Il sistema politico. Roberto Pedersini
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- Marilena Lazzari
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1 Il sistema politico Roberto Pedersini
2 La politica La politica ha a che fare con i modi attraverso i quali un gruppo sociale definisce e persegue i propri obiettivi collettivi, con gradi diversi di coinvolgimento e mobilitazione degli individui nelle varie fasi di tali processi Il sistema politico è composto di attori, regole, processi I processi politici riguardano le questioni del consenso e del dissenso, del conflitto e della sua composizione, della partecipazione e della sua regolazione, della rappresentanza dei diversi interessi, aspirazioni e valori presenti in un gruppo sociale In sintesi, il sistema politico organizza la vita sociale mobilitando risorse di potere e autorità
3 Il potere, la forza Il potere (Macht) designa qualsiasi possibilità di fare valere entro una relazione sociale, anche di fronte a un opposizione, la propria volontà (Weber 1922) Secondo Parsons (1969), il potere è la capacità di una società di mobilitare le proprie risorse in vista di determinati obiettivi La forza è l uso della coercizione fisica per imporre agli altri la propria volontà Il potere si può distribuire in modo diverso all interno di un gruppo sociale, ma non è scontato che sia una risorsa finita per la quale la redistribuzione sia necessariamente a somma zero La partecipazione può aumentare senza ridurre il potere di altri Il potere si può esprimere anche attraverso la defezione (veto players)
4 L autorità L autorità (Herrschaft) è la possibilità di trovare obbedienza, presso certe persone, a un comando che abbia un determinato contenuto (Weber 1922) La autorità ha caratteristiche di legittimità (ossia è riconosciuta da chi vi si sottopone) e di istituzionalizzazione (anche se può esserlo in misura diversa) L autorità carismatica è fondata sulla devozione e sulla fedeltà a una persona dotata di qualità superiori L autorità tradizionale è fondata su consuetudini e costumi L autorità razionale-legale è fondata su posizioni e regole formali ritenute corrette e necessarie, a cui tutti sono vincolati e che garantiscono il funzionamento di un organizzazione
5 Tipi di autorità Carismatica Obbedienza Personale e incondizionata Ordine politico Risorse economiche per i sottoposti Arbitrario Risorse ad hoc (doni, bottini) Tradizionale Personale condizionata con obblighi verso i sottoposti Ereditario Risorse controllate politicamente Razionale-legale Obbedienza impersonale Burocratico Stipendio
6 Teorie dei sistemi politici Lo stato è l istituzione centrale nel sistema politico in quanto ha il potere di allocare le risorse e i servizi del sistema sociale Secondo la teoria marxiana, la distribuzione del potere dipende dalla posizione delle classi nel sistema economico. La politica e il governo sono solo espressione della sovrastruttura e operano in modo da legittimare e riprodurre le differenze di classe, anche con l esercizio della forza e della repressione Nella prospettiva funzionalista di Parsons, la politica si esprime attraverso un processo cooperativo di mobilitazione delle risorse, nel quale anche l esercizio del potere e della forza incontrano limiti e sono sorretti da legittimazione Tali approcci diametralmente opposti convergono nel considerare il sistema politico come epifenomeno del conflitto fra classi o delle necessità della società
7 I tipi di regime politico I regimi politici si distinguono in base a come distribuiscono ed esercitano il potere, compresa la forza, alla presenza di separazione far sfera pubblica e privata, al livello di tolleranza e integrazione della diversità degli orientamenti politici, e al grado di partecipazione individuale che promuovono I principali tipi di regime politico sono: Totalitario Autoritario Democratico
8 Il regime totalitario Il regime totalitario mira a controllare in modo assoluto la società, senza mediazioni fra stato e individui, attraverso sei caratteristiche: Uso su vasta scala dell ideologia Partito unico Ricorso al terrore Controllo dei mezzi di comunicazione Controllo delle armi Controllo dell economia
9 Il regime autoritario Il regime autoritario esercita un controllo vasto ma non assoluto sulla vita dei cittadini: Sono parzialmente pluralisti Non dispongono di una ideologia propria e articolata. Sono basato su una certa mentalità, con margini di ambiguità e di interpretazione Utilizzano la mobilitazione popolare solo in certi periodi L esercizio del potere è relativamente prevedibile (istituzionalizzato)
10 Il regime democratico La democrazia si esprime essenzialmente attraverso la rappresentanza (gruppi estesi e processi deliberativi legge del tempo e del numero di Dahl, 1998) e ha alcune caratteristiche tipiche: Individualismo, in particolare nel senso di riconoscere una serie di diritti e prerogative individuali che pongono il soggetto al riparo dall arbitrio Governo costituzionale, nel quale l autorità politica si esercita attraverso poteri circoscritti, definiti e bilanciati da altri poteri Consenso dei governati, attraverso elezioni periodiche Regolazione del conflitto politico e lealtà governo e opposizione
11 I processi politici La socializzazione politica è il processo attraverso il quale si acquisiscono opinioni e atteggiamenti. I principali attori della socializzazione politica sono la famiglia, la scuola e il gruppo dei pari La partecipazione politica si esprime in diversi modi Interesse per la politica Informazione politica Discussione politica con familiari, amici e colleghi, credenti della stessa religione Voto Iscrizione a associazioni professionali, culturali ed economiche, gruppi di interesse, sindacati, partiti Coinvolgimento attivo in campagne elettorali, scioperi, manifestazioni, movimenti
12 Gli attori politici: i partiti Il partito opera da intermediario fra individui, gruppi di pressione, sistema politico, e governo I diversi tipi di partito dipendono da diversi fattori e in particolare dalla relazione con la società civile e lo stato Il partito dei notabili Il partito di massa Il partito pigliatutto Il cartel party (Katz e Mair 1995)
13 Partito dei notabili I tipi di partito Partito di massa Partito pigliatutto Cartel party Periodo XIX secolo Inclusione politica Suffragio ristretto Acquisizione del suffragio di massa Suffragio di massa Suffragio di massa Obiettivi Distribuzione privilegi Riforma sociale Miglioramenti sociali Politica come professione Competizione politica Confronto elettorale Status ascritto Capacità rappresentativa Efficacia politica Capacità manageriale Controllato Mobilitazione Competitivo Contenuto Attività del partito Irrilevante Uso intensivo del lavoro Uso intensivo del lavoro e del capitale Uso intensivo del capitale Risorse Contatti personali Quote e contributi degli iscritti Iscritti e élite Coincidono Le élite rendono conto agli iscritti Iscritti Pochi Molti e omogenei: diritti e obblighi Ampia gamma di fonti Gli iscritti sostengono le élite Molti e omogenei: diritti Sovvenzioni statali Autonomia reciproca Scarsa distinzione iscritti Comunicazione Reti interpersonali Canali di partito Competizione per i canali di comunicazione esterni Accesso privilegiato ai canali regolati dallo stato Società civile e stato Confini incerti Partito è parte della società civile Il partito media fra stato e società civile Il partito è parte dello stato Stile di rappresentanza Fiduciario Delegato Imprenditoriale Agente dello stato
14 Partiti, politica e territorio in Italia I partiti di massa e la politica nel territorio ( ) I movimenti e i partiti localistici e il territorio contro la politica ( ) I partiti cartellizzati e personalizzati della politica senza territorio, dove il territorio diventa luogo simbolico e di legittimazione personalistica (2000-)
15 Ancora sui tipi di partito Consenso (media) Organizzazione Risorse Partito di massa Identità e interessi specifici (reti sociali e organizzative) Partito catch-all Cartel party (e personalistici) Risultati, programmi e capacità di integrare interessi diversi (informazione e massmedia) Elementi simbolici generalizzati (massmedia e direct marketing) Iscritti e sezioni Dirigenti e comitati Leader e seguaci Iscrizioni Contributi elettorali Fondi pubblici
16 I gruppi di pressione I gruppi di pressione cercano di influenzare il processo di policy making per ottenere vantaggi o il riconoscimento di determinati obiettivi o valori Possono avere una base socioeconomica, professionale, religiosa, etnica, culturale, di genere Operano attraverso la costruzione di policy networks che coinvolgono attori e rappresentanti politici, oltre a funzionari Possono presentare memorie, dossier, organizzare campagne e dimostrazioni, presentare ricorsi, finanziare campagne elettorali Portano al processo politico risorse di consenso, competenza e mobilitazione per l applicazione delle politiche Si possono verificare processi di cattura nei due sensi: cooptazione nel processo politico e dipendenza dal sapere esperto
17 I movimenti sociali I movimenti costituiscono una forma di mobilitazione di carattere informale, attorno a posizioni di critica della realtà esistente, che realizzano forme diverse di protesta Le modalità di azione possono essere pacifiche o conflittuali Il livello di opposizione alla situazione corrente (e alle istituzioni regolative rilevanti) può essere parziale o totale Livello di opposizione alle istituzioni Parziale Totale Modalità di azione Conflittuali Espressivi (identità) Integralisti (sovversione) Pacifiche Riformisti Comunitari
18 Il movimento new global Il 30 novembre 1999 a Seattle si tiene la terza conferenza del WTO, il Millenium round, per un ulteriore liberalizzazione dei mercati (investimenti e servizi pubblici, in particolare) Grandi manifestazioni di protesta, indette da circa Ong (associazioni, sindacati, gruppi religiosi ), circa partecipanti I lavori della conferenza sono ostacolati, non si raggiunge un accordo Molte iniziative di protesta, su temi differenti
19 Un movimento sociale globale? Reti di interazione prevalentemente informali, basate su credenze condivise e solidarietà, che si mobilitano su tematiche conflittuali attraverso un uso frequente di varie forme di protesta Movimenti eterogenei, mobilitati su questioni specifiche (movimenti single issue) Base sociale differenziata: ceti medi (nuovi movimenti per i diritti), lavoratori e lavoratrici (sindacati), disoccupati, età Critica unificante alla globalizzazione neoliberista con particolare riferimento alla prevalenza di economia e libero commercio sui diritti, imposizione dall alto, internazionalizzazione della produzione, crescita dei mercati finanziari Forme di protesta diversificate e mediatiche : lobbying, controvertici, manifestazioni con teatro di strada, danze, musiche, campagne e boicottaggi, azioni dirette, violenza Aspetti comuni dei movimenti sociali: ruolo delle condizioni oggettive e dell ideologia, leadership, reclutamento e mobilitazione, contro-movimenti
20 L agire collettivo Bisogna distinguere fra comportamento collettivo e azione collettiva Mentre il primo è un atteggiamento poco strutturato e spontaneo che emerge in situazioni di compresenza o di comune attenzione a un oggetto, il secondo corrisponde a scelte operative compiute e realizzate da soggetti collettivi, con problemi relativi alla formazione della decisione e alla sua applicazione Solo al secondo si applicano il paradosso dell azione collettiva e il problema del free riding (Olson 1965)
21 Il comportamento collettivo È un agire relativamente spontaneo e non strutturato di un gruppo di individui che reagiscono ad una situazione di incertezza o minaccia Può coinvolgere: La folla, ossia un numero relativamente grande di persone che si trovano in una situazione di compresenza La massa, ossia un numero relativamente grande di persone che condividono un oggetto di attenzione, ma non si trovano in una situazione di compresenza Contano il numero e la comune definizione della situazione, che contribuiscono a ridurre la rilevanza della dimensione individuale Si caratterizza per emotività e per il collegamento con paura, ostilità e gioia Può essere convenzionale nel caso, ad esempio, di avvenimenti sportivi, feste e celebrazioni religiose Le dinamiche della folla includono processi di assembramento e di comunicazione
22 Teorie del comportamento collettivo La teoria del contagio (Gustav Le Bon) ritiene che nelle folle si crei una anima collettiva in conseguenza di tre elementi: Il senso di anonimato che dà una sensazione di potere La suggestione che porta ad accettare gli slogan e le parole d ordine La trasmissione delle emozioni per contagio Secondo la teoria della convergenza, le situazioni di folla attraggono individui predisposti a porre in essere determinati comportamenti (la fase dell assembramento è cruciale) La teoria della norma emergente pone una particolare enfasi sul processo di costruzione di una definizione comune della situazione e sul controllo sociale e il desiderio di appartenenza che emergono anche in una situazione di folla (la fase di comunicazione è essenziale e l anonimato non è determinante) La teoria della protesta politica ritiene il comportamento collettivo una manifestazione razionale di insoddisfazione rispetto a uno stato di fatto quando i canali istituzionali di voice non funzionano o non sono accessibili (questo può avvenire più spesso, ad esempio, ai gruppi emarginati) Secondo la teoria del valore aggiunto il comportamento collettivo è un processo cumulativo che passa attraverso diverse fasi: propensione strutturale, tensione strutturale, credenza generalizzata, fattori precipitanti, mobilitazione attiva, controllo sociale
23 Interessi economici e politica Gli approcci elitista e pluralista hanno due visioni molto diverse del rapporto fra interessi economici e sistema politico Mills Riesman Livelli sociali Elite unificata e masse disorganizzate Gruppi di interesse Base del sistema Convergenza interessi dell élite Divergenza degli interessi dei gruppi organizzati Funzionamento del sistema Verticistico Compromessi variabili Tendenze Concentrazione potere Distribuzione potere Conseguenze Dominanza interessi delle è élite e indebolimento del dibattito politico e della democrazia. Equilibrio fra gruppi e indebolimento di leadership efficace
24 Democrazia e sviluppo economico Secondo Lipset (1960), vi è un rapporto positivo fra sviluppo economico, democrazia e stabilità politica Przeworski et al. (2000) non trovano relazioni chiare fra democrazia e crescita economica, anche se le democrazie tendono a non avere risultati estremi Kriekhaus (2006) evidenzia relazioni diverse fra regioni, secondo l importanza relativa di tre caratteristiche che spesso caratterizzano le economie deboli : disuguaglianza economica, orientamento sviluppista del governo, livello di corruzione. La relazione tende ad essere negativa nei primi due e positiva nel terzo.
25 Intervento pubblico e politica Il concetto di democrazia e collegato a quello di equità e di eguaglianza, nelle diverse accezioni di eguaglianza dei punti di partenza, delle opportunità, e dei punti di arrivo La democrazia sostanziale si caratterizza per un intervento significativo dello stato per garantire livelli adeguati di eguaglianza rispetto alle tre dimensioni (input, processo e outcome) Inoltre, un aspetto essenziale della democrazia è il suo orientamento inclusivo e pluralista rispetto all utilità del contributo della società civile organizzata a raggiungere l ordine sociale In pratica, la democrazia è associata alla piena realizzazione del concetto di cittadinanza La riduzione della partecipazione politica a momenti formali e l affermazione di forme di democrazia liberale, con una forte riduzione sia dell intervento pubblico nell economia sia degli spazi di pluralismo, porterebbe all affermazione di un sistema post-democratico (Crouch 2003), con una limitazione del processo democratico per ampiezza e profondità, circoscrivendolo alle elezioni e a un consenso superficiale su aspetti simbolici
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