Panorama Diabete. La Naturopatia non cura il diabete, ma può essere di sostegno

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1 Panorama Diabete La Naturopatia non cura il diabete, ma può essere di sostegno

2 Il diabetico non è diventato diabetico per caso. Il controllo dell'assunzione di zuccheri (anche involontaria) e uno stile di vita più sano diventano la chiave di volta di tutto il percorso.

3 Resistenza insulinica: il primo passo. Le cellule si difendono. Le cause possono essere molte: Troppi zuccheri nella dieta Sedentarietà Una vita in war mode

4 Lo stress è un potente attivatore della resistenza insulinica. Se viviamo una vita stressata è come se vivessimo sempre in modalità war mode. La sindrome generale di adattamento di Selye: - Allarme - Resistenza - Esaurimento

5 Nella fase di allarme il sangue si riempie di nutrienti presi da fegato e muscoli. Nella fase di resistenza dovrei utilizzare questi nutrienti. Nella fase di esaurimento i nutrienti non utilizzati vengono depistati verso le cellule adipose viscerali.

6 Come riconosco una persona stressata e insulino resistente?

7 Dall adiposità viscerale: è il tentativo del corpo di mettere via del grasso in sedi dove non venga facilmente consumato, come vicino ai visceri.

8 E qualunque segnale di emergenza prolungato favorisce questo tipo di ingrassamento.

9 Affrontiamo le cause

10 1. causa: sedentarietà. Le cellule non si svuotano mai

11 INTERVENTO: movimento fisico. Idealmente è quotidiano Almeno minuti Di tipo aerobico, che generi un minimo di impegno cardio-vascolare: camminata veloce, corsa, bicicletta, nuoto, ecc

12 E stato assegnato al movimento fisico una capacità di prevenire il diabete maggiore del 58% rispetto al farmaco più in uso. Per i diabetici non insulino dipendenti la corsa, come ogni altro sport aerobico fa parte della cosiddetta terapia non farmacologica, integrata da modifiche nello stile di vita con riduzione del sovrappeso, abolizione del fumo e controlli periodici dell apparato cardio-circolatorio.

13 2. causa: elevato consumo di zuccheri e amidi.

14 Numerosi lavori correlano alti consumi di pasta, pane o riso raffinati con induzione di diabete. Lo zucchero è presente ovunque. Un esagerato consumo di farine bianche. La tazzina di caffè zuccherato: una tragedia per il pancreas.

15 Nella scelta degli alimenti occorre prendere in considerazione il carico glicemico, che è quello che ci dice quanti carboidrati ci sono effettivamente in un alimento. Un albicocca ha un indice glicemico pari a quello di un crackers, ma il suo carico glicemico è molto più basso, per l alta percentuale di acqua.

16 INTERVENTO: Eliminazione degli zuccheri e assunzione di fibra.

17 Eliminare tutti gli zuccheri semplici: non solo lo zucchero bianco, ma anche il Demerara (chiamato di canna ) e quello integrale (tipo Mascobado o Dulcita). Sostituire con miele (biologico se possibile) Leggere attentamente le etichette e non acquistare prodotti che contengono zucchero.

18 Attenzione agli inganni dell industria alimentare. Lo zucchero è spesso sostituito da altre diciture: sciroppo di glucosio Sciroppo invertito di glucosio Sciroppo di maltilolo Maltilolo Maltodestrine Sciroppo di riso, di mais, di frumento Maltosio E SEMPRE ZUCCHERO. HA SEMPRE UN EFFETTO DIROMPENTE SULLA GLICEMIA. NO agli edulcoranti artificiali: aspartame, acesulfame, saccarina, ciclammati, steviosidi. Non vi è innalzamento glicemico, ma fanno aumentare la fame in modo incontrollato.

19 Parliamo del fruttosio: NO se è libero SI se è legato a frutta e verdura libero consumo. Per un diabetico è possibile consumare in quantità moderate anche la frutta, in quanto è composta dal 90% di acqua. Con prudenza: kaki, fichi e banane, ma non rinuncia.

20 I frutti più protettivi sono quelli viola: mirtilli, prugne e anche l uva, grazie ai polifenoli, molecole antiossidanti che ci difendono dai Radicali Liberi.

21 La fibra: importantissima. Assumere quotidianamente cereali integrali, legumi, semi oleosi, frutta secca, frutta e verdura cruda di provenienza biologica (possibilmente). In uno studio condotto nel 2007 da Kalin K. è stato dimostrato che valori superiori ai 30 gr / dì di fibra nella dieta hanno un effetto preventivo nel diabete 2.

22 Effetti benefici delle fibre: Rallentano lo svuotamento gastrico Rallentano l assorbimento intestinale e calmano i picchi insulinici Migliorano l ambiente intestinale perché nutrono i batteri buoni (azione prebiotica) effetto del secondo pasto Puliscono l intestino per effetto di trascinamento sulle pareti Migliorano la peristalsi

23 3. causa: farmaci induttori di diabete I cortisonici.

24 INTERVENTO: Evitare l uso eccessivo di cortisonici. Laddove sia possibile evitare i cortisonici, come per esempio nelle allergie, nelle quali si può assumere Ribes nigrum, Sambuco, Olio di Perilla, ecc.. Anche le creme al cortisone: la pelle è un organo che assorbe tutto. Effetto sopressivo del cortisone in crema: la dermatite guarisce, ma c è il rischio di sviluppare rinite allergica. La malattia si approfondisce.

25 Con l assunzione di cortisone esogeno viene simulato un lungo periodo di stress e la temporanea trasformazione in war mode diventa permamente. Conseguenze: - I muscoli diventano sottili - Il ventre si ingrossa per l accumulo di tutti gli zuccheri presenti nel sangue - Il viso si gonfia - Nel giro di pochi mesi si sviluppa resistenza insulinica - Aumenta la sensibilità alle malattie per immunodepressione.

26 4. causa: infiammazione che genera resistenza insulinica. Ruolo della resistina.

27 La resistina è un adipochina prodotta dal tessuto adiposo in presenza di uno stato infiammatorio. Orienta l organismo verso la resistenza insulinica per generare un maggiore accumulo di scorte.

28 Che succede quando sono infiammato? Emergenza!!!

29 Infiammazione da cibo. Quali i segnali? Quali gli alimenti incriminati? Latticini e lievitati sono spesso coinvolti in reazioni infiammatorie alimentari.

30 INTERVENTO: Almeno due giorni alla settimana fare dieta di rotazione sugli alimenti più spesso coinvolti in reazioni infiammatorie alimentari, come latticini e lieviti. Utili anche i test per le allergie ritardate (note con il nome di intolleranze) E possibile integrare con rimedi a base di Curcuma che hanno un potente effetto antinfiammatorio sull intestino.

31 5. causa: la Disbiosi ovvero il Microbiota non più in equilibrio

32 Con Microbiota si intende tutta quella massa batterica che rappresenta un vero e proprio organo di altissimo valore metabolico.

33 Ruolo del Microbiota: Esercita un filtro importante per bloccare gli effetti tossici di molti alimenti (additivi, conservanti) Mette in circolo importanti peptidi e molecole segnale Protegge dalla tossicità dei metalli pesanti Difende la mucosa intestinale dagli insulti del cibo Stimola e modula il sistema immunitario Controlla e modula la crescita di specie potenzialmente patogene (E. coli ad es.) Produce NEUROTRASMETTITORI in grado di orientare il nostro organismo verso l accumulo o il consumo.

34 Caseomorfine e gluteomorfine: alla ricerca compulsiva di quel certo cibo. Se mangio sempre lo stesso cibo posso sviluppare infiammazione da cibo. Occorre variare.

35 L equilibrio si chiama EUBIOSI ed è frutto di presenze batteriche che si autolimitano. I batteri notoriamente importanti per la salute dell intestino sono: Enterococchi Saccharomyceti (Saccharomyces boulardii) Bifidobatteri Lactobacilli Altre specie meno rappresentate, ma altrettanto utili

36 La presenza di batteri patogeni o potenzialmente patogeni viene letta dall organismo come un potente segnale d allarme, che genera una risposta infiammatoria. L infiammazione genera produzione di resistina, che a sua volta induce insulinoresistenza.

37 Occorre fare attenzione che siano sempre presenti i BIFIDOBATTERI. J. Gordon (in un lavoro pubblicato nell agosto del 2008) ha dimostrato che l assenza di Bifidobatteri permette la proliferazione di una grande phylum : i FIRMICUTES, che sono in grado di creare qualche problema.

38 I Firmicutes sono in grado di frazionare, in zona ileale, le fibre in zuccheri semplici e riescono ad attivare un gene che permette l assorbimento sempre in zona ileale di zuccheri provenienti dalle fibre. SI POSSONO DUNQUE ASSORBIRE ZUCCHERI DALLE VERDURE.

39 La scoperta è molto importante perché ci mette di fronte all esigenza di mantenere una condizione di eubiosi intestinale, soprattutto nella gestione dei diabetici insulino-resistenti, che, pur rispettando la dieta, hanno glicemie alte al mattino!!!

40 INTERVENTO: ripristino dell Eubiosi intestinale. Assunzione di antibiotici solo se strettamente necessario, per non danneggiare la flora batterica e impedire che si insedino specie aggressive.

41 Immaginiamo il nostro intestino come un bosco. Immaginiamo l antibiotico come un lanciafiamme. Immaginiamo cosa ne può restare dopo il suo passaggio.

42 In caso di antibiotico-terapia assumere contemporaneamente Enterococcus faecium e Saccharomyces boulardii. Successivamente introdurre in modo alternato (per evitare competizioni tra specie): lactobacilli, che acidificano l ambiente e fanno un po di pulizia, e poi anche i bifidobatteri, che organizzano il lavoro di gruppo e permettono il lavoro dei lactobacilli.

43 Il secondo intervento: - Mangiare alimenti che favoriscano lo sviluppo delle specie a noi più utili. - Per favorire uno sviluppo veloce e armonioso del microbiota mangiare abitualmente: Aglio Cipolla Porri Carciofi Asparagi Verze Consumare questi alimenti induce i batteri a produrre molecole segnale, che ci inducono a consumarne ancora.

44 Prima di arrivare a prendere integratori o addirittura farmaci, non è meglio intervenire in primis con dieta e attività fisica? Dieta e attività fisica aumentano la sensibilità insulinica e prevengono il manifestarsi della malattia conclamata.

45 Intervento dietetico e sullo stile di vita: 3 pasti al giorno, spuntino solo con frutta o verdura fresca (preferibile mai fame tra un pasto e l altro) Mantenere la calma insulinica con alimenti a basso indice e carico glicemico Assumere cibi integrali Eliminare gli zuccheri semplici in ogni forma e leggere bene le etichette Fare attività fisica aerobica giornalmente, per almeno 40 / 45 minuti

46 Bibliografia essenziale: Guida pratica alla dieta GIFT e all alimentazione di segnale Luca Speciani Il Microbiota intestinale Luciano Lozio Van der Linden MW et al. - Drug Saf. 2009;32(6):527-37; Topical corticosteroids and the risk of diabetes mellitus: a nested casecontrol study in the Netherlands. Zeyda et al. Int J Obes 17; 2007 (Studi sulla resistina e sull infiammazione) Knowler W.C. et al. - NEJM 346; 2002 Reduction in the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention or metformin Kaline K et al. - Horm Metab Res Sep;39(9): The importance and effect of dietary fiber in diabetes prevention with particular consideration of whole grain products.