Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo

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1 Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo Risultati 2013 Guida alla lettura 1

2 Guida alla lettura della Relazione Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo di Banca Prossima formula annualmente, in applicazione dell art. 34 dello statuto, un rapporto circa i progetti e l attività svolta dalla Banca e gli interventi effettuati dal Comitato stesso. Il Rapporto del 2012 è stato il primo ad avere dimensione e perimetro ampi, esponendo sinteticamente l attività della Banca nei suoi primi anni di operatività effettiva ( ). Dalla presentazione di quel Rapporto a un gruppo di stakeholders e altri osservatori con esperienza nel reporting sociale sono emerse alcune indicazioni di cui abbiamo cercato di tenere conto nella precedente edizione e in questa. Una conseguenza di questo processo è che il Rapporto è ora diviso in quattro segmenti, ciascuno dei quali adotta contenuti e linguaggio specifici. In particolare: il primo documento dettaglia missione, identità e stakeholders della Banca; il secondo è rivolto allo stakeholder clienti (sia effettivi che potenziali) ed espone canali e iniziative di Banca Prossima che creano valore nei confronti del mondo nonprofit; il terzo è rivolto allo stakeholder azionisti e dettaglia la creazione di valore sia economico che extraeconomico da parte di Banca Prossima per i suoi proprietari; il quarto è rivolto allo stakeholder dipendenti e dettaglia le iniziative di Banca Prossima (specifiche, anche rispetto al gruppo di appartenenza) per i suoi collaboratori. Il quarto segmento è una novità della presente edizione Gli altri segmenti sono stati aggiornati nel contenuto all anno 2013, senza subire variazioni radicali di impostazione. I quattro documenti possono essere letti indipendentemente ovvero in modo integrato. La versione integrata del Rapporto pure disponibile conterrà un elemento di duplicazione, che riflette gli aspetti dell attività della Banca che hanno implicazioni per più stakeholder. 2

3 Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo Missione, identità, stakeholders di Banca Prossima 1

4 Sommario INTRODUZIONE... 4 BANCA PROSSIMA... 5 Missione... 5 Identità... 5 Stakeholder... 7 IL MERCATO DI RIFERIMENTO... 8 Outlook... 8 Valutazione dell importanza socio-economica

5 Il Comitato di Solidarieta e Sviluppo nel 2013 Cariche Felice Scalvini Gian Paolo Barbetta Ugo Campagnaro Marco Demarie Mauro Magatti Antonio Mandelli Carlo Secchi (*) Presidente (*) Il mandato del prof. Secchi è scaduto il 19 marzo

6 INTRODUZIONE Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo di Banca Prossima formula annualmente, in applicazione dell art. 34 dello statuto, un rapporto circa i progetti e l attività svolta dalla Banca e gli interventi effettuati dal Comitato stesso. Il Rapporto del 2012 è stato il primo ad avere dimensione e perimetro ampi, esponendo sinteticamente l attività della Banca nei suoi primi anni di operatività effettiva ( ). L attuale versione del Rapporto (vedi la Guida alla lettura) è divisa in segmenti, ognuno dedicato a una categoria di stakeholder. I redattori del Rapporto il Comitato di Solidarietà e Sviluppo e la struttura interna di Banca Prossima che lo ha supportato in questo compito hanno ritenuto opportuno mantenere l esistenza di una parte introduttiva, diretta a tutti gli interessati, che descrive la missione, l identità e gli stakeholders della Banca; inoltre, a titolo di approfondimento sullo stakeholder clienti, essa contiene un analisi dell estensione e importanza economico-sociale del Terzo Settore italiano. Si tratta del presente documento, il quale incorpora significative variazioni nella descrizione del mondo nonprofit, grazie alla pubblicizzazione nel 2013 dei primi risultati del censimento condotto dall Istat nell anno precedente. 4

7 BANCA PROSSIMA Missione Banca Prossima è dedicata esclusivamente al mondo nonprofit, laico e religioso. Essa è stata creata e progettata per migliorare la qualità dei servizi bancari rivolti alle organizzazioni del terzo settore, per rispondere alle loro necessità più generali e per contribuire all'orientamento sociale dell'economia. La banca ha la missione di creare valore sociale. L art. 4 (Finalità) del suo Statuto prevede: La società, avendo cura di preservare appieno la propria sostenibilità di impresa e di operare nel pieno rispetto della normativa e del criterio della sana e prudente gestione, ha come obiettivo la creazione di valore sociale (...) Sosterrà con il credito le migliori iniziative nonprofit per i servizi alla persona, la diffusione della cultura e dell istruzione, la fruizione e la protezione dell ambiente e dell arte, l accesso al credito e al lavoro. La società opererà affinché le proprie risorse umane e finanziarie si sommino alle capacità espresse dai soggetti - pubblici e privati - operanti per l interesse generale. Per accompagnare la crescita dell economia sociale italiana, coglierne le istanze e interpretarne efficacemente i punti di vista, la società si avvarrà del contributo di rappresentanti del mondo nonprofit costituiti in un organo dedicato al fine di orientare l attività di solidarietà e sviluppo. Identità Banca Prossima è una società per azioni, controllata da Intesa Sanpaolo e partecipata da tre Fondazioni (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo, Fondazione Cariplo). La Banca è nata nel novembre 2007 dal patrimonio delle relazioni del gruppo (allora Intesa) con le organizzazioni nonprofit, utilizzando le esperienze e le risorse del Laboratorio Banca e Società 1 che è stato protagonista della concezione e realizzazione del progetto della nuova Banca. L entrata delle Fondazioni nel novero degli azionisti diretti 2 è avvenuta nel 2011 con lo scopo di approfondire la conoscenza del settore nonprofit e perseguire progetti comuni di sostegno alla creazione di valore sociale nei territori. Le quote di proprietà a fine 2013 sono rappresentate nel seguente grafico. 1 Si tratta dell unità di Intesa Sanpaolo dedicata a progettazione e messa in opera di piattaforme che coinvolgono il Gruppo e altri attori nella fornitura di servizi di utilità sociale, in regime di redditività moderata per tutti i partecipanti. Opera oggi all interno di Intesa Sanpaolo e in sinergia con Banca Prossima in molti progetti e attività comuni. 2 Le Fondazioni erano già azioniste indirette attraverso le rispettive partecipazioni in Intesa Sanpaolo. 5

8 Banca Prossima è una delle prime banche mondiali dedicate esclusivamente al nonprofit: questo comparto è servito, in via ordinaria o preferenziale, anche da altri istituti, tra cui quelli c.d. etici, i quali tuttavia non delimitano nello stesso modo il perimetro delle proprie relazioni e non raggiungono quindi lo stesso livello di specializzazione. Banca Prossima intende sostenere specificamente il Terzo Settore, condizionando tale sostegno solo (1) alla sussistenza di un valore sociale nella missione e nell operato delle controparti nonprofit e (2) all accertamento della sostenibilità economica della singola relazione. In quanto società per azioni, Banca Prossima è una società a scopo di lucro (for-profit o semplicemente profit in quanto segue) la cui governance è simile a quella tipica delle S.p.a. di diritto italiano in regime monistico. Tuttavia, varie peculiarità presenti già a livello statutario, perciò approvate da azionisti e autorità di vigilanza e quindi vincolanti limitano il livello atteso degli utili e modificano le caratteristiche della governance. Queste peculiarità saranno dettagliate meglio in seguito; qui è utile menzionare tra le prime l obbligo di devolvere almeno il 50% dei profitti che eccedono una remunerazione normale del capitale a un Fondo per lo Sviluppo dell Impresa Sociale 3 ; tra le seconde, la presenza del Comitato di Solidarietà e Sviluppo, che di fatto coinvolge direttamente attraverso i meccanismi di scelta dei suoi membri il settore nonprofit nella governance strategica della banca. È opportuno menzionare qui la motivazione di queste (e altre) deviazioni dalla logica profit; essa è costituita dall opportunità che una banca specializzata nel servire il nonprofit dimostri la propria comprensione profonda delle logiche di tale settore, anche tramite accorgimenti che avvicinano il funzionamento della banca a quello tipico dei suoi clienti, senza però stravolgere la natura profit della banca stessa. Il modello societario di Banca Prossima è quindi un ibrido, a cui gli esponenti della Banca stessa si riferiscono con il termine di low profit ; esso mescola l impianto societario profit del codice civile e della legislazione sulle S.p.a. bancarie necessari a operare con la forma societaria prescelta con accorgimenti che ne avvicinano il funzionamento della governance e la determinazione della redditività a quelli del mondo nonprofit. In conseguenza a quanto esposto finora, è possibile dire in sintesi che l identità di Banca Prossima è quella di una banca specializzata nel servire il settore nonprofit, che opera ricercando profitti moderati con gli strumenti tipici di una società per azioni bancaria, modificati da alcuni elementi di governance e di distribuzione degli utili paragonabili a quelli del Terzo Settore. Banca Prossima intende: servire al meglio il mondo nonprofit in una logica di specializzazione; oggi, la Banca non ha clienti di natura diversa da quella di organizzazione nonprofit; in particolare essa non serve le persone fisiche, con la sola eccezione dei ministri del culto. Tuttavia è in corso una riflessione che potrebbe culminare in una revisione statutaria nel corso del 2014 sulla possibilità che il servizio al nonprofit possa essere migliorato anche instaurando alcuni rapporti mirati con entità che hanno importanti relazioni operative, finanziarie o ideali con il nonprofit pur non appartenendo a esso; innalzare il livello di soddisfazione delle organizzazioni nonprofit (ONP) servite attraverso prodotti, servizi e professionisti interamente dedicati ad esse; raggiungere e mantenere la sostenibilità economica, per garantire la continuità della sua azione, procurare un utile ragionevole ai suoi azionisti, assicurare il funzionamento del Fondo per lo Sviluppo delle Imprese Sociali (vedi oltre); produrre valore sociale primariamente attraverso il proprio sostegno al mondo nonprofit; ciò significa che la banca non impone una propria definizione di valore sociale o di etica ai progetti e alle ONP che sostiene, ma riconosce l esistenza di valore sociale nelle molte e diverse definizioni espresse dal settore nonprofit; 3 Statuto, art.28. Vedi in particolare la lettera (a) per cui l utile è prioritariamente destinato a riserva statutaria non distribuibile nel corso della società [in] una quota pari al costo del capitale allocato dalla società a copertura dei rischi, determinato secondo le tecniche finanziare comunemente in uso nel mercato. La successiva lettera (b) destina l utile a dividendo, in misura fissata dall assemblea ma non superiore al 50% dell utile netto annuale quale residuante una volta effettuato l accantonamento di cui alla precedente lettera a). Per i primi 10 anni di operatività quindi fino a tutto il 2016 gli azionisti hanno elevato, in una lettera di impegno, tale percentuale al 100%. 6

9 agire con le leve tipiche della banca: la raccolta, il credito, i servizi, tutti forniti con il vincolo di rispettare la sostenibilità economica di medio termine. La banca non agisce con leve proprie del settore filantropico, quale l erogazione a fondo perduto; si tratta di una previsione statutaria che in concreto non permette la pura liberalità; aggregare tutte le forze disponibili e interessate in progetti multistakeholder più efficaci per la società. Le forze aggregabili in questione includono le ONP (tra cui le Fondazioni) e la Pubblica Amministrazione; i progetti multistakeholder sono quelli partecipati da più tipi di soggetti portatori di interessi sociali; la società che speriamo ne riceva benefici è intesa sia in accezione ampia, sia più specificamente in una logica di promozione territoriale. A tali fini la banca si è dotata di: un modello di rating assistito da un giudizio strutturato, che integra le peculiarità delle ONP nella valutazione del merito creditizio; un Fondo per lo Sviluppo dell'impresa Sociale, previsto nello Statuto, costituito in bilancio inizialmente con mezzi degli azionisti, successivamente alimentato con almeno la metà degli utili (detratta da questi una quota a protezione dai rischi, vedi la nota 3 supra); tale fondo assorbe specificamente le eventuali perdite su crediti a prenditori particolarmente rischiosi; personale specializzato e specificamente motivato, scelto sia per competenze professionali sia tenendo conto del fatto che nella vita privata operi per propria vocazione nel Terzo Settore; prodotti dedicati; un organizzazione territoriale articolata. Banca Prossima aveva, al 31 dicembre 2013, 65 unità distributive (1 filiale e 64 punti commerciali) in tutta Italia; inoltre, buona parte del personale commerciale è mobile sul territorio e può esercitare l azione commerciale presso la clientela; infine, la banca mette a disposizione delle ONP anche le capacità e la presenza territoriale del gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso accordi di interoperabilità grazie ai quali la clientela di Banca Prossima si può servire della più estesa rete territoriale bancaria italiana (circa sportelli della Banca dei Territori, sui circa del Gruppo). Banca Prossima minimizza il proprio cost to serve sfruttando le economie di scala raggiunte dal gruppo Intesa Sanpaolo. Specificamente, molti servizi generali e di supporto vengono erogati a Banca Prossima in outsourcing interno dalle strutture della banca capogruppo e del consorzio Intesa Sanpaolo Group Services. Fatte salve le differenze dovute alle specificità del segmento servito, la banca segue le regole e le politiche generali del gruppo. Il gruppo Intesa Sanpaolo ha una propria filosofia, implementata attraverso principi e policy interne, circa il perseguimento del valore e della responsabilità sociale; tale impostazione si applica a tutti gli aspetti dell operatività del gruppo stesso. Banca Prossima fa parte di questo sistema e ne osserva le regole, ma allo stesso tempo ne costituisce un elemento peculiare, per la sua vocazione a servire un comparto dell economia qual è il settore nonprofit ad alto contenuto di valore sociale. Anche in osservanza di questo principio, nel 2013 è stato adottato un Codice di Missione di Banca Prossima, di cui si dà conto specifico nella parte di Rapporto rivolta ai dipendenti. Stakeholder Gli stakeholder principali della banca sono i suoi clienti, i suoi azionisti e i suoi dipendenti. I clienti, perché la banca ha scelto di contribuire al valore sociale attraverso le loro scelte, definizioni e messe in opera del valore sociale stesso. Nell ottica di ricomprendere fra gli stakeholder la comunità in generale, e in considerazione dell alto tasso di crescita della Banca, è inteso che i clienti sono sia quelli effettivi che quelli potenziali. Gli azionisti, perché forniscono i mezzi finanziari, organizzativi, conoscitivi con cui Banca Prossima persegue la propria missione; essi hanno dunque diritto a una giusta remunerazione dei mezzi concessi intesa in termini sia monetari, sia di assolvimento della responsabilità d impresa, sia nel caso delle Fondazioni di partnership nel perseguimento del loro stesso oggetto. 7

10 I dipendenti, sia in quanto valore in sé, sia perché operano consapevolmente per il raggiungimento degli obiettivi di missione della banca. IL MERCATO DI RIFERIMENTO Outlook Il mondo nonprofit italiano, che rappresenta la clientela potenziale ed effettiva di Banca Prossima, è un universo composito. L Istat ha replicato nel 2012 il censimento di queste unità organizzative, pubblicando risultati parziali nel corso del I rimanenti risultati la cui pubblicazione era pure prevista nel 2013 saranno probabilmente disponibili nella primavera Il Censimento stima che oggi il Terzo Settore comprenda circa ONP, localizzate su tutto il territorio nazionale ma concentrate nel Centro-Nord 4 ; molte sono di origine e ispirazione religiosa, ma una quantificazione precisa di queste è difficile 5. Sicuramente il conteggio precedente esclude alcune istituzioni di matrice religiosa che non assumono le forme organizzative civilistiche annoverate nel mondo nonprofit definito dall Istat, e pure svolgono attività socialmente rilevanti. Il mondo strettamente religioso che Banca Prossima considera complementare al precedente e interno al proprio perimetro di attività è costituito, per la grandissima parte, dalla Chiesa cattolica, la cui struttura secolare conta 226 diocesi, quasi parrocchie e innumerevoli enti connessi, solo alcuni dei quali rientranti nelle forme giuridiche censite dall Istat. Il clero secolare comprendeva, nel , 534 vescovi, circa sacerdoti, diaconi permanenti, altri religiosi, membri di istituti secolari femminili e vari altri sodali laici (fra cui qualcosa come catechisti). La Chiesa regolare è presente sul territorio con migliaia di enti ecclesiastici, sacerdoti e oltre suore. Una indagine sulle maggiori confessioni non cattoliche mostra che alcune di esse in particolare quella ortodossa, ormai seconda confessione in Italia, l Islam, varie denominazioni protestanti e la non religione buddista hanno un significativo seguito, anche se la loro capacità di generare organizzazioni nonprofit affiliate sul territorio italiano è variabile e molto inferiore a quella della Chiesa cattolica. Le attività svolte dalle ONP italiane sono ampie e diversificate; esse sono diffuse soprattutto nei campi di cultura, religione, sport e ricreazione, assistenza sociale, relazioni e rappresentanze sindacali, educazione e ricerca, sanità, cooperazione internazionale. Anche le tipologie giuridiche delle ONP sono molto varie: l Istat prevede una ripartizione in associazioni (riconosciute e non), fondazioni, cooperative sociali, comitati e altre forme ma la legislazione specialistica delle diverse attività del Terzo Settore porta il numero complessivo di tipologie giuridiche nonprofit ben oltre la decina. Nella componente del nonprofit censita dall Istat trovano impiego retribuito circa lavoratori, di cui circa addetti e fra esterni e un piccolo numero di temporanei. Queste cifre collocano l occupazione nelle ONP oltre il 4% dell occupazione complessiva non agricola del Paese (22,4 mln di persone), cioè all incirca una volta e mezza l occupazione nel settore finanziario e assicurativo. Ai lavoratori retribuiti vanno aggiunti i volontari (circa 4,8 milioni). 4 In assoluto la concentrazione al Nord è connessa al fatto che la popolazione italiana è, per circa il 45%, residente in quelle regioni. Se si neutralizza questo fattore considerando il numero di ONP per abitante il Nord risulta comunque l area più attiva del Paese, seguita però a brevissima distanza dal Centro (che ha ormai una densità di ONP per abitante più alta del Nord-Ovest); il Mezzogiorno, inclusa l area insulare, è invece ampiamente distanziato. Ciò giustifica il giudizio per cui è specificamente il Sud a soffrire di relativo sottosviluppo dell economia nonprofit, particolarmente in alcuni comparti a più alta intensità finanziaria. 5 Vedi tuttavia G. Rusconi, L impegno, Rubbettino 2013, per una raccolta di alcune quantificazioni in merito. Sarebbe inoltre possibile rilevare le istituzioni di ispirazione religiosa in alcuni comparti come la sanità e l istruzione. 6 Fonte: Annuarium statisticum ecclesiae, Libreria Editrice Vaticana

11 Il contributo delle donazioni da parte di privati in forma monetaria è, in Italia, tradizionalmente non elevato (inferiore ai Paesi anglosassoni e ad alcuni altri paesi europei; comparabile ad altri). Le ONP devono quindi raccogliere risorse dalla vendita di beni e servizi a soggetti privati e pubblici; le entrate complessive delle ONP italiane sono stimabili in circa 67 miliardi o il 4,4% del Pil 7. Nei dati del censimento Istat relativo al 1999, la componente privata di tali entrate era maggiore di quella delle Pubbliche Amministrazioni; tuttavia, quei dati non sono recenti e comunque variano a seconda delle tipologie giuridiche delle ONP e del loro settore di operatività. A oggi sappiamo che il segmento imprenditoriale del nonprofit italiano, approssimato dalle cooperative sociali, dipende fortemente dal fatturato riferibile al settore pubblico. Questa descrizione sintetica suggerisce che il mondo nonprofit, nel quale Banca Prossima ricerca i propri clienti, è potenzialmente molto ampio; ma bisogna considerare tre fattori che qualificano questo giudizio. Il primo è che all ampiezza numerica corrisponde una estrema granularità della gran parte di questo mondo, nella cui componente più marginale si trovano senz altro casi di minima rilevanza economica. Il secondo è che buona parte del segmento più frammentato (ancorché di qualche rilevanza), già di per sé non semplice da raggiungere, ha una relazione semplificata ed economicamente marginale con il sistema bancario. Infine, la componente più ampia e solida del mondo nonprofit aveva già alla nascita di Banca Prossima relazioni bancarie, sia con il gruppo che con altri istituti, di non facile sostituzione; per esempio, contratti di debito a medio-lungo termine ovvero polizze di assicurazione la cui portabilità è limitata, o servizi nei quali la banca e il gruppo Intesa Sanpaolo non hanno un vantaggio competitivo sufficiente a sfruttare la portabilità esistente. È quindi pensabile che il mondo nonprofit censito, ma non raggiungibile a un costo ragionevole rispetto al beneficio, non sia trascurabile. Questo consiglia di valutare cum grano salis i dati sulle quote di mercato misurate in termini di clienti. Valutazione dell importanza socio-economica Servendo il Terzo Settore, Banca Prossima copre strutturalmente una porzione dell economia, appena descritta nelle sue linee essenziali; è legittimo chiedersi quanto essa sia socialmente ed economicamente rilevante e qui esplicitiamo alcune considerazioni in merito. La rilevanza economica emerge dalla descrizione precedente e può essere sintetizzata ricordando che: i semplici numeri del mondo nonprofit, sopra riassunti ( organizzazioni, lavoratori, 67 mld di entrate, etc.) dipingono una realtà tutt altro che secondaria nel panorama economico; il settore nonprofit opera in modalità labor intensive cosa di per sé desiderabile in un Paese a disoccupazione o inoccupazione alte e concentrate ed esprime un alta domanda di lavoro dipendente; inoltre esso aggiunge a tale domanda una robusta componente di lavoro volontario, che riguarda una quota rilevante della popolazione, ne eleva il tasso di attività (in un accezione ampia) e ne migliora la qualità della vita. Socialmente, va aggiunto che parte del settore nonprofit (specificamente: il segmento imprenditoriale, sul quale sono disponibili maggiori informazioni) ragiona e opera in modalità labor friendly, nel senso che all alta intensità di lavoro si accompagna un mix di lavoratori maggiormente qualificato e femminile e un atteggiamento strutturalmente favorevole al lavoro. Questo è documentato con riferimento principale alle cooperative sociali in varie indagini sulla soddisfazione e la remunerazione dei lavoratori del Terzo Settore: si tratta di lavori scientifici che distinguono l effetto su remunerazione e soddisfazione della forma organizzativa (profit o nonprofit) escludendo altri fattori come il settore di attività, la dimensione dell impresa etc., che incidono sulle stesse variabili 8 ; tradizionalmente il mondo nonprofit popola comparti di servizi alla persona che rientrano nel perimetro convenzionale del welfare; le Pubbliche Amministrazioni, che forniscono o commissionano una notevole parte di tali servizi, stanno parzialmente ritirandosi da questo ruolo e 7 Fonte: Fondazione Unicredit, Ricerca sul valore economico del Terzo Settore in Italia, Milano, Per una rassegna rapidissima, v.p.es. C. Borzaga e L. Fazzi, Le imprese sociali, Carocci 2011, pp.98 ss. 9

12 i privati si dovranno quindi rivolgere in misura crescente al Terzo Settore per le loro necessità. Questo contribuisce alla realizzazione del principio di sussidiarietà, secondo cui le attività di interesse del cittadino devono essere svolte al livello organizzativo più vicino possibile ad esso, compatibilmente con l efficacia ed efficienza del servizio. Il presidio del welfare tradizionale da parte del nonprofit difficilmente costituirà un forte motore di crescita si tratta di un mercato in ristrutturazione e le tendenze più innovative del Terzo Settore vanno probabilmente ricercate in aree più di confine ma comunque si tratta di un segmento fondamentale per la performance economica e soprattutto per la coesione sociale del Paese. Questo introduce il tema della rilevanza sociale del nonprofit, che è strettamente connessa a quella economica ma più ampia di essa perché: una stima di utenza del Terzo Settore raggiunge i 26,4 milioni di persone (ovvero circa il 45% della popolazione) 9 ; una stima riferita solo al segmento nonprofit di natura imprenditoriale si posiziona sui 5 milioni di utenti 10 ; in particolare, il volontariato italiano è descrivibile con la cifra di 5,5 milioni di persone desumibile dall indagine multiscopo (Istat, 2012) nella parte sull impegno del tempo delle famiglie, riferita al Il censimento 2012 restituisce una stima inferiore, di 4,8 milioni di italiani che svolgono attività di volontariato nelle ONP del Paese. Possiamo concludere che poco meno del 10% della popolazione italiana (di età compatibile con l attività) sia coinvolto in schemi di lavoro volontario; le aree principali di presenza del nonprofit sono tutte di alto interesse sociale: per il nonprofit di natura imprenditoriale si tratta di assistenza sociale (26%), sanitaria (4%), sociosanitaria (15%), educazione istruzione e formazione (33%, includendo in questa categoria anche la formazione universitaria e la ricerca scientifica), tutela dell ambiente (3%), turismo sociale, valorizzazione del patrimonio culturale e altre attività 12 ; esiste inoltre anzi, è maggioritario nei numeri anche se forse meno rilevante economicamente un nonprofit non imprenditoriale ma di grande importanza sociale, riferito all universo di associazioni, fondazioni, comitati e altre forme di organizzazione civile che costituiscono il tessuto civile intermedio della società. Possiamo prendere la differenza fra le due stime di utenza del Terzo Settore (menzionate due alinea sopra il presente), pari a circa 20 milioni di persone o il 33% della popolazione, come stima grezza di quale sia la rilevanza sociale di questa parte del Terzo Settore. Non a caso molti economisti, sociologi e scienziati politici 13 hanno usato la densità di associazioni della società civile come misura in qualche caso diretta, unica o preponderante del capitale sociale di una comunità. 9 Forum del Terzo Settore, Libro Verde sul Terzo Settore, 2010, p P. Venturi, F. Zandonai, a cura di, L impresa sociale in Italia, II Rapporto Iris Network, L Annuario Statistico Italiano riportava per il 2008 una cifra complessiva molto simile. 12 Tutte le cifre si riferiscono alle imprese sociali considerate nel rapporto citato alla nota V.p.es. R. Cartocci, Mappe del tesoro. Atlante del capitale sociale in Italia, Il Mulino

13 Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo Stakeholder: azionisti Risultati

14 Sommario INTRODUZIONE... 4 I RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI Dati di sintesi a fine Focus sulla clientela Il credito per finalità di solidarietà e sviluppo UNA EXPERTISE A SUPPORTO DEGLI AZIONISTI UN ASSET PER LA COMUNICAZIONE FINANZA E FILANTROPIA

15 Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo nel 2013 Cariche Felice Scalvini Gian Paolo Barbetta Ugo Campagnaro Marco Demarie Mauro Magatti Antonio Mandelli Carlo Secchi (*) Presidente (*) Il mandato del prof. Secchi è scaduto il 19 marzo

16 INTRODUZIONE Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo di Banca Prossima redige annualmente, in applicazione dell art. 34 dello statuto della Società, un rapporto relativo ai progetti e alle attività svolte dalla Banca, con particolare riferimento a quelli che scaturiscono dalle indicazioni elaborate dal Comitato medesimo nell ambito delle responsabilità affidategli. Al fine di rendere più fruibile la lettura, la rappresentazione dell attività svolta nel 2012 da Banca Prossima a favore degli stakeholder è articolata in tre distinte relazioni: Missione e identità, Clienti e Azionisti. Il presente documento, indirizzato agli azionisti di Banca Prossima, è stata redatto dal Comitato di Solidarietà e Sviluppo con il supporto delle strutture interne della banca. Come è noto, che la compagine societaria di Banca Prossima è composta da: Intesa Sanpaolo (71,67%), Compagnia di San Paolo (11,25%), Fondazione Cariplo (11,25%) e Fondazione Cariparo (5,83%). La volontà comune degli azionisti è massimizzare, quantitativamente e qualitativamente, il ruolo di Banca Prossima a servizio dell economia sociale italiana. Inoltre, la Banca è considerata un utile piattaforma per condividere informazioni sul Terzo Settore, oltre che una risorsa integrabile nelle strategie di ciascuno, secondo la missione e lo stile operativo propri di ciascun azionista. In particolare, la Società persegue i seguenti obiettivi nei confronti dei propri azionisti: Per quanto riguarda il Gruppo Intesa Sanpaolo: o ampliare e qualificare il servizio al mondo del nonprofit, in quanto segmento socialmente rilevante dell economia; o mettere a disposizione di tutte le banche del gruppo la capacità di Banca Prossima di valutare il merito creditizio del Terzo settore o partecipare alla comunicazione sociale del gruppo, sia verso l esterno che all interno; Per quanto riguarda le Fondazioni azioniste: o incrementare le conoscenze reciproche del mondo nonprofit; o coltivare sinergie a sostegno del Terzo Settore; o sviluppare azioni innovative congiunte. 4

17 I RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI L anno 2013 è stato ancora caratterizzato da una debolezza della situazione economica dell Eurozona che continua a rallentare l avvio di un percorso di uscita dalla fase recessiva. Nel contesto italiano ancora incerto, in cui è proseguita la flessione della produzione industriale e permangono tensioni sul fronte occupazionale, i risultati di Banca Prossima evidenziano comunque una crescita dei proventi operativi netti per quanto in parte controbilanciati dagli effetti della crisi che hanno portato a un incremento delle rettifiche su crediti. La banca, come definito nei piani previsionali, nell ultimo trimestre del 2013 ha variato le quote di distacco portandole al 100%, assorbendo così tutti i costi del personale. I risultati di fine esercizio consentono un ulteriore rafforzamento patrimoniale della banca; in particolare, si segnala che la destinazione degli utili consentirà non solo di alimentare la riserva legale ma ha anche di continuare il percorso di ricostituzione di parte delle riserve sovrapprezzo anticipate dagli azionisti al Fondo per lo sviluppo e l impresa in fase di avvio della banca. Evento di rilievo nel 2013 è stata l autorizzazione della Banca d Italia a utilizzare ai fini prudenziali il sistema interno per la valutazione del rischio di credito per il segmento SME Retail e il segmento Corporate. Questo passaggio ha consentito un significativo miglioramento dei coefficienti prudenziali. 5

18 1. Dati di sintesi a fine 2013 Le principali voci di conto economico, esposto in forma riclassificata sintetica, di stato patrimoniale nonché delle strutture operative della banca registrate a fine 2013 sono riportate nella seguente tabella. Tali numeri fotografano la situazione di Banca Prossima alla chiusura del suo quinto esercizio di attività. In un contesto di mercato ancora caratterizzato dalla debolezza della ripresa economica, Banca Prossima ha chiuso l esercizio 2013 con un utile di 2,7 milioni di euro rispetto all utile di 6 milioni registrato nel La dinamica su base annua ha beneficiato sia dell incremento degli interessi netti, ascrivibile alla crescita delle masse intermediate, sia dell incremento dei ricavi commissionali sostenuto soprattutto dal comparto conti correnti. Si evidenzia, inoltre, un aumento dei costi derivante principalmente dalla variazione della quota degli oneri del personale a carico della banca. Il risultato della gestione operativa, quale effetto dei fenomeni sopra rappresentati, è pari a 17 milioni in crescita di 2,3 milioni rispetto all esercizio precedente. Gli effetti della crisi hanno inciso sulle rettifiche su crediti che risultano a fine 2013 pari a 11,5 milioni. 6

19 Le imposte, pari a 2,6 milioni di euro, includono anche il beneficio IRAP conseguente alla deduzione delle rettifiche nette e perdite su crediti verso clientela (introdotto dalla L. 147/2013) pari a 0,6 milioni di euro. Attività finanziarie della clientela Al termine del 2013 le attività finanziarie della clientela (al netto della raccolta indiretta della clientela istituzionale) hanno raggiunto i milioni di euro, con un incremento di 364 milioni di euro da inizio anno grazie alla raccolta diretta. La consistenza della raccolta diretta da clientela, pari a milioni, ha registrato un incremento del 43,2% rispetto a fine dicembre 2012 riconducibile sia ai conti correnti sia ai buoni di risparmio, che rappresentano la forma tecnica preferita dalla clientela date le caratteristiche di estrema liquidità. Al 31 dicembre 2013 la raccolta indiretta (al netto della clientela istituzionale) è risultata pari a 934,9 milioni, presentando un decremento di 58 milioni (-5,8%) rispetto a quanto registrato al 31 dicembre Il deflusso è da ricondursi principalmente alla componente amministrata. Crediti verso clientela I crediti verso clientela a fine anno hanno raggiunto milioni di euro, registrando un flusso netto positivo rispetto al 31 dicembre 2012 pari a 163 milioni (+16,5%). La dinamica rilevata è stata determinata soprattutto dal comparto a medio lungo termine. Per quanto riguarda i termini di composizione, a fine 2013 prevalgano ancora le forme di conti correnti e di anticipazioni e finanziamenti e l incidenza dei mutui risulta in aumento. I medesimi, che hanno raggiunto i 494 milioni di euro (+31,3%), sono caratterizzati da crediti erogati principalmente a favore di Residenze Socio-Assistenziali e Cooperative Sociali. Il credito anomalo è in crescita in relazione al propagarsi degli effetti della crisi finanziaria dell economia reale nonché all incremento degli attivi della banca. Crediti verso clientela: qualità del credito Al termine del 2013 i crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore ammontano complessivamente a circa 32,1 milioni di euro, risultando in aumento di 12,6 milioni di euro rispetto a dicembre Il grado di copertura è del 30,6% in aumento del 6,6% rispetto all anno precedente (24,0%). Tale evoluzione risente del passaggio di un operazione rilevante che nel 2012 risultava classificata senza sacrificio economico tra i crediti ristrutturati e nel 2013 è stata svalutata e classificata a incaglio. Il complesso dei crediti deteriorati netti rappresenta, al 31 dicembre 2013, il 2,8% dei crediti verso clientela, incidenza in aumento rispetto a dicembre 2012 (2%) ma molto inferiore alla media del sistema bancario (7,7%); ciò probabilmente ha radici nelle caratteristiche strutturali del mondo nonprofit, coerentemente col fatto che anche altre banche che finanziano il nonprofit hanno una bassa incidenza del credito deteriorato. 7

20 Posizione interbancaria netta La posizione interbancaria netta al termine del 2013 pari a 413,5 milioni risulta in crescita (+280,2 milioni) rispetto alle consistenze registrate al 31 dicembre precedente. La dinamica è riconducibile soprattutto alla crescita della raccolta con clientela. In tale contesto si segnala la crescita dei debiti per finanziamenti BEI per 60 milioni. 2. Focus sulla clientela Il principale obiettivo di Banca Prossima è quello di facilitare l accesso al credito a tutte le Organizzazioni Nonprofit, piccole e grandi. A fine 2013 le organizzazioni affidate da Banca Prossima sono 6.000, in crescita del 14,3% rispetto a fine Tipologia di clienti La seguente tabella riporta la composizione della clientela della banca per tipologia giuridica al 31 dicembre dicembre 2013 Numero clienti % Associazioni % Coop. Sociali % Enti Religiosi % Istituzionali 2 0% Fondazioni 831 3% Altro % Totale complessivo % Le ONP sono diverse per tipologia giuridica e per missione, oltre che per modus operandi, e quindi hanno particolari e specifiche necessità di servizi bancari (e non). A titolo di esempio, le fondazioni di erogazione hanno di solito minime necessità di credito mentre richiedono un servizio sofisticato di gestione del patrimonio e dei pagamenti; le cooperative sociali tipicamente richiedono servizi di pagamento e credito in 8

21 varie forme; gli enti religiosi possono richiedere tutti i servizi, sconfinando in campi contigui a quello bancario (p.es. legale, immobiliare) a seconda delle circostanze. Fasce di affidamento per importo Il 22,5% dei clienti totali della banca a fine 2013 risulta affidato. La distribuzione per fascia di affidamento è la seguente: dicembre 2013 fasce di affidamento numero clienti accordato medio >= 10 mln >= 5 mln < 10 mln >= 1 mln < 5 mln >= 200 mila < 1 mln >= 50 mila < 200 mila >= 30 mila < 50 mila <= 30 mila TOTALE Il 73,2% della clientela ha un affidamento inferiore ai , il 39,9% al di sotto dei L ammontare maggiore dei crediti è invece detenuto dal 33,7% dei clienti. Tale situazione testimonia sia lo sforzo che la Banca profonde per facilitare l accesso al credito anche alle organizzazioni più piccole, sia la volontà di accreditarsi gradualmente anche ai tavoli con maggior vocazione corporate. Fasce di affidamento per tipologia di clienti Le cooperative sociali e gli enti religiosi rappresentano quasi il 51% dell ammontare del totale accordato e il 48% circa dei clienti affidati. Il rapporto tra accordato e utilizzato (cassa e firma) pari al 67% è indice di un potenziale ancora da realizzare. Forma giuridica Accordato Deliberato Totale dicembre 2013 Utilizzo Totale Utilizzo BT Utilizzo MLT Utilizzo Firma Associazioni Coop. Sociali Enti Religiosi Istituzionali Fondazioni Altro Totale complessivo

22 3. Il credito per finalità di solidarietà e sviluppo Il Fondo fronteggia gestionalmente i rischi derivanti dagli impieghi per finalità di solidarietà e sviluppo che la Banca può erogare a favore di soggetti che risulterebbero non avere, o avere insufficiente accesso al credito secondo linee di impiego tradizionali. La classificazione del credito e il relativo impegno potenziale del Fondo avviene in fase di delibera ed è effettuata a livello di controparte e con esclusione degli Enti Religiosi, così come previsto dall apposito regolamento del fondo. Al 31 dicembre 2013 risultano in essere 502 controparti (349 al 31 dicembre 2012) per un totale deliberato pari a 56,3 mln di euro (45 mln di euro al 31 dicembre 2012). Le controparti entrate dell anno sono state 387 per un totale deliberato di 52,2 milioni di euro a fronte di 234 uscite pari ad un deliberato di 40,3 mln di euro. La percentuale di impegno potenziale da parte del Fondo è del 63,8% (52,1% al 31 dicembre 2012), pari a 15,3 mln di euro. Nelle seguenti tabelle si riporta la composizione geografica e la composizione per specie giuridica del numero di posizioni fronteggiate dal Fondo. 10

23 UNA EXPERTISE A SUPPORTO DEGLI AZIONISTI Banca Prossima costituisce un centro di expertise per gli azionisti; per quanto riguarda il gruppo Intesa Sanpaolo, ciò si riflette soprattutto sulla gestione del rischio di credito. La valutazione della qualità creditizia della controparte viene sintetizzata in una misura, il rating, che ne riflette la probabilità di insolvenza con un orizzonte temporale di un anno, calibrata su un livello medio del ciclo economico. I rating costituiscono, oltre che uno strumento diretto di gestione e controllo del credito, un elemento primario per il controllo direzionale dei rischi creditizi, realizzato e gestito dalla Capogruppo attraverso un modello di portafoglio che sintetizza le informazioni sulla qualità dell attivo in indicatori di rischiosità, tra cui la perdita attesa e il capitale a rischio. Il Terzo Settore si presenta come un coacervo di realtà fortemente eterogenee fra loro. Lo svolgimento di attività sociali e la non distribuzione di utili rappresenta l elemento di distinzione rispetto al portafoglio profit, che è invece identificato dall esercizio dell attività a fini lucrativi. In questo contesto, per la valutazione del portafoglio nonprofit, Banca Prossima è stata dotata dal suo avvio di uno strumento specialistico denominato Giudizio Strutturato nonprofit che si aggiunge a, ma non sostituisce, i modelli di rating regolamentari adottati dal Gruppo. Nel corso degli anni Banca Prossima, con la collaborazione delle competenti funzioni di Capogruppo, ha sostenuto rilevanti investimenti in tecnologia, metodologia e formazione finalizzati a implementare lo strumento e migliorarne la robustezza dei risultati. La riconosciuta validità dello stesso ha portato a estendere a tutte le realtà del gruppo lo stesso iter attribuendo così a Banca Prossima il ruolo di unico soggetto idoneo al calcolo del rating delle controparti nonprofit all interno del Gruppo. Tale riassetto organizzativo ha prodotto due effetti positivi: l omogeneizzazione della valutazione del merito creditizio di tutte le organizzazioni non profit gestite dal Gruppo e la canalizzazione di buona parte del credito erogato a favore del Terzo Settore verso Banca Prossima. Quest ultimo fattore, in fase di rollout del credito, ha permesso di ri-valutare con strumenti adeguati diverse esposizioni in essere presso le banche rete portando, ove opportuno, a ristrutturazioni e/o rientri che hanno consentito di contenere i rischi creditizi del Gruppo. Nel dicembre 2013 lo sforzo congiunto di sviluppo e applicazione dei modelli di rating da parte di Banca Prossima e di Capogruppo è stato riconosciuto dalla Banca d Italia che ha autorizzato Prossima a utilizzare il sistema di rating interno integrato dal Giudizio Strutturato nonprofit per la valutazione del rischio di credito e per il calcolo del capitale a rischio a fronte degli affidamenti di tutte le controparti non profit del Gruppo. Inoltre, le misurazioni svolte dalle funzioni di controllo rischi di Capogruppo hanno evidenziato che nel 2013 i modelli di rating regolamentari e il Giudizio Strutturato nonprofit, se fossero stati utilizzati separatamente, avrebbero dato indicazioni divergenti riguardo alla rischiosità per circa due terzi delle controparti. Il riconoscimento delle attività di vigilanza della qualità del Giudizio Strutturato Non Profit e le evidenze sulle performances divergenti tra i modelli di rating regolamentari e il Giudizio Strutturato nonprofit nella misurazione del rischio di credito delle controparti non profit hanno ulteriormente rafforzato in Prossima la convinzione che il settore non profit necessiti di modelli di rating esclusivi e dedicati. Prossima ha quindi deciso di continuare a rafforzare il suo investimento di energie e risorse in affiancamento alle funzioni di Capogruppo in attività di sviluppo nel corso dei prossimi 2 anni. Si ritiene comunque corretto sottolineare che la capacità della banca di acquisire i clienti nuovi in senso stretto (cioè che non avevano precedenti contatti nel Gruppo) permane più elevata, anzi crescente negli anni, rispetto ai clienti ereditati dalle banche rete. In particolare nel 2012 la prima rappresenta circa il 77% dei flussi e la restante il 23% (vedi tabella sottostante). Ciò conferma anche la capacità di Banca Prossima di realizzare prodotti, servizi e iniziative che consentono di rafforzare il proprio ruolo di banca di riferimento per il Terzo Settore e come tale di rappresentare un vantaggio competitivo per il Gruppo Intesa Sanpaolo. 11

24 Tabella: flusso mensile acquisizione clienti dicembre 2012 dicembre 2013 Oltre al supporto del Gruppo in senso strettamente operativo, sopra illustrato, Banca Prossima costituisce in sé un importante elemento della responsabilità d impresa (CSR, corporate social responsibility) del Gruppo. Il supporto al settore nonprofit è codificato all interno del Codice Etico del gruppo Intesa Sanpaolo come uno dei modi in cui si esplica la responsabilità sociale del gruppo stesso; poiché Banca Prossima è il principale presidio di tale supporto, la Banca è presente con continuità, dalla sua nascita, nei bilanci sociali del Gruppo Intesa Sanpaolo a cui contribuisce per la documentazione testuale e quantitativa della materialità (cioè della rilevanza per le decisioni e le azioni del gruppo). In alcuni contesti internazionali presso contatti delle controllate estere del gruppo questa esperienza è stata illustrata localmente come esempio di buona pratica di responsabilità sociale. 12

25 UN ASSET PER LA COMUNICAZIONE Per promuovere Banca Prossima sul territorio nazionale sono stati organizzati 10 incontri con le onp. Tra i temi trattati: nonprofit, efficienza, sostenibilità: tra questi in particolare si evidenziamo due eventi (Roma e Milano) organizzati in partnership con il G.S.E. sul tema dell efficientamento energetico; fare rete nel nonprofit; accesso al credito del Terzo Settore; la fiscalità degli enti nonprofit alla luce delle ultime novità legislative; il welfare di comunità; crowdfunding: da segnalare in merito l accordo siglato tra Fondazione Cariplo e Banca Prossima presentato tramite conferenza stampa nel mese di febbraio finalizzato a sostenere l housing sociale tramite l integrazione del fondo perduto (bandi) con il finanziamento comunitario (Terzo Valore). Ognuna di queste iniziative è stata organizzata in parte come un evento di formazione, in parte come una presentazione più commerciale di Banca Prossima e dei suoi prodotti. Inoltre, l ampia articolazione geografica degli incontri ha costituito l occasione per approfondimenti interni, fra Direzione e Rete, circa il mercato del territorio, l organizzazione e le performance dei team locali. Infine, il 4 dicembre del 2013, presso l Aula dei Gruppi Parlamentari, ACRI, Assifero, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo, Fondazione con il Sud, Alleanza delle Cooperative Italiane, Forum del Terzo Settore, Banca Prossima hanno firmato il Manifesto: Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore. Trattasi di un appello aperto a tutti coloro che - da punti di vista diversi - hanno un ruolo nella crescita del terzo settore, e sentono la responsabilità di coordinare gli sforzi e di mettersi a disposizione di un disegno strategico condiviso. L evento darà vita nel 2014 a una serie di incontri di progettazione condivisa sul territorio con l obiettivo di far incontrare le migliori idee e tutti gli strumenti di supporto disponibili. Nel corso dell anno Banca Prossima ha continuato a sviluppare legami e proposte anche in ambito europeo, in parte tramite la sua presenza all interno del GECES (gruppo di esperti che supporta la Commissione Europea soprattutto sulla Social Business Initiative). In particolare, la Banca è stata apprezzata all interno dell Unione Europea non solo per i fattori distintivi che la caratterizzano dalla sua nascita (fondo di solidarietà, Giudizio Strutturato non profit,..) ma anche per progetti e i prodotti sviluppati in questi anni, primo tra tutti Terzo Valore. Banca Prossima, unica rappresentante dei grandi gruppi italiani bancari, ha contribuito nel fornire all Europa una overview delle buone pratiche del Terzo Settore italiano. Ciò ha dato vita ad un serie di incontri e confronti con attori del nonprofit europeo che continueranno e si consolideranno nel Dal nucleo dei partecipanti italiani al GECES è nato un gruppo di persone esperte di Terzo Settore che interagiscono, essenzialmente come consulenti, con il Ministero del Lavoro e in particolare con la struttura che ha la responsabilità di vigilare sul Terzo Settore in sostituzione dell'agenzia apposita, cancellata dal governo Monti a fine Banca Prossima partecipa con un proprio collaboratore che si coordina con l'amministratore Delegato. Infine, nell'estate 2013 il G8, per iniziativa della presidenza inglese (Cameron), ha costituito un gruppo di lavoro a livello politico sull'investimento d'impatto. La governance di questo gruppo è stata precisata a fine 2013; l'italia fornisce un "gruppo di contatto" di tre persone, che si appoggiano su un advisory group di una ventina di persone; l'advisory group genera poi "gruppi di lavoro" tematici. La Banca partecipa all'advisory group con il proprio Amministratore Delegato e ai gruppi di lavoro con due collaboratori. 13

26 FINANZA E FILANTROPIA La banca ha consolidato e sviluppato nuovi strumenti di finanza comunitaria. La crisi del welfare pubblico mette a rischio l intera società a partire dalle categorie più fragili: bambini, giovani, anziani, disabili e malati. È necessario mobilitarsi per recuperare risorse che la nostra società sembra incapace di valorizzare per costruire un nuovo welfare di comunità. Un nuovo sistema sociale necessita di nuovi strumenti finanziari che agevolino e rafforzino il legame tra sostenitori privati e impresa sociale. Anche le Fondazioni (ex bancarie, di erogazione e d impresa), in un contesto di risorse limitate e bisogni crescenti, stanno rivedendo le modalità di intervento in modo da rendere più efficace la loro azione. In particolare, alcune stanno rinunciando ai micro-interventi, che spesso andavano a coprire le spese correnti delle organizzazioni, per sostenere gli investimenti in progetti sostenibili di lungo periodo. In questo scenario la Filantropia può creare un importante sinergia con la Finanza: la capacità di valutare il merito sociale dell iniziativa incontra la capacità di valutarne la sostenibilità; la conoscenza del territorio incontra la volontà di rafforzare il legame con lo stesso; l interesse a mobilitare le risorse delle comunità incontra nuovi strumenti di finanza. In questo contesto Banca Prossima (con la collaborazione della Fondazione FITS!) ha sviluppato e promosso il Laboratorio dello Sviluppo delle Comunità che ha come obiettivo quello di aggiungere valore sociale ad ogni tipo di attività finanziaria (deposito o investimento) attraverso l ottimizzazione degli investimenti e la massimizzazione dei risultati, la creazione di modelli di crescita comunitaria e l aumento dell efficacia delle donazioni. La trasformazione della raccolta in attivatore di valore sociale è l obiettivo che la banca vuole condividere con l investitore che assumerà così il ruolo di sostenitore di progetti comunitari. Il privato che investe parte del proprio portafoglio negli strumenti finanziari del Laboratorio dello Sviluppo della Comunità non cerca solo un rendimento economico ma anche un impatto sociale. Nell accettare un rendimento più contenuto rispetto a quello medio del mercato l investitore diventa parte attiva nella costruzione di un welfare comunitario sostenibile. Gli strumenti finanziari del Laboratorio dello Sviluppo di Comunità sono: Terzo Valore: ( è la piattaforma online che consente alle Organizzazioni nonprofit di ricevere in prestito le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti direttamente dai cittadini o da persone giuridiche senza l intermediazione di banche. Tecnicamente si tratta di un mutuo tra un prestatore persona fisica o giuridica e una ONP (con durata da 12 a 120 mesi) per un importo massimo di euro. I prestatori privati accettano una remunerazione modesta del loro prestito, e godono della garanzia del capitale offerta da Banca Prossima; i principali risultati includono 32 progetti finanziati, per un totale attorno a 5,7 mln, con circa 500 prestatori e una riduzione di oneri per interessi stimabile in 500 mila. Titoli per lo Sviluppo delle Comunità (Ti.S.Co): è un emissione obbligazionaria finalizzata a costituire provvista da utilizzare per prestiti a soggetti operanti nel Terzo Settore. La destinazione dei fondi raccolti a progetti vicini alla sensibilità delle comunità consente di emettere le obbligazioni a tassi inferiori a quelli normali e di trasferire il beneficio a favore delle ONP. Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha emesso nel 2013 il primo titolo obbligazionario Serie Speciale Banca Prossima. Il titolo è stato collocato da Intesa Sanpaolo, dalle banche della Divisione Banca dei Territori e da Banca Prossima, con un tasso inferiore ai tassi di mercato di obbligazioni di Gruppo di pari durata. Tramite Banca Prossima i fondi raccolti dal collocamento ( ) diventano finanziamenti alle organizzazioni nonprofit e il minor rendimento dell obbligazione corrisponde al risparmio di interessi delle organizzazioni sui finanziamenti concessi. Credito per lo Sviluppo di Comunità (Cre.S.Co.) è un deposito di un partner della Banca che consente la creazione di un fondo di garanzia, con importo minimo di 1 milione e moltiplicatore massimo 4, a sostegno dei finanziamenti della durata massima di 10 anni erogati a favore di 14

27 organizzazioni nonprofit, costituite anche in forme aggregate, attive da almeno due anni o neo costituite a seguito di progetto di fusione o integrazione tra enti già esistenti. L obiettivo di CreSCo è quello di favorire il progresso e lo sviluppo di specifici settori d intervento sociali determinati congiuntamente tra il partner e Banca al fine di valorizzare quelle risorse, molto spesso erogate a fondo perduto, ampliandone il valore sociale generato. Nel 2013 Fondazione Vodafone ha depositato presso Banca Prossima 1 milione di euro al fine di sostenere iniziative di consolidamento e/o sviluppo di attività a favore della comunità civile nei seguenti ambiti: o o o sviluppo dell'utilizzo delle tecnologie come strumenti per il miglioramento della qualità dei servizi delle ONP sostegno all occupazione nel Terzo Settore con particolare attenzione all emancipazione e promozione delle donne e dei giovani nel mondo lavorativo sviluppo del Terzo Settore con particolare attenzione alle ONP del Sud Italia quale occasione di riduzione dei rischi di esclusione sociale e civile e la creazione di occupazione. Le organizzazioni nonprofit potranno richiedere finanziamenti fino al 70% del costo sostenuto e documentato (iva esclusa), di importo variabile fra e euro, con durata da 24 mesi fino ad un massimo di 60 mesi. Anche in questo percorso tra il valore del dono e il sostegno del credito si sta esprimendo la sinergia tra Banca Prossima e le Fondazioni socie. 15

28 Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo Stakeholder: clienti Risultati

29 Sommario INTRODUZIONE... 4 IL VALORE SOCIALE DI BANCA PROSSIMA PER IL NONPROFIT Obiettivi specifici... 5 Obiettivi di impatto... 5 Aumento dell inclusione: credito... 5 Il processo di credito e il rating... 5 Il Fondo per lo sviluppo dell impresa sociale... 7 La politica di prodotto... 8 Aumento dell inclusione: raccolta e servizi... 9 Riduzione del costo dei servizi bancari Credito Raccolta Servizi Consulenza Relazioni Clientela della banca e metriche generali di valore

30 Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo nel 2013 Cariche Felice Scalvini Gian Paolo Barbetta Ugo Campagnaro Marco Demarie Mauro Magatti Antonio Mandelli Carlo Secchi (*) Presidente (*) Il mandato del prof. Secchi è scaduto il 19 marzo

31 INTRODUZIONE Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo di Banca Prossima formula annualmente, in applicazione dell art. 34 dello statuto, un rapporto circa i progetti e l attività svolta dalla Banca e gli interventi effettuati dal Comitato stesso. Il Rapporto del 2012 è stato il primo ad avere dimensione e perimetro ampi, esponendo sinteticamente l attività della Banca nei suoi primi anni di operatività effettiva ( ). Dalla presentazione di quel Rapporto a un gruppo di stakeholders e altri osservatori sono emerse alcune indicazioni di cui le edizioni successiva hanno tenuto conto. Una conseguenza di questo processo è che questo Rapporto è ora diviso in segmenti, ciascuno dei quali adotta contenuti e linguaggio specifici per gli stakeholders a cui si rivolge. Il presente documento è pensato per lo stakeholder clienti, intendendo con questo termine sia l intero mondo nonprofit al quale la Banca si rivolge sia specificamente gli enti del Terzo Settore con cui la Banca ha un rapporto in essere. Nella presente redazione le informazioni sono aggiornate al Una presentazione complessiva della missione, dell identità e degli stakeholders di Banca Prossima è rinvenibile in un documento apposito. Il Rapporto nella sua globalità è quindi composto da quella presentazione introduttiva, da questo documento rivolto alla clientela effettiva e potenziale, e dagli analoghi documenti rivolti agli azionisti e ai dipendenti. I redattori del Rapporto il Comitato di Solidarietà e Sviluppo e la struttura interna di Banca Prossima che lo ha supportato nella scrittura daranno il benvenuto a ogni commento proveniente dal settore o dalle altre entità e persone con cui il nonprofit ha rapporti operativi o ideali. 4

32 IL VALORE SOCIALE DI BANCA PROSSIMA PER IL NONPROFIT Questo capitolo esplora la creazione di valore sociale da parte di Banca Prossima per il Terzo Settore. Intendiamo i termini in senso generale: il valore sociale include quello economico e il Terzo Settore significa primariamente i clienti della Banca, ma anche il nonprofit complessivamente. Abbiamo scelto di perseguire la questione in due modi. Il primo è dettagliare alcuni obiettivi relativamente specifici che la Banca si è data rispetto al mondo nonprofit, raccontando come abbiamo cercato di raggiungerli e dove possibile quantificando qualche risultato ottenuto. Il secondo modo consiste nel contare, descrivere e analizzare la clientela della banca, notando che l estensione di tale clientela è un indicatore di valore sociale e specificamente di inclusione. I prossimi paragrafi rispecchiano queste due strategie. Essi non pretendono di rivelare un piano generale di creazione di valore sociale, né un immagine unitaria e integrata del risultato ottenuto dalla Banca in merito: nessuno dei due al momento esiste. Più modestamente elenchiamo alcuni principi che ci siamo dati e alcune iniziative che abbiamo perseguito, senza pretese di universalità. 1. Obiettivi specifici Banca Prossima ha orientato la propria creazione di valore per i clienti al perseguimento di alcuni risultati (outcome) che parevano utili e raggiungibili; le sezioni seguenti elencano questi obiettivi, dettagliano i modi attraverso cui essi sono stati di fatto perseguiti e forniscono alcuni elementi per la valutazione dei risultati. Obiettivi di impatto La Banca persegue i seguenti obiettivi nei confronti del mondo nonprofit: Aumentare l inclusività del credito e in generale dei rapporti bancari e finanziari, rispetto a quanto il mondo nonprofit aveva già o avrebbe avuto senza Banca Prossima; Ridurre i costi di approvvigionamento di risorse finanziarie e rendere più omogenei tali costi, per esempio dal punto di vista geografico; Fornire una controparte consulenziale: in materia finanziaria a 360, in materia non finanziaria su questioni specifiche; all interno di questo obiettivo, aiutare le organizzazioni nonprofit a interiorizzare e perseguire un percorso di sostenibilità; Aiutare le organizzazioni a creare più efficaci meccanismi di relazione con i loro interlocutori pubblici e privati. Di seguito dettagliamo i prodotti e servizi che la Banca sta progressivamente implementando per raggiungere tali obiettivi e descriviamo alcuni indicatori di raggiungimento degli scopi desiderati. Aumento dell inclusione: credito L obiettivo di aumento dell inclusività del credito è perseguito grazie alle caratteristiche del processo di credito, per esempio con il modello di rating, e con alcuni altri meccanismi descritti di seguito. Il processo di credito e il rating Nel gruppo Intesa Sanpaolo e nella gran parte delle banche la misurazione del rischio di credito fa ricorso a modelli di rating differenziati a seconda della natura giuridica, del segmento di operatività e della dimensione del cliente. Tali modelli consentono di sintetizzare la qualità creditizia della controparte in una 5

33 misura, appunto il rating, che ne riflette la probabilità di insolvenza 1. I rating calcolati sono inoltre raccordati alle classificazioni delle agenzie ufficiali (Fitch, Moody s, Standard & Poor s) per mezzo di una scala di equivalenza. Il rating è elemento essenziale del processo di concessione del credito. Insieme alla valutazione dei fattori mitiganti del rischio (garanzie, forme tecniche e clausole specifiche), esso concorre a definire la strategia creditizia, che è l insieme delle politiche commerciali e della gestione del credito (p.es. la frequenza di revisione degli affidamenti e le specificazione delle azioni di rientro). Nel gruppo Intesa Sanpaolo, questo processo è applicato ai segmenti Corporate, Small Business e Retail. L anagrafica di gruppo distingue, all interno dei vari segmenti, un portafoglio denominato Non Profit, che è un coacervo di realtà eterogenee ma caratterizzate dallo svolgimento di attività sociali istituzionalmente senza scopo di lucro. Per la valutazione del merito di credito delle controparti che appartengono a questo portafoglio, Banca Prossima e la funzione Risk Management di Intesa Sanpaolo hanno creato un modello, chiamato Giudizio Strutturato Non Profit, che si integra nei processi di rating adottati dal gruppo senza sostituirli. Il giudizio strutturato ha un ruolo specifico nel processo di attribuzione del rating. Specificamente, esso agisce da supporto per giustificare eventuali richieste di modifica del rating calcolato dalle procedure automaticamente. Tali modifiche avvengono all interno di un processo, normato da procedure di gruppo, che prescrive i limiti delle modifiche stesse. Questa modifica può essere migliorativa o peggiorativa e va sotto il nome di allineamento migliorativo (anche noto come override). L elemento caratterizzante del Giudizio Strutturato è riconoscere alle ONP che hanno punti di forza non segnalati dai modelli tradizionali, di accedere a un credito a cui non avrebbero avuto accesso, o di accedervi a condizioni migliori. Il rating non esaurisce l analisi dell inclusione creditizia, ma gli altri elementi tra cui la negoziazione che avviene fra responsabili della relazione e clienti circa la forma tecnica del credito e le sue precondizioni, l allineamento migliorativo sopra spiegato, o la discussione che ha luogo in Comitato Crediti per alcune proposte di importo maggiore si prestano meno bene a un analisi numerica. In particolare, l analisi degli allineamenti con i dati esistenti è resa problematica dal fatto che l esito del giudizio strutturato non è l unico strumento a supporto di una richiesta di miglioramento del rating calcolato dalle procedure automaticamente. In sintesi mentre i clienti profit hanno solo la correzione di errori (errate segnalazioni in Centrale Rischi, errati dati di bilancio, ) come supporto alla richiesta di miglioramento del rating calcolato automaticamente dal sistema, i clienti nonprofit hanno anche l esito del Giudizio Strutturato Nonprofit (GSNP). Nel corso del 2013 inoltre si sono verificate modifiche alle regole di calcolo dei rating che produrrebbero, nei dati di confronto con i risultati del GSNP, discontinuità attualmente in corso di analisi. Qualitativamente e in aggregato, il sistema di classificazione del merito di credito delle controparti in uso in Banca Prossima ha aumentato l accesso delle ONP al credito. Questo effetto è chiaro e quantificabile nell ordine del 30% per le ONP migliori dal punto di vista di ciò che distingue una ONP da un impresa profit, a cui il rating tradizionale è attagliato: per esempio l accesso a risorse non onerose o meno onerose (donazioni, mezzi dei soci, quote associative, contributi pubblici; volontari) o la governance (ampiezza della base associativa, coinvolgimento nelle decisioni ). A questo impatto se ne sovrappone un altro, meno facilmente quantificabile, che consiste nell impegno a "fare il credito migliore possibile", profuso in tutte le altre fasi del processo di credito (inclusi i contatti commerciali), grazie alla conoscenza specializzata del cliente e alla focalizzazione esclusiva della Banca e dei suoi collaboratori sul Terzo Settore. Il sistema di classificazione del credito di Banca Prossima è stato analizzato nel corso del dalla Banca d Italia, all interno della valutazione che l Autorità stava conducendo sulle procedure interne del gruppo Intesa Sanpaolo ai fini dell autorizzazione a impiegare modelli interni avanzati di valutazione del rischio (c.d. 1 Nel nostro caso, questa probabilità è riferita a un orizzonte temporale di un anno e calibrata su un livello medio del ciclo economico. L informazione sulla probabilità di insolvenza (PD, probability of default) deve poi essere integrata con una stima della perdita percentuale al netto dei recuperi in caso di insolvenza (LGD, loss given default). 6

34 sistema AIRB). A fine 2013, Banca Prossima è stata autorizzata a utilizzare il sistema di rating di gruppo, integrato dal GSNP, per la valutazione del rischio di credito e il calcolo del capitale a rischio a fronte degli affidamenti di tutte le controparti nonprofit del gruppo (non solo di quelle di Banca Prossima). Dal 2011 Prossima era peraltro già fornitore del rating per tutte le controparti nonprofit del gruppo. L autorizzazione AIRB ha comportato alcune modifiche organizzative al processo di credito, che si sono sovrapposte ad altre già in corso, che miravano soprattutto alla decentralizzazione delle delibere di credito di importo minore. La variazione più significativa riguarda le proposte di credito che hanno un rating al limite della non bancabilità, o importi limitati, per cui il meccanismo di allineamento/override del sistema automatico standard, basato sul giudizio strutturato nonprofit, non è più disponibile. Per i casi di importo limitato la banca sta già lavorando per affinare la capacità di stima del rischio di credito del GSNP con il fine di sostituire in toto il rating standard con il GSNP. Il Fondo per lo sviluppo dell impresa sociale Banca Prossima è vincolata dal proprio statuto ad agire come realtà bancaria di mercato, senza ricorrere a liberalità o politiche di prezzo tali da minare la sua sostenibilità o da introdurre elementi spuri nella sua azione commerciale. Lo statuto istituisce però il Fondo per lo Sviluppo dell Impresa Sociale, una riserva di capitale non distribuibile agli azionisti; essa assorbe le prime perdite su alcuni crediti, assegnati ex ante a esso 2, ed è quindi utilizzabile come strumento per l ampliamento dell accesso al credito. Il regolamento del Fondo è complesso, è stato rivisto nel 2012 ed è possibile che lo sia nuovamente nel caso ci siano variazioni statutarie in merito (possibili in vista di una generale semplificazione degli attuali meccanismi, che ne lascerebbe però sostanzialmente invariato l impianto concettuale). In generale il regolamento del Fondo ha finora previsto l assegnazione a esso solo di una parte degli importi concessi a un dato cliente e comunque ex post rispetto alla concessione. Tuttavia, la copertura complessiva da parte del Fondo implica che parte delle perdite connesse ad eventuali insolvenze transitano da poste patrimoniali non di competenza degli azionisti, esercitando quindi per la banca un effetto simile a quello di una garanzia. In questo senso il Fondo costituisce uno strumento di ampliamento dell accesso al credito; di fatto esso è stato impiegato tenendo conto del bilanciamento geografico e settoriale degli interventi effettuati, con sovrappeso nelle aree geografiche e nei comparti più vulnerabili. A fine 2013, il fondo (pari a 24 mln) era assorbito per un totale di 15,3 mln (il 64% della consistenza) che rappresenta circa il 27% del corrispondente accordato ( 56,3 mln) a 502 clienti. Le variazioni rispetto all anno scorso sono ampie, ma non perfettamente conoscibili a parità di perimetro, per effetto del nuovo regolamento approvato a fine 2012 (e applicato nel corso del 2013), che ha previsto fra l altro che la rendicontazione avvenga solo per cliente anziché per rapporto creditizio e ha escluso gli Enti religiosi dal raggio di applicazione del Fondo. La situazione dei crediti appoggiati al Fondo al 31 dicembre 2013 era quella mostrata nella tabella seguente. 2 Di fatto esso è stato inciso in un solo anno, il 2010, da perdite effettive di circa 30 mila. 7

35 Le classi di rischio rilevanti sono Medio (C), Medio-Alto (D) e Alto (E); le sottocategorie (1 debole/2 medio /3 forte) dipendono dai c.d. fattori mitiganti. Le variazioni rispetto agli anni precedenti richiedono un elaborazione pro forma, a causa della variazione di regolamento, e non sono al momento disponibili La politica di prodotto Tra i prodotti di credito su cui si basa l operatività ordinaria di Banca Prossima c è l anticipo di fatture e altre entrate. Questa forma tecnica, di per sé non innovativa nel contesto italiano, è stata però piegata ad usi specifici per risolvere in modo nuovo problemi specifici del mondo nonprofit. In particolare, ad esempio: Banca Prossima ha introdotto per prima, nel 2008, e poi ampliato, l anticipo del cinque per mille ; l elemento innovativo è stato costituito largamente dalla possibilità di anticipare somme non certe, sulla base del semplice numero di adesioni che forniscono insieme all esperienza degli anni precedenti la base per una stima dell ammontare anticipabile; nel 2011 è stata introdotta l iniziativa nota come salvastipendi (o Prossima stipendi ) e cioè un pacchetto, rivolto alle cooperative sociali, che permette loro di finanziare il pagamento corrente degli stipendi spesso pagati in ritardo a causa della lunghezza ed erraticità dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni scontando fatture, la cui controparte è tipicamente appunto costituita dalla PA. Questo strumento va a coprire un esigenza specifica precedentemente non risolvibile con un prodotto bancario ad hoc; il prodotto è supportato da una partnership con un confidi nazionale (Cooperfidi), ma in alcune aree del Paese è stato necessario sviluppare accordi con un partner locale (p.es. Fidicoop Sardegna); nel 2012, sempre in continuità con l utilizzo innovativo dello strumento dell anticipazione, è stato siglato un accordo che prevede lo smobilizzo di crediti già scaduti verso la Pubblica Amministrazione, un precursore di schemi successivamente introdotti allo stesso scopo con decisione governativa. In un caso, una finanziaria regionale (FinPiemonte) garantiva all 80% il credito scaduto delle ONP verso la PA; Banca Prossima anticipava tale credito avvalendosi della garanzia, consentendo così di smobilizzare poste che in precedenza rimanevano illiquide nei bilanci nelle ONP; ancora sulla stessa linea, sono state siglate convenzioni per esempio quella con AGIS Lombardia che permettevano l anticipo (per quote inferiori al 100%) di contributi pubblici di entità non nota con precisione nell ammontare, ma stimabile sulla base delle esperienze precedenti. Le novità introdotte nel 2013 sono state varie. Banca Prossima ha aderito, di concerto con il gruppo Intesa Sanpaolo, a iniziative di sistema come i protocolli sottoscritti o fra l ABI e le associazioni imprenditoriali per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione (plafond crediti PA ) e per finanziare investimenti (plafond Investimenti Italia ) grazie a provvista dedicata; 8

36 o fra ABI e Cassa Depositi e Prestiti per favorire l accesso al credito di ONP che avessero caratteristiche di piccola e media impresa, anche qui grazie a provvista dedicata; è stato introdotto un nuovo modello di servizio per il mondo religioso, con la costituzione di un team dedicato agli enti religiosi centrali, l introduzione di un nuovo c/c e di un offerta abbinata per conti parroco-parrocchia ; è stata sviluppata la gamma di finanziamenti a breve termine Prossima IMU, diretta ad agevolare il pagamento dell IMU dovuta dalle ONP sia laiche che religiose; è stato introdotto un nuovo schema di finanziamento a medio e lungo termine per favorire l efficienza energetica delle ONP. Questo programma presentato a un ampio pubblico in due convegni a Roma e Milano prevede una partnership fra Banca Prossima e una serie di ESCo (Energy Service Companies) nonché il patrocinio del GSE (il Gestore unico dei Servizi Energetici). Essenzialmente una ESCo convenzionata effettua una ricognizione presso la ONP interessata e propone un piano di efficientamento energetico, spesso basato sull installazione di pannelli solari, in grado di generare risparmi o anche di generare nuovi redditi con l immissione in rete dell energia in eccesso. Banca Prossima finanzierà l acquisto e installazione, calibrando i parametri del mutuo in modo che, per i primi anni, la rata pagata dalla ONP equivalga alle minori spese sostenute, in modo da rendere finanziariamente neutra l operazione complessiva. Passato il primo periodo, la ONP inizierà ad avere meno esborsi o incassare guadagni netti. Le istruttorie avviate nel 2013 sono una sessantina; sono state realizzate soluzioni di credito a medio e lungo termine accomunate dalla possibilità di personalizzare i piani di rientro, con due finalità diverse o o l iniziativa Obiettivo Equilibrio mira a rendere più sostenibile la struttura finanziaria delle organizzazioni che hanno bisogno di allungare le scadenze di parte del loro debito, anche fornito inizialmente da altre istituzioni; lo schema Obiettivo Ripresa sostiene i programmi di crescita con la personalizzazione del piano di ammortamento, anche in funzione dei flussi di rendimento dei progetti realizzati. Aumento dell inclusione: raccolta e servizi Tipicamente, le organizzazioni nonprofit italiane non soffrono di esclusioni radicali dal circuito dei pagamenti e le innovazioni introdotte nel sulla tracciabilità delle operazioni hanno sicuramente contribuito ad aumentare la bancarizzazione delle organizzazioni più granulari. Tuttavia, anche in Italia queste organizzazioni possono avere una gestione finanziaria rudimentale, quanto per esempio alla diffusione di sistemi di home banking, piuttosto che al semplice costo dei c/c e al relativo utilizzo. La Banca ha sviluppato alcuni prodotti che si rivolgono principalmente al segmento di ONP di piccola dimensione. Per esempio, ha collocato per prima carte Superflash per le persone giuridiche, che permettono di sveltire molti servizi bancari (in particolare tutti quelli di c/c) facendoli appunto transitare dalla carta. Per quanto riguarda la raccolta, il pacchetto di c/c chiamato Prossima Menu è stato disegnato in modo che le condizioni siano personalizzate a seconda della combinazione fra dimensione del deposito e numero tipico di operazioni. Specificamente, la combinazione di una giacenza media inferiore a e di un massimo di 20 operazioni a trimestre in franchigia è particolarmente adatta alle realtà nonprofit più piccole e prevede costi fissi estremamente limitati (attualmente 3 / trimestre). Infine, può essere menzionato il fatto che Terzo Valore che sarà spiegato più compiutamente in un prossimo paragrafo è più adatto per propria natura al finanziamento di progetti piccoli e medi. Specificamente, dei progetti finanziati da Terzo Valore, il 37% non supera i euro. Bisogna tuttavia tenere presente che il progetto può essere piccolo anche se la ONP che lo propone non lo è. 9

37 Riduzione del costo dei servizi bancari Credito Il settore nonprofit può non essere escluso dal circuito del credito, ma certamente esso risente delle condizioni locali del mercato del credito e degli altri servizi bancari e parabancari. Banca Prossima svolge quindi un azione di perequazione sul mercato nazionale, praticando ovunque le stesse condizioni a parità di livello di rischio; il problema della diversità dei rischi sul territorio è gestito sia dal modello di rating, sia tramite l allocazione dei crediti al Fondo come detto sopra. Il modello di rating da intendere come strumento di servizio specializzato e di inclusione funziona anche come perequatore delle condizioni di credito, nella misura in cui perviene a un rating più favorevole per le ONP meritevoli. Da fine 2010, ad esso abbiamo aggiunto uno strumento innovativo di riduzione del costo del credito: Terzo Valore. Terzo Valore è un portale Web che accoglie progetti preliminarmente valutati (a livello sociale e creditizio) da Banca Prossima, la quale indica sul portale per ogni progetto ammontare e durata del credito che è pronta a concedere al progetto in questione. Per quanto riguarda il tasso praticato da Banca Prossima all ONP, questo viene stabilito all effettiva chiusura della sottoscrizione; al momento dell esposizione sul portale, è invece l ONP stessa che dichiara il tasso massimo che è pronta a pagare ai prestatori terzi. A quel punto, qualsiasi cittadino o istituzione può impiegare il portale per prestare alla organizzazione nonprofit richiedente parte dei mezzi richiesti, a condizioni concordate tra ONP e prestatore terzo, il quale ha comunque certezza della restituzione del capitale grazie a un meccanismo di affidamento addizionale, che in caso di problemi del prenditore costituisce la fonte finanziaria per ripagare i creditori esterni aumentando parallelamente l esposizione verso Banca Prossima. Ciò equivale a un impegno della Banca a restituire il capitale ai prestatori privati sostituendosi ad essi con propria esposizione, che è lo stesso meccanismo di una garanzia. La Banca fornisce alle proprie condizioni da un minimo del 33% a un massimo del 100%, in caso di non sottoscrizione da parte di alcun cittadino o ente, dell ammontare richiesto. Questa possibilità è assai innovativa in quanto rappresenta un caso di peer to peer lending, che finora in Italia era stato reso difficile da una regolamentazione non permissiva e dalla scarsa propensione delle banche a lasciar cannibalizzare proprio business da terzi, tanto più se garantiti. Il portale permette anche la modalità donazione ; quest ultima possibilità non è altrettanto innovativa ed è di fatto meno utilizzata, ma entrambe contribuiscono chiaramente a ridurre il costo dei mezzi finanziari delle organizzazioni nonprofit clienti. L operatività di Terzo Valore si è svolta nel Il portale ha supportato a oggi 38 iniziative (16 nel 2013), per un totale di 7,2 mln di valore dei progetti, di cui circa 3,3 mln raccolti da prestatori terzi (PrestoBene) e attraverso il dono. I prestatori sono stati circa 700, i donatori circa 100. Tutto questo ha permesso di ridurre i flussi annuali di interessi pagati dalle ONP di un ammontare valutabile in oltre 500mila euro grazie a tassi medi richiesti dai prestatori terzi inferiori all 1%. L apporto di mezzi dai terzi per donazioni nel 2013 è stato per la prima volta significativo. Con un accordo tra Banca Prossima e Fondazione Cariplo, Terzo Valore è entrato per la prima volta nella sfera di immediato interesse delle Fondazioni azioniste. L accordo si riferisce a un bando di Fondazione Cariplo relativo all housing sociale e prevede che le organizzazioni vincitrici possano chiedere l appostamento del loro progetto nel portale guadagnando così sia un maggiore accesso al credito, sia la possibilità che Fondazione Cariplo aumenti la propria erogazione (questo avverrà se il prestito dei cittadini raggiunge il 50% della cifra chiesta dall organizzazione). L accordo è stato reso pubblico nei primi mesi del 2013, ma non ha ancora prodotto un flusso significativo di operazioni. Terzo Valore si integra oggi in una serie di programmi che abbinano raccolta a basso costo a condizioni favorevoli sul credito erogato a fronte di tale raccolta. Oltre a Terzo Valore, esiste un sistema di offerta, collettivamente chiamato Laboratorio di Comunità, che comprende varie possibilità tra le quali: Titoli per lo Sviluppo delle Comunità (Ti.S.Co): è un emissione Serie Speciale Banca Prossima finalizzata a costituire provvista da utilizzare per prestiti a soggetti operanti nel Terzo settore. La 10

38 destinazione dei fondi raccolti a progetti vicini alla sensibilità delle comunità consente di emettere le Obbligazioni a tassi inferiori a quelli normali e di trasferire il beneficio a favore delle ONP; Deposito per lo Sviluppo delle Comunità (De.S.Co): è un plafond utilizzato per finanziare organizzazioni nonprofit con un tasso inferiore rispetto a quello ordinario; Credito per lo Sviluppo di Comunità (Cre.S.Co.): è un deposito che costituisce fondo di garanzia a sostegno dei finanziamenti erogati a favore delle organizzazioni nonprofit. Alcuni esempi di queste tipologie hanno trovato applicazione concreta. Il caso più importante (e recente) è l emissione, da parte di Intesa Sanpaolo, di una obbligazione Serie speciale Banca Prossima che ha avuto luogo fra la fine di ottobre e l inizio di dicembre Si trattava di un titolo quinquennale, emesso con un rendimento del 2% inferiore al livello di mercato collocato al pubblico con l esplicita indicazione che i proventi avrebbero finanziato iniziative del mondo nonprofit applicando a queste la stessa riduzione di tasso accettata dal sottoscrittore. L obbligazione è stata sottoscritta per circa 40 mln, diventando così la singola più grande emissione italiana di c.d. social bond 3. Già dal 2010 era iniziato un progetto di riduzione del costo del credito, che illustra la modalità De.S.Co., sostenuto dalla costituzione di un fondo un c/c infruttifero da parte della Fondazione Cariparo, che rinunciando alla propria remunerazione su tale deposito ha permesso di abbattere in misura equivalente il costo dei finanziamenti alle cooperative sociali delle province di Padova e Rovigo. Lo stanziamento iniziale era di 2,5 milioni con scadenza al 30 giugno 2011; successivamente lo stanziamento è stato raddoppiato a 5 mln e la scadenza ripetutamente prorogata. L apporto di questa iniziativa in termini di riduzione del costo dei finanziamenti è facilmente calcolabile, anche se in via approssimata: corrisponde alla mancata remunerazione a tassi di mercato del fondo di 2,5 mln per il primo anno e 5m successivamente. Valutando questa trimestre per trimestre al tasso Euribor a 3 mesi si ritrova un ammontare complessivo, fra metà 2010 e fine 2013, di circa disponibili per la riduzione del costo del finanziamento, di cui il 60% concentrati fra la seconda metà del 2011 e la prima del L impatto dell iniziativa è più ampio, anche perché il programma prevede una consulenza (la Fondazione fornisce una valutazione di impatto sociale e l associazione Vobis 4 accompagna la presentazione delle domande). In concreto sono stati finanziati una decina di progetti per alcune decine di posti di lavoro, fra quelli di nuova creazione e quelli a rischio mantenuti grazie al programma. In generale si può notare come la partnership fra Banca Prossima e Fondazioni azioniste si sia finora esplicata su parecchie iniziative di importo modesto, piuttosto che su pochi grandi progetti. Il Comitato estensore di questo Rapporto ritiene che questa situazione sia per ora di reciproca soddisfazione, riferita al buon funzionamento del meccanismo che ha generato le varie iniziative, da intendersi come sperimentali e in corso di allargamento. Banca Prossima collabora, per le proprie iniziative, anche con vari enti terzi. Alcuni di questi sono fondazioni, ma bisogna evitare di confondere queste partnership paritarie e mirate con la relazione totalmente diversa che esiste con le Fondazioni azioniste, più ampia e caratterizzata dal rapporto fra azionista e partecipata. Un esempio di collaborazione con un ente non correlato che illustra anche la modalità Cre.S.Co. è l iniziativa sviluppata con Fondazione Vodafone, che ha facilitato attraverso un fondo di garanzia il credito alle organizzazioni nonprofit impegnate a sviluppare progetti innovativi di utilità sociale all interno del bando Costruire l impresa per il sociale. 33 Il termine è approssimativo, ma è diventato di uso comune sui media. Bisogna precisare che esso non ha attinenza con i social impact bonds sperimentati nel mondo anglosassone (che non sono obbligazioni ma derivati che implicano una possibilità contrattuale di perdita del capitale). Le emissioni italiane normalmente descritte come social bonds sono invece emissioni di obbligazioni convenzionali, i cui proventi aiutano in vario modo il settore sociale; nel caso dell'emissione per Banca Prossima, l'aiuto consiste in una riduzione di costo finanziata dal minor costo di emissione. 4 L associazione Volontari Bancari Italiani per l Iniziativa nel Sociale, o Vobis, è la prima rete nazionale di volontariato bancario, attivata fra i pensionati del Gruppo Intesa Sanpaolo, su iniziativa e con il sostegno di Banca Prossima. 11

39 Un ulteriore livello di riduzione del costo del credito, grazie a corrispondenti operazioni con raccolta a basso costo, si ottiene con l utilizzo di funding fornito da operatori internazionali (come la Banca Europea degli Investimenti) e nazionali (come la Cassa Depositi e Prestiti). In questo caso la provvista viene tirata da banche, tra cui la nostra, permettendo di erogare a costo contenuto in settori prescelti dall ente che effettua la raccolta. Intesa Sanpaolo ricorre periodicamente alla sottoscrizione con la BEI di contratti di prestito per far fronte al finanziamento delle attività a medio-lungo termine del proprio Gruppo. Banca Prossima a sua volta stipula contratti di prestito con la BEI unitamente a Intesa Sanpaolo; la prima quota, ottenuta a luglio 2011, era per un importo di 40 mln ed è stata completamente erogata. Nel 2012 la BEI ha poi concesso a Intesa Sanpaolo e a Banca Prossima una seconda quota del prestito per un importo pari ad 60 mln. Raccolta Per quanto riguarda invece il valore extraeconomico prodotto per il mondo nonprofit in tema di raccolta, un approssimazione si riferisce agli sconti differiti praticati all interno dell iniziativa San Martino ; questa mira a costituire cluster di aderenti facenti parte della Chiesa cattolica, verticalmente legati fra loro (diocesi e relative parrocchie ovvero ordini e congregazioni con più sedi) e a riaccreditare alla fine del periodo all ente gerarchicamente più elevato (p.es. diocesi) una parte degli utili generati dalla relazione bancaria complessiva del cluster con Banca Prossima. A fine 2013, 47 enti, primariamente diocesi, aderivano all iniziativa in questione; lo sconto medio è stato dell ordine del 30% dell utile della Banca sui rapporti in questione, per un valore totale di poco meno di nel Una seconda misura è legata alle iniziative di microfinanza. Banca Prossima partecipa, come gestore del fondo di garanzia, a due schemi di microcredito: il programma nazionale del Prestito della Speranza (sulla base di un accordo fra CEI e ABI) e quello milanese di Fondazione Welfare Ambrosiano. Il Prestito della Speranza ha avuto inizio operativo nel Banca Prossima è gestore del Fondo di Garanzia (un ruolo essenzialmente di mercato ), ma è anche responsabile del coordinamento delle varie banche partecipanti e fornitore del portale Web sul quale si centralizzano parte dell operatività e i dati. Il portale è stato fornito gratuitamente alla CEI, proprietaria del fondo; il costo di costruzione del portale stesso (alcune decine di migliaia di euro) può essere visto parzialmente 5 come un trasferimento a favore dello schema di microcredito in parola, la cui creazione di valore sociale pare fuori di dubbio. Banca Prossima gestisce inoltre il fondo di garanzia di un altra iniziativa di microcredito operativa dal 2012, a opera di Fondazione Welfare Ambrosiano, con il supporto di Fondazione Lombarda Antiusura. Dal punto di vista organizzativo l iniziativa è simile al Prestito della Speranza, ma ha una diversa struttura di sportelli a supporto, di criteri di concessione e di circuito operativo. Vi sono tre banche erogatrici (tra cui Intesa Sanpaolo è preminente per volumi) più una non-banca (Permicro). In questo caso il portale è stato costruito dal promotore specificamente da Digicamere e il ruolo non di mercato di Banca Prossima è stato di natura più consulenziale, basato sull esperienza del Prestito della Speranza. L iniziativa ha proseguito a ritmi molto soddisfacenti nel 2013 e si sta oggi ampliando nella direzione di una anticipazione sociale della CIG dovuta ai lavoratori, ma pagata in ritardo dall Inps. Servizi Una parte del valore fornito al mondo nonprofit in termini di riduzione di costi ha infine luogo nei servizi complementari a raccolta e impieghi. Terzo Valore, essendo disegnato ab initio come un riduttore di costi per le ONP, è un esempio. La nascita della Fondazione FITS! avvenuta a fine 2011 rappresenta però una rottura di continuità in quanto intende contribuire strategicamente alla riduzione dei costi non finanziari del settore nonprofit. È opinione di Banca Prossima che la crisi del sistema di commesse pubbliche imponga ad alcuni segmenti del terzo settore minacciati da riduzioni prospettiche delle loro entrate dell ordine del 30% o più una 5 Solo parzialmente, perché quel costo è anche un investimento in expertise di gestione di fondi di garanzia. 12

40 revisione del modello di attività. Specificamente, le organizzazioni presenti in quei segmenti devono trovare nuove fonti finanziarie senza scadenza e senza vincolo di restituzione (donazioni ed equity) facendo un fundraising efficiente, investire per raggiungere scale minime efficienti, razionalizzare il proprio modello di entrate e uscite; in particolare, dal lato delle uscite, vi sono spazi di efficientamento gestionale nei quali in molte organizzazioni possono essere realizzati robusti risparmi. La Banca si prefigge di aiutare il mondo nonprofit su tutte e tre queste attività; il fundraising è coperto da iniziative già descritte, il credito agli investimenti fa parte del core business della Banca, l efficienza gestionale può essere perseguita offrendo consulenza imperniata su specifiche iniziative operative che mirano alla riduzione di costi. Quest ultimo tipo di consulenza non è perfettamente integrabile nel core business della Banca, la quale sta quindi organizzando una serie di servizi esistenti e innovativi attraverso FITS! (Fondazione per l Innovazione nel Terzo Settore), che offrirà tali servizi alla clientela di Banca Prossima e del gruppo. Le eventuali società operative partecipate opereranno in logica low profit analoga a quella di Banca Prossima. La Fondazione, in quanto tale, manterrà una pura logica nonprofit. Nel 2013 FITS! si è dedicata ad attività di catalizzazione di partner interessati a vario titolo a investire nel mondo nonprofit e alla facilitazione delle prime fasi di progetti sociali. Per esempio, FITS! ha rivestito il ruolo di catalizzatore delle prime fase del programma di efficientamento energetico del mondo nonprofit, che è poi stato fatto proprio da Banca Prossima nel momento in cui è stato reso operativo il prodotto di credito sopra descritto. In generale, le attività di FITS! nel 2013 possono essere riassunte sotto tre categorie di azioni: ecosistemi, viaggio formativo e progettazione sociale. Gli ecosistemi sono essenzialmente gruppi di discussione tematici, usualmente facilitati da personale di FITS! e da terzi (tra cui il partner EURICSE), a seguito dei quali le esigenze che emergono da un particolare settore vengono raccolte e possono dare luogo a sviluppi di prodotto o servizio interessante anche per Banca Prossima. Il programma di efficienza energetica è nato in un modo simile. Gli argomenti trattati in ecosistemi nel corso nel 2013 sono stati carceri e sostenibilità delle organizzazioni culturali. Il viaggio formativo è un programma di formazione manageriale su temi individuati in discussioni tematiche con operatori di vari settori. Nel 2013 hanno avuto luogo campi base dedicati alla individuazione delle esigenze nelle aree di progettazione sociale (in partnership con l associazione di project manager APIS), volontariato, cultura ed enti religiosi, con focus su accesso al credito e business plan. La progettazione sociale è un programma di accompagnamento di enti di varia natura (nonprofit, imprese, enti pubblici) per la realizzazione di piattaforme sociali. Nel 2013 sono stati sviluppati due segmenti, uno sull energia con la focalizzazione su due impianti fotovoltaici uno a Roma e uno in Puglia, il secondo sul facility management di un impianto sportivo a Torino e di un nuovo carcere a Bolzano. Consulenza Come per l inclusione nel circuito finanziario, anche in tema di consulenza il mondo nonprofit italiano non è del tutto escluso essendo servito da una serie di intermediari dedicati ad esso (incluse varie realtà a partecipazione pubblica) o non dedicati, ma con sufficiente esperienza in materia di nonprofit. Ciononostante, la Banca giudica che nel mondo nonprofit esistano ampi spazi di efficientamento sia nella gestione finanziaria che in quella economica e che sia nell interesse della Banca stessa svolgere un ruolo consulenziale, soprattutto in materia finanziaria, verso le organizzazioni nonprofit che lo richiedono. Molta attività consulenziale si esercita nel corso della normale attività bancaria. Alcune grandi operazioni al limite della praticabilità hanno richiesto una negoziazione serrata fra Banca Prossima, come fornitore di servizi, e il cliente, circa il business plan di quest ultimo. Per esempio, la ristrutturazione del debito di una importante organizzazione nonprofit nel comparto sanitario condotto da Banca Prossima anche per conto di Intesa Sanpaolo e di un altra banca italiana maggiore ha richiesto al cliente di ripensare il proprio piano d impresa con la consulenza di Banca Prossima. In quell occasione, la consulenza è stata anche remunerata con una arrangement fee; in altri casi, la consulenza è stata fornita gratuitamente nella misura in cui non si è pervenuti a un accordo di revisione del piano finanziario e della struttura del debito del cliente. Sono state prese anche alcune iniziative specifiche di intervento consulenziale, come FRI Lab, uno schema di consulenza per il fundraising in partnership con l Università Bocconi, che ha avuto un successo limitato e 13

41 al cui sviluppo è stato anteposto quello di Terzo Valore. Più recentemente, è stato sviluppato il budget di salute, un iniziativa di FITS! che mira a sviluppare la cooperazione sociale di tipo B nel reinserimento di soggetti con patologie psichiatriche, utilizzando fondi pubblici attualmente spesi per l istituzionalizzazione di quelle persone per reinserirle in famiglia e al lavoro in cooperative, a parità di costo per il settore pubblico ma con reinserimento più efficace, produzione di reddito e di sollievo per i soggetti stessi e le loro famiglie. Nel si sono tenuti alcuni workshop in merito nelle Regioni interessate. Nel 2013 è stata infine lanciata una linea di servizi, nota come NP Support, di consulenza, assistenza e accompagnamento alla crescita delle organizzazioni nonprofit, in collaborazione con un partner specialistico (Innova). Relazioni Il mondo nonprofit ha la necessità di sviluppare relazioni più efficaci con i propri referenti esterni, tra cui quelli pubblici. Benché tale funzione di rappresentanza del nonprofit possa essere correttamente svolta solo da attori espressi dal Terzo Settore e appartenenti a esso (e quindi non da una banca), in più occasioni è stato possibile constatare una certa delusione delle ONP rispetto alla rappresentanza che esse hanno effettivamente ottenuto e una richiesta di collaborazione nello sforzo di miglioramento. La Banca può aiutare le ONP in vari modi indiretti. Uno soft, largamente svolto dall Amministratore Delegato in occasioni pubbliche del Terzo Settore, è passato attraverso l opera di convincimento e di puntualizzazione delle occasioni in cui il mondo nonprofit ha mancato di far sentire una propria voce unitaria. Un altro può aver luogo in occasioni in cui la presenza congiunta di ONP e della Banca in tavoli in cui si discute l erogazione di servizi pubblici costituisce un occasione di dialogo con la PA. Di fatto, la Banca partecipa già a una serie di iniziative mediate principalmente dalle piattaforme del Laboratorio Banca e Società di Intesa Sanpaolo in cui settore pubblico e nonprofit sono congiuntamente impegnati; la partecipazione di Banca Prossima è rilevante in alcuni ambiti come gli asili nido (PAN) e lo sport (SpIn). Quest ultimo in particolare ha già prodotto circa 25 mln di crediti erogati dal gruppo per la ristrutturazione di strutture sportive, di cui una maggioranza in Banca Prossima. Un ambito nel quale la Banca, attraverso suoi rappresentanti, sta effettivamente svolgendo una funzione di aiuto esperto al nonprofit è la presenza in alcune istituzioni e gruppi di advisory italiani, europei o globali. Una prima occasione è emersa con il lancio della Social Business Initiative (SBI), un iniziativa della Commissione Europea (specificamente delle Direzioni Generali Impresa, Mercato e Occupazione) mirata ad aumentare la robustezza, la conoscenza e la rilevanza economica dell imprenditoria sociale all interno dell Unione 6. All iniziativa afferiscono attualmente due specifiche azioni, la c.d. EaSI, Employment and Social Innovation (precedentemente nota come Programme for Social Change and Innovation: un fondo dotato di circa 90m che permette un supporto economico a imprese sociali) e la direttiva EuSEF (che mira a dare base legale comune a fondi di investimento in iniziative sociali). A supporto dello staff che gestisce l iniziativa, e per favorire il processo di consultazione con l economia civile, la Commissione ha formato nel 2012 un gruppo di esperti 7 che ha il mandato di consigliare la Commissione circa i modi migliori di perseguire la SBI; a sua volta il gruppo ha creato un sottogruppo, aperto a esterni, sulla misurazione dell impatto sociale delle ONP, che ha esaurito il mandato in dicembre 2013 con un rapporto ora in fase di approvazione e diffusione. Banca Prossima partecipa al GECES (insieme a pochissime altre istituzioni finanziarie) attraverso il proprio amministratore delegato e ha partecipato al sottogruppo con un altro collaboratore; in entrambi i contesti e in altre istituzioni europee, anche attraverso la rappresentanza a Bruxelles del Gruppo con cui ha stipulato un accordo ad hoc la Banca si è attivata per favorire una maggiore conoscenza e presenza del nonprofit italiano nelle sedi europee, nonché per attivare un monitoraggio dei bandi europei fin dalla fase di concezione. 6 Si veda 7 Noto come GECES; i membri sono un ottantina di cui 6 italiani. 14

42 In sede globale, la Banca partecipa al gruppo italiano che supporta iniziativa sull Impact Investment presa dal G8 per impulso della presidenza inglese (Cameron) e presieduta da sir Ronald Cohen. L organizzazione di questa iniziativa è stata stabilizzata a fine 2013; l Italia esprime come gli altri Paesi un piccolo gruppo politico che partecipa alle riunioni globali, un advisory group nazionale di una ventina di persone di cui fa parte l amministratore delegato di Banca Prossima, e vari gruppi di lavoro specifici di cui fanno attualmente parte lo stesso AD e altri due collaboratori. La precedente iniziativa ha ora anche un collegamento con il tavolo costituito presso il Ministero del Lavoro; il Ministero, che ha deleghe di supervisione sul nonprofit in sostituzione dell Agenzia per il Terzo Settore (soppressa dal governo Monti), ha richiesto la consulenza di un certo numero di esperti del settore nonprofit, partendo dal nucleo dei membri italiani del GECES (vedi sopra). Di questo tavolo fa parte un collaboratore della Banca, in coordinamento con l amministratore delegato. In sintesi, la Banca è conscia del proprio ruolo potenziale, non di rappresentanza ma di aiuto esterno agli interessi del mondo nonprofit, presso alcune sedi istituzionali ed economiche rilevanti. Essa intende partecipare, per quanto di competenza, alla promozione del Terzo Settore italiano e dei suoi interessi, evitando commistioni di ruoli e per ora senza pretendere che questo obiettivo possa essere misurato da una metrica oggettiva di successo. * * * 2. Clientela della banca e metriche generali di valore Se riconosciamo che l obiettivo principale della banca è l inclusione della clientela nonprofit nel circuito finanziario, la prima e più ovvia misura del suo raggiungimento è la dimensione della Banca stessa. Questa è monitorata in maniera continuativa tramite un monitoraggio bisettimanale a livello di team, che viene diffuso a tutta la Banca in termini di numero di clienti, stock di raccolta (diretta più indiretta 8 ), stock di impieghi 9. Di fatto, i key performance indicators più comunemente utilizzati in Banca Prossima sono attualmente i tre menzionati (clienti, masse amministrate, quantità di credito) più il margine di intermediazione come indicatore di redditività. Si noti che la semplice presenza, fra gli indicatori principali, di uno riferito al numero di clienti di per sé irrilevante ai fini della misurazione della performance economica segnala la volontà di misurare il successo della Banca in termini di outreach 10, ovvero di capacità di raggiungere e penetrare il mondo nonprofit. Questa statistica ha i suoi difetti (p.es., pesando ogni cliente allo stesso modo sovra-rappresenta le aree in cui fra i clienti si trovano più comunemente organizzazioni nonprofit granulari ovvero ministri del culto), ma è facile da calcolare e permette un semplice confronto nel tempo. Si notano specificamente due trend, più facilmente visibili nei dati di flusso: la capacità della banca di attrarre ONP non già clienti del gruppo ( nuovi clienti, che al margine rappresentano ormai oltre i quattro quinti del totale dei clienti acquisiti); la caduta, nel 2012 e soprattutto nel 2013, della quota di clienti affidati, che interpretiamo come un segno delle difficoltà del settore nonprofit nell individuare opportunità di investimento e crederci a sufficienza da investire, domandando credito per finanziarlo. 8 C.d. AFI, attività finanziarie. 9 C.d. ACR, attività creditizie; ovvero, in alcune applicazioni, lo stock di credito accordato, che a differenza delle ACR conta appunto le aperture di linee di credito e non solo gli effettivi utilizzi delle linee concesse. Banca Prossima è caratterizzata da un moderato rapporto utilizzi/accordato (inferiore al 70%), che rende significativa la differenza. 10 Outreach è il nome, comunemente impiegato dalle istituzioni di microfinanza, della misura relativa al numero di clienti eventualmente suddiviso per categorie rilevanti raggiunto dalle istituzioni stesse e presumibilmente, nel loro caso, non altrimenti bancato. 15

43 Clienti: stock a fine anno 26,663 21,993 16,702 11,469 7,062 3,845 - di cui nuovi 18,382 14,493 10,398 6,788 4,139 2,390 - di cui affidati 6,000 5,248 4,051 2,374 1, Clienti: flusso netto nell'anno (*) 4,670 5,291 5,233 4,407 3,217 3,845 - di cui nuovi 3,889 4,095 3,610 2,649 1,749 2,390 - di cui affidati 752 1,197 1, Rapporto clienti nuovi/del gruppo - sullo stock a fine anno 68.9% 65.9% 62.3% 59.2% 58.6% 62.2% - sui flussi netti nell'anno 83.3% 77.4% 69.0% 60.1% 54.4% 62.2% Rapporto clienti affidati/totali - sullo stock a fine anno 22.5% 23.9% 24.3% 20.7% 20.0% 20.4% - sui flussi netti nell'anno 16.1% 22.6% 32.0% 21.9% 19.4% 20.4% (*) : variazione dello stock La suddivisione per fasce rappresentative di clienti è limitata: di fatto le categorie disponibili sono quelle di natura giuridica (associazioni, cooperative sociali, enti religiosi, fondazioni, altri enti, persone fisiche). Ciò risente del fatto che l anagrafica di gruppo, recentemente rivista in materia di nonprofit proprio grazie al contributo di Banca Prossima, non consente una ripartizione più granulare per settore di intervento. Dal lato della raccolta, il raggiungimento dell obiettivo finale di ampliamento della gamma di servizi di pagamento e finanziari utilizzati dal mondo nonprofit è mediato da quello intermedio di possesso prodotti o cross-selling, per cui esiste una statistica interna sintetizzata dalla figura seguente. Dal lato del credito, due statistiche si prestano a fungere da metriche dell inclusività dell azione della Banca. La prima è la maggiore inclusività dovuta al processo di credito, già menzionata in precedenza. La seconda è la quota dei prestiti di piccola dimensione sul totale. Con i dati grezzi di fine 2013, in ben il 37% dei rapporti di affidamento la Banca ha accordato crediti inferiori a (il limite al quale in Europa si definisce il perimetro del microcredito); ma in termini di volumi, questi crediti rappresentano solo l 1% del totale accordato dalla Banca. Considerando che la struttura dei costi dipende dal numero di pratiche, oltre che dagli ammontari, mentre i ricavi dipendono solo dai secondi, questo testimonia uno sforzo concreto fatto dalla Banca per favorire l inclusione creditizia di clienti minori. La seguente tabella riporta la composizione della clientela per tipologia giuridica. 16

44 Nei seguenti grafici, clienti si riferisce al numero di rapporti, credito al credito accordato. Alle diverse tipologie giuridiche delle ONP si accompagnano diverse modalità di intervento sociale delle stesse e diverse necessità di servizi bancari (e non). Per esempio, le fondazioni di erogazione hanno di solito minime necessità di credito mentre richiedono un servizio sofisticato di gestione del patrimonio e dei pagamenti; le cooperative sociali tipicamente richiedono servizi di pagamento e credito in varie forme; gli enti religiosi possono richiedere tutti i servizi, sconfinando in campi contigui a quello bancario (p.es. legale, immobiliare) a seconda delle circostanze. Quanto alle statistiche più specificamente creditizie, a fine 2013 circa un quarto dei clienti della banca risulta affidato; la ripartizione degli affidamenti per fasce di importo è la seguente. La suddivisione per tipologia giuridica indica che cooperative sociali ed enti religiosi rappresentano quasi il 50% dell ammontare del totale accordato. 17

45 18

46 Relazione del Comitato di Solidarietà e Sviluppo Stakeholder: dipendenti Risultati

47 Il Comitato di Solidarieta e Sviluppo nel 2013 Cariche Felice Scalvini Gian Paolo Barbetta Ugo Campagnaro Marco Demarie Mauro Magatti Antonio Mandelli Carlo Secchi (*) Presidente (*) Il mandato del prof. Secchi è scaduto il 19 marzo

48 INTRODUZIONE Il Comitato di Solidarietà e Sviluppo di Banca Prossima formula annualmente, in applicazione dell art. 34 dello statuto, un rapporto circa i progetti e l attività svolta dalla Banca e gli interventi effettuati dal Comitato stesso. Il Rapporto del 2012 è stato il primo ad avere dimensione e perimetro ampi, esponendo sinteticamente l attività della Banca nei suoi primi anni di operatività effettiva ( ). Dalla presentazione di quel Rapporto a un gruppo di stakeholders e altri osservatori sono emerse alcune indicazioni di cui le edizioni successiva hanno tenuto conto. Una conseguenza di questo processo è che questo Rapporto è ora diviso in segmenti, ciascuno dei quali adotta contenuti e linguaggio specifici per gli stakeholders a cui si rivolge. Il presente documento è pensato per lo stakeholder dipendenti, intendendo con questo termine sia l intero mondo nonprofit al quale la Banca si rivolge sia specificamente gli enti del Terzo Settore con cui la Banca ha un rapporto in essere. Nella presente redazione le informazioni sono aggiornate al Una presentazione complessiva della missione, dell identità e degli stakeholders di Banca Prossima è rinvenibile in un documento apposito. Il Rapporto nella sua globalità è quindi composto da quella presentazione introduttiva, da questo documento rivolto ai dipendenti, e dagli analoghi documenti rivolti agli azionisti e ai clienti. I redattori del Rapporto il Comitato di Solidarietà e Sviluppo e la struttura interna di Banca Prossima che lo ha supportato nella scrittura daranno il benvenuto a ogni commento proveniente dai collaboratori della banca, dal Terzo Settore o dalle altre entità e persone con cui esso ha rapporti operativi o ideali. LE PERSONE Una delle caratteristiche che distinguono Banca Prossima dalla maggior parte delle altre banche è la massima possibile "somiglianza al nonprofit", che essa persegue come strumento per la miglior comunanza di linguaggio e prassi con la propria clientela e come condizione per la comprensione reciproca. Nel Terzo Settore la relazione delle organizzazioni con i loro dipendenti (inoltre con i soci, nel caso delle cooperative sociali, e con i volontari) è tipicamente diversa da quella che ha luogo nelle imprese for-profit e più improntata alla partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa. Banca Prossima non è nella stessa posizione di una organizzazione nonprofit, in quanto membro di un gruppo di imprese (bancarie) e in quanto essa stessa low profit. La sua governance è quindi radicata nel modello della S.p.A. bancaria, benché modificata rispetto a essa. Tuttavia la banca ha fatto quanto possibile per introdurre elementi di partecipazione dei suoi dipendenti nella gestione della società e questo documento ne dà conto. Inoltre esso descrive alcuni casi di relazione con categorie particolari di dipendenti (apprendisti) e di interventi formativi specifici. La descrizione è breve, perché intendiamo illuminare la relazione distintiva fra Banca Prossima e i suoi collaboratori. Le iniziative che rendicontiamo sono quindi solo quelle addizionali rispetto a quelle già prese dal gruppo Intesa Sanpaolo, che riguardano in ogni caso tutti i collaboratori della banca, sia distaccati dal gruppo (vedi 1) che dipendenti diretti di Banca Prossima. Il rapporto fra il gruppo nella sua totalità e i relativi dipendenti è ampiamente descritto nella Relazione Sociale di Intesa Sanpaolo. 3

49 Femmina Maschio 1. Banca Prossima in numeri Le persone di Banca Prossima tot al 31/12/2013: 294 Distaccato Dipendente Distaccato Dipendente le età il titolo di studio 46 4 DIPLOMA LAUREA MASTER LICENZA SCUOLA MEDIA INFERIORE 4

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