IL COMMERCIO ESTERO IN ITALIA

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1 IL COMMERCIO ESTERO IN ITALIA AGGIORNAMENTO AL 2013

2 INDICE pagina 1 Scambi commerciali: Import/export Export Le destinazioni dell export Import La provenienza dell import 17 2 La bilancia commerciale 21 3 Principali prodotti ortofrutticoli esportati 23 4 Principali prodotti ortofrutticoli importati 24 Ti invitiamo inoltre a consultare il documento nella sua versione elettronica per limitare il consumo di carta. 2

3 1 Scambi commerciali: Import/export 1.1 Export Le esportazioni italiane di ortofrutta nel 2013 si sono attestate su quasi 3.6 milioni di tonnellate, in diminuzione dell 8% rispetto all anno precedente, -9% rispetto al triennio 2010-, quando i volumi si sono posizionati su oltre 3,9 milioni di tonnellate. Secondo i dati Eurostat, è buono il posizionamento del prezzo medio annuo che segna un +13% rispetto al. Le migliori quotazioni, rispetto agli anni precedenti, hanno permesso al valore di attestarsi su 3,8 miliardi di euro, +4% rispetto al. Passiamo ora all analisi delle singole aggregazioni che compongono la voce ortofrutta, i cui volumi sono rappresentati per il 68% (media ) dalla frutta fresca, 7% da agrumi, mentre gli ortaggi rappresentano mediamente il 25% dei quantitativi totali esportati. Le esportazioni di frutta fresca registrano, nel 2013, una contrazione dei quantitativi. I 2,4 milioni di tonnellate spediti sui vari mercati esteri rappresentano il 10% in meno rispetto al, -9% se il confronto viene effettuato con gli ottimi livelli raggiunti nel triennio Alla diminuzione dei volumi è però corrisposto un notevole aumento del prezzo medio annuo, che ha raggiunto 1,01 euro/kg., il più elevato degli ultimi anni, consentendo al valore di attestarsi su quasi 2,5 miliardi di euro, sugli stessi livelli del (+1%). Il trend degli agrumi ricalca quello della frutta fresca, con quantitativi posizionati sulle tonnellate, in calo del 9% rispetto al. Ottimo il posizionamento del prezzo medio che raggiunge 0,77 euro/kg., il valore massimo degli ultimi anni, in aumento del 22% rispetto al, consentendo al valore di attestarsi su oltre 180 miliardi di euro (+11% sul ). Più stabile appare l export degli ortaggi, che con oltre tonnellate registra infatti -1% sul. Per gli ortaggi continua l ascesa del prezzo medio che, nel 2013, raggiunge nuovamente il livello massimo di 1,23 euro/kg. (+11% sul ). In aumento conseguentemente anche il valore che si attesta su 1.1 miliardi di euro (+10% sul ). 3

4 Le patate all interno del comparto ortaggi sono rappresentate da volumi significativi, in calo in questi ultimi anni. La rappresentatività dei quantitativi, rispetto al totale è passato dal 28% del 2002 al 21% del triennio fino al 15% degli ultimi anni. Escludendo le patate dal comparto ortaggi freschi, notiamo come la contrazione dei volumi 2013, complessivamente esportati, sia maggiore rispetto all aggregazione comprensiva delle patate (-4 sul ). Il valore si attesta sul primato di quasi 1,1 miliardi di euro (+8% sul ), grazie al prezzo medio annuo che si attesta sui massimi livelli di 1,36 euro/kg. (+13% sul ). NOTA Le singole aggregazioni comprendono solo i prodotti destinati al consumo fresco, sono dunque esclusi i prodotti conservati e semi-lavorati. L aggregato frutta infatti esclude l uva da vino, le olive da olio e la frutta secca, comprende però anche voci di prodotto di origine estera riesportato come avocado, ananas, banane ecc. L aggregato ortaggi invece è comprensivo delle patate, ma esclude il tartufo, mentre il pomodoro è presente in un unica voce. 4

5 ORTOFRUTTA: export, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,75 0,81 0,85 0,94 0,85 0,91 0,90 0,93 1, FRUTTA (escluso agrumi): export, Italia periodo var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,72 0,80 0,86 0,99 0,81 0,87 0,86 0,89 1, AGRUMI: export, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,54 0,54 0,60 0,72 0,69 0,62 0,62 0,63 0, ORTAGGI (comprese patate): export, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,89 0,87 0,88 0,89 1,02 1,09 1,09 1,11 1,

6 1.2 Le destinazioni dell export FRUTTA FRESCA (escluso agrumi) La principale destinazione della frutta fresca italiana rimane la Germania. Da sottolineare che la quota di frutta indirizzata sul mercato tedesco è progressivamente diminuita dal 42% del 2002, al 28% del, per poi riprendere leggermente quota nel 2013 ed attestarsi sul 30%. Sempre nel 2013 guadagna qualche quota la Francia dove abbiamo destinato il 10% del totale, contro l 8% degli anni precedenti. In aumento anche il prodotto diretto verso la Spagna (7% del totale), Polonia (6%). Pressoché stabili sul 3% i volumi destinati sul mercato russo e svizzero. In ascesa la rappresentatività di alcuni paesi del Nord-Africa, è il caso della Libia con un incidenza percentuale passata dall 1% del quinquennio al 3% del 2013 ed Algeria che, nel 2013, raggiunge il 2%. FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): export italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità destinazione Germania 42% 40% 40% 37% 34% 32% 31% 30% 29% 28% 28% 30% Francia 9% 10% 9% 9% 9% 8% 8% 8% 8% 8% 9% 10% Spagna 4% 5% 5% 5% 5% 6% 6% 7% 6% 6% 5% 7% Polonia 3% 4% 4% 4% 4% 5% 5% 4% 5% 6% 6% 6% Regno Unito 6% 5% 6% 6% 6% 6% 4% 5% 4% 3% 4% 4% Austria 4% 4% 4% 3% 3% 4% 3% 3% 3% 3% 3% 3% Rep. Ceca 3% 3% 3% 3% 3% 4% 3% 4% 4% 4% 3% 3% Libia 0% 0% 0% 0% 1% 1% 1% 1% 2% 1% 3% 3% Svizzera 3% 3% 3% 3% 3% 3% 3% 3% 3% 2% 2% 3% Russia 1% 2% 2% 2% 4% 4% 3% 3% 4% 4% 4% 3% Olanda 3% 3% 3% 2% 3% 2% 3% 3% 2% 2% 2% 3% Svezia 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% Belgio-Luss. 3% 3% 3% 3% 3% 2% 2% 2% 2% 1% 2% 2% Danimarca 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% Norvegia 1% 1% 1% 2% 1% 2% 2% 2% 2% 1% 2% 2% Algeria 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 1% 1% 2% Altri 14% 14% 14% 16% 18% 19% 21% 21% 20% 24% 22% 18% 6

7 Prima di passare all analisi dei principali paesi poniamo l attenzione sulla rappresentatività per macro-area come da tabella indicata di seguito. La rappresentatività dell export verso i paesi europei (UE28) si posiziona, nel 2013, su 81% in progressivo calo rispetto al 90% dei primi anni Il panorama delle destinazioni si presenta, più ampio rispetto al decennio scorso. Quantitativi in lieve calo verso l Europa Extra-Ue che perde un punto percentuale rispetto agli anni precedenti. Nel 2013 abbiamo esportato minori quantitativi di frutta fresca in Russia, in lievissimo aumento invece le vendite verso la Svizzera, rispetto ai volumi contenuti del biennio Più importanti i volumi inviati verso i paesi africani che raggiungono il 6% del totale L aumento è dovuto principalmente ai maggiori volumi destinati prevalentemente in Libia, seguita da Algeria ed Egitto, in ascesa in questi ultimi anni. Nord-America e Altri paesi americani rimangono costanti sull 1% del totale. Rimangono percentualmente irrisori i quantitativi destinati verso le aree più lontane, ma che analizzeremo successivamente come valore assoluto. FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): export italiano, incidenza % sul totale esportato in valore Destinazione Unione Europea (28) 90% 90% 90% 89% 87% 87% 87% 86% 84% 83% 80% 81% Europa Extra UE 8% 8% 8% 9% 9% 10% 9% 9% 9% 9% 9% 8% Africa 0% 0% 0% 0% 1% 1% 1% 2% 3% 3% 6% 6% Nord America 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% Altri Paesi Americani 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 1% 1% 1% 1% Medio Oriente 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 2% 3% 3% 2% Estremo Oriente 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 0% 1% 0% 1% Altri Paesi Asiatici 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Oceania 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Altri 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% In termini quantitativi in Germania, che come si è detto rimane il mercato dove destiniamo le maggiori quote di frutta fresca escluso agrumi, nel 2013 sono state avviate circa tonnellate di frutta (escluso agrumi) -1% rispetto al. In contrazione, rispetto al, i quantitativi di kiwi (-11%), pesche-nettarine (-13%), pere (-25%), fragole (-9%) e albicocche (-36%). In aumento invece mele (+3%), uva da tavola (+7%) e susine (+2%). Tra i principali mercati di riferimento oltre alla Germania, troviamo la Francia. Nel 2013 il principale prodotto esportato è l uva da tavola, in aumento del 4% rispetto al. Inferiore del 40% sul l export 7

8 di pere, imputabile anche al deficit produttivo, segue il kiwi col -3%, susine +28%, albicocche +34% e fragole -14%. Verso la Spagna, nostro storico concorrente per alcuni dei principali prodotti frutticoli, le esportazioni 2013 vedono come principale prodotto le mele, i cui volumi registrano una crescita dell 11% rispetto al, confermando così il trend in tendenziale crescita. Segue in ordine di importanza il kiwi (+5%), uva da tavola (+15%), in riduzione del 23% le pesche-nettarine. Importante anche il mercato polacco, dove abbiamo destinato quote inferiori al di tutti i principali prodotti frutticoli. In ordine di importanza in termini quantitativi l uva da tavola (-3% sul ), seguono poi pesche-nettarine (-21%), kiwi (-22%), mele (-70%), susine (-24%). Anche sul mercato russo le esportazioni hanno registrato contrazioni importanti rispetto al. E il caso delle mele (-56% sul ), uva da tavola (-5%), kiwi e pesche-nettarine rispettivamente -25% e - 38%. Importante in questi anni di crisi economica, la ricerca di nuovi mercati. Di crescente importanza in questi anni Algeria e Libia, dove sono stati destinati volumi ancora irrisori, ma in crescita rispetto ai primi anni Verso l Algeria sono stati inviati volumi abbastanza rilevanti di mele (+5% rispetto al ), kiwi (+7%), pesche-nettarine (+138%), mentre le pere perdono quota registrando un -79% sul. Altro paese del Nord-Africa, la Libia dove abbiamo destinato principalmente mele (+5% sul ), seguono, in ordine di importanza le pere che registrano una riduzione del 20% rispetto all anno precedente, kiwi (- 2%), pesche-nettarine (+41%) e piccole quote di susine (+143%). Rimane poi da citare anche l Egitto dove nel 2013 abbiamo esportato quantitativi più che dimezzati rispetto i volumi massimi del (-58%) e -50% se il confronto viene effettuato rispetto al biennio Il principale prodotto esportato rimangono le mele (-66% sul ) ed il kiwi (-42% rispetto all anno precedente). Volumi irrisori di susine e pesche-nettarine raggiungono, da qualche anno il mercato egiziano, in aumento rispetto al rispettivamente del +12% e +21%. Verso i paesi del Medio Oriente abbiamo destinato quantitativi in crescita, rispetto ai primi anni La destinazione prevalente di questa zona è l Arabia Saudita dove abbiamo esportato principalmente mele (73% del totale nel 2013), segue in ordine di importanza il kiwi (13%), ma anche uva da tavola (9%) e piccolissimi quantitativi di susine. Anche negli altri paesi della zona medio-orientale abbiamo inviato prevalentemente mele in Libano ed Iraq, mele e uva da tavola in Oman. 8

9 FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): export italiano in quantità (tonnellate) - Destinazione UNIONE EUROPEA (28) Germania Francia Spagna Polonia Regno Unito Austria Rep. Ceca Altri EUROPA EXTRA UE Svizzera Russia Altri AFRICA Libia Algeria Egitto Altri NORD AMERICA USA Canada ALTRI PAESI AMERICANI Brasile Argentina Colombia Altri MEDIO ORIENTE Arabia Saudita Emirati Arabi Israele Giordania Kuwait Quatar Bahrain Libano Oman Iraq Altri ESTREMO ORIENTE Cina Taiwan India Hong Kong Singapore Corea Malesia Indonesia Altri ALTRI PAESI ASIATICI Kazakistan Sri Lanka Bangladesh Altri OCEANIA Australia Nuova Zelanda Altri PAESI NON DETERM TOTALE

10 AGRUMI Le esportazioni di agrumi vengono destinate principalmente sui mercati europei, nel 2013 la quota indirizzata verso i paesi dell UE28 si è posizionata sull 85% del totale. I volumi rimanenti sono indirizzati verso l Europa extra UE 815% del totale 2013), mentre solo piccole quote raggiungono le aree più lontane come Nord-America, paesi africani, medio ed estremo oriente. Il principale mercato per le esportazioni di agrumi rimane la Germania, la cui rappresentatività rispetto al totale 2013 riprende quota e si attesta sul 25%, contro il 21-22% del biennio precedente. Percentualmente in ripresa i volumi diretti verso la Svizzera, posizionati nel l 10% del totale, contro il 7% del triennio Costante sul 10% la rappresentatività dell Austria. Non si registrano sostanziali variazioni per gli altri paesi con percentuali che rimangono pressoché costanti rispetto al, eccetto la Polonia che scende al 7% contro l 11% del triennio precedente ed Ungheria che, nel passaggio dal al 2013 passa dal 7% al 5%. Passiamo ora all analisi dei volumi in valore assoluto. Le esportazioni di agrumi verso la Germania nel 2013 salgono sul valore massimo, +13% rispetto al. Oltre il 65% degli agrumi destinati sul mercato tedesco è rappresentato dalle arance, seguono in ordine di importanza le clementine, per le quali si registra però una contrazione del 18% sul, mentre i limoni rimangono sullo stesso livello dello scorso anno (+1%). Verso l Austria abbiamo invece esportato volumi inferiori al sia di arance che di clementine, rispettivamente -8 e -12%. L export di limoni, dopo un posizionato sui minimi livelli, riprende quota registrando un +12% sul, volumi che rimangono però sempre limitati rispetto agli anni precedenti (- 36% rispetto al periodo e -21% rispetto ). Positivo l export verso la Svizzera con quantitativi che raggiungono ottimi livelli. Le arance si attestano sul +33%, rispetto allo scarso, clementine +36% e limoni +68%. Verso la Polonia abbiamo inviato quantitativi minori rispetto al di arance (-40%) e clementine (-42%), mentre i volumi di limoni risultano raddoppiati rispetto al limitato. Importante analizzare anche i flussi verso la Romania, verso la quale prosegue il trend in aumento per le arance (+56% sul ). Per le clementine invece i volumi risultano in ridimensionamento, dopo un posizionato sui livelli massimi (-53%), mentre i limoni rimangono sugli ottimi livelli, inferiori del del 12%. 10

11 AGRUMI: export italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità Destinazione Germania 22% 22% 23% 24% 24% 21% 23% 21% 25% 22% 21% 25% Austria 13% 16% 15% 12% 11% 11% 10% 11% 9% 10% 10% 10% Svizzera 8% 12% 11% 9% 9% 9% 8% 8% 7% 7% 7% 10% Polonia 11% 5% 3% 6% 9% 9% 6% 10% 11% 10% 11% 7% Francia 4% 6% 6% 6% 4% 4% 5% 5% 6% 7% 5% 6% Romania 0% 1% 1% 1% 1% 4% 5% 4% 4% 4% 7% 6% Slovenia 4% 4% 4% 7% 6% 6% 7% 8% 6% 6% 5% 5% Ungheria 4% 5% 4% 4% 5% 6% 7% 5% 5% 6% 7% 5% Svezia 2% 2% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 2% 2% 2% 2% Altri 31% 27% 30% 31% 28% 28% 27% 26% 25% 26% 26% 23% AGRUMI: export italiano in quantità (tonnellate) Destinazione UNIONE EUROPEA (28) Germania Austria Polonia Francia Romania Slovenia Ungheria Altri EUROPA EXTRA UE Svizzera Albania Altri AFRICA NORD AMERICA Canada USA ALTRI PAESI AMERICANI MEDIO ORIENTE ESTREMO ORIENTE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA TOTALE

12 ORTAGGI FRESCHI La quasi totalità delle esportazioni di ortaggi rimane all interno dei paesi dell Unione Europea (28), nel 2013 la percentuale si è posizionata sul 93%, solo lievemente in calo rispetto alla media del triennio precedente. I restanti quantitativi vengono inviati principalmente in Europa extra UE e solo piccolissimi volumi raggiungono aree più lontane. La Germania detiene sempre il primato come principale mercato, con una rappresentatività in calo dal 51% del 2002 al 39% del In questi ultimi anni quote crescenti sono state inviate sul mercato polacco, la cui rappresentatività passa dll 1% del periodo al 4% del Pressoché costante la rappresentatività degli altri paesi come Olanda (4%), Repubblica Ceca e Slovenia (3%), Belgio-Lussemburgo, Romania e Danimarca che rimangono sul 2% del totale. ORTAGGI FRESCHI (comprese patate): export italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità ORTAGGI (comprese patate) - Quantità (% sul totale) UE28 94% 92% 93% 92% 93% 92% 92% 94% 95% 95% 94% 93% EUROPA EXTRA UE 6% 8% 7% 7% 7% 7% 8% 6% 5% 5% 6% 7% ORTAGGI FRESCHI (comprese patate): export italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità Destinazione Germania 51% 51% 50% 50% 50% 45% 43% 43% 41% 39% 40% 39% Francia 9% 9% 9% 8% 8% 8% 8% 8% 10% 9% 10% 10% Austria 7% 8% 8% 7% 7% 7% 8% 8% 8% 9% 8% 9% Regno Unito 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% 5% Svizzera 5% 5% 5% 5% 5% 6% 6% 5% 4% 4% 4% 5% Polonia 1% 1% 1% 2% 2% 4% 3% 3% 4% 5% 4% 4% Olanda 4% 3% 4% 3% 4% 3% 4% 5% 6% 5% 4% 4% Rep. Ceca 3% 1% 1% 2% 2% 3% 3% 3% 3% 4% 4% 3% Slovenia 2% 2% 3% 4% 4% 4% 4% 4% 4% 4% 3% 3% Belgio - Luss. 3% 2% 3% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% Romania 0% 0% 0% 0% 1% 1% 2% 2% 2% 2% 2% 2% Danimarca 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% 2% Altri 8% 10% 9% 10% 9% 9% 11% 10% 9% 11% 11% 11% 12

13 Focalizziamo ora l attenzione sui principali mercati ed analizziamo i volumi dei principali prodotti. In Germania nel 2013 i volumi di ortaggi freschi importati dall Italia sono stati inferiori del 5% rispetto ai buoni livelli raggiunti l anno precedente; -3% se agli ortaggi freschi aggiungiamo le patate, che risultano in aumento dell 11% rispetto al. Le carote registrano, nel 2013, una contrazione dei quantitativi dell 11% rispetto al, -23% per cavolfiori-broccoli rispetto agli elevati livelli raggiunti nel, cavoli -14%, mentre le insalate registrano un -2% sempre rispetto al. In controtendenza patate e pomodori, in aumento rispettivamente dell 11% e 7% sul. Verso la Francia esportiamo principalmente insalate, con volumi 2013 in riduzione del 35% rispetto al, seguono in ordine di importanza le patate (+75% rispetto al ridottissimo ), pomodori (+40%), carote (- 34%), cavolfiori e broccoli (-29%) e cavoli (+68%). Insalate e pomodori sono i principali ortaggi italiani diretti anche sulle tavole austriache, con quantitativi in aumento, rispetto al, rispettivamente del +7% e +8%. Maggiori del anche i volumi di cavolfiori e broccoli (+13%), cavoli (+5%), mentre flettono del 39% le carote, -8% per le patate. Passando al versante africano troviamo la Libia dove i piccoli quantitativi esportati sono principalmente cipolle. Un piccolo spazio sui mercati medio-orientali si ritaglia a partire dal per gli ortaggi italiani, diretti prevalentemente verso l Oman dove i maggiori quantitativi sono rappresentati dalle patate. 13

14 ORTAGGI FRESCHI (comprese patate): export italiano in quantità (tonnellate) Destinazione UNIONE EUROPEA (28) Germania Francia Austria Regno Unito Polonia Olanda Rep. Ceca Slovenia Altri EUROPA EXTRA UE Svizzera Russia Altri AFRICA Libia Sud Africa Altri NORD AMERICA USA Canada MEDIO ORIENTE Oman Kwait Altri ESTREMO ORIENTE Giappone Hong Kong Altri ALTRI PAESI AMERICANI ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA ALTRI PAESI TOTALE

15 1.3 Import Le importazioni di ortofrutta nel 2013 si attestano su quasi 3 milioni di tonnellate, +6% rispetto al. Rispetto ai primi anni 2000 da sottolineare la tendenza all aumento delle importazioni di ortofrutta, che nel 2013 risultano superiori del 17% rispetto al triennio Il prezzo medio annuo, si conferma su livelli solo lievemente superiore al (+3%). Visti i quantitativi ed il prezzo medio annuo maggiore del il valore risulta conseguentemente più elevato dello scorso anno. Abbiamo infatti importato ortofrutta per un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro (+8% sul ). Il 44% delle importazioni di ortofrutta riguardano frutta fresca, quota in calo rispetto a qualche anno fa. I volumi di frutta fresca importati nel 2013 si attestano su 1.3 milioni di tonnellate (+7% rispetto al ); mentre il valore raggiunge il livello massimo di 1,1 miliardi di euro (+8% sul ) ed un prezzo medio annuo che rimane sui livelli dello scorso anno. Maggiori dello scorso anno i volumi di agrumi importati nel 2013, le tonnellate si attestano sui livelli più elevati degli ultimi anni, in aumento del 5% rispetto al, +39% rispetto al triennio Anche il valore raggiunge i massimi livelli con quasi 314 miliardi di euro, +8% rispetto al, complice prezzo medio annuo maggiore del 4% rispetto al. Prosegue per gli ortaggi l ascesa delle importazioni, con volumi che si attestano su oltre 1,2 milioni di tonnellate (+4% sul ), +29% se il confronto viene effettuato col biennio Nel 2013 abbiamo speso oltre 773 miliardi di euro per l import di ortaggi (compreso patate), +9% rispetto al e +33% rispetto al biennio , a causa dei maggiori volumi, ma anche del prezzo medio annuo più elevato del 4% rispetto al. Da precisare l elevata incidenza percentuale delle patate rispetto al totale degli ortaggi, circa il 50% dei volumi ed il 20% a livello di valore. Se escludiamo le patate dall aggregato ortaggi, si attenuano gli aumenti percentuali dell aggregazione. I quantitativi si attestano infatti sulle tonnellate (+5% sul ), mentre il valore si posiziona su oltre 592 miliardi di euro (+2% sul ), grazie ad un prezzo medio annuo in riduzione del 3% rispetto all anno precedente. Importante, a questo punto, precisare che i volumi di patate importati risultano in aumento del 4% sul, ma acquistati ad un prezzo medio annuo più elevato del 38% rispetto al. Il valore complessivo dell import si posiziona conseguentemente su cifre molto elevate, maggiori del del 43%. 15

16 NOTA Le voci considerate all interno dei singoli aggregati sono le stesse dell export, sono dunque relative ai soli prodotti freschi. L aggregato frutta esclude l uva da vino, le olive da olio e la frutta secca. L aggregato ortaggi invece è comprensivo delle patate, ma esclude il tartufo, mentre il pomodoro è presente in un unica voce. ORTOFRUTTA: import, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,69 0,67 0,69 0,69 0,69 0,73 0,74 0,72 0,74 +3 FRUTTA (escluso agrumi): import, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,79 0,73 0,74 0,76 0,79 0,80 0,83 0,84 0,84 +1 AGRUMI: import, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,62 0,61 0,66 0,76 0,64 0,81 0,67 0,69 0,72 +4 ORTAGGI (compreso patate): import, Italia periodo in quantità, valore e prezzo medio var % Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) Prezzo medio (euro/kg) 0,58 0,61 0,63 0,57 0,58 0,64 0,66 0,60 0,

17 1.4 La provenienza dell import FRUTTA FRESCA (escluso agrumi) I maggiori volumi di frutta fresca che l Italia importa derivano principalmente dai paesi dell Emisfero Sud per inversione stagionale, ma anche da paesi europei. Al primo posto troviamo il Costa Rica, la cui rappresentatività, in termini quantitativi, continua la propria ascesa posizionandosi nel l 21% del totale, contro 8% del periodo Al secondo posto troviamo l Ecuador che perde lentamente quote a favore della Costa Rica, si è infatti passati dal 24% del 2002 al 16% del Segue in ordine di importanza la Spagna che si attesta nel 2013 sul 14%. Quote percentualmente maggiori rispetto ai primi anni 2002 di provenienza colombiana, con una rappresentatività che passa dal 6% del periodo al 11% nel 2013, il Cile rimane pressoché costante sul 4%, mentre l Argentina sembra in lieve calo rispetto a qualche anno fa. Dai paesi europei i maggiori quantitativi di frutta fresca provengono dalla Spagna, nostro storico concorrente, con una rappresentatività che si attesta nel l 14%. Il 7% dell import proviene inoltre dalla Francia, Olanda 5%, Belgio 4% e Grecia 3%. Andando maggiormente nel dettaglio dei quantitativi importati dai principali paesi si sottolineano le maggiori importazioni del 2013, rispetto al di banane dalla Costarica, dall Ecuador e dalla Colombia. Sempre dalla Costarica in aumento i volumi di ananas a scapito del prodotto di Ecuador e Colombia, in progressiva riduzione invece i volumi di angurie, con quantitativi ormai irrisori. Importante precisare anche le importazioni cilene, da dove provengono kiwi e mele che rimangono sugli stessi volumi dello scorso anno (+1%). Seguono, in ordine di importanza le mele, con volumi più che dimezzati rispetto ai primi anni Di provenienza cilena anche piccoli quantitativi di pesche-nettarine e susine. Dall Argentina abbiamo acquistato, nel 2013, il 31% in più di pere rispetto agli scarsissimi volumi del, in riduzione invece le mele (-9%) e kiwi (-14%), irrisorio l import di susine. Ritornando in ambito europeo, nel 2013 abbiamo importato frutta fresca principalmente dalla Spagna, da dove provengono quantitativi elevati di pesche-nettarine (+37% sul ), in riduzione invece fragole (- 11%), pere (-5%), susine (-17%), mele (-2%), mentre le albicocche raggiungono i quantitativi massimi registrando +146% sul. 17

18 Dalla Francia le importazioni maggiori del 2013 riguardano, oltre alle banane chiaramente di reimportazione, le albicocche (-3% sul ), pesche-nettarine (+28%), mele (+27%), fragole (-14%) ecc. Di provenienza greca invece kiwi, fragole e pesche-nettarine. FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): import italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità Destinazione Costa Rica 6% 8% 9% 9% 12% 14% 12% 11% 13% 15% 20% 21% Ecuador 24% 20% 19% 23% 23% 21% 22% 21% 20% 21% 15% 16% Spagna 14% 15% 11% 13% 14% 10% 12% 13% 11% 13% 13% 14% Colombia 5% 6% 6% 6% 5% 12% 8% 9% 11% 9% 11% 11% Francia 9% 8% 8% 7% 7% 6% 8% 8% 8% 7% 6% 7% Olanda 2% 3% 4% 4% 6% 5% 4% 4% 4% 5% 5% 4% Cile 4% 5% 6% 5% 5% 5% 4% 5% 4% 4% 4% 4% Belgio - Luss. 4% 4% 5% 6% 4% 3% 4% 5% 3% 4% 5% 4% Grecia 5% 5% 4% 3% 2% 2% 3% 2% 4% 2% 3% 3% Argentina 5% 5% 5% 6% 5% 5% 5% 5% 3% 4% 2% 3% Altri 21% 20% 23% 19% 17% 17% 18% 18% 18% 17% 16% 15% Per quanto riguarda le quotazioni del 2013, notiamo prezzi medi annui inferiori, rispetto al, del 3% sia in Costarica che Spagna, la Francia si posiziona sul -5%, Grecia -9%. In aumento rispetto all anno precedente Ecuador (+3%), Colombia (+9%), Olanda (+19%), Cile (+8%) ed Argentina (+11%). 18

19 AGRUMI L Italia per le importazioni di agrumi si rivolge principalmente alla Spagna, con una rappresentatività che nel biennio ha raggiunto oltre il 60% dei quantitativi totali. Ci rivolgiamo poi a Sudafrica ed Argentina per inversione stagionale. Andando maggiormente nel dettaglio dei prodotti importati nel 2013, si sottolineano le maggiori importazioni di arance dalla Spagna, che raggiungono i massimi livelli rispetto al, registrando un +17% a scapito delle clementine che risultano in diminuzione del -7% e limoni -22%. Dall Argentina invece i quantitativi sono complessivamente maggiori del 3% sul. Abbiamo preferito importare volumi più importanti di limoni (+3% sul ) e piccole quantità di arance (-3%). Gli agrumi di provenienza sudafricana sono quantitativamente superiori al del 12%. Maggiori i volumi di arance che, seppur limitati rispetto ai quantitativi spagnoli, si attestano sui massimi livelli (+12% sul ), +41% per le clementine rispetto allo scarsissimo, mentre i limoni flettono del 34%. AGRUMI: import italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità Destinazione Spagna 57% 54% 55% 46% 53% 52% 42% 57% 39% 56% 62% 60% Sudafrica 10% 10% 11% 16% 12% 15% 16% 11% 18% 12% 10% 11% Argentina 12% 13% 13% 16% 15% 15% 21% 10% 14% 12% 10% 10% Altri 21% 22% 21% 21% 19% 18% 21% 21% 30% 20% 18% 19% 19

20 ORTAGGI FRESCHI L Italia importa ortaggi principalmente dalla Francia con volumi che rappresentano, nel 2013, il 34% del totale. Segue in ordine di importanza la Spagna con percentuali lievemente in aumento rispetto ai primi anni 2000 (18% nel biennio -2013). In aumento anche la rappresentatività della Germania che passa dal 13% del periodo al 17% nel biennio , pressoché stabile sul 11-12% l Olanda, mentre sembra in lieve diminuzione rispetto a qualche anno fa la rappresentatività del prodotto egiziano. Passiamo ora all analisi più dettagliata dei prodotti importati dai principali paesi. Dalla Francia abbiamo importato principalmente, oltre alle patate che rimane la voce principale (+2%), maggiori quantitativi di pomodori (+4% nel l ). Seguono, in ordine di importanza, le cipolle che registrano una flessione del 20%, insalate, rappresentate principalmente da Witloof, (+6% sul ), peperoni e zucchine in aumento rispettivamente del +12% e +40%. Le forniture provenienti dalla Spagna riguardano soprattutto le insalate che raggiungono i volumi massimi degli ultimi anni registrando +29% sul. Abbiamo poi importato quantitativi simili al di peperoni e pomodori in flessione del 7%, rispetto al, abbastanza rilevanti i volumi di aglio posizionati su +23% rispetto allo scorso anno. Dalla Germania importiamo soprattutto patate che rappresentano circa il 65% dei quantitativi totali negli ultimi anni, seguiti dal 12% di cipolle. Importante anche considerare l import dall Egitto, da dove abbiamo acquistato quote maggiori di ortaggi rispetto ai ridotti quantitativi del. Anche per quanto riguarda l Egitto, la voce principale rimangono le patate (+15% rispetto al ), cipolle (+27%), di minori importanza gli altri prodotti come aglio ed insalate che registrano un calo rispettivamente del 45% e 44% rispetto al. ORTAGGI FRESCHI: import italiano, incidenza % sul totale esportato in quantità Destinazione Francia 36% 42% 38% 36% 35% 35% 34% 32% 41% 37% 35% 34% Spagna 15% 14% 15% 16% 17% 15% 15% 16% 14% 20% 18% 18% Germania 14% 12% 14% 16% 14% 15% 16% 13% 12% 13% 18% 16% Olanda 11% 12% 12% 11% 11% 11% 11% 12% 11% 11% 12% 12% Egitto 12% 9% 9% 12% 12% 14% 13% 10% 9% 8% 7% 8% Altri 11% 10% 11% 9% 10% 10% 10% 16% 13% 12% 10% 11% 20

21 2 La bilancia commerciale Il saldo della bilancia commerciale del comparto ortofrutta, pur rimanendo positivo, nel passaggio dal al 2013 si assottiglia notevolmente per quanto riguarda i volumi. L export rimane superiore all import di tonnellate, mentre lo scorso anno il divario evidenziava quasi 1,08 milioni di tonnellate. Meno evidente, rispetto ai volumi, il calo del valore che rimane attivo, posizionato su quasi 1.6 miliardi di euro, solo in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la frutta fresca il saldo commerciale è in attivo, ma in calo rispetto agli ottimi livelli raggiunti lo scorso anno. L export di frutta supera l import di oltre 1,1 milioni di tonnellate ed un valore pari a 1,3 miliardi di euro. Peggiora la situazione degli agrumi, acutizzando il saldo negativo dello scorso anno. Le importazioni superano l export di quasi tonnellate, per un valore pari a oltre 133 milioni di euro. Situazioni mista invece per gli ortaggi che vede un saldo ancora più negativo dello scorso anno in termini quantitativi. Abbiamo importato oltre tonnellate di ortaggi in più rispetto a quanto esportato. Positivo invece il saldo del valore con esportazioni che superano l import di 372 milioni di euro. 21

22 ORTOFRUTTA: la bilancia commerciale, periodo in quantità e valore Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) FRUTTA: la bilancia commerciale, periodo in quantità e valore Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) AGRUMI: la bilancia commerciale, periodo in quantità e valore Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro) ORTAGGI: la bilancia commerciale, periodo in quantità e valore Quantità (Tonnellate) Valore (Migliaia di Euro)

23 3 Principali prodotti ortofrutticoli esportati FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): export Italia, per principali specie esportate in quantità e valore Migliaia di Tonnellate var.% Milioni di euro Mele 687,9 696,4 762,3 679,4 715,2 828,5 948,5 915,0 758, ,4 445,1 542,5 557,7 473,6 576,6 707,1 722,6 696,4-4 Uva da tav. 499,6 451,7 461,3 534,0 393,3 478,9 494,8 482,0 498, ,0 428,9 530,9 598,5 421,1 558,3 574,0 589,9 600,6 +2 Kiwi 302,3 331,0 344,7 313,8 384,5 370,6 358,8 360,2 340, ,2 286,2 295,7 368,7 332,7 337,1 344,3 327,1 385,9 +18 Pesche-Nett 426,0 359,9 372,7 330,4 358,8 359,8 349,1 369,3 295, ,7 311,0 318,9 340,7 237,8 298,8 231,6 289,6 273,8-5 Pere 145,8 181,1 177,0 135,0 132,7 130,5 161,3 176,3 120, ,8 151,9 162,9 154,6 142,6 144,8 146,2 166,6 144,2-13 Susine 34,4 32,5 39,4 41,8 41,2 59,6 41,5 55,0 57, ,5 32,4 38,4 44,5 34,9 45,8 35,7 52,1 57,6 +11 Fragole 23,0 22,9 17,7 23,4 17,0 18,0 17,3 18,8 16, ,9 52,6 37,0 54,5 33,9 48,0 42,1 42,3 40,8-4 Albicocche 14,4 11,8 11,6 13,6 11,5 22,6 19,9 31,4 15, ,9 13,6 16,0 20,9 13,5 27,6 26,5 36,6 27,8-24 var.% AGRUMI: export Italia, per principali specie esportate in quantità e valore var.% Arance 101,9 101,9 117,1 130,3 80,7 176,9 136,2 114,1 125, ,1 55,3 64,9 74,0 56,3 101,1 85,9 70,5 94,9 +35 Clementine 57,8 67,6 69,1 53,8 90,1 93,8 108,4 99,5 61, ,9 31,9 39,2 33,7 55,5 53,6 55,9 54,2 38,1-30 Limoni 42,4 37,7 40,8 63,6 39,5 46,7 41,3 38,0 38, ,4 23,3 30,4 69,5 33,2 41,3 32,5 31,9 38,1 +20 var.% ORTAGGI: export Italia, per principali specie esportate in quantità e valore Migliaia di Tonnellate var.% Milioni di euro var.% Insalata 124,1 143,0 145,2 141,9 127,1 185,5 165,4 180,0 177, ,6 161,4 169,5 183,4 198,9 276,0 246,3 294,9 315,0 +7 Patate 186,1 188,5 197,2 224,1 147,5 167,3 141,5 120,2 143, ,7 69,9 74,0 83,5 58,1 74,1 61,4 50,0 71,0 +42 Pomodori 92,7 105,5 112,3 114,4 93,4 129,1 106,1 101,8 108, ,3 155,5 181,0 164,7 147,1 217,3 176,7 166,6 183,6 +10 Carote 94,2 109,0 109,0 107,7 95,3 94,6 81,2 82,8 71, ,1 56,9 45,8 56,9 55,6 48,4 42,6 47,1 51,3 +9 Cavolf. e Brocc. 36,4 54,0 65,5 75,9 56,6 79,9 74,8 80,7 66, ,3 46,4 48,8 55,6 47,2 74,7 59,8 65,5 65,5-0 Cavoli 47,1 51,2 77,3 71,7 65,6 61,9 61,0 66,1 58, ,0 37,0 59,5 58,6 52,0 48,9 44,8 54,4 60,

24 4 Principali prodotti ortofrutticoli importati FRUTTA FRESCA (escluso agrumi): import Italia, per principali specie esportate in quantità e valore Migliaia di Tonnellate var.% Milioni di euro Banane 571,7 646,6 683,9 708,5 685,5 657,8 662,3 615,6 655, ,3 329,5 347,9 383,5 400,1 372,2 391,2 363,1 386,6 +6 Ananassi 112,4 133,7 142,8 149,6 140,8 142,1 151,3 144,3 142,0-2 87,4 97,5 103,0 98,7 88,2 92,1 96,9 94,8 89,8-5 Pere 134,9 109,3 109,2 122,0 124,3 110,8 123,9 82,0 94, ,8 76,6 83,9 96,5 101,1 93,6 103,4 77,5 100,2 +29 Pesche-Nett. 60,6 80,4 56,4 67,9 78,1 59,5 74,2 55,7 72, ,6 78,9 60,9 74,2 85,0 67,2 75,2 64,5 79,1 +23 Kiwi 50,2 50,0 51,6 57,1 54,7 53,5 47,9 49,6 44,9-9 50,9 50,7 48,2 59,5 46,4 45,8 49,6 48,7 49,6 +2 Mele 51,5 35,7 43,1 59,9 35,9 40,8 36,7 35,0 44, ,7 25,8 28,2 37,5 22,5 25,1 22,6 20,0 30,7 +53 Fragole 34,9 38,5 32,0 37,0 33,7 36,9 36,4 41,2 37, ,3 55,5 57,2 66,8 62,0 69,3 77,2 85,2 68,2-20 Albicocche 20,7 29,2 19,9 16,3 32,9 16,1 23,8 21,0 26, ,7 27,5 29,4 23,1 30,0 20,6 27,6 21,4 35,1 +64 Susine 17,1 17,9 14,7 17,7 17,5 10,1 12,9 10,2 11, ,2 19,7 14,5 17,9 16,2 13,2 13,4 11,8 14,7 +25 var.% AGRUMI: import Italia, per principali specie esportate in quantità e valore Migliaia di Tonnellate var.% Milioni di euro var.% Arance 88,6 96,2 95,9 103,0 195,0 94,8 144,9 184,0 220, ,9 52,1 61,7 61,4 102,7 60,8 78,2 99,8 125,6 +26 Limoni 93,4 78,2 102,9 74,3 76,7 68,6 74,4 86,3 79,0-8 60,6 52,4 70,4 60,1 66,9 63,1 63,6 70,6 66,6-6 Clementine 84,9 90,9 87,0 93,9 99,7 85,2 98,0 103,4 90, ,7 51,9 56,5 84,9 66,5 79,3 63,8 83,8 81,0-3 ORTAGGI: import Italia, per principali specie esportate in quantità e valore Migliaia di tonnellate var.% Milioni di euro Patate 490,3 455,0 488,6 515,1 522,5 634,6 531,3 594,1 616, ,8 108,0 130,0 110,3 109,7 149,9 147,5 126,5 181,0 +43 Pomodori 102,1 90,2 84,9 87,9 132,2 97,2 129,5 129,5 120, ,1 82,6 81,4 79,3 115,3 99,9 107,4 124,1 106,8-14 Insalata 71,3 64,1 61,9 61,3 86,8 76,0 86,9 92,3 100, ,0 55,9 54,3 50,9 69,5 73,2 64,7 82,4 78,8-4 Peperoni 62,4 69,5 59,0 58,1 90,5 82,5 94,9 72,2 71,7-1 69,9 67,0 70,7 70,1 95,5 112,7 117,1 82,4 87,8 +6 Cipolle 46,1 56,7 67,6 72,2 73,4 66,3 61,9 63,1 80, ,4 17,2 27,1 22,0 20,0 27,2 23,7 16,8 29,5 +76 Aglio 26,7 30,4 27,6 26,0 27,7 26,6 29,8 26,5 27, ,8 45,7 43,6 36,5 40,2 64,5 69,2 48,3 51,6 +7 Melanzane 12,3 10,8 12,7 16,3 22,2 17,3 20,0 20,8 17, ,8 8,6 11,4 15,2 17,6 14,0 14,6 19,4 18,3-6 Zucchine 15,6 16,6 12,8 14,2 22,9 13,2 15,6 17,0 17, ,3 14,6 9,9 12,2 18,5 12,6 10,9 18,0 15,4-14 var.% 24

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