Area Sanità Pubblica Veterinaria. Consuntivo di attività anno Obiettivi anno Salute, benessere animale e sicurezza alimentare

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1 Pag. 1 di 41 Consuntivo di attività anno 2016 Salute, benessere animale e sicurezza alimentare Verifica Approvazione Emissione Direttori Aree Disciplinari Giovanni Ivano Zecchini Giordano Iotti Enrico Stefani Direttore Area Sanità Pubblica Giovanni Ivano Zecchini Referente Accreditamento Qualità Morena Piumi Data di emissione 13/04/2017 Consuntivo di attività anno 2016 pag. 1 di 41

2 Pag. 2 di 41 Indice Premessa... 4 Area di Sanità Pubblica Sintesi delle attività trasversali all Area di Sanità Pubblica Sistema Qualità e qualificazione del personale Formazione del personale Visite ispettive e Audit da parte di Enti terzi Sistema di Allerta e indagini epidemiologiche per tossinfezioni alimentari Sicurezza alimentare - controllo congiunto (ASPV) e Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) Rilascio certificazioni per l esportazione verso Paesi Terzi Riconoscimento e registrazione delle imprese del settore alimentare Controllo sui prodotti di origine animale importati da Paesi Terzi o scambiati in ambito comunitario Sintesi dell attività ASPV in numeri Il patrimonio zootecnico Altri allevamenti Il contesto produttivo Quantità di carne lavorata Area Sanità Animale Vigilanza e controllo sulle malattie infettive e diffusive degli animali in allevamento Anagrafe zootecnica e georeferenziazione Piano controllo concentramento animali stalle di sosta Piano di sorveglianza della Leishmaniosi nell ambito del piano di sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori Piano specifico biosicurezza e riconoscimento delle aziende suinicole per Trichinellosi Piano monitoraggio sanitario fauna selvatica Vigilanza e controllo sui rischi legati alla presenza di animali in ambienti di vita e Igiene urbana Area Igiene degli allevamenti, delle produzioni zootecniche Vigilanza e controllo nel settore della produzione e trasformazione del latte Controllo del farmaco veterinario Consuntivo di attività anno 2016 pag. 2 di 41

3 Pag. 3 di Controllo del benessere animale in allevamento e nel trasporto Benessere animale in allevamento Benessere animale nel trasporto Sottoprodotti di origine animale Mangimistica e alimentazione animale Riproduzione animale e sperimentazione animale Igiene urbana e convivenza uomo-animale Area Igiene della macellazione, della produzione e della trasformazione degli alimenti Attività di controllo presso impianti di macellazione Attività di controllo presso impianti di lavorazione delle carni fresche Attività di controllo presso stabilimenti per la produzione di prodotti trasformati Attività di controllo presso impianti di produzione di altri prodotti di origine animale e di prodotti della pesca Attività di controllo presso esercizi registrati Campionamento Campionamento di prodotti alimentari alla produzione e alla commercializzazione Campionamento: Piano Nazionale Residui, Piano Nazionale Alimentazione Animale, Piano Organismi Geneticamente Modificati, Aflatossine e Piano microbiologico latte Obiettivi Consuntivo di attività anno 2016 pag. 3 di 41

4 Pag. 4 di 41 Premessa L'Attività dell'area di Sanità Pubblica (ASPV) è volta a perseguire: o la tutela della salute umana attraverso la vigilanza permanente sugli animali e sugli alimenti di origine animale dal momento della loro produzione fino al consumo e la prevenzione delle malattie infettive a carattere zoonosico; o la tutela del patrimonio zootecnico dalle malattie infettive e la prevenzione dei danni diretti o indiretti da queste provocati; o il benessere degli animali; o Igiene urbana e convivenza uomo-animale; o l'educazione sanitaria e informazione al cittadino. Tali attività sono raggruppate in tre Aree Disciplinari: o Area Sanità Animale o Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale, articolata in area Macelli/Sezionamenti e Area Trasformazione o Area Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, articolata in area Igiene Zootecnica e Area Igiene Urbana. Il controllo ufficiale include tutti i controlli svolti per verifiche, ispezioni, audit e prelievi di campioni. L attività di controllo ufficiale dell ASPV si articola in: o Controlli di tipo programmato : predefinita nello specifico Piano di lavoro di Area Disciplinare, in funzione dei criteri di categorizzazione del rischio secondo i protocolli regionali; o Controlli derivanti da richiesta dell utente anche detta su domanda : ad es. rilascio di attestazioni e certificazioni, compiti ispettivi per le macellazioni di suini ad uso familiare, rilascio di pareri igienico sanitari in caso di apertura, subingresso o modifica della attività presso gli stabilimenti riconosciuti; o Controlli derivanti da situazioni di emergenza anche detta su su segnalazione : ad es. gestione degli allerta alimentari, gestione di partite di alimenti introdotte da altri Paesi della Unione Europea in regime di vincolo sanitario, interventi specifici nel corso di episodi tossinfettivi; o Controlli istituzionalmente vincolate : ad es. i compiti ispettivi presso i macelli finalizzati a licenziare le carni idonee al consumo umano, piani di risanamento obbligatorio del patrimonio zootecnico. Gli obiettivi di attività fissati nel piano delle azioni dell anno 2016 sono stati raggiunti da tutte le Aree Disciplinari. Il presente documento raccoglie: o l attività svolta nel corso dell anno e i suoi esiti in relazione alle specifiche Aree Disciplinari; o i dati elaborati per il SISVET inviati in Regione; o il numero di campionamenti e le positività analitiche. Area di Sanità Pubblica Il Direttore ASPV ha predisposto, unitamente ai Direttori di Area Disciplinare, il piano delle azioni, per l anno in corso, allo scopo di pianificare e programmare l attività del Servizio a livello Aziendale e per ogni singola Unità Operativa Territoriale (UOT). I criteri per produrre i piani sono elaborati dalla Regione Emilia Romagna mediante una pianificazione delle attività che deriva dall analisi degli utenti presenti sul territorio e dai Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA) da erogare e secondo criteri declinati nel Piano Regionale Integrato. I LEA complessivamente utilizzati sono riportati nel piano di ciascuna Area Disciplinare. Ogni UOT dal piano delle azioni ricava i piani di lavoro individuali, predisposti per ogni operatore. Nella stesura di questi piani si tiene conto anche degli incarichi di tipo aziendale e/o dipartimentale eventualmente assegnati agli operatori; il Responsabile li notifica ai propri collaboratori. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 4 di 41

5 Pag. 5 di 41 È compito di ogni Dirigente Veterinario e Tecnico della Prevenzione (TdP) assicurare la propria idoneità a compiere azioni di Controllo Ufficiale sugli OSA/OSM assegnati, mediante la dichiarazione di insussistenza di incompatibilità, MO 214 Dichiarazione di indipendenza e di riservatezza. Il piano di lavoro individuale viene sviluppato garantendo la rotazione del personale per il controllo delle strutture assegnate. La percentuale di sostituzione attribuita a ciascuno, tiene conto dei vincoli di operatività, collegati a specifiche territoriali o di specializzazione dei controlli. In linea generale tale percentuale è del 20%. 1.1 Sintesi delle attività trasversali all Area di Sanità Pubblica Sistema Qualità e qualificazione del personale Il Servizio Veterinario gestisce il proprio Sistema Qualità nel rispetto degli standard della Regione Emilia Romagna. Nel corso dell anno sono stati perseguiti gli obiettivi della Qualità e si è operato per l integrazione con l accreditamento del DSP. Nel 2016 è proseguito il progetto regionale Sviluppo di competenze valutative sui controlli ufficiali, avviato nel 2006 per adeguare l attività a quanto previsto dai nuovi regolamenti comunitari in materia di sicurezza alimentare e sanità animale. In tale ambito sono stati conseguiti i seguenti risultati: tutto il personale dei Servizi SIAN e SVET addetto al controllo ufficiale è stato qualificato secondo gli standard previsti dal progetto regionale conseguendo la qualifica di auditor o di ispettore qualificato; sono state predisposte e revisionate procedure, istruzioni operative e altri documenti collegati (disponibili sul sito intranet aziendale); è stato eseguito un piano di verifiche interne, finalizzato a verificare le modalità di applicazione delle disposizioni previste dal sistema qualità; è stato attuato uno specifico piano di supervisioni secondo quando disposto dalle linee guida regionali; l attività di controllo è stata effettuata secondo piani di lavoro basati su criteri di valutazione del rischio, eseguendo anche audit sugli operatori del settore alimentare, mangimimistico e allevamenti, secondo gli obiettivi fissati dal percorso regionale. Nel corso del 2016 sono stati perseguiti e raggiunti gli obiettivi proposti Formazione del personale Il piano della formazione proposto è stato realizzato in misura di n. 32 eventi formativi (17 dei quali realizzati per conto della Regione Emilia-Romagna), pari al 80,0 % del piano programmato. Il piano ha permesso di garantire il numero minimo dei crediti ECM previsti dalla normativa e le giornate formative per il mantenimento delle competenze di auditor qualificato Visite ispettive e Audit da parte di Enti terzi L Area di Sanità Pubblica di Modena (ASPV) è di frequente oggetto di visite ispettive e/o audit da parte dell FVO (Federal Veterinary Oganization), da Ministeri di Paesi Terzi, dal Ministero della Salute e dalla Regione Emilia- Romagna. Tali visite hanno lo scopo di verificare l effettivo stato di applicazione sul territorio della normativa comunitaria, nazionale e regionale. Nel periodo l ASPV di Modena è stata oggetto complessivamente di n. 23 Audit da parte dell Unione Europea, di Ministeri di Paesi Terzi, del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna, così distribuiti: Consuntivo di attività anno 2016 pag. 5 di 41

6 Pag. 6 di 41 Ente Governativo Ambito d indagine / Anno FVO Carni Separate Meccanicamente Criteri microbiologici Acquacoltura Mangimistica Ministero Paesi Terzi Federazione Russa Corea del Sud Canada Repubblica Popolare di Cina Federazione Russa Giappone Messico Filippine Cina USA Giappone Ministero della Salute Export Paesi Terzi Supervisione USA Regione Emilia Romagna Sanità animale Filiera Latte Supervisione USA MTA Latte e PBL Mangimi PNAA Sistema di Allerta e indagini epidemiologiche per tossinfezioni alimentari Il Servizio deve verificare le procedure di ritiro/richiamo dal mercato dei prodotti alimentari che possono costituire un rischio per la salute dei consumatori oggetto di Allerta da parte degli Operatori Settore Alimentare e di altri Enti di controllo. Deve inoltre garantire l attivazione del Sistema di Allerta per gli alimenti e i materiali a contatto con alimenti prodotti o commercializzati da Operatori del Settore Alimentare del territorio di competenza. Nel corso del 2016 sono stati attivate 6 allerta in partenza, sono stati eseguiti controlli per 64 segnalazioni di Allerta in arrivo che hanno comportato l esecuzione di n 132 controlli presso altrettante strutture. Numero 1 segnalazione è stata gestita congiuntamente con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ed ha comportato 1 ulteriore controllo. In caso di zoonosi o tossinfezioni alimentari, il nostro Servizio deve assicurare, in collaborazione con Servizio Igiene Pubblica (SIP) e il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN), una pronta attività di indagine presso i focolai, utilizzando gli strumenti del protocollo di indagine epidemiologica. Nel corso del 2016 sono stati gestiti 4 episodi di sospetta tossinfezione alimentare che hanno coinvolto alimenti di origine animale Sicurezza alimentare - controllo congiunto (ASPV) e Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) Prosegue il programma dipartimentale di integrazione fra i Servizi IAN e ASPV in tema di Sicurezza Alimentare mirato al controllo sulla somministrazione e commercializzazione degli alimenti. In particolare nel 2016 sono stati attuati 65 interventi presso impianti di produzione di conserve alimentari, ristoranti produttori e somministratori di prodotti della pesca crudi ed esercizi di somministrazione di kebab Rilascio certificazioni per l esportazione verso Paesi Terzi Presso gli impianti riconosciuti l ASPV deve provvedere al rilascio di certificazioni o attestazioni sanitarie per l esportazione di alimenti verso Paesi Terzi sulla base di quanto previsto da Accordi internazionali, norme comunitarie e nazionali e secondo le Istruzioni. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 6 di 41

7 Pag. 7 di 41 Certificazioni e attestazioni emesse Area Territoriale Modena Castelfranco Carpi Mirandola Sassuolo Pavullo Vignola Totale TOTALE certificazioni, attestazioni, daily inspection Riconoscimento e registrazione delle imprese del settore alimentare Le imprese del settore alimentare di produzione, deposito, commercializzazione e trasporto devono notificare la propria attività alla Autorità Competente ai fini del riconoscimento e della registrazione. Nel corso dell anno sono state gestite n. 65 pratiche relative a procedimenti amministrativi per stabilimenti soggetti a riconoscimento Controllo sui prodotti di origine animale importati da Paesi Terzi o scambiati in ambito comunitario L attività di controllo su tali prodotti, oltre che dai Posti di Ispezione Frontalieri (PIF) e dagli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC) è svolta anche dal nostro Servizio che collabora con le istituzioni summenzionate effettuando i controlli documentali e materiali e i campionamenti a destino degli stessi. Nel corso del 2016, sono stati attuati n 5 controlli documentali e fisici e sono state campionate 4 partite di alimenti in importazione. 1.2 Sintesi dell attività ASPV in numeri Complessivamente, nel corso dell anno 2016, sono state svolte: Area Sanità Animale: n controlli, comprensivi di n accertamenti diagnostici, n certificati, n controlli su malattie, n. 11 audit e n. 7 supervisioni. Area Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche: n controlli, comprensivi di n verifiche, n. 26 audit, n. 22 supervisioni, n. 915 certificati, attività di Igiene Urbana Consuntivo di attività anno 2016 pag. 7 di 41

8 Pag. 8 di 41 Area Igiene degli Alimenti: n controlli, comprensivi di n verifiche, n. 35 audit, n. 18 supervisioni, n certificati. Area ASPV: n provvedimenti comprensivi di n. 190 sanzioni, n. 7 informative alla procura e n non conformità. Campionamento: eseguiti n campioni, comprensivi dei piani programmati, non programmati Extrapiano e campioni derivati da macellazione d urgenza; n. 70 di questi hanno dato esito positivo. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 8 di 41

9 Pag. 9 di Il patrimonio zootecnico Nel territorio provinciale sono dislocati diverse tipologie di allevamento sia di animali da reddito sia di animali da compagnia. Negli ultimi anni altre tipologie di allevamenti hanno assunto un peso sempre maggiore nel nostro contesto produttivo come ad esempio l apicoltura e l acquacoltura. Complessivamente sul territorio sono presenti circa allevamenti con circa capi. Il numero degli allevamenti costituisce circa il 14 % di tutti gli allevamenti presenti sul territorio regionale, il numero dei capi, il 20% circa dei capi presenti sul territorio regionale. Numero di capi anni Anno Bovini Bufalini Suini Ovicaprini Equini Numero di allevamenti anni Anno Bovini Bufalini Suini* Ovicaprini Equini *sono esclusi gli allevamenti di animali destinati all autoconsumo familiare non registrati in BDN. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 9 di 41

10 Pag. 10 di 41 Patrimonio zootecnico: andamento numero di allevamenti nel periodo Patrimonio zootecnico: andamento numero di capi nel periodo Altri allevamenti L attività di controllo svolta presso altre tipologie di allevamento/detenzione/vendita di animali, negli ultimi anni, ha visto un notevole incremento sia per gli animali da reddito che gli animali d affezione. Tali attività si attestano tra il 15% e il 20% rispetto al totale degli allevamenti presenti sul territorio della regione Emilia-Romagna. Nel territorio provinciale in merito agli animali d affezione si rilevano: Tipologie strutture N strutture Ambulatori veterinari 118 Ambulatori Ausl 6 Negozi di animali, toelettature, pensioni 123 Allevamento cani 27 Centro addestramento cani con sede fissa 6 Consuntivo di attività anno 2016 pag. 10 di 41

11 Pag. 11 di 41 Canili, gattili pubblici e privati 14 Colonie feline Esotici e altri animali 7 Nel territorio provinciale in merito agli animali da reddito si rilevano: Allevamenti N. strutture Ittici 53 Api 881 Avicoli* 38 Cunicoli* 6 Animali da pelliccia 1 Totale 979 *avicunicoli filiera industriale, sono esclusi gli allevamenti di animali destinati all autoconsumo familiare non registrati in BDN (sono considerati allevamenti ad uso familiare fino a 250 capi). 1.4 Il contesto produttivo Di seguito si riporta il grado di distribuzione di aziende, allevamenti e altre attività, oggetto di controllo da parte dell Area di Sanità Pubblica, articolata per Distretto. Tra le aziende che rientrano nell ambito dell igiene delle produzioni zootecniche e igiene urbana rientrano le imprese produttrici di mangimi e derivati, le imprese che trasformano sottoprodotti di origine animale e derivati, i trasportatori di animali sia nei brevi che lunghi viaggi, le imprese che si occupano di sperimentazione e riproduzione animale, farmacie e parafarmacie, tutte le attività di commercio, vendita e detenzione di animali da compagnia. All interno di queste imprese sono svolte diverse tipologie di controllo, di particolare rilievo sono: la valutazione del benessere animale; l attività di sorveglianza sul farmaco veterinario; il controllo degli alimenti per animali e alimentazione animale; la trasformazione dei sottoprodotti di origine animale destinati ad uso petfood o fertilizzante. Tra le aziende che rientrano nell ambito della produzione di alimenti di origine animale rientrano i caseifici e simili, i macelli e sezionamenti di carne fresca, le aziende di produzione e trasformazione di carne fresca, prodotti a base di carne e trasformati come carne, latte, miele e uova. Di particolare rilievo in questo ambito è tutta l attività svolta in attività cosiddette registrate come negozi, agriturismi, depositi, trasporto di alimenti, ecc In merito agli allevamenti di animali da reddito sono stati ricompresi gli allevamenti di bovini, suini, ovicaprini, equidi, avicoli, ittici e apistitici. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 11 di 41

12 Pag. 12 di 41 Distribuzione delle aziende in merito all Igiene Zootecnica e all Igiene Urbana: Distribuzione delle aziende e attività di igiene urbana sul territorio provinciale: Distribuzione delle Aziende di produzione alimenti: Distribuzione degli allevamenti di animali da reddito sul territorio provinciale: Consuntivo di attività anno 2016 pag. 12 di 41

13 Pag. 13 di Quantità di carne lavorata A livello provinciale la quantità di carne fresca lavorata, espressa in tonnellate, per carni bovine e suine, si attesta intorno al 50% rispetto a tutta la carne lavorata in regione Emilia-Romagna. Tipologia di carni Carne lavorata nella Provincia di Modena Bovina Equina 1 Suina Ovina 1 Caprina 0 Conigli 187 Avicoli Selvaggina 1 Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 13 di 41

14 Pag. 14 di 41 Per approfondimenti 2. Area Sanità Animale 3. Vigilanza e controllo sui rischi legati alla presenza di animali in ambienti di vita e Igiene urbana 4. Area Igiene degli allevamenti, delle produzioni zootecniche e benessere animale 5. Area Igiene della macellazione, della produzione e della trasformazione degli alimenti 6. Campionamento 7. Obiettivi 2017 Consuntivo di attività anno 2016 pag. 14 di 41

15 Pag. 15 di Area Sanità Animale L Area di Sanità Animale (SA) è competente per: Malattie infettive degli animali: sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini dell eradicazione delle malattie infettive o diffusive degli animali, prevenzione e controllo delle zoonosi. Anagrafe del bestiame: attivazione, gestione e controllo delle anagrafi del bestiame, dell identificazione degli animali e degli allevamenti. Vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali: vigilanza e controllo delle importazioni ed esportazioni, sui ricoveri animali, stalle di sosta, mercati, fiere, esposizioni animali, circhi e ogni altro concentramento di animali, anche temporaneo. Lotta al randagismo e controllo della popolazione canina: anagrafe canina, identificazione dei cani, controllo della cattura e ricovero degli animali vaganti, sterilizzazione. Polizia. Educazione sanitaria: attività di educazione alla salute, informazione e formazione degli operatori del settore. Si riportano di seguito i dati generali relativi ai controlli ufficiali svolti nell area di Sanità Animale, derivanti: dal piano delle azioni 2016 dell Area di Sanità Pubblica ; dalle richieste degli utenti; da situazioni di emergenza. Per controlli ufficiali s intendono tutti i controlli svolti per verifiche, ispezioni, audit, prelevi di campioni, esecuzione di test diagnostici, visite cliniche individuali o di allevamento. 2.1 Vigilanza e controllo sulle malattie infettive e diffusive degli animali in allevamento L attività è volta all eradicazione o alla sorveglianza e al controllo di diverse malattie infettive/diffusive del bestiame che hanno causato, negli anni passati, ingenti danni alla zootecnia o che sono trasmissibili dagli animali all uomo. Il controllo di tali malattie infettive è inoltre indispensabile per il mantenimento delle transazioni commerciali degli animali vivi e dei prodotti derivati (carni, salumi, latticini, ecc.) con gli altri stati comunitari e con i paesi terzi. L attività di controllo complessiva sugli allevamenti ha comportato n atti comprensivi di: n accertamenti diagnostici, n prestazioni, controlli su malattie, n. 11 audit e 7 supervisioni. Nel territorio provinciale la salute delle popolazioni animali di interesse zootecnico è nel complesso buona. Il territorio è ufficialmente indenne da Tubercolosi Bovina, Brucellosi Bovina, Leucosi Bovina Enzootica, Brucellosi Ovicaprina e risulta accreditato per quanto riguarda la Malattia Vescicolare dei suini. Per quanto riguarda le denunce di malattie infettive degli animali sono stati aperti n. 19 focolai sospetti: 2 Tifosi aviare, 3 Mal Rossino suini, 2 Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile degli Ovicaprini, 1 Mixomatosi dei conigli, 2 Salmonellosi Avicoli, 1 Pullorosi in pollame, 2 Brucellosi in bovini, 4 Leucosi bovina enzootica, 2 leptospirosi suine. N. 7 di questi sono stati confermati: 2 Tifosi aviare, 1 Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile degli Ovicaprini, 1 Mixomatosi nei conigli, 2 Salmonellosi Avicoli, 1 Pullorosi in pollame. L attività ordinaria e il regolare andamento dei piani obbligatori di sorveglianza ed eradicazione delle malattie infettive del bestiame riguardano: Brucellosi e Tubercolosi Bovina, Leucosi Bovina Enzootica, Blue Tongue, Brucellosi Ovicaprina, Malattia Vescicolare, Peste Suina, Aujeszky, Anemia Infettiva Equina, Leishmaniosi, Influenza Aviare, Salmonellosi Avicole, Peste Americana, Varroasi, altre malattie trasmesse da vettori, ecc. Considerata comunque la situazione europea e nazionale, nonostante i progressi nell attività di eradicazione e sorveglianza delle malattie infettive e diffusive degli animali, il rischio di epidemia resta alto, per cui le attività di controllo e sorveglianza continuano ad essere mantenute e incrementate. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 15 di 41

16 Pag. 16 di 41 Si riportano di seguito i dati di attività relativi a ogni singolo piano di sorveglianza. I dati includono l attività programmata, su domanda e su segnalazione. Piano di sorveglianza Tubercolosi Bovina, Brucellosi Bovina e Leucosi Bovina Enzootica Ambito Territoriale Numero di aziende con allevamenti bovini soggetti al piano Numero di capi soggetti al piano Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Piano di sorveglianza Brucellosi Bovina e Leucosi Bovina per allevamenti di produzione latte Il piano prevedeva controlli semestrali nelle aziende di produzione latte, a distanza di almeno 6 mesi l uno dall altro, con prelievi dal latte di massa. Ambito Territoriale Numero di aziende soggette al piano Numero di aziende controllate Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 16 di 41

17 Pag. 17 di 41 Piano di sorveglianza Tubercolosi Bovina Il piano prevedeva controlli triennali nelle aziende mediante la prova della tubercolina su tutti i capi di età maggiore di 24 mesi presenti in azienda. Ambito Territoriale Numero di aziende con allevamenti bovini soggetti al piano Numero di aziende controllate Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Piano di sorveglianza Brucellosi Bovina e Leucosi Bovina per allevamenti non produttori di latte Il piano prevedeva controlli triennali nelle aziende mediante prove sierologiche su tutti i capi di età maggiore di 24 mesi presenti in azienda. Ambito Territoriale Numero di aziende soggette al piano Numero di aziende controllate Carpi 9 9 Castelfranco 3 3 Mirandola 5 4 Modena 5 5 Pavullo Sassuolo Vignola Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 17 di 41

18 Pag. 18 di 41 Piano di sorveglianza Brucellosi Ovicaprina Il piano prevedeva controlli annuali negli allevamenti per autoconsumo e biennali per gli allevamenti non da autoconsumo, mediante prove sierologiche individuali su tutti i capi di età maggiore di 6 mesi presenti in azienda. Ambito Territoriale Numero di aziende con allevamenti ovicaprini soggette al piano Numero di aziende controllate Carpi 9 9 Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Piano di sorveglianza attiva e passiva BSE Il piano di controllo prevedeva una sorveglianza attiva e una sorveglianza passiva. La sorveglianza attiva si esegue su tutti i capi morti in allevamento, di età superiore a 48 mesi, mediante il prelievo di una porzione di cervello (Obex), da sottoporre a test per la BSE. La sorveglianza passiva prevede la visita clinica in allevamenti bovini su sospetto. Piano di sorveglianza Malattia Vescicolare, Peste Suina e Aujeszky Il piano di sorveglianza prevedeva controlli semestrali o annuali a seconda della tipologia di allevamento e della consistenza. Ambito Territoriale Numero di aziende soggette al piano Numero di aziende controllate Carpi 2 2 Castelfranco 2 2 Mirandola 3 3 Modena 3 3 Pavullo 4 4 Sassuolo 3 3 Vignola 4 4 Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 18 di 41

19 Pag. 19 di 41 Piano di sorveglianza della Blue Tongue Il piano di sorveglianza è annuale. La sorveglianza sierologica prevede controlli, con frequenza mensile dei prelievi, da marzo a dicembre. La sorveglianza entomologica prevede catture a frequenza settimanale da gennaio a dicembre. n. Aziende soggette al piano con frequenza mensile n. capi da campionare con frequenza mensile n. prelievi previsti/effettuati al 31/12/16 n. di sopralluoghi previsti/effettuati in azienda per controlli sierologici al 31/12/ / /230 Piano di sorveglianza per Influenza Aviare Piano di sorveglianza a frequenza annuale. L attività di sorveglianza prevede campionamenti, controlli documentali e controllo biosicurezza Ambito Territoriale Numero di allevamenti da controllare Numero di allevamenti Carpi 7 7 Castelfranco 5 5 Mirandola 2 2 Modena / / Pavullo 6 6 Sassuolo 5 5 Vignola 4 4 Totale Piano di sorveglianza per le Salmonellosi Avicole Piano di sorveglianza a frequenza annuale prevede: campionamenti, controllo documentale, controllo biosicurezza, verifica autocontrollo. Ambito Territoriale Numero di allevamenti da controllare Numero di controlli completati Carpi Castelfranco 3 3 Mirandola 2 2 Modena // // Pavullo 5 5 Sassuolo 2 2 Vignola 4 4 Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 19 di 41

20 Pag. 20 di 41 Apicoltura Piano di controllo è a frequenza annuale. L attività di controllo in apicoltura prevede la totale registrazione degli apiari in Sicer e il controllo clinico di almeno l 1% di essi. Gli apiari oggetto di controllo programmato nel 2016 sono stati 9 su 881 registrati in BDN. Sono stati attuati due piani di sorveglianza straordinari per il controllo delle malattie delle api e della Aethina tumida. Effettuati il 100% dei controlli programmati sugli apiari (5/5). Acquacoltura Piano di controllo è a frequenza annuale. L attività di controllo in acquacoltura prevede l allineamento della banca dati aziendale (Sicer) con la Banca Dati Nazionale (BDN), oltre alla georeferenziazione. Ambito Territoriale Numero di imprese in Sicer Numero di imprese in BDN Carpi 9 9 Castelfranco 4 4 Mirandola Modena 0 1 Pavullo Sassuolo 1 1 Vignola 4 4 Totale Anagrafe zootecnica e georeferenziazione L anagrafe zootecnica è un elemento vitale nel controllo e nella sorveglianza delle malattie infettive degli animali, nella tracciabilità dei prodotti di origine animale, nella gestione e controllo dei premi comunitari destinati agli allevatori. L anagrafe nazionale zootecnica è operativa per la specie bovina, ovina, caprina, suina, avicola ed equina. Il numero di aziende/allevamenti, presenti al 15/01/2017, con almeno un allevamento aperto registrato in BDN è pari a 4.286, delle quali le aziende correttamente georeferenziate I piani di controllo sul sistema di identificazione e registrazione degli animali sono annuali e nel 2016 prevedevano i seguenti volumi di attività: Tipologia e n. allevamenti da controllare aziende di allevamenti bovini con almeno 1 capo aziende con allevamenti ovicaprini in BDN aziende con allevamenti suini in BDN aziende con allevamenti di equidi in BDN apiari registrati in BDA avicoli registrati in BDN 38 // // imprese acquacoltura registrate in BDN 53 // // Consuntivo di attività anno 2016 pag. 20 di 41

21 Pag. 21 di Piano controllo concentramento animali stalle di sosta Il piano di controllo, a frequenza annuale, permette di verificare l esistenza dei requisiti previsti per il rilascio dell autorizzazione sanitaria, assicura la rintracciabilità delle partite di animali oggetto di transazione e i controlli in sede di destinazione oltre alla certificazione e verifica dello stato sanitario degli animali. Sono state controllate n. 10 stalle di sosta su n. 10 programmate. 2.4 Piano di sorveglianza della Leishmaniosi nell ambito del piano di sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori La Leishmaniosi è una malattia infettiva provocata da un protozoo, che si trasmette mediante la puntura di insetti ematofagi, i flebotomi comunemente chiamati pappataci. E una zoonosi che nell uomo può essere asintomatica o presentarsi con forme cutanee o viscerali gravi, talvolta mortali. Malattia a diffusione mondiale, in Italia l unico serbatoio domestico della Leishmaniosi Viscerale Zoonotica è il cane infetto da Leishmania infantum. Ambito Territoriale Numero canili da controllare Numero canili Carpi 1 1 Castelfranco // // Mirandola 2 0 Modena 2 2 Pavullo 1 1 Sassuolo 1 1 Vignola 1 1 Totale Piano specifico biosicurezza e riconoscimento delle aziende suinicole per Trichinellosi Il piano di controllo, a frequenza annuale, permette di verificare la biosicurezza negli allevamenti suini. Ambito Territoriale Numero allevamenti da controllare Numero allevamenti Carpi 9 9 Castelfranco 6 6 Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 21 di 41

22 Pag. 22 di Piano monitoraggio sanitario fauna selvatica Il monitoraggio e controllo degli agenti patogeni diffusi nella fauna selvatica è un attività di rilevante importanza per l impatto che alcune malattie infettive (diffuse anche nelle specie selvatiche) hanno sulla salute umana, sulla salute degli animali allevati e sulla salute delle popolazioni selvatiche stesse. Allo scopo di tutelare la sanità pubblica ed il patrimonio zootecnico regionale, la Regione Emilia-Romagna realizza da tempo un piano di monitoraggio sanitario annuale individuando i pericoli da controllare in base alla situazione epidemiologica e alle priorità stabilite. Il piano è svolto in accordo tra i Servizi Veterinari delle Aziende USL, gli Uffici Faunistici Provinciali e la Polizia Provinciale. Sono state oggetto del piano regionale di monitoraggio della fauna selvatica nel 2016 le seguenti malattie trasmissibili: Trichinellosi Peste Suina Classica (PSC) Malattia Vescicolare del Suino (MVS) Malattia di Aujeszky (MA) West Nile Disease (WND) Influenza Aviaria (IA) Usutu Virus Pseudopeste Aviare Tubercolosi Brucellosi Influenza suina Leishmaniosi Rabbia Il piano si è svolto correttamente e secondo i vincoli previsti. 3. Vigilanza e controllo sui rischi legati alla presenza di animali in ambienti di vita e Igiene urbana L attività, volta ad assicurare un corretto rapporto tra l uomo - l animale - l ambiente, si svolge attraverso: il controllo dei canili pubblici e privati; il controllo delle colonie feline e la sterilizzazione dei gatti in esse presenti; il controllo degli animali sinantropi (piccioni, topi, ecc. ); il controllo sulla commercializzazione e movimentazione degli animali esotici, comprese le specie protette; il controllo sulle attività di terapia assistita con animali (pet therapy); l attuazione di programmi di educazione sanitaria nelle scuole, rivolti principalmente alla convivenza uomoanimale. I Servizi Veterinari territoriali forniscono alle Amministrazioni Locali il supporto tecnico nella gestione delle situazioni di maggior rischio sanitario della fauna sinantropica e selvatica, allo scopo di individuare e prevenire gli inconvenienti sanitari nei confronti della popolazione. Continua e si è rafforzato nel corso 2016, il rapporto di collaborazione con le Associazioni Animaliste (Lav, Enpa, ecc..). Nel corso del 2016 sono stati realizzati n. 2 corsi di formazione per il rilascio del patentino ai detentori di cani. I corsi hanno coinvolto complessivamente 115 persone. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 22 di 41

23 Pag. 23 di 41 Prosegue il rapporto di collaborazione con il Comune di Modena per il controllo semestrale dei colombi, i risultati raggiunti dimostrano l efficacia delle azioni intraprese. Sono in atto programmi di intervento, su richiesta, con altre Amministrazioni Comunali. In attuazione a quanto previsto dalla Legge Regionale 27/2001 l ASPV ha effettuato la sterilizzazione dei gatti di colonie feline presenti sul territorio, gran parte delle quali gestite da volontari e ha provveduto alla sterilizzazione dei cani presenti nei canili. Entrambe le attività istituzionali hanno lo scopo principale di impedire la nascita di nuovi cuccioli che andrebbero ad incrementare il numero di animali vaganti presenti sul territorio (randagismo) e la popolazione felina delle colonie. Tutti i gatti sterilizzati sono attualmente identificati con microchip. L azione massiva di interventi, anche straordinari rispetto alla normale richiesta, comincia a dare i primi risultati in quanto nella maggior parte dei distretti si assiste ad una situazione in progressivo miglioramento soprattutto per numero e consistenza delle colonie feline. Numero attività ricomprese nel capitolo Igiene Urbana: Ambito territoriale Accertament i su richiesta Polizia o altri Entri/Esposti n. sterilizzazioni cani e gatti Controllo modalità detenzione animali d affezione Controllo avvelenam enti e ritrovamen to esche Controllo e riconoscimento artropodi e infestanti Interventi per animali domestici sinantropi randagi o selvatici n. microchip e passaporti Carpi / Castelfranco 2 / Mirandola / / Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale In collaborazione con Provincia e Comuni sono state individuate, nella maggior parte del territorio provinciale, le soluzioni più adeguate per il recupero degli animali incidentati così come previsto dal nuovo Codice della Strada. Continua, su richiesta anche dei Comuni, un azione di prevenzione sul territorio per il controllo della presenza di animali indesiderati nelle zone colpite dal sisma. Numero di impianti di Igiene Urbana presenti sul territorio: Ambito territoriale Allevamento cani e gatti Attività commerciali * Esotici, selvatici e altri animali d affezione Canili e Gattili Colonie feline Ambulatori veterinari Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale *attività commerciali = negozi di animali, pensioni, addestratori, toelettature Consuntivo di attività anno 2016 pag. 23 di 41

24 Pag. 24 di 41 Numero di impianti per Igiene Urbana ed esito: Ambito territoriale presenti n. di verifiche Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Area Igiene degli allevamenti, delle produzioni zootecniche L Area di Igiene degli Allevamenti, delle Produzioni Zootecniche e Benessere Animale è competente per: igiene della produzione e trasformazione del latte farmaco veterinario benessere animale sottoprodotti di origine animale settore mangimistico e alimentazione animale riproduzione animale sperimentazione animale igiene urbana e convivenza uomo-animale piani regionali e nazionali di campionamento L attività è finalizzata ad assicurare la salubrità degli alimenti ottenuti dagli animali mediante controlli eseguiti nelle diverse fasi della produzione primaria. Questa attività viene attuata mediante controlli mirati nei vari settori della filiera alimentare e attraverso la esecuzione di attività di campionamento nell'ambito dei Piani Nazionali e Regionali. L attività di controllo complessiva ha comportato n atti comprensivi di: n verifiche, n. 30 audit, n. 20 supervisioni/affiancamenti, n certificati. Si riportano di seguito i dati generali relativi ai controlli ufficiali, derivanti da: piano delle azioni 2016 richieste degli utenti situazioni di emergenza. 4.1 Vigilanza e controllo nel settore della produzione e trasformazione del latte Nel territorio provinciale sono presenti 125 strutture, suddivise tra caseifici, burrifici, grattugie, centri di riconfezionamento, gelaterie, stabilimenti di trattamento termico, stagionature, distributori di latte crudo e 59 spacci di vendita annessi. Globalmente le verifiche effettuate sono 7.834, questo numero comprende attività programmata, follow up, attività non programmata, su domanda e su segnalazione ed è stato superato l obiettivo previsto sull attività programmata del 95%. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 24 di 41

25 Pag. 25 di 41 Numero di impianti sul territorio ed esito: Ambito Territoriale presenti con non conformità n. di verifiche Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Numero di impianti e controlli per distributori di latte crudo: Ambito Territoriale presenti con non conformità n. di verifiche Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale I controlli sul latte vengono effettuati anche in allevamento: sono stati 128 allevamenti fra i 725 allevamenti bovini/bufalini (attivi per produzione latte destinato alla lavorazione) e i 24 allevamenti ovicaprini presenti sul territorio. Sono state riscontrate 11 aziende/allevamenti con non conformità. L obiettivo di attività è stato raggiunto al 94%. Ambito Territoriale Allevamenti produzione latte bovino e bufalino Allevamenti produzione latte ovicaprino Carpi 64 0 Castelfranco 27 1 Mirandola 65 1 Modena 32 1 Pavullo Sassuolo 76 3 Vignola Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 25 di 41

26 Pag. 26 di 41 Numero di allevamenti e controlli per produzione di latte per trasformazione e vendita diretta: Ambito Territoriale presenti con non conformità n. di verifiche Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Il piano regionale integrato prevede un controllo minimo pari al 10% degli allevamenti ovicaprini, bovini, bufalini. La percentuale degli allevamenti è stata del 17%. 4.2 Controllo del farmaco veterinario In allevamento la farmacosorveglianza, il benessere animale e l alimentazione animale sono calcolati scegliendo le aziende secondo lo schema sotto riportato. La scelta non riguarda la totalità degli allevamenti in quanto l'ottimizzazione delle risorse porta ad escludere quelli che per natura e caratteristiche presentano rischi insignificanti. Per lo stesso motivo vengono in linea di massima esclusi gli autoconsumi. Tipologia allevamento Consistenza Bovini Suini da riproduzione Suini da ingrasso Ovicaprini Equidi Avicoli Cunicoli Animali da pelliccia Ittici esclusi laghetti da pesca 2 capi Indipendentemente dalla consistenza 5 capi 10 capi 10 capi 250 capi 250 capi Indipendentemente dalla consistenza Indipendentemente dalla consistenza La Farmacosorveglianza viene eseguita a livello di produzione, commercializzazione e utilizzo del farmaco; inoltre con il Piano Nazionale Residui in macello e in allevamento. Farmacosorveglianza in allevamento e commercializzazione: Ambito Territoriale n. allevamenti presenti * n. allevamenti Scorte zooiatriche in allevamento Scorte zooiatriche controllate Grossisti, farmacie e parafarmacie presenti Grossisti, farmacie e parafarmacie controllate n. di verifiche Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Consuntivo di attività anno 2016 pag. 26 di 41

27 Pag. 27 di 41 * secondo quanto previsto dal Piano Regionale il controllo non deve essere inferiore annualmente al 33% degli allevamenti presenti, tenendo conto anche della categorizzazione del rischio in allevamento secondo il documento regionale della categorizzazione del rischio. E stato effettuato un controllo annuale nelle Farmacie con più di 100 ricette, un controllo biennale nella farmacie con più di 40 ricette e un controllo triennale per tutte e altre. I Grossisti di medicinali Veterinari, autorizzati alla vendita esclusiva a Farmacie o ad altri Grossisti, oppure autorizzati anche alla vendita diretta a titolari di allevamenti di animali da reddito o a Medici Veterinari autorizzati alla detenzione di scorte personali, sono stati sottoposti ad almeno un sopralluogo. L obiettivo di attività è stato raggiunto in quanto il piano regionale richiedeva obbligatoriamente il raggiungimento del 33% di controllo del farmaco negli allevamenti di animali da reddito senza scorte, pari al 34,4%. Per quanto riguarda le scorte zooiatriche tutti gli allevamenti sono stati così come previsto dal Piano regionale integrato. Per quanto riguarda le verifiche effettuate è stato superato l obiettivo previsto del 95%. Le ricette pervenute presso le singole unità operative territoriali soggette a controllo sono state complessivamente unità. Ricette veterinarie pervenute e registrate Ambito territoriale n. Ricette Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Controllo del benessere animale in allevamento e nel trasporto Benessere animale in allevamento Numero di impianti/allevamenti controlli Ambito Territoriale n. allevamenti presenti n. allevamenti n. verifiche allevamenti animali da reddito n. di verifiche animali non DPA, d affezione, esotici, ecc Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale * *sono compresi anche 43 allevamenti di animali non DPA esotici e d affezione. Secondo quanto previsto dal Piano regionale integrato lì obiettivo è di almeno il 15% degli allevamenti presenti. Il piano delle azioni è stato impostato tenendo conto anche del documento di categorizzazione del rischio e soprattutto della tipologia di Consuntivo di attività anno 2016 pag. 27 di 41

28 Pag. 28 di 41 allevamento (specie allevata) in quanto negli ultimi anni l attenzione dei media e delle associazioni è stata rivolta soprattutto agli allevamenti di suini e agli allevamenti avicoli. Sono stati 420 allevamenti di animali da reddito su un effettivo di pari al 27%. Per quanto riguarda le verifiche effettuate è stato superato l obiettivo previsto del 95% Benessere animale nel trasporto È stato previsto il controllo del 10% dei mezzi che hanno effettuato viaggi lunghi, maggiori di 8 ore, calcolato sul numero di viaggi lunghi del Per gli altri trasporti è previsto il controllo del 2% delle partite calcolato sul consuntivo di partite movimentate nel Il controllo ha comportato pertanto la movimentazione verso strutture di macellazione di partite con il controllo effettuato su 644 partite pari al 2,0%. In attuazione al piano di controllo congiunto programmato insieme alla Polizia Stradale sono state effettuate 7 giornate di controllo programmato e 2 giornate di controllo non programmato su richiesta della Polizia. 4.4 Sottoprodotti di origine animale Gli impianti di trasformazione, magazzinaggio e transito di sottoprodotti di origine animale sono stati sottoposti a ispezioni secondo le frequenze stabilite nelle direttive ministeriali, integrate dalla categorizzazione del rischio e riportate nel piano delle azioni. I sopralluoghi sono stati effettuati secondo le procedure stabilite dalla Regione Emilia Romagna, utilizzando le check list fornite dal Ministero e dalla Regione Emilia-Romagna. La situazione suddivisa per tipologia di attività/ stabilimenti è la presente: Ambito territoriale Stabilimenti riconosciuti Stabilimenti riconosciuti Attività registrate Attività registrate controllate Verifiche eseguite Non conformità riscontrate Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale Le verifiche programmate sono comprensive anche di attività non programmata su domanda e segnalazione. Programmate verifiche effettuate 1.638, pertanto è stato superato l obiettivo previsto del 95%. 4.5 Mangimistica e alimentazione animale I controlli dell alimentazione animale sono effettuati a livello di produzione e di utilizzo. A livello di produzione i controlli sono effettuati in essiccatoi, mangimifici autorizzati alla preparazione di mangimi normali o medicati, per conto terzi o per autoconsumo. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 28 di 41

29 Pag. 29 di 41 Numero di impianti: essiccatoi granelle e mangimifici e altre attività collegate Ambito territoriale Essiccatoi Mangimifici Depositi, commercianti, trasportatori Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale per tipologia Numero di impianti Ambito territoriale presenti* n. verifiche effettuate Esito delle verifiche (no + NO) Carpi Castelfranco Mirandola 133** Modena Pavullo Sassuolo Vignola 298** Totale per tipologia *gli impianti presenti risultano dalla somma in orizzontale degli impianti riportati nella tabella precedente **i trasportatori delle grosse ditte che producono proteine destinate alla produzione di alimenti di animali da compagnia risultanti in anagrafe vengono nell ambito del controllo presso lo stabilimento per cui non sono conteggiati singolarmente. Controllo alimentazione in allevamento Ambito territoriale presenti * Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Totale per tipologia *le non conformità sono ricomprese nella tabella precedente Nelle 720 strutture presenti sul territorio, sono state effettuate n verifiche. L obiettivo è stato raggiunto al 93,2%. A livello di utilizzo i controlli sono stati effettuati in allevamenti di: bovini da latte, bovini da ingrasso, bovini linea vacca vitello, vitelli carne bianca, suini riproduzione, suini ingrasso, equidi, ovicaprini, galline ovaiole, pollame ingrasso, selvaggina, ittici, conigli e presso svezzatori. Su allevamenti presenti ne sono stati 417, pari al 27%. Consuntivo di attività anno 2016 pag. 29 di 41

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