Finanza Aziendale Internazionale I L approccio manageriale
|
|
- Floriano Chiari
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Finanza Aziendale Internazionale I L approccio manageriale Letture di riferimento: Bertinetti, Paragrafo 2.2
2 I limiti della visione tradizionale Le diverse tipologie di esposizione al rischio sono sfaccettature di un unico rischio. Esistono delle strette interrelazioni e anche delle sovrapposizioni tra di esse: 1. una singola operazione può impattare su tutte e tre le tipologie di esposizione (es.: finanziamento a m/l in valuta); 2. manovre volte alla riduzione di un tipo di esposizione possono persino aumentare l'esposizione ad un'altra tipologia (es.: fatturazione esclusivamente in moneta domestica; prezzi in valuta magigorati). 9
3 I limiti della visione tradizionale (segue) Essa induce a pensare che le caratteristiche del rischio siano sempre le medesime, indipendentemente dallo scenario di riferimento, e che la sua manifestazione vada ad impattare sull impresa in modo lineare. L evidenza indica invece che: - a livello di rischio economico l impatto e sicuramente non lineare, in quanto variabile a seconda delle caratteristiche dello scenario; - a livello di rischio transattivo la linearità degli impatti può essere messa in discussione, poiché un attività continuativa in import-export è diversa dalla semplice somma di operazioni occasionali (porta a considerare le relazioni di clientela) 10
4 I limiti della visione tradizionale (segue) La classificazione tradizionale tende a spingere all'adozione anche di gestioni separate dei singoli profili di rischio: direzione finanza (ufficio tesoreria), compito di gestire il rischio transattivo; direzione strategica, compito di gestire il rischio economico; direzione amministrativa, compito di gestire il rischio contabile. Pericolo di duplicazioni di copertura e di trasferimenti di rischio 11
5 Tesoreria e rischio transattivo Strumento tipico del tesoriere è la bilancia valutaria: Mese 1 Mese 2 U$D Yen U$D Yen Entrate di cassa da impegni contrattuali Entrate di cassa ulteriori da previsioni aziendali (1) TOTALE ENTRATE Uscite di cassa da impegni contrattuali Entrate di cassa ulteriori da previsioni aziendali (2) TOTALE USCITE (3=1+2) SALDO (4) Coperture (5=3-4) SALDO NON COPERTO CONTROVALORE IN EURO DEL SALDO NON COPERTO AL CAMBIO CORRENTE CONTROVALORE IN EURO TOTALE (quota coperta al cambio di copertura e non coperta al cambio corrente) 12
6 Tesoreria e rischio transattivo (segue) Con la bilancia valutaria, il tesoriere è portato a trattare i flussi di cassa attesi in valuta come se fossero puri flussi finanziari analoghi a cedole da incassare o da pagare. La copertura tende ad essere decisa secondo criteri puramente finanziari, in un'ottica tipicamente di breve periodo, confrontando le aspettative del management sulla dinamica futura del tasso di cambio con quelle implicite nei prezzi di mercato. Ne possono emergere operazioni di trading, coerenti con l'obiettivo implicito di "battere il mercato", ed i risultati conseguiti vengono magari anche valutati con la logica propria dei centri di profitto. 13
7 Tesoreria e rischio transattivo (segue) Una soluzione non è coerente con le giustificazioni addotte in precedenza sull'opportunità di gestire il rischio di cambio a livello aziendale, non essendo funzionale al conseguimento di nessuno dei cinque effetti virtuosi individuati. A ben vedere, non si tratta nemmeno di un'attività di copertura di rischi connessi all'attività tipica svolta in azienda, bensì di un nuovo business collaterale di fatto attivato all'interno dello stesso complesso aziendale. Da tale nuovo business potrebbe persino risultare un incremento complessivo del livello di rischio dell attività d impresa. 14
8 La visione manageriale Ci vuole un approccio integrato alla gestione delle tre tipologie di esposizione. Serve a tal fine un obiettivo unificante concetto di impresa a) la presenza di una organizzazione; b) l'obiettivo di realizzare un profitto. 15
9 La visione manageriale la presenza di un organizzazione L impresa non è una pura funzione di produzione, ma il risultato di scelte strategiche dalle quali dipende ovviamente anche il profilo di rischio del complesso aziendale Ne consegue una possibile visione dell'impresa come "insieme di rischi", in vario modo assemblati e fra loro collegati A livello aziendale il rischio si trasforma da un semplice fattore ambientale in un fattore della produzione, da evento straordinario capace di compromettere le performance dell'impresa in condizione tipica dell'agire imprenditoriale, ovvero strumento che l'impresa può utilizzare per produrre nuova ricchezza". 16
10 La visione manageriale la presenza di un organizzazione (segue) L'attività d'impresa è per definizione attività rischiosa, ma. Si dovrebbe mirare a mantenere all interno soltanto i rischi che si è in grado di gestire al meglio oltre ovviamente a quelli che non sono di fatto eliminabili in conseguenza di vincoli tecnici. Si capisce così che se l'internazionalizzazione delle imprese è modesta, anche la pressione competitiva a livello internazionale è contenuta: la dimensione economica del rischio di cambio non rileva l'attenzione va soltanto alla sua dimensione transattiva trattandosi di evento raro se non eccezionale risulta antieconomico lo sviluppo a livello aziendale delle competenze e delle conoscenze necessarie per una sua gestione evoluta. 17
11 La visione manageriale la presenza di un organizzazione (segue) In mercati globali, cambi fluttuanti e moneta unica europea: È importante imparare a considerare il rischio di cambio come un fattore della produzione per non sottrarre all'impresa una possibile leva di successo e per garantirle la massima capacità di trasformarsi, nella logica dell'impresa vivente in continuo adattamento all'ambiente 18
12 La visione manageriale l obiettivo del profitto b) l'obiettivo di realizzare un profitto: - profitto contabile (reddito) - profitto finanziario (extra-reddito) - orientamento al futuro; - attenzione alla continuità dell attività d impresa; - la presa di beneficio in caso di up-side risk; - gestione per obiettivi. Gestione anticipata a Value Based Planning 19
13 La visione manageriale principi Il rischio di cambio deve essere in primo luogo attentamente considerato fin dal momento della determinazione delle scelte strategiche di fondo, ossia dalla fase di design della struttura organizzativa. Esso deve quindi essere gestito attraverso la determinazione di obiettivi capaci di garantire: - continuità all attività d impresa; - la realizzazione dei piani; - la conseguente remunerazione dei rischi assunti. 20
14 La visione manageriale principi (segue) L'orientamento al futuro e la conseguente l'esigenza di provvedere ad un sistema di gestione anticipata dell'impresa conducono direttamente verso i principi dell'approccio strategico. la definizione della strategia aziendale e lo sviluppo del piano in cui essa prende forma necessitano di proiezioni credibili con riguardo alla futura dinamica del tasso di cambio. le attese relative alla dinamica futura influenzano per tale via la struttura dei costi e, quindi, il livello del prezzo minimo compatibile con l'ipotesi di non distruzione di ricchezza. l'esposizione aziendale al rischio di cambio va riferita soltanto a quella parte non attesa e quindi non già incorporata nelle previsioni del piano e nel tasso di cambio utilizzato per la sua redazione. 21
15 La visione manageriale principi (segue) L'esposizione al rischio di cambio in ottica manageriale - nasce con la redazione del piano strategico aziendale; - si estende per un orizzonte temporale pari a quello coperto dal piano; - riguarda l'impatto che oscillazioni del tasso di cambio diverse da quelle attese possono produrre sul risultato del piano stesso 22
Finanza Aziendale Internazionale I L individuazione delle esigenze di copertura e la determinazione del benchmark
Finanza Aziendale Internazionale I L individuazione delle esigenze di copertura e la determinazione del benchmark Letture di riferimento: Bertinetti, Paragrafo 2.2 I limiti della visione tradizionale L'esposizione
DettagliProf. Giorgio Bertinetti Presentazione del corso e introduzione alla Finanza Aziendale
FINANZA AZIENDALE Prof. Giorgio Bertinetti Presentazione del corso e introduzione alla Finanza Aziendale 1 SCOPO DELLA LEZIONE Illustrare le modalità di svolgimento del corso e quelle di esame fissare
DettagliTRASFERIMENTO DEI RISCHI
TRASFERIMENTO DEI RISCHI Tasso interno di trasferimento Dr. Piatti --- Corso Rischi Bancari: tit 1 Strumenti del C. d G. Tesoreria virtuale (centro di responsabilità virtuale) tassi di trasferimento Dr.
DettagliFinanza Aziendale Internazionale Esigenze e soluzioni di copertura
Finanza Aziendale Internazionale Esigenze e soluzioni di copertura Letture di riferimento: G. Bertinetti, Capitolo 3. 1 Verso una gestione anticipata Muovendo dalla determinazione del budget la finanza
DettagliI PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE
I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania Corso di Economia e Gestione delle Imprese GLI INDICI DI REDDITIVITÀ Gli indici di redditività forniscono informazioni
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:
DettagliGestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita
Gestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita Giampaolo Crenca Ordine degli Attuari Giornata Nazionale della Previdenza Napoli - 12 Maggio 2016 La
DettagliManagement Vol.II Funzioni e processi nella gestione d impresa
Management Vol.II Funzioni e processi nella gestione d impresa Decisioni e pianificazioni economicofinanziarie Corso di Management Prof. Sergio Barile Prof. Giuseppe Sancetta 15/11/2016 Lezione numero
DettagliL organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014
L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto
DettagliNel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto
Gallura Il modello IMPRENDIAMOCI nasce con l obiettivo di promuovere la cultura d impresa attraverso la realizzazione di un percorso guidato che approfondisce le varie fasi necessarie per l avvio di una
DettagliTEMA 3: Il criterio del VAN per la valutazione degli investimenti
TEMA 3: Il criterio del VAN per la valutazione degli investimenti Decisioni di investimento con il metodo del Valore (Brealey, Meyers, Allen, Sandri: cap. 8) Temi del corso 1. Analisi e pianificazione
DettagliBando a favore di start up innovative e spin-off della ricerca
I progetti devono prevedere lo sviluppo di attività imprenditoriali negli ambiti Bando a favore di start up innovative e spin-off della ricerca SEZIONE A: Soggetti beneficiari Possono presentare domanda
DettagliSabato 18 Febbraio 2012
INDICI E FATTORI DELLA ECONOMICITÀ NELL'ECONOMIA AZIENDALE: quel che i giuristi non sanno Prof. Roberto Schiesari Università degli Studi di Torino - schiesari@econ.unito.it Sabato 18 Febbraio 2012 Quali
Dettagli1. LE CARATTERISTICHE DELLA LAVORAZIONE SU COMMESSA 2. LA STRATEGIA, LE RISORSE E IL VALORE DELL AZIENDA
SOMMARIO 1. LE CARATTERISTICHE DELLA LAVORAZIONE SU COMMESSA 1.1. Il concetto di lavorazione su commessa o per progetti... 3 1.2. Le differenze tra produzione su commessa e su previsione... 9 1.3. Le commesse
DettagliOggetto: gestione razionale del fattore capitale
FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita
DettagliLa Valutazione delle aziende e i principali metodi per la stima del valore economico
La Valutazione delle aziende e i principali metodi per la stima del valore economico 1 La valutazione d azienda processo logico di individuazione del VALORE ECONOMICO DEL CAPITALE DELL AZIENDA, risultante
DettagliVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA A.A. 2011/12 D.D. 10 giugno 2008 n.61 - Requisiti di trasparenza. Facoltà di Economia
VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA A.A. 2011/12 D.D. 10 giugno 2008 n.61 - Requisiti di trasparenza ECONOMIA AZIENDALE (Classe L 18) - Perugia GEOGRAFIA ECONOMICA 7,9 7 ECONOMIA INDUSTRIALE 7,9 27 DIRITTO PRIVATO
DettagliCapitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11
Indice INTRODUZIONE p. 8 Capitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11 1.1 - TASSI DI CAMBIO E MERCATI VALUTARI: APPROCCIO DI PORTAFOGLIO 11 1.1.1 TASSI DI CAMBIO E TRANSAZIONI INTERNAZIONALI Prezzi
DettagliLezione 3. La pianificazione strategica (segue)
Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle
DettagliUniversità degli Studi di Perugia
ECONOMIA AZIENDALE (Classe L 18) - Perugia ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI 8,8 16 ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE PUBBLICHE 8,7 16 ANALISI E CONTABILITA' DEI COSTI 8,3 8 ECONOMIA
DettagliIl Qmat e l analisi degli scenari competitivi
Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi Prof. P. Mazzola Area Strategia SDA Bocconi Milano, 6 febbraio 2002-0 - Indice Le finalità e il focus del Qmat Il contributo informativo del Qmat L utilizzo
DettagliLa valutazione dei crediti e dei debiti in moneta estera: aspetti civilistici ed economici
15.13. La valutazione dei crediti e dei debiti in moneta estera: aspetti civilistici ed economici Le disposizioni del codice civile Quando un impresa opera nei mercati internazionali, può trovarsi in presenza
DettagliL analisi macroeconomica in TIM
Osservatorio Congiunturale 17 marzo 216 Strategy & Innovation Strategic Planning Agenda Obiettivo dell attività Output Work in progress 2 L analisi macroeconomica nel processo aziendale di Telecom Italia
DettagliCOMUNE DI ROVERETO IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) a cura della Direzione Generale
COMUNE DI ROVERETO IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) a cura della Direzione Generale Cos'è il DUP Il DUP è lo strumento che permette l'attività di guida strategica ed operativa degli enti locali.
DettagliI PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013
I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Organizzazione, gestione delle risorse umane e sicurezza Sequenza di processo
DettagliLa sponsorizzazione come strumento di comunicazione. 20 novembre 2009
La sponsorizzazione come strumento di comunicazione 20 novembre 2009 sponsorizzazione: una particolare forma di comunicazione pubblicitaria Attualmente con il termine sponsorizzazione si intende il finanziamento,
DettagliIL BILANCIO D ESERCIZIO
IL BILANCIO D ESERCIZIO funzione,analisi equilibri e attestazioni 1 L AZIENDA COME SISTEMA DI RISCHI LA GESTIONE AZIENDALE: - si svolge in un contesto di incessante cambiamento in presenza di RISCHI (esterni
DettagliDal Capital Budgeting. all Expenditure
Dal Capital Budgeting all Expenditure Budgeting Silvio Rubbia Convegno ABI COSTI & BUSINESS 2005 1 Roma, 22 Settembre 2005 Contenuti 1. Perché il Capital Budgeting come metodologia 3 decisionale è poco
DettagliGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI oaspetti definitori o Classificazione in bilancio ovalutazione
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI oaspetti definitori o Classificazione in bilancio ovalutazione I derivati e la riforma del D.Lgs n.139/2015 Solo con la riforma del 2015 si è resa obbligatoria la contabilizzazione
DettagliProgrammare i flussi di cassa
FINANZA AZIENDALE Lezione n. 4 Programmare i flussi di cassa SCOPO DELLA LEZIONE Illustrare le tecniche per muovere da analisi a consuntivo verso analisi prospettiche Sviluppare il cosiddetto metodo analitico,
DettagliPROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2
Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - ESTRATTO - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti PIANIFICAZIONE E BUDGET SCG-L09 Pagina 0 di 12 A) OBIETTIVO DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C)
DettagliVanni Bovi Direttore Commerciale Imprese Milano e Provincia Intesa Sanpaolo
Vanni Bovi Direttore Commerciale Imprese Milano e Provincia Intesa Sanpaolo Punti chiave e novità dell Accordo 2014-2015 I cinque pilastri 1 2 3 5 Expo 2015 Crescita Innovazione e Startup Export e Internazionalizzazione
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento
Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione
DettagliCONTROLLO E CONTABILITA
CONTROLLO E CONTABILITA DEI COSTI Agenda Classificazione dei costi Costi variabili e fissi -Modello costo volume profitto Costi diretti e indirietti -La contabilità per centri di costo Analisi degli scostamenti
Dettagli1.3 RISCHIO DI LIQUIDITA
1.3 RISCHIO DI LIQUIDITA INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Si definisce rischio di liquidità il rischio che la
DettagliDefinizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata Le iniziative da realizzare Le risorse da i
IL Business Planning Definizione e contenuti del Business Plan Il modello di Business Budgeting Definizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata
DettagliI ricavi e i costi dei progetti
Corso di laurea specialistica in architettura Indirizzo architettura per la città Laboratorio integrato ClaMARCH 3 - Cattedra B Valutazione economica del progetto I ricavi e i costi dei progetti Docente:
DettagliAzienda può essere vista come: - ORGANIZZAZIONE ECONOMICA - SISTEMA SOCIALE - STRUTTURA PATRIMONIALE
Fini aziendali Azienda può essere vista come: - ORGANIZZAZIONE ECONOMICA - SISTEMA SOCIALE - STRUTTURA PATRIMONIALE ORGANIZZAZIONE ECONOMICA Scopo: il soddisfacimento dei bisogni umani attraverso l utilizzo
Dettagli1.3 I collegamenti tra lo Stato Patrminiale e il Conto Economico
Presentazione Capitolo 1 La determinazione dei flussi di cassa 1.1 La riclassifica dello Stato Patrimoniale 1.1.1 L importanza della riclassifica 1.1.2 Il Capitale Circolante Commerciale 1.1.3 Il Capitale
Dettagli2. La relazione tra dinamica economica e monetaria. 3. L organizzazione del servizio di tesoreria aziendale
SOMMARIO 1. La centralità della dinamica monetaria 1.1. La gestione aziendale e le dinamiche che la caratterizzano... 3 1.2. Le implicazioni della dinamica monetaria come fattore critico di successo...
DettagliI criteri di valutazione:
I criteri di valutazione: il VAN e il TIR 06.04.2016 La fattibilità economica del progetto La valutazione di fattibilità consiste nella verifica della convenienza economica del developer a promuovere l
DettagliIL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI
IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE DECIDERE: DOVE SI VUOLE ANDARE (OBIETTIVI) CON QUALI MEZZI (RISORSE)
DettagliLo scopo di un bilancio
FORMAZIONE CONTINUA AGI LOMBARDIA VIA LENTASIO 7 MILANO Lo scopo di un bilancio Prof. Riccardo Bauer Lo scopo di un bilancio Il bilancio è un documento FORMALE, che in base a metodologie e calcoli, descrive
DettagliAspetti evolutivi dei sistemi di controllo: l'esperienza di BancoPosta e Poste Italiane
Aspetti evolutivi dei sistemi di controllo: l'esperienza di BancoPosta e Poste Italiane Milano 17 giugno 2008 Roberto Russo Responsabile Revisione Interna BancoPosta Versione:1.0. Premessa 2 L evoluzione
DettagliRelazioni tra SP e CE (I)
Relazioni tra SP e CE (I) Sono parti complementari del complessivo prospetto FONTI/IMPIEGHI Conto Economico Impieghi e fonti relativi alla produzione realizzata Stato patrimoniale Impieghi in produzione
DettagliI metodi basati sui flussi
Alcune indicazioni dei PIV sui metodi basati sui flussi Commissione di Studio della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze Centro Studi Email: I metodi basati sui flussi
DettagliCamera di Commercio di Milano INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009
Camera di Commercio di Milano INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009 INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009 2 milioni di euro per
DettagliLe opzioni reali per misurare le opportunità di crescita
Le opzioni reali per misurare le opportunità di crescita L approccio Real Option Valuation Le analisi basate sul VAN ignorano gli aggiustamenti che l impresa può ad un progetto. Infatti, la gestione di
DettagliIscrizione e classificazione degli strumenti finanziari
Risk and Accounting Iscrizione e classificazione degli strumenti finanziari Marco Venuti 2017 Agenda Iscrizione Classificazione attività finanziarie Fair value option Trasferimenti di comparto (Riclassificazioni)
DettagliTecnica bancaria programma II modulo
Tecnica bancaria programma II modulo Università degli Studi di Trieste Facoltà di Economia e Commercio Deams Dipartimento di Economia Aziendale Matematica e Statistica Tecnica Bancaria 520EC Marco Galdiolo
DettagliRoma, 25 gennaio RELATORE: Luca Provaroni
Roma, 25 gennaio 2016 RELATORE: Luca Provaroni Strumento finanziario derivato (definizione ex IAS 39) E uno strumento finanziario (o altro contratto) che possiede, contemporaneamente, le seguenti tre caratteristiche:
DettagliIndice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione
Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema
DettagliINDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani)
INDICE DEI CAPITOLI CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani) SESSIONE 1 NORME PER L AVVIO DI UN ATTIVITA IMPRENDITORIALE E OBBLIGHI DA ADEMPIERE Pag. 10 SESSIONE 2 LE FORME
DettagliCapitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto
Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti
DettagliPOLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore CALIA GIUSEPPINA. Responsabile del procedimento BEVILACQUA CONCETTA
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT SOSTEGNO ALLA DISABILITA' DETERMINAZIONE N. G18285 del 18/12/2014 Proposta n. 21959 del 17/12/2014 Oggetto: Presenza
DettagliCorso di REVISIONE AZIENDALE
Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale
DettagliFITNESS. Costi fissi di commercializzazione e vendita ( ) Ore MOD disponibili in un trimestre
FITNESS Fitness S.p.A. è un azienda produttrice di abbigliamento per il fitness operante sul mercato europeo. Nel maggio del 2008, il controller stava raccogliendo le informazioni necessarie per elaborare
DettagliCorso di InvestmentBanking & RealEstate Finance. 20 febbraio 2012 Lara Maini
Corso di InvestmentBanking & RealEstate Finance 20 febbraio 2012 Lara Maini Il capitale economico Valutazione di funzionamento; Valutazione di liquidazione; Valutazione di cessione o di trasferimento (operazioni
DettagliBANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO
BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione
DettagliRelazione Finanziaria trimestrale del Gruppo al 31 marzo 2015
GRUPPO FEDON RISULTATI AL 31 MARZO 2015 Molto positivi i risultati del Gruppo Fedon nel primo trimestre 2015, che si riassumono come segue. Fatturato consolidato: Euro 18,2 milioni (+28,8%) EBITDA: Euro
DettagliLezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3
Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo
DettagliProcedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande della presente sezione Controllo interno sull
DettagliValutazioni d azienda: soluzioni esercizi
Valutazioni d azienda: soluzioni esercizi Università di Napoli Parthenope 1 Soluzione. La valutazione ai sensi dell art. 2343 di un ramo d azienda che svolge l attività di commercializzazione di prodotti
Dettagli"Scenari futuri: il cammino ancora da percorrere"
LEGAMBIENTE ER Comuni Ricicloni 2010 Martedì 14 dicembre ore 14,30 V.le Silvani 6, Bologna "Scenari futuri: il cammino ancora da percorrere" Potremmo fare molto di più Autorità per la vigilanza dei servizi
DettagliCorso di Economia degli Intermediari Finanziari
Corso di Economia degli Intermediari Finanziari La valutazione degli investimenti Indice Introduzione I criteri tradizionali di valutazione degli investimenti I criteri finanziari di valutazione degli
DettagliAREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI AREE CARATTERISTICHE (AREE DI ATTIVITA'
DettagliBANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A.
BANCA CARIM CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.P.A. 30 GIUGNO 2015 1 STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (importi in euro) Voci dell'attivo 30/06/2015 31/12/2014 10. Cassa e disponibilità liquide 21.333.341
DettagliCapitolo 16 Le poste in valuta
Capitolo 16 Le poste in valuta Riferimenti: V. Antonelli, G. Liberatore (a cura di), Il bilancio d esercizio. Teoria e casi, Franco Angeli, Milano, capitolo 16; OIC 26, Operazioni in valuta estera, bozza
DettagliCORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE
CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La
DettagliStrumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri. Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia
Strumenti di sostegno SIMEST per lo sviluppo sui mercati esteri Gloria Targetti Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia ASSOLOMBARDA Milano 17 settembre 2014 MISSIONE SIMEST promuove l internazionalizzazione
DettagliMetriche di marketing di natura economicofinanziaria
Corso di Tecniche della Promozione A.A. 2016-2017 Metriche di marketing di natura economicofinanziaria Simona D Amico simona.damico@uniroma1.it 1 Indice Le metriche di marketing: una definizione La classificazione
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese Parte nona Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 (Prof. A. Ferrari). 1 Riclassificazione del bilancio di esercizio
DettagliGriglia del Questionario di Valutazione Idee di business - DINTEC -
PUNTEGGIO TOTALE CALCOLATO IN MODO AUTOMATICO SULLA BASE DELLE VALUTAZIONI E PESI (MAX) =, Cap.1 - Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione della domanda di mercato (Qual è l oggetto della
DettagliCORSO DI REVISIONE CONTABILE LA REVISIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
CORSO DI REVISIONE CONTABILE LA REVISIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE ALESSIO SILVESTRI Università di Pisa Articolazione dell intervento nella revisione delle immobilizzazioni finanziarie Preliminary:
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME
Giuseppe Garofalo Dipartimento di Economia pubblica Facoltà di Economia Università degli studi di Roma La Sapienza ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a. 1999-2000) PROVE D ESAME Prova intermedia di Macro (4-3-2000)
DettagliPrincipi generali - CHIAREZZA
Principi generali - CHIAREZZA Il bilancio deve essere: comprensibile (per tutti i destinatari) trasparente (nel processo di formazione sostanziale e di rappresentazione formale) Tale principio riguarda
DettagliLo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale Criteri di riclassificazione: Finanziario: liquidità ed esigibilità degli elementi del capitale Pertinenza gestionale destinazione e funzione delle attività e delle passività separazione
DettagliIL MERCATO DEI CAMBI FINANZIAMENTI CON L ESTERO
EIF 2016 IL RISCHIO DI CAMBIO IL MERCATO DEI CAMBI FINANZIAMENTI CON L ESTERO LE COPERTURE DEL RISCHIO DI CAMBIO Tasso di cambio prezzo di un valuta espresso in altra valuta Il mercato dei cambi FOREX
DettagliORDINE DEGLI ATTUARI
La Funzione Attuariale in ottica Solvency 2 Coordinamento, gestione e controllo in materia di riserve tecniche A. Chiricosta Roma, 1 luglio 2014 Agenda Indicazioni dalla Lettera al mercato applicazione
DettagliDefinizione di strumenti finanziari e contratti assicurativi
Risk and Accounting Definizione di strumenti finanziari e contratti assicurativi Marco Venuti 2017 Agenda Stato dell arte Definizione strumento finanziario Strumenti derivati impliciti Contratti e rischi
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Marketing, sviluppo commerciale e pubbliche relazioni Sequenza di processo Marketing
DettagliIL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015
IL BUSINESS PLAN DI RETE Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 1 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa
Dettaglidicembre 2004 n. 310, e, pertanto, applicabile al periodo d imposta chiuso al 31 dicembre 2004, prevede che "Le attività e le passività in valuta, ad
Oggetto: Articolo 110 del TUIR - Corretto trattamento civilistico e fiscale dei debiti a medio-lungo termine in valuta estera, relativamente al periodo d imposta chiuso al 31 dicembre 2004. Alcune Direzioni
DettagliControllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!
Controllo di Gestione la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Il controllo per decidere Ogni azienda ha bisogno di un sistema pratico di controllo di gestione e di supporto alle decisioni.
DettagliInformazioni storiche inerenti piani sottoposti alla decisione dell organo competente della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ( BMPS ).
Art. 84 bis del Regolamento CONSOB n. 11971/99 Informazioni sull attribuzione di finanziari a esponenti aziendali, dipendenti o collaboratori Informazioni storiche inerenti piani sottoposti alla decisione
DettagliArgomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Ricavi, contribuzione e profitto
Prof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto e le sue
DettagliLa domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016
La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive Roma, 9 Giugno 2016 Abbiamo intervistato un campione di 408 titolari e manager di imprese italiane con fatturato
DettagliINTRODUZIONE ALLA LETTURA E COMPRENSIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO PER GIURISTI II INCONTRO
INTRODUZIONE ALLA LETTURA E COMPRENSIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO PER GIURISTI II INCONTRO L'ANALISI DELLA GESTIONE La gestione dell'impresa viene analizzata attraverso un processo di astrazione dei singoli
DettagliLe quantità d azienda
Analisi delle condizioni di «economicità» necessità di tradurre gli effetti delle operazioni gestionali in NUMERI in Economia Aziendale è opportuno, tuttavia, parlare, più che di NUMERI di VALORI, in quanto
DettagliCorso di Analisi Finanziaria a.a. 2013/2014. Dipartimento Studi di Impresa, Governo e Filosofia. EVA Economic Value Added
Corso di Analisi Finanziaria a.a. 2013/2014 Dipartimento Studi di Impresa, Governo e Filosofia EVA Economic Value Added Prof. Francesco Ranalli Prof. Alessandro Giosi Dott. Gabriele Palozzi EVA: definizione
DettagliManagement. Dipartimento di Management
Management Dipartimento di Management Università Sapienza 09/12/2013 Il contenuto della funzione finanziaria Nella funzione finanziaria si comprende il complesso di decisioni e di operazioni volte a reperire
DettagliROBERT GRANT L analisi strategica nella gestione aziendale Il Mulino, 1994
2 ROBERT GRANT L analisi strategica nella gestione aziendale Il Mulino, 1994 SOMMARIO IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO ANALISI DELLE RISORSE E COMPETENZE DETERMINAZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO
DettagliBUSINESS E CSR: LA FORMAZIONE, LEVA PER
BUSINESS E CSR: LA FORMAZIONE, LEVA PER L INTEGRAZIONE Aida Maisano Direttore ABIFormazione LA CSR: UN VALORE STRATEGICO E UNA LEVA COMPETITIVA La crisi è un campanello d allarme, il momento in cui ci
DettagliRACCOLTA BANCARIA RACCOLTA, RISPARMIO GESTITO E SERVIZI DI INVESTIMENTO 04/05/2017. Capitale proprio
RACCOLTA, RISPARMIO GESTITO E SERVIZI DI INVESTIMENTO A.A. 2016/2017 Prof. Alberto Dreassi adreassi@units.it DEAMS Università di Trieste RACCOLTA BANCARIA Risorse finanziarie Capitale proprio Strumenti
DettagliIl Corporate Financial Risk Management: la volatilità dei mercati nei conti delle imprese
Il Corporate Financial Risk Management: la volatilità dei mercati nei conti delle imprese 24 Maggio 2016 Jacopo Mattei Copyright SDA Bocconi, n. 12641 2 Tasso di cambio eur-usd nell ultimo quinquennio
Dettagli