformandosi in un processo di apprendimento orientato lungo l'intero arco della vita (life long learning). Con la "Carta di Lisbona" l'obiettivo diventa quello di permettere alla popolazione adulta, non solo di conseguire un titolo di studio, ma anche di ampliare e padroneggiare i contenuti dell'apprendimento per far fronte ai continui cambiamenti della società. Di conseguenza, il target delle scuole serali ha subìto un cambiamento, passando da obiettivi originariamente indirizzati alle fasce deboli della popolazione ad obiettivi rivolti all'insieme della popolazione, attraverso l'uso delle nuove tecnologie, dell'educazione a distanza (fad) e forme di educazione di tipo misto distanza/presenza (blended learning). La scuola degli adulti oggi svolge un ruolo rilevante sia nella scuola serale per la riqualificazione professionale di lavoratori, disoccupati, inoccupati, casalinghe, ragazzi che hanno abbandonato il processo formativo ed extracomunitari, sia nella scuola in carcere, che ha come finalità quella di rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutino nella ridefinizione del proprio progetto di vita e nell'assunzione di responsabilità verso se stesso e la società" e, il primo elemento del trattamento rieducativo", è l'istruzione., Tutte le scuole degli adulti da quest'anno confluiscono nei Centri Provinciali Istruzione Adulti (CPIA), ancora oggi nebulosi, con una drastica riduzione oraria (30%). 5

6 La scuola La scuola dove ho insegnato negli ultimi anni scolastici è l'istituto d Istruzione Superiore Vespucci Colombo di Livorno. Questa scuola che nasce nel 1863 come sezione di Commercio, Amministrazione e Ragioneria dell'istituto di Marina Mercantile, ha acquisito fisionomia autonoma nel 1921, per trasformarsi in Istituto Tecnico Commerciale nel Nei suoi 150 di storia ha subito molte modifiche formali e sostanziali, fino al 2010 quando nell'ambito della politica di ridimensionamento della rete scolastica provinciale e in accordo con il riordino della scuola secondaria di secondo grado, è confluito nell'istituto Vespucci, l'indirizzo Turistico dell'istituto Buontalenti ed è stato inoltre associato l'ipstc Liceo Artistico ad indirizzo Grafica Colombo. Attualmente, nell'istituto sono attivi l'indirizzo AFM che forma periti commerciali con competenze di tipo economico aziendale sotto il profilo economico, giuridico, contabile e organizzativo, l'indirizzo SIA che si occupa di formare una figura professionale esperta in problemi d economia aziendale gestionale informatico, l'indirizzo ITER per i servizi turistici. L'offerta formativa dell'istituto è stata ampliata, dall'anno scolastico 2010/2011, con il nuovo indirizzo di Economia di Sistemi Logistici Integrati che risponde in maniera specifica alle esigenze del contesto territoriale di riferimento e dall'anno 2011/2012, dall'indirizzo Relazioni Internazionali Marketing che si occupa di formare una figura esperta in ambito economico giuridico aziendale con relazioni internazionali. Dal 1968 l'istituto prevede un Corso Serale Statale Commerciale e da diversi anni Corso Serale Sirio informatico con un triennio completo, strutturato in base alle esigenze di flessibilità degli adulti studenti lavoratori. A fianco del Corso Sirio, anche il progetto VE.DI. (percorsi formativi in modalità blended per l'innalzamento dei livelli d istruzione) che intende rispondere all'esigenza di rendere accessibile i corsi di istruzione per adulti a persone che si trovano in contesti geografici o professionali particolari attraverso l'integrazione delle risorse della formazione professionale e dell'orientamento. Dal 1998 l'istituto Vespucci detiene nell'istituto penitenziario Le Sughere di Livorno un corso completo di cinque anni di Sistemi Informativi Aziendali Informatica, con rilascio del diploma di perito commerciale gestionale 6

7 informatico, offrendo così una prospettiva per il reinserimento nella società del detenuto. Tipologie delle classi della scuola degli adulti Dall'Istituto Tecnico Commerciale Vespucci Colombo di Livorno ho ricevuto le supplenze nell'a.s. 2013/2014 nella scuola serale e nell'a.s. 2012/2013 nella scuola in carcere da settembre a giugno, entrambe scuole degli adulti. Le tipologie delle classi che sono prese in considerazione, per erogare l'unità didattica di Algoritmi di Ordinamento, sono la quarta serale Corso SIRIO indirizzo Informatico e la terza SIA in carcere. Per le caratteristiche di queste classi (la prima progetto SIRIO, la seconda in un istituzione penitenziaria), la scuola pone l esperienza degli studenti al centro della didattica creando percorsi formativi flessibili e individualizzati. La flessibilità consiste in: una riduzione di orario (da 36 ore settimanali a 30) dal Lunedì al Venerdì; una didattica modulare per consentire recuperi efficaci e veloci; una aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli. La personalizzazione dei percorsi formativi avviene con il riconoscimento dei: crediti formali: studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti scolastici; crediti non formali: esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali, previo accertamento. Si avvalgono del riconoscimento dei crediti formativi soprattutto gli studenti lavoratori che frequentano la scuola serale, poiché ciò determina l'esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti i crediti, con la promozione anticipata nelle discipline. Invece, gli studenti in carcere, una volta inseriti nella classe opportuna secondo gli studi da loro effettuati, seguono tutte le discipline, non solo per evitare continui spostamenti dalle sezioni verso l'aula e viceversa, ma per l'esigenza degli stessi di sentirsi persone capaci ed in grado di definire una propria dimensione diversa da quella che è dentro le celle. 7

8 La classe quarta serale Corso Sirio è composta di 23 studenti, di cui 11 femmine e 12 maschi, e si divide in: studenti lavoratori giovani e adulti con la speranza di un avanzamento di carriera nel posto di lavoro già occupato, oppure la necessità di avere maggiori possibilità nella ricerca di un'occupazione migliore; studenti che hanno abbandonato la scuola a seguito di insuccessi scolastici oppure di serie problematiche personali; studenti che sentono l'esigenza di approfondire le proprie conoscenze. Le motivazioni quindi di un rientro in formazione sono molte. La classe terza corso SIA in carcere sezione comuni è composta di nove studenti di cui due rumeni, tutti hanno abbandonato gli studi dopo il primo o secondo anno di scuola superiore. Si parla di sezione comuni perché, i detenuti che ne fanno parte sono persone che devono scontare una pena limitata nel tempo e che sono soggetti a trascorrere parte della pena agli arresti domiciliari. Per questi motivi la classe durante l'anno scolastico ha subito evoluzioni continue: alcuni studenti sono usciti per fine pena, qualcuno è andato agli arresti domiciliari, molte volte chi è uscito ritorna dopo un po' di tempo oppure ci sono stati nuovi inserimenti. L'anno scolastico è stato completato solo da quattro studenti. Data la tipologia degli studenti di entrambe le classi e le motivazioni per cui riprendono il processo formativo, si adotta una metodologia d insegnamento flessibile con interventi didattici che devono creare nelle classi un clima di fiducia riguardo all apprendimento con possibilità di successo, ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamentali che siano rispettose sia del vissuto degli studenti, che dei loro ritmi e stili d apprendimento. Metodologie didattiche La metodologia didattica utilizzata deve tendere a: coinvolgere e motivare alla partecipazione e allo studio evidenziando il valore formativo di ogni proposta didattica; coinvolgere lo studente attraverso l'indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili; utilizzare lezioni frontali di breve durata; 8

9 privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si impara facendo; facilitare il lavoro di gruppo e assumere la cooperazione come modalità di lavoro; utilizzare il problem solving come strategia più funzionale a processi di apprendimento efficaci soprattutto per studenti adulti; ricorrere a modalità di lavoro appropriate per gli studenti che per motivi di lavoro rientrano in classe dopo un certo periodo; essere caratterizzata da ricorrenti momenti in cui il docente crea condizioni per apprendimenti autonomi. Apprendimenti pregressi delle classi Nella classe quarta Sirio corso serale, all'inizio dell'anno scolastico, dopo previa conoscenza degli studenti ed esposizione degli argomenti che si sarebbero trattati nel corso di informatica, ho preso in considerazione la loro esigenza di rivedere ex novo il linguaggio C utilizzato nell'anno scolastico precedente, perché dopo qualche mese di inattività avevano perso dimestichezza nell'utilizzarlo. La maggiore difficoltà riscontrata è stata l'utilizzo dei cicli nella programmazione che, con diverse ore di attività laboratoriale e il supporto anche del tecnico, gli studenti hanno superato per poter meglio affrontare l'argomento degli ordinamenti di un vettore. Nella classe terza SIA nell'istituto penitenziario, nell'a.s. 2012/2013, il linguaggio di programmazione è stato affrontato facendo molti piccoli esercizi e simulando alla lavagna, passo dopo passo, quello che gli esercizi proposti dovevano eseguire. Purtroppo i computer comprati dalla scuola per allestire il laboratorio in carcere, pur essendo stati portati in visione all'inizio dell'anno scolastico, per essere controllati dal tecnico dell'istituto penitenziario, sono stati portati nella classe solo all'inizio del mese di maggio. 9

10 Modulo da affrontare Il modulo che ho affrontato in entrambe le classi riguarda gli algoritmi di ordinamento di un vettore di numeri interi. Gli algoritmi che ho preso in considerazione sono: Insertion sort, Selection sort. Pur essendo algoritmi definiti ingenui avendo complessità maggiore rispetto a tutti gli altri, non sviluppo altri tipi di ordinamento perché le funzioni non sono trattate in questi corsi. Alla fine, l'idea che ho voluto dare comunque è quella che l'insieme di dati (record), argomento che sarà trattato in seguito nella base dei dati, saranno poi organizzati secondo un ordine. Prima lezione: perché ordinare e algoritmo Selection Sort Tra le metodologie didattiche proposte utilizzo la lezione frontale di breve durata con esempi alla lavagna. Inizio la lezione spiegando come e per quale motivo si ordina anche nella vita quotidiana. Porto ad esempio la rubrica telefonica, il vocabolario, perché si ordinano libri, canzoni, films secondo generi, autori, tutto ciò con lo scopo di ritrovare qualcosa dopo, nel più breve tempo possibile e più facilmente. Spiego anche che nell informatica, l'ordinamento assume un notevole significato in ambito applicativo. Il problema consiste nell elaborare insiemi di dati costituiti da record. I record sono costituiti da una chiave e da altri dati e l obiettivo dei metodi di ordinamento consiste nel riorganizzare i dati in modo che le loro chiavi siano disposte secondo un ordine specificato (numerico o alfabetico) per una ricerca più veloce. Considero poi, in questa lezione l'ordinamento Selection Sort, algoritmo semplice e intuitivo, utile quando l'insieme di dati da ordinare è composto di pochi elementi. E' un algoritmo poco efficiente, ma la codifica che lo implementa non è complessa ed è quello che mi serve in queste tipologie di classi. Prendo un vettore formato da in insieme di interi con pochi elementi e sviluppo ogni passaggio alla lavagna facendo notare che questo algoritmo, ad ogni iterazione, trova l'elemento più piccolo che è scambiato con l'elemento opportuno, così via fino ad ottenere il vettore ordinato. In entrambe le classi, nel tempo rimanente propongo un esercizio dello stesso genere eseguito alla lavagna, come lavoro di gruppo in modo tale che gli 10

11 studenti assumano, come modalità di lavoro, la cooperazione, coinvolgendoli in questo modo alla partecipazione ed allo studio. Quando l'intera classe ha concluso l'esercizio, chiamo uno studente alla lavagna che espone ai suoi compagni, con un eventuale mio aiuto o suggerimenti della classe, com è stato risolto. Alla fine l'idea del funzionamento dell'algoritmo è stato compreso dalla maggior parte delle classi. E' da notare che gli studenti di queste classi non hanno molto tempo per dedicarsi allo studio al di fuori della scuola. La maggior parte degli studenti dei corsi serali lavorano gran parte della giornata mentre gli studenti del carcere, con i conflitti relazionali che si vengono a creare in una cella con diverse persone, certamente non riescono a dedicarsi minimamente allo studio. Quindi l'apprendimento di ogni argomento proposto deve essenzialmente avvenire in classe. Seconda lezione: Insertion Sort Come seconda lezione propongo l'ordinamento per inserimento che come il Selection sort è relativamente semplice. Spiego che l'algoritmo non è molto diverso dal modo in cui una persona ordina un mazzo di carte. Quindi inizio la mia lezione utilizzando lo stesso metodo di spiegazione che ho fatto con il precedente algoritmo. Prendo un insieme di numeri interi sviluppando ogni passaggio alla lavagna, ma in questo caso ci sono state delle difficoltà di comprensione. La classe del corso serale non riusciva a capire perché ogni volta che si considerava un nuovo numero da inserire nell'ordine, si dovevano considerare uno ad uno tutti i numeri precedenti con eventuali spostamenti di una posizione, per poterlo collocare nel punto giusto. Tra l'altro l'algoritmo (scritto in pseudocodice) utilizzava un costrutto non a loro congeniale perché alcuni comandi erano stati utilizzati poco nell'anno scolastico precedente. L'unico modo per spiegarlo, almeno in modo intuitivo, è stato quello di prendere due fogli di carta, ricavarmi otto elementi e seguendo i passi dell'algoritmo riordinarli come con le carte. A questo punto ho chiamato alla cattedra qualche studente e, sempre con i foglietti di carta, si è cercato di metterli in ordine seguendo 11

12 l'algoritmo. Ciò ha avuto più successo, ma qualche perplessità permaneva ancora. Anche la classe in carcere ha avuto delle difficoltà che hanno superato con molti esercizi sia alla lavagna sia con le finte carte (i foglietti). In questa parte del corso, gli studenti che frequentavano la scuola erano cinque, quindi tutti hanno provato più volte fino alla comprensione generale dell'argomento. D'altra parte, non avendo ancora i computer in classe, questa era l'unica attività che potevano svolgere. Attività di laboratorio Come spiegato prima, l'attività laboratoriale per gli studenti nell'istituto penitenziario si è potuta svolgere solo facendo molti esercizi in gruppo o individuali con l'aiuto anche del tecnico, in modo tale da infondere sicurezza e consapevolezza che il traguardo di comprensione dell'argomento potesse essere raggiunto. Per la quarta serale invece, non ci sono problemi di laboratorio, data l'ora in cui si svolgono le lezioni, tutti i laboratori sono liberi. In realtà, le lezioni anche di teoria avvengono in laboratorio per poter applicare immediatamente quello che si è appena spiegato. In questo caso, gli studenti provano individualmente a scrivere in codice quello che hanno appena visto. Preferisco che questo lavoro sia svolto dagli studenti individualmente in modo da creare, non solo condizioni di apprendimenti autonomi, ma anche riflessione sulle loro criticità. Naturalmente gli algoritmi da implementare sono quelli spiegati a lezione di cui hanno lo pseudocodice. Con l'aiuto del tecnico di laboratorio si passa tra i computer venendo incontro alle loro problematiche cercando sempre, non di risolvere immediatamente il problema, ma di farli ragionare in modo tale che risolvano loro il problema. Quando ci sono domande ricorrenti si ferma l'attività di laboratorio e consideriamo insieme i punti critici. 12

13 Verifica e valutazione Per la classe quarta serale, notata la loro difficoltà su un algoritmo di ordinamento, non ho ritenuto dare loro la classica verifica scritta. Ho diviso la classe in gruppi e ad ogni gruppo ho assegnato di elaborare, in qualunque forma ritenessero opportuno, un algoritmo che ho assegnato e di esporlo in seguito alla classe. In generale, la forma di elaborazione è stata con numeri o lettere. Un gruppo che aveva l'algoritmo Insertion Sort, memore dell'accostamento fatto a lezione ad un ordinamento di carte, ha giocato con le carte. L'obiettivo di far comprendere che ordinando un insieme di qualsiasi tipo di elementi, fa sì che la ricerca di uno di questi sia più veloce ed efficiente, è stato complessivamente recepito. La classe terza in carcere ha chiesto invece di fare la verifica scritta. L'esercizio dato alla verifica è il seguente: Dato un vettore di numeri interi, ordinarlo con un algoritmo a piacere. Determinare la posizione del primo elemento positivo e il suo valore. Il risultato per tutti è stato positivo, hanno scritto il codice (con un po di aiuto) e sul foglio hanno simulato il risultato. Sperimentazione in classe di metodologie apprese nel PAS Come detto precedentemente, la tipologia degli studenti della scuola serale comprende lavoratori che a volte hanno turni di lavoro di sera e quindi le loro assenze sono giustificate. Durante la spiegazione di questa unità didattica, sono stati assenti cinque studenti che al loro rientro mi hanno chiesto di recuperare l'argomento., Nel frattempo sono iniziati i corsi PAS proprio con gli algoritmi di ordinamento. Con il corso ho potuto acquisire nuovi metodi per presentare un argomento che, in questo caso ho avuto l'opportunità di mettere in opera. Oltre alla spiegazione iniziale del perché si ordina, in seguito ho chiesto di fare una ricerca di questi algoritmi su Internet. Abbiamo visto gli esempi (visti al PAS) che simulano i vari algoritmi con le danze (Select sort with Gypsy folk dance, Insert sort with Romanian folk dance), le carte, le barre anche i numeri. Animazioni che fanno vedere ogni singolo passaggio dell'algoritmo con lo spostamento degli indici, per poi passare alla scrittura del codice. Ai cinque studenti si è unita tutta la classe imparando quindi nuovi 13

14 concetti, come complessità di un algoritmo anche se nel modo più semplice, differenza tra operazione di swap e di confronti, e hanno visto che ci sono altri algoritmi oltre quelli proposti e la loro efficienza. E' stato un modo meno tedioso e più proficuo di fare lezione e per loro un modo più divertente di apprendere. Inoltre, in questa classe, c'è uno studente con un disturbo dell'apprendimento riguardo il problem solving. Probabilmente si tratta di discalculia, ma non essendo un disturbo certificato, non posso attribuirlo a questo. Comunque, in laboratorio, ogni volta che deve ragionare su di un algoritmo ha bisogno di aiuto non solo nel mettere in sequenza le operazioni da svolgere, ma anche nel capire che sta usando operazioni che non fanno parte del problema. In ogni caso è uno studente che non ha in generale grossi problemi, anzi a volte fa anche delle osservazioni interessanti che altri non fanno. Dal momento in cui si sono utilizzate in classe queste rappresentazioni visive degli algoritmi che possono essere anche rallentate nei vari passi, lui rivedendole per proprio conto, è riuscito a descrivermi l'algoritmo studiato nei suoi passaggi fondamentali. Cosa migliorare Riguardando la mia attività in classe su questo specifico argomento certamente c'è qualcosa da migliorare: non iniziare per esempio propinando l'argomento del perché si ordina, ma chiedendo alla classe il perché e facendo in modo che loro arrivino agli esempi della rubrica, del vocabolario ed eventualmente come farebbero ad ordinare. In questo modo si coinvolge la classe e si motiva lo studente alla partecipazione e alla cooperazione, evidenziando il valore formativo della proposta didattica; certamente aver fatto vedere anche le animazioni degli algoritmi, dopo aver fatto qualche simulazione alla lavagna e prima di passare al crudo codice, è stato un punto di forza dell'attività, mentre precedentemente l'argomento era diventato pesante. In questo modo tutti hanno avuto la possibilità di imparare nuovi concetti e l'apprendimento è stato più proficuo; 14

15 preparare, all'inizio dell'anno scolastico, un DVD con le animazioni degli algoritmi da far vedere agli studenti in carcere che attualmente hanno i computer, ma naturalmente non avranno mai connessione ad Internet. Conclusioni Dopo quindici anni di insegnamento, mi sono resa conto che con altri strumenti e metodologie proposte nei PAS e non solo nell'argomento trattato, si possono raggiungere gli stessi obiettivi in modo più efficace, più interessante e meno tedioso. Molte volte dover seguire i libri scolastici che ultimamente in questa scuola sono stati cambiati ogni anno, chiude l'apertura verso nuove proposte. Penso che gli insegnanti dovrebbero, con ciclicità, fare dei corsi di aggiornamento per tenersi al corrente sulle nuove metodologie e sui nuovi strumenti che si possono utilizzare nella scuola. Tutto ciò per fare meglio e perché gli studenti, adulti o giovani, siano più preparati e competitivi per una società che chiede sempre più competenze per stare al passo con i tempi. 15

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