Rapporto a cura di: Ing. Luca Scarpellini - Dirigente referente amianto SPSAL con la collaborazione del TdP Susi Mancini
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1 Rapporto Amianto 2010
2 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dott. Luigi Salizzato Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Responsabile : Ing. Franco Cacchi Rapporto a cura di: Ing. Luca Scarpellini - Dirigente referente amianto SPSAL con la collaborazione del TdP Susi Mancini Hanno collaborato alle verifiche ed alla raccolta dei dati: l Ing. Michele Bertoldo, la dott.ssa Anna Maria Nicolini ed i Tecnici della Prevenzione: Marco Bulletti, Arturo Giuliano, Pietro Donati, Marco Iavarone, Luciano Nepote Fus, Rita Franceschini, Arcangela Sampaoli e Manuela Zavalloni. 2
3 INTRODUZIONE La presenza di materiali contenenti amianto, soprattutto in matrice compatta (prevalentemente lastre ondulate in eternit utilizzate come copertura) è ancora piuttosto diffusa, sia nei luoghi di lavoro, sia nei fabbricati civili, soprattutto pertinenziali alle abitazioni. Questo diffusione costituisce un rischio ben noto per la salute pubblica a causa del possibile rilascio di fibre asbestose connesso, ad esempio, al progressivo degradarsi della matrice cementizia delle coperture in eternit. L interesse di molti cittadini in ordine alle situazioni ove è riscontrabile la presenza di materiali contenenti amianto e l attenzione che periodicamente gli organi di stampa dedicano alla tematica, sono sintomatici di una sensibilità al problema ormai diffusa e percepibile con evidenza. Le attività di smaltimento dell amianto, svolte nel territorio dell AUSL di Cesena, vengono verificate e monitorate dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPSAL) del Dipartimento di Sanità Pubblica, che propone anche azioni di formazione, prevenzione e consulenza ai cittadini ed alle istituzioni, sulle problematiche inerenti il possesso e lo smaltimento dei materiali contenenti amianto. Nell esercizio della propria funzione di controllo il Servizio acquisisce tutta una serie di dati relativamente alle operazioni di bonifica; questi dati scaturiscono direttamente dal cantiere in quanto la vigente legislazione (Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni) per ogni intervento di smaltimento rende obbligatorio indicare e poi rendicontare all AUSL competente per territorio in merito all intervento ed ai quantitativi rimossi. Questa segnalazione, a cura della ditta esecutrice deve fornire informazioni dettagliate e dati che vengono poi riscontrati e verificati dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro attraverso verifiche sul campo, sopralluoghi nei cantieri e analisi della documentazione finale relativa principalmente ai documenti di trasporto e ai verbali di pesatura del materiale conferito in discarica. Lo scopo del presente rapporto è quello di rendere disponibili agli amministratori, agli operatori e, più in generale, ai cittadini, tutti questi dati inerenti le operazioni di smaltimento che si sono verificate nel corso dell ultimo anno, con particolare attenzione alla distribuzione territoriale degli interventi, ai quantitativi effettivamente smaltiti e infine anche alle destinazioni finali del materiale che è stato rimosso dai nostri edifici ed avviato alla collocazione definitiva, in siti appositamente autorizzati. 3
4 ATTIVITA NEL 2010 Il 2010 è stato un anno estremamente positivo per i processi di bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto nel territorio di competenza dell AUSL di Cesena, per un duplice aspetto: il forte incremento dei quantitativi smaltiti rispetto agli anni precedenti - più del doppio rispetto al già ottimo andamento del 2009 l attivarsi sostanziale delle rimozioni in comparti finora piuttosto refrattari alle bonifiche, soprattutto quello dei capannoni industriali. La forza trainante dei contributi legati principalmente al fotovoltaico ha attivato trasformazioni di rilevante entità in tutti i principali ambiti industriali ed artigianali, amplificando ulteriormente un processo, comunque già avviatosi nello scorso anno. Sono proprio gli ingenti interventi allocati nelle zone artigianali ed industriali del territorio, soprattutto nel comune di Cesena comparto Pievesestina-Torre del Moro, ad aver sostanziato il rilevante incremento di smaltimenti del 2010 rispetto al passato. Grafico 1 PIANI DI LAVORO/NOTIFICHE AMIANTO Nr. Piani/Notifiche ANNO Il Grafico 1 evidenzia i trend dell attività di smaltimento amianto a partire dal 2001, utilizzando quale dato di ingresso il numero di piani per lo smaltimento di amianto presentati al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro: ad ogni piano di lavoro corrisponde un potenziale cantiere ove si è proceduto allo smaltimento di MCA secondo le modalità definite dal titolo IX del Decreto Legislativo 81/
5 Gli andamenti sono stati in crescita nella prima parte del decennio, si è poi verificata una stasi nel periodo centrale dopodichè l attività è sempre aumentata fino al dato eclatante dell ultimo biennio, ove grazie soprattutto agli incentivi nazionali e regionali si è avuto un incremento molto rilevante. Grafico 2 QUANTITATIVI MCA OGGETTO DI PIANO QUANTITATIVO (Kg) ANNO In ogni piano per lo smaltimento di materiali contenenti amianto che tutte le ditte esecutrici devono obbligatoriamente presentare prima di iniziare ogni intervento, viene indicato il quantitativo presunto (cioè stimato preventivamente all effettiva rimozione) del materiale oggetto di bonifica. Anche l andamento negli anni di questo dato, illustrato nel grafico 2, consente di avere una stima relativamente ai processi di smaltimento e questa stima è più accurata in quanto tiene in maggior conto l effettiva dimensione singolo cantiere; ciò permette di evidenziare il balzo dei quantitativi coinvolti nelle progettazioni di smaltimento intervenuto nel Nel successivo Grafico 3 viene invece illustrato il dato relativo agli effettivi quantitativi di materiali contenenti amianto smaltiti, come desunti dall analisi dei documenti di trasporto e dei verbali di pesatura dei materiali redatti all atto del conferimento in discarica. Questo è un dato molto solido in quanto fotografa realmente lo stato delle operazioni di bonifica in atto ed è ancorato a precisi processi di misurazione effettuati non su base statistica ma su ogni intervento. 5
6 Grafico 3 QUANTITATIVI MCA CONFERITI IN DISCARICA ,5 QUANTITATIVO (Kg) , , , n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d ANNO NOTE Il risultato positivo dell ultimo anno più che raddoppia gli esiti già molto interessanti del biennio precedente ed è prevalentemente il frutto delle diverse politiche incentivanti che hanno sinergicamente operato per rendere premiali le operazioni di bonifica degli MCA. Si intende, in particolare, porre l attenzione su alcuni strumenti messi in campo e che si sono rivelati particolarmente efficaci per attivare percorsi virtuosi di smaltimento dei materiali contenenti amianto; essi sono: incentivi proposti dalle Amministrazioni Comunali a ripiano di parte dei costi di smaltimento; incentivi in termini di remunerazione per l energia prodotta, connessi alla trasformazione di coperture di materiale contenente amianto in tetti fotovoltaici; Soprattutto quest ultima agevolazione, che prevedeva una premialità aggiuntiva in caso di smaltimento di coperture in amianto, ha consentito l attivazione di un consistente numero di interventi di rimozione, favorendo l eliminazione dal territorio di quantitativi significativi di MCA da grossi contenitori edilizi, specie in comparti come quelli produttivo e zootecnico, in genere refrattari, soprattutto per ragioni economiche, a questo tipo di investimenti. 6
7 Questi tipi di intervento erano in passato per lo più legati all attivazione di saltuarie operazioni edilizie di più ampio respiro; ora il meccanismo incentivante ha consentito l attivazione organica di queste bonifiche. La taglia media delle bonifiche è conseguentemente più che raddoppiata rispetto al passato proprio per questo incremento significativo degli interventi di maggior estensione. Tra questi si segnala l avvenuto completamento delle bonifiche di alcuni siti dismessi, tra i quali quello dell area Ex Ediltubi, al confine tra Longiano e Cesena, che avevano creato forte apprensione nella cittadinanza, con interessamento ripetuto dei mezzi di comunicazione sia locali che nazionali. Significativa, non certo per i quantitativi coinvolti, ma per l alto interesse sociale, è stata anche l attivazione di interventi di rimozione di pavimentazioni in vinil-amianto in alcuni importanti plessi scolastici ed in numerosi appartamenti dell edilizia economica popolare pubblica, questi ultimi attivati da ACER. L utilizzo dell amianto è vietato da quasi 20 anni (dal 1992) e come già evidente nelle ricostruzioni statistiche effettuate, estese all ultimo decennio, non sempre gli andamenti del processo di bonifica dei territori hanno avuto evoluzioni migliorative da un anno all altro. Il trend positivo del presente periodo è quindi da sostenere in quanto i quantitativi di amianto presenti sul territorio in base alle stime disponibili sono ancora rilevanti: secondo alcune rilevazioni statistiche di diffusione del MCA anche qualora questo eccellente ritmo di smaltimento fosse mantenuto, sarebbero comunque necessari ancora diversi anni prima di raggiungere l obiettivo di avere i nostri territori interamente bonificati dalla presenza di MCA. ANDAMENTI DELLE AZIONI DI BONIFICA Si è mantenuto l andamento positivo degli anni scorsi in tutto il territorio di competenza del Servizio, compresi i comuni più decentrati e meno antropizzati della collina e dell alta montagna, ove si sono verificati interventi di bonifica per rimozione in quantità crescenti rispetto al periodo precedente. Nel complesso per il 2010 sono stati presentati e verificati 480 piani/notifiche per lo smaltimento di materiale contenente amianto (+25% rispetto al 2009). Di questi, 10 erano relativi a rimozione di amianto in matrice friabile (quello più pericoloso e da rimuovere con massima priorità); i restanti 470 si riferivano ad operazioni di rimozione di amianto in matrice compatta (di minor pericolosità); tra questi principalmente l eternit usato nei componenti dell edilizia (lastre di copertura, pannelli per tamponamento, canne fumarie ma anche parapetti di balconi, piccoli serbatoi, tubazioni ecc). 7
8 Tra queste 470 pratiche presentate, 466 erano relative ad operazioni di completa bonifica dei luoghi per allontanamento del MCA e solo 4 piani prevedevano l incapsulamento del materiale in sito e non la sua rimozione. In questi casi si è trattato di interventi di messa in sicurezza degli edifici interessati mediante impregnazione del MCA con appositi prodotti a base vinilica. Delle 480 pratiche relative alla rimozione di MCA, nel corso dell anno sono state annullate 11 pratiche per mancata esecuzione dei lavori, 350 sono stati i piani di lavoro depositati per interventi di bonifica e rimozione attiva di MCA e 119 sono state le notifiche relative, per lo più, a conferimenti in discarica di materiale contenente amianto direttamente smontato e imballato dai proprietari con le cautele di legge. E infatti possibile, per i soli privati cittadini proprietari di immobili, senza la collaborazione di ditte e/o operatori coadiuvanti, procedere autonomamente a piccole operazioni di smaltimento (fino a 300 Kg), nel rispetto della vigente normativa (uso dei dispositivi di protezione individuale, metodologie corrette di smontaggio e imballaggio del materiale, ecc). Il privato non può però procedere al trasporto e al conferimento in discarica del rifiuto, per tale compito deve necessariamente avvalersi di ditte specializzate oppure, nei casi regolamentati, contattare il Gestore del Servizio di Smaltimento Rifiuti Hera spa. Grafico 4 COMUNICAZIONI PERVENUTE piani per rimozione amianto compatto 10 4 notifiche preliminari per conferimento di amianto compatto piani/notifiche annullati notifiche attivate per incapsulamenti 336 piani attivati per rimozione di amianto friabile 8
9 E interessante verificare come tutte queste operazioni di bonifica si sono articolate in modo pressoché completo all interno del territorio di competenza della USL di Cesena, composto da 15 comuni: nella tabella 1 e nel successivo Grafico 5 viene illustrata la distribuzione territoriale delle 480 pratiche depositate presso il competente Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro. Alcune di esse sono relative a tutto il territorio in quanto presentate dal Gestore del Servizio Idrico Integrato Hera spa e dal Consorzio di Bonifica della Romagna relativamente ad operazioni di smaltimento di parti delle reti di adduzione realizzate con componenti contenenti amianto. Tabella 1: Numero di piani/notifiche presentate BAGNO DI ROMAGNA BORGHI CESENA CESENATICO GAMBETTOLA GATTEO LONGIANO MERCATO SARACENO MONTIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO GENERALI TUTTO IL TERRITORIO TOTALE E evidente dall analisi della tabella 1 e del Grafico 5, la rilevanza dei comuni demograficamente più importanti, Cesena e Cesenatico, relativamente al numero di pratiche presentate: il 60% delle comunicazioni (piani di lavoro e notifiche) interessano infatti il territorio di questi due comuni. Permane una attività significativa nei comuni della fascia di pianura, demograficamente più consistenti rispetto a quelli della zona collinare e comunque sono in lieve positivo incremento anche le pratiche presentate relativamente ai territori della zona montana. In controtendenza rispetto ad un aumento pressoché generalizzato di attività di bonifica i comuni di Montiano ma soprattutto quello di Mercato Saraceno ove il numero di pratiche presentate si è praticamente dimezzato. 9
10 Grafico 5 BAGNO DI ROMAGNA PIANI/NOTIFICHE PER COMUNE BORGHI 6 CESENA CESENATICO GAMBETTOLA 16 5 GATTEO 13 LONGIANO 0 MERCATO SARACENO 8 MONTIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SARSINA 20 SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO 85 GENERALI TUTTO IL TERRITORIO L analisi del dato relativo ai quantitativi di MCA effettivamente smaltiti, anch esso esaminato secondo la articolazione dei 15 comuni del territorio di competenza del Servizio prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro di Usl Cesena, fa emergere alcuni dati interessanti: Nella maggioranza dei comuni si è avuto un incremento dei quantitativi smaltiti; emergono i dati eclatanti di Longiano (ove si è decuplicato il quantitativo di amianto smaltito, soprattutto in ragione della consistente bonifica del comparto ex Ediltubi), di Bagno di Romagna (+700% rispetto al 2009) e di Cesena (ove il valore già elevato del 2009 è stato quasi quadruplicato). Rilevanti ma minori anche gli incrementi rilevati a Sogliano al Rubicone e Roncofreddo ove i quantitativi smaltiti sono più che raddoppiati rispetto all anno precedente. I comuni ove si è avuto un calo dei quantitativi di materiali contenenti amianto smaltiti, rispetto al 2009, sono Montiano (nessuno smaltimento) Gambettola (-40%), Borghi (-30%), Sarsina (-28%) e Cesenatico (-25%). Mentre per i primi quattro comuni il dato ovviamente risente di fluttuazioni ed è, in assoluto, di basso impatto, il calo di smaltimenti di Cesenatico desta più preoccupazione stante l importanza demografica ed economica del comune e la sua estensione. 10
11 Tabella 2: quantitativi in kg di MCA smaltiti BAGNO DI ROMAGNA BORGHI CESENA CESENATICO GAMBETTOLA GATTEO LONGIANO MERCATO SARACENO MONTIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO , , , , , , , ,0 0, , , , , , ,0 Grafico 6 QUANTITATIVI MCA SMALTITI 7,93% BORGHI 0,35% CESENA 5,39% CESENATICO 0,26% 1,32% BAGNO DI ROMAGNA 2,16% GAMBETTOLA 3,38% 1,97% 0,00% GATTEO LONGIANO 3,09% MERCATO SARACENO 46,96% MONTIANO RONCOFREDDO 19,90% SAN MAURO PASCOLI 1,96% SARSINA 1,51% SAVIGNANO SUL RUBICONE 3,82% SOGLIANO AL RUBICONE VERGHERETO 11
12 NOTE L analisi comparata dei dati illustrati più sopra si presta ad alcune considerazioni. Il comune di Cesena è quello che ha beneficiato maggiormente dei meccanismi incentivanti rivolti prevalentemente alla rimozione di materiali contenenti amianto nel comparto produttivo: l occasione è stata pienamente colta dal mondo imprenditoriale e, soprattutto nella zona Pievesestina - Torre del Moro si è potuto addivenire alla bonifiche di diverse migliaia di metri quadrati di coperture. Altri comparti produttivi hanno risposto con dinamicità: San Piero in Bagno ove anche l azione del Servizio ha contribuito all attivazione di alcuni interventi significativi, Longiano ove si sono avute bonifiche importanti oltre al già citato recupero dell area Ex Edilitubi, Savignano e San Mauro Pascoli, seppure quest ultimo in misura minore. Sarsina, che era stato il comune più tempestivo fin dal 2009 nell attingere ai meccanismi agevolanti legati al fotovoltaico, ha invece risentito di un periodo di stasi per il Deludente il dato di Cesenatico ove in quasi nessuno dei comparti produttivi (specie nella zona della Darsena) sono state colte le opportunità offerte dagli incentivi e dalle premialità connesse alla rimozione delle coperture in eternit. Sempre a Cesenatico non ha avuto seguito importante il processo di bonifica delle strutture ricettive che in parte si era attivato nel corso del 2009, soprattutto a Villamarina e Valverde; non solo gli interventi non sono stati estesi ad altre zone del litorale ma anche in questi ambiti sono calati, nonostante la presenza di amianto sia ancora significativa. Sempre attivo anche il settore zootecnico soprattutto insediato nei comuni dell alta collina; rilevanti i dati di Sogliano e Roncofreddo, legati soprattutto agli interventi attivati da grossi gruppi operanti su questi territori. I CONTROLLI L attività di smaltimento dei materiali contenenti amianto si svolge sotto il controllo del Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro posto all interno del Dipartimento di Sanità Pubblica; questo controllo opera su due livelli, quello documentale con l analisi e la verifica di rispondenza delle comunicazioni presentate, propedeutiche all attivazione degli interventi di bonifica, e quello operativo con sopralluoghi nei vari cantieri finalizzati alla verifica della regolarità delle operazioni di smaltimento. 12
13 Il Servizio ha provveduto a riceve, istruire e verificare la totalità dei 480 piani/notifiche pervenuti; ogni pratica è stata controllata entro i trenta giorni previsti tra la data di deposito degli atti e la possibilità, da parte delle ditte, di attivare gli interventi. In 14 casi si è dato corso a istruttorie urgenti a seguito di emissione di ordinanza da parte dei Sindaci o a seguito di incendio intervenuto in fabbricati con componenti contenenti amianto. Nel corso dell anno si è altresì provveduto ad effettuare 83 verifiche ispettive che hanno interessato i territori di 11 comuni (Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone e Sogliano al Rubicone) per un totale di 67 cantieri controllati (circa il 14% dei piani attivati), privilegiando le situazioni di maggiore criticità. In particolare si sono effettuati controlli nel 75% dei cantieri ove era previsto lo smaltimento di amianto in matrice friabile e nel 77% dei cantieri di entità rilevante, per i quali era prevista una durata delle operazioni di bonifica di almeno 10 giorni. In queste verifiche ispettive sono state controllate 16 ditte (delle 35 che hanno presentato piani/notifiche) e, fra le ditte che hanno presentato almeno 5 piani/notifiche, il 90 % sono state assoggettate ad almeno una visita ispettiva. Sono state controllate anche le posizioni di oltre 120 operatori dello smaltimento, verificando la presenza delle necessarie abilitazioni ad operare e dei controlli medici previsti dalla normativa. In 7 cantieri (circa il 10% di quelli controllati) sono state rilevate irregolarità e sono state effettuate le conseguenti sanzioni previste dal Decreto Legislativo 81/2008 come vigente. Sono state effettuate 12 campagne di campionamento dell aria per verificare analiticamente gli esiti delle operazioni di bonifica in siti particolarmente critici, o per presenza di amianto in matrice friabile o per la destinazione d uso particolare degli edifici (scuole e asili). In entrambi i casi l esito delle verifiche è stato positivo ed il Servizio ha potuto rilasciare la Certificazione di Restituibilità dei Locali al termine delle verifiche effettuate. Il Servizio ha seguito poi ogni pratica per la quale era stata prodotta la comunicazione di inizio lavori, fino a verificare attraverso la documentazione di trasporto (o altro documento equipollente) l avvenuto conferimento in discarica del materiale bonificato. 13
14 CONFERIMENTI FINALE DEI MCA BONIFICATI Secondo la vigente normativa in materia di rifiuti, i materiali contenenti amianto (salvo casi eccezionali che si verificano in presenza di amianto friabile o particolari sostanze) sono classificati come rifiuti speciali non pericolosi e come tali possono essere conferiti mediante vettori appositamente autorizzati in discariche anch esse in possesso delle necessarie autorizzazioni. Nel territorio di competenza di Usl Cesena non sono presenti discariche (né temporanee, né finali) autorizzate per accogliere rifiuti contenenti amianto, pertanto tutto il materiale bonificato viene trasferito in altre zone. Tabella 3: quantitativi in kg di MCA CONFERITO FUORI REGIONE CONFERITO PROVINCIA DI BOLOGNA CONFERITO IN PROVINCIA DI FORLI' CESENA CONFERITO IN PROVINCIA DI RAVENNA CONFERITO IN PROVINCIA DI RIMINI , , , , ,0 Grafico 7 CONFERIMENTO FINALE AMIANTO CONFERITO FUORI REGIONE CONFERITO PROVINCIA DI BOLOGNA 991,949 Kg; 991,942 Kg; CONFERITO IN PROVINCIA DI FORLI' CESENA CONFERITO IN PROVINCIA DI RAVENNA Kg; 206,826,5 Kg; CONFERITO IN PROVINCIA DI RIMINI 397,794 Kg; Come si evince dall analisi della Tabella 3 e del Grafico 7 solo circa il 15% del materiale smaltito nel nostro territorio resta all interno del territorio della Provincia di Forlì Cesena, e comunque tutto questo quantitativo viene conferito nel comprensorio forlivese. 14
15 Oltre un terzo del materiale contenente amianto smaltito ha come destinazione di stoccaggio la provincia di Rimini mentre una quota non trascurabile viene conferita nelle province di Ravenna e Bologna. Sono scomparsi rispetto agli anni scorsi conferimenti nelle altre discariche dell Emilia Romagna. Fortemente incrementato il quantitativo di materiali contenenti amianto che varca i confini regionali per essere trasferito in destinazioni presso altre regioni (prevalentemente Veneto, Lombardia e Toscana). Negli anni passati questo dato era trascurabile, oggi invece da solo comprende circa 1/3 degli smaltimenti effettuati NOTE Il dato sopra illustrato è in buona parte conseguente alle dinamiche commerciali sottese dai processi di bonifica e smaltimento dei MCA: la maggior parte degli interventi è svolta da ditte locali o comunque situate in un bacino prossimo ai nostri territori, le quali, quando possibile, si avvalgono di sistemi ed impianti di smaltimento gravitanti all interno della propria zona operativa. Il sistema però sta andando in crisi: i conferimenti fuori regione, fino a poco tempo fa saltuari e legati perlopiù a contingenze di ditte che da altre zone entrano in modo puntiforme ad operare nel nostro territorio, oggi sono aumentati fortemente e derivano in quota per nulla trascurabile anche dalle ditte locali che trovano sempre più difficoltoso smaltire, anche in modo temporaneo nei nostri territori. Questo trend si riverbera in costi sempre più alti degli smaltimenti in quanto la totale assenza di siti di stoccaggio definitivo e la forte limitazione dei siti di stoccaggio temporaneo nella regione comporta costi aggiuntivi di trasporto e smaltimento. Il problema dovrà essere affrontato sia a livello regionale che provinciale affinché si predispongano siti di adeguata capacità così da poter gestire senza costi proibitivi, i processi di smaltimento con gli attuali andamenti. E una questione certamente delicata e difficile ma che il Gruppo Regionale Amianto sta comunque da tempo portando all attenzione dei decisori politici affinché vengano intraprese le necessarie azioni di pianificazione, onde evitare che l effetto positivo delle incentivazioni sia in buona parte vanificato da sempre più elevati costi di conferimento nelle discariche autorizzate. 15
16 OPERATORI DELLA BONIFICA E infine opportuno esaminare anche le dinamiche del mercato dello smaltimento dei materiali contenenti amianto, individuando gli operatori protagonisti degli interventi di bonifica e la loro rilevanza relativamente al complesso degli interventi effettuati. Nel Grafico 8 vengono presentate le ditte che hanno operato nel territorio di competenza nel 2010 evidenziando il dato del numero di piani o notifiche presentati: si può osservare che il numero di operatori presenti ed attivi è comunque rilevante ancorché emergano alcune posizioni di maggior prevalenza. In totale sono 36 le ditte che hanno operato presentando piani o notifiche. Grafico 8 ELENCO DITTE CHE HANNO PRESENTATO PIANI/NOTIFICHE ALTRI (2 O MENO PIANI) AUTOTRASPORTI FAGNOLI BUDA FABIO CBR COROMANO ENCOF GIORGI AMBIENTE ITALTETTI LA FENICE ETERNIT DECSA NEW SENK ECOLOGY NUOVA ECO EDIL P.I PERINI IVO PIATTAFORME 2000 PROTEX ITALIA SO.GE.MO MOSCHINI EZIO Analizzando anche il Grafico 9, dove vengono evidenziati i quantitativi effettivamente smaltiti, si può verificare la medesima tendenza di focalizzazione del mercato attorno ad alcune ditte prevalenti che effettuano da sole (considerate le 4 più attive) circa il 70% delle bonifiche Permane comunque il fenomeno di ditte che provengono da fuori rispetto al bacino economico del cesenate e che, magari attivando uno o comunque pochi cantieri, riescono a occupare un posto di rilievo nelle dinamiche commerciali. Questo processo interessa circa ¼ del mercato 16
17 Grafico 9 1,40% 0,03% 0,56% QUANTITATIVI SMALTITI PER DITTA 2,50% ALTRI ALTRI - SADECO 0,78% 2,55% 16,67% 14,53% 0,81% 0,87% 0,26% 0,83% 0,04% 0,01% 0,83% 1,74% 0,48% 5,31% 0,01% 0,23% ALTRI - LACOPER ALTRI - EICO ALTRI - UNIFOR ALTRI - BEVINI ANDREA AUTOTRASPORTI FAGNOLI BUDA FABIO CBR DECSA ENCOF GIORGI AMBIENTE ITALTETTI LA FENICE ETERNIT COROMANO NEW SENK ECOLOGY NUOVA ECO EDIL 0,40% P.I PERINI IVO PIATTAFORME 2000 PROTEX ITALIA SO.GE.MO 49,14% 17
18 CONCLUSIONI Il 2010 è stato un anno eccellente per i processi di bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto nel territorio di competenza di Usl Cesena, che consolida e fortemente incrementa il dato già buono del Il risultato ottenuto di oltre 2,6 milione di chilogrammi (2600 tonnellate) di materiale smaltito è conseguente al sinergico operare delle diverse politiche incentivanti che hanno consentito di attivare trasformazioni soprattutto di grossi contenitori edilizi adibiti ad attività produttive. Tale andamento positivo ha interessato principalmente il comune capoluogo ove hanno avuto corso tutta una serie di interventi di bonifica di significativa entità, all interno delle zone artigianali, soprattutto in località Torre del Moro Pievesestina; il resto del territorio ha comunque riscontrato il trend positivo con dati molto soddisfacenti per il comparto del Rubicone (soprattutto Savignano) e per il comune Bagno di Romagna. Di rilievo l intervento di bonifica completato nel comparto Area Ex Ediltubi a Longiano che merita una sottolineatura oltre che per l importanza dei quantitativi di materiale smaltito, anche per la risoluzione di un annoso problema che aveva creato apprensione nella popolazione della zona. E anche da segnalare l attivazione di una serie di interventi di bonifica delle pavimentazioni in vinil amianto, sia nelle scuole che negli appartamenti dell Azienda Casa Emilia Romagna: in questi casi, stante anche la delicatezza dei siti coinvolti, il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ha provveduto puntualmente, per ogni sito, ad effettuare verifiche e campionamenti ambientali funzionali ad attestare in modo oggettivo l avvenuta completa e corretta bonifica dei luoghi. 18
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