TRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA PROGETTO INNOVAGIUSTIZIA

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1 TRIBUNALE ORDINARIO DI BRESCIA BILANCIO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE CONSUNTIVO 2011

2 Sommario PRESENTAZIONE DAL BILANCIO PREVENTIVO AL CONSUNTIVO IL PROCESSO ATTIVATO GUIDA ALLA LETTURA I SERVIZI E LE ATTIVITÀ AREA CIVILE AREA PENALE LE RISORSE LE RISORSE UMANE LE RISORSE ECONOMICHE INDICATORI DI MONITORAGGIO LE POLITICHE VERSO GLI INTERLOCUTORI RILEVANTI: STATO DI AVANZAMENTO IL TAVOLO DELLA GIUSTIZIA GLI INTERLOCUTORI LE POLITICHE DEI SERVIZI AI CITTADINI LE POLITICHE DEI SERVIZI ALLE IMPRESE LE POLITICHE NEI CONFRONTI DEGLI AVVOCATI LE POLITICHE NEI CONFRONTI DEI NOTAI LE POLITICHE NEI CONFRONTI DEI DOTTORI COMMERCIALISTI LE POLITICHE NEI CONFRONTI DEI GIOVANI LAUREATI LA POLITICA ATTIVA DELLE RISORSE UMANE CONCLUSIONI APPENDICE STATISTICA

3 Presentazione Con il Bilancio di Responsabilità Sociale (BRS) consuntivo il Tribunale di Brescia intende rendere conto alle istituzioni del territorio e alla comunità locale quanto è stato fatto nel corso del 2011 e di quali risultati sono stati raggiunti rispetto gli obiettivi fissati nel Bilancio preventivo e di quanto resta da fare. Nella forma adottata, il BRS si dipana in due momenti, uno preventivo, di assunzione degli impegni, l altro consuntivo, di verifica dei risultati conseguiti. È uno strumento di trasparenza dell azione svolta dall Ufficio Giudiziario, di comunicazione verso la cittadinanza e verso gli interlocutori esterni, nonché di assunzione di responsabilità in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio che vengono resi pubblici. Questo importante lavoro è stato accompagnato da una serie di incontri con gli interlocutori rilevanti del Tribunale di Brescia: il Comune e la Provincia di Brescia, i Comuni di Breno e Salò che ospitano le sedi distaccate del Tribunale, la Camera di Commercio di Brescia, le ASL di Brescia e della Valle Camonica-Sebino, l Università di Brescia, la Scuola di specializzazione in Studi Forensi, l Ordine degli Avvocati di Brescia, l Ordine dei Dottori Commercialisti di Brescia, il Consiglio Notarile di Brescia, le Associazioni di volontariato impegnate nei Progetti Rete ADS di Brescia e della Valle Camonica-Sebino. Con ciascuno sono state individuate esigenze e priorità di intervento e messe in campo azioni volte a rafforzare la collaborazione con il Tribunale. La costruzione partecipata del BRS ha consentito di giungere alla costituzione, ai primi di maggio 2011, del Tavolo della Giustizia della provincia di Brescia, quale dimostrazione del concreto impegno assunto dal Tribunale verso il territorio, ed anche quale strumento per coinvolgere le istituzioni locali in uno sforzo di sussidiarietà e reciprocità, nel comune interesse al buon funzionamento della giustizia. Infine, va ricordato che il BRS si inserisce tra le attività del progetto Innovagiustizia finalizzato alla riorganizzazione dei processi lavorativi ed alla ottimizzazione degli Uffici Giudiziari, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Lombardia tramite il Fondo Sociale Europeo , allo scopo di realizzare processi di innovazione in numerose sedi giudiziarie del territorio regionale. Il Dirigente amministrativo Dr. Nicola Stellato Il Presidente Vicario Augusto Angelo Bitonte 3

4 1. Dal bilancio preventivo al consuntivo Nella sua prima stesura, all inizio del 2011, il BRS aveva una veste di tipo preventivo, cioè poneva le basi per giungere entro l anno alla predisposizione della versione consuntiva - che qui presentiamo - in cui vengono verificati il i risultati raggiunti e i cambiamenti intervenuti. Con l adozione del BRS il Tribunale di Brescia si è proposto di: - avviare il ciclo della pianificazione/programmazione annuale in chiave strategica; - dare evidenza alle attività realizzate e ai servizi erogati, ed anche agli scarti tra quanto programmato e quanto realizzato nel corso di un anno; - misurare i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi individuati per ciascun interlocutore; - fornire informazioni a tutti gli interlocutori su come sono state allocate le risorse. In altri termini, il BRS è stato individuato come lo strumento per avviare un processo conoscitivo e di apprendimento organizzativo, in modo da permette all Ufficio Giudiziario non solo di poter replicare in autonomia la redazione del bilancio sociale negli anni a venire, ma anche di poter affrontare con maggior consapevolezza il cambiamento organizzativo. Con l introduzione del BRS Il Tribunale si proponeva anche di: - contribuire al miglioramento delle informazioni contenute nella relazione inaugurale dell anno giudiziario; - attivare la messa a punto di un processo stabile di dialogo con gli interlocutori del territorio, attraverso la costituzione di un Tavolo locale della Giustizia; - avviare l analisi delle spese di funzionamento della giustizia, quale premessa di un futuro sistema di monitoraggio dell Ufficio giudiziario Il processo attivato Il processo di elaborazione e implementazione del BRS ha preso avvio con la costituzione formale di un gruppo di lavoro, composto da giudici, personale amministrativo e consulenti, che si è assunto la responsabilità di guidare le linee d azione del bilancio sociale durante tutto il tempo di realizzazione del progetto. Un secondo gruppo, composto in modo similare al primo, ma con altro personale, è stato attivato per l analisi economica e la delineazione del sistema di monitoraggio. Inizialmente è stata definita la mappa degli interlocutori rilevanti con i quali condividere le linee di intervento strategico (o politiche). In una prima fase, sono stati realizzati momenti bilaterali di confronto in cui sono stati concordati alcuni obiettivi da perseguire, poi un momento collegiale di incontro con tutti gli interlocutori, che ha dato vita al Tavolo della Giustizia provincia di Brescia, tenuto il 3 maggio 2011, in cui è stato presentato il BRS preventivo e sottoscritto un protocollo d intesa fra i principali attori istituzionali del territorio. Nella se- 4

5 conda fase il Tavolo si è articolato in gruppi di lavoro specifici, che si sono riuniti per dare seguito agli impegni assunti con il BRS. L impostazione data ai rapporti con gli interlocutori è stata di tipo bidirezionale: non solo l Ufficio Giudiziario si è impegnato nei confronti dei suoi interlocutori, ma anche a questi è stato chiesto di impegnarsi nei confronti dell Ufficio Giudiziario, in modo da innescare una collaborazione reciprocamente vantaggiosa Guida alla lettura Il documento è articolato in quattro capitoli. Il primo capitolo il presente è di carattere introduttivo. Nel secondo capitolo vengono riportati i dati aggiornati sui flussi di attività ed evidenziate le tendenze di medio-lungo periodo, che emergono da una serie storica di 7 anni: dall anno giudiziario al Il terzo capitolo si divide in tre parti: nella prima parte si fa il punto sulle risorse umane; nella seconda parte si riportano i dati salienti dell analisi delle risorse finanziarie impiegate e introitate dal Tribunale a vario titolo, svolta nell ambito del Progetto. nella terza parte si delinea un possibile sistema di monitoraggio a supporto della direzione del Tribunale, predisposto sempre nell ambito del Progetto Innovagiustizia. Il quarto capitolo riporta lo stato di avanzamento delle politiche e degli obiettivi che il Tribunale si è impegnato a perseguire per e con ciascun tipo di interlocutore, delle azioni realizzate, dei risultati raggiunti e delle azioni che restano da realizzare. Infine, le conclusioni riportano un quadro sintetico degli obiettivi raggiunti e da raggiungere, oltre alla proposta di alcuni nuovi obiettivi per il Il documento si chiude con un appendice statistica, che riporta in dettaglio dati sul contesto, sulla struttura e sull attività del Tribunale. 1 I dati sono stati aggiornati dal Tribunale sul data-base costruito da Fondazione Alma Mater per il BRS preventivo. 5

6 2. I servizi e le attività In questo capitolo vengono riportati i dati aggiornati sull attività e i servizi di giustizia resi dal Tribunale di Brescia nel periodo che intercorre fra l anno giudiziario e il L esposizione fa riferimento a tre indicatori: il rapporto fra procedimenti sopravvenuti e definiti nel periodo, le pendenze iniziali e finali, la durata media dei procedimenti, che sono indicativi della capacità del Tribunale di far fronte alla domanda di giustizia proveniente dal territorio. Per il dettaglio si rinvia all appendice statistica Area civile Procedimenti ingiuntivi Negli ultimi tre anni i provvedimenti ingiuntivi sono prima cresciuti da a (+10,4%), per poi tornare a nell ultimo anno, con una flessione del 3,5% rispetto al , primo anno considerato. Dal 18 marzo 2009 sono stati avviati i decreti ingiuntivi telematici, che nel anno sono balzati a e nel a 3.240, a fronte di una diminuzione del totale dei provvedimenti ingiuntivi, raggiungendo così il 35% del totale. Brescia rappresenta una eccellenza a livello nazionale, per volumi seconda solo al Tribunale di Milano nel periodo in esame. Da rilevare, inoltre, che dal 1 giugno 2011 sono stati attivati i decreti ingiuntivi telematici anche in materia di lavoro, anche presso le sedi distaccate di Breno e Salò. Cognizione ordinaria Nella sede centrale di Brescia (grafici 35-36), dal al , si rileva un trend costante di diminuzione delle sopravvenienze, ed una eccedenza dei procedimenti definiti sui sopravvenuti, di conseguenza continuano a diminuire le pendenze, che a metà del 2011 ammontavano a circa 9.000, contro le della metà del La sezione di Breno (grafici 37-38) registra un trend costante delle sopravvenienze e una diminuzione delle definizioni nella prima fase, con una crescita delle pendenze finali fino al e un inversione di tendenza dal La sezione di Salò (grafici 39-40) registra una costante diminuzione delle sopravvenienze e un aumento dei procedimenti definiti soprattutto nell ultimo anno, con una progressiva diminuzione delle pendenze dal La durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria (grafico 22) nel periodo considerato vede una diminuzione anche se con un andamento altalenante: diminuisce nei primi tre anni, poi risale nei successivi tre, per poi ridiscendere nell ultimo anno fino ad una media di 736 giorni, circa due anni, a fronte degli 814 giorni del e del dato nazionale di 977 giorni. 2 Sono state utilizzate come fonte dei dati le relazioni di inaugurazione dell Anno giudiziario, quindi il riferimento temporale non è l anno solare, bensì il periodo 1 luglio-30 giugno dell anno successivo. 6

7 Separazioni e divorzi Per quanto riguarda le separazioni consensuali (grafici 41-42) le domande pervenute nel periodo risultano abbastanza costanti (circa all anno). Le definizioni hanno un andamento altalenante. Si registra una notevole performance nel e nel che ha consentito di abbattere dell 80% la pendenza iniziale. Negli ultimi due anni, però, la pendenza è in aumento, a seguito della diminuzione delle definizioni, di conseguenza la durata media dei procedimenti sale da 56 a 94 giorni (grafico 23). L andamento delle separazioni giudiziali (grafici 43-44) è costante sia nelle sopravvenienze che nelle definizioni, ma nell ultimo anno è aumentata la durata media dei procedimenti da 557 a 651 giorni (grafico 24). L andamento dei divorzi congiunti (grafici 45-46) riflette quello della separazioni consensuali, con una riduzione della pendenza di quasi il 90%, soprattutto nella fase iniziale del periodo considerato, a fronte di una domanda costante di circa 900 procedimenti all anno. La durata media dei procedimenti è in costante ed accentuata diminuzione negli ultimi tre anni, passando da 111 a 24 giorni (grafico 25). Nei divorzi giudiziali (grafici 47-48), invece, si registra una tendenza all aumento delle pendenze, a fronte di una domanda che oscilla intorno alle pratiche all anno. La durata media dei procedimenti cresce da 567 a 884 giorni nel periodo considerato, con un balzo considerevole nell ultimo anno (grafico 26). Volontaria Giurisdizione Continua il trend crescente dal delle richieste che pervengono alla Volontaria Giurisdizione (grafici 49-50), che nell ultimo anno sono cresciute di quasi il 20%. Sono aumentate anche le definizioni, ma in misura minore delle sopravvenienze, con un conseguente aumento delle pendenze. Amministrazioni di sostegno Continua la crescita esponenziale delle richieste, che nell ultimo anno hanno raggiunto le 656 unità, con un incremento del 30% sull anno precedente (grafici 51-52). Tale crescita è giustificata con la progressiva conoscenza e diffusione dell istituto dalla sua introduzione nel 2004, ed è prevedibile che perdurerà fino a quando sarà esaurita la domanda potenziale. Allorché si giungerà a regime, le pratiche aperte e chiuse nell anno tenderanno a eguagliarsi in rapporto al ciclo di vita degli utenti, che sono in netta prevalenza anziani. In questo caso, la pendenza va declinata come procedimento aperto, data la permanenza del bisogno di assistenza dell utente e non è indicativa di scarsa efficienza, ma di carico di lavoro, che allo stato attuale si configura come una vera e propria emergenza, di fronte alla quale il Tribunale di Brescia, come vedremo più avanti, ha stipulato accordi di collaborazione con gli attori del territorio. Giudice Tutelare I provvedimenti del Giudice Tutelare (grafici 53-54), dopo una prima fase di crescita, in particolare nel , negli ultimi due anni sono in diminuzione. Sono in controtendenza le richieste di TSO, che sono aumentate notevolmente nell ultimo anno. Sono aumentati anche i ricorsi relativi alle amministrazioni di sostegno. Lavoro 7

8 Negli ultimi due anni, a causa della crisi economica ed occupazionale, le cause di lavoro (grafici 55-56) pervenute, prima stabili in torno alle cause annue, sono aumentate del 50% salendo a oltre (+28,5% solo nell ultimo anno), di conseguenza sono notevolmente aumentate la pendenza e la durata media dei procedimenti. Previdenza e assistenza Le cause di previdenza e assistenza (grafici 57-58), dopo un picco di oltre 1000 pratiche nel 2005/06, sono progressivamente diminuite fino a 373 nel , per poi risalire a cause negli ultimi due anni, ma nell ultimo anno i procedimenti definiti hanno superato quelli pervenuti, con la conseguente diminuzione della pendenza. Processo societario Fino al le sopravvenienze, sommando i procedimenti soggetti a rito ordinario e sommario, oscillavano intorno ai 150 procedimenti all anno, con un forte incremento delle pendenze (grafici 59-60). In seguito, i procedimenti societari si sono andati esaurendo, a causa dell intervento normativo. Le pendenze si sono notevolmente ridotte, perché non vi sono più state sopravvenienze. Al 30/06/2011 restavano da smaltire circa un centinaio di procedimenti. Istanze di fallimento e procedure concorsuali Il numero delle istanze fallimentari e delle procedure concorsuali (grafici 61-62) pervenute si è più che dimezzato nei primi tre anni, passando dalle del 2004/05 alle 573 del 2007/08. Negli ultimi tre anni invece, le sopravvenienze sono raddoppiate, a causa della crisi economica, fino a raggiungere nel le cause. Corrispondentemente, le pendenze sono notevolmente aumentate (+28,5% nell ultimo anno). Analoga tendenza si registra per i fallimenti (grafici 63-64), a cui si aggiunge un rallentamento nella definizione dei procedimenti, con un aumento della pendenza negli ultimi due anni del 15%. Esecuzioni Nel periodo considerato le sopravvenienze delle esecuzioni immobiliari (grafici 65-66) sono aumentate in modo esponenziale da 628 a 1558 con un incremento del 150%. In particolare negli ultimi tre anni, si è assistito ad un raddoppio dei procedimenti sopravvenuti a fronte di una diminuzione di quelli definiti. Questa forbice ha prodotto di conseguenza un forte aumento delle pendenze negli ultimi due anni (+65%). Analogamente, l andamento delle sopravvenienze delle esecuzioni mobiliari (grafici 67-68) si è attestato intorno ai procedimenti all anno fino al , per poi balzare oltre i 6.000, con un forte aumento della pendenza negli ultimi tre anni (+ 70%). Nel complesso, l area civile ha visto negli anni una diminuzione della durata media di tutti i procedimenti civili (grafico 21), che nel periodo considerato è scesa da 332 a 259 giorni, ma essa è il frutto di tendenze molto contrastanti. Da un lato, diminuisce la durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria, i cui volumi sono rilevanti e hanno un grosso peso percentuale, dall altro aumentano le domande che pervengono alla Volontaria Giurisdizione, 8

9 fra cui aumentano in modo esponenziale le Amministrazioni di Sostegno, con il conseguente aumento dei tempi di attesa. Dall altro ancora, aumentano i procedimenti sopravvenuti e la durata dei procedimenti di lavoro, delle istanze fallimentari e dei fallimenti, delle esecuzioni mobiliari e immobiliari, collegati più direttamente alla crisi economica e finanziaria Area penale Sezioni dibattimentali Procedimenti penali monocratici I procedimenti monocratici sopravvenuti (grafici 69-70) dal al si sono attestati sulle unità, con una tendenza alla diminuzione. In questo periodo i procedimenti esauriti hanno superato i sopravvenuti, contribuendo a smaltire la pendenza. Nei successivi tre anni si è assistito ad un aumento considerevole delle sopravvenienze, che si sono attestate intorno ai procedimenti l anno, per poi ridiscendere intorno ai nell ultimo anno, ma con un aumento delle pendenze conseguente alla mancanza di un magistrato. La durata media dei procedimenti monocratici (grafico 32), nel periodo considerato, è rimasta intorno ai 100 giorni, dopo essere scesa ad 82 giorni nel per poi risalire negli ultimi due anni. Procedimenti penali collegiali I procedimenti collegiali sopravvenuti (grafici 71-72) sono andati aumentando in quasi tutto il periodo considerato, raggiungendo il picco di 304 procedimenti nel , per poi ridiscendere nell ultimo anno al di sotto dei 250. Le pendenze sono diminuite dal al , per poi salire in modo molto accentuato dal ad oggi (+75%, di cui il 40% solo negli ultimi 2 anni). La durata media dei per i procedimenti monocratici, nel periodo considerato è rimasta intorno ai 100 giorni, arrivando a toccare gli 82 giorni nel per poi risalire. La durata media dei per i procedimenti collegiali (grafico 33), nel periodo considerato, è notevolmente diminuita, passando dai 238 giorni del ai 164 giorni del (-30%). Sentenze penali (ex artt. 444, 446, 448 CPP ) Il numero delle sentenze (grafico 76) è in costante forte aumento dal Nel è stato raggiunto il picco di sentenze, più che doppio rispetto alle 1000 del Un balzo rilevante si è avito nel , anno dal quale il numero delle sentenze è balzato a circa annue. 9

10 Ufficio GIP-GUP Registro noti e ignoti 3 Fra il e il le sopravvenienze si sono mantenute in un range tra le 27 e annue per scendere a nel Nell ultimo anno, invece, si è avuta un impennata fino a quasi sopravvenienze, alle quali comunque si è riusciti a far fronte. Nonostante l oscillazione della domanda, a partire dal fino ad oggi, la pendenza si è dimezzata (grafici 73-74). La durata media complessiva dei procedimenti del GIP è di 120 giorni (grafico 27), in aumento rispetto ai 98 gg. del , ma in diminuzione rispetto al picco di 150 giorni del Questa è la risultante della durata media dei vari tipi di procedimenti: 21 gg. per l archiviazione, in aumento sui 17 gg. del (grafico 28) 229 giorni per il rinvio a giudizio 4, in diminuzione del 30% sul (grafico 29) 350 giorni per i riti alternativi, in diminuzione del 23% sul (grafico 30) 203 giorni per altri tipi di procedimenti, in diminuzione del 30% sul (grafico 31) Decreti penali Dal al i decreti penali sono aumentati da a (+61%), per poi ridiscendere ai livelli iniziali nei due anni successivi (grafico 75). Nello primo periodo è aumentata anche la percentuale delle opposizioni, che è passata dal 42% al 65%, per poi ridiscendere al 46% nel Intercettazioni telefoniche e ambientali L andamento del numero totale dei decreti emessi dal GIP per autorizzazione, convalida o proroga delle intercettazioni telefoniche e ambientali è in forte calo dall inizio del periodo considerato. Si è passati dai decreti del 2004/05 ai del 2010/11, ovvero registrando una diminuzione del 64%. Nell ultima annualità vi sono 8,85 decreti relativi intercettazioni telefoniche ogni persone residenti. Erano 26,3 all inizio del periodo. Nel complesso l area penale vede delle tendenze divergenti e irregolari. La durata media dei procedimenti monocratici ha avuto un andamento altalenante verso il basso nei primi 5 anni, per poi aumentare negli ultimi due anni, mentre la durata dei procedimenti collegiali è in netta e costante diminuzione dal La durata di tutti procedimenti del GIP-GUP, dopo un impennata nei primi due anni, è scesa quasi ai livelli iniziali, per poi risalire nell ultimo anno. L area sconta, nell ultimo anno, la vacanza per lungo tempo del Presidente della prima Sezione penale dibattimentale. 3 La lettura dell andamento delle iscrizioni al Registro Noti e Ignoti, considerati congiuntamente, risulta difficoltosa per alcune discrepanze riscontrate nei dati, dovute ad un lavoro di ripulitura degli archivi. 4 La durata indicata è calcolata quale termine finale con riguardo alla trasmissione del fascicolo in funzione del calendario del dibattimento e non al provvedimento conclusivo dell udienza. 10

11 In conclusione,. il Tribunale di Brescia, dopo una performance positiva nel periodo che va dal al , in cui è riuscito a ridurre le pendenze sia nell area civile che nell area penale, negli ultimi due anni è sempre più in difficoltà nel far fronte all aumento della domanda con le risorse umane disponibili. Grafico 1- Durata media di tutti i procedimenti civili e penali del Tribunale di Brescia 160 N indice Media complessiva Ufficio GIP Penale Monocratico Penale Collegiale Media compl. proc. CIVILE / / / / / / /11 11

12 3. Le risorse 3.1. Le risorse umane Personale togato Il Tribunale di Brescia ha un organico di 61 giudici togati e 30 giudici onorari. Al 31/12/2011, sono vacanti 9 posti di giudice togato (-15%), uno in più rispetto all anno precedente. Inoltre, sono vacanti 13 posti di GOT sui 30 previsti. E da notare la vacanza da oltre un anno del ruolo di Presidente del Tribunale, ricoperto dal Vicario, Presidente della seconda Sezione Civile, che il prossimo 22/02/12 passerà alla Corte d Appello (dopo oltre un anno di vicariato). Inoltre, nel corso del 2011 è stato vacante fino ad ottobre il ruolo di Presidente della prima Sezione Penale. Si evidenzia che negli ultimi 7 anni l organico dei giudici è rimasto invariato a fronte di un aumento della popolazione di oltre abitanti, pari al 9,2%, senza contare l aumento della litigiosità e della delittuosità. Nel circondario del Tribunale di Brescia, c è un giudice togato in organico ogni abitanti e un giudice effettivamente in servizio ogni abitanti. Brescia risulta essere il 5 circondario per numero di abitanti, ma il 12 tribunale per numero assoluto di giudici e l ultimo dei tribunali sede di Corte d Appello, quanto al rapporto fra magistrati e abitanti. Confrontando il Tribunale di Brescia con altri Tribunali sedi di Corte d Appello che hanno circondari di dimensioni paragonabili per numero di abitanti, si rileva una forte disparità con le città del Mezzogiorno, ma anche con le principali città del Nord Italia. Il Tribunale di Milano, sede dell altra Corte d Appello della Lombardia, ha un rapporto di circa un giudice in organico ogni abitanti, due volte e mezzo quello di Brescia. Tabella 1 - Giudici del Tribunale di Brescia al 31/12/11 Organico Effettivi Vacanti Presidente di Tribunale Presidenti di Sezione Presidente Sezione Lavoro 1 1 Giudici Giudici Sezione Lavoro 3 3 Totale Giudici togati Giudici onorari di Tribunale Totale Giudici Fonte: Direzione amministrativa del Tribunale di Brescia 12

13 Grafico 2 - Numero di abitanti per ciascun giudice al 31/12/ Personale amministrativo L organico del personale amministrativo, comprensivo di quello delle Sezioni distaccate di Breno e Salò, prevede 163 unità. L organico del personale amministrativo ha subito ripetute decurtazioni dal 2005 al 2009: da 183 a 174 a 163, a fronte dell aumento della popolazione della circoscrizione, con il conseguente aumento del rapporto fra popolazione e personale amministrativo, passato da un amministrativo ogni abitanti nel 2005, a un addetto o- gni residenti nel Al 31/12/2011 erano in servizio 134 dipendenti, compresi i distaccati da e verso altre sedi, con 29 posti vacanti (pari al 18%). Brescia risulta essere il 5 circondario per numero di abitanti, ma il 18 tribunale per numero assoluto di amministrativi e l ultimo dei tribunali sede di Corte d Appello per rapporto fra amministrativi e abitanti. Tabella 2 - Personale amministrativo del Tribunale di Brescia al 30/06/11 Qualifiche Organico Effettivi Vacanti Dirigente Direttore Amministrativo Funzionari Giudiziari Funzionario Contabile Cancelliere Contabile Assistente giudiziario Operatore giudiziario Conducente automezzi Ausiliario Totale Fonte: Direzione amministrativa del Tribunale di Brescia 13

14 Nel Tribunale di Brescia sono presenti 3,13 amministrativi per magistrato. Tale rapporto è leggermente migliorato nell ultimo anno a causa della diminuzione dei giudici e di un leggero aumento del personale amministrativo. Resta, comunque, il rapporto più basso fra tutti i tribunali sede di Corte d Appello, mentre quasi tutti gli altri tribunali di analoghe dimensioni si attestano sopra i 3,5 amministrativi per magistrato. Questo significa che in molti casi le cancellerie costituiscono una strozzatura rispetto al lavoro dei giudici. Un altra criticità del Tribunale di Brescia è l elevata anzianità anagrafica del personale amministrativo, che ha un età media di quasi 50 anni. In particolare, il personale anagraficamente più anziano è quello con la qualifica di Funzionario giudiziario (ex-c1), di cui quasi il 60% ha più di 55 anni. Si tratta nella maggioranza dei casi di persone che hanno la responsabilità di una cancelleria o di un ufficio e che nel momento in cui andranno in quiescenza, lasceranno sguarnite posizioni chiave Le risorse economiche L occasione del Bilancio Sociale ha consentito anche di avviare una prima analisi economica del Tribunale di Brescia in grado di fornire una rappresentazione complessiva delle spese e delle entrate. Innanzitutto, va ricordato che il Tribunale Ordinario, come ogni altro Ufficio Giudiziario, non ha un proprio bilancio, quindi non ha autonomia e responsabilità finanziaria e contabile, cioè non governa, se non marginalmente, i flussi delle risorse in entrata e in uscita. Le risorse che esso impiega sono stanziate da diverse Amministrazioni; le risorse che produce non sono incamerate dall Ufficio Giudiziario, ma entrano nei bilanci di diverse Amministrazioni; buona parte delle entrate e delle spese sono indipendenti dal comportamento degli operatori di giustizia. Nonostante questi vincoli, che impediscono qualsiasi politica di budget ed un effettivo controllo della gestione, è sembrato utile dare evidenza alle risorse per un verso impiegate e per un altro generate dal Tribunale. Va detto, inoltre, che la rilevazione dei dati si è rivelata molto più complessa del previsto, proprio a causa della molteplicità di fonti a cui si deve fare riferimento, sia a livello centrale che a livello locale Le spese Le spese sostenute dal Tribunale di Brescia sono state raggruppate in 4 principali categorie: a) spese per il personale: comprendono tutte le spese erogate direttamente dal Ministero della Giustizia per le retribuzioni lorde dei magistrati (togati e onorari) e del personale amministrativo, gli emolumenti accessori (indennità, produttività, straordinari, buoni pasto), la formazione, le spese mediche e di sicurezza (L. 626/1994); b) spese di giustizia: comprendono gli onorari per i giudici onorari, i rimborsi per i giudici popolari, i compensi per lo svolgimento di incarichi professionali di supporto al giudice (periti, consulenti, interpreti, traduttori ecc.), il patrocinio a spese dello Stato, le trasferte giudiziarie (es. testi), la custodia dei beni sequestrati, la stenotipia e la registrazione delle udienze (che non è stato possibile rilevare), ecc. Queste voci di spesa derivano direttamente o indirettamente dai provvedimenti disposti dai magistrati nell esercizio della 14

15 funzione giudicante, sono erogate dal Ministero della Giustizia e recuperate nell ambito delle stesse procedure giudiziarie; c) spese per beni e servizi supporto: raccoglie le voci di spesa relative a beni e servizi necessari per supportare il funzionamento degli uffici: materiali di consumo, utenze telefoniche, spese postali, gestione degli automezzi ecc. Anche queste spese sono erogate dal Ministero della Giustizia. Non è stato possibile rilevare le spese per l informatica, che hanno canali propri e procedure specifiche, che afferiscono alla DGSIA, a livello centrale del Ministero della Giustizia, e al CISIA di Milano, a livello decentrato. d) spese per le sedi: comprendono tutte le voci di spesa relativi a canoni di locazione (reali e figurativi), manutenzione e pulizia, energia e riscaldamento, arredi e impianti, vigilanza e adeguamento degli immobili in cui ha sede l ufficio giudiziario. In questo caso le spese sono sostenute dai Comuni di Brescia, di Breno e Salò per le rispettive sedi, che ne recuperano una quota dal Ministero della Giustizia. Sono state rilevate le spese annue di funzionamento del Tribunale di Brescia nel triennio Nel 2008 le spese ammontavano complessivamente a 15,328 milioni di euro, nel 2010 a 15,246 milioni di euro, con un decremento dello 0,53 %. Nel 2009 si è registrato un aumento contingente a 16,678 milioni, a seguito delle spese di trasloco dalle vecchie sedi e di allestimento del nuovo Palazzo di Giustizia. Tabella 3 - Le macro categorie di spesa del Tribunale di Brescia (valori assoluti) Macro-categorie di spesa Var. % Spese per il personale ,16% Spese di giustizia ,70% Spese per beni e servizi ,51% Spese per le sedi ,48% Totale spese di funzionamento ,53% Il grafico sotto riportato mostra la composizione percentuale della spesa complessiva del Tribunale relativa ad ognuno dei tre anni considerati. Considerata l eccezionalità del 2009, anno in cui l aumento contingente delle spese per le sedi sbilancia le percentuali, se si confrontano gli altri due anni, è possibile notare come la spesa per il personale resti la voce di costo di gran lunga maggiore, com è naturale che sia in un organizzazione che eroga servizi. L incidenza di questa voce cresce di 2 punti passando dal 72,6% al 74,6%. Cresce anche il peso delle spese di giustizia, passando dal 9,7% al 10,8%. Le spese per beni e rimangono stabili all 1%, mentre diminuisce di 3 punti l incidenza della spesa per le sedi, che passa dal 16,6% del 2008 al 13,6% del 2010, a seguito dei risparmi realizzati in virtù della nuova sede. 15

16 Titolo valore TRIBUNALE DI BRESCIA Grafico 3 Composizione % delle spese nel triennio ,6% 9,7% 1,1% 22,6% 9,0% 1,0% 13,6% 10,8% 1,0% 72,6% 67,4% 74,6% Spese per il personale Spese di giustizia Spese per beni e servizi Spese per le sedi Le entrate Con questo termine ci riferiamo a tutte le entrate che il Tribunale genera con la sua attività, sia quelle derivanti dalla gestione amministrativa dei procedimenti giudiziari come il contributo unificato e i diritti di copia, sia quelle correlate al valore delle cause come l imposta di registro, sia quelle derivanti dai provvedimenti disposti, come recupero crediti e sanzioni, sequestri e confische, alienazione di beni mobili e immobili. Innanzitutto, va fatto notare che le entrate registrano notevoli fluttuazioni negli anni e presentano solo una parziale correlazione con la quantità di servizi di giustizia erogati. Se, da un lato, le entrate come il contributo unificato e i diritti di copia sono correlate ai flussi di attività e presentano una certa regolarità; dall altro lato, le entrate come l imposta di registro, correlate al valore delle cause, e le entrate conseguenti ai provvedimenti disposti dal giudice non presentano un andamento regolare e prevedibile. In ogni caso, va detto che le entrate non sono un indicatore del buon andamento del servizio, perché il Tribunale non è un azienda che introita in relazione a quanto produce, ma una funzione pubblica obbligatoria, che ha un costo e deve essere svolta a prescindere dal suo apporto economico. L intento dell analisi, comunque, è quello di stimare l apporto economico alle casse dell erario complessivamente generato dall Ufficio Giudiziario, a prescindere dal soggetto preposto alla riscossione, dai tempi e dai modi della stessa. I dati sono riferiti alla competenza e non alla cassa. Le entrate sono state classificate nelle seguenti categorie: a. contributo unificato, versato dalla parte per iscrivere a registro una causa civile; b. diritti di copia, versati per ottenere copie conformi all originale degli atti processuali; 16

17 c. imposte di registro, derivanti dalla registrazione di atti civili e penali, dai decreti ingiuntivi e dalle esecuzioni civili; d. recupero dei crediti derivanti dal rimborso delle spese processuali e dalle pene pecuniarie stabiliti dalle sentenze; e. somme in denaro confiscate e introitate dal Fondo Unico Giustizia; f. valore economico stimato degli immobili confiscati e conferiti all Agenzia del Demanio; g. importi derivanti dalla vendita all asta di corpi di reato e memoriali. Sono state rilevate le entrate annue generate dal Tribunale di Brescia nel triennio , incontrando non poche difficoltà, imputabili alle modalità di registrazione e gestione delle stesse da parte degli enti di riscossione. In taluni casi non è stato possibile rilevare dati precisi e si è fatto ricorso a stime sulla base di rilevazioni a campione (diritti di copia, imposta di registro). Nel triennio considerato, il valore complessivo delle entrate ha registrato un andamento fluttuante: nel 2008 sono entrati oltre 21 milioni di euro, scesi a circa 17,9 milioni nel 2009 con una flessione di oltre il 15%, per poi risalire nel 2010 a circa 22,2 milioni di euro, con un incremento del 5,12% sul E da notare l estrema variabilità negli anni di tutte le voci di entrata, in particolare del recupero spese e sanzioni, la voce più rilevante. I motivi di questa oscillazione sono attribuibili a cambiamenti della normativa di riferimento o a fattori organizzativi interni, oppure essere legati al valore delle cause trattate e alle sentenze. Tabella 4 Le entrate generate dal Tribunale di Brescia Categorie di entrata Var. % Contributo unificato ,09% Diritti di copia (stima) ,60% Imposta di registro (stima) ,30% Somme di denaro confiscate n.d ,02% Recupero spese e sanzioni ,58% Vendita corpi di reato e memoriali ,61% Conferimento immobili Totale entrate generate ,12% La forte fluttuazione delle entrate negli anni fa variare notevolmente l incidenza delle singole voci sull insieme delle entrate. L entrata più rilevante, comunque, resta quella relativa al recupero spese e sanzioni, seguono l imposta di registro e il contributo unificato. I diritti di copia sono largamente sottostimati, in quanto è stato possibile ottenerli solo per l area civile. Per le somme confiscate gli importi sono riferiti solo agli anni 2009 e 2010, poiché precedentemente la modalità di riscossione prevista dalla normativa era differente. Per gli immobili confiscati si registra un unico importo nel 2009 di oltre euro, poiché negli altri due anni non vi sono state confische. 17

18 Grafico 4 Composizione % delle entrate nel triennio % 90% 1,2% 0,0% 2,0% 0,6% 3,0% 1,6% 80% 33,4% 70% 53,2% 42,7% 60% 50% 40% 42,2% 33,6% Somme confiscate Alienazione corpi di reato Recupero spese e sanzioni Imposte di registro Diritti di copia Contributo unificato 30% 30,9% 20% 10% 1,5% 13,1% 2,1% 2,5% 16,4% 16,6% 0% Bilancio economico Premesso che, come si è detto più volte, non si tratta di un vero e proprio bilancio, è pur sempre vero che sul piano economico-finanziario si possono confrontare le spese sostenute per la Giustizia, quale funzione pubblica imprescindibile in uno Stato di diritto, e le entrate generate a vario titolo dall esercizio di tale funzione a beneficio dell erario. Tabella 5 Bilancio del Tribunale di Brescia nel triennio Media annua Entrate Spese Saldo attivo entrate - spese Saldo % entrate - spese 27,26% 6,73% 31,17% 22,67% Confrontando entrate e uscite nei tre anni esaminati, il dato di rilievo che emerge è che le entrate superano largamente le spese. Se si considera che il 2009 è stato un anno eccezionale, sia per le maggiori spese dovute al trasloco che per le minori entrate dovute ad una diminuzione contingente della registrazione di recupero crediti, negli anni 2008 e 2010, che possono essere considerati normali, si registra un saldo attivo che oscilla fra il 27% al 31%. Va fatto notare, inoltre, che nel triennio le spese sono diminuite dello 0,53% mentre le entrate sono aumentate dello 5,12%, evidenziando un trend positivo del saldo di bilancio. Tre anni sono pochi per estrapolare una tendenza, ciò nonostante il dato che emerge dall analisi economica del Tribunale di Brescia ci sembra di tutto rilievo nel quadro più ampio dibattito sui costi della pubblica amministrazione. 18

19 3.3. Indicatori di monitoraggio Se è vero che il Tribunale, dal punto di vista gestionale, non ha autonomia di budget, è anche vero che alcune voci di spesa e di entrata generate dal Tribunale possono essere monitorate e tenute sotto controllo, per comprendere le cause di andamenti anomali ed eventualmente prevenirli. L analisi dei dati ha evidenziato, ad esempio, una rilevante crescita di alcune voci delle spese di giustizia. Su tali dinamiche il Tribunale può intraprendere azioni che, nel pieno rispetto delle leggi e delle prerogative dei giudici, possano portare a risultati significativi in termini di contenimento, o quantomeno di controllo, dei costi e miglioramento dei servizi forniti, delle modalità di erogazione e pagamento degli stessi, a partire dal coinvolgimento degli attori interni, dei professionisti e fornitori esterni. L analisi economica del Tribunale, di cui sono stati riportati in precedenza i tratti salienti, fornisce alcuni primi spunti concreti per la costruzione di un sistema di monitoraggio delle spese e delle entrate da parte dell Ufficio Giudiziario. In particolare, l ambito su cui si può intervenire sono alcune spese di giustizia, come il patrocinio a spese dello Stato, le perizie e gli onorari dei professionisti, la custodia di beni sottoposti a sequestro, mentre altre sono spese incomprimibili o imprevedibili come gli onorari dei giudici onorari, i rimborsi ai giudici popolari e ai testi. In alcuni casi è possibile darsi una strategia di monitoraggio e, ove possibile, di contenimento dei costi, in altri casi è possibile monitorare i tempi di liquidazione delle spese di giustizia. Un altro ambito da monitorare sono le spese per la fornitura di beni e servizi: le spese per l energia, le spese telefoniche e postali, le spese per la pulizia, la vigilanza, gli automezzi. In questo caso si possono realizzare delle economie rinegoziando i contratti di fornitura, alla luce delle effettive esigenze che si pongono nel nuovo Palazzo di Giustizia, dopo un primo periodo di osservazione dei consumi e del fabbisogno. Sul versante delle entrate il Tribunale può svolgere una funzione di monitoraggio, anche solo per avere informazioni su quante risorse vengono generate per le casse dello Stato. Le entrate, infatti, presentano solo una parziale correlazione con i servizi di giustizia erogati e registrano notevoli fluttuazioni in funzione di variabili esogene. Anche in questo caso ci sono, però, alcuni possibili ambiti da tenere sotto controllo, come il recupero delle spese e sanzioni, la gestione attiva dei corpi di reato e dei beni confiscati in custodia presso terzi, mediante alienazioni in corso di procedimento. In conclusione, possiamo dire che l adozione di un sistema di monitoraggio è una condizione perché gli attori della giustizia sviluppino maggiore consapevolezza delle ricadute economiche delle loro azioni. Tale consapevolezza è a sua volta un presupposto dell autonomia di budget, che se fosse introdotta anche per gli Uffici Giudiziari, favorirebbe una maggiore responsabilizzazione nell utilizzo delle risorse pubbliche e una più equa distribuzione delle stesse fra gli UU.GG., in base al criterio dei costi standard, oltre alla possibilità di trattenere una parte dei risparmi di gestione conseguiti. Nella tabella seguente riportiamo alcuni primi indicatori di efficienza e di economicità che possono essere oggetto di monitoraggio da parte del Tribunale. 19

20 Tabella 6 - Indicatori di monitoraggio SPESE Patrocinio a spese dello Stato Numero di patrocini a spese dello Stato sul totale dei procedimenti assistiti da legali Tipologia di utenza che fruisce del patrocinio a spese dello Stato Andamento della spesa totale e della spesa media per procedimento Perizie e consulenze tecniche Numero di perizie disposte sul numero di procedimenti (civili e penali) Tempi di consegna delle perizie, in generale e per tipo di perizia. Costo totale e costo medio delle perizie, in generale e per tipo di perizia. Liquidazione delle spese di giustizia Tempi di liquidazione delle spese di giustizia Custodia di beni sequestrati Numero e tipo di beni custoditi Durata media della custodia Valore iniziale e finale dei beni mobili custoditi Perdita di valore dei beni in rapporto durata della custodia (es. auto). Costo medio della custodia per tipo di bene. Valore finale dei beni dati in custodia in rapporto al costo del servizio di custodia. Servizio di stenotipia Economicità del servizio, comparativamente fra i vari fornitori. Rapporto prezzo/qualità del servizio (tempi di consegna dei verbali, qualità della trascrizione) Spese per beni e servizi di supporto Spese per energia, spese telefoniche, spese postali, spese di gestione degli automezzi. ENTRATE Andamento delle entrate generate da recupero spese e sanzioni Andamento del contributo unificato e dei diritti in relazione ai flussi di attività Andamento delle entrate derivanti da imposte di registro in relazione al valore delle cause Andamento delle entrate derivanti da beni immobili, mobili e somme di denaro confiscati 20

21 4. Le politiche verso gli interlocutori rilevanti: stato di avanzamento 4.1. Il Tavolo della Giustizia La politica di fondo che il Tribunale Ordinario di Brescia si è dato nel 2011 è stata quella di coinvolgere e responsabilizzare i principali attori del territorio nei confronti del miglioramento dei servizi di giustizia. Il principale strumento di raccordo individuato è il Tavolo della Giustizia della provincia di Brescia, costituito dagli interlocutori più rilevanti, costituito il 3 maggio del 2011, con la sottoscrizione di un protocollo d intesa da parte di 24 attori del territorio bresciano. Al Tavolo della Giustizia sono stati affidati i seguenti obiettivi: 1. il potenziamento delle forme di tutela e difesa dei diritti dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, dei professionisti e dei lavoratori; 2. la semplificazione delle procedure di informazione, accesso e fruizione dei servizi della giustizia, anche attraverso il coinvolgimento e la partnership con le amministrazioni pubbliche, le associazioni di rappresentanza, le organizzazioni del volontariato attive nella provincia di Brescia; 3. la gestione in rete dei servizi e lo sviluppo di flussi informativi fra le diverse amministrazioni pubbliche, al fine di ridurre i tempi di erogazione dei servizi, migliorare la qualità delle prestazioni, velocizzare le comunicazioni e ridurre così gli oneri a carico degli utenti; 4. I integrazione dei sistemi di accesso ai servizi pubblici locali, quali la rete degli uffici relazioni con il pubblico (URP) e la carta dei servizi; 5. la formazione e qualificazione professionale degli operatori della giustizia e delle Parti coinvolte, favorendo l interscambio di know-how fra dipendenti delle diverse organizzazioni; 6. l attuazione di interscambi di esperienze e conoscenze sulla gestione e la qualità dei servizi di giustizia con altri uffici giudiziari italiani e stranieri; 7. lo sviluppo di sistemi di valutazione e rendicontazione economica e sociale sui risultati ottenuti dal sistema dei servizi della giustizia. Con la sottoscrizione del Protocollo d intesa i firmatari si sono impegnati a: a. partecipare agli incontri organizzati dal Tavolo della Giustizia della provincia di Brescia e contribuire alla realizzazione delle iniziative in questa sede proposte; b. collaborare ad elaborare strategie di cooperazione inter-istituzionali, semplificazione di procedure inter-organizzative di informazione, accesso, qualificazione dei servizi e delle attività proprie della giustizia civile e penale; 21

22 c. individuare e realizzare, ciascuno in base alle proprie competenze, risorse e titolarità, progetti ed azioni volti ad aumentare l efficacia e l efficienza dei servizi della giustizia; d. monitorare e valutare la qualità e l efficienza dei servizi della giustizia per promuovere ed individuare iniziative di miglioramento continuo. Alla realizzazione di tali impegni, i sottoscrittori del protocollo possono provvedere anche mediante: a. l utilizzo di proprio personale presso gli uffici giudiziari, previa definizione di specifiche convenzioni con gli stessi; b. la costituzione di un apposita struttura in cui far confluire le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti. Il Tavolo si riunisce di norma una volta all anno ed opera tramite apposite conferenze di servizi o gruppi di lavoro a composizione ristretta con competenze di volta in volta fissate Gli interlocutori Nel processo di elaborazione del BRS la strategia generale ha trovato una declinazione in specifiche politiche rivolte ai singoli interlocutori. In questa prima fase l attenzione si è concentrata su alcuni dei principali interlocutori. Cittadini Imprese Professionisti Giovani laureati Personale I paragrafi successivi verificano lo stato di avanzamento di tali politiche secondo il seguente schema: politiche: dichiarazione delle strategie generali, in un orizzonte temporale pluriennale, che l Ufficio Giudiziario si è dato rispetto ad ogni interlocutore; obiettivi: declinazione di ogni singola politica in obiettivi da raggiungere, che identificano gli aspetti da valutare nel bilancio consuntivo; azioni: articolazione degli obiettivi in attività concrete da intraprendere entro l anno, possibilmente in collaborazione con gli interlocutori; responsabilità: individuazione degli attori, interni ed esterni, coinvolti nella realizzazione di obiettivi e azioni, che abbiano assunto impegni ai fini della loro realizzazione. risultati conseguiti nel corso del

23 4.3. Le politiche dei servizi ai cittadini I cittadini, in qualità di utenti dei servizi di giustizia, sono i principali interlocutori del Tribunale di Brescia, che nei loro confronti persegue le seguenti politiche: 1. miglioramento dell informazione e dell accessibilità ai servizi giudiziari; 2. coordinamento fra il Tribunale, le istituzioni sociali e sanitarie locali, la rete del volontariato, con particolare riferimento all amministrazione di sostegno; 3. decentramento dell erogazione di alcuni servizi giudiziari nei Comuni e comunicazione telematica fra le amministrazioni pubbliche; La politica di informazione è quella su cui ha puntato prioritariamente il Tribunale di Brescia nel In particolare sono stati potenziati i servizi di informazione e orientamento rivolti all utenza che si rivolge al Tribunale, prevalentemente per pratiche della volontaria giurisdizione, senza l intermediazione di un legale. è stato costituito l Ufficio Relazioni con il Pubblico, è stata ultimata la segnaletica del Palazzo di Giustizia, è stata prodotta la guida e poi la carta dei servizi, definendo alcuni standard di servizio, è stato aggiornato il sito web, con la guida ai servizi e la modulistica, sono in via di installazione monitor informativi. E stato raggiunto l obiettivo di facilitare l accesso sia fisico che telematico ai servizi. Si stanno registrando i primi risultati positivi anche rispetto all obiettivo di ridurre i flussi e i tempi di attesa, soprattutto dell utenza che si rivolgeva alle cancellerie per semplici informazioni o per il ritiro di moduli da compilare o di elenchi di documenti da presentare. La politica di coordinamento fra il Tribunale, le istituzioni sociali e sanitarie locali, la rete territoriale del volontariato è rivolta ai cittadini che necessitano di tutela e di sostegno, quali anziani, disabili, minorenni, persone non autosufficienti, secondo particolari istituti giuridici, quali l amministrazione di sostegno e la tutela. A questo proposito è stato costituito un gruppo di lavoro composto dal Tribunale, l ASL Brescia, l ASL Valle Camonica-Sebino, il Comune di Brescia, l Associazione Comuni Bresciani, l ANFFAS Brescia capofila del Progetto ADS Brescia, l ANFFAS Valle Camonica-Sebino capofila del Progetto ADS di quel territorio, l Ordine degli Avvocati di Brescia, con l obiettivo di concordare un protocollo operativo al fine di migliorare il coordinamento fra gli attori pubblici e privati, che intervengono rispetto all amministrazione di sostegno. Il protocollo è stato firmato il 16 dicembre 2011 e di fatto è già operativo da alcuni mesi. A metà 2012 è prevista una prima verifica della sua applicazione e dei risultati conseguiti. La politica di decentramento dell erogazione di alcuni servizi nelle sedi comunali è volta a favorire i cittadini residenti nei Comuni distanti dal capoluogo di provincia e gli stessi Enti Locali nell accesso telematico al casellario giudiziario. Essa è stata realizzata in parte. Nelle sedi decentrate di Breno e Salò sono state attiviate le comunicazioni telematiche civili e il PCT per tutti i riti civili. Invece, resta da attivare il percorso con tutti gli altri Comuni, in 23

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