Relazione finale fase di Assessment e pianificazione

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1 Una strategia di Legislatura per l innovazione sui servizi abilitata dall Information & Communication Technologies (ICT) Relazione finale fase di Assessment e pianificazione Aree di innovazione di servizio, infrastrutture abilitanti e iniziative progettuali Trento, 27 giugno 2011 Coordinatore: Fausto Giunchiglia Gruppo di Lavoro: Roberto Bona, Maria Isabella Bressan, Marco Combetto, Valentina Ferrari, Fausto Giunchiglia, Luca Mion, Ivan Pilati, Pavel Shvaiko, con il supporto del personale della Provincia autonoma di Trento e di Informatica Trentina Spa.

2 I N D I C E Premessa...1 Sezione Le aree e i progetti di innovazione Sintesi Direzionale...3 Sezione Approccio Il progetto di istanziazione del modello TasLab Tipologie di progetti di innovazione Passi attuativi...10 Sezione Aree di innovazione dei servizi ed infrastrutture abilitanti...11 Sezione Infrastrutture abilitanti Rete a banda ultra larga (fibra e wireless) Cloud Infomobilità Geodata Persone Eventi Linked Open Data Ricerca semantica Digitalizzazione Digital Preservation Sicurezza...26 Sezione Aree di innovazione dei servizi igovernment Servizi per la fiscalità La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Open Government Data La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche...35 Pag. I

3 Progetti pilota Affari Finanziari La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Salute Sanità, Sociale La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforme tecnologiche Progetti pilota ATREP La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Cultura Beni Culturali La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Muse La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche eschoooling La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Ambiente La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Turismo La visione...64 Pag. II

4 5.6.2 Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Progetti pilota Mobilità La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche eenergy La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche Homeland Security La visione Linee Guida per la strategia di innovazione sui Servizi Iniziative Progettuali Infrastrutture abilitanti e piattaforma tecnologiche...81 Sezione Sinergia con ricerca in Trento Rise, EIT Europe e imprese...82 Sezione Portafoglio di misure a supporto dell innovazione territoriale Strumenti a supporto dell Innovazione dal punto di vista dell offerta Incentivi alle aziende per la R&S Incentivi alle aziende e centri di ricerca attraverso Programmi di finanziamento europeo (fondi strutturali) Voucher per l innovazione e internazionalizzazione Altri Servizi a supporto dell offerta di innovazione: Brokeraggio tecnologico, Eventi formativi, gestione IPR, etc Open Government Data Strumenti a supporto dell Innovazione dal punto di vista della domanda Public Procurement a più stadi: il processo gestito dalla stazione appaltante Pre-commercial Procurement: una strategia per la governance dell innovazione nel medio-lungo periodo Manovre anticrisi: Riqualificazione della Spesa Pubblica (art. 5 della L.P. 27/2010) e sistema di incentivazione dei Dirigenti...90 Allegato...91 Interviste effettuate...91 Pag. III

5 Premessa La Provincia, all interno della legislatura in corso, ha posto in essere azioni programmatiche al fine di promuovere l innovazione sui servizi abilitata dall ICT anche al fine di stimolare lo sviluppo economico sociale del Trentino. Nell'ambito delle scelte programmatiche di Legislatura, il 19 novembre 2010 la Giunta Provinciale ha approvato con delibera n 2577 il documento "Una Strategia di Legislatura per l'innovazione sui servizi abilitata dall'information & Communication Technologies (ICT)". Inoltre, la legge finanziaria 2011 (Art. 5) ha richiesto la riqualificazione della domanda pubblica secondo criteri di priorità che privilegino investimenti in settori e ambiti innovativi ad elevata produttività con particolare riferimento all utilizzo delle tecnologie ICT. A valle delle azioni di cui al paragrafo precedente, è stato quindi avviato un progetto per delineare un portafoglio di opzioni di innovazione di valore, il cui obiettivo è di identificare una serie di aree di servizio e, all interno di queste aree, progetti di legislatura, dove l innovazione sui servizi abilitata dall ICT possa creare forte valore aggiunto sull utente finale, ma possa anche essere capitalizzata per creare un vantaggio competitivo nelle aziende possibilmente localizzate in Trentino, in termini di know-how acquisito nella realizzazione dei nuovi servizi. Questo documento descrive i risultati della prima fase del progetto menzionato sopra e si colloca come un documento ponte verso una ulteriore seconda fase di approfondimento, da terminarsi entro l estate 2011, il cui obiettivo sarà lo sviluppo di un numero limitato (tre?) di iniziative progettuali di innovazione discontinua di ampio respiro da attuarsi nel 2012 e che devono essere quindi pianificate come parte della manovra di bilancio 2011 (legge finanziaria 2012). E importante osservare come all interno dei questo documento i contenuti non sono sviluppati in modo uniforme. Alcune aree di innovazione di servizio e iniziative progettuali sono maggiormente approfondite di altre mentre, in generale, tutta la parte sulle infrastrutture abilitanti è solo minimamente sviluppata ed in modo relativamente poco approfondito. Questa situazione è motivata da vari fattori, non ultimo, il diverso livello di maturità, un po a macchia di leopardo che si è trovato durante il progetto. Inoltre, dato che nel nostro caso, l innovazione non può che partire come innovazione di servizio, l approfondimento sulle infrastrutture non può che essere consequenziale alla definizione della strategia sull innovazione di servizio ed essere sviluppato in un secondo tempo. Questo documento ponte è comunque un ulteriore importante passo verso la progressiva omogeneizzazione e indirizzo della pubblica amministrazione (PAT) verso una domanda fortemente innovativa con richiesta di innovazione tecnologica. Il documento è organizzato come segue : 1. Nella prima sezione viene riportata una Sintesi Direzionale nella quale sono brevemente presentate le risultanze di questa fase del progetto, le opportunità di innovazione e le possibili linee di attuazione. Pag. 1

6 2. Nella seconda sezione viene instanziato il modello di riferimento adottato nel precedente documento di legislatura (ossia il Trentino come Laboratorio, TasLab, in breve ) al fine di realizzare in Trentino un processo continuo di innovazione dei servizi abilitata dell innovazione tecnologica. 3. Nella terza sezione vengono introdotte le aree progettuali di innovazione sui servizi nonché tutte le infrastrutture abilitanti necessarie alla realizzazione dei servizi stessi. 4. Nella quarta sezione vengono descritte le infrastrutture abilitanti. 5. Nella quinta sezione viene descritto il portafoglio di opzioni innovative di valore sui servizi individuato sulla base delle informazioni rilevate negli incontri con i Dirigenti Generali. 6. Nella sesta sezione si illustrano le interdipendenze e le sinergie fra le opzioni innovative della sezione precedente e le aree coperte dall iniziativa TrentoRise (il nodo Trentino dell European Institute of Technology) e dai cluster del Distretto ICT. Viene descritto il percorso completo di sostegno alla filiera dell innovazione, percorso che va dalla trasformazione del risultato della ricerca in un idea innovativa che successivamente porta ad un progetto imprenditoriale concreto ed arriva alle fasi di consolidamento e diffusione sul mercato del prodotto/servizio innovativo. 7. Nella settima sezione si descrivono le azioni che la Provincia Autonoma di Trento (a seguire PAT) potrà attuare al fine di poter sfruttare al massimo i risultati dei progetti di cui al punto precedente. Ci si riferisce in particolare agli strumenti di governo, giuridici e finanziari a disposizione dell Ente Pubblico che stimolano l innovazione sul territorio agendo sia sulla domanda pubblica (riqualificazione della domanda pubblica, appalti pre-commerciali, partenariato pubblico e privato) che sull offerta (nuove politiche di incentivazione alle aziende, voucher per l innovazione, un nuovo paradigma per la gestione della proprietà intellettuale). Pag. 2

7 Sezione 1 Le aree e i progetti di innovazione Sintesi Direzionale Durante la fase progettuale appena conclusa sono state identificate le opportunità di innovazione e le possibili linee di attuazione per i filoni riportati in figura, organizzate in aree di servizio (linee verticali) e infrastrutture abilitanti (linee e triangolo orizzontali). S9 S8 S7 S6 S5 S4 S3 S2 S1 Homeland Security eenergy Mobilità Turismo Ambiente eschooling Cultura Beni Culturali MUSE Salute sanità, sociale Atrep igovernment Fiscalità Open Government Data Servizi Amministrativi esociety Ricerca Semantica Linked Open Data.. Sicurezza.. Eventi ( ) Persone ( ) Geo Data Infomobilità Cloud. Rete a banda ultra larga (fibra e wireless). Digitalizzazione.. Digital preservation ( ) Rappresentano un raffinamento della Infrastrutt ura abilitante Human-computer ed interazione sociale (ref. Delibera Giunta Provinciale n 2577 del 19/1 1/2010) Nella figura la C circolata, di colore rosso indica le aree di innovazione dei servizi che svolgono il ruolo di riferimento per ogni singola piattaforma tecnologica, mentre la R indica le piattaforme utilizzate dalle singole aree dei servizi. Queste aree verranno sviluppate in sinergia con TrentoRise (membro dell Istituto Europeo di Tecnologia - EIT) e TasLab socio fondatore della rete Europea dei Living Labs (EnoLL). E importante notare come un gran numero di iniziative connesse ai filoni di innovazione identificati saranno attuate nei prossimi due/tre anni in Italia (da parte delle regioni), in Europa e nel mondo. Occorre pertanto agire ora per acquisire e mantenere un vantaggio competitivo. Per il tramite di TrentoRise e TasLab, la strategia è di partecipare alla definizione e implementazione di una politica nazionale della ricerca e innovazione tecnologica, in collaborazione con le regioni più innovative e le corrispondenti istituzioni accademiche. Questa strategia dovrà poi essere estesa a livello europeo in collaborazione con EIT ed EnoLL, in collaborazione con alcune fra le più forti ed innovative istituzioni e nazioni Europee (fra cui i membri dell EIT ICT Labs, ossia: Berlino Germania, Parigi Francia, Eindhoven Olanda, Londra UK, Budapest Ungheria, Stoccolma Svezia, Helsinki Finlandia). Pag. 3

8 Sezione 2 Approccio Questo documento costituisce la base di partenza per identificare la serie di aree di servizi all interno delle quali identificare ed attivare progetti di legislatura dove l innovazione sui servizi abilitata dall ICT possa creare forte valore aggiunto sull utente finale (cittadini e imprese) ma possa anche essere capitalizzata per creare un vantaggio competitivo nelle aziende locali, in termini di know-how acquisito nella realizzazione dei nuovi servizi. Il modello di riferimento, dal punto di vista concettuale, si basa sul Trentino come Laboratorio (in inglese: Trentino as a Lab, brevemente TasLab ). Il modello è caratterizzato dal ruolo centrale che viene giocato dalle istituzioni utente ossia quelle istituzioni che gestiscono e forniscono servizi verso l utente finale. L istituzione utente funge da primo utente finanziatore del prodotto innovativo (sapendo di essere primo utente e cercando quindi di cogliere anche i vantaggi e non solo gli svantaggi di questo fatto). La localizzazione trentina del modello prevede un importante ruolo e contributo in qualità di istituzione utente per la Pubblica Amministrazione Locale con i suoi servizi al cittadino e alle imprese. In particolare la Pubblica Amministrazione Locale ha un ruolo centrale in quanto ha il compito di far partire un processo di innovazione sui Servizi che si auspica genererà il ciclo virtuoso, ed il cui fine ultimo non è solo di generare servizi migliori all utente finale ma anche aumentare il numero e la dimensione delle imprese innovative in Trentino, la loro forza e competitività sul mercato nazionale ed internazionale. La seconda caratteristica della localizzazione trentina del modello è che l innovazione sui servizi viene abilitata da innovazione tecnologica come risultato di collaborazioni che permettano di sfruttare al massimo i risultati di ricerca prodotti sul territorio. La parte seguente di questa sezione è articolata in tre punti che descrivono, rispettivamente: 1. il progetto generale, con la sua articolazione in tre fasi: la fase di Assessment e di individuazione delle linee progettuali ( progettazione ), i cui risultati sono contenuti in questo documento, la fase di progettazione, che ha l obiettivo di definire e sviluppare i progetti di ampio respiro da avviare nel 2012 e la conseguente fase di realizzazione. 2. le tipologie di progetto da utilizzare nell istanziazione del modello TasLab; 3. i passi attuativi di istanziazione del progetto di cui al punto 1. Pag. 4

9 2.1 Il progetto di istanziazione del modello TasLab Dal punto di vista metodologico e di processo, il progetto è stato articolato in tre passi che sono schematizzati nella figura sotto riportata. Targeting 8 settimane 16 settimane Assessment e Pianificazione Progettazione Realizzazione Obiettivo Identificare la Strategia di Legislatura sull Innovazione dei Servizi abilitata dall ICT Identificare le aree, gli interventi ed i filoni di innovazione sui servizi Identificare gli aspetti chiave della strategia: approccio, valore apportato, impostazione. progettuale Orientare i decison maker Attuare le iniziative Conseguire i benefici Livello di dettaglio Basso - - Ispirazione Basso top down Alto bottom up Alto bilancio Caratteristiche Diagnostico situazione attuale Schede iniziative di innovazione Piano preliminare: progetti cantierabili filoni progettuali Blueprint Definizione progetti con indicazione di costi e benefici Business case di alto livello Centri di eccellenza Best Practice Input Dipartimenti/Servizi (PAT) Bilancio PAT Piano dei Dipartimenti Best Practice Innovazioni tecnologiche, contratti con i partner industriali, ecc. Output Strategia di legislatura per l innovazione abilitata dall ICT Delibera Giunta Provinciale n 2577 Piano preliminare Innovazione sui Servizi abilitata dall ICT Business Case Definizione progetti Nuovo portafoglio servizi eserciti Obiettivi operativi Delibera Giunta Provinciale n 2577 Relazione Finale Assessment e Pianificazione I capitoli seguenti del documento illustrano in dettaglio il risultato della fase di progetto denominata Assessment appena conclusa. L approccio utilizzato in questa fase è stato caratterizzato dai seguenti elementi: completamento dello studio; comitato Guida presieduto dal Dipartimento Innovazione e ICT con il supporto di un responsabile scientifico; interviste ai Direttori Generali dei dipartimenti ed ai Dirigenti dei Servizi. In allegato alla presente è riportata la lista delle interviste svolte Le attività progettuali effettuate durante la fase di assessment e pianificazione sono rappresentate nello schema sotto riportato Pag. 5

10 Settimana 0 Settimane Settimane Avvio del progetto Inquadramento del contesto generale Scheda 1. Investimenti relativi alla diffusione e all utilizzo delle tecnologie ICT Scheda 4. Rafforzamento della domanda Di servizi innovativi Raffinamento opportunità Finalizzazione target Rapporto finale e avvio processo di approvazione Kickoff Comitato Guida Avvio lavori 1 Incontro Avanzamento 2 Incontro Avanzamento Risultato finale I risultati della fase di assessment e pianificazione nonché l approccio complessivo sono sintetizzati nello schema a seguire. 8 settimane Assessment e Pianificazione Attività: Assessment situazione corrente Definizione degli scenari di opportunità Risultati: Diagnostico situazione attuale Schede valutazioni iniziative di innovazione Risultato intermedio articolato in: Progetti attivabili 2011 Filoni progettuali 9-12 mesi Progetto attivabile Progetto attivabile Progetto attivabile 2011 n Già nel corso della fase di Assessment viene valutata la possibilità di avviare immediatamente alcuni progetti innovativi Anno 2011 Anni Progettazione Realizzazione Opzione n Opzione 2 Opzione 1 Tracking costi e qualità Decisione GO / NO GO Data la caratteristica di self-containment, i filoni progettuali possono essere eseguiti in parallelo o per ondate successive. Eventuali interdipendenze fra le attività sono indirizzate nel Masterplan. Pag. 6

11 E importante osservare che la prima fase del progetto ha permesso di: a) identificare e dimensionare un primo insieme di progetti attivabili a breve periodo (già nel 2011) denominati Progetti Attivabili 2011 Per Progettti Attivabili 2011 si intendono progetti di innovazione incrementale, di dimensioni relativamente ridotte, che possono portare, già nel 2011 dei primi risultati. Come anche riportato nella figura sopra, questi progetti dovranno partire in parallelo alla fase di pianificazione programmatica e set up dei progetti. b) Identificare le aree di innovazione e trasformazione dei servizi. Per ognuna delle aree si procederà allo sviluppo di progetti di ampio respiro. La fase di progettazione programmatica richiederà di effettuare una analisi dettagliata dei costi e dei benefici al fine di validare le ipotesi e gli scenari, selezionati fra quelli proposti come risultato dalla fase di assessment. La fase di progettazione programmatica consentirà quindi di avviare iniziative di innovazione discontinua, trasformando la strategia in servizi. In particolare questa fase si articolerà in: 1. Raccordo delle iniziative di innovazione strategica nei servizi con il piano del SIEP 2. Raccordo delle iniziative di innovazione nei servizi con le iniziative di ricerca orientata e sperimentazione promosse da Trento Rise nell ambito dell European Institute of Technology 3. Identificazione dei partner di ricerca 4. Identificazione delle caratteristiche del partner industriale 5. identificazione delle condizioni di fornitura, dello strumento e del processo per la selezione del partner industriale Tale fase dovrà produrre: blueprint progetti e business case con l indicazione, per ogni filone di innovazione sui servizi abilitato dall ICT, dei benefici che può portare a Dipartimenti, Servizi ed Enti provinciali, benefici sui tre livelli distinti, rappresentati nella figura a seguire: Benefici quantificabili interni Riduzione FTE interni Riusabilità.. Benefici quantificabili sui Servizi all utente finale Riduzione di costi Riduzione di tempi Benefici non quantificabili First mover Velocità sul time-to-market.. Pag. 7

12 2.2 Tipologie di progetti di innovazione All interno delle aree di innovazione identificate si potranno sviluppare quattro tipologie di progetto: 1. Progetti di sistema. Questi sono progetti di innovazione discontinua che produrranno un profondo ripensamento nel modo di produrre il servizio, in termini di innovazione di processo o di prodotto per tutto il sistema Trentino. Questi progetti saranno i veri artefici dell istanziazione del modello TasLab, avranno tendenzialmente una durata pluriennale e saranno articolati come segue: a. Una prima fase di programmazione e studio di fattibilità di medio periodo (3-6 mesi) che produrrà l elaborazione del progetto nelle sue linee portanti b. Una seconda fase di sviluppo progettuale e realizzazione della piattaforma per la gestione innovativa del servizio. Questa piattaforma avrà elementi di innovazione tecnologica ma avrà solitamente una componente maggioritaria di tecnologia allo state dell arte. Dovrà essere disegnata aperta in modo da potere nel futuro ospitare elementi di innovazione, incrementale ad alto valore aggiunto che permetterà di attuare una politica di innovazione continua c. Una terza fase caratterizzata da due aspetti. Un aspetto di gestione che servirà per mettere a punto l innovazione di servizio e per massimizzare le opportunità offerte dalla piattaforma. Un secondo aspetto di miglioramento continuo che attraverso l avvio di progetti di dimensioni ridotta abiliterà il continuo inserimento di innovazione incrementale nel sistema. La gestione rappresenta l elemento fondamentale per cogliere i benefici prospettati nel business case NOTA: I progetti di sistema saranno il driver principale non solo per l istanziazione del modello TasLab ma, soprattutto, per la creazione del distretto ICT. Se da una parte la realizzazione della piattaforma dovrà essere l occasione per portare in Trentino player nazionali ed internazionali in grado di esportare il know how prodotto (creando quindi valore per il territorio), dall altro dovrà permettere il coinvolgimento sin da subito di piccole e medie aziende locali su progetti mirati che stimoleranno lo sviluppo di filiere ed il trasferimento di conoscenze dai centri di ricerca alle imprese. I progetti di sistema, uniti ad un insieme di azioni di accompagnamento trasversali in via di definizione, saranno il modo principale per creare in Trentino dei cluster tematici in grado di suscitare la partecipazione di grandi aziende in grado di esportare tecnologie e piccole e medie aziende che possiedono know how ad alto valore aggiunto e che lo potranno esportare come indotto della collaborazione con le grandi aziende. 2. Progetti di innovazione incrementale. In certe aree, già all interno delle piattaforme tecnologiche attualmente in produzione sarà possibile attivare progetti di piccola dimensione del tipo di quelli descritti al punto 1,c.Questi progetti (di cui un primo insieme dovrà essere attivato già nel corso del 2011) di fatto anticipano il modello Pag. 8

13 descritto al punto precedente permettendo di sperimentare le politiche di innovazione in via di definizione. 3. Progetti di capitalizzazione di know-how. La PAT ha una storia di progetti e collaborazioni con la ricerca trentina e non sola. Molti di questi progetti sono stati fatti ed il know how è ora presente all interno della pubblica amministrazione ma e difficilmente sfruttabile data l assenza dell attore principale responsabile della messa in produzione dei risultati di ricerca, ossia le imprese. I progetti di capitalizzazione sono progetti che hanno essenzialmente due scopi: a. Messa in produzione di prototipi di ricerca sviluppati con il know how già presente all interno della pubblica amministrazione b. Utilizzo dei progetti di cui al punto precedente per il trasferimento di know ad imprese ICT che potranno gestire direttamente il servizio oppure trasferire il prodotto per la gestione del servizio al CST di Informatica Trentina. 4. Progetti di ricerca orientata, il cui obiettivo sarà quello di produrre dei prototipi industriali con contenuti di ricerca ed innovazione tecnologica che potranno essere utilizzati in una seconda fase, se avranno raggiunto i risultati attesi, all interno dei progetti di sistema o progetti di innovazione incrementale. A tal fine la pianificazione prevista nel punto 1.a potrà e dovrà, ogni volta che questo è possibile, considerare ed abilitare la filiera fra progetti di ricerca e progetti di sistema. NOTA: Come sopra spiegato i progetti di sistema abiliteranno il modello TasLab ed allo stesso tempo saranno il driver principale per la creazione del distretto ICT. In questo contesto i progetti di ricerca orientata dovrebbero avere un effetto amplificatore in quanto permetteranno di allineare la filiera della innovazione tecnologica con quella dell innovazione dei servizi. E importante notare che le due filiere sono, ad oggi, largamente indipendenti. In pratica l allineamento delle due filiere dovrà permettere l inserimento sistematico di elementi di ricerca ed innovazione tecnologica nei nuovi sistemi abilitanti l innovazione di servizio, creando così nelle nostre aziende un vantaggio competitivo molto più difficilmente colmabile da parte dei loro competitor. La messa in atto sistemica di questo tipo di progetti richiede l attivazione di una serie di iniziative organizzative molto importanti incluse: a. Il ripensamento di come collegare, per il tramite dell Agenzia dell Innovazione, la programmazione del PSP e le azioni del gruppo di Coordinamento Strategico per l innovazione abilitata dall ICT (GCSICT), costituita con delibera della G.P. n. 2295/2009, con la ricerca e l innovazione tecnologica sviluppate dai centri di ricerca e in particolare da TrentoRise. b. Un orientamento, guidato dalle strategie messe in atto delle politiche di finanziamento alla ricerca ed alla innovazione tecnologica (e segnatamente la Legge sul finanziamento ai centri di ricerca L.P e sul finanziamento alle imprese L.P. 6 -), che sia mirato a rendere sistematica l integrazione fra la filiera della ricerca e della innovazione tecnologica e la filiera dell innovazione dei servizi. Pag. 9

14 2.3 Passi attuativi Per iniziare il processo di innovazione sui servizi e mantenere un vantaggio competitivo per il sistema trentino si consiglia di procedere con i seguenti tre passi: Passo 1: Identificare gli aspetti chiave della strategia entro il prossimo trimestre. Sintetizzando quanto già riportato sopra in questo documento: a) valore portato dall innovazione sui servizi indicando con quale modalità si propone di andare sul mercato della Pubblica Amministrazione locale; b) elementi di differenziazione; c) come si opererà con gli enti erogatori dei servizi; d) quali caratteristiche dovrà possedere il partner industriale strategico ; e) come sarà articolata l impostazione progettuale con riferimento all innovazione sui servizi ed alla diffusione; f) stima dei costi di implementazione; g) stima del ritorno sull'investimento. Passo 2: avviamento dei progetti di innovazione. Le applicazioni pilota da attivare già nel corso del 2011 sono essenziali per verificare ipotesi sui vantaggi, costi, e processi di lavoro che, come riportato in precedenza, sono parallelamente definiti nel passo 1. Se condotti nel 2011, i progetti sono in grado di offrire alla Provincia ed ai suoi Enti una panoramica sulle possibilità di miglioramento dei servizi ed indicazioni sulle specifiche, inoltre permettono di individuare i requisiti per l'integrazione delle nuove tecnologie con applicazioni, servizi e processi legacy. Passo 3: porre la strategia in azione attraverso l attivazione nel 2012 dei filoni di innovazione con la collaborazione di un partner industriale, soddisfare le esigenze di innovazione di servizi identificate dalla Provincia e dispiegare su larga scala le soluzioni innovative. Pag. 10

15 Sezione 3 Aree di innovazione dei servizi ed infrastrutture abilitanti La figura sotto riporta le aree di innovazione ritenute prioritarie. Coerentemente con quanto scritto nella Delibera 2577 del 19 novembre 2010, le aree sono classificate secondo differenti tipologie: le aree di innovazione nei servizi (in alto). Queste sono a loro volta raggruppate in due grandi cluster: esociety, ossia la gestione abilitata dall ICT delle persone e dei loro rapporti sociali, ed eterritory, ossia la gestione intelligente abilitata dall ICT delle potenzialità offerte dal territorio e dalle infrastrutture su di esso sviluppate. le piattaforme tecnologiche (in basso). Queste giocano il ruolo di infrastrutture abilitanti, con le piattaforme di base nella parte inferiore (sotto) e quelle avanzate sopra. esociety Dipartimento 1 Dipartimento 2 Basso Al muoversi da servizi condivisi a servizi specifici il grado di sinergia diminuisce Servizi specifici Servizi Condivisi Servizi specifici La strategia di innovazione dei servizi è di responsabilità dei singoli Dipartimenti La strategia delle piattaforme abilitanti è di responsabilità del Dipartimento Innovazione e ICT Alto Ricerca Semantica Open Data Sicurezza Eventi ( ) Persone ( ) Geo Data Digitalizzazione Digital Preservation Mobilità Cloud Rete a banda ultra larga (fibra e wireless) Dipartimento 1 Dipartimento 2 ( ) Rappresentano un raffinamento della Infrastrutt ura abilitante Human-computer ed interazione sociale (ref. Delibera Giunta Provinciale n 2577 del 19/1 1/2010) Pag. 11

16 Le aree di innovazione dei servizi e le piattaforme tecnologiche sopra elencate sono presentate nelle sezioni seguenti ad un primo livello di dettaglio. Si osservi che le interdipendenze cross dipartimentali sui servizi costituiscono, come illustrato nella figura precedente, delle aree di servizi condivisi che sono per loro natura un importante opportunità di razionalizzazione del sistema informativo provinciale e del parco applicativo da un lato e di riduzione dei costi attraverso la riusabilità e la standardizzazione dall altro. La figura precedente indica anche l owner della strategia di innovazione che per i servizi ricade sui Dipartimenti di riferimento e per le piattaforme tecnologiche sul Dipartimento Innovazione e ICT. Le piattaforme tecnologiche sono alla base dello sviluppo delle aree di innovazione sui servizi. Tipicamente, una area di innovazione dei servizi utilizzerà più piattaforme tecnologiche (riferimento R circolata in figura) e, viceversa la stessa piattaforma tecnologica verrà usata in più aree di servizio secondo una tipica struttura a matrice. La figura seguente riporta in dettaglio queste dipendenze. S9 S8 S7 S6 S5 S4 S3 S2 S1 Homeland Security eenergy Mobilità Turismo Ambiente eschooling Cultura Beni Culturali MUSE Salute sanità, sociale Atrep igovernment Fiscalità Open Government Data Servizi Amministrativi esociety Ricerca Semantica Linked Open Data.. Sicurezza Eventi ( ) Persone ( ) Geo Data Infomobilità Cloud... Rete a banda ultra larga (fibra e wireless). Digitalizzazione.. Digital preservation ( ) Rappresentano un raffinamento della Infrastrutt ura abilitante Human-computer ed interazione sociale (ref. Delibera Giunta Provinciale n 2577 del 19/1 1/2010) Si osservi che tutte le aree di innovazione dei servizi utilizzano le piattaforme di base (Rete e banda ultra larga e cloud) e che la piattaforma di Sicurezza svolge un ruolo trasversale fornendo funzioni di privacy e sicurezza informatica a tutti i livelli di piattaforma tecnica. Da ultimo la figura (con una C circolata, di colore rosso) indica le aree di innovazione dei servizi che svolgono il ruolo di riferimento per ogni singola piattaforma tecnologica. Da un punto di vista organizzativo il ruolo di riferimento va inteso come segue: la responsabilità dello sviluppo delle piattaforme abilitanti rimane in mano al Dipartimento Innovazione e Pag. 12

17 ICT, come anche indicato sopra. D altra parte per ognuna di queste piattaforme abilitanti si identifica una area di servizio di riferimento che costituisce l utente di riferimento responsabile delle scelte funzionali mirate a garantire i servizi target. L area di riferimento esprime il referente funzionale che, insieme al referente coordinatore (del Dipartimento Informatica ed Innovazione) è responsabile dello sviluppo dell infrastruttura. L utente di riferimento, di norma, è il primo utente della piattaforma che dovrà poi essere progressivamente allargata a supportare le altre aree di innovazione di servizio. E importante notare come le infrastrutture Sicurezza, Cloud e Rete a banda ultra larga sono senza utenti di riferimento per loro stessa natura fortemente tecnologica ed abilitante. In queste due infrastrutture il ruolo di riferimento viene svolto dal Dipartimento Innovazione e ICT stesso. Sulla base dello schema sopra si può quindi costruire la seguente proposta di mappatura delle responsabilità sui Dipartimenti della Provincia. Piattaforme Abilitanti responsabilità: 1. Per tutte le piattaforme abilitanti il Dipartimento Innovazione e ICT è il referente coordinatore 2. Le responsabilità funzionali sono assegnate nel seguente modo: a. Piattaforme Sicurezza, Cloud e Rete a banda ultra larga : Dipartimento Innovazione e ICT b. Piattaforme Infomobilità ed Eventi : Dipartimento Turismo, Commercio, Promozione e Internazionalizzazione c. Piattaforma GeoData: Dipartimento Risorse Forestali e Montane d. Piattaforma Linked Open Data: Dipartimento Beni e Attività Culturali e. Piattaforma Persone: Dipartimento Politiche Sanitarie f. Piattaforma Ricerca Semantica: Trentino Riscossioni g. Piattaforme Digitalizzazione e Digital Preservation: Dipartimento Affari Finanziari e Programmazione Aree di Innovazione dei Servizi responsabilità: a. S9 - Piattaforma Homeland Security: Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture b. S8 - eenergy: Agenzia Provinciale per l Energia c. S7 - Mobilità: Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture d. S6 - Ambiente: Dipartimento Risorse Forestali e Montane e. S5 - Turismo: Dipartimento Turismo, Commercio, Promozione e Internazionalizzazione f. S4 - eschooling: Dipartimento Istruzione Università e Ricerca Pag. 13

18 g. S3 - Cultura: Dipartimento Beni e Attività Culturali h. S2 - Sanità e Sociale: Dipartimento Politiche Sanitarie i. S1 - igovernment Fiscalità:Trentino Riscossioni j. S1 - igovernment Open Government Data: Servizio Statistica k. S1 - igovernment Servizi Amministrativi: Dipartimento Affari Finanziari e Programmazione Le aree di innovazione di servizio esterne ai dipartimenti, al momento, segnatamente il MUSE ed Atrep andranno gestite in modo mirato dando agli enti la necessaria ed utile autonomia. Pag. 14

19 Sezione 4 Infrastrutture abilitanti Questa sezione riporta una breve descrizione delle piattaforme abilitanti all innovazione sui servizi. Come già evidenziato nella premessa, questa parte è al momento forzatamente di alto livello e non dettagliata. Un maggiore approfondimento di questa parte verrà fatto immediatamente a valle dell approfondimento della strategia e dei progetti sulle aree di innovazione di servizio. 4.1 Rete a banda ultra larga (fibra e wireless) Negli ultimi anni le raccomandazioni e le informative emanate da organi ufficiali che si occupano a vario titolo di policy pubbliche e di sviluppo economico stimano che la diffusione della banda larga sia un chiaro fattore che può portare alla creazione di nuovi posti di lavoro, al rilancio dell economia e ad una crescita importante del prodotto interno lordo. Uno studio commissionato dalla Commissione Europea DG Information Society and Media nel settembre 2008 dimostra il forte impatto che soluzioni ICT ed, in particolare, della larga banda, hanno sulla produttività, sui livelli occupazionali e sulla crescita. Il modello utilizzato nello studio ha misurato i principali effetti in Europa (EU27) dell utilizzo di infrastrutture e soluzioni a larga banda in termini di miglioramento della produttività delle imprese e di migrazione delle attività economiche da settori tradizionali verso settori knowledge intensive. La Commissione Europea prevede che la diffusione della connettività possa portare alla creazione di oltre 2 milioni di posti di lavoro al netto di quelli persi per la crisi economica, con un impatto sul PIL degli stati membri pari all 1,09% di crescita annua. Molto probabilmente se guardiamo ai servizi presenti oggi la domanda di connettività a banda ultra larga (oltre i 20 Mb/sec) è più nelle parole che nei fatti: se consideriamo però anche i tempi necessari per realizzazione un infrastruttura di questo tipo il compito di una amministrazione lungimirante è quella di traguardare nel lungo periodo, di anticipare le necessità future della società. Una situazione simile è quella che avvenne negli anni 50 con le autostrade in Italia, che quando vennero realizzate contenevano flussi di veicoli che potevano anche essere trasportati sulle infrastrutture stradali esistenti che non avevano ancora raggiunto la saturazione. Allora si costruiva una rete autostradale d asfalto dove transitavano veicoli e si trasportavano persone e merci; oggi è necessario essere lungimiranti nel costruire una rete autostradale di bit, che trasporti al meglio voce, dati e video. Solo che oggi i tempi sono decisamente più contenuti dato che l evoluzione delle esigenze é molto più rapida. Questa nuova rivoluzione post-industriale, difformemente dalle precedenti (quelle a cavallo del ) si è sviluppata e realizzata in meno di tre lustri. Internet si è presentato al grande pubblico mondiale nella seconda metà degli anni novanta; oggi si sta discutendo a livello mondiale di dichiararlo un diritto collettivo. Oggi stiamo affrontando anche una rivoluzione sociale nel linguaggio: nel 1860, ai tempi dell unificazione d Italia, più del 97% della popolazione era analfabeta, all avvio della Repubblica ancora il 57% della popolazione era analfabeta, mentre oggi, in pochi anni, Pag. 15

20 dobbiamo far crescere l alfabetizzazione della società, della popolazione, nell uso di internet e delle nuove tecnologie affinché possano parlare il linguaggio della società della conoscenza. E questo è un dato di fatto importantissimo considerato che è previsto nel 2020 nel cosiddetto internet delle cose ci saranno oltre 50 miliardi di oggetti digitali connessi alla rete telematica mondiale, ossia 8 per ogni abitante, nessuno escluso (oggi il dato è di meno di uno per abitante). Per fronteggiare prontamente la crescente domanda di connettività a larga banda e garantire l accesso a tutti i cittadini e le imprese ai servizi in rete della Pubblica Amministrazione, come ad esempio le informazioni catastali ed i servizi di assistenza da remoto, la prossima sfida riguarda la disponibilità di connessioni di accesso avanzate fino a 20 Mbps, entro la fine del 2012 su tutto il territorio provinciale. L evoluzione di servizi in rete, a partire da quelli pubblici, e la consapevolezza dell assenza di investimenti privati, richiede però di imboccare una sfida ancora più importante, che riguarda la società intera, per far si che dell investimento pubblico nella larga banda possa beneficiare quel sistema che, non solo economico produttivo, può trovare nelle connessioni ad alta velocità la risposta alle esigenze del futuro, ad un nuovo modo di essere cittadini in rete nella società della conoscenza. Questo è possibile solo con il processo di digitalizzazione in fibra ottica, che per il trentino si traduce nell obiettivo sfidante di coprire il 100% del territorio entro il 2018, ben oltre gli obiettivi dell Agenda Digitale Europa 2020, valorizzando gli interventi già effettuati per la realizzazione della rete dorsale provinciale e dei locali (PoP) che ospitano gli apparati di rete sul territorio, in modo da ridurre i costi ed i tempi di sviluppo della rete. Potenzialmente strategica risulta anche la riconversione della rete radio WiNet, presente con i suoi hot spot wi-fi in tutti i comuni trentini in ottica di fornice accesso in ambiente aperto ed in nomadicità. La rete radio è stata realizzata inizialmente con l obiettivo di colmare in tempi rapidi il divario digitale nei comuni non serviti da ADSL e, una volta potenziata la rete in rame con tecnologie ADSL2+ (in grado di fornire connessioni nominali agli utenti fino a 20 Mb/sec), rappresenterà una grande opportunità per sviluppare connettività diffusa wi-fi nei luoghi di ritrovo. La sempre maggiore disponibilità di banda su tutto il territorio abilita l introduzione di forme di comunicazione video che sfruttino il mezzo di internet per interagire in modo ricco e facilmente fruibile con il cittadino. È infatti crescente la domanda da parte delle pubbliche amministrazioni locali di nuovi canali di comunicazione istituzionale e la stessa si sta ora allargando anche alle associazioni culturali, ai musei, ed alle comunità locali. Questi soggetti hanno bisogno di poter comunicare in video con mezzi economici limitati e quindi di poter fare leva sulla sempre maggiore disponibilità e maturità di piattaforme di gestione dei contenuti (CMS) e di web TV open source. Inoltre, una serie di fattori di mercato, grazie al ricambio tecnologico e all'abbassamento dei costi dei set top box, fanno prevedere che nel giro di pochi anni le TV IP enabled saranno disponibili ad una percentuale ampissima della popolazione. Al momento vi sono differenti modelli di servizio per la TV connessa, alcuni chiusi, che adottano marketplace con contenuti e applicazioni proprietarie, e alcuni aperti, estensibili mediante SDK di applicazioni, contenuti e servizi. Pur avendo un trend fortemente in crescita, la diffusione di servizi di televisione digitale via Pag. 16

21 Internet di qualità, ad alta definizione, integrata con forme di interattività è principalmente frenata ad oggi dall'indisponibilità di larga banda; è per questo che il nostro territorio può sperimentare soluzioni innovative di comunicazione video prevedendo di sfruttare la banda disponibile già a partire dal 2012, quando si renderanno disponibili connessioni a 20 Mb/sec su tutto il territorio, per poi passare a tecnologie basate sul 3D che necessiteranno della presenza della fibra ottica nelle case. La piattaforma televisiva multi-canale consentirà l erogazione e la fruizione di servizi informativi e di pubblica utilità via web, tramite le Web TV delle amministrazioni locali (su questo la Provincia e diversi comuni come Trento e Rovereto si stanno attrezzando) e tramite TV, su schermo televisivo tradizionale, come mezzo per fruire contenuti e servizi evoluti (arricchimento di contenuti informativi tradizionali, servizi personalizzati e interattivi). Ciò consentirà alle amministrazioni un dialogo più ricco e con una maggiore percentuale di cittadini, alle comunità l accesso a nuovi strumenti di comunicazione e ai singoli cittadini una maggiore inclusione sociale e la riduzione del divario digitale nell accesso ai servizi, grazie alla familiarità e alla semplicità di interazione offerta dall'apparecchio televisivo tradizionale. Per favorire e guidare questo processo, occorre evitare la proliferazione di soluzioni verticali disomogenee e difficilmente integrabili, per favorire la condivisione dei costi, del know-how tecnologico e organizzativo e per ridurre i rischi di mancata interoperabilità. Occorre inoltre favorire la crescita sul territorio delle competenze e delle capacità di risposta alle nuove opportunità che la trasformazione della catena del valore dei contenuti multimediali sta imponendo al mercato e ridurre le barriere di accesso al servizio, grazie alla riduzione del costo unitario, ottenuto con la condivisione delle infrastrutture (piattaforma multi-tenant ) e con l'utilizzo di soluzioni open source. Infine, in questa fase di rapida trasformazione del mercato è necessario favorire la standardizzazione delle interfacce di accesso e distribuzione dei contenuti e valorizzare gli archivi multimediali ad oggi non disponibili su supporti digitali, garantendo la loro futura conservazione ed una fruizione più semplice e diffusa. 4.2 Cloud La larga banda disponibile (rif. paragrafo precedente) e le tecniche di virtualizzazione in via di sviluppo ( cloud computing ) rendono sempre meno rilevante la localizzazione fisica dello spazio disco e della capacità di calcolo realizzando di fatto uno strumento potente che consente alla Pubblica Amministrazione di implementare modelli operativi a costi variabili (pay-as-you-go), vantaggiosi nella gestione delle interazioni con i cittadini e le imprese ed estremamente flessibili in termini di virtualizzazione delle applicazioni e dei servizi (posta, disaster recovery, gestione documentale, digital preservation, ).. Il percorso di riqualificazione della spesa pubblica per conseguire gli obiettivi di innovazione dei servizi passa dalla trasformazione dei processi e dall adozione di tecnologie ICT che li abilitano, ma anche dalla grande attenzione per liberare risorse per l innovazione in un momento di limitazione nelle risorse stanziate e disponibili per investimenti. Il consolidamento e la virtualizzazione delle infrastrutture abilitate dalle tecniche di Cloud Computing permettono di liberare risorse per l innovazione, di riusare applicazione e servizi rompendo le barriere fra funzioni, dipartimenti ed enti della PA e di Pag. 17

22 rendere disponibili servizi norme e procedure. migliorando qualità ed efficienza operativa e semplificando I benefici forniti dal Cloud all innovazione dei Servizi della Pubblica Amministrazione sono tali da classificare il Cloud non solo come fenomeno IT. Flessibilità, agilità e capacità di rispondere velocemente al cambiamento delle esigenze sono le direttrici secondo le quali la Pubbica Amministrazione dovrà muoversi per essere in grado di operare a contatto ed in sinergia con i cittadini e le imprese. Il modello a tendere è quello di una economia dei servizi nella quale la Pubblica Amministrazione non utilizza tecnologie, ma fornisce servizi che permettono di guardare sempre più fuori dai suoi confini e di integrarsi con il mondo esterno per rispondere alle richieste delle comunità, delle imprese e dei cittadini in modo così efficace e flessibile da arrivare al piano individuale. In questo scenario anche l Information Technology della Pubblica Amministrazione deve progredire; lo stadio IT as a Service deve essere un passaggio intermedio verso un integrazione nella economia dei servizi nella quale l organizzazione IT della PA fornirà una serie selezionata di servizi, calibrati sulla base delle esigenze del territorio locale ed integrati e cooperanti con service provider esterni. Nella fase di pianificazione strategica saranno approfonditi il tema delle tecnologie abilitanti e quello della dimensione dei servizi Cloud: Infrastructure as a Service, Platform as a Service, Software as a Service, Business Process as a Service. In termini di modello, quello che meglio sembra adattarsi alle esigenze di trasformazione ed innovazione dei servizi della Pubblica Amministrazione è quello del Cloud Ibrido. Il modello del CLoud Ibrido unisce i vantaggi del Cloud Privato, per quelle parti dislocate all interno del firewall che consentono di gestire efficientemente le esigenze di sicurezza, integrità dei dati e compliance, con quelli della componente esterna che consente di integrare servizi che forniti dall esterno (provider esterni) rispettando criteri di gestibilità e sicurezza. Inoltre, per evitare che la complessità dell accesso e della fruizione dei servizi nel Cloud Privato e Pubblico si riversi sull utente finale, è importante adottare tecnologie che consentano di rendere trasparente all utente stesso la piattaforma sottostante e di monitorare in modo integrato l erogazione dei servizi Cloud. La discovery dei servizi e la loro manutenzione (sia evolutiva che correttiva) nel tempo in modo automatico e gestito deve consentire anche di far evolvere il portafoglio dei servizi e dei processi con una strategia determinata dalla Pubblica Amministrazione. Uno degli aspetti qualificanti del ruolo del Cloud è quello nell analisi e nella gestione di grandi masse di dati, nell esecuzione di confronti in tempo reale e nel riconoscimento di eventi per creare scenari e simulazioni complesse: i cosiddetti Big Data. Il tipo di Cloud, i dati e le funzioni in Cloud, i livelli di controllo sono fondamentali per la gestione dei rischi, la sicurezza e l affidabilità. I livelli su cui si articola una gestione dei dati che permette di gestire le criticità e sfruttare le potenzialità del cloud sono tre. In particolare la localizzazione suggerita per ognuno dei tre livelli è la seguente: 1. dati importanti e segreti mantenuti nel data center 2. dati importanti e non segreti mantenuti localmente ma non nel data center con basso grado di protezione Pag. 18

23 3. ogni altro dato in public cloud Il valore che il Cloud Computing può avere per la Pubblica Amministrazione è testimoniato dal fatto che nel settembre 2009 l amministrazione di Obama ha lanciato Apps.gov il primo portale che le agenzie governative possono usare per acquistare ed utilizzare applicazioni Cloud Computing; il modello sviluppato dal governo federale USA per alimentare lo sviluppo dell intero paese è quello della costruzione di Cloud Pivati e Cloud Ibridi per fornire servizi anche in collaborazione con partner privati. Con riferimento alla Pubblica Amministrazione gli aspetti particolarmente rilevanti sono ad esempio quelli di processare i dati sensibili all interno del confine dei firewall per permettere un forte controllo fisico e logico. Un secondo aspetto riguarda il rispetto dei dettami imposti da leggi e regolamenti in termini di conformità che risulta collegato a quello della localizzazione fisica dei dati. In caso di requisiti di conformità con dettami legislativi occorre, infatti, richiedere al provider di localizzare sotto specifiche giurisdizioni e/o di ricorrere a tecniche di segregazione o criptazione. In conclusione si può affermare che l attrattività del Cloud Computing è costituita dalla sua alta potenzialità nel contesto d innovazione dei servizi; questo contesto può rappresentare un ambiente ideale per un percorso di adozione che veda un utilizzo mirato in supporto alla problematica d innovazione dei servizi che affronti adeguatamente le tematiche di privacy, conservazione dei dati, maturità d offerta, investimenti e ritorni, controllo e governance prima di passare ad un utilizzo esteso all intero set dei servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione. 4.3 Infomobilità Lo sviluppo dell infrastruttura abilitante e la corrispondente piattaforma tecnologica della infomobilità basata sui sistemi pervasivi parte dalla considerazione che non esistono al momento utilizzi massivi di queste tecnologie in trentino, come al di fuori, anche se esistono varie applicazioni di piccole dimensioni (ad esempio per il monitoraggio del ghiaccio sulle strade di montagna, per la rilevazione del traffico tramite analisi del traffico voce telefonico,..) e applicazioni sperimentali ad alta innovazione. In particolare: il progetto TRITON 1 per la gestione intelligente dei tunnel, con diminuzione del consumo energetico e aumento della sicurezza stradale, il progetto ACube 2 per lo sviluppo di strutture intelligenti per l assistenza agli anziani, nonché varie applicazioni sperimentali di monitoraggio dell agricoltura e della mobilità degli animali nei parchi. Per consentire però un allargamento dei servizi innovativi legati alla mobilità occorre attivare una strategia integrata per sviluppare delle reti di sensori capillari sul territorio, in particolare all interno dei centri urbani, che siano in grado di servire diversi utilizzatori come previsto nel concetto di Smart City. Le reti di sensori radio dovrebbero andare a 1 TRITON, l'acronimo sta per Trentino Research & Innovation for Tunnel Monitoring, il progetto mira ad incrementare la sicurezza dei tunnel di competenza provinciale tramite l'utilizzo di sensori ambientali; Finita la fase prototipale; in attesa di brevetto su una delle soluzioni sviluppate. 2 A-CUBE, progetto finanziato Pat nell'ambito dei grandi Progetti previsto dalla L.P. 14/2005, mira a monitorare in modo smart gli ambienti per un'utenza anziana o con disagio cognitivo; In corso di realizzazione e di integrazione con altri progetti. Pag. 19

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