Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali"

Transcript

1 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Alessandro Milone Analista ACF Giuseppe Palazzo Analista IBS Consulting Milano, 12 febbraio 2008

2 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Contenuti E essenziale oggi per le PMI possedere un adeguato e corretto sistema di rilevazione, analisi e controllo dei costi aziendali al fine di ottenere quelle informazioni necessarie ad ottimizzare la redditività aziendale. Attraverso l utilizzo di esempi concreti, l attenzione verrà focalizzata sulle diverse metodologie di calcolo dei costi e sul loro utilizzo ai fini delle decisioni aziendali I costi aziendali Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi finalizzati alle informazioni per le decisioni aziendali Il controllo e l ottimizzazione dei costi attraverso la programmazione e l analisi degli scostamenti

3 Il controllo di gestione Approccio sistemico PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTABILITA DEI COSTI la cui finalità è la determinazione dei costi di prodotto. Tale operazione è necessaria e propedeutica per pervenire ad uno dei principali obiettivi del controllo di gestione, ovvero la determinazione del risultato di prodotto che si identifica nel contributo offerto da quel prodotto alla gestione aziendale complessiva ed espresso da una quantità economica determinabile a vari livelli (margine di contribuzione) PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI BUDGETING con l obiettivo di prevedere gli andamenti gestionali fissando degli obiettivi in termini di risultato, efficienza ed efficacia della gestione aziendale PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI REPORTING risponde alla necessità di controllare l andamento della gestione e analizzare gli scostamenti tra i dati consuntivi e quelli previsionali stabiliti in sede di programmazione dell attività operativa

4 Il controllo di gestione Strumenti INPUT SISTEMI DI REPORTING STRUMENTI E TECNICHE PER INTERPRETARE LE INFORMAZIONI CONTABILITÀ GENERALE CONTABILITÀ ANALITICA MODELLI PREDITTIVI PROGRAMMI D'AZIONE MASTER BUDGET BUDGET OPERATIVI BUDGET CENTRI DI RESPONSABILITÀ CONTABILITÀ CONTABILITÀ PRODOTTO/ DEI PRODOTTO/ DEI COSTI COSTI SERVIZIO SERVIZIO FASE FASE PROC. PROC. PRODUTTIVO PRODUTTIVO AREE AREE GEST. GEST. CRITICHE CRITICHE AREE AREE DI DI RISULTATO RISULTATO CENTRI CENTRI DI DI RESPONSAB. RESPONSAB. RESPONSIBILITY RESPONSIBILITY ACCOUNTING ACCOUNTING

5 Il controllo di gestione Approccio sistemico CONTABILITA GENERALE CONTABILITA ANALITICA BUDGET SISTEMI DI REPORTING RAGIONA SUI VALORI DERIVANTI DAGLI SCAMBI TRA L IMPRESA ED I TERZI E RAPPRESENTA LA SINTESI ECONOMICO- FINANZIARIA DELLA GESTIONE D IMPRESA RAGIONA SUI VALORI DELLA CONTABILITA GENERALE MA LI SPEZZA E LI RIAGGREGA IN RELAZIONE AD OGGETTI DI CALCOLO DIFFERENTI RAPPRESENTA L ESPRESSIONE ECONOMICA DEI PROGRAMMI D AZIONE AZIENDALI DISAGGREGATI FINO AD ARRIVARE ALLE UNITA ORGANIZZZATIVE ELEMENTARI CONSENTE UN CONFRONTO ORGANICO ED ANALITICO TRA OBIETTIVI PREDEFINITI E RISULTATI OTTENUTI

6 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali I costi aziendali

7 I costi aziendali Concetto di costo CONCETTO DI COSTO VALORE ATTRIBUITO AI CONSUMI DEI FATTORI (PRODUTTIVI) ELEMENTARI COSTO DI PRODUZIONE LA SOMMATORIA DEI VALORI ASSEGNATI AI FATTORI PRODUTTIVI CONSUMATI A SCOPO PRODUTTIVO

8 I costi aziendali Classificazione dei costi Esistono diversi criteri di analisi dei costi aziendali, che sono utili nei processi decisionali e nel controllo di gestione: Variabilità Comunanza a diversi oggetti Modalità di imputazione Effettivo sostenimento Modalità di programmazione Grado di controllabilità

9 I costi aziendali Classificazione dei costi Variabilità rispetto al processo produttivo COSTI VARIABILI/COSTI FISSI Comunanza a diversi oggetti COSTI SPECIALI/COSTI COMUNI Modalità di imputazione ai vari oggetti COSTI DIRETTI E INDIRETTI

10 I costi aziendali Classificazione dei costi: Variabilità La variabilità dei costi relativi all oggetto prescelto si determina, in generale, a seguito dell effetto su di essi di fattori determinanti di costo (cost driver). Il volume di produzione rappresenta il più classico tra i possibili driver della variabilità dei costi aziendali. Si possono avere così: VARIABILI proporzionali, progressivi, degressivi FISSI (date alcune ipotesi: tempo, capacità prod., decisioni aziendali) MISTI semivariabili (es. energia elettrica), a scalini

11 I costi aziendali Classificazione dei costi: Variabilità COSTI VARIABILI variano con il variare, anche minimo, della quantità di produzione (unità prodotte) sono costi variabili i costi speciali (materie prime e mod). COSTI FISSI non variano al variare, entro certi limiti, della quantità prodotta, a parità di altre condizioni. In altri termini, pur variando a intervalli di quantità di prodotti, restano costanti all interno dei singoli intervalli (costi di struttura o capacità).

12 I costi aziendali Classificazione dei costi: Comunanza a diversi oggetti La classificazione si basa sulla possibilità o meno di misurare in modo oggettivo la quantità di fattore impiegata per un certo oggetto (centro o prodotto): SPECIALI sono attribuiti ai centri o ai prodotti mediante misurazione oggettiva (q.tà fattore impiegato x prezzo unitario) COMUNI sono attribuiti ai centri o ai prodotti mediante una ripartizione sempre più o meno soggettiva (q.tà fattore impiegato x coefficiente di ripartizione) Base Unica Base Multipla (principio causale )

13 I costi aziendali Classificazione dei costi: Comunanza a diversi oggetti COSTI SPECIALI costi di fattori produttivi direttamente attribuibili a un determinato prodotto/processo (es.: materie prime, manodopera diretta, lavorazioni di terzi, ammortamento di un impianto rispetto ad un reparto) COSTI COMUNI relativi a fattori utilizzati da più oggetti non attribuibili direttamente (in relazione al consumo) ma sulla base di un procedimento di allocazione o ripartizione costi generali di produzione o industriali (materie prime indirette, lavoro indiretto, ammortamento di un impianto rispetto a più reparti, manutenzioni, ecc.); costi generali commerciali o di vendita (stipendi personale comm.le, pubblicità, partecipazione a fiere e mostre, viaggi e trasferte, partecipazioni a convegni, ecc.); costi generali amministrativi (retribuzioni dirigenti e impiegati amm., spese telefoniche, consulenze, ecc.) costi generali aziendali compensi amministratori, spese di rappresentanza, costi della direzione generale e strutture di staff, interessi su mutui, spese per servizi bancari, ecc..

14 I costi aziendali Classificazione dei costi: Modalità di imputazione DIRETTI attribuiti direttamente all oggetto (Es. materia prima rispetto ad un prodotto) INDIRETTI attribuiti all oggetto secondo criteri di ripartizione o allocazione (Es. costi generali industriali rispetto ad un prodotto)

15 I costi aziendali Classificazione dei costi: Modalità di imputazione PRODOTTO REPARTO DIVISIONE IMPRESA voci di costo: materie prime materie prime materie prime materie prime materie prime Manodopera dir Manodopera dir Manodopera dir Manodopera dir Manodopera dir INDIRETTI Ammortamento Ammortamento Ammortamento Impianto Impianto Impianto Ammortamento Impianto Ammortamento Impianto Stipendio capo reparto Stipendio capo reparto Stipendio capo reparto Stipendio capo reparto Stipendio capo reparto Manutenzione tecnica Manutenzione tecnica Manutenzione tecnica Manutenzione Manutenzione Stipendio Dir. Stipendio Dir. INDIRETTI tecnica tecnica Divisione Divisione Stipendio Dir. Stipendio Dir. Stipendio Dir. Divisione Divisione Divisione Pubblicità Pubblicità Pubblicità Pubblicità Pubblicità INDIRETTI c.amministrativi di sede c.amministrativi c.amministrativi c.amministrativi c.amministrativi di sede di sede di sede di sede Oneri finanziari Oneri finanziari Oneri finanziari Oneri finanziari Oneri finanziari

16 I costi aziendali Rapporto costi diretti/indiretti, speciali/comuni Comuni Indiretti Costi aziendali Diretti Speciali In funzione della convenienza economica della misurazione Indiretti

17 I costi aziendali Classificazione dei costi Effettivo sostenimento: si basa sull effettività della manifestazione dei costi Effettivi Ipotetici (standard) Modalità di programmazione Parametrici (es. costi standard ) Discrezionali (es. pubblicità, formazione personale ) Vincolati (es. quote amm.to, ) Grado di controllabilità (CdC): efficienza economica della gestione Controllabili Non controllabili

18 I costi aziendali Configurazione di costo COSTO PARZIALE Costo variabile (tutti i costi variabili) Costo primo o diretto (costi variabili + costi fissi diretti) Costo industriale (costi variabili e fissi di natura industriale) COSTO COMPLESSIVO: costi diretti + quota costi struttura Difficilmente il costo complessivo è realmente tale

19 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi finalizzati alle informazioni per le decisioni aziendali

20 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Obiettivi della contabilità analitica ORIENTARE LE DECISIONI AZIENDALI Calcolare e controllare i margini di contribuzione di prodotto Qual è il prezzo di vendita adeguato? Qual è il mix produttivo più economico? Conviene produrre (make) o acquistare presso terzi (buy)? Conviene eliminare dalla gamma un prodotto? CONTROLLO ECONOMICO DELLA GESTIONE (efficienza): implica il concetto di responsabilità VALUTARE LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

21 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Configurazione di costo DIRECT COSTING FULL COSTING La scelta della configurazione di costo è legata agli SCOPI OPERATIVI PERSEGUITI

22 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Contabilità analitica- Direct costing Il DIRECT COSTING si distingue in: DIRECT COSTING SEMPLICE: vengono attribuiti al prodotto solo i costi variabili DIRECT COSTING PURO (costi diretti): oltre ai costi variabili vengono attributi al prodotto anche i costi fissi specifici DIRECT COSTING EVOLUTO: oltre ai costi variabili e fissi specifici, si considerano anche alcuni costi fissi indiretti di particolare rilevanza per il prodotto

23 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Contabilità analitica- Full costing Il FULL COSTING si basa sull assorbimento integrale dei costi Parte dal costo diretto e attribuisce al prodotto una quota di tutti i costi sostenuti dall azienda per effettuarne la produzione. L imputazione dei costi indiretti comuni e generali può essere effettuata su base aziendale o con riferimento ai centri di costo.

24 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Contabilità analitica Il campo della contabilità analitica è e deve essere contraddistinto da elevata FLESSIBILITA per cui non esiste un solo modello di generale validità. L importante è sapere che per raggiungere certi scopi operativi determinate impostazioni sono decisamente sbagliate oppure che certi modi di rappresentazione della realtà economica sono eleganti e corretti (sotto l aspetto del calcolo) ma non riflettono le concrete esigenze conoscitive della direzione.

25 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: convenienza economica Problema: scelta di eliminare o meno una linea di prodotto Tre linee prodotti: A, B e C A B C Ricavi di vendita Costi variabili (prod.ne + comm.li) Costi fissi industriali ripartiti Costi fissi di struttura ripartiti

26 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: convenienza economica FULL COSTING A % B % C % AZIENDA % Ricavi di vendita Costi variabili (prod.ne + comm.li) Costi fissi industriali ripartiti Costi fissi di struttura ripartiti Margine Operativo Lordo ,3% ,3% ,0% ,7%

27 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: convenienza economica DIRECT COSTING A B C AZIENDA Ricavi di vendita Costi variabili (prod.ne + comm.li) Margine di Contribuzione Lordo ,3% ,3% ,0% Costi fissi industriali ripartiti Margine di Contribuzione Netto ,3% ,3% - 0,0% Costi fissi di struttura ripartiti Margine Operativo Lordo ,3% ,3% ,0%

28 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Criteri di attribuzione dei costi indiretti PROCESSI DI ATTRIBUZIONE: A BASE UNICA

29 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Criteri di attribuzione dei costi indiretti PROCESSI DI ATTRIBUZIONE: A BASE MULTIPLA

30 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Criteri di attribuzione dei costi indiretti BASI DI RIPARTO A VALORE (costo di trasformazione, costo industriale, ricavi, margini di contribuzione,...) A QUANTITA (h MOD, Q.tà prodotte, q.tà m.p., n. addetti,...)

31 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: analisi della redditività Elementi per lo svolgimento dell esercitazione A B AZIENDA Ricavi Costi diretti personale Materiale diretto Altri costi imput. diretti Costi di struttura N.persone 6,5 7,5 14,0

32 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: analisi della redditività Criterio di ribaltamento: NUMERO ADDETTI N.persone 6,5 7,5 14,0 A % B % AZIENDA % Ricavi ,0% ,0% ,0% Costi diretti personale ,9% ,4% ,2% Materiale diretto ,8% ,5% ,6% Altri costi imput. diretti ,7% ,8% ,7% Totale costi diretti ,4% ,7% ,6% Margine di contribuzione ,6% ,3% ,4% Ribaltamento costi di struttura ,0% ,2% ,4% Margine operativo lordo ,6% ,0% ,0%

33 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: analisi della redditività Criterio di ribaltamento: RICAVI A % B % AZIENDA % Ricavi ,0% ,0% ,0% Costi diretti personale ,9% ,4% ,2% Materiale diretto ,8% ,5% ,6% Altri costi imput. diretti ,7% ,8% ,7% Totale costi diretti ,4% ,7% ,6% Margine di contribuzione ,6% ,3% ,4% Ribaltamento costi di struttura ,4% ,4% ,4% Margine operativo lordo ,1% ,9% ,0%

34 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Utilizzo dei costi per le decisioni aziendali: analisi della redditività Criterio di ribaltamento: COSTI DIRETTI PERSONALE A % B % AZIENDA % Ricavi ,0% ,0% ,0% Costi diretti personale ,9% ,4% ,2% Materiale diretto ,8% ,5% ,6% Altri costi imput. diretti ,7% ,8% ,7% Totale costi diretti ,4% ,7% ,6% Margine di contribuzione ,6% ,3% ,4% Ribaltamento costi di struttura ,3% ,5% ,4% Margine operativo lordo ,2% ,8% ,0%

35 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? Scelta a seconda della tipologia del processo produttivo Commessa Tipologia processo produttivo Magazzino

36 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? PRODUZIONE per il MAGAZZINO (a ciclo continuo, a lotti) Produzione di tipo standardizzato Progr.produzione basata su Quantità in un det. periodo di tempo Distinta Base Cicli di lavorazione Contabilità a COSTI STANDARD

37 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? ALFA Prodotto Codice P00001 Peso gr. 550 Distinta base PRODUZIONE Confezioni n Codice Descrizione U.M. Quantità Resa U.M. Utilizzo UM Prezzo Costo Unitario MP0001 MATERIA PRIMA X gr. 470,00 65% gr. 723,08 /kg 0, ,00821 MP0002 MATERIA PRIMA Y gr. 80,00 99% gr. 80,81 /kg 0, ,05842 C00001 MAT.LE CONFEZIONAMENTO n. 1,00 95% n. 1,053 /cd 0, ,03368 MOD h. 0,00046 /h 15, ,00713 COSTO VARIABILE INDUSTRIALE 0,10745

38 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? ALFA Prodotto Codice P00001 Peso gr. 550 Distinta base PRODUZIONE Confezioni n Codice Descrizione U.M. Quantità Resa U.M. Utilizzo UM Prezzo Costo Unitario MP0001 MATERIA PRIMA X gr. 470,00 65% gr. 723,08 /kg 0, ,00821 MP0002 MATERIA PRIMA Y gr. 80,00 99% gr. 80,81 /kg 0, ,05842 C00001 MAT.LE CONFEZIONAMENTO n. 1,00 95% n. 1,053 /cd 0, ,03368 Costo del reparto lavorazione Alfa h. 0,00046 /h 30, ,01406 COSTO DIRETTO INDUSTRIALE PURO 0,11438

39 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? REPARTO LAVORAZIONE ALFA VOCI DI SPESA MANODOPERA DIRETTA SPESE MANUTENZIONE ESTERNA COSTO CAPOREPARTO MANUTENZIONE INTERNA NOLEGGI/LEASING MATERIALE DI CONSUMO AMMORTAMENTI DI LINEA IMPORTO in CENTRO DI COSTO COSTO DIRETTI DI C.D.C ORE DIRETTE DI PRODUZIONE COSTO ORA REPARTO 30,82 COSTO ORA UOMO 15,63

40 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? PRODUZIONE su COMMESSA Produzione di tipo non standardizzato Rilievo la distinzione fra costi Diretti ed Indiretti Distinta Base e Ciclo di lavorazione mancano o presenti solo su alcune parti standardizzate della commessa Contabilità a COSTI EFFETTIVI

41 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Quale metodologia di calcolo? SCHEDA TECNICA DI COMMESSA Cod. XXXX Data: gg/mm/aaaa U.M. Q.tà Costo Unitario Costo Totale Progettazione h. Sviluppo Commessa h. Componenti cod. nr. cod. " cod. nr./kg./mt./lt. cod. " cod. " Lavorazioni aggiuntive Esterne Interne 1 h. Interne 2 h. Montaggio e collaudo h. Collaudo funzionale pre-consegna h. Quota mat. di consumo e trasp. Imballaggio Materiali (codice) nr./kg./mt./lt. Ore h. Costi spedizione ( trasp./oneri dog./certif.) Installazione/avviam. dal Cliente h. Trasferte e spese di viaggio inst. Interventi in garanzia Trasferte e spese di viaggio Materiali (codice) nr./kg./mt./lt. Ore h. Spese commerciali Provvigioni ad Agenti Totale

42 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Metodologie di determinazione del costo Costi Diretti Prodotto Costi Indiretti Localizzazione per Centro di costo

43 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Contabilità analitica per Centri di Costo CENTRI DI COSTO: oggetto intermedio di calcolo che contribuisce a rendere più attendibile il calcolo del costo dell oggetto di calcolo Ratio: i prodotti richiedono l intervento dei centri (es. reparti, laboratori, uffici, ) ed il funzionamento di questi richiede l impiego di risorse Tipologie CdC: a) Principali b) Supporto c) Funzionali Vantaggi: La Co.An. per centri di costo consente una più corretta imputazione dei costi ai prodotti perché favorisce l applicazione del principio causale Svantaggi: i costi vengono ribaltati utilizzando solitamente criteri quantitativi (Volumi)

44 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Contabilità analitica per Centri di Costo SCHEDA CENTRO DI COSTO PINKO PANKO Periodo: Centro di Costo: 2.04 REP. MANUTENZIONE Categoria: Ausiliario Organico: 5 ADDETTI Dotazioni: ATTREZZATURE Voci di spesa Descrizione Costi MAT. CONSUMO , GESTIONE LOCALI, RISCALDAMENTO E ILLUMINAZIONE 3.000, STIPENDI + CONTRIBUTI , AMM.TO ATTREZZATURE E VARIE REPARTO 4.000, AMM.TO MOBILI/ARREDI OFFICINA 1.000,00 Costo di funzionamento c.d.c ,00 Ore lavorate Costo ora

45 Sistemi di rilevazione e di calcolo dei costi Activity Based Costing ATTIVITA : aggregato di operazioni elementari tecnicamente omogenee Ratio: prodotti richiedono lo svolgimento di particolari attività (operative e non) e le attività richiedono l impiego di risorse COST DRIVER: causa dei costi dell attività Vantaggi: 1) criterio più attendibile di attribuzione dei costi alle attività in quanto non esistono più costi indiretti; 2) mira a determinare il costo pieno evitando gli inconvenienti legati alla ripartizione costi industriali indiretti presenti nella contabilità CdC; 3) permette azioni di miglioramento (in quanto individua le cause che generano costi) Svantaggi: alta complessità per elevato livello di disaggregazione delle attività

46 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Il controllo e l ottimizzazione dei costi attraverso la programmazione e l analisi degli scostamenti

47 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: i parametri-obiettivo economici I parametri-obiettivo sono il perno del supporto informativo del controllo economico P.O. economici a valore (Costi standard, valori di Budget,...) P.O. economici a quantità: indicatori più specificamente orientati ad una verifica dell efficenza misurata in termini quantitativi: % consumo effettivo di una risorsa (m.p., ore lavorazione, ore manutenzione, scarti) rispetto al consumo STD o di Budget.

48 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: il costo standard COSTI STANDARD: costi PRECALCOLATI e ideati a fini di CONTROLLO sono parametri-obiettivo: rappresentano le relazioni INPUT-OUTPUT ideali o normali Obiettivo risultato desiderato Parametro termine di paragone con i risultati effettivi sono strumento di motivazione: spingono all identificazione da parte del manager degli obiettivi della propria azione con quelli dell mpresa Ogni impresa assegnerà ai parametri-obiettivo un contenuto normale o ideale in funzione della criticità dell area e in base ad un equilibrio interno fra standard facili ed ardui

49 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: il costo standard Gli standard possono riguardare: un centro una funzione una divisione l impresa un prodotto una linea un area geografica un area d affari...

50 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: il costo standard STANDARD DI FATTORE PRODUTTIVO rapporto normale o ideale tra quantità impiegata di una risorsa e risultato atteso strumento di orientamento all efficienza fattori prod. variabili risparmio nei consumi (efficienza input) fattori prod. fissi massimizzazione nello sfruttamento (efficienza output)

51 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: il costo standard COSTO STD FATT. PROD. VARIABILE Q std x P std STANDARD FISICO UNITARIO (Q std): quantita di fattore necessaria per l ottenimento di una unità di risultato parametro-obiettivo orietato all efficienza (cdc finali ed ausiliari) consumi o fabbisogni unitari standard tempi standard di produzione PREZZO STANDARD (P std): la determinazione del P std è un operazione complessa da andare al di là della individuazione di un prezzo ideale o standard (capacitá negoziali, competenze tecniche in ordine ai materiali, processi, costi e modalità di consegna, ciclo monetario e delle fonti finanziarie con i relativi costi). Il ricorso ad un approccio statistico è piuttosto riduttivo.

52 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Programmazione: il costo standard COSTO STD FATT. PROD. FISSI si prestano a una massimizzazione nello sfruttamento, non a un risparmio nei loro consumi. Il livello di efficienza si manifesta attraverso la misura dell output. Coefficiente di Assorbimento dei Costi Fissi Nelle aziende è prassi ripartire i costi fissi sui prodotti nell illusione di una loro copertura: l allocazione dei costi non dà alcuna indicazione circa l ottimizzazione nell impiego dei fattori, che avviene nei centri. La copertura effettiva dei costi fissi resta affidata al riprodursi di una serie di condizioni di budget: costanza dei margini unitari, del mix e dei volumi di vendita. Basta che uno di questi elementi salti per non avere più la garanzia circa tale auspicata copertura.

53 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Analisi degli scostamenti a consuntivo Il confronto tra risultati desiderati e risultati conseguiti trova il suo momento qualificante nell ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Non basta rilevare uno scostamento occorre capirne le cause L analisi degli scostamenti ha come scopo quello di individuare le cause delle deviazioni fra i risultati desiderati (obiettivi) e risultati effettivi, al fine di suggerire le azioni correttive più adeguate per riportare i risultati effettivi in linea con quelli desiderati La determinazione delle cause di scostamento è la fase di massimo coinvolgimento dei responsabili, che devono trasformare in proposte di interventi correttivi le constatazioni derivanti dalle analisi di confronto (es. Riprogettazione processi e/o prodotto)

54 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Analisi degli scostamenti a consuntivo FEEDBACK confronto STANDARD - CONSUNTIVO confronto BUDGET - CONSUNTIVO

55 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Analisi degli scostamenti dei costi variabili E necessario scomporre lo scostamento complessivo fra costi variabili standard ed effettivi, delle diverse risorse impiegate, nelle sue varianze elementari: Delta di prezzo/costo Delta di volume di produzione Delta di quantità o efficienza

56 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Analisi degli scostamenti dei costi variabili PRODOTTO CONSUNTIVO BUDGET ANALISI SCOSTAMENTI ALFA Volume di produzione effettivo Consumo unitario effettivo Prezzo unitario effettivo Costo totale effettivo Volume di produzione program. Consumo unitario STD Prezzo unitario STD Costo totale program. Delta VOLUME Delta EFFICIENZA Delta PREZZO Delta TOTALE Materie prime 140 1,45 52, ,50 50, Mat. Sussidiarie 140 0,65 34, ,50 35, Lav. Interne 140 2,55 14, ,30 14, TOTALE COSTI VARIABILI

57 Il controllo e l ottimizzazione dei costi Processo Formulazione del Budget Controllo orientato al futuro Revisione budget Definizione Obiettivi Revisione programmi Azioni correttive Svolgimento dell attività e misurazione Controllo Reporting sui risultati e valutazione conseguiti

58 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali

Facoltà di Economia - Parma 1

Facoltà di Economia - Parma 1 L analisi dei costi 3 IL ONETTO DI OSTO on il termine OSTO si vuole indicare il valore degli investimenti effettuati per l acquisto dei fattori produttivi impiegati per l ottenimento di un determinato

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti 17-20 DICEMBRE 2010 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI

Dettagli

il costo in contabilità generale

il costo in contabilità generale il costo in contabilità generale costi di acquisto di fattori produttivi e valori di diversa natura (tributi, permute, apporti, ammortamenti, ecc.) C.E. (-) valori classificati per origine costo calcolato

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti ESERCIZI SULL ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI SCG-L15 Pagina 0 di 16 ESERCIZIO 1 TESTO La società Baxter produce

Dettagli

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI

LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI METODO DIRETTO PER CENTRI DI COSTO PER ATTIVITA O ACTIVITY BASED COSTING (ABC) IL PRESUPPOSTO DI BASE DELLA CONTABILITA SEMPLIFICATA O DIRETTA E Sono i prodotti

Dettagli

Calcolare il costo dei prodotti

Calcolare il costo dei prodotti Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Parte 3 Full costing Full costing Prevede che tutti i costi (variabili e fissi; specifici e comuni) siano attribuiti al prodotto (oggetto

Dettagli

Riclassificazione del conto economico

Riclassificazione del conto economico Riclassificazione del conto economico Schema generale comune Ricavi netti di vendita - costi operativi = reddito gestione caratteristica +/- risultato della gestione finanziaria +/- risultato della gestione

Dettagli

Controllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!

Controllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Controllo di Gestione la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Il controllo per decidere Ogni azienda ha bisogno di un sistema pratico di controllo di gestione e di supporto alle decisioni.

Dettagli

Lezione 8. Costo pieno (full costing)

Lezione 8. Costo pieno (full costing) Lezione 8 Costo pieno (full costing) Oggetto di costo Prodotto Servizio Linea di prodotto Marchio Agente Canale Progetto Cliente Attività Funzione Unità organizzativa Una giacca, un PC, un tornio, una

Dettagli

CASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA SOLUZIONI

CASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA SOLUZIONI CASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA SOLUZIONI Esercizio 1: variabilità dei costi Costi fissi = 1.200 (assicurazione) + 320 (bollo) + 3.000 (ammortamento) = 4.520 Costi variabili unitari = 0,21 (carburante)

Dettagli

Informazioni Chiave per fare scelte consapevoli

Informazioni Chiave per fare scelte consapevoli Informazioni Chiave per fare scelte consapevoli Il controllo di gestione per costruire il sistema delle informazioni chiave: metodologie e risvolti operativi nella realtà delle PMI RELATORI Dott.ssa Mariella

Dettagli

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti.

La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti. Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2015/2016 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda

Dettagli

ANALISI DELLE VARIANZE

ANALISI DELLE VARIANZE Roma, 6 maggio 2013 ANALISI DELLE VARIANZE Umberto Francese Università degli Studi di Roma Tre INDICE 1. DEFINIZIONI 2. VARIANZA dei MATERIALI DIRETTI (materie prime) 3. VARIANZA CONGIUNTA 4. VARIANZA

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico

Dettagli

29/04/2011. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari

29/04/2011. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari Il comportamento dei costi Riferimenti bibliografici: libro di testo capitoli 5 e 7 di BREWER P.C., GARRISON R.H., NOREEN E.W., Programmazione e controllo

Dettagli

COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI

COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI I COSTI CONGIUNTI 1 COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI I COSTI COMUNI RIGUARDANO FATTORI UTILIZZATI, NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, PER DIVERSE PRODUZIONI. I COSTI CONGIUNTI RIGUARDANO PRODOTTI CHE CONDIVIDONO

Dettagli

Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000 72.000

Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000 72.000 Esercizio 1 La ST S.r.l. produce due tipi vassoi, A e B. I dati rilevati sono i seguenti: Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000

Dettagli

Il Budget: caratteri essenziali

Il Budget: caratteri essenziali Il Budget: caratteri essenziali Il budget può essere definito come un documento che raccoglie gli obiettivi da perseguire e le risorse da impiegare nell anno, suddivise per centri di responsabilità La

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti METODOLOGIE DI CALCOLO DEI COSTI: IL DIRECT COSTING SCG-L05 Pagina 0 di 42 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA

Dettagli

Analisi di bilancio - II

Analisi di bilancio - II Lezione n.7 La mappa del Corso: gli argomenti contesto strategie bilancio prospettica Analisi di bilancio - II L di bilancio: la riclassificazione dell area operativa del Conto Economico confini del settore

Dettagli

indice Prefazione Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 Capitolo 1 La natura della contabilità direzionale 9 xix

indice Prefazione Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 Capitolo 1 La natura della contabilità direzionale 9 xix indice Prefazione xix Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 1 Le informazioni operative 3 Le informazioni di bilancio 3 Le informazioni della contabilità

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE IL REDDITO E IL CAPITALE DI IMPRESA 1 IL DIVENIRE ECONOMICO DI IMPRESA CAPITALE t (QUANTITA - FONDO) CAPITALE t+1 (QUANTITA - FONDO) REDDITO (QUANTITA -FLUSSO) 2 Pag.

Dettagli

3 Le verifiche nel corso dell esercizio di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili

3 Le verifiche nel corso dell esercizio di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili di Giovanna Ricci e Giorgio Gentili 3.1 Premessa L art. 37 del d.lgs. n. 39/2010 ha abrogato l art. 2409-ter c.c. relativo alle funzioni di controllo contabile, ora nuovamente denominato revisione legale,

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità

Dettagli

Programmazione e Controllo

Programmazione e Controllo Programmazione e Controllo A.A. 2013-2014 Dott.ssa Alessandra Stefanoni 2 Pianificazione La PIANIFICAZIONE è il processo mediante il quale l azienda determina gli obiettivi di medio lungo termine, stabilisce

Dettagli

LA COMPOSIZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO

LA COMPOSIZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO Obiettivi Documenti LA COMPOSIZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO Relazione sulla gestione Parte descrittiva Nota integrativa Bilancio d esercizio Parte contabile Stato patrimoniale Conto economico Ipotesi

Dettagli

La Tilco s.p.a. decide di sperimentare la tecnica dell ABC sui quattro prodotti che attualmente

La Tilco s.p.a. decide di sperimentare la tecnica dell ABC sui quattro prodotti che attualmente Il caso Tilco s.p.a. 1 Il calcolo dei costi con la logica ABC La Tilco s.p.a. decide di sperimentare la tecnica dell ABC sui quattro prodotti che attualmente realizza. Le informazioni disponibili sui prodotti

Dettagli

Il Bilancio di Previsione

Il Bilancio di Previsione Il Bilancio di Previsione Che cos è il bilancio Il bilancio annuale di previsione è il documento fondamentale per la gestione dell ente locale e, insieme agli allegati, consente di esplicare la funzione

Dettagli

PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE

PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO DI ECONOMIA AZIENDALE CLASSE 3ALA ANNO SCOLASTICO 2011/12 PROF.SSA BARTOLI MARIA GRAZIA MODULI DURATA (IN ORE) 1. Lo scambio economico( dal biennio) 20 2. La gestione aziendale 50 3. L

Dettagli

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale

Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 7 Sottosistema dei budget operativi e analisi degli scostamenti dei ricavi e dei costi diretti

Dettagli

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

Corso di Finanza aziendale

Corso di Finanza aziendale 1 Corso di Finanza aziendale La riclassificazione del bilancio d esercizio Il bilancio pubblico Il Bilancio è il logico punto di partenza per conoscere e comprendere la dinamica della gestione aziendale.

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE Indirizzo AFM, IGEA, Liceo e Mercurio

ECONOMIA AZIENDALE Indirizzo AFM, IGEA, Liceo e Mercurio ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE Anno scolastico 2011/2012 SCHIAPARELLI-GRAMSCI Schiaparelli via Settembrini 4, 20124 Milano tel. 02/2022931 fax 29512285 E-mail schiaparelli@libero.it Gramsci L.go

Dettagli

Relazioni tra SP e CE (I)

Relazioni tra SP e CE (I) Relazioni tra SP e CE (I) Sono parti complementari del complessivo prospetto FONTI/IMPIEGHI Conto Economico Impieghi e fonti relativi alla produzione realizzata Stato patrimoniale Impieghi in produzione

Dettagli

CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari

CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari Esercizi sul budget Riferimenti bibliografici: Soluzioni relative al capitolo 9 sono reperibili sul seguente sito del libro nella

Dettagli

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari

NUCLEI FONDANTI L azienda come sistema: elementi soggetti e tipologie La localizzazione e la gestione dell azienda I calcoli finanziari DISCIPLINA INDIRIZZO ECONOMIA AZIENDALE TECNICO BIENNIO PRIMO ANNO FINALITA Utilizzare linguaggio e strumenti matematici per trattare informazioni qualitative e quantitative Conoscere i fondamenti del

Dettagli

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita

Dettagli

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013

I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Il sistema informativo aziendale Informatica e azienda L azienda è caratterizzata da: Persone legate tra loro da una struttura gerarchica che definisce le dipendenze Attività produttive necessarie per

Dettagli

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Cognome... Nome... Classe... Data... Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Correlazione 1 Associa ciascun costo alla relativa tipologia. 1. Costo delle lavorazioni

Dettagli

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a.

Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione. Il caso TECNIC S.p.a. Dal bilancio contabile al Bilancio d esercizio destinato a pubblicazione Il caso TECNIC S.p.a. Bilancio d esercizio contabile o Situazione contabile (patrimoniale ed economica) finale della SpA Tecnic

Dettagli

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.

Dettagli

13.9.2. Metodologia di controllo dei costi per centro di costo. 13.9.3. Un esempio di budget in un azienda di servizi alberghieri

13.9.2. Metodologia di controllo dei costi per centro di costo. 13.9.3. Un esempio di budget in un azienda di servizi alberghieri 1. L IMPRENDITORE E IL GOVERNO DELLA GESTIONE 1.1. L impresa e l ambiente in cui opera pag. 3 1.2. L impatto dei fattori esterni pag. 5 1.3. Il controllo dei fattori aziendali pag. 8 2. IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE

Dettagli

CAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15

CAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15 ANALISI Parte prima Organizzazione e programmazione nello studio professionale CAPITOLO 1 RIORGANIZZARE LO STUDIO COMMERCIALE SECONDO IL MODELLO VISION 2000 di Michele D Agnolo 11 CAPITOLO 2 IL PROCESSO

Dettagli

IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING

IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING Il sistema di Controllo Direzionale P r o b l e m i 1 Stile di Direzione 3 Processi di controllo 2 Struttura organizzativa per il controllo 4 Struttura

Dettagli

CORSO TEORICO PRATICO IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE IMPRESE

CORSO TEORICO PRATICO IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE IMPRESE CORSO TEORICO PRATICO IL CONTROLLO DI GESTIONE NELLE IMPRESE OBIETTIVI DEL CORSO Obiettivo del corso è insegnare i principi, le tecniche e i metodi con cui effettuare l'analisi dei dati contabili e finanziari

Dettagli

Esercitazioni di contabilità

Esercitazioni di contabilità Esercitazioni di contabilità esercitazione n. 2.5 23-05-2016 capitoli 6 e 7 Dott. Francesco Badia Facoltà di Economia Corso di Economia Aziendale A.A. 2015-16 1 La determinazione del consumo delle materie

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale La contabilità analitica e la misurazione degli oggetti di calcolo Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 15 Ottobre 2010 ARGOMENTO

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

10 TIMBRO E FIRMA DEL TITOLARE O DEL /DEI LEGALI RAPPRESENTANTE/I

10 TIMBRO E FIRMA DEL TITOLARE O DEL /DEI LEGALI RAPPRESENTANTE/I I.6 Descrizione del profilo imprenditoriale e commerciale L'azienda Scafbike ha lo scopo di valorizzare il territorio napoletano basandosi sull'incremento uso delle biciclette, in questo modo si ottiene

Dettagli

SISTEMA DEL REDDITO IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA

SISTEMA DEL REDDITO IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA SISTEMA DEL REDDITO IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA Reddito d esercizio = Ricavi - Costi Le scritture di esercizio contabili rilevano fenomeni con manifestazione numeraria nel periodo amministrativo: costi/ricavi

Dettagli

Biblioteca di Pronti... via 2 o biennio TOMO h

Biblioteca di Pronti... via 2 o biennio TOMO h UNITÀ C Tecniche di gestione degli acquisti e delle scorte Biblioteca di Pronti... via 2 o biennio TOMO h La funzione del magazzino e la politica delle scorte Documento Esercizi Logistica Q1 Spiega che

Dettagli

Analisi dei costi-volumi-risultati e decisioni aziendali. A cura di Laura Coggiola

Analisi dei costi-volumi-risultati e decisioni aziendali. A cura di Laura Coggiola Analisi dei costi-volumi-risultati e decisioni aziendali A cura di Laura Coggiola Il Direct Costing MARGINALITA REDDITIVITA RICAVI? PROFITTO COSTI CONTO ECONOMICO GESTIONALE AREA OPERATIVA O CARATTERISTICA

Dettagli

APPLICAZIONE N. 3 RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO

APPLICAZIONE N. 3 RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO APPLICAZIONE N.3 APPLICAZIONE N. 3 RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO La società BETA s.p.a svolge attività industriale e presenta al 31.12.2011 i seguenti dati di Conto Economico. Riman. Finali semilavorati

Dettagli

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali. Produzione: flusso di beni e servizi che deriva da ogni attività esercitata da una u.i. nella quale vi sia impiego di fattori produttivi e di beni e servizi e realizzata al fine di soddisfare bisogni individuali

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale Referenziazioni SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO 1.TRATTAMENTI SUPERFICIALI ALTERNATIVI PER RACCORDI 2.OTTIMIZZAZIONE COSTI PROCESSO TUBI FLESSIBILI 3.OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO DI PRODUZIONE TUBI SPIRALATI 12

Dettagli

Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale

Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale Esame di Stato di Istituto Tecnico Commerciale Indirizzo: GIURIDICO ECONOMICO AZIENDALE CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: Economia Aziendale Sessione ordinaria 2003 19 giugno 2003 Il candidato, dopo aver brevemente

Dettagli

Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione

Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione Il bilancio pubblico della scuola: da adempimento a strumento di gestione Agenda La trasparenza e la pubblicità dei bilanci: opportunità e adempimento Il bilancio come strumento di indirizzo della gestione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE VG46U

STUDIO DI SETTORE VG46U A L L E G AT O 42 NOTA INTEGRATIVA (NUOVI INDICATORI DI COERENZA ECONOMICA) STUDIO DI SETTORE VG46U ANALISI DELLA COERENZA Per lo studio di settore VG46U sono previsti ulteriori specifici indicatori di

Dettagli

RETE DI VENDITA. Corso di Marketing Settima Unità Didattica

RETE DI VENDITA. Corso di Marketing Settima Unità Didattica RETE DI VENDITA La rete di vendita (o forza di vendita) è l insieme dei venditori di cui l impresa si avvale per raggiungere lo stadio successivo del canale di distribuzione prescelto. Tale stadio può

Dettagli

La gestione: patrimonio e reddito

La gestione: patrimonio e reddito Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 3 La gestione: patrimonio e reddito Laura Mottini COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e

Dettagli

OPERE SOCIALI DI N.S. DI MISERICORDIA

OPERE SOCIALI DI N.S. DI MISERICORDIA Azienda Pubblica di Servizi alla Persona OPERE SOCIALI DI N.S. DI MISERICORDIA Via Paleocapa, 4 - Savona Determinazione n 81 del 29 dicembre 2015 (su nomina del Consiglio di Amministrazione Deliberazione

Dettagli

ESERCIZI - ECONOMIA PUBBLICA LZ 2016

ESERCIZI - ECONOMIA PUBBLICA LZ 2016 ESERCIZI - ECONOMIA PUBBLICA LZ 2016 Esercizio 1 (IVA) Si consideri la seguente situazione: - l'impresa A vende all'impresa B un bene intermedio, che ha prodotto utilizzando solo il fattore lavoro, al

Dettagli

Seregno, 7 maggio 2013. Corso di aggiornamento per amministratori condominiali sui temi dell efficienza energetica negli immobili

Seregno, 7 maggio 2013. Corso di aggiornamento per amministratori condominiali sui temi dell efficienza energetica negli immobili CONTRATTO DI RENDIMENTO ENERGETICO CON GARANZIA DI RISULTATO E FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI L applicazione in edifici residenziali condominiali Francesca Baragiola, Finlombarda SpA Corso di aggiornamento

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO Pagina 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO DOCENTE MATERIA CLASSE EMILIA ZUFFADA ECONOMIA AZIENDALE I A AFM OBIETTIVI DISCIPLINARI (in conformità a quanto definito

Dettagli

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani

RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO. Docente: Prof. Massimo Mariani RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO Docente: Prof. Massimo Mariani 1 SOMMARIO Il bilancio L analisi di bilancio La riclassificazione di bilancio Oggetto dell analisi finanziaria Obiettivi dell analisi finanziaria

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE

CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLO DI GESTIONE Venezia, marzo 2015 Definizione «Rappresenta un sistema di monitoraggio della gestione che, attraverso la individuazione degli obiettivi da perseguire, delle relative risorse assegnate

Dettagli

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo

Implementazione e ottimizzazione dei processi e dell assetto organizzativo Divisione Organizzazione Aziendale L insieme di uomini, mezzi e tecnologie, dev essere orchestrato in logiche di efficienza L ottimizzazione dei processi aziendali responsabilità, procedure di governo

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE

FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE di Anna BORRA MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5 a IT Indirizzo Turismo) La prova consente di verificare

Dettagli

LA GESTIONE PRINCIPALI OPERAZIONI DI GESTIONE FINANZIAMENTO IMPIEGO TRASFORMAZIONE VENDITA

LA GESTIONE PRINCIPALI OPERAZIONI DI GESTIONE FINANZIAMENTO IMPIEGO TRASFORMAZIONE VENDITA LA GESTIONE 1 PRINCIPALI OPERAZIONI DI GESTIONE FINANZIAMENTO IMPIEGO TRASFORMAZIONE VENDITA 2 F i n a n z i a t o r i E 1 U 2 Prodotti/Servizi E 2 U 1 Prodotti/Servizi C l i e n t i F o r n i t o r i

Dettagli

STUDIO DI SETTORE VM11U

STUDIO DI SETTORE VM11U A L L E G AT O 3 NOTA INTEGRATIVA (NUOVI INDICATORI DI COERENZA ECONOMICA) STUDIO DI SETTORE VM11U ANALISI DELLA COERENZA Per lo studio di settore VM11U sono previsti ulteriori specifici indicatori di

Dettagli

REPORT COMMERCIALE E DI MARKETING. Istruzioni per l uso

REPORT COMMERCIALE E DI MARKETING. Istruzioni per l uso REPORT COMMERCIALE E DI MARKETING Istruzioni per l uso L analisi dei dati commerciali interni L analisi dei dati nel concreto Struttura del Report L analisi dei dati commerciali interni Indicazioni per

Dettagli

CORSO BASE IL CALCOLO DELLE IMPOSTE NELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

CORSO BASE IL CALCOLO DELLE IMPOSTE NELLE SOCIETÀ DI CAPITALI CORSO BASE IL CALCOLO DELLE IMPOSTE NELLE SOCIETÀ DI CAPITALI Do#. Pietro Ungari L ires, è l imposta sui redditi delle società di capitali relativa al reddito maturato nell esercizio, insieme all Irap

Dettagli

Valutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda

Valutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Assolombarda E la prima associazione territoriale con competenza

Dettagli

www.libriprofessionali.it per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati

www.libriprofessionali.it per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati Capitolo 1: L azienda 1. L attività economica 2. Concetto di azienda 3. La struttura dell azienda 4. Classificazione delle aziende 5. Imprenditore, impresa e azienda secondo il codice civile 6. Il soggetto

Dettagli

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente Articolo 28 D.Lgs n. 81/2008 Articolo 29 D.Lgs n. 81/2008 Indicazioni metodologiche Commissione consultiva permanente La scelta

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Materia: Economia aziendale classi: quinte Sistemi Informativi A.S. 2015/2016 Risultati di apprendimento ( linee guida

Dettagli

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI FONDI DEL PASSIVO

LA VALUTAZIONE DEI FONDI DEL PASSIVO LA VALUTAZIONE DEI FONDI DEL PASSIVO Prof. Fabio Corno Dott. Stefano Colombo Milano, Marzo 2015 La valutazione dei fondi del passivo ATTIVITÀ PASSIVITÀ FONDI DEL PASSIVO definizione I fondi sono passività

Dettagli

La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni di laboratorio

La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni di laboratorio Progetto Regione Veneto La valutazione dei costi delle prestazioni ospedaliere e specialistiche per la determinazione delle tariffe (DGR 4547/2007) La metodologia di analisi dei costi delle prestazioni

Dettagli

UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE. Ada Carlesi

UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE. Ada Carlesi UNIVERSITA DI PISA FORMAZIONE DI BASE PER IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA ECONOMICO-PATRIMONIALE PROGRAMMA DI FORMAZIONE Periodo di svolgimento: Maggio-novembre 2012 I fase (Principi base della COEP) Maggio-giugno

Dettagli

IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI

IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI 1 IL POTERE NEGOZIALE Il potere di acquisto èdirettamente proporzionale alle dimensioni del giro di affari. Sulla base di tale andamento èpossibile affermare

Dettagli

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Prof. Riccardo Viganò Cattedra di Ragioneria ed Economia Aziendale 2014-15 Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Rappresentazione ed interazioni con il Capitale Economico Dott. Alessandro

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI. Tecnica e gestione dei trasporti. Indicatori. Corso di. Prof. Francesco Murolo. Prof.

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI. Tecnica e gestione dei trasporti. Indicatori. Corso di. Prof. Francesco Murolo. Prof. DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI Corso di Tecnica e gestione dei trasporti Prof. Luigi Biggiero Prof. Francesco Murolo Indicatori Organizzazione aziendale T.P.L. AZIENDE FERROVIARIE LOCALI Amministratore

Dettagli

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,

Dettagli

Esercizi di Ragioneria www.lvproject.com Dott. Lotti Nevio

Esercizi di Ragioneria www.lvproject.com Dott. Lotti Nevio DOTT LOTTI NEVIO 1. I dati in tabella sono riferiti al magazzino materie dell azienda Beta, che adotta il metodo del costo medio ponderato a periodi annuali; effettuare la valutazione del magazzino al

Dettagli

PROGETTO LED PER AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Testo introduttivo facoltativo. MNB,M

PROGETTO LED PER AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Testo introduttivo facoltativo. MNB,M PROGETTO LED PER AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Testo introduttivo facoltativo. MNB,M 1 LA PROPOSTA DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Würth propone soluzioni di efficientamento energetico legate all illuminazione

Dettagli

iscrizione - - ammortamento svalutazione rivalutazione -

iscrizione - - ammortamento svalutazione rivalutazione - 1 ü Stato patrimoniale Attivo B) Immobilizzazioni ü B) II. Immobilizzazioni materiali ü Criteri di valutazione B) II. Immobilizzazioni materiali ü Criteri di valutazione B) II. Immobilizzazioni materiali

Dettagli

SCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI

SCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Pagina 1 di 6 Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 I N D I

Dettagli

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI Il personale incaricato delle posizioni di quadro aziendale fruisce di un trattamento economico accessorio composto di due sole voci: la retribuzione di posizione e

Dettagli

L analisi dei costi di prodotto al fine di orientare la formulazione del prezzo di vendita

L analisi dei costi di prodotto al fine di orientare la formulazione del prezzo di vendita 7. Schemi di supporto per l economia e la finanza aziendale 7.5. DETERMINAZIONI DI PREZZI DI PRODOTTO 7.5.1. L analisi dei costi di prodotto al fine di orientare la formulazione del prezzo di vendita La

Dettagli

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale.

UNITA DIDATTICA. Conoscenze. Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale. Titolo: L'azienda e la sua organizzazione Codice: E1-S-Pro-Comm Ore previste: 16 Sistema azienda e rapporti azienda/ambiente Vantaggio competitivo Modelli di organizzazione aziendale Interagire nel sistema

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI CONSERVATORIO DI MUSICA "ARRIGO BOITO" PARMA Approvato dal CDA il 24/01/2014 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ PER CONTO TERZI ART. 1 Finalità Il presente Regolamento disciplina Ie attività

Dettagli