MATERIALI DI RECUPERO E SOSTEGNO. Collana diretta da Dario Ianes. Linda Levine IMPARO A... PARLARE. Nomi 1. Erickson
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- Bernardo Bertolini
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1 MATERIALI DI RECUPERO E SOSTEGNO Collana diretta da Dario Ianes Linda Levine IMPARO A... PARLARE Nomi 1 Erickson 3
2 Introduzione Questo kit di fotografie fa parte del programma Imparo a... parlare. I materiali contenuti possono essere usati separatamente o assieme ad altri dello stesso programma. Le attività proposte possono essere svolte da persone con una formazione professionale anche molto varia, dal momento che le conoscenze teoriche richieste sono minime. Obiettivi Le foto di questa confezione servono per insegnare alcuni vocaboli fondamentali. Gli oggetti rappresentati sono raggruppati in categorie, il che permette l introduzione di alcuni concetti attraverso la classificazione, l associazione e le funzioni degli oggetti. Materiali Nomi 1 contiene 40 fotografie a colori di formato 13x21 che rappresentano 20 alimenti e 20 animali. Sul retro di ogni carta è stampato il nome dell oggetto rappresentato e il nome del set di appartenenza in modo che sia sempre facile identificare la carta e riordinare i kit in caso di confusione. Ecco i vocaboli introdotti: Alimenti 4 Animali uva gelato cane cavallo mela pollo gatto gallina banana panino imbottito topo anatra carota panino con würstel coniglio leone piselli minestra pesce tigre granturco corn flakes uccello giraffa patate fritte pane rana dromedario latte noccioline mucca orso bianco formaggio biscotto maiale elefante uovo crema di cioccolato pecora cervo
3 Destinatari I materiali di questa confezione sono adatti a bambini di età linguistica compresa tra 12 e 48 mesi. Possono essere usati con bambini normali, afasici e con ritardo nello sviluppo del linguaggio. Consigli d uso 1. Ricordatevi che i bambini riescono a interessarsi alle figure e a concentrarsi sullo stesso esercizio solo per periodi di tempo breve. Per evitare possibili scoraggiamenti e noia cambiate attività con una certa frequenza. 2. Con i bambini di questa età è spesso consigliabile integrare nelle attività qualche forma di rinforzo. Per esempio, se l esercizio consiste nello scegliere una figura, nascondete sotto la carta esatta una sorpresa. Quando invece si tratterà di dare il nome giusto a delle figure, lasciate che sia il bambino a estrarre dal sacchetto le carte che poi dovrà nominare. 3. Spesso i bambini si divertono a nascondere le figure, dopo aver dato la risposta esatta. Ciò permette di integrare nell attività in corso dei semplici esercizi di esecuzione di istruzioni. 4. È sempre meglio lavorare con un numero ridotto di figure o oggetti. Informate il bambino che alla fine dell esercizio sarà lui a scegliere quello nuovo (egli potrà così sceglierne un altro di suo gradimento). 5. È buona norma assicurarsi che il bambino sia in grado di usare la lingua in modo ricettivo (selezionare e riconoscere una figura su richiesta) prima di pretendere un uso espressivo (nominare la figura). 5
4 6. Gli esercizi che seguono sono solo delle proposte di impiego delle carte di questo kit e potranno essere facilmente adattati alle esigenze dei diversi bambini. Potrete scegliere se lavorare per terra o su un tavolo, per esempio. Incoraggiate il bambino a toccare le figure e a muoversi durante gli esercizi, magari facendogli mettere le carte che ha scelto in un sacchetto di carta o dentro i riquadri del tappeto dall altra parte della stanza. 6
5 Attività linguistiche ed esercizi Gli esercizi, ordinati per difficoltà crescente, sono divisi in due gruppi: quelli del primo tipo mirano a sviluppare l uso ricettivo della lingua, quelli del secondo l uso espressivo. Se il bambino incontra delle difficoltà, cercate di semplificare l esercizio o riprendete ancora l esercizio precedente. Cercate di organizzare le attività in modo che il bambino abbia frequenti conferme positive dei suoi progressi. Molti dei seguenti esercizi si possono combinare; per esempio, mentre il bambino divide le carte in gruppi tematici, potrete chiedergli di pronunciare il nome di ogni oggetto rappresentato. GRUPPO 1: USO RICETTIVO DELLA LINGUA Sebbene l obiettivo principale di questi esercizi sia quello di insegnare a capire il significato di una parola o di un concetto, approfittate comunque della situazione per incoraggiare il bambino a un uso espressivo della lingua. Esercizio 1: Riconoscere le figure Obiettivi: Concentrarsi sulle figure Discriminare visivamente figure diverse Riconoscere il nome degli oggetti Svolgimento: Sistemate due figure davanti al bambino e orientate verso di esse la sua attenzione. Il bambino dovrà riuscire a rispondere positivamente a istruzioni del tipo: «Fammi vedere il...» oppure «Dov è il...?» o «Dammi il...». Ripetete l esercizio fino a quando il bambino riuscirà a indicarvi la carta giusta in un gruppo di sei. 7
6 Esercizio 2: Confrontare figure simili Obiettivi: Concentrarsi sulle figure Discriminare visivamente figure diverse Riconoscere il nome degli oggetti Svolgimento: È tipico dei bambini molto piccoli ipergeneralizzare i vocaboli. Per esempio, tutti gli animali pelosi a quattro zampe diventano cani. Quando il bambino riesce a distinguere disinvoltamente tra figure diverse, chiedetegli di scegliere tra oggetti più simili tra loro, per esempio tra il leone e la tigre o tra il panino imbottito e il panino con il würstel. Esercizio 3: Distinguere i versi degli animali Obiettivi: Potenziare la capacità di discriminare tra suoni Associare l animale e il suo verso caratteristico Svolgimento: Procuratevi la registrazione dei versi di alcuni degli animali ritratti nelle fotografie. Sistemate davanti al bambino alcune di queste fotografie, partendo da due per arrivare a sei. Fategli quindi sentire un verso e chiedetegli di identificare l animale che l ha prodotto dicendogli: «Ascolta... chi (è che) parla?» 8
7 Esercizio 4: Imparare a classificare gli oggetti Obiettivi: Riconoscere le diverse categorie Svolgimento: Scegliete luoghi diversi dove sistemare le carte di categorie diverse, per esempio due sacchetti di carta, i riquadri di un tappeto o due sedie. Sistemate in corrispondenza di ogni luogo prescelto una figura o un oggetto che identifichino la categoria e chiedete al bambino di ripartire correttamente tutte le figure fingendo magari di dar da mangiare a un pupazzo o di mettere in gabbia gli animali. Potete cominciare con le due categorie di questa confezione e aggiungere successivamente quelle di Nomi 2. I bambini più progrediti potranno inoltre dividere le carte in sottocategorie; nel caso degli alimenti, per esempio, frutta, verdura, dolci, ecc. Esercizio 5: Classificare gli oggetti secondo la loro funzione o i loro attributi Obiettivi: Riconoscere la funzione degli oggetti Riconoscere gli attributi degli oggetti Riconoscere le azioni comunemente associate agli oggetti Svolgimento: Sistemate due figure davanti al bambino e chiedetegli di scegliere quella che, per esempio, rappresenta la cosa che si mangia o l animale che si cavalca. Durante l esercizio, esemplificate brevi proposizioni, di non più di due parole, che contengano la funzione dell oggetto o le azioni comunemente associate a esso, per esempio: Biscotto; mangia il biscotto, o Cane; il cane abbaia. In un secondo tempo potrete includere anche figure tratte da Nomi 2. 9
8 Esercizio 6: Classificare gli oggetti e riconoscerli dai loro attributi Obiettivi: Riconoscere la categoria a cui appartengono gli oggetti Riconoscere la funzione degli oggetti Riconoscere le proprietà degli oggetti Svolgimento: Procedete come nell esercizio precedente facendo però scegliere al bambino tra figure della stessa categoria. Fategli vedere due animali, per esempio, e domandategli di porgervi «l animale che si cavalca». Esercizio 7: Rispondere a domande con sì o no Obiettivi: Capire le domande Rispondere appropriatamente con sì e no alle domande Capire le funzioni e le proprietà degli oggetti Svolgimento: Mostrate al bambino una figura e fategli delle domande a cui possa rispondere con sì o con no. Comincerete con semplici domande di verifica tipo: «Questo è un panino imbottito?», per passare a domande sulla funzione dell oggetto in questione, tipo: «La rana si mangia?», e infine a domande sulle proprietà degli oggetti: «Volano gli uccelli?». Cercate di espandere le risposte del bambino in brevi proposizioni: «No, non mangiare una rana». 10
9 Esercizio 8: Classificare gli animali secondo il loro habitat Obiettivi: Riconoscere l ambiente appropriato per i vari animali Svolgimento: l esercizio non è indicato per bambini sotto i tre anni scegliete tre luoghi (vedi Esercizio 4), che rappresentino tre diversi tipi di habitat: la casa, la fattoria e lo zoo; il bambino deve individuare l habitat di ogni animale e mettere la figura nel luogo appropriato. GRUPPO 2: USO ESPRESSIVO DELLA LINGUA Questi esercizi mirano a stimolare nel bambino l uso espressivo della lingua. Tutte le attività precedenti possono essere incorporate in questi esercizi. Ricordatevi che l uso ricettivo della lingua precede sempre quello espressivo. Esercizio 1: Nominare gli oggetti con il proprio nome Obiettivi: Assegnare agli oggetti il proprio nome Formare un primo vocabolario espressivo Svolgimento: Il bambino deve estrarre una carta dal mazzo, o girarla, e nominare l oggetto rappresentato. Se trova difficoltà, suggeritegli il nome e chiedetegli di imitarvi. «Cane. Quello è un cane. Dì cane». 11
10 Esercizio 2: I versi degli animali Obiettivi: Assegnare il nome agli animali, associandoli al loro verso caratteristico. Svolgimento: Mostrate al bambino la figura di un animale. Imitate il verso dell animale e pronunciate il nome, per esempio dicendo: «Muuu. La mucca fa muuu... muuu mucca». Invitate quindi il bambino a imitare il verso dell animale e a dirne il nome. Esercizio 3: Esprimere le funzioni degli oggetti Obiettivi: Nominare le funzioni degli oggetti Usare enunciati di più di una parola Esprimere le relazioni semantiche tra azioni e oggetti Svolgimento: Quando il bambino capisce le funzioni degli oggetti cominciate a richiedere che egli le esprima. In questo modo è spesso possibile aiutare il bambino a espandere gli enunciati a una parola in enunciati a due parole o più, per esempio: «Mangia la mela». Anche in questo caso, per affrontare l espressione di più funzioni, potete ricorrere a Nomi 2. 12
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