COMPLEMENTI di ECONOMIA POLITICA (II semestre)
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- Giuseppa Cicci
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1 COMPLEMENTI di ECONOMIA POLITICA (II semestre) Enrico Marchetti a.a Corsi di Laurea: ECO N.O.; ECOTUR N.O E mail: marchetti@uniparthenope.it; Enrico.Marchetti@uniroma1.it Home page: Tel.: 06/ (Roma); 081/ (Napoli) 1
2 Informazioni generali sul corso: PROPEDEUTICITÀ: Economia Politica; CREDITI: 9 CFU; PREREQUISITI MATEMATICI: derivate, serie, studio funzioni, sistemi di euazioni lineari, euazioni alle differenze (I ordine lineari); TESTI DI RIFERIMENTO: G. Impicciatore, Introduzione alla moderna microeconomia, Padova, Cedam, 2006; De Vincenti, Approfondimenti di macroeconomia, Roma, Carocci, ALTRO MATERIALE DIDATTICO: scaricabile presso il sito del docente: Dispense, Slides, ecc. ESAMI (MODALITÀ E VOTI): esame scritto, ecc. 2
3 MICORCONOMIA: PROGRAMMA a.a Richiami alla microeconomia di base: euilibrio del consumatore, euilibrio dell impresa, euilibrio di mercato. 2. Le scelte dell impresa concorrenziale: massimizzazione del profitto in produzione singola e in produzione congiunta; le funzioni di offerta di beni e domanda di fattori (rif.:. Impicciatore, Parte II - Capp. 1 (par. 13) e 2 (parr. 1, 2, 11 e 12)) 3. L euilibrio economico generale: il modello statico di euilibrio generale; efficienza dell euilibrio (rif.: Impicciatore Parte III Cap. 1; Cap. 2 (par.1,2,3); Marchetti: Dispense) 4. I fallimenti del mercato e le forme di mercato non concorrenziali: monopolio, oligopolio, concorrenza monopolistica (rif.: Impicciatore Parte IV Capp. 1 (tranne par. 8), 2 (tranne par. 5); Marchetti: Dispense) Materiale bibliografico: G. Impicciatore, Introduzione alla moderna microeconomia, Padova, Cedam, E. Marchetti, Euilibrio, efficienza e benessere, Dispense a cura del docente, Lucidi dalle lezioni, ulteriori dispense ed esercizi: presso il sito e la copisteria al piano terra della Presidenza. 3
4 MACROCONOMIA: 1. Richiami: i fatti stilizzati e il metodo della macroeconomia; il modello IS-LM. (rif. De Vincenti cap. 1) 2. Il modello keynesiano completo: l euilibrio AD-AS; effetto Keynes, effetto Pigou, effetto Fisher; La sintesi neoclassica e la curva di Phillips (rif.:. De Vincenti, Capp. 3,4) 3. Il Monetarismo: tasso naturale di disoccupazione, aspettative e ruolo della politica monetaria (rif.: De Vincenti, cap. 5) 4. La Nuova Macroeconomia Classica: microfondazione della macroeconomia e aspettative razionali; la proposizione di inefficacia della politica economica; la teoria del ciclo economico reale (rif.: De Vincenti, Cap. 6; Marchetti: Dispense, sez. 1 e 3) 5. La Nuova Economia Keynesiana: dai fallimenti del mercato microeconomici ai fallimenti macroeconomici; NAIRU e conflitto distributivo; l'efficacia della politica economica (rif.: De Vincenti, cap. 7) 6. La teoria della crescita: dal modello di Solow alla teoria della crescita endogena. (rif. De Vincenti, cap. 8) Materiale bibliografico: C. De Vincenti, Approfondimenti di macroeconomia, Roma, Carocci, 2003: tutto tranne Capp. 2 e 9. E. Marchetti, Microfondazioni e euilibrio generale nella NMC, Dispense a cura del docente, Lucidi dalle lezioni, ulteriori dispense ed esercizi: presso il sito e la copisteria al piano terra della Presidenza. 4
5 RICHIAMI DI MICROECONOMIA CONCETTI di BASE La scienza economica (o economia politica) in generale di uali fenomeni si occupa? Fondamentalmente di ueste tre categorie principali: - Produzione di beni e servizi - Scambio di beni e servizi - Utilizzo finale dei beni e servizi 5
6 La produzione avviene all interno di unità dette aziende (di varia natura: imprese, organizzazioni, pubbliche o private, ecc.) Lo scambio avviene nei mercati un mercato è l insieme delle relazioni di scambio che gli agenti economici intrattengono relativamente ad un dato bene o servizio. L utilizzo finale dei beni può essere per consumi (esauriscono il bene nel periodo corrente) o per investimenti (accumulazione di risorse in vista di consumo futuro). La scienza economica studia l allocazione di risorse scarse tra usi alternativi in vista di obiettivi non necessariamente coincidenti. Cioè: è una scienza che studia modalità e conseguenze di un certo tipo di decisioni 6
7 Metodo: in generale, si fonda su uattro pilastri: I) Razionalità degli agenti economici come vengono prese le decisioni economiche II) Efficienza in uale modo vengono impiegate le risorse disponibili III) Euilibrio la compatibilità delle scelte dei vari agenti economici IV) Modelli formalizzati efficacia e limiti dell analisi economica come teoria scientifica. Un modello è: un insieme di euazioni che vuole descrivere in modo stilizzato e uantitativo una certa classe di fenomeni 7
8 MICROECONOMIA: Studia le decisioni di: Singoli agenti economici (principalmente: consumatori e imprese); Scambio e di transazione su singoli mercati Cioè: a parità di altre condizioni ueste analisi hanno chiaramente valore di per se, ma: La microeconomia generalizza ueste sue indagini per poter arrivare anche a comprendere il funzionamento di un : Sistema Economico vasto e integrato formato cioè da un gran numero di agenti individuali, di beni e di mercati Questa linea di ricerca (teoria dell EEG) fa da ponte verso la MACROECONOMIA. 8
9 Gli oggetti fondamentali di studio della microeconomia sono dunue: Consumatori, Imprese, Mercati Euilibrio del Consumatore Vincolo di Bilancio: p p22 = Y due beni, prezzi p e reddito monetario Y 2 2 Y/p 2 p 2 Y Y/p
10 Preferenze del Consumatore: U = U ( U 1, 2) con: > 0; < 0 2 i 2 U i 2 U ' U U 1 La funzione di utilità U è concava nei due beni ; le curve di indifferenza U sono convesse nei beni. 10
11 Euilibrio del consumatore: max U = U ( 1, 2) 1, 2 s t. p + p Y = Soluzione (C.P.O.): U / SMS 1 1,2 = = U / 2 p p La CPO si ottiene dal metodo di Lagrange: Y/p 2 2 * A 1 * Y/p 1 1 U 1 λ p 1 U = 0; λp2 2 = 0; NOTA: assumeremo sempre (a meno di segnalazioni) che le condizioni di II ordine siano sempre soddisfatte. 11
12 Si riduce il prezzo del bene 2: Aumenta il reddito Y aumenta il consumo di 2 (sostituzione) aumenta il consumo di entrambi (beni normali) 2 2 Y /p 2 B A p 2 A C Y Y /p
13 Euilibrio dell impresa Costi dell impresa: C = v x + v due input x, prezzi input v, produce un bene 1 1 2x2 x 2 x 2 C/v 2 v 2 C C/v 1 x 1 x 1 13
14 Funzione di produzione: = Q Q Q ( x, ) con: > 0; < 0 1 x 2 2 x i 2 x i x 2 x 1 La funzione di produzione Q è concava nei due input x; gli isouanti sono convessi negli input. 14
15 Si assume che l impresa voglia produrre una uantità fissa Minimizzazione dei costi: min C = v x + v x cioè: ricerca dell efficienza economica. x1, x s t. = Q(, ) =. 1 2 Soluzione (C.P.O.): Q / x1 SMST 1,2 = = Q / x 2 v v 1 2 x 2 La CPO si ottiene dal metodo di Lagrange: Q x 1 λ v 1 Q = 0; λv2 x 2 = 0; x 2 * A x 1 * x 1 NOTA: assumeremo sempre (a meno di segnalazioni) che le condizioni di II ordine siano sempre soddisfatte. 15
16 Aumenta la produzione desiderata: > (sostituzione input: analoga a uanto sopra ) aumenta il consumo di entrambi gli input (costo) x 2 C A x 1 Ipotesi: prezzi input v 1,2 invariati: se si vuole aumentare la produzione allora l uso degli input x 1,2 cresce Aumenta il costo C! emerge dunue una funzione di costo dell impresa: C = C() con dc/d > 0 16
17 Profitto dell impresa: Π = p v1 x1 v2x2 = p C dove p sono i ricavi dell impresa. Usando la funzione di costo: Π = p C( ) In concorrenza perfetta, il prezzo di vendita p è un dato per l impresa; Razionalità economica individuale: Massimizzare il profitto Π scegliendo : Π = p C( ) max da cui: C.P.O.: dπ d = dc p d ( ) = 0 p = dc d In concorrenza perfetta, l impresa produce (e offre) la uantità che eguaglia il prezzo al costo marginale. 17
18 Euilibrio di mercato Euilibrio su un mercato (uello del bene ) Assumiamo che valgano le ipotesi della concorrenza prefetta: il bene è omogeno: le imprese presenti nel mercato producono tutte lo stesso oggetto economico; le imprese sono piccole rispetto al mercato la produzione del singolo è piccola rispetto alla domanda di mercato; vi sono molte imprese nel mercato; non ci sono barriere (economiche) all entrata nel mercato (o all uscita); vi è completa informazione su prezzi e condizioni di vendita. Ipotesi che riguardano le imprese; per i consumatori di solito esse sono soddisfatte. In ueste circostanze, la singola impresa non può influire sulla fissazione del prezzo p 18
19 Occorre costruire le funzioni di domanda e offerta di mercato Domanda di mercato: Dall euilibrio del consumatore, abbiamo visto che: se p 2 scende 2 domandato cresce e che: se Y cresce 2 domandato cresce Dunue se il bene è normale e se l effetto sostituzione prevale su uello di reddito, La funzione di domanda individuale del consumatore avrà uesta forma: = f(p, Y) p Con: df ( p, Y ) dp < 0 e ( p, Y ) df d Y > 0 = f(p, Y) 19
20 Diversi consumatori. Sommiamo orizzontalmente le singole domande di mercato, cioè sommiamo per ogni prezzo p le uantità domandate da ciascun consumatore Esempio: 3 consumatori con domande: f 1 (p), f 2 (p) e f 3 (p); al prezzo p sommiamo le 3 uantità domandate: 1, 2, 3 Avremo la. domandata totale (a p ); ripetendo per ogni p, si ottiene la domanda di mercato: = D(p) 20
21 p f 2 (p) f 3 (p) = D(p) p f 1 (p) Offerta di mercato dr In concorrenza il prezzo è un dato il ricavo di un impresa è: R = p ricavo marginale: R ' = = p d Però, l offerta di beni differisce dal breve al lungo periodo: breve periodo se p varia: - le imprese comunue sono presenti nel mercato in numero fisso; 21
22 - aggiustano solo gli input legati ai costi variabili (es. materie prime); lungo periodo se p varia: - numero di imprese variabile: se si fanno profitti > 0 nel breve p. allora le entrano nuove imprese, (con Π < 0 le imprese escono); - le imprese possono aggiustare gli input fissi: cambiare impianto. Quindi la funzione di costo è diversa dal breve a lungo periodo: C ( ) < 0 e ( ) C L Breve periodo euilibrio impresa: p = dc / d Nota: occorre considerare anche il costo medio: C C me = ( ) 22
23 p dc/d C me A R = p B * Se il costo medio è minore del prezzo: C me < p allora l impresa fa profitto positivo. Nella figura infatti il profitto unitario è: è il segmento AB Man mano che il prezzo sale, la uantità prodotta cresce e il profitto aumenta: 23
24 p dc/d p = g(p) C me A R = p B * ** Dunue, l impresa (tutte per la verità) aumenta(no) l offerta del bene offerta dell impresa: = g(p) Per ottenere l offerta di mercato, basta sommare (orizzontalmente) le varie funzioni g delle imprese. Curva di offerta di mercato: = S(p) 24
25 p = S(p) Euilibrio di mercato breve periodo: 25
26 Si ha con il prezzo p* per cui: S = D cioè: S(p*) = D(p*) e risulta la * p = S(p) Supponiamo che le imprese facciano profitti nulli nell euilibrio (p*, *) p* * = D(p) Interviene ora uno shock di domanda positivo: p i profitti crescono e sono positivi 26
27 p S(p) p S(p) p* p* D(p) D(p) * * ** Ma profitti positivi attirano nuove imprese! Cresce uindi la produzione offerta e la S si sposta verso destra Fino a che non si torna al p* originario: La curva di offerta di lungo periodo può essere orizzontale 27
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