Bullismo e Cyberbullismo: cosa sappiamo e come intervenire in famiglia e a scuola. Prof.ssa Ersilia Menesini

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1 Bullismo e Cyberbullismo: cosa sappiamo e come intervenire in famiglia e a scuola Prof.ssa Ersilia Menesini

2 Il bullismo oggi q Il bullismo è un problema ampiamente diffuso nelle realtà scolastiche di tutto il mondo. q E una violazione dei diritti umani, incluso il diritto di un bambino o di un adolescente all educazione e a crescere in un ambiente sereno e sicuro (Greene, 2006) (Risoluzioni OMS e ONU).

3 il Bullismo - definizione Il bullismo è un comportamento aggressivo teso ad arrecare danno ad un altra persona; è rivolto ad uno stesso individuo, si ripete nel tempo e spesso la vittima non riesce a difendersi. Il bullismo può assumere diverse forme: può essere verbale, fisico, relazionale, psicologico, fino alle forme più recenti cyber

4 Il Bullismo - caratteristiche Implica un interazione dinamica e prolungata tra attore e vittima (Farrington, 1993; Olweus 1993) Intenzionalità Bullismo Squilibrio di Potere Ripetizione Abuso sistematico di potere tra pari (Sharp and Smith, 1994; Rigby, 2002) Hellstrm et sl. 2015; Menesini et al importanza della vittima

5 + Incidenza nelle scuole italiane In uno studio di sintesi che ha messo a confronto 80 ricerche in Europa e Nord America, con un campione di 335,519 giovani (12-18 years old), ha trovato una prevalenza media del 35% per il bullismo tradizionale e del 15% per le forme cyber Dati HBSC 2010 e anno 2010 anno maschi femmine

6 + Fotografia ISTAT 2015

7 L architettura sociale del bullismo Il bullismo come fenomeno di gruppo (Salmivalli et al., 1996) Sostenitore del bullo 8% 12% bulli vittime Assistenti del bullo 7% 20% 17% 24% esterni Difensori della vittima 7

8 + Il bullismo: tanto rumore per nulla!! n Capire se il bullismo è un esperienza normale anche se spiacevole o se è un fattore di rischio che comporta effetti negativi sullo sviluppo. n Interesse à Capire il ruolo causale di questi fenomeni n Quanto la vittimizzazione o l essere coinvolto come attore è causa di esiti negativi successivi nella salute mentale?

9 + Bullismo - fattore di rischio per successivi reati n Meta-analisi di 28 studi longitudinali (Ttofi, Farrington, Losel e Loeber, 2011) n La probabilità di reati successivi è 2,5 volte maggiore nei bulli rispetto ai non bulli. n Tale probabilità rimane elevata anche quando si controlla per altri fattori di rischio

10 + Cambridge Study of delinquent behavior (Farrington et al. 2011) n 411 maschi seguiti da 8-10 anni fino a 50 anni Bullismo a 14 anni Condanne per violenza da 15 a 20 anni Violenza dichiarata tra 15 e 18 Uso di sostanze tra 27 e 32 Vita fallimentar e a 48 anni

11 + Conseguenze per i bulli (Sheryl et al. 2011) n Dati dall Australia e da Washington DC in USA bullismo e vittimizzazione - effetti nell XI classe Uso delle armi Uso di marijuana Bullismo a 13 anni (VII grado) Binge drinking Furti

12 + Il contesto online Gli adolescenti e le nuove tecnologie

13 Riflettiamo sul nostro comportamento online Video «I Veggenti del Terzo Millennio»

14 Uso..

15 Perché gli adolescenti usano internet? Internet come contesto per compiti di sviluppo tipici dell adolescenza Formazione del Sé e dell Identità Socializzare e costruire relazioni Soddisfare la loro curiosità Cercare supporto sociale

16 Quali possono essere i rischi?

17 il Cyberbullismo Video cyberbullismo

18 il Cyberbullismo Anonimato De-responsabilizzazione Intenzionalità Rapida diffusione Senza spazio e senza tempo - FACILITA ACCESSO Cyber Bullismo Ripetizione Squilibrio di Potere Permanenza nel tempo Pubblico più vasto

19 Tipologie di comportamento a)offese e insulti tramite messaggi di testo, s, pubblicati su siti, social networks o tramite telefono (es. telefonate mute) (SCRITTO VERBALE) b)diffusione di foto o video che ritraggono situazioni intime, violente o spiacevoli tramite cellulare, siti Web e social network (VISIVO) c)esclusione dalla comunicazione online, dai gruppi (ESCLUSIONE) d)furto, appropriazione, uso e rivelazione ad altri di informazioni personali come le credenziali d accesso all account , ai social network.. (IMPERSONIFICAZIONE) (Willard, 2007; Nocentini et al 2011; Menesini et al. 2013)

20 Nadia - LA 14ENNE SUICIDA VITTIMA DEGLI INSULTI SU ASK.FM «Fai schifo come persona», si legge tra le risposte. Ma non solo: «Spero che uno di questi giorni ti taglierai la vena importantissima che c è sul braccio e morirai!». Invece che aiutarla, c è chi ha contribuito con attacchi volgari ad aumentare quel suo senso di frustrazione. Culminato nel gesto disperato di domenica scorsa. Secondo quanto hanno riportato i media locali, un atto pianificato da tempo. Non una scelta improvvisa.

21 Conseguenze per le vittime... Intensa Paura e tristezza Rabbia Frustrazione Irritabilità Bassa autostima Stress Depressione Difficoltà di Concentrazio ne Disturbi d ansia Ideazione Suicidaria Imbarazzo Vergogna Senso di colpa Ansia Costante Disturbi del sonno

22 Conseguenze per le vittime... Intensa Paura e tristezza Rabbia Frustrazione Irritabilità Imbarazzo Vergogna Senso di colpa Bassa autostima Stress Ansia Costante Depressione Guardando agli effetti di entrambe le forme, la cybervitt. sembra conjigurarsi come un fattore di rischio additivo per depressione e sintomatologia internalizzata, al netto dell effetto della vittimizzazione Difficoltà di Concentrazio ne Disturbi del sonno Disturbi d ansia Ideazione Suicidaria (Machmutow et al. 2012; Menesini, Calussi, and Nocentini 2012; Bonanno and Hymel 2013).

23 Qual è il ruolo della famiglia? Ruolo dei fratelli e della gestione dei conflitti tra fratelli

24 Genitori e bullismo: che fare?

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26 A differenza di quanto accadeva prima, il bambino... ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ü ha paura di andare/tornare da scuola da solo, o di fare la solita strada per andare a scuola.. non vuole prendere lo scuolabus chiede frequentemente di essere accompagnato a scuola o a casa non vuole andare a scuola, si assenta dalla scuola, o dalle lezioni senza una chiara motivazione, si lamenta di essere malato nei giorni in cui dovrebbe andare a scuola torna da scuola con i vestiti, o lo zaino disordinati, o strappati torna affamato (ha paura di andare a mangiare nella mensa della scuola) è inibito, silenzioso e sembra aver perso la fiducia in se stesso diventa stressato e ansioso ha perso l appetito, spesso dice che non ha voglia di mangiare perde le sue cose (libri, astuccio, cappello, ecc.) è turbato, facilmente irritabile, dimostra di star male chiede o ruba soldi (per darli al bullo, o agli amici del bullo), o frequentemente perde la sua paghetta ha lividi inspiegabili, graffi, o tagli si arrabbia, diventa facilmente irritabile é spesso da solo, senza amici, non porta più amici a casa non vuole parlare di cosa non va bene, o frequentemente dà delle spiegazioni poco convincenti ai problemi menzionati sopra

27 Un singolo segnale non indica che si è vittima di bullismo. Ogni genitore conosce suo figlio e il modo in cui esprime il malessere. Spesso, l indicatore più importante è un cambiamento, confrontato al comportamento precedente, es. un bambino a cui piace andare a scuola e che non vuole più andarci. Se non sembra esserci una ragione apparente per il cambiamento, è consigliabile parlare con il bambino e con il personale scolastico della possibilità che sia vittima di bullismo.

28 La prossima volta che poni delle domande riguardanti la giornata scolastica, non accontentarti di una risposta breve, come Bene, o, Ok. Il proposito non è quello di interrogare, ma di avere un dialogo in cui entrambe le parti raccontino che cosa sia successo durante la giornata. È bene fare delle domande alle quali non si possa semplicemente rispondere con un semplice si, o no. RACCONTA ANCHE TU COSA HAI FATTO AL LAVORO. Le seguenti domande possono aiutarti ad affrontare l argomento: Quali sono state la cosa migliore e la cosa peggiore successa oggi a scuola? Con chi sei stato a scuola? Come si sono comportati i tuoi compagni? Che cosa hai fatto con i tuoi compagni a scuola? È stato divertente? Che cosa hai fatto sulla strada verso casa/scuola?

29 Il compito più importante per un genitore è quello di amare il proprio figlio incondizionatamente e di incoraggiarlo/a. Il messaggio principale da trasmettere alla vittima é: 1) il bullismo non è colpa tua; 2) non ti preoccupare, è normale che tu ti senta ferito, ma lo affronteremo insieme; 3) ti aiuterò e vedrai che metteremo fine a questi problemi.

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31 Come riconoscere Si diverte ad umiliare gli altri, è spesso strafottente Non dimostra sensibilità verso gli altri e può essere crudele con gli animali Sta cambiando.. È spesso oppositivo anche verso gli adulti Vuole sempre vincere e dominare Non ammette di sbagliare... Mente per cavarsi di impaccio dalle situazioni La scuola mi richiama per alcuni problemi di mio figlio

32 ü Cerca di capire che cosa è successo esattamente. È realmente bullismo, o si tratta di un disaccordo, o di una lite tra ragazzi? Quando chiedi a tuo figlio della situazione, non criticarlo, accusarlo, o giudicarlo prima di tutto ascolta... ü Cerca di capire come e perché tuo figlio sta prendendo parte al bullismo. Qual è il suo ruolo durante gli episodi di bullismo? È lui/lei il bullo, oppure aiuta, o incoraggia il bullo? Ricorda che spesso i bambini possono negare di aver preso parte a episodi di bullismo, o minimizzare il loro ruolo. ü Non accettare spiegazioni come: Stavamo solo giocando, non eravamo seri. Chiarisci che non lo approvi.. Non è un gioco ü Sottolinea che niente giustifica il bullismo. ü Spiega che gli atti di bullismo vanno fermati perché la situazione può peggiorare sia per la vittima, che per coloro che prendono parte al bullismo. ü Condanna il bullismo, non tuo figlio. ü Rifletti sulla possibilità che tuo figlio possa avere bisogno di una maggiore supervisione e della guida di un adulto. Stabilisci delle regole chiare per il tempo libero e per le uscite. Sii sempre informato su dove si trova e con chi è tuo figlio.

33 Il ruolo degli adulti Permissivo: favorevole all utilizzo delle nuove tecnologie, ma con un pizzico di disinteresse nei confronti di quanto il figlio sia impegnato a fare nel mondo tecnologico; Proibizionista: genitore assolutamente contrario all utilizzo delle nuove tecnologie, spesso spaventato da quanto non conosce; Investigativo: che lascia grande libertà al figlio, salvo poi controllare di nascosto le sue attività social; Responsabilizzante: che approva l uso delle nuove tecnologie, riconoscendo anche l utilità e i vantaggi, ponendo delle condizioni.

34 Cosa possono fare i genitori per prevenire? CONOSCERE: Potenziare le proprie competenze online MEDIARE: Gestire e regolare attivamente l uso delle ICT Mediazione a*va: Discussione sui contenu+, valutazione dei contenu+ Mediazione restri*va: regole imposte (tempi, spazi e contenu+) Mediazione condivisa (coviewing, esplorare insieme): l esperienza si fa insieme MONITORARE: Un processo complesso di: u sorveglianza e controllo u comunicazione spontanea dei figli u consapevolezza genitoriale delle attività dei figli

35 Cyberbullismo come intervenire Attenzione ai segnali lanciati dai figli Dai il tuo supporto emotivo - Calo improvviso del rendimento scolastico - Cambiamenti d umore, irritabilità - Evita l uso del telefonino o del pc - Molto nervoso quando riceve un messaggio - Ascoltali - Aiutali a comunicare con te - Non giudicarli - Fai capire che non hanno colpe Azioni concrete - Consigliare di non rispondere alle provocazioni - Salvare i contenuti offensivi - Segnalare i contenuti offensivi e bloccare i contatti molesti - Denunciare alla polizia postale

36 Cosa possiamo fare a scuola? DOBBIAMO CAPIRE COSA FUNZIONA, COSA NON FUNZIONA E PERCHÈ

37 Bullismo Bullismo Metanalisi su 44 studi (TTOFI E FARRINGTON, 2010) Forme agite: riduzione del 20 23% Forme subite: riduzione del 17-20% INTERVENTI SOLO CYBERBULLISMO Medienhelden ConRed CyberMentors Cyberbullismo Cyber Bullismo Area più recente.. SOLO BULLISMO CON EFFETTI SU CYBERBULLISMO KiVA ViSC SU BULLISMO E CYBERBULLISMO NoTrap! Programmi di intervento Evidence Based

38 L insegnante come agente di cambiamento L insegnante con ruolo di scaffolding Scuola Secondari a Programmi di intervento UNIFI Evidence 2016 Based

39 Le azioni del MIUR: SIC e Linee guida

40 Il contributo del nostro gruppo di ricerca The KiVa antibullying program in Italy: Evidence of effectiveness Ersilia Menesini, Annalaura Nocentini Department of Educational Science and Psychology University of Florence

41 Le lezioni KIVA agli studenti: caratteristiche generali 41

42 L efficacia del programma KIVA in Italia Nelle scuole primarie KiVa il bullismo diminuisce di circa il 55%, mentre la vittimizzazione diminuisce di circa il 52%.

43 Il programma NoTrap! (Noncadiamointrappola!) Programmi di intervento Evidence Based

44 Peer educationpeer support Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo Attività nel contesto faccia a faccia e online Importanza dei pari in adolescenza Rischi e potenzialità delle ICT Intervento Universale Bystander s (Salmivalli et al. 1996) Responsabilizzazione dei pari come agenti di cambiamento

45 n.s. n.s. -17% vittimizzazione -20% bullismo -25% cybervitt -28% cyber bull (Palladino et al. In press) Scuola Secondari a Programmi di intervento Evidence Based

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47 Cooperativa Sociale - ONLUS ebicooperativa@gmail.com Grazie per l attenzione!

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