PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI TRASPORTI ANALISI DEI FABBISOGNI

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1 ALLEGATO "B" DIREZIONE TRASPORTI E MOBILITÀ, VIABILITÀ, DEMANIO E CASTASTO STRADALE, SICUREZZA STRADALE SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE EDORGANIZZAZIONE DEI TRASPORTI Ufficio Pianificazione Territoriale Trasporti PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI TRASPORTI ANALISI DEI FABBISOGNI 1) CONFERENZE AMMINISTRATIVE PROGRAMMATE (A) Le procedure che costituiscono un piano-processo per la programmazione, la pianificazione e le fasi attuative del Piano Regionale dei Trasporti, si pongono un orizzonte temporale di dieci-quindici anni e devono prevedere, come esplicitato nel Documento Linee Guida di Indirizzo, la pubblicizzazione degli interventi previsti e momenti di confronto con gruppi rappresentativi della collettività affinché siano raccolte le diverse esigenze rispetto alle possibili scelte da effettuare allo scopo di ricercare le compatibilità che massimizzano i risultati. La società aggiudicataria (in seguito denominata la Società ) è tenuta ad organizzare incontri con i diversi attori che concorrono alla formazione del Piano. Dovranno essere organizzate due Conferenze amministrative, una di presentazione delle procedure, l'altra di presentazione dei risultati. Per le conferenze amministrative generali devono prevedersi almeno due giornate per una partecipazione di 150 soggetti per ogni giornata di incontri. COSTO PREVISTO: EURO. 2) PRIMA MODELLIZZAZIONE DEL SISTEMA E SCHEMA GENERALE DEL PIANO (B) Definito e messo a punto il programma delle attività dopo la prima conferenza dei servizi, la Società deve fornire rispetto ai vari settori di intervento un primo Report contenente il quadro oltre che dell'offerta trasportistica esistente, che per alcuni settori (TPL) è già in parte disponibile presso la Regione, una valutazione sulla domanda aggiornata ai dati del censimento 2001 integrata da una prima indagine che investe l intero territorio e riguarda tutta la matrice modale, su cui definire le 1

2 valutazioni da portare al confronto tecnico-politico per valutare le diverse possibili opzioni di intervento. Il quadro della domanda così definito sarà completato nelle analisi di settore con indagini a campione, specificate in un apposito capitolato d'oneri annesso al bando di gara. I risultati dell analisi del contesto attuale e le ipotesi di scenari in scala regionale dovranno consentire una modellizzazione del sistema a scala regionale nella logica di rete integrata a scala interregionale prospettando degli scenari di sviluppo e valicare le priorità per l avvio delle fattibilità tecniche e finanziarie degli interventi previsti, in una logica di sistema integrato. Le elaborazioni e le analisi relative alla modellizzazione generale di sistema a scala regionale da integrare successivamente con quelle settoriali dovranno essere esplicitate e specificate in documenti sotto forma di Report; su questa base sarà richiesta la partecipazione a procedure amministrative complesse per il numero di soggetti interessati, previste dalle leggi di settore. La Società fornirà assistenza tecnica necessaria per i diversi incontri da tenere con Province e Comuni e con gli Enti di settore interessati. Particolare attenzione dovrà essere posta, fin dalle primissime fasi, compresa anche questa, sulle analisi e sulle elaborazioni relative al Programma Triennale dei servizi minimi, che per una precisa scelta strategica, deve essere realizzato in anticipo rispetto a tutti gli altri comparti di studio del PRIT, previsti dalle Linee Guida Allegato "A", come il Bando di gara e nel relativo Capitolato d'oneri stabiliranno per arrivare alla approvazione anticipata del PTS da parte della Giunta e dal Consiglio regionale in anticipo rispetto allo schema generale del Piano Regionale Integrato dei Trasporti e dei singoli piani di settore che in esso saranno compresi. IL COSTO PREVISTO PER LE INDAGINI E LE ATTIVITA DI QUESTA FASE: EURO. 3) FATTIBILITA E PROGETTI PRELIMINARI DEGLI INTERVENTI STRATEGICI (C) La Regione Abruzzo deve definire le priorità in ordine ad alcune delle opere infrastrutturali di particolare rilevanza che saranno validate dalle attività di cui al punto 1. Di queste opere dovranno essere elaborati gli specifici approfondimenti di tipo progettuale, fino alla fase preliminare il cui numero, a titolo orientativo, non eccederà le dieci unità. In ogni caso le singole fattibilità devono essere inquadrate nella logica più generale del sistema dei trasporti gerarchizzato ed integrato rispetto al modo ed alle funzioni che è chiamato a svolgere. Al decisore politico devono essere sottoposte le priorità per l'individuazione di tali progetti 2

3 sulla scorta di un quadro di analisi successivo a quello del punto n.2, in tempi però compatibili con il loro sviluppo fino alla fase preliminare. Per quanto concerne tale attività, che rappresenta un approfondimento delle linee generali definite, la struttura tipo di analisi e progettualità sarà articolata nei seguenti punti: - Analisi della situazione attuale; - Definizione del ruolo che l opera in approfondimenti ha rispetto a più scenari alternativi;- Analisi degli impatti economici, ambientali e sociali. Il sistema valutativo è una attività trasversale a tutte fasi attuative del progetto di PTS e di PRIT e il suo costo viene considerato implicito nei capitoli di spesa Analogamente si prevede per le eventuali revisioni delle normative regionali, la cui necessità potrebbe scaturire dalle analisi e dai processi valutativi suddetti. COSTO TOTALE PROGETTI È EURO. 4) DEFINIZIONE E LAY-OUT DEL SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO SITO WEB E ACQUISIZIONE DI HARDWARE E SOFTWARE (D) Un primo aspetto anche se di carattere generale riguarda la procedure informatiche del PRIT, della costruzione del sito web e della gestione di un forum aperto ai soggetti sociali, economici ed istituzionali coinvolti nelle procedure per la costruzione del PRIT: destinato a diventare lo strumento futuro di gestione dello stesso. La Società dovrà mettere quindi a punto un sito web nonché il software e l hardware necessari, da fornire alle sei strutture della Direzione e all Ufficio del Direttore per implementare gradualmente tutte le attività che si richiederanno per la elaborazione del Piano e per monitorare successivamente i risultati raggiunti. Un attività fondamentale consisterà pertanto nella definizione di un sistema informativo integrato a partire dai software di gestione delle singole reti di trasporto (per ciascuna modalità) fino all informazione agli utenti. Sarà necessario a questo proposito istituire presso ciascuna sede delle sei strutture della Direzione nonché presso l Ufficio del Direttore, una apposita struttura informatica, che sostanzialmente richiederà: L allestimento di almeno una postazione multimediale per servizio (hardware e software generici): L installazione di software di settore (aggiornamento di quelli già in uso: eventuali licenze aggiuntive; sviluppo di nuovi software: GIS, software di analisi finanziaria, ecc.); 3

4 Formazione del personale tecnico. La implementazione di un sistema di supporto alle decisioni deve trovare il massimo di compatibilità con quanto già attivato dalla regione sia a livello generale che settoriale. Naturalmente tutti gli oneri finanziari relativi alla assistenza tecnica ed alla organizzazione delle conferenze e degli incontri, tranne nei casi di riunioni tecniche ristrette o di riunioni con organismi istituzionali come la Conferenza permanente degli Enti Locali, saranno a carico della Società. La regione si attiverà per portare in parallelo agli incontri tecnici, incontri finalizzati a favorire la partecipazione degli Enti locali, dei Sindacati, dei soggetti imprenditoriali e di tutti gli Enti istituzionali coinvolti nel processo di Piano. Il costo previsto per questa fase di studio è: per la definizione delle procedure ed assistenza tecnica EURO per l acquisizione di software (per analisi economico-finanziarie e di settore GIS, ecc.) EURO per l acquisizione di hardware (7 postazioni multimediali ed impianti di rete e server) EURO IL COSTO TOTALE DI QUESTA FASE: EURO. 5) IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (gomma + ferro) E PIANO DEI SERVIZI MINIMI Per il comparto del T.P.L., diversamente che per gli altri settori di intervento, è necessario avviare a stralcio del PRIT, ma con esso strettamente collegato, la elaborazione del Piano dei Servizi minimi. L attività richiesta verterà sui seguenti punti: 1. Analisi dell'offerta esistente sul T.P.L. delle singole modalità con utilizzo anche della banca dati e del software in uso presso la Direzione Regionale e validazione del grafo di rete alla data del 31/12/ La costruzione dell offerta di trasporto pubblico che sostanzialmente consiste nella rappresentazione delle linee di trasporto (grafo) e nella attribuzione a ciascuna di esse di un programma di esercizio; ciò richiede un rilievo puntuale del servizio che può essere notevolmente semplificato attraverso il reperimento presso le Aziende di trasporto delle informazioni in loro possesso. Essendo la Direzione Generale in possesso di un database e di uno specifico software già adottato, tale attività consisterà quindi in una integrazione allo stato dell arte, ed anche di una procedura di validazione del grafo di rete regionale consistente in: 4

5 A) Aggiornamento dei programmi di esercizio delle aziende di trasporto; B) Verifica del Grafo di rete con gli aggiornamenti e gli inserimenti di nuovi servizi. Le operazioni di cui ai punti A e B dovranno essere effettuate utilizzando protocolli informatici per la raccolta e scambio dati (In casi di aziende di dimensione minima si ricorrerà anche a procedure semplificate con cartine, fogli excel, dati semplici; in caso di aziende con più di di percorrenze chilometriche si potrà anche prevedere l'installazione dello stesso software gestionale in uso alla Direzione e di cui sono dotate già le Province per un colloquio diretto).per quanto riguarda il trasporto pubblico locale di competenza dei comuni verrà messo a punto un apposito sistema di rilevazione ed organizzazione dati. Ai fini della valutazione della domanda esistente e quella potenziale, con utilizzo del software in uso, saranno effettuate le prime elaborazioni sulla matrice aggiornata con i dati ISTAT 2001 da parte della consulenza, e sulla base delle prime simulazioni aggregate a scala regionale allo scopo di individuare le criticità e calibrare la Campagna di indagine. A partire dal database in possesso alla Direzione Generale, e contemporaneamente all aggiornamento dell offerta di trasporto, sarà definito un adeguamento della domanda alla nuova configurazione del sistema della mobilità sul territorio. Nella modellizzazione del sistema, per definire gli scenari futuri di riferimento, è necessario integrare il grafo della rete dei possibili assetti di rete anche in funzione delle opere ritenute prioritarie nonché di una specifica indagine sulla domanda per la calibrazione dei modelli che tenga conto anche dei desiderata delle utenze. A partire dalla matrice degli spostamenti ottenuta dall elaborazione dei dati ISTAT e di quelli acquisiti per la definizione dello schema generale del Piano unitamente ai dati raccolti attraverso le indagini sarà definita la calibrazione del modello di rappresentazione della domanda di spostamento (matrice Origine-Destinazione) in maniera tale da rendere lo scenario di mobilità quanto più aderente alla realtà; il modo più idoneo consiste nel simulare il funzionamento della rete attraverso il modello di assegnazione (interazione domanda aggiornata-offerta aggiornata) e confrontare i risultati (flussi di passeggeri) su di un numero adeguato di sezioni sulla rete, con il dato reale ottenuto mediante il rilievo su campo. Le campagne di indagini previste consisteranno prevalentemente in conteggi a bordo degli autobus e/o conteggi a terra in corrispondenza di opportune sezioni di passaggio delle linee di trasporto pubblico (stime a vista del grado di riempimento). Nel settore ferroviario sarà necessario avere a disposizione un quadro aggiornato dei dati di traffico relativi sia ai servizi ferroviari regionali, per i quali sarà possibile avvalersi anche di 5

6 documentazioni fornite dal Comitato di Monitoraggio del Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia S.p.A., con particolare riferimento ai movimenti sulle principali stazioni. Analogamente a quanto detto per il Trasporto Pubblico Locale su gomma, sarà necessario ricostruire la rete relativa al servizio su ferro; a partire dalle documentazioni già disponibili, sarà quindi necessario procedere a: Aggiornare lo schema della rete ferroviaria se necessario; Ricostruire l offerta, integrando il grafo di trasporto pubblico; Ricostruire la domanda di spostamento su ferro (matrice Origine-Destinazione); Calibrare la matrice attraverso opportuna indagini a campione, prevalentemente da effettuarsi in corrispondenza delle stazioni di interesse principale. Per quanto riguarda l'analisi dei dati e delle reti, nonché la prospettazione degli scenari di sviluppo, particolare attenzione dovrà essere posta sul problema dell'integrazione modale e tariffaria con le altre reti regionali di TPL. Come già sottolineato questa fase del PTS dovrà avere la priorità nel primo anno di lavoro e costituire un progetto separato da anticipare rispetto al PRIT e da predisporre per le consultazioni previste dalla L:R:152/98 e l'approvazione da parte del Consiglio Regionale, anche per quanto riguarda lo studio e la prospettazione della fattibilità delle migliori forme organizzative e gestionali dei servizi di trasporto ai fini della ottimizzazione della spesa e del miglioramento del livello e della qualità dei servizi, da mettere in relazione con la necessità di realizzare i processi di delega e riforma previsti per legge nel settore. COSTO PREVISTO: EURO. 5.1) IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE DEGLI ASSETTI DEL TPL SIA PER GLI ENTI REGOLATORI CHE REGOLATI DEFINITI SULLA BASE DEI SERVIZI MINIMI REGIONALI Dal momento che i trasporti svolgono un ruolo importante anche nella logica dello sviluppo, è necessario attuare politiche affinché i trasporti non inseguano lo sviluppo del territorio, ma siano capaci di fungere da volano di supporto per migliorare i livelli di accessibilità delle diverse parti del territorio. Non vi è dubbio che l obiettivo di soddisfacimento della domanda deve essere raggiunto in modo equilibrato sul territorio sotto il vincolo delle risorse finanziarie disponibili e della massima efficienza ed efficacia del servizio. Nella definizione dei servizi minimi, secondo le modalità descritte la Regione agisce d intesa con gli Enti Locali con il compito di: 6

7 valutare se la domanda di mobilità, in relazione ai servizi minimi che sono individuati dalla Regione, è realmente quella quantitativamente e qualitativamente sufficiente a soddisfare le esigenze di mobilità e quali sono le quote aggiuntive a carico degli altri Enti; se le condizioni di offerta per la gestione dei servizi è quella economicamente più equilibrata; se le condizioni che si vengono a determinare di domanda-offerta per il soddisfacimento dei bisogni di mobilità richiede risorse finanziarie integrative e/o aggiuntive a quelle disponibili. E necessario pertanto oltre che alle analisi degli assetti organizzativi dell offerta, definire: Modelli di organizzazione delle strutture per la gestione dei servizi in relazione alla rete dei servizi; Modelli di valorizzazione economico-finanaziaria. Schema di riorganizzazzione degli assetti societari delle aziende di tpl partecipate regionali in rapporto alla previsioni di riordino e riforma del trasporto pubblico locale in base alla normativa di settore regionale e nazionale. COSTO PREVISTO: EURO. COSTO TOTALE 5 e ,00 6) IMPIANTI A FUNE Per quanto riguarda gli impianti a fune si richiede solo l'inquadramento generale negli scenari di sviluppo prospettati nel PRIT, ed il collegamento con la società responsabile della stesura del Piano dei Bacini Sciistici. COSTO PREVISTO: EURO. UTENTI DELLE PROCEDURE: Società concessionarie di TPL ferroviario- Società del gruppo Ferrovie dello Stato- Utilizzatori dei servizi- Sindacati - Enti locali e loro associazioni-società di gestione di servizi correlati ai trasporti-società finanziarie- Istituti di credito. 7) ASSISTENZA ALLA REGIONE PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO TARIFFARIO E DEI RELATIVI PROCESSI DI ATTUAZIONE Uno dei punti che assume particolare rilevanza per definire a scala regionale un sistema informatico di supporto alle decisioni è la definizione di un quadro temporale che concepisce un sistema integrato tariffario unico del TPL a scala regionale che realizza per fasi partendo dall area metropolitana di Chieti-Pescara. Successivamente il sistema sarà gradualmente assicurato alle altre singole diverse realtà che attengono agli altri capoluoghi di Provincia e le stesse Province. Il progetto di integrazione tariffaria integrato a scala regionale sarà attuato in più fasi che la Società 7

8 dovrà specificare, almeno come previsione temporale, ma che non potrà superare i 24 mesi. COSTO PREVISTO: EURO. 8) ASSISTENZA NELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE DI APPROVAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI MINIMI PARTECIPAZIONE DELLA SOCIETÀ ALLE SEGUENTI RIUNIONI: Conferenza permanente Enti locali almeno due sedute; Conferenze organizzative con le Province, Comuni e Comunità Montane una per ciascuna provincia; Almeno quattro conferenze organizzative con i Comuni e le Comunità montane. COSTO PREVISTO: EURO. 9) PIANI DI BACINO E PIANI URBANI DELLA MOBILITA : FORMULAZIONE DELLO SCHEMA DI REDAZIONE E DELLE PROCEDURE DI ATTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE La redazione dei Piani di Bacino, data una rete di servizi da gestire è a carico degli Enti Delegati. Il Piano di bacino viene progettato in funzione della domanda di mobilità, degli indirizzi di politica di trasporto espressi, ed infine, delle risorse disponibili. Il Piano Urbano della Mobilità è un progetto preliminare riguardante la mobilità nelle aree metropolitane, indicante la politica intermodale da adottare ed una gerarchia degli interventi che caratterizzano il sistema infrastrutturale di base e la gestione delle politiche per la mobilità:il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture sta provvedendo alla redazione delle linee guida per i PUM di concerto con Regioni ed Autonomie locali, pertanto il PRIT si rifarà alle suddette elaborazioni scientifiche. La Società dovrà sviluppare solo le linee guida per la elaborazione dei piani di Bacino di competenza provinciale.le attività di questo punto 9) sono strettamente connesse con quelle descritte al punto 11), pertanto il fabbisogno finanziario totale ammonta a Euro COSTO PREVISTO: EURO. UTENTI DELLE PROCEDURE: Società concessionarie di TPL - Utilizzatori dei servizi - Sindacati - Enti locali e loro associazioni - Società di gestione di servizi correlati ai trasporti - Società finanziarie - Istituti di credito e Comuni con popolazione superiore ai abitanti per i PUT. 8

9 10) LA VIABILITÀ Nel comparto viabilità le esigenze di ricomposizione del quadro dell'offerta sono notevoli e riguardano sia il censimento delle reti con la stesura del catasto stradale che i dati di frequentazione delle stesse, la rilevazione della capacità di smaltire i volumi di traffico, dell'incidentalità e delle condizioni di sicurezza, impedenze per i trasporti eccezionali. Grande è la necessità di indagini a campione mirate alla soluzione dei problemi di fluidità del traffico stradale nelle zone maggiormente congestionate. I dati raccolti dovranno poi essere analizzati con l'utilizzo di appositi software di simulazione e gestionali che prospettino soluzioni a breve e medio termine per la fluidificazione del traffico, anche con la prospettazione di nuove infrastrutture. Quindi deve essere prevista anche la fornitura di un adeguato software, oltre che delle banche dati nel quale sia contemplata la classifica degli assi viari e la competenza territoriale di ciascun Ente oltre che la ricognizione delle progettazioni in atto o da sviluppare. Sulla base di questi elementi dovranno essere studiati gli scenari di sviluppo. Tale modello consta sostanzialmente di una serie di moduli dedicati ciascuno alla rappresentazione, alla simulazione ed alla analisi del singolo elemento, ma interagenti tra di loro in modo da scambiare le informazioni utili da ciascun modulo agli altri in tempo reale ed in maniera semplice. I moduli da prevedere sono: Modulo di rappresentazione dei flussi sulla rete; Modulo di rappresentazione dell offerta e sue caratteristiche; Modulo di assegnazione dei flussi (simulazione dei flussi di traffico); Modulo di interfaccia utente. Attraverso l utilizzo iterativo ed integrato dei moduli sopraelencati, sarà possibile simulare, verificare e confrontare differenti scenari della configurazione del sistema della viabilità sul territorio in relazione a quelli che sono anche gli interventi considerati come strategici. COSTO PREVISTO: EURO. 11) ASSISTENZA ALLE PROVINCE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELLE PROCEDURE CONNESSE A SCALA REGIONALE PER LA RETE DI INTERESSE PROVINCIALE Considerato la delega affidata alla province per la gestione della rete stradale di loro interesse, sicuramente dovrà essere curata una fase di ascolto e di partecipazione delle stesse sulle scelte in materia di viabilità: - Assistenza tecnica per almeno 4 riunioni con le singole Province ed una riunione plenaria. 9

10 COSTO PREVISTO: EURO. UTENTI DELLE PROCEDURE: ENAS-Società autostrade Società di trasporto - Associazioni di categoria - Utilizzatori dei servizi - Sindacati - Enti locali e loro associazioni -Società di gestione di servizi correlati ai trasporti - Società finanziarie - Istituti di credito. 12) IL TRASPORTO MERCI ED IL SISTEMA INTERPORTUALE Anche nel settore del trasporto merci è necessario implementare una banca dati, ai fini della creazione di un moderno sistema di logistica integrata e per lo sviluppo delle strutture di gestione del trasporto intermodale. Quindi è richiesto di censire l'offerta espressa dal territorio in termini di infrastrutture attrezzate e la domanda che viene dagli operatori del settore, per poi prospettare gli scenari di sviluppo, tenendo presente, in tema di protocolli informatici, l'esistenza del progetto GILDA e delle iniziative Interregionali. Un notevole passo in avanti rispetto al modo tradizionale aziendalistico di intendere la logistica è stato compiuto dal nuovo Piano Generale dei Trasporti, che non a caso si chiama Piano Generale dei Trasporti e della Logistica e che nel rafforzare l approccio sistemico alla soluzione dei problemi di ottimizzazione dei costi, tempi e qualità dei sistemi e servizi di trasporto, si esprime in termini di posizionamento del sistema Italia come piattaforma logistica di cerniera tra l Europa ed il Mediterraneo, individuando alcuni obiettivi prioritari: 1. Superamento delle criticità esistenti sui servizi plurimodali di collegamento con l Europa continentale; 2. Innalzamento degli standards di servizio a tutti i livelli, per mantenere la competitività in un scenario di ristrutturazione/innovazione dei servizi di trasporto e di modernizzazione dei servizi logistici che procede con ritmi accelerati; 3. Sviluppo delle catene logistiche e di trasporto in grado di rispondere alla domanda di globalizzazione; 4. Introduzione di sistemi innovativi nella gestione dei problemi logistici e nell organizzazione delle filiere logistiche, particolarmente nelle aree potenzialmente in grado di evolvere verso una organizzazione tipo distretti industriali; 5. Adeguamento dei criteri di analisi e di conoscenza statistica del settore alla nuova configurazione del mercato ed alle innovazioni di sistema. Per rispondere alle esigenze evidenziate, lo studio del Piano Regionale dei Trasporti, relativamente alla movimentazione delle merci si dovrà sviluppare attraverso le seguenti attività: 10

11 - ricostruire i flussi di traffico merci, le tipologie di merci e di mezzi che riguardano spostamenti di interesse regionale, nazionale, internazionale su tutti i modi di trasporto; - identificare le relazioni tra domanda di trasporto e sistema produttivo; - analizzare le criticità del sistema di trasporto della Regione, sia per gli archi che per i nodi della rete plurimodale; - individuare i limiti del sistema organizzativo della logistica; A tale scopo sarà necessario: A1. Ricostruire la situazione attuale in termini di: sistema produttivo ed economico della regione e sue interrelazioni nazionali ed internazionali; domanda ed offerta di trasporto. A2. Mettere a punto un sistema di analisi che consenta di: individuare le attuali criticità; fornire previsioni di domanda e di traffico in relazione a ipotesi future di sviluppo dell'economia della Regione e ipotesi di futuro assetto del sistema di trasporto. La rete logistica regionale A scala regionale dovranno pertanto essere fornite: una rappresentazione della rete logistica esistente per le funzioni più rilevanti e per le tipologie di traffico più significative; una rappresentazione delle criticità attuali del sistema analiticamente individuate nelle motivazioni che la determinano; una quantificazione dei costi interni prodotti dai disservizi determinati da un allungamento della catena dei trasporti e della logistica per la presenza di figure passive che danno poco o niente valore aggiunto alla catena del trasporto; un quadro delle criticità nel sistema delle infrastrutture interne alle aree industriali, per scarse potenzialità rispetto alla domanda (stradale), per bassi livelli di servizio (sistema ferroviario), per mancanza di specializzazione da parte dei soggetti attori gestori dei servizi di trasporto; proposta di un sistema di piattaforme logistiche a scala regionale formulata anche sulla base delle esperienze del progetto GILDA. COSTO PREVISTO: EURO. 11

12 UTENTI DELLE PROCEDURE: SAGA - Società di trasporto - Associazioni di categoria - Utilizzatori dei servizi - Sindacati - Enti locali e loro associazioni - Società di gestione di servizi correlati ai trasporti -Società finanziarie - Istituti di credito. 13) IL TRASPORTO AEREO Per il trasporto aereo la necessità non è quella di una banca dati specifica, ma di analizzare la domanda relativa al comparto turistico e le possibilità che essa offre. Quindi si tratta di organizzare procedure di ascolto degli operatori del settore al fine di delineare possibilità di sviluppo. Obiettivo generale dell analisi del sistema di trasporto aereo è finalizzato all individuazione e confronto delle diverse opzioni disponibili in merito agli aspetti tecnici, ambientali, economici, finanziari e gestionali dell intervento. In particolare si pongono come elementi determinati nella metodologia: l analisi tecnica e la verifica operativo-funzionale del sottosistema aeroportuale regionale, l analisi della domanda corrente e la determinazione dei forecast per il sistema aeroportuale; la verifica analitica dei fabbisogni in termini di offerta ed in rapporto alla domanda attuale e potenziale di trasporto aereo; la valutazione dell opportunità di realizzare nuovi aeroporti; la verifica dimensionale delle infrastrutture e dei servizi necessari ad innalzare la qualità e la resa funzionale degli aeroporti rispetto al contesto urbano di riferimento; Le indicazioni di progetto dovranno essere orientate alla massimizzazione delle efficienze di sistema ed all innalzamneto del livello di intermodalità dell intero comparto regionale dei trasporti. Di seguito si riporta in maniera schematica l indice delle attività da sviluppare. 1. Quadro Normativo 2. Caratteristiche di un Sistema Aeroportuale regionale 3. Inquadramento del sistema nella rete nazionale ed internazionale 4. Individuazione e proposta per un sistema aeroportuale abruzzese e priorità di intervento sul piano delle ipotesi di sviluppo della domanda. COSTO PREVISTO: EURO. 12

13 UTENTI DELLE PROCEDURE: Camere di Commercio - Società di trasporto - Associazioni di categoria - Tour operators - Agenzie di viaggio - Utilizzatori dei servizi - Sindacati - Enti locali e loro associazioni - Società di gestione di servizi correlati ai trasporti - Società finanziarie - Istituti di credito. 14) IL TRASPORTO MARITTIMO Per il trasporto marittimo passeggeri il quadro delle richieste è analogo a quello descritto per il trasporto aereo per quanto riguarda principalmente il trasporto passeggeri di linee, ma anche di servizi collegati a finalità turistiche. Quindi sono richieste le stesse procedure di ascolto. E da prevedere ad un programma di attività finalizzato a cogliere le istanze e le domande di intervento ai fini della nautica da diporto. Il piano della portualità è finalizzato ai passeggeri di linea ed a strutture da diporto. Per quanto riguarda le merci saranno aggiornati gli studi già elaborati per il progetto del Corridoio Adriatico alla luce di quanto previsto dagli interventi di programmazione nazionale e regionale unitamente ai risultati degli studi per la intermodalità e le piattaforme logistiche. COSTO PREVISTO: EURO. UTENTI DELLE PROCEDURE: Società di trasporto - Associazioni di categoria - Spedizionieri - Capitaneria di porto - Enti Porto - Camere di Commercio - Tour operator - Agenzie di viaggio - Utilizzatori dei servizi - Sindacati - Enti locali e loro associazioni - Società di gestione di servizi correlati ai trasporti - Società finanziarie - Istituti di credito. 15) INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RETI TELEMATICHE (E) Le richieste relative all'innovazione tecnologica ed alle reti telematiche sono quelle descritte nei paragrafi di merito del Documento Linee Guida di Indirizzo Si sottolinea l'esigenza comunque di un adeguato raccordo di tutte le procedure, della compatibilità di tutti i protocolli informatici, e dell'utilizzo di software già disponibili. COSTO PREVISTO: EURO. 13

14 Appendice ai progetti strategici Il sistema valutativo è una attività trasversale a tutte fasi attuative del progetto di PTS e di PRIT e il suo costo viene considerato implicito nei capitoli di spesa IL SISTEMA VALUTATIVO DEGLI INTERVENTI (specifiche) Tutti gli interventi sulla realizzazione e gestione di infrastrutture previsti dal PRIT devono essere accompagnati dalla verifica della fattibilità nei tre aspetti: Sostenibilità tecnico-territoriale. Sostenibilità economico-finanziaria Sostenibilità giuridico-amministrativa e istituzionale. a) Conoscenza approfondita della sostenibilità tecnico - territoriale del progetto sottoposto a studio, ed in particolare delle conseguenze indotte sugli assetti ambientali, morfologici e figurativi dello spazio fisico in cui si produrrebbero le azioni del progetto La verifica della sostenibilità tecnico - territoriale della proposta, riferita ad ambiti territoriali ed urbani, dovrà garantire la tutela dell ambiente, la riqualificazione dell esistente. Lo Studio di Fattibilità dovrà pervenire alla verifica dei seguenti aspetti: grado di compatibilità urbanistica e programmatoria degli interventi proposti individuazione e delimitazione degli ambiti territoriali cui riferire gli interventi azioni e metodi attraverso cui conseguire gli obiettivi di riqualificazione delle aree interessate dal progetto modalità di valorizzazione e sviluppo delle aree oggetto di intervento sviluppo e controllo del grado di integrazione fisica ed ambientale dell infrastruttura e degli interventi connessi funzionalità di esercizio dell intervento in relazione ai fabbisogni pregressi ed indotti Lo Studio di Fattibilità utilizzerà nello svolgimento i seguenti strumenti operativi: costruzione del quadro conoscitivo (stato attuale, azioni in corso, condizioni di trasformabilità cui riferire le alternative di progetto) definizione degli obiettivi e delle scelte di intervento (identificazione delle funzioni da insediare e dei requisiti da osservare nella costruzione delle soluzioni alternative); elaborazione delle alternative di progetto (definizione dei criteri di assetto e delle variazioni che caratterizzano le soluzioni alternative; organizzazione degli schemi di struttura che individuano 14

15 le parti e loro connessioni reciproche sia all interno sia all esterno dell area di intervento) anche in rapporto a diverse configurazioni della rete di distribuzione territoriale. individuazione delle fondamentali alternative tecnologiche disponibili e dei relativi punti di forza e di debolezza; esplorazioni di configurazione fisica delle aree di intervento (sondaggi pre progettuali finalizzati all identificazione delle qualità di conformazione da assumere come riferimento nelle future fasi attuative); identificazione delle conseguenze ambientali delle alternative di progetto (studi di inserimento ambientale e applicazione dei principi della precauzione, dell azione preventiva e della correzione, soprattutto alla fonte, dei danni causati all ambiente; valutazione comparativa delle conseguenze ambientali delle alternative strutturali di progetto). b) Conoscenza approfondita della sostenibilità economica e finanziaria del progetto sottoposto a studio, anche tramite l individuazione delle modalità di gestione pubblica o privata più idonee al conseguimento degli obbiettivi attesi All interno del quadro di coerenza tracciato dagli elementi di sostenibilità tecnico territoriale lo Studio deve indicare le modalità più consone a governare, sotto il profilo economico finanziario, la complessità degli interventi previsti. Deve in particolare verificare, nella complessiva valutazione economica del progetto, la possibilità di attivare risorse private individuando i possibili ambiti di applicazione, le forme e le misure di partecipazione agli interventi, nel contesto della legislazione vigente. La valutazione degli aspetti di sostenibilità economico finanziaria dell intervento andrà condotta secondo le successive modalità operative: rappresentazione del contesto territoriale e socio economico entro cui progetto dovrà realizzarsi con l individuazione dell obiettivo, o del sistema degli obiettivi, che il progetto intende conseguire; individuazione e quantificazione della domanda effettiva e potenziale, analisi della dinamica temporale, formulazione di ipotesi per il suo andamento futuro, stima della disponibilità a pagare per i beni o servizi ottenibili dalla realizzazione del progetto; analisi del quadro delle risorse finanziarie disponibili o attivabili, nonché delle modalità (tempi e condizioni) di conferimento di tali risorse al progetto; costruzione di un modello di analisi finanziaria che, per le varie alternative progettuali, consenta di effettuare: 15

16 - stima dei flussi costi ricavi; - calcolo dei flussi di cassa e dei principali indicatori sulla qualità finanziaria della gestione; - formulazione delle ipotesi gestionali che sottendono il modello finanziario; - verifica della sostenibilità finanziaria in un arco temporale correlato alle caratteristiche tecniche, economiche e gestionali del progetto; - costruzione di un modello di analisi economica (tipo costi benefici), in grado di valutare la convenienza dell investimento dal punto di vista del benessere della collettività nelle varie alternative; c) Analisi approfondita e valutazione della sostenibilità amministrativa e istituzionale. L esistenza, ovvero la creazione, delle condizioni istituzionali, amministrative, organizzative ed operative necessarie affinché si possa procedere all effettiva realizzazione delle iniziative individuate, nel rispetto delle condizioni di complessità e di integrazione di cui sopra La pluralità dei soggetti pubblici e privati coinvolti, direttamente o indirettamente, nell attuazione dell intervento necessiterà un attenta valutazione delle modalità con le quali gestire la complessità delle iniziative, al fine di garantire l attuazione dell intervento e la coerenza, nel tempo, degli interventi indotti relativi ai processi di riqualificazione e trasformazione. In particolare dovranno essere approfonditi i seguenti aspetti: i meccanismi, le procedure e l organizzazione del sistema di attuazione del progetto; il calendario e le modalità che si intendono seguire per attivare l insieme dei contenuti in cui il progetto si articola; l individuazione (ovvero l indicazione delle procedure che si intendono seguire per l individuazione) dei partners istituzionali e finanziari coinvolti nell attuazione e gestione del progetto; le procedure e strumentazioni operative che si intendono adottare per assicurare circuiti tecnici, amministrativi e finanziari efficienti, compresi eventuali supporti amministrativi, a richiesta dall Amministrazione; i modi attraverso i quali si intendono assicurare condizioni di trasparenza e di verificabilità della fase attuativa; le procedure e i sistemi di controllo e di rendicondazione, in analogia con le indicazioni comunitarie fornite a livello di programmazione, da prevedere in relazione allo stato di avanzamento del progetto. 16

17 RIEPILOGO COSTO ATTIVITA' 1) CONFERENZE AMMINISTRATIVE PROGRAMMATE COSTO PREVISTO: EURO 2) PRIMA MODELLIZZAZIONE DEL SISTEMA E SCHEMA GENERALE DEL PIANO COSTO PREVISTO: EURO 3) FATTIBILITA E PROGETTI PRELIMINARI E DEGLI INTERVENTI STRATEGICI COSTO TOTALE PREVISTO: EURO 4) DEFINIZIONE E LAY-OUT DEL SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO, SITO WEB E ACQUISIZIONE DI HARDWARE E SOFTWARE COSTO PREVISTO: EURO 5) IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E PIANO DEI SERVIZI MINIMI COSTO PREVISTO: EURO 5.1) IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE DEGLI ASSETTI DEL TPL SIA PER GLI ENTI REGOLATORI CHE REGOLATI DEFINITI SULLA BASE DEI SERVIZI MINIMI REGIONALI COSTO PREVISTO: EURO 6) IMPIANTI A FUNE COSTO PREVISTO: EURO 7) ASSISTENZA ALLA REGIONE PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO TARIFFARIO E DEI RELATIVI PROCESSI DI ATTUAZIONE COSTO PREVISTO: EURO 8) ASSISTENZA NELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE DI APPROVAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI MINIMI E PARTECIPAZIONE DELLE SOCIETA ALLE RIUNIONI COSTO PREVISTO: EURO 9) PIANI DI BACINO E PIANO URBANI DELLA MOBILITA : FORMULAZIONE DELLO SCHEMA DI REDAZIONE E DELLE PROCEDURE DI ATTRIBUZIONE COSTO PREVISTO: EURO 10) LA VIABILITA COSTO PREVISTO EURO 11) ASSISTENZA ALLE PROVINCE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELLE PROCEDURE CONNESSE A SCALA REGIONALE PER LA RETE DI INTERESSE PROVINCIALE COSTO PREVISTO: EURO 12) IL TRASPORTO MERCI ED IL SISTEMA INTERPORTUALE COSTO PREVISTO: EURO 13) IL TRASPORTO AEREO 17

18 COSTO PREVISTO: EURO 14) IL TRASPORTO MARITTIMO COSTO PREVISTO: EURO 15) INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RETI TELEMATICHE COSTO PREVISTO: EURO IL COSTO TOTALE DELLE ATTIVITA PER LA ELABORAZIONE DEL PRIT E DI EURO. 18

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