RiskFTM. Corporate Financial Risk Management CFRM. Gianfranco Forte Edmondo Tudini Jacopo Mattei. Risk Management Consulting

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RiskFTM. Corporate Financial Risk Management CFRM. Gianfranco Forte Edmondo Tudini Jacopo Mattei. Risk Management Consulting"

Transcript

1 iskftm Risk Management Consulting Corporate Financial Risk Management CFRM Gianfranco Forte Edmondo Tudini Jacopo Mattei

2 Agenda Chi siamo La mission I valori di fondo I servizi offerti Le persone Il CFRM come leva per la creazione di valore nelle imprese Perché il CFRM è utile? Le fasi del processo di CFRM La centralità del problema della misurazione del rischio Il nostro approccio per la misurazione e gestione del rischio Le misure di rischio nell ambito del CFRM Il Cash Flow at Risk (CFaR) come misura di rischio Le fasi principali della nostra procedura di misurazione La scelta della strategia e dello strumento di copertura Un esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto I motivi di valore del nostro intervento BetaRisk Consulting 2

3 La Mission ßR è una società nata per iniziativa di un team di docenti dell Università Bocconi con l obiettivo di assistere in modo professionale le imprese non finanziarie nella misurazione e gestione dei rischi finanziari (rischio di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo relativo a commodities). L idea di fondo che anima ßR è che in un contesto ambientale quale quello attuale, caratterizzato da notevole turbolenza, imprevedibilità e fortissima concorrenza, le imprese non possano rinunciare alle opportunità offerte dai moderni strumenti finanziari per mitigare l impatto l del manifestarsi dei rischi sul proprio conto economico e sulla propria capacità di autofinanziamento. Allo stesso tempo, un utilizzo poco consapevole dei citati strumenti può risultare estremamente rischioso e dannoso, da qui l esigenza di un assistenza qualificata e imparziale, che consenta alle imprese di muoversi con tranquillità nel complesso mondo del risk management. BetaRisk Consulting 3

4 I Valori di Fondo Indipendenza: ßR è una società completamente indipendente, non legata ad alcuna istituzione finanziaria. Ciò significa che ßR agisce nell esclusivo interesse delle imprese clienti, dalle quali è remunerata con commissioni del tutto svincolate dall eventuale sottoscrizione di strumenti derivati. Prudenza: ßR scoraggia comportamenti aggressivi e di carattere puramente speculativo; consapevole dei rischi che tali strategie possono comportare, ßR ritiene che le imprese non finanziarie debbano ricorrere agli strumenti derivati soprattutto con finalità di copertura, come efficace strumento di mitigazione dei rischi. Trasparenza: ßR opera nella più completa trasparenza, presentando le diverse alternative disponibili e condividendo con il cliente ogni scelta. Inoltre ßR svolge un importante funzione di coaching intesa a sviluppare all interno dell impresa cliente una sempre più evoluta cultura finanziaria nell ambito del risk management. BetaRisk Consulting 4

5 I Servizi Offerti Implementazione di modelli e procedure per la misurazione dell esposizione esposizione ai rischi finanziari: ßR ha sviluppato un proprio approccio per misurare l esposizione aziendale ai diversi rischi finanziari. La metodologia proposta si fonda sul concetto di Cash Flow at Risk e prevede l adozione in ambito aziendale delle moderne tecniche di misurazione e gestione del rischio sviluppate dalle grandi istituzioni finanziarie. Analisi dell esposizione esposizione aziendale e design della strategia di copertura: ßR assiste le imprese clienti nella definizione della strategia di copertura e nella scelta degli strumenti finanziari da acquistare per implementare la strategia elaborata. Assistenza alla negoziazione: ßR, forte del proprio know-how che le consente di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato, assiste le imprese clienti nella scelta dello strumento meno costoso. Adempimenti contabili: ßR assiste le imprese clienti negli adempimenti contabili richiesti dalle recenti innovazioni normative in materia di rappresentazione in bilancio degli strumenti derivati (IAS/IFRS, art bis c.c., art c.c. e principio contabile OIC 3 ). Assistenza in ambito giudiziale e stragiudiziale: ßR assiste, in qualità di perito tecnico, le imprese, gli enti locali e i tribunali nelle liti concernenti la negoziazione/rinegoziazione di strumenti derivati. BetaRisk Consulting 5

6 Le Persone (I I partner) Gianfranco Forte Esperienze Professionali Docente del dipartimento di Finance dell Univeristà L. Bocconi Docente SDA Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni Scuola di Direzione Aziendale dell Università Bocconi Consulente per diverse istituzioni finanziarie su tematiche di Risk Management e Asset Management Consulente Senior presso Benchmark & Style Edmondo Tudini Esperienze Professionali Docente del dipartimento di Finance dell Univeristà L. Bocconi Docente SDA Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni - Scuola di Direzione Aziendale dell Università Bocconi Coordinatore del corso SDA Bocconi Corporate Financial Risk Management Consulente per diverse imprese su tematiche di Corporate Finance e Financial Risk Management Jacopo Mattei Esperienze Professionali Ricercatore di Economia degli Intermediari Finanziari presso la Facoltà di Economia dell Univeristà di Ferrarra Docente SDA Area Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni Scuola di Direzione Aziendale dell Università Bocconi Professore a contratto presso l Università Bocconi Consulente per imprese e istituzioni di ricerca in tema di finanza e risk management BetaRisk Consulting 6

7 Agenda Chi siamo La mission I valori di fondo I servizi offerti Le persone Il CFRM come leva per la creazione di valore nelle imprese Perché il CFRM è utile? Le fasi del processo di CFRM La centralità del problema della misurazione del rischio Il nostro approccio per la misurazione e gestione del rischio Le misure di rischio nell ambito del CFRM Il Cash Flow at Risk (CFaR) come misura di rischio Le fasi principali della nostra procedura di misurazione La scelta della strategia e dello strumento di copertura Un esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto I motivi di valore del nostro intervento BetaRisk Consulting 7

8 Le Fasi del Processo di CFRM Con l espressione Corporate Financial Risk Management (CFRM) si fa riferimento alla gestione dei rischi finanziari di prezzo tasso di interesse, tasso di cambio, prezzi di commodities - da parte delle imprese industriali e commerciali. Il CFRM è un processo scomponibile in 4 fasi. Processo iterativo 1 mappatura dei rischi finanziari rilevanti 2 misurazione dell esposizione ai vari rischi 3 scelta della soglia accettabile di rischio 4 interventi per la gestione dei vari rischi Tasso Prezzo VaR CFaR Bs. Risk Leverage Growth Operativi Finanziari Strategici Govern. Tattici BetaRisk Consulting 8

9 Perché il CFRM è utile? L implementazione di un efficace processo di CFRM consente all impresa di creare valore ottenendo numerosi vantaggi: si riduce la volatilità dei risultati aziendali attesi e con essa il rischio d impresa d e il costo del capitale; si minimizza la possibilità di incorrere in una situazione di difficoltà finanziaria, evitandone i relativi costi; si accresce la debt capacity dell impresa con relativa riduzione del costo delle fonti di finanziamento; si riduce il rischio di non essere in grado di realizzare progetti di investimento con VAN positivo; si rendono indipendenti nel breve periodo le politiche commerciali politiche commerciali dai rischi finanziari (ad esempio il prezzo di vendita dei prodotti sui mercati esteri). BetaRisk Consulting 9

10 La centralità del problema della misurazione del rischio Spesso, a causa della sua complessità, molte imprese e molti consulenti affrontano il problema della misurazione dell esposizione aziendale ai diversi rischi in modo semplicistico, preferendo concentrare la propria attenzione sulla scelta degli strumenti di copertura. ßR ritiene che questo modo di procedere sia del tutto errato e soprattutto pericoloso per l impresa, infatti anche nell ambito del risk management vale una semplice regola: si può gestire solo ciò che si può misurare! La misurazione dell esposizione esposizione costituisce, pertanto, la fase più delicata dell intero processo di CFRM: solo il corretto apprezzamento dell esposizione aziendale ai diversi rischi consente di impostare strategie di copertura realmente efficaci. Da un punto di vista tecnico, la misurazione dell esposizione è un attività complessa che richiede la realizzazione di numerose scelte, quali ad esempio: la definizione della misura di rischio da utilizzare (earnings at risk, cash flow at risk ecc.), l orizzonte temporale di riferimento, la struttura del modello di simulazione sulla base del quale impostare la previsione ecc. ßR ha elaborato un proprio approccio per affrontare il problema della misurazione che, fondandosi sulle più moderne tecniche di analisi sviluppate in ambito scientifico e recentemente adottate da alcune grandi imprese, combina praticità,, flessibilità ed efficacia. BetaRisk Consulting 10

11 Agenda Chi siamo La mission I valori di fondo I servizi offerti Le persone Il CFRM come leva per la creazione di valore nelle imprese Perché il CFRM è utile? Le fasi del processo di CFRM La centralità del problema della misurazione del rischio Il nostro approccio per la misurazione e gestione del rischio Le misure di rischio nell ambito del CFRM Il Cash Flow at Risk (CFaR) come misura di rischio Le fasi principali della nostra procedura di misurazione La scelta della strategia e dello strumento di copertura Un esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto I motivi di valore del nostro intervento BetaRisk Consulting 11

12 Le misure di rischio nell ambito del CFRM La misura di rischio più utilizzata ai fini del risk management da banche e altre istituzioni finanziarie è il Value at Risk (VaR). Il VaR è definito come la massima perdita di valore rispetto allo scenario atteso che può manifestarsi in un dato orizzonte temporale e con un certo livello di confidenza. Nelle imprese industriali e commerciali è però molto difficile stimare il VaR, infatti l attivo di queste imprese è diverso da quello delle banche, in quanto costituito soprattutto da attività materiali e immateriali di cui è praticamente impossibile ricostruire la distribuzione di probabilità del valore. In altre parole, il VaR non è una misura di rischio adottabile dalla generalità delle imprese non finanziarie. Partendo da tale constatazione, nell ambito del CFRM sono state elaborate diverse misure di rischio che condividono la stessa impostazione di fondo del VaR, ma che se ne differenziano per quanto concerne la variabile obiettivo di cui viene ricostruita la distribuzione di probabilità: non già il valore di mercato dell attivo, quanto piuttosto un flusso di risultato rilevante per l impresa (Cash Flow, Earnings, EBITDA, EBIT ecc.). BetaRisk Consulting 12

13 Il Cash Flow at Risk (CFaR( CFaR) ) come misura di rischio L approccio elaborato da ßR adotta come misura di rischio principale il Cash Flow At Risk (CFaR).( Il CFaR è la massima riduzione (shortfall) del cash flow aziendale rispetto allo scenario atteso che può manifestarsi in un dato orizzonte temporale e con un certo livello di confidenza. Ovviamente la stima del CFaR presuppone la ricostruzione della distribuzione di probabilità condizionata del cash flow. Density function Pr[ Cash Flow > CFaR 95% ] = 5% Livello di confidenza 5% CFaR 95% x (min) E(x) Cash Flow (x) BetaRisk Consulting 13

14 Il Cash Flow at Risk (CFaR( CFaR) ) come misura di rischio La distribuzione di probabilità dalla quale ßR parte per calcolare il CFaR consente di apprezzare, in termini probabilistici, l impatto dei rischi finanziari sul cash flow aziendale. Le informazioni contenute nella distribuzione sono evidentemente molto utili, infatti consentono di dare una risposta numerica a domande assai rilevanti, come ad esempio: che cosa accadrebbe al cash flow aziendale se i mercati finanziari dovessero avere un andamento sfavorevole per l impresa? Che cosa, invece, se l evoluzione fosse favorevole? Qual è la probabilità che a causa del manifestarsi dei rischi finanziari il cash flow aziendale scenda al di sotto di un certo livello soglia? Inoltre, attraverso la ricostruzione della distribuzione di probabilità in parola è possibile apprezzare in modo preciso l effetto delle diverse strategie di copertura adottabili e quindi scegliere in modo consapevole la strategia più coerente con gli obiettivi aziendali. L approccio adottato da ßR, sebbene centrato sul concetto di CFaR, consente di ricostruire la distribuzione di probabilità di numerose altre variabili rilevanti per l impresa (Earnings, EBIT, EBITDA, D/E ecc.), facilitando così una comprensione a 360 gradi del possibile impatto dei rischi finanziari. BetaRisk Consulting 14

15 Le fasi principali della nostra procedura di misurazione (1)( La procedura elaborata da ßR si caratterizza per un elevato livello di personalizzazione e flessibilità e quindi si presta ad essere adattata alle specifiche esigenze di ciascuna impresa cliente. Ciò premesso, è possibile individuare una serie di passaggi chiave che la realizzazione dell applicazione comunque richiede e la cui comprensione consente di meglio apprezzare la natura e il valore aggiunto dell intervento di ßR. Di seguito, pertanto, si identificano e descrivono queste fasi caratteristiche. 1. Mapping dei fattori di rischio rilevanti: sebbene ogni azienda sia esposta a una serie di rischi finanziari, sono selezionati ed analizzati solo quelli ad elevato impatto sui conti aziendali (es: i tassi di cambio, i prezzi delle commodities ecc.). 2. Analisi della dimensione competitiva connessa ai rischi analizzati: ti: è di fondamentale importanza valutare l impatto della dimensione competitiva dei fattori di rischio sulle variabili oggetto di misurazione. Ciò significa valutare il comportamento prevalente nel settore di riferimento circa le scelte di copertura dei rischi finanziari, per analizzarne poi l impatto sulla dimensione dell esposizione della singola impresa. 3. Analisi del ciclo monetario del circolante e della gestione della a tesoreria aziendale: si analizzano le modalità di gestione delle poste attraverso le quali si manifestano i rischi, proponendo miglioramenti qualora si evidenzino particolari inefficienze nel processo. BetaRisk Consulting 15

16 Le fasi principali della nostra procedura di misurazione (2)( 4. Definizione dell orizzonte temporale di misurazione e gestione dei fattori di rischio rilevanti: è necessario identificare l orizzonte temporale con riferimento al quale impostare il modello di misurazione. La scelta non è scontata, infatti dipende da numerose variabili, quali l affidabilità delle previsioni di business, la frequenza con la quale viene rivisto il budget aziendale e la disponibilità a gestire un processo più o meno complesso e quindi time consuming. In ogni caso essenziale è la coerenza tra orizzonte temporale di riferimento del modello di misurazione e modalità di gestione del circolante e della tesoreria valutaria. Le scelte più frequenti ricadono, alternativamente, su un orizzonte temporale mensile ovvero trimestrale. 5. Stima della matrice Varianza-Covarianza relativa ai fattori di rischio: ciò consente in sede di simulazione di cogliere il grado di comovimento che i fattori di rischio manifestano storicamente e quindi di considerare e apprezzare l effetto diversificazione che deriva dall esposizione a più fattori di rischio. 6. Simulazione statistica ( Monte( Carlo ) ) dei fattori di rischio: questa tecnica di simulazione, di ampia applicazione in ambito finanziario (pricing dei derivati, valutazione degli investimenti ecc.), assicura robustezza, precisione ed elevata flessibilità di applicazione. BetaRisk Consulting 16

17 Le fasi principali della nostra procedura di misurazione (3)( 7. Analisi dei sistemi di reporting e budgeting in essere: l applicativo realizzato si aggancia a valle del sistema di budgeting aziendale di cui, quindi, è necessario conoscere sia l impostazione sia la struttura tecnica. 8. Collegamento delle simulazioni realizzate con il piano di budget aziendale: le simulazioni vengono agganciate al piano di budget aziendale in modo da registrare gli effetti dei diversi rischi considerati sulle variabili di bilancio. 9. Ricostruzione delle distribuzioni di probabilità condizionata delle variabili obiettivo selezionate (Cash Flow, Earnings, EBITDA, EBIT, D/E ecc.): c.): le variabili selezionate possono essere le più varie, infatti è l intero bilancio/budget che si modifica in ragione delle variazioni simulate dei fattori di rischio considerati. La scelta di una o più variabili dipenderà dalle specificità dell azienda e dalle decisioni del management. 10. Calcolo del CFaR e delle altre misure di rischio: la tecnica utilizzata è quella del percentile, di solito il livello di confidenza prescelto è il 5%. BetaRisk Consulting 17

18 La scelta della strategia e dello strumento di copertura (1)( Una volta ricostruite le distribuzioni di probabilità condizionata dei flussi di risultato ritenuti rilevanti dall impresa, è necessario impostare una strategia di copertura dei rischi che sia coerente con gli obiettivi aziendali e di cui l eventuale acquisto di strumenti derivati è solo l ultimo tassello. In particolare, in questa fase vanno innanzi tutto effettuate due scelte assai rilevanti: I. l identificazione della variabile obiettivo principale che si intende gestire (Earnings, Cash Flow, D/E ecc.), infatti le esposizioni a livello di conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario non coincidono; II. la definizione della soglia accettabile di rischio (CFaR, EaR ecc.) in relazione alla variabile selezionata. In merito a queste scelte dovranno essere opportunamente ponderati alcuni elementi quali: il livello di indebitamento, la rilevanza degli investimenti programmati e l eventuale l presenza di tax-shield temporanei. BetaRisk Consulting 18

19 La scelta della strategia e dello strumento di copertura (2)( Il problema della scelta degli strumenti derivati da acquistare per implementare la strategia di copertura elaborata è assai complesso, sia per quanto concerne la scelta delle tipologie contrattuali (opzioni, forward, swap e prodotti strutturati), sia con riferimento alla definizione dei parametri di ciascun contratto (valore nozionale, stike price, scadenza ecc.). Relativamente al primo aspetto, ßR suggerisce l utilizzo di strumenti derivati plain o comunque semplici, in virtù della loro maggiore trasparenza ed economicità. Per quanto concerne la scelta dei parametri, si tratta di un problema di notevole difficoltà soprattutto in presenza di più fattori di rischio non perfettamente correlati. In questo caso, infatti, la copertura ottimale è difficilmente determinabile in modo intuitivo. In tal senso, ßR utilizza un moderno applicativo che, attraverso un processo di ottimizzazione vincolata, permette di individuare le soluzioni migliori. Infine ßR affianca l impresa cliente nella selezione dell intermediario, modo da ottenere le condizioni migliori possibili sul mercato. Il supporto si estende, oltre alla fase iniziale di implementazione della procedura, ai periodi successivi in cui le coperture verranno periodicamente rinegoziate. BetaRisk Consulting 19

20 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (L azienda( azienda) La seguente esemplificazione consente di apprezzare alcuni snodi chiave della procedura elaborata da ßR e i risultati che essa è in grado di offrire. L impresa oggetto di analisi è un azienda attiva nel settore dei componenti industriali, con una consolidata presenza a livello internazionale. Nel 2007 il fatturato ha raggiunto i 50 milioni di Euro, di cui circa il 20% denominato in valuta estera (Dollari e Sterline). L impresa, pertanto, è esposta in modo notevole al rischio di cambio. Figura - Ripartizione del fatturato rispetto alle valute di riferimento per l anno 2007 Figura - Ripartizione del fatturato rispetto alle aree geografiche di riferimento per l anno % 9% Euro Dollaro Sterlina 8% 4% Stati Uniti Cina Inghilterrra Europa 9% 79% 79% BetaRisk Consulting 20

21 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (IL( Bilancio Previsionale) Al fine di misurare l esposizione dell impresa, il primo passo consiste nell individuare uno scenario base. L idea è che lo scenario base possa essere rappresentato dal bilancio previsionale L attività di budgeting, pertanto, assume un ruolo cruciale, infatti l affidabilità delle misure di rischio successivamente stimate dipende in maniera forte dalla qualità delle previsioni di business. Tabella - Dati di bilancio prospettici e parametri di base per la simulazione IPOTESI DI BUDGET ESPOSIZIONE IN DOLLARI 30-giu 31-dic ESPOSIZIONE IN STERLINE 30-giu 31-dic Data previsione (gg/mm) 21-apr 21-apr Tasso di cambio di budget Tasso di cambio alla Valutazione Tasso di cambio storico realizzato Incassi in valuta previsti Dilazione media fatture/clienti in valuta Crediti in valuta in essere all'inizio del periodo 1,587 1, $ $ , $ ,8 0, , Costi previsti in valuta Dilazione medie fatture/fornitori in valuta Debiti in valuta in essere all'inizio del periodo $ $ $ Investimenti programmati in valuta Dilazionidipagamento Vendita programmata di assets in valuta Dilazionidipagamento $0 0 $0 0 $ $ Saldo iniziale desiderato su c/c in valuta Saldo desiderato in c/c in valuta all'inizio dell'anno successivo Tasso di interesse su depositi in valuta Tasso di interesse su scoperti in valuta $0 3,25% 4,50% $ $ ,25% 4,50% 0 5,00% 6,50% ,00% 6,50% Utile ante imposte di budget (a un anno) BetaRisk Consulting 21

22 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (L esposizione( al Rischio) Sulla base delle ipotesi formulate a livello di budget è possibile ricostruire la distribuzione di frequenza simulata di tutte le variabili obiettivo ritenute rilevanti. Nella tabella successiva sono sintetizzati i percentili di alcune di queste variabili, in modo da evidenziarne il valore atteso e due scenari estremi, uno particolarmente favorevole e uno particolarmente negativo. Il livello di confidenza è fissato in questo caso al 5% di probabilità (tale soglia può essere modificata liberamente). Tabella - Scenari probabilistici di sintesi per le variabili obiettivo VARIABILE OBIETTIVO SCENARIO NEGATIVO (5%) VALORE ATTESO SCENARIO POSITIVO (95%) Cash flow annuale MULTIVALUTA Utile Annuale MULTIVALUTA Utile Annuale isolando solo l impatto del DOLLARO Utile Annuale isolando solo l impatto della STERLINA Debt/ Equity ratio 2,134 1,554 0,976 Per ogni variabile selezionata è possibile ottenere anche una rappresentazione grafica dell intera distribuzione di frequenza simulata. Nella slide successiva è riportata la distribuzione dell utile annuale multivaluta. Le due modalità di rappresentazione sono complementari e rendono particolarmente agevole l interpretazione del grado di esposizione al rischio dell azienda. BetaRisk Consulting 22

23 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (La( Distribuzione Delle Variabili Obiettivo) Distribuzione Utile Annuale MULTIVALUTA Frequenza X <= % X <= % La distribuzione di frequenza consente di apprezzare il grado di esposizione effettiva dell azienda ai diversi fattori di rischio. In particolare, le informazioni contenute nella distribuzione consentono di dare una risposta numerica a domande assai rilevanti, come ad esempio: che cosa accadrebbe all utile aziendale se i mercati finanziari dovessero avere un andamento sfavorevole per l impresa? Che cosa, invece, se l evoluzione fosse favorevole? Qual è la probabilità che a causa del manifestarsi dei rischi finanziari l utile aziendale scenda al di sotto di un certo livello soglia? Valori BetaRisk Consulting 23

24 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (Strategia( Basata su Opzioni) La procedura elaborata consente di verificare l effetto sull esposizione aziendale delle diverse strategie di copertura ipotizzate. Distribuzione Utile Annuale MULTIVALUTA Frequenza 2 1,5 1 X <= % X <= % Una prima possibile strategia di copertura si basa sull acquisto di opzioni PUT su dollaro e sterlina opportunamente calibrate in termini di nozionali e strike price. É immediato verificare come la distribuzione dell utile risulti troncata a sinistra. Questa strategia implica un esborso per l azienda pari al costo delle opzioni, ma elimina gli scenari avversi di utile, mantenendo al contempo la possibilità di sfruttare eventuali scenari positivi. 0,5 Costo copertura: Valori BetaRisk Consulting 24

25 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (Strategia( Basata su Opzioni con Cap) Distribuzione Utile Annuale MULTIVALUTA Frequenza 4 3,5 3 2,5 2 X <= % X <= % La seconda strategia di copertura prevede l acquisto di opzioni PUT con contestuale vendita di opzioni CALL. Come mostra chiaramente la figura, la distribuzione dell utile viene troncata sia a destra che a sinistra, facendo così perdere la possibilità di beneficiare di alcuni scenari favorevoli in cambio della riduzione del costo della copertura. Costo copertura: ,5 1 0,5 0 2,9 3,1 3,3 3,5 3,7 3,9 4,1 Valori in Milioni BetaRisk Consulting 25

26 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (Strategia( Basata su Forward) Frequenza 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 Distribuzione Cash Flow Annuale MULTIVALUTA X <= % X <= % La strategia basata su contratti Forward consente di eliminare completamente il rischio relativo ad una determinata variabile obiettivo (per esempio l utile). Peraltro l immunizzazione dal rischio riguarda solo la variabile selezionata. In tal senso, la figura mostra l effetto sulla distribuzione di probabilità dei flussi di cassa. Risulta evidente che da un punto di vista finanziario l impresa continua ad essere esposta al rischio di cambio. Questo risultato vale anche nel caso delle strategie di copertura con opzioni. In generale una strategia di copertura ottimizzata rispetto a una variabile obiettivo, non potrà esserlo rispetto ad altre. Costo copertura: 0 0 1,4 1,65 1,9 2,15 2,4 Valori in Milioni BetaRisk Consulting 26

27 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (Sintesi( delle Alternative: i Percentili) Tabella - Sintesi delle Strategie Alternative di Copertura ASSENZA DI COPERTURE STRATEGIA BASATA SU OPZIONI STRATEGIA BASATA SU OPZIONI, RIDUCENDO IL COSTO STRATEGIA BASATA SU CONTRATTI FORWARD Variabile Utile Annuale MULTIVALUTA Utile Annuale MULTIVALUTA Utile Annuale MULTIVALUTA Utile Annuale MULTIVALUTA Costo stimato Coperture _ _ Minimum Maximum Mean Std Deviation Skewness Kurtosis Mode 5% Perc 10% Perc 15% Perc 20% Perc 25% Perc 30% Perc 35% Perc 40% Perc 45% Perc 50% Perc 55% Perc 60% Perc 65% Perc 70% Perc 75% Perc 80% Perc 85% Perc 90% Perc 95% Perc ,235 3, ,511 6, ,615 2, ,159 3,098 BetaRisk Consulting 27

28 Esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto (Aspetti( Rilevanti) Di seguito si elencano alcuni ulteriori aspetti rilevanti dell approccio elaborato da ßR : non c è coincidenza fra esposizione al rischio di diverse variabili obiettivo di bilancio: di solito l esposizione al rischio rispetto al conto economico (Earnings) risulta superiore a quella a livello di rendiconto finanziario (Cash Flow); le strategie di copertura saranno diverse a seconda degli obiettivi del management e quindi della variabile rispetto alla quale si imposta la politica di immunizzazione; le scelte rispetto ai contratti derivati da utilizzare non sono ovvie. Ad esempio, l utilizzo di contratti a termine (forward ) non è opportuno nel caso di previsioni di budget che risentono di forte incertezza. il processo di misurazione e simulazione deve essere rivisto periodicamente, sia per verificare l impatto sulle variabili delle differenti condizioni macroeconomiche, sia per apportare modifiche alle strategie di copertura qualora si rendano disponibili nuove informazioni. BetaRisk Consulting 28

29 Agenda Chi siamo La mission I valori di fondo I servizi offerti Le persone Il CFRM come leva per la creazione di valore nelle imprese Perché il CFRM è utile? Le fasi del processo di CFRM La centralità del problema della misurazione del rischio Il nostro approccio per la misurazione e gestione del rischio Le misure di rischio nell ambito del CFRM Il Cash Flow at Risk (CFaR) come misura di rischio Le fasi principali della nostra procedura di misurazione La scelta della strategia e dello strumento di copertura Un esempio dell applicazione della procedura ad un caso concreto I motivi di valore del nostro intervento BetaRisk Consulting 29

30 I motivi di valore del nostro intervento Flessibilità e personalizzazione rispetto alle caratteristiche gestionali della singola azienda. Rappresentazione completa dell impatto dei rischi finanziari sulle grandezze gestionali rilevanti, sia in termini di upside che di downside potential. Opportunità di considerare l effetto diversificazione dei rischi, che implica una riduzione dell esposizione ai singoli fattori non altrimenti apprezzabile. Possibilità di considerare anche la dimensione competitiva, di cui si individuano i non scontati effetti sull esposizione al rischio. Possibilità di comprendere con precisione l effetto delle diverse strategie di copertura adottabili utilizzando strumenti derivati. Possibilità di stimare con precisione la convenienza economica convenienza economica dei diversi strumenti derivati offerti dagli intermediari finanziari presenti sul mercato. BetaRisk Consulting 30

31 Clienti e Contatti I Clienti Contatti BetaRisk S.r.l. Corso di di Porta Romana, Milano Fax Gianfranco Forte gianfranco.forte@betarisk.it Mobile Edmondo Tudini edmondo.tudini@betarisk.it Mobile Jacopo Mattei jacopo.mattei@betarisk.it Mobile BetaRisk Consulting 31

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:

Dettagli

Finanza Aziendale (6 cfu)

Finanza Aziendale (6 cfu) Finanza Aziendale (6 cfu) Docente: Prof. Giuseppe Frisella (profrisella@gmail.com) Ricevimento: Lunedì ore 10:00 Dipartimento SEAF-Economia 4 Piano Anno Accademico 2012/2013 Il corso ha l obiettivo di

Dettagli

19.4. La riserva di elasticità

19.4. La riserva di elasticità INTRODUZIONE ALLA FINANZA 1.OBIETTIVI AZIENDALI E COMPITI DELLA FINANZA, di M. Dallocchio e A. Salvi 1.1. Creazione di valore come idea-guida 1.2. Creazione di valori per l impresa o per gli azionisti?

Dettagli

IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI : STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La contabilizzazione dei derivati di negoziazione (speculativi) e di copertura. Esempi e scritture contabili relative all «interest rate swap» (Irs). di Alessio Iannucci

Dettagli

UBI Unity GP Top Selection

UBI Unity GP Top Selection UBI Unity GP Top Selection Tu scegli la meta Noi costruiamo la squadra per raggiungerla Cos è la gestione patrimoniale gp Top Selection È una gestione patrimoniale contraddistinta dalla possibilità di

Dettagli

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula

Dettagli

Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio

Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rating Advisory e reporting finanziario del rischio d impresa Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget»

L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Authorized and regulated by the Financial Services Authority L asset più importante, l investimento più remunerativo? La governance, è tempo di investire nel «governance budget» Il processo di investimento

Dettagli

PMI BASILEA. autodiagnosi aziendale e corso di formazione

PMI BASILEA. autodiagnosi aziendale e corso di formazione PMI BASILEA autodiagnosi aziendale e corso di formazione L attuale contesto di mercato Situazione di scarsa liquidità per le banche commerciali italiane Obbligo per le banche di monitoraggio e di misurazione

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente

Dettagli

Temi speciali di bilancio

Temi speciali di bilancio Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

Valutazione degli investimenti aziendali

Valutazione degli investimenti aziendali Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi Opzione Vendita Divisa Struttura Cilindrica

Dettagli

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria Il caso Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria di Silvia Tommaso - Università della Calabria Nella scelta delle fonti di finanziamento, necessarie alla copertura del fabbisogno

Dettagli

GLI STRUMENTI DI COPERTURA DEI RISCHI IN DERIVATI: ASPETTI TECNICI E LEGALI

GLI STRUMENTI DI COPERTURA DEI RISCHI IN DERIVATI: ASPETTI TECNICI E LEGALI GLI STRUMENTI DI COPERTURA DEI RISCHI IN DERIVATI: ASPETTI TECNICI E LEGALI Ing. Andrea Zadra Milano, 11 Maggio 2010 Agenda Coperture Strumenti Derivati: utilizzo improprio e problematiche diffuse 2 Coperture

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi opzione acquisto divisa struttura

Dettagli

La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori:

La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori: La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori: i flussi monetario che l iniziativa è in grado di generare il profilo temporale associabile

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

L ANALISI PER INDICI

L ANALISI PER INDICI Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità

Dettagli

Firenze 7 e 8 ottobre 2005

Firenze 7 e 8 ottobre 2005 Le Banche Regionali e il Corporate Banking: Esperienze dall Europa Firenze 7 e 8 ottobre 2005 Palazzo Incontri Banca CR Firenze via dei Pucci, 1 Un Modello di Analisi dei Profili Finanziari dell Impresa

Dettagli

TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine

TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine TEMA 2: Pianificazione finanziaria a breve termine Il budget di cassa (Brealey, Meyers, Allen, Sandri: cap. 3) Corso di: GESTIONI FINANZIARIE E RISCHIO D IMPRESA Tema 4: Valutazione finanziaria degli investimenti

Dettagli

SoftwareSirio Modelli di Board

SoftwareSirio Modelli di Board SoftwareSirio Modelli di Board Business Intelligence e Performance Management vendite logistica e acquisti commesse scadenziari riclassificazione di bilancio Sirio informatica e sistemi SpA Sirio informatica

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

SERVIZI DI GESTIONE PATRIMONIALE

SERVIZI DI GESTIONE PATRIMONIALE SERVIZI DI GESTIONE PATRIMONIALE Annuncio Pubblicitario CONOSCERE I NOSTRI CLIENTI I bisogni, le aspettative ed il modo di interpretare gli investimenti sono differenti per ogni Cliente. Siamo certi che

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

L investimento su misura

L investimento su misura L investimento su misura Cos è la gestione patrimoniale GPM Private Open È una gestione patrimoniale in titoli, fondi e comparti di sicav destinata a investitori con patrimoni consistenti. GPM Private

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

Costituzione dell azienda

Costituzione dell azienda START UP E PMI INNOVATIVE - DALL IDEA ALL IMPRESA: SVILUPPO E STRUMENTI NORMATIVI I vantaggi, le agevolazioni fiscali, i finanziamenti regionali Costituzione dell azienda Giovedì 26 novembre 2015 Gli Step

Dettagli

Raggiungere gli obiettivi strategici e preservare il valore creato nel tempo

Raggiungere gli obiettivi strategici e preservare il valore creato nel tempo RISK MANAGEMENT & BUSINESS CONTINUITY Risk Management per le imprese Raggiungere gli obiettivi strategici e preservare il valore creato nel tempo PER L IMPRESA E STAKEHOLDER CHI E EXSAFE Società di consulenza

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto

Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto Il punto di vista dell asset manager Michele Boccia Responsabile Clientela Istituzionale Eurizon Capital SGR Milano,

Dettagli

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 1 Le banche cercano di orientare i risparmiatori verso quei conti correnti

Dettagli

INVESTMENT ADVISORY. Consulenza personalizzata per Investitori Privati

INVESTMENT ADVISORY. Consulenza personalizzata per Investitori Privati INVESTMENT ADVISORY Consulenza personalizzata per Investitori Privati Novembre 2015 ADB Analisi Dati Borsa SpA ADB - Analisi Dati Borsa SpA è una società di Consulenza in materia di Investimenti, fondata

Dettagli

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE

Dettagli

Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust

Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust Gestione finanziaria dei beni conferiti al Trust Paolo Vicentini 7 Marzo 2005 Avvertenze legali Questa presentazione ha carattere puramente informativo e non costituisce sollecitazione all investimento,

Dettagli

Strumenti e metodologie per investire consapevolmente nel mercato dei certificati

Strumenti e metodologie per investire consapevolmente nel mercato dei certificati Strumenti e metodologie per investire consapevolmente nel mercato dei certificati Agenda Parte Prima L evoluzione del mercato primario e secondario dei certificati di investimento negli ultimi anni La

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in

Dettagli

La nuova formula dell evoluzione finanziaria.

La nuova formula dell evoluzione finanziaria. FINANZA RAS MULTIPARTNER FONDO DI FONDI AMERICAN EXPRESS BNP PARIBAS Asset Management LCF ROTHSCHILD FUND FRANKLIN TEMPLETON JPMORGAN FLEMING A.M. MORGAN STANLEY MERRILL LYNCH I.M. ALLIANZ A.M. GROUP CREDIT

Dettagli

Analisi dei finanziamenti

Analisi dei finanziamenti Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei finanziamenti Capitolo 9 Indice degli argomenti 1. Analisi dei finanziamenti: l approccio dinamico 2. Analisi dei finanziamenti:

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

M U L T I F A M I L Y O F F I C E MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK IN

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK IN BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK IN TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi opzione acquisto divisa

Dettagli

ARGOMENTI. Una premessa. La funzione finanziaria. Ruolo della finanza aziendale Analisi finanziaria aziendale Valutazione degli investimenti

ARGOMENTI. Una premessa. La funzione finanziaria. Ruolo della finanza aziendale Analisi finanziaria aziendale Valutazione degli investimenti La funzione finanziaria Prof. Arturo Capasso ARGOMENTI Ruolo della finanza aziendale Analisi finanziaria aziendale Valutazione degli investimenti Una premessa Funzione Finanziaria e Finanza Aziendale.

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

L ANALISI QUALITATIVA

L ANALISI QUALITATIVA L ANALISI QUALITATIVA SUPPORTARE LE AZIENDE NELLA COSTRUZIONE DEL LORO PASSAPORTO INFORMATIVO Venerdì 23 marzo 2012 INDICE Posizionamento competitivo e definizione della strategia Le aree strategiche di

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

La Mission di UBI Pramerica

La Mission di UBI Pramerica La Mission di UBI Pramerica è quella di creare valore, integrando le competenze locali con un esperienza globale, per proteggere e incrementare la ricchezza dei propri clienti. Chi è UBI Pramerica Presente

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK-IN

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK-IN BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CON BARRIERA KNOCK-IN TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU DIVISE OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi Opzione Vendita Divisa

Dettagli

CORSO DI FINANZA AZIENDALE

CORSO DI FINANZA AZIENDALE CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

BPER INTERNATIONAL SICAV

BPER INTERNATIONAL SICAV BPER INTERNATIONAL SICAV OPEN SELECTION Comparti a profilo di rischio controllato > COSA È UNA SICAV La Sicav è una società per azioni a capitale variabile avente per oggetto l investimento collettivo

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli

Dal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli Dal risk measurement all allocazione del capitale Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli Il percorso evolutivo dei sistemi di risk management Estensione Rischio operativo Sono possibili percorsi

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI

RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI Marco Carbone Tavola rotonda TopLegal 23/ 09/ 2010 ARGOMENTI TRATTATI

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 05

Economia e gestione delle imprese - 05 Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le

Dettagli

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande

Dettagli

IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA DI EMISSIONE DENOMINATO CASSA PADANA TASSO FISSO

IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA DI EMISSIONE DENOMINATO CASSA PADANA TASSO FISSO B.9 MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE CASSA PADANA Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa in qualità di Emittente IL PRESENTE MODELLO RIPORTA LE CONDIZIONI DEFINITIVE DELLA NOTA INFORMATIVA

Dettagli

Il Servizio di Consulenza Private del Gruppo Banca Sella

Il Servizio di Consulenza Private del Gruppo Banca Sella Il Servizio di Consulenza Private del Gruppo Banca Sella Il Private Banking del Gruppo Banca Sella Il Private Banking del Gruppo Banca Sella è una struttura integrata nella rete territoriale delle banche

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO INDICE IL RENDICONTO FINANZIARIO,... 2 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 3 IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 6 PRIMO PASSO:

Dettagli

SERVIZI DI CONSULENZA

SERVIZI DI CONSULENZA SERVIZI DI CONSULENZA I NOSTRI SERVIZI (1/4) ASSISTENZA E CONSULENZA SU PROGETTI INVESTIMENTO «FARM ADIVSORY» Offriamo assistenza e consulenza specialistica alle imprese che devono affrontare importanti

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

BASILEA II. Il ruolo del Dottore Commercialista consulente d impresa. Milano, 12 maggio 2004

BASILEA II. Il ruolo del Dottore Commercialista consulente d impresa. Milano, 12 maggio 2004 BASILEA II Il ruolo del Dottore Commercialista consulente d impresa Relatore: Aldo Camagni Presidente commissione finanza, controllo di gestione e contabilità d impresa dell Ordine dei Dottori Commercialisti

Dettagli

Macro Volatility. Marco Cora. settembre 2012

Macro Volatility. Marco Cora. settembre 2012 Macro Volatility Marco Cora settembre 2012 PERDITE E GUADAGNI Le crisi sono eventi con bassa probabilità e alto impatto - La loro relativa infrequenza non deve però portare a concludere che possano essere

Dettagli

Epoche 0 1 2 3 Trancia a controllo elettronico (TCE) 200 15 20 20 Trancia a controllo manuale (TCM) 125 30 30

Epoche 0 1 2 3 Trancia a controllo elettronico (TCE) 200 15 20 20 Trancia a controllo manuale (TCM) 125 30 30 9.4.3 w Il problema degli investimenti di durata diversa La seconda criticità che suggerisce un po di cautela nell applicazione del VAN è relativa al diverso orizzonte temporale degli investimenti a disposizione.

Dettagli

MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA

MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Check list delle informazioni di riferimento Applicato dalle Banche che hanno aderito alla proposta di Accordo di CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO FINALITA E CONTENUTI DEL

Dettagli

SERVIZI DI WEALTH MANAGEMENT

SERVIZI DI WEALTH MANAGEMENT SERVIZI DI WEALTH MANAGEMENT 1 L approccio al wealth management di FinLABO SIM Analisi esigenze del cliente Definizione struttura operativa e politica investimento Attuazione struttura e politica di investimento

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale (7,5 CFU) Allievi Meccanici. Prof. Michele Meoli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale (7,5 CFU) Allievi Meccanici. Prof. Michele Meoli UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di (7,5 CFU) Allievi Meccanici Prof. Michele Meoli 3.2 Il Valore Attuale Netto Analisi degli investimenti Overview tecniche di valutazione degli investimenti Tra

Dettagli

Analisi degli Investimenti Capitolo 10

Analisi degli Investimenti Capitolo 10 Analisi degli Investimenti Capitolo 10 1 Criteri di valutazione degli investimenti 1. Criteri finanziari di valutazione degli investimenti - Valore Attuale Netto (VAN) - Tasso Interno di Rendimento (TIR)

Dettagli

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione

Dettagli

L equilibrio finanziario

L equilibrio finanziario L equilibrio finanziario La previsione finanziaria Analisi Economico-Finanziaria delle P.M.I. Prof. Andrea Calabrò E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it L analisi di bilancio e la proiezione della gestione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio I quozienti di bilancio I quozienti di bilancio servono a valutare l andamento della redditività e dell economicità dell attività aziendale. I quozienti si possono comparare nel tempo e gli indici utili

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli