Tecnologie educative

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1 Tecnologie educative ma una tecnologia può educare? E l'intenzionalità dell'educatore? sistemi di mezzi didattici, su basi scientifiche e tecniche avanzate, per la razionalizzaz della produzione e del controllo di programmi di iatruzione studio sistematico dei metodi e dei media per l analisi, la progettazione, lo sviluppo e la valutazione dei processi di istruzione-apprendimento, finalizzato a risolvere problemi complessi, coinvolgenti persone, procedure, idee, organizzazione, risorse tecniche e finanziarie L. Galliani dimensioni dell innovazione generata dalla tecnologia in campo pedagogico educativo analisi delle organizzazione formative in quanto sistemi programmazione educativa e progettazione didattica gestione/conduzione delle dinamiche comunicative valutazione sviluppo, implementazione e sperimentazione di nuovi modelli educativi e ambienti formativi Tecnologie didattiche smorza l'accento sull'educazione indirizza la dimensione trasmissiva e costruttiva delle tecnologie dispositivi che rendono efficace la didattica: lavagna, PC, LIM, ebook, tablet... definiz e sviluppo di modelli teorici e la messa a punto di metodologie e di sistemi tecnologici per risolvere problemi riguardanti l a. umano in situaz finalizzate e controllate [...] approccio sistematico e interdisciplinare che, mutuando conoscenze da settori differenti [...] le integra in un sistema complesso, controllato e finalizzato V. Midoro tecnologo dell educazione informatico informatico: attento a dettagli hw/sw, aggiornamento dell'ambiente tecnologo: incrocia la disponibilità di strumenti con le competenze del corpo docente e dei discenti informatico: attenzione a interfaccia comunicativa tecnologo: accento su contenuti e carico cognitivo Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento accento sulla dimensione didattica e sull'apprendimento formale Educare nella tecnologia qualsiasi progetto educativo contemporaneo si radica in un mondo ad alto tasso tecnologico la tecnologia appare dunque imprescindibile la formazione si svolge (quasi) sempre nei media è bene essere consapevoli di opportunità e limiti degli strumenti Educare alla tecnologia la conoscenza tecnologica come obiettivo educativo alfabetizzazione informatica Fondamenti di informatica laboratorio tesi

2 Educare con la tecnologia usare dispositivi tecnologici come supporto (ambiente?) per favorire l apprendimento LIM in classe piattaforma elearning Educare per mezzo della tecnologia studiare l educazione per mezzo della tecnologia: sfruttare la tecnologia per una riflessione sulla didattica (registrazione lezioni da riesaminare, analisi di dati sugli apprendimenti,...) fase postattiva della didattica progettare (tecnologicamente) l educazione: applicare principi e atteggiamenti tecnologici all organizzazione di ambienti educativi fase preattiva Processo / prodotto tecnologia di processo: uso le tecnologie per organizzare, agire la didattica gestisco la comunicazione tra corsisti su forum faccio la valutazione di un corso con strumenti online uso i social per analizzare una organizzazione formativa tecnologia di prodotto: i risultati di un attività didattica dispense, manuali, corsi online, podcast tecnologia come linguaggio tecnologie digitali tecnologie multimediali tecnologia come strumento tecnologie telematiche tecnologie online tecnologie 2.0 Linguaggio / strumento

3 Evoluzione tecnologie Anni '60 programmi di insegnamento, possibilità di apprendimento individualizzato restituzione del del grado di apprendimento di ciascun discente CMI (Computer Managed Instruction) computer inserito nel processo didattico con compiti amministrativi, gestionali, di controllo per fornire obiettivi e risorse di apprendimento per valutare le prestazioni dei discenti non sostituisce, ma aiuta il docente fornisce informazioni sui singoli soggetti e sulla classe verifica il livello di apprendimento tramite test CAI (Computer Assisted Instruction) computer come dispositivo in grado di provvedere in maniera autonoma all'insegnamento lezioni individuali di stampo skinneriano informazioni strutturate e ramificate, (sequenze di schermate), percorsi individualizzati di apprendimento e valutazione con strumenti per l autoverifica largamente superata della cosiddetta istruzione programmata. organizzazione gerarchica dei saperi e percorsi definiti scarsa interattività ICAI (Intelligent Computer assisted Instruction) funzione tutoriale comportamentismo guidano lo studente nell apprendimento rispetto dei ritmi e delle modalità di apprendimento individuali usano tecniche di intelligenza artificiale cognitivismo costruiscono un modello di studente ICBT (Intelligent Computer Based Training) e ITS (Intelligent Tutor System) modello dello studente strategie di insegnamento (modulo di tutoring) esperienza di problem solving (in un determinato campo)

4 Cognitivismo e ipertestualità la reticolarità degli ipertesti e la ri-composizione delle conoscenze nuove e pregresse ruolo attivo dell utente del navigare (scelta tra le varie opzioni fornite dai collegamenti) non linearità dei contenuti non sequenzialità della fruizione utente consapevole (?) attivo responsabile Do you remember ipertesto? è un testo digitale le sue parti sono testi digitali [nodo] le parti connesse in una struttura reticolare (digitale) [collegamento; link] la struttura determina il modo in cui l ipertesto può essere fruito [navigazione] è legata a un autore(i) che ha(nno) scritto / scelto i testi e li ha(nno) legati insieme nodo: unità minimale, dotato di autonomia, completezza link: connette parti tematicamente affini, logicamente correlate parola attiva, hotword, hotospot: sede del link, evocatività (della destinazione) Didattica ipertestuale promuove processi cognitivi di tipo associativo e flessibile sviluppa forme di consapevolezza metacognitiva incentiva la cooperazione e l'interazione sperimenta l integrazione fra linguaggi sviluppa l autonomia di orientamento e ricerca Ambienti costruttivisti allestimento di ambienti formativi complessi, nei quali è possibile combinare testi, audio, immagini statiche e dinamiche generazione di ambienti nei quali convivono diversi sistemi simbolici e una molteplicità di risorse (umane, strumentali e logistiche) ruolo attivo del discente enfatizzano la costruzione della conoscenza contestualizzano lo svolgimento dei compiti rappresentano la complessità reale offrono ambienti di apprendimento fondati sul reale offrono rappresentazioni multiple della realtà alimentano la riflessione favoriscono la costruzione cooperativa della conoscenza costruzionismo: Logo, coding

5 Multimedialità testo sincretico: pluralità di linguaggi, linguaggi eterogenei, strategia comunicativa unitaria coesione e coerenza: stesso autore(i), stesse regole di produzione del testo Paivio, doppia codifica sistema visivo codifica, gestione di oggetti / eventi rappresentati in modo analogico e processati in parallelo sistema verbale codifica, gestione di info linguistiche / astratte rappresentate in forma simbolica / proposizionale e processate sequenzialmente Carico cognitivo molte situazioni apprenditive spostano risorse cognitive su attività non obiettivo e ritardano apprendimento i discenti elaborano rappresentazioni integrate di testo e immagini combinazioni inopportune possono sviare attenzione / carico cognitivo da apprendimento a rappresentazione Apprendimento multimediale Mayer fa sintesi rappresentazioni visive e verbali elaborate in canali separati capacità di elaborazione canali limitata apprendimento quando il soggetto elabora attivamente seleziona info rilevanti (in ciascun canale) organizza in rappresentazioni coerenti integra fra loro e con conoscenze pregresse

6 Sei principi dell'apprendimento multimediale multimediale si apprende meglio con integrazione parole / immagini vicinanza spazio temporale meglio parole e immagini vicine e simultanee rilevanza o coerenza capacità limitata della memoria di lavoro evitare parole e figure irrilevanti modalità diversa meglio spiegazione orale + figure che testo scritto e figure ridondanza non si apprende bene se info ridondante e in troppi formati personalizzazione meglio stile non formale Instructional design identifica i metodi adeguati affinché, poste certe condizioni, l apprendimento risulti (trasferibile), efficace, efficiente e attraente una teoria di ID definisce i metodi che facilitano l apprendimento e ipotizza le situazioni in cui è opportuno e/o preferibile usarli o non usarli Reigeluth (1999): una teoria che offre indicazioni esplicite su come aiutare le persone ad apprendere e svilupparsi, includendo nel processo la dimensione cognitiva, emozionale, sociale, fisica e spirituale ID: due scuole di pensiero la prima ritiene che si possano individuare principi e criteri ragionevolmente generalizzabili ai quali la progettazione di ambienti d istruzione può rifarsi (per esempio Merrill con il PADAI) la seconda formula sostiene che si possano (soltanto) dare consigli metodologici relativamente al processo di allestimento degli ambienti e al clima al quale ci si deve ispirare (atteggiamento proprio del costruttivismo) secondo Merrill l apprendimento è facilitato se PADAI Process: soluzione di problemi autentici Activation: attivata conoscenza preesistente Demonstration: si dimostra invece che dire Application: pratica con problemi (con feed back e coaching) Integration: trasferimento al mondo reale

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