ROBERT GRANT L analisi strategica nella gestione aziendale Il Mulino, 1994

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1 2 ROBERT GRANT L analisi strategica nella gestione aziendale Il Mulino, 1994 SOMMARIO IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO ANALISI DELLE RISORSE E COMPETENZE DETERMINAZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO PARTE PRIMA FATTORI CHIAVE DI SUCCESSO 4 IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO ANALISI DELLE RISORSE E COMPETENZE DETERMINAZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO (Grant, 1994, pag. 85) PARTE SECONDA 5 6 RISORSE COME FONTE DI REDDITIVITA IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO ANALISI DELLE RISORSE E COMPETENZE DETERMINAZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO (Grant, 1994, pag. 126) 1

2 RISORSE E COMPETENZE 7 RISORSE DI BASE DELL IMPRESA 8 Risorse tangibili: : sono quelle che possono essere identificate e valutate più facilmente; le risorse finanziarie e fisiche vengono identificate nella situazione patrimoniale dell'impresa e valutate con i normali metodi contabili. Risorse intangibili: : sono rappresentate dalle risorse che le persone mettono a disposizione dell' impresa, dalle loro competenze, conoscenze e dalle loro capacità di ragionamento e decisionali. (Grant, 1994, pag. 129) ROUTINE ORGANIZZATIVE 9 CAPACITA DI PRODURRE RENDITA DI RISORSE E COMPETENZE 10 Rappresentano un modello di attività dal funzionamento regolare e prevedibile, costituito da una serie di azioni coordinate dai singoli. Il comportamento globale dell'organizzazione è un insieme di enormi reti di routine. La strategia stessa di una società può essere vista come una routine. (Grant, 1994, pag. 14) ANALISI DELLE RISORSE 11 PARTE TERZA 12 IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO ANALISI DELLE RISORSE E COMPETENZE DETERMINAZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO (Grant, 1994, pag. 151) 2

3 FONTI DI REDDITIVITA PIU ELEVATA 1 COERENZA STRATEGICA 14 Il presupposto fondamentale per una strategia di successo è che sia ispirata da un criterio di coerenza. La strategia deve essere coerente e compatibile con gli obbiettivi e i valori dell'impresa, con la sua organizzazione ed i suoi sistemi, le sue risorse e il suo ambiente. (Grant, 1994, pag. 8) 15 FONTI DEL VANTAGGIO COMPETITIVO LEADERSHIP DI COSTO E DIFFERENZIAZIONE 16 (Grant, 1994, pag. 171) (Grant, 1994, pag. 172)

4 2 GIANLUIGI GUIDO Economia e gestione delle imprese Franco Angeli, 200 SOMMARIO STRATEGIA E MISSIONE ANALISI DEL POSIZIONAMENTO STRATEGICO IL CONFLITTO COMPETITIVO 4 PARTE PRIMA STRATEGIA STRATEGIA E MISSIONE ANALISI DEL POSIZIONAMENTO STRATEGICO IL CONFLITTO COMPETITIVO Viene definita come una combinazione di fini da raggiungere e strumenti che consentono di realizzare quei fini con particolare riferimento all'ambiente competitivo nel quale l'impresa si trova ad operare. 5 6 MISSIONE STRATEGICA PARTE SECONDA La missione strategica costituisce: 1. La traduzione degli scopi dell'impresa in obiettivi specifici, che siano: misurabili, quantificabili, riferiti al tempo, fattibili 2. Lo strumento logico ed empirico per mantenere consapevolmente la rotta strategica e realizzare gli obiettivi finali STRATEGIA E MISSIONE ANALISI DEL POSIZIONAMENTO STRATEGICO IL CONFLITTO COMPETITIVO. Il mezzo per governare le interazioni tra risorse interne e opportunità/rischi dell'ambiente 1

5 ANALISI PORTAFOGLIO ATTIVITA 7 MATRICE BOSTON CONSULTING GROUP L'analisi del portafoglio d'attività è solitamente condotta attraverso delle rappresentazioni matriciali, in cui indicatori diversi misurano due sole variabili rappresentative del quadro strategico: 1. Il grado d'attrattività del mercato 2. La competitività dell'impresa (Karlof, 1990, pag. 181) MATRICE BOSTON CONSULTING GROUP MATRICE GENERAL ELECTRIC/McKINSEY (Guido, 200, pag. 460) (Karlof, 1990, pag. 165) MATRICE GENERAL ELECTRIC/McKINSEY CONDOTTE STRATEGICHE SUGGERITE DALLA MATRICE GE/McKINSEY 12 (Guido, 200, pag. 465) (Valdani, 1995) 2

6 PARTE TERZA 1 NATURA CONFLITTO COMPETITIVO 14 STRATEGIA E MISSIONE ANALISI DEL POSIZIONAMENTO STRATEGICO IL CONFLITTO COMPETITIVO (Gharajedaghi, 1999) POSIZIONAMENTO STRATEGICO 15 CONFRONTO COMPETITIVO 16 (Guido, 200, pag. 47) (Guido, 200, pag. 474) CONDOTTE DIFENSIVE 17 CONDOTTE OFFENSIVE 18 (Guido, 200, pag. 477) (Guido, 200, pag. 479)

7 CIRCOLARITA DEL CONFRONTO COMPETITIVO 19 (Guido, 200, pag. 482) 4

8 2 BETTINA CAMPEDELLI Il piano d impresa Giappichelli, 2001 SOMMARIO SITEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE STRATEGIA PIANO D IMPRESAD CONTROLLO PARTE PRIMA SISTEMA DOSSIER DI PIANIFICAZIONE 4 SITEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE STRATEGIA PIANO D IMPRESAD CONTROLLO (Campedelli, 2001, pag. 9) DOSSIER MERCATO 5 DOSSIER PRODUZIONE 6 (Campedelli, 2001, pag. 54) (Campedelli, 2001, pag. 68) 1

9 7 8 DOSSIER FINANAZA ED ECONOMIA DOSSIER ATTESE E VALORE (Campedelli, 2001, pag. 79) (Campedelli, 2001, pag. 97) 9 10 PARTE SECONDA IDEAZIONE IMPRENDITORIALE SITEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE STRATEGIA PIANO D IMPRESAD CONTROLLO Si concretizza in un'iniziativa alla quale può essere associato un interesse economico e, in quanto tale, un valore: il valore dell'idea. Il concepimento di una idea d'affari rappresenta un momento di spinta creativa che anima l'attività dell'impresa. Tuttavia non può non seguire una fase di progettualità,, nella quale la fantasia lascia lo spazio al raziocinio FORMULAZIONE OBIETTIVI STRATEGICI PARTE TERZA Il momento più propriamente decisionale è quello della formulazione degli obiettivi strategici. Lo stadio evolutivo dell'impresa si configura come una variabile influente sulla traduzione dell'idea imprenditoriale in concreti obiettivi strategici. SITEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE STRATEGIA PIANO D IMPRESAD CONTROLLO 2

10 1 14 PIANO D IMPRESAD PIANO DI SVILUPPO PLURIENNALE (Campedelli, 2001, pag. 100) (Campedelli, 2001, pag. 102) PIANO D ESERCIZIOD PARTE QUARTA SITEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE STRATEGIA PIANO D IMPRESAD CONTROLLO (Campedelli, 2001, pag. 116) SISTEMA DI CONTROLLI DI GOVERNO DELL IMPRESA 17 (Campedelli, 2001, pag. 160)

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