Comunità Montana del Piambello
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- Letizia Gattini
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1 Comunità Montana del Piambello Provincia di Varese Procedura di variante al Piano di Indirizzo Forestale Allegato 1 Proposta di controdeduzione delle osservazioni Settembre 2013
2 OSSERVAZIONE N PROTOCOLLO DATA OSSERVANTE /06/2013 NADILE ROSARIO, OSSOLA CARLA SUNTO RICHIESTA I sottoscritti hanno richiesto la variazione della destinazione urbanistica di una parte della loro proprietà sita in comune di Viggiù. Tale richiesta di variazione, presentata in sede di dibattito per l approvazione del PGT (inserita tra le osservazioni al PGT come osservazione n. 8), non è stata accolta in quanto nell area interessata è presente il bosco, e come tale era necessario ottenere preventivamente una variante del PIF e solo successivamente sarebbe stato possibile procedere con specifica richiesta di variante al PGT; l osservazione al PGT era stata rinviata ad un prossimo consiglio comunale in sede di Variante al PGT. Segue elaborato grafico esplicativo. LOCALIZZAZIONE Foglio 910, mappali 1113, 6307, 6924 Comune di Viggiù, area complessiva 4554 mq; Estratto cartografico, tratto dalla carta degli usi del suolo del PIF (carta A1) 1
3 PROPOSTA Per consolidata giurisprudenza che trova fondamento nell articolo 10, comma 2, della legge 1150 del 1942 ( possono essere apportate al piano ( ) le modifiche che non comportino sostanziali innovazioni, tali cioè da mutare le caratteristiche essenziali del piano stesso ed i criteri di impostazione, le modifiche conseguenti all accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale ), le osservazioni formulate nei confronti di un piano urbanistico/territoriale adottato devono rispondere al principio della congruità rispetto ai temi oggetto di delibazione da parte dell organo che ha adottato l atto. Un atto di approvazione o (come nel caso in argomento) di esame di osservazioni che non siano attinenti alle questioni contenute nel documento adottato, oltre a costituire un indizio di sviamento di potere, provocherebbe l effetto di non permettere ai soggetti interessati di presentare a loro volta osservazioni sulle nuove questioni introdotte. Alla stregua di questo principio, è possibile esaminare nel merito osservazioni sul piano di indirizzo forestale adottato entro il limite in cui queste ultime siano attinenti alle questioni oggetto della stessa adozione. Per questo motivo, l osservazione presentata sopra descritta, non essendo attinente a quanto deliberato dall assemblea in sede di adozione del piano, non può essere esaminata nel merito e il suo esame risulta pertanto improcedibile. Ciò evidentemente non osta a che con autonoma decisione l assemblea accolga la proposta formulata conferendole significato di atto di impulso per una nuova variante al piano. 3
4 OSSERVAZIONE N PROTOCOLLO DATA OSSERVANTE /07/2013 ARPA LOMBARDIA SUNTO RICHIESTA Si comunica che la presente Agenzia si era espressa in sede di Valutazione di Assoggettabilità alla VAS, e che il modello procedurale allegato 1e alla DGR IX/761 del 10/11/2010 prevede un eventuale ulteriore espressione di parere da parte di ARPA solamente in caso di VAS. LOCALIZZAZIONE PROPOSTA Tutto il territorio sottoposto a PIF (territorio della ex Comunità Montana Valceresio) Per consolidata giurisprudenza che trova fondamento nell articolo 10, comma 2, della legge 1150 del 1942 ( possono essere apportate al piano ( ) le modifiche che non comportino sostanziali innovazioni, tali cioè da mutare le caratteristiche essenziali del piano stesso ed i criteri di impostazione, le modifiche conseguenti all accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale ), le osservazioni formulate nei confronti di un piano urbanistico/territoriale adottato devono rispondere al principio della congruità rispetto ai temi oggetto di delibazione da parte dell organo che ha adottato l atto. Un atto di approvazione o (come nel caso in argomento) di esame di osservazioni che non siano attinenti alle questioni contenute nel documento adottato, oltre a costituire un indizio di sviamento di potere, provocherebbe l effetto di non permettere ai soggetti interessati di presentare a loro volta osservazioni sulle nuove questioni introdotte. Alla stregua di questo principio, è possibile esaminare nel merito osservazioni sul piano di indirizzo forestale adottato entro il limite in cui queste ultime siano attinenti alle questioni oggetto della stessa adozione. Per questo motivo, l osservazione presentata sopra descritta, non essendo attinente a quanto deliberato dall assemblea in sede di adozione del piano, non può essere esaminata nel merito e il suo esame risulta pertanto improcedibile. Ciò evidentemente non osta a che con autonoma decisione l assemblea accolga la proposta formulata conferendole significato di atto di impulso per una nuova variante al piano. 4
5 OSSERVAZIONE N PROTOCOLLO DATA OSSERVANTE /08/2013 DE NIGRIS ALFREDO AMILCARE SUNTO RICHIESTA 1) Si richiede, in merito alla possibilità di operare con la trasformazione del bosco cresciuto a ridosso di edifici e altri manufatti, la modifica all art. 87 nella parte aggiunta ex novo nel testo variato qui riportata: (e segnatamente fino al limite di mt 2 dal limite esterno dei manufatti stessi, e comunque fino al limite esterno di mt 1 dalla proiezione al suolo del limite esterno delle coperture ovvero per una superficie complessiva non superiore alla slp edificata con il limite massimo consentito di mq 500 laddove ciò compatibile con le previsioni vigenti dello strumento urbanistico comunale) con il seguente testo: (e segnatamente fino al limite di mt 10 dal limite esterno dei manufatti stessi, per una superficie complessiva anche superiore alla slp edificata, ma fino al limite massimo di mq 500 laddove ciò è compatibile con le previsioni vigenti dello strumento urbanistico comunale) in quanto il limite di mt 2 dal limite esterno dei manufatti stessi, e comunque fino al limite esterno di mt 1 dalla proiezione al suolo del limite esterno delle coperture non è sufficiente a garantire una salubrità delle murature, un utilizzo del luogo e manutenzione dei manufatti. 2) Inoltre chiede che venga stralciata dalla cartografia la classificazione di bosco per la parte del mappale 1518 in via Silvio Pellico 79 (Zona Palazzo individuata nell allegato F tipologie forestali) che è priva di piante e invece destinata a prato verde (contornata in colore verde nell allegato A Estratto di Mappa), in quanto come si riscontra anche nelle fotografie (allegato C, D, E) non vi è presenza consistente di piante. [..] 1
6 LOCALIZZAZIONE 2) Foglio 904, mappale 1518, Comune di Arcisate; Estratto cartografico, tratto dalla carta degli usi del suolo del PIF (carta A1) PROPOSTA 1) In caso di lavori di manutenzione di edifici e di altri manufatti posti a ridosso del bosco, si reputa pertanto sufficiente creare una fascia priva di vegetazione larga m 3 essendo quest ultimo il valore numerico di cui alle distanze civilistiche in materia di distanza dai confini, giusto l art. 892 CC. Si precisa inoltre che oltre tale limite di 3 metri, i rami e tutta l eventuale ulteriore vegetazione che eventualmente possa causare danni alle strutture possono essere comunque soggetti a interventi straordinari di contenimento, come previsto dall art. 60 delle NTA del PIF. 1
7 Si propone quindi l accoglimento parziale dell osservazione. 2) Per consolidata giurisprudenza che trova fondamento nell articolo 10, comma 2, della legge 1150 del 1942 ( possono essere apportate al piano ( ) le modifiche che non comportino sostanziali innovazioni, tali cioè da mutare le caratteristiche essenziali del piano stesso ed i criteri di impostazione, le modifiche conseguenti all accoglimento di osservazioni presentate al piano ed accettate con deliberazione del Consiglio comunale ), le osservazioni formulate nei confronti di un piano urbanistico/territoriale adottato devono rispondere al principio della congruità rispetto ai temi oggetto di delibazione da parte dell organo che ha adottato l atto. Un atto di approvazione o (come nel caso in argomento) di esame di osservazioni che non siano attinenti alle questioni contenute nel documento adottato, oltre a costituire un indizio di sviamento di potere, provocherebbe l effetto di non permettere ai soggetti interessati di presentare a loro volta osservazioni sulle nuove questioni introdotte. Alla stregua di questo principio, è possibile esaminare nel merito osservazioni sul piano di indirizzo forestale adottato entro il limite in cui queste ultime siano attinenti alle questioni oggetto della stessa adozione. Per questo motivo, l osservazione presentata sopra descritta, non essendo attinente a quanto deliberato dall assemblea in sede di adozione del piano, non può essere esaminata nel merito e il suo esame risulta pertanto improcedibile. Ciò evidentemente non osta a che con autonoma decisione l assemblea accolga la proposta formulata conferendole significato di atto di impulso per una nuova variante al piano. 7
8 OSSERVAZIONE N PROTOCOLLO DATA OSSERVANTE 04 n /08/2013 ASL VARESE SUNTO RICHIESTA 1) Si ritiene opportuno prevedere misure integrative di prevenzione e di contrasto nei confronti degli agenti infestanti biologici aventi un potenziale rischio per la salute umana (Ambrosia artemisiifolia, Euprottide, Processionaria del Pino e della Quercia, Mosche, Zecche, imenotteri aculeati, zanzara tigre Aedes albipictus). Si ritiene opportuno a tale proposito prevedere azioni proattive finalizzate all individuazione degli agenti infestanti in questione, al fine di programmare interventi specifici finalizzati alla tutela della salute della popolazione, in particolare nelle vicinanze degli abitati. 2) Il sistema a verde dovrà essere finalizzato ad assicurare non solo le funzioni più ampiamente riconosciute e valorizzate, ma anche quelle di valenza più tipicamente igienico sanitaria, pertanto, dovrà essere garantita un adeguata dotazione di aree a verde non solo allo scopo di assicurare funzioni sociali, ricreative, paesaggistiche, idrogeologiche, ma anche allo scopo di ottenere un efficace processo di auto-depurazione dell aria, di favorire il miglioramento delle condizioni microclimatiche, e, più in generale, di contenere l inquinamento acustico ed atmosferico. Per tali ragioni la previsione delle aree a verde dovrà garantire une collocazione ed una distribuzione adeguata all interno del centro abitato e nelle aree di trasformazione e non solo nelle zone di contorno. LOCALIZZAZIONE Tutto il territorio sottoposto a PIF (territorio della ex Comunità Montana della Valceresio) 8
9 PROPOSTA Trattandosi di argomentazioni che, seppur condivisibili, dispensano azioni di interesse tipico della pianificazione comunale, tali argomenti potranno trovare verifica e accoglimento se de caso attraverso gli strumenti urbanistici comunali. Nel frattempo trovano peraltro sufficiente efficacia le vigenti normative igienico sanitarie regionali. Tanto premesso, si propone il non accoglimento dell osservazione in quanto non pertinente. IL TECNICO ESTENSORE DELLA VARIANTE AL PIF dott. agr. Giovanni CASTELLI 9
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