GIURIA DELLA CONGIUNTURA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GIURIA DELLA CONGIUNTURA"

Transcript

1

2

3 GIURIA DELLA CONGIUNTURA Indagine trimestrale dell Unione Regionale CCIAA delle Marche Sintesi dell anno 2014 A cura di RICCARDO GIULIETTI Centro Studi Unioncamere Marche Nota Bene: le informazioni statistiche sui principali indicatori esaminati (produzione, fatturato, esportazioni, ordinativi, investimenti, occupazione e previsioni) della Sintesi 2014 vengono pubblicate nel sito internet dell Unione: e possono anche essere consultate nel sito della rete degli Uffici Studi e Statistica delle Camere di Commercio, selezionando area Marche e successivamente Tematiche. E consentita la riproduzione dei dati e del commento solo citando la fonte

4

5 Nota introduttiva Imprese marchigiane, si guarda con moderata fiducia al 2015, confidando sugli effetti di stimolo alla competitività del sistema produttivo regionale di elementi quali il calo dei prezzi petroliferi, la svalutazione dell Euro e l aumento della liquidità monetaria che metterà in circolo la Bce. Ritengo che l insieme di questi eventi, unito alla vitalità del nostro sistema produttivo, possa consentire l avvio della ripresa economica, con effetti congiunturali positivi fin dai prossimi mesi. Guardando al 2014, invece, l indagine Giuria della congiuntura, realizzata dal Centro Studi di Unioncamere Marche, registra come l industria manifatturiera marchigiana abbia vissuto ancora un anno di difficoltà, anche se si sono avuti miglioramenti rispetto ai due anni precedenti. Analizzando i dati della nostra indagine, che presentiamo in questo volume, emerge come un bilancio positivo nel 2014 ci sia stato per quanto riguarda le imprese esportatrici, soprattutto nella seconda parte dell anno. Un risultato ottenuto grazie alla determinazione e grande tenacia di nostri imprenditori affiancati dal sistema camerale marchigiano e dalle aziende speciali delle Camere di commercio, che in collaborazione con la Regione e le associazioni di categoria, promuovono le nostre imprese all estero e nei principali eventi fieristici. Ma l attenta analisi dei dati della nostra indagine, mi induce a ritenere che la ripresa economica si consoliderà strutturalmente, coinvolgendo l intero sistema produttivo, soltanto quando torneranno positivi anche gli indicatori del mercato interno, che lo scorso anno si sono presentati ancora con il segno meno. Infatti la produzione è diminuita del 2 per cento, il fatturato ha perso l 1,7 per cento e gli ordinativi sono calati dell 1,9 per cento. Solo restringendo il campo agli ordinativi del mercato estero si possono scorgere segnali più rasserenanti, grazie ad una crescita media annuale dell 1,2 per cento. In ogni caso, la conferma che le imprese marchigiane guardino al 2015 con un certo ottimismo, arriva dai dati sull occupazione che, malgrado la congiuntura ancora negativa, ha visto i disoccupati scendere dal 12,4 per cento del 2013 al 10,6 del 2014 mentre a livello nazionale l indice di disoccupazione è stato del 13,7 per cento. Positivi anche i segnali arrivati dalla Cassa integrazione. Nel 2014 le imprese ne hanno usufruito per 37 milioni di ore, con una riduzione del 9,1 per cento rispetto all anno precedente. Altro elemento positivo il fatto che, nel 2014, circa un terzo delle imprese (il 32 per cento del totale) abbia dichiarato di aver effettuato investimenti, con punte superiori al 50 per cento per le imprese di grandi dimensioni. Il dato testimonia una rinnovata fiducia da parte del mondo produttivo in una ripresa della produzione e degli ordinativi per il 2015, anche se i tempi potrebbero non risultare necessariamente brevi. Nella Sintesi congiunturale dell industria manifatturiera marchigiana 2014, che segue questa mia introduzione, troverete la fotografia puntuale ed accurata del sistema produttivo e dell economia regionale così come è andata configurandosi lo scorso anno e le previsioni degli imprenditori marchigiani per i prossimi mesi.

6 L indagine viene condotta trimestralmente dal Centro Studi dell Unioncamere Marche con il contributo del sistema camerale nazionale, su un campione di 270 aziende con dipendenti. Il campione è rappresentativo della totalità delle imprese fino a 500 dipendenti ed offre una panoramica complessiva dell industria manifatturiera marchigiana relativa a produzione, fatturato, esportazioni, ordinativi, prezzi, investimenti, occupazione e previsioni. L Unioncamere Marche, con questa pubblicazione, mette a disposizione delle istituzioni, delle associazioni di categoria, del mondo accademico, di studiosi ed esperti, dati congiunturali di grande importanza, in modo da favorire scelte politiche mirate e tempestive per il nostro sistema produttivo. Comm. Graziano Di Battista Presidente dell Unione Regionale delle C.C.I.A.A. delle Marche

7 Nota metodologica L'indagine congiunturale sulle imprese dei settori del manifatturiero, realizzata dal Centro Studi Unioncamere per conto dell Unioncamere Marche, si rivolge trimestralmente ad un campione di circa 270 aziende con dipendenti. L indagine è rappresentativa della totalità delle imprese fino a 500 dipendenti. I dati sono disaggregati per tre classi dimensionali (da 1 a 9 dipendenti, da 10 a 49 dipendenti e 50 dipendenti e oltre), per 7 settori di attività economica (industrie alimentari, industrie tessili e dell'abbigliamento, industrie delle pelli, cuoio e calzature, industrie del legno e del mobile, industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto, industrie delle macchine elettriche ed elettroniche e filiera energia e altre industrie manifatturiere) e per provincia. Per tutti i settori la numerosità campionaria è calcolata in modo da garantire, per ognuno dei domini di indagine, un errore massimo del 10% ed una significatività del 75%. L'universo di riferimento è costituito dalle imprese con dipendenti desunto dal Registro Imprese integrato con i dati ottenuti da altre fonti (in particolare INPS e ISTAT). Anche l indagine Unioncamere si basa sul principio che nelle rilevazioni campionarie condotte a cadenza periodica è opportuno non rinnovare completamente il campione ogni volta, ma mantenere nel campione per due o più interviste una predeterminata quota delle unità (panel), utilizzando la tecnica dei campioni ruotati. Per questo motivo, tenendo conto anche della necessità di ridurre il fastidio statistico per i rispondenti e il tasso di caduta delle interviste, si è scelto di ricorrere una domanda diretta in cui al termine di ogni contatto positivo si chiede la disponibilità dell intervistato a essere contattato anche per il successivo trimestre. Mediamente la quota panel si aggira intorno al 45%. Nell'indagine, condotta telefonicamente con la tecnica CATI, viene chiesto alle imprese di dichiarare l'andamento congiunturale e tendenziale di una serie di indicatori economici (tra i quali l andamento di produzione, fatturato, ordinativi ed esportazioni), nonché la previsione per il trimestre successivo al trimestre di indagine. Alcuni dei dati tendenziali sono di tipo quantitativo (variazioni registrate nel trimestre rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), mentre i dati congiunturali (rispetto al trimestre precedente) e previsionali (riferiti al trimestre successivo) sono di tipo qualitativo (aumento, stabilità, diminuzione). L unità di riporto è costituita dalle unità provinciali d impresa (anche se la classe dimensionale è quella dell impresa nel suo complesso). Le ponderazioni infra-dominio e inter-dominio delle risposte vengono effettuate, a partire dal 1 trimestre 2012, sulla base del numero di dipendenti di ciascuna impresa / cluster d appartenenza (sempre desunto dal Registro Imprese opportunamente integrato), abbandonando pertanto le procedure di ponderazione utilizzate fino al 4 trimestre 2011, che facevano riferimento alle variabili di bilancio.

8

9 I risultati dell industria manifatturiera delle Marche

10 In generale L industria manifatturiera marchigiana ha continuato a manifestare, nell anno 2014, palesi difficoltà nel ritrovare la via della ripresa economica, anche se non sono mancati alcuni segnali positivi, confermati da un lieve miglioramento degli indicatori, rispetto ai due precedenti bilanci. I dati di sintesi, inerenti alla produzione, hanno presentato una media annuale in diminuzione del -2,0%, a fronte di una situazione di stabilità registrata in Italia. Il fatturato ha ottenuto un calo più contenuto (-1,7%), ma il divario con l andamento del contesto nazionale (+1,5%) è risultato ancora più ampio. Troppo debole è risultato il contributo fornito dalle esportazioni, in aumento di una modesta quota del +0,3%, mentre in Italia le vendite all estero sono tornate a viaggiare a ritmi sostenuti, nella misura del +3,3%. Le criticità maggiori sono emerse per le micro imprese (1-9 dipendenti) e per le imprese artigiane, i cui indicatori hanno presentato valori mediamente più bassi e la loro perdita di competitività rischia di accentuarsi per le note difficoltà di accesso ai mercati esteri e per le minori capacità di investimento. Le imprese marchigiane di grandi dimensioni (nel campione dell indagine congiunturale sono quelle con un numero di dipendenti tra 50 e 499), invece, hanno mostrato performance molto vicine a quelle dell industria nazionale. I dati del Movimprese 2014, d altra parte, hanno confermato un andamento a due velocità, che separa le imprese individuali e le società di persone dalle società di capitali: nelle Marche, le aziende costituite da forme giuridiche basate sulle persone hanno presentato un saldo negativo di oltre duemila imprese registrate in meno, mentre le società di capitali sono aumentate numericamente di quasi mille unità. La debolezza congiunturale ha comunque generato limitate ripercussioni sull occupazione: il tasso di disoccupazione complessivo regionale (non solo quindi dell industria manifatturiera) si è attestato, alla fine del quarto trimestre, al 10,6%, a fronte di un 13,7% nazionale, mentre alla fine del 2013 lo stesso indice era giunto al 12,4%. Anche i dati della Cassa Integrazione Guadagni di fonte Inps confermano segnali di miglioramento: nel 2014 sono state usufruite quasi 37 milioni di ore da operai ed impiegati dell industria manifatturiera, corrispondenti ad una diminuzione pari al -9,1%, rispetto all anno precedente. Oltre la metà delle imprese di grandi dimensioni hanno effettuato investimenti, destinati soprattutto alla ricerca di un evoluzione qualitativa dei prodotti esistenti (per una quota del 34%), ma non è mancata la componente innovativa, grazie all acquisto di nuovi impianti o macchinari di nuova concezione tecnologica (nella misura del 18% degli investimenti). Alla fine del 2014, le previsioni degli imprenditori interpellati erano orientate, nel breve termine, alla stazionarietà dei principali indicatori con tendenza ad un lieve peggioramento, restando in attesa dei benefici effetti di alcune variabili dello scenario internazionale come la svalutazione dell Euro, l iniezione di liquidità nei mercati grazie alle misure promosse dalla Banca Centrale Europea, relative al Quantitative Easing ed al calo dei prezzi petroliferi. La ripresa dovrà passare, comunque, anche da importanti riforme strutturali, mettendo l impresa ed il lavoro al centro dell azione politica e istituzionale, semplificando il quadro normativo e fiscale e provvedendo allo snellimento delle procedure burocratiche. Produzione L indice della produzione dell industria manifatturiera marchigiana ha mantenuto, nel 2014, un andamento tendenzialmente negativo. Il tasso tendenziale medio annuo è infatti risultato pari al -2,0%, mentre in ambito nazionale l indicatore ha presentato una sostanziale stazionarietà e nel complesso del Centro Italia è diminuito mediamente dell 1%. 8

11 L indicatore in esame ha seguito un andamento piuttosto irregolare: nel periodo gennaio-marzo la variazione si attestava ad un -1,7%, è poi scesa al -2,7% nel successivo trimestre aprile-giugno; il tasso della produzione ha successivamente mostrato segnali di lieve miglioramento nell arco temporale luglio-settembre con un -2,0% e nei conclusivi mesi tra ottobre e dicembre è tornato alla performance di inizio anno con un -1,7%. Il calo produttivo ha riguardato soprattutto le imprese di piccole dimensioni (1-9 dipendenti) con un tasso medio annuo pari al -3,1%, ma la flessione ha assunto caratteri di rilevanza anche per le imprese di fascia intermedia (10-49 dipendenti) nella misura del -2,2%. La contrazione del fatturato è rimasta più contenuta per le imprese di grandi dimensioni ( dipendenti) con un valore pari al -0,9%. L Artigianato ha continuato a collezionare record negativi dei propri livelli produttivi, presentando una media annua dell indicatore della produzione pari al -3,1%. Tra le province marchigiane, le maggiori difficoltà si sono palesate per la provincia di Fermo, che ha presentato una variazione tendenziale media pari al -3,4%) e, in misura minore, per quella di Macerata (con un -2,4%), principalmente a causa della crisi del settore calzaturiero (come esposto successivamente nel paragrafo dedicato a tale settore).anche le restanti province hanno ottenuto risultati negativi, pur piazzandosi al di sopra della media regionale: Pesaro ha conseguito una variazione media annua pari al -1,9%, Ascoli Piceno si è posizionata al -1,6% ed Ancona ha realizzato una performance del -1,2%. (cfr. tav. 1) Fatturato Il flusso di vendite dell ultima trimestre dell anno è lievemente aumentato in termini congiunturali (ovvero rispetto al precedente trimestre) ed il volume annuo del fatturato ha così potuto recuperare terreno, pur restando a livelli inferiori a quelli dell anno precedente. L ammontare complessivo del fatturato, calcolato a prezzi correnti, ha mostrato un andamento medio annuo pari al -1,3%, un risultato piuttosto distante dalle performance dell industria manifatturiera del Centro Italia (+1,2%) e dell Italia (+1,5%). Nel corso dell anno, ad un primo trimestre lievemente negativo (con una variazione tendenziale pari al -0,8%), è seguito un secondo trimestre caratterizzato da una cospicua diminuzione dell indicatore (-2,1%); proprio il periodo aprile-giugno può essere decisamente classificato come il periodo più avverso del Il terzo trimestre ha presentato un valore leggermente meno negativo (-1,9%), mentre nell ultima frazione dell anno è avvenuto un parziale recupero, fino al raggiungimento di un livello che non si è discostato eccessivamente dai valori dello stesso periodo dell anno precedente (-0,5%). Anche l andamento del fatturato ha confermato una stretta correlazione con la dimensione delle imprese. Le aziende maggiormente strutturate ( dipendenti) hanno, infatti, ottenuto i 9

12 migliori risultati, chiudendo l anno con un fatturato medio perfettamente in linea con quello del Le imprese di media dimensione (10-49 dipendenti) hanno segnalato una flessione del fatturato nella misura del -1,5%, mentre hanno conseguito un risultato ben al di sotto della media regionale le micro-imprese (1-9 dipendenti) con un -2,5%. La variazione media annua è risultata negativa anche per l Artigianato, il cui tasso tendenziale medio si è attestato al -2,5%. Il fatturato complessivo dell industria manifatturiera è diminuito principalmente nella provincia di Fermo, dove la variazione media annua è risultata pari al -2,1%. Nella provincia di Macerata si è verificata una flessione del -1,6%, mentre quella di Pesaro è risultata in linea con la media regionale (-1,3%). Ascoli Piceno ha segnalato una tasso medio lievemente meno negativo (-1,2%) ed, infine, Ancona ha ottenuto un risultato non del tutto disprezzabile (-0,7%). (cfr. tav. 2) Esportazioni Nelle Marche, la crisi del mercato interno non è stata compensata adeguatamente dall export, cresciuto nella modesta misura del +0,3% nel corso del Un risultato deludente, se si considera che la crescita del valore delle esportazioni in ambito nazionale è risultata pari a +3,3% e il dato di sintesi del Centro Italia si è attestato a +1,5%. La riduzione della pressione fiscale su cittadini ed imprese, gli incentivi agli investimenti in innovazione tecnologica, il sostegno all internazionalizzazione e all accesso al credito delle PMI restano i campi di intervento prioritari da realizzare per accrescere la competitività del mondo produttivo marchigiano. Nel 2014 ha inciso profondamente anche la situazione politica internazionale con particolare riferimento alla riduzione degli scambi con la Russia, un partner commerciale di primo piano per tutti i principali settori merceologici delle Marche, quali calzature, mobili, apparecchi per uso domestico ed abbigliamento. Proprio il settore calzaturiero, da tale contesto, ha subito le ripercussioni più pesanti, come si evince dalla diminuzione del fatturato export nella misura del -0,2%. Il dato non appare di per sé allarmante, ma l andamento dell indicatore nel corso dell anno ha mostrato una situazione progressivamente peggiorata: nel primo trimestre 2014, quando non erano ancora emerse le tensioni internazionali riguardanti la questione Ucraina, l export del comparto calzaturiero risultava ancora in crescita (+3,7%); nei trimestri successivi il contesto è rapidamente mutato e gli effetti sull indicatore in esame non si sono fatti attendere. I tassi tendenziali delle esportazioni sono, infatti, progressivamente entrati in terreno negativo con valori rispettivi del -0,7%, del -1,8% ed, infine, del -1,9%. Più in generale, l indice delle esportazioni marchigiane ha mostrato un andamento altalenante nel corso dell anno: si è partiti da una lieve diminuzione del -0,2% nel corso del primo trimestre e si è ottenuto un aumento del +1,2% nel secondo; nella terza frazione dell anno l indicatore si è posizionato nuovamente in terreno negativo (-0,9%), salvo tornare ad una crescita del +1,2% nell ultimo trimestre. Soltanto le imprese di grandi dimensioni, dotate di maggiori risorse per l accesso ai mercati esteri, hanno incrementato il flusso delle loro esportazioni, ottenendo un tasso medio annuo pari al +0,9%. In lievissima crescita l export delle imprese di fascia dimensionale media con una variazione annua del +0,1%. Le imprese di piccole dimensioni hanno invece dovuto ridimensionare le loro vendite all estero nella misura del -1,2%. 10

13 Le micro imprese del settore calzaturiero sono quindi risultate come la categoria più penalizzata da un calo dell export, specialmente quelle facenti parte dell Artigianato. Il tasso medio annuo dell export dell Artigianato è risultato, infatti, in flessione in misura del -1,6%. Risulta piuttosto semplice, quindi, tracciare un identikit di quali siano le aziende con le maggiori necessità di sostegno all internazionalizzazione. Conseguentemente a quanto descritto in precedenza, la provincia di Fermo ha presentato un bilancio negativo delle esportazioni, in quanto, nonostante un inizio dell anno promettente, ha ottenuto un dato tendenziale medio pari al -0,7%. Le altre province marchigiane hanno presentato variazioni moderatamente positive: si evidenzia la performance di Ascoli Piceno con un +0,8%, seguita da Macerata con un +0,7%; seguono, con una identica variazione del +0,5%, Ancona e Pesaro. (cfr. tav. 3) Ordinativi Il quadro complessivo degli ordinativi è risultato in linea con l andamento dell indicatore della produzione con una variazione media annua pari al -1,9%. Maggiori criticità, invece, sono emerse le imprese Artigiane, posizionate ad un tasso medio del -4,0%. In ambito nazionale, si è invece realizzata una moderata crescita (+1,7%), mentre in lieve terreno lievemente negativo si è posizionato il Centro Italia (-0,1%). Come rilevato per gli altri indicatori in esame, il periodo centrale dell anno ha rappresentato il momento di maggiori difficoltà: nel trimestre gennaio-marzo gli ordinativi mostravano un calo tendenziale del -1,1%, nel successivo periodo aprile-giugno il tasso è sceso al -2,8% e non è risalito oltre il -2,3% nell arco temporale luglioagosto. Nel conclusivo trimestre ottobre-dicembre si è ottenuta una lieve impennata, pur restando in terreno negativo (-1,6%). L indicatore degli ordinativi ha presentato dinamiche differenti tra le varie categorie dimensionali d impresa: ad una lieve crescita per le aziende di grandi dimensioni, nella misura +0,3% su base annua, è corrisposta una netta diminuzione dell indicatore delle micro imprese (-3,8%) e delle imprese di medie dimensioni (-2,4%). Tutte le province marchigiane hanno evidenziato un calo degli ordinativi nel corso del 2014, ma si è negativamente distinta quella di Fermo con una pesante diminuzione, corrispondente al -4,1%, rispetto all anno precedente. Macerata ha segnalato un -2,1%, mentre si sono ottenuti risultati leggermente meno negativi per Pesaro (-1,6%), per Ascoli Piceno (-1,5%) e per Ancona (-1,0%). Restringendo il campo ai soli ordinativi del mercato estero, si sono scorti segnali più rasserenanti, in virtù di una variazione media annuale pari al +1,2%. L indicatore ha conseguito un lieve aumento nel corso del primo trimestre (+0,4% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente) ed ha raggiunto i migliori risultati nel corso del successivo periodo aprile-giugno (con una variazione del +2,6%). Durante il terzo trimestre si è verificata una frenata degli ordinativi esteri con una discesa a livelli lievemente inferiori ai quantitativi registrati un anno prima (la contrazione è risultata pari al -0,3%). Nell ultimo trimestre dell anno, invece, si è concretizzata una decisa ripresa con un tasso tendenziale in crescita nella misura del +1,9%. Non altrettanto entusiasmante è risultata la performance degli ordinativi esteri dell Artigianato, che ha raggiunto nell anno 2014 una variazione tendenziale media pari al +0,3%, ottenuta dalla successione di tre trimestri negativi (gennaio- 11

14 marzo con un -0,1%, aprile-giugno con un -0,3% e luglio-settembre con il dato peggiore, pari ad un -1,6%), seguiti dal conclusivo periodo ottobredicembre all insegna del recupero con una performance del +3,1%. L andamento delle imprese di piccole dimensioni (1-9 dipendenti) ha ricalcato quello delle imprese artigiane, concludendo l anno con una media di ordinativi esteri pari al +0,3%. relazione alla propensione agli investimenti: il 52% delle aziende della fascia dipendenti ha dichiarato di aver effettuato spese per migliorare la propria produttività, mentre quelle della categoria dipendenti hanno raggiunto una quota del 31%. Si è ridotta al solo 12% la rappresentanza delle micro imprese (1-9 dipendenti) in grado di investire. Le aziende di medie dimensioni (10-49 dipendenti) e quelle della categoria superiore ( dipendenti) hanno conseguito, invece, risultati di maggiore spessore con rispettive variazioni del +1,1 e +1,5%. (cfr. tavv. 4 e 5) Investimenti Nonostante l incertezza del quadro congiunturale e la prudenza delle politiche creditizie, alla fine del 2014, circa un terzo delle imprese (il 32% del totale) ha dichiarato di aver effettuato investimenti. Il dato testimonia una rinnovata fiducia da parte del mondo produttivo in una ripresa della produzione e degli ordinativi per l anno a venire, anche se i tempi potrebbero non risultare necessariamente brevi. Comparando il dato ottenuto nel 2014 con le quote rilevate nelle precedenti sintesi congiunturali, si può rilevare che sono stati raggiunti gli stessi livelli del 2011, quando le imprese che avevano effettuato investimenti erano il 31% del totale. Nel 2012 la quota era scesa al 27% e nel 2013 sino al 26%. Si è accentuato il divario tra le imprese di grandi dimensioni e tutte quelle delle altre categorie in Tra le imprese investitrici, una quota prevalente, pari al 44%, ha dichiarato di aver accresciuto il valore dei nuovi impieghi produttivi; quasi altrettanto numerose (il 43% del totale) sono risultate le aziende che hanno mantenuto stabili i livelli di investimento, mentre è rimasta marginale la percentuale di quante hanno ridotto le somme destinate a tale scopo. In lieve aumento la quota di imprese artigiane investitrici, che si è attestata al 18% del totale, a fronte di un 15% del 2013 e di un 17% nel Nel confronto tra i vari territori, è emersa la quota più alta di imprese che hanno effettuato investimenti nella provincia di Ancona con un 12

15 36%, seguita da quella di Ascoli Piceno e di Pesaro con un 33% e da quella di Macerata con un 31%. Si è distinta negativamente la provincia di Fermo con una quota del 23%. Dall analisi della destinazione degli investimenti, emerge un quadro piuttosto conservativo da parte dell industria manifatturiera marchigiana, ancora poco incline all innovazione. Si è registrato un ampio divario, infatti, tra la quota degli impieghi rivolti al miglioramento dei prodotti esistenti (pari al 34%) e la percentuale di investimenti destinati all introduzione di nuovi prodotti (nella misura del 4%). Le quote stanziate per l introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi hanno rappresentato appena il 18% del totale ed hanno prevalso di misura sull acquisto di impianti e/o macchinari uguali a quelli esistenti, una destinazione che rappresenta il 15% del campione. Altre destinazioni hanno riguardato prevalentemente l acquisto di computer e software con una quota del 17%, mentre solo una parte marginale è stata riservata all apertura di una nuova sede (corrispondente al 6% del totale), allo sviluppo della distribuzione (2%) o ad altro (3%). metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto, che hanno rivolto il 28% degli investimenti nell introduzione di nuovi impianti e/o macchinari esistenti ed un 9% all introduzione di nuovi prodotti, seguiti dalle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche e dalle industrie alimentari. (cfr. tav. 7) Occupazione Sul fronte occupazionale, i dati relativi alla Cassa Integrazione Guadagni hanno evidenziato una situazione ancora pesante, ma decisamente in via di miglioramento, considerato che nel 2014 sono state utilizzate nel comparto industriale 25,4 milioni di ore, corrispondenti ad una quantità inferiore del 13,6%, rispetto all anno precedente. Il bilancio è rimasto negativo, invece, per l Artigianato, che ha usufruito di 11,5 milioni di ore con un conseguente aumento del +2,7%, rispetto al L andamento della Cassa Integrazione ha presentato dinamiche diverse, rispetto agli altri indicatori. Infatti, il primo e l ultimo trimestre hanno presentato, per il complessivo comparto Industria e Artigianato, il maggior numero di ore utilizzate, nell ordine rispettivo di 10 e di 12 milioni. Tra i settori di attività, quasi la metà (il 47%) delle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche ha dichiarato di aver effettuato investimenti, ma sono risultate abbastanza dinamiche anche l industria del legno e del mobile (38%) e la filiera energia e altre industrie manifatturiere (37%). I settori di attività più aperti all innovazione, invece, sono risultati quelli delle industrie Nei trimestri centrali aprile-giugno e lugliosettembre si sono, invece, registrate complessivamente 7,7 e 6,9 milioni di ore. I dati di fonte Istat, comprensivi di tutte le forze di lavoro e non solo dell industria manifatturiera, confermano un miglioramento della situazione occupazionale delle Marche, il cui tasso di disoccupazione nel 2014 ha conseguito una media del 10,1%, a fronte di un 11,2% riscontrato nel La disoccupazione è risultata inferiore rispetto al Centro Italia, ove il tasso medio si è attestato all 11,4% ed all Italia nel suo complesso, la cui 13

16 quota ha raggiunto una media annuale del 12,7%. Nelle varie province, il tasso di disoccupazione ha segnalato i livelli più bassi a Fermo e a Macerata (9,1%) ed è risultata leggermente più elevata a Pesaro (9,5%). È risultata più critica la situazione occupazionale di Ancona con un tasso del 10,4% e, soprattutto, quella di Ascoli Piceno con l 11,9%. (cfr. tav. 8) Previsioni Le previsioni del breve periodo non forniscono segnali incoraggianti per l industria manifatturiera marchigiana, nonostante siano presenti elementi di stimolo nello scenario internazionale, come il calo dei prezzi petroliferi, la svalutazione dell Euro e, in prospettiva, l aumento della liquidità monetaria annunciata dalla BCE. La grande maggioranza degli imprenditori è, infatti, orientato alla stabilità di tutti gli indicatori congiunturali per il 1 trimestre 2015, ma prevalgono nettamente le previsioni di diminuzione su quelle che indicano un possibile aumento. Così per la produzione si prevede stazionarietà nel 57% dei casi, ma una diminuzione è attesa da una quota del 30% delle imprese intervistate, mentre un aumento è possibile per il solo 13%. stabilità con una produzione invariata nel 54% dei casi ed un saldo di -2 punti percentuali tra le previsioni di crescita e quelle di diminuzione; il fatturato, invece, resterà stazionario per il 50% delle imprese ed il saldo tra ottimisti e pessimisti risulta di -4 punti. Le aziende di fascia intermedia (10-49 dipendenti) mostrano una quota più ampia di imprese orientate alla stabilità (il 59% dei casi per quanto riguarda la produzione ed una quota del 55% per il fatturato), ma il saldo tra ottimisti e pessimisti resta negativo (-17 punti percentuali per la produzione e -19 punti per il fatturato). Restano decisamente in affanno le imprese di piccole dimensione (1-9 dipendenti), i cui saldi si attestano rispettivamente a -30 e -29 punti percentuali. Anche l Artigianato affronterà in salita l inizio dell anno 2015, considerati i saldi di -28 punti percentuali per la produzione (a fronte di una maggioranza del 58%, che si esprime per la stazionarietà) e di -27 punti per il fatturato. Tra i settori di attività, il comparto della filiera energia e altre industrie manifatturiere esprime aspettative di crescita, segnalando un saldo tra ottimisti e pessimisti di +8 punti percentuali per quanto riguarda la produzione e di +6 punti per il fatturato. Moderatamente negative, invece, le previsioni degli imprenditori del settore macchine elettriche ed elettroniche (con rispettivi saldi di -8 e di -5 punti percentuali) e non risultano troppo sfavorevoli neanche quelle dei tessili e abbigliamento (con un saldo tra aspettative di crescita e di diminuzione pari a -14 punti percentuali per produzione e fatturato). Le previsioni del fatturato presentano un andamento del tutto simile: stabilità nel 57% dei casi, diminuzione nel 31% ed aumento nel rimanente 14% del campione. Il clima di fiducia varia notevolmente a seconda della dimensione d impresa: per quanto concerne le aziende di grandi dimensioni ( dipendenti) le prospettive del primo periodo dell anno presentano sostanziali condizioni di I restanti settori di attività manifestano, invece, una scarsa fiducia in una ripresa nel breve periodo: le metalmeccaniche e mezzi di trasporto 14

17 presentano un saldo di -24 punti percentuali per le previsioni sulla produzione e di -22 punti per quanto riguarda il fatturato, mentre le pelli, cuoio e calzature si posizionano su saldi rispettivi di -23 e di -29 punti percentuali; le quote delle previsioni negative del legno e mobile risultano ancora più ampie con -23 punti percentuali per la produzione e -31 punti per il fatturato ed, inoltre, anche gli alimentari dovranno affrontare un altro trimestre in recessione (-34 punti per quanto riguarda le previsioni sulla produzione e -23 punti per il fatturato). Anche l indicatore degli ordinativi totali la maggioranza degli imprenditori interpellati (il 56% del totale) manifesta previsioni di stabilità, ma anche in questo caso restano numerose le aspettative di diminuzione (il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta a -18 punti percentuali). La filiera energia e altre industrie manifatturiere resta l unico settore a nutrire speranze di crescita (+7 punti percentuali è il saldo), mentre i saldi si presentano ponderatamente negativi per le macchine elettriche ed elettroniche (-9 punti percentuali) e per i tessili e abbigliamento (-11 punti). I saldi previsionali più profondamente in rosso sono quelli del legno e mobile (-21 punti percentuali), delle metalmeccaniche e mezzi di trasporto (-23 punti), degli alimentari e delle pelli, cuoio e calzature (entrambe con -32 punti percentuali). Le previsioni degli ordinativi riferiti al mercato estero restano orientate prevalentemente alla stabilità (nel 61% dei casi, pur presentando valori disomogenei tra i vari settori di attività: maggiori prospettive di espansione per gli alimentari (+21 punti percentuali) e, in seconda battuta, per i tessili e abbigliamento (+17 punti); moderata crescita per la filiera energia e altre industrie manifatturiere (+11 punti) e per le macchine elettriche ed elettroniche (+9 punti percentuali). Si annunciano in calo, invece, gli ordinativi esteri delle metalmeccaniche e mezzi di trasporto (-21 punti percentuali) e delle pelli, cuoio e calzature (-24 punti). La consistenza del portafogli ordini al 31 dicembre 2014 mostra una lieve diminuzione rispetto al precedente trimestre, rafforzando l ipotesi di un possibile periodo di calo produttivo nel corso del 1 trimestre Le commesse coprono, infatti, un arco temporale di 5,9 settimane, a fronte delle 6,1 settimane del periodo precedente. L Artigianato resta, invece, stazionario a 3,9 settimane. I tempi più lunghi di produzione assicurata vengono registrati dalla filiera energia e altre industrie manifatturiere (8,6 settimane), seguite dalle pelli, cuoio e calzature (7,6 settimane) e dai tessili e abbigliamento (6,2 settimane). A distanza, si trovano le metalmeccaniche e mezzi di trasporto (5,1 settimane e le macchine elettriche ed elettroniche (4,1 settimane). Possono contare su tempi più esigui di produzione assicurata il legno e mobile (3,8 settimane) e gli alimentari (3,0 settimane). (cfr. tav. 9) 15

18

19 I settori dell industria manifatturiera delle Marche

20 Industrie alimentari - Principali indicatori La produzione delle industrie alimentari ha proposto un valore tendenziale medio del 2014 pari al -2,3%, un valore di per se negativo, anche se non sono mancati segnali incoraggianti. Durante l anno, infatti, si sono susseguiti risultati trimestrali non positivi, ma l ultimo periodo ha mostrato quanto meno un rallentamento della crisi. Dopo il primo trimestre, durante il quale la variazione tendenziale si attestava al -1,4%, si sono succeduti i seguenti dati: -3,6% nel secondo trimestre, -2,5% nel terzo e -1,8% nel quarto e conclusivo periodo dell anno. Andamento simile per il fatturato totale a prezzi correnti, che ha chiuso l anno con una quota di sintesi pari a -2,1%: -1,1% è la variazione relativa al primo trimestre, -3,9% quella ascrivibile al secondo periodo, -2,1% è la quota con cui ha chiuso il terzo trimestre e -1,4% per ciò che ha riguardato il quarto trimestre, un valore, che lascia spiragli aperti alla ripresa. Il fatturato estero ha presentato una situazione di lieve miglioramento con un incremento del +0,3%, nonostante si sia affrontato un periodo critico nel corso del terzo trimestre. La media annua è derivata da un andamento altalenante: ad una stabilità del fatturato estero nel corso del primo trimestre, è seguita una crescita nel secondo, nella misura del +1,8%; nel successivo terzo trimestre si è verificata una caduta dell indicatore al -1,6%, ma nell ultimo periodo dell anno si è ottenuto un positivo risultato, pari al +1,0%. L indicatore degli ordinativi riferiti al totale dei mercati interni ed esteri ha presentato un valore di sintesi pari al -2,6% tendenziale medio annuo, scaturito da performance trimestrali costantemente negative: dal primo al quarto trimestre si sono succedute variazioni nell ordine del -2,0%, -3,7%, -2,1% ed infine, -2,7%. Per quanto concerne gli ordinativi esteri, gli alimentari hanno presentato la migliore media annuale tra tutti i settori analizzati con una performance del +2,4%, una media scaturita da un andamento positivo registrato nel corso del periodo gennaio-marzo (+1,7%), seguito da un ottimo trimestre aprile-giugno (+5,0%). Si è successivamente registrata una battuta d arresto nel periodo luglio-settembre (-1,3%), ma nel trimestre ottobre-dicembre si è nuovamente ottenuta una crescita corrispondente al +3,9%. Osservando l andamento degli investimenti del comparto manifatturiero alimentare, si evidenzia che soltanto il 26% delle imprese ha destinato risorse al miglioramento del ciclo produttivo o commerciale. Una prevalente quota di queste aziende, pari al 46%, ha inoltre investito in misura minore rispetto all anno precedente, a fronte di un 40% che dichiara di aver realizzato un incremento. Una quota pari al 40% degli investimenti complessivi del settore è stata destinata all acquisto di impianti e/o macchinari uguali a quelli esistenti, mentre all introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi si sono impiegate il 27% delle risorse. Un altra voce importante degli investimenti del settore alimentare è quella del miglioramento di prodotti esistenti con una quota del 18%. - Occupazione Le ore di Cassa Integrazione Guadagni, a cui le aziende degli alimentari hanno fatto ricorso nel 2014 sono state complessivamente , un valore che ha comportato una diminuzione del -43% rispetto all anno precedente e che ha ricondotto agli standard del Nel corso dell anno, si è osservato un andamento irregolare: nel primo trimestre le ore di CIG sono risultate pari al e sono aumentate considerevolmente nel secondo arrivando a Nel terzo periodo dell anno le ore sono scese a e nel conclusivo 18

21 trimestre hanno segnalato il valore più alto, arrivando ad un valore di Previsioni Le imprese del comparto alimentare non esprimono attese di concreta ripresa per l inizio del 2015 e, nonostante una sostanziosa maggioranza preveda una generale stabilità dei principali indicatori, il bilancio previsionale evidenzia una prevalenza di risposte orientate verso un peggioramento, rispetto a quelle che prevedono un aumento. Per quanto riguarda la produzione, una quota del 60% manifesta aspettative di stabilità, mentre aumento e diminuzione sono contemplate rispettivamente nel 3% e nel 37% dei casi. Lievemente migliori le previsioni del fatturato, le cui quote si attestano al 61% per la stabilità, all 8% per l aumento e al 31% per la diminuzione. La situazione non si presenta particolarmente favorevole neanche per il totale degli ordinativi, stabili nel 62% dei casi, in aumento per il 3% e in diminuzione per ben il 35% delle imprese intervistate. Negli scenari previsionali non mancano, tuttavia, alcune note positive, che riguardano gli ordinativi esteri: anche per questo indicatore prevalgono le attese di stazionarietà (con il 65% delle segnalazioni), ma l ago della bilancia pende decisamente a favore delle previsioni di aumento (con una quota del 33%) su quelle di diminuzione (2%). Industrie tessili e dell abbigliamento - Principali indicatori Il settore delle industrie tessili e dell abbigliamento ha presentato un andamento di sintesi 2014 relativo alla produzione in netto calo, nella misura del -3,5%; una media scaturita da un susseguirsi di performance trimestrali in costante terreno negativo e così distribuite: -3,3%, -4,7%, -3,1% e - 2,8%. I risultati del fatturato totale a prezzi correnti, con variazione calcolate sempre rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, hanno presentato valori di sintesi sostanzialmente simili con una variazione media annuale pari al -3,4%. Le maggiori difficoltà si sono manifestate nella prima metà dell anno, considerato che nel primo trimestre il calo si è attestato al -2,7% e nel secondo è addirittura giunto al -7,5%. Nel terzo e nel quarto trimestre si è verificato un rallentamento della caduta con variazioni rispettive pari al -1,6 e al -1,7%. Per quanto concerne il fatturato estero, la media complessiva annuale ha presentato un valore lievemente positivo (+0,2%), grazie ad un avvio d anno in crescita (+2,8%), che ha attenuato le performance meno positive dei periodi successivi. Nel secondo trimestre si è registrato un calo pari al -0,2%, nel terzo la situazione è peggiorata e si è arrivati al -1,7% ed, infine, nel quarto e conclusivo periodo si è ottenuto un valore vicino a quello dell anno precedente con una variazione del -0,1%. Anche l indicatore degli ordinativi totali ha manifestato un andamento costantemente negativo perseguendo una media annuale pari al -2,8%, scaturito da una successione di risultati trimestrali nell ordine seguente: -2,7%, -4,0%, - 3,3% e -1,2%. L andamento degli ordinativi esteri offre, invece, un quadro più confortante con un dato di sintesi pari al +2,0%. Nel corso del primo trimestre si è registrata una crescita pari al +4,2%, mentre nel secondo e terzo trimestre i valori si sono posizionati attorno alla stabilità con rispettive variazioni del +0,1% e del -0,1%. Nel quarto periodo l indicatore è tornato ai livelli di inizio anno con una variazione pari al +3,9%. Da segnalare la scarsa attitudine agli investimenti del settore delle industrie tessili e dell abbigliamento, considerato che soltanto una 19

22 percentuale pari al 18% ha impiegato risorse nel miglioramento del proprio ciclo produttivo e commerciale. Le poche aziende che hanno investito, lo hanno fatto con straordinaria determinazione, considerato che una quota del 79% ha dichiarato di aver incrementato le somme stanziate, mentre un 17% è rimasto agli stessi livelli dell anno precedente e soltanto un 3% ha applicato una riduzione. La destinazione degli investimenti privilegiata è risultata quella volta al miglioramento di prodotti esistenti con una quota del 35%, seguono gli acquisti di impianti e/o macchinari uguali a quelli esistenti con un 24%. Con percentuali più basse si sono posizionati gli impieghi nell introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi (18%) e l acquisto di computer e software (17%). - Occupazione Le ore di Cassa Integrazione Guadagni, che sono state utilizzate da operai e da impiegati del settore del tessile e dell abbigliamento, ammontano per tutto il 2014 a , di cui ore per il tessile e ore per l abbigliamento. Durante i quattro periodi dell anno si sono così suddivisi gli impieghi di ore di CIG: per la prima frazione gennaiomarzo, per il secondo trimestre, per la terza parte dell anno e ore per l ultimo arco temporale. Rispetto al precedente anno 2013, si è registrata una flessione del ricorso alla CIG nella misura del -27,0% - Previsioni Le previsioni relative alla produzione industriale, sempre riferite al primo trimestre 2015,sono indicate dal 50% degli intervistati come stazionarie, ma il saldo diventa negativo rapportando le segnalazioni di possibile aumento con quelle di diminuzione: le prime rappresentano il 18% del totale e le seconde il 32%. Sulla stessa linea anche le previsioni del fatturato totale, che presentano quote del 54% di coloro che vedono una situazione di stabilità, mentre il 16% e il 30% sono le quote attribuite agli ottimisti del settore e, all opposto, ai suoi pessimisti. Gli ordinativi interni ed esteri vengono previsti nel 49% dei casi come stabili, ma prevale anche in questo caso la quota di quanti evidenziano la probabilità di una ulteriore diminuzione (pari al 31%) prevale su quelli che auspicano una crescita (il 31% del totale). Soltanto le previsioni degli ordinativi esteri promettono una situazione in via di miglioramento con una quota di ottimisti pari al 40%, i pessimisti con un 23% e chi dichiara ancora una stazionarietà con un 37%. Industrie delle pelli, cuoio e calzature - Principali indicatori Il settore calzaturiero, come già rilevato nel corso della precedente sintesi congiunturale del 2013 e nelle varie rilevazioni trimestrali del 2014, ha continuato a mostrare una situazione recessiva, che ha messo in seria difficoltà l intero distretto fermano-maceratese. La produzione industriale ha presentato un dato di sintesi 2014 pari a -3,8% tendenziale con performance trimestrali disomogenee. Nel primo trimestre dell anno si è registrato il calo meno preoccupante (-1,0%), mentre nel secondo è avvenuta una brusca frenata (-5,8%), solo parzialmente riassorbita nel terzo arco temporale (-4,6%) e nel quarto (-3,7%). In flessione anche il fatturato totale (a prezzi correnti) delle industrie delle pelli, cuoio e calzature, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, ma il dato di sintesi ha presentato un calo più attenuato, pari al -2,3%. Nella prima parte dell anno la diminuzione è risultata lieve (-0,9%) e nei due trimestri centrali si è attraversato il periodo di maggiori difficoltà con 20

23 l indicatore al -3,3%. Nel quarto trimestre 2014 si sono ottenuti risultati di lieve miglioramento (-1,9%). Relativamente al fatturato estero, il dato di sintesi del settore calzaturiero è risultato l unico in terreno negativo tra tutti i comparti monitorati dall indagine presentando una variazione tendenziale media pari al -0,2%. Il risultato è scaturito da un primo trimestre promettente, durante il quale il fatturato estero è cresciuto del +3,7%, seguito da un progressivo peggioramento nei successivi periodi: -0,7% nel secondo periodo, -1,8% nel terzo e -1,9% nel quarto trimestre. Gli ordinativi del mercato nazionale ed estero hanno presentato un quadro a tinte fosche con un indicatore medio annuo al -4,5%. Nel corso dell anno si sono succeduti i seguenti risultati: -2,2% nel trimestre gennaio-marzo, -7,4% nella seconda frazione d anno aprile-giugno, -4,9% nel periodo luglio-settembre e -3,6% nell ultimo periodo ottobre-dicembre. Gli ordinativi del solo mercato estero hanno seguito un andamento altalenante: bilancio positivo nel primo trimestre (+3,6%), seguito da un ridimensionamento nel secondo (+0,3%) e successive flessioni dei periodi successivi con variazioni pari al -2,0% nel periodo lugliosettembre e -3,4% nel seguente arco temporale ottobre-dicembre. La media dei quattro periodi esaminati ha prodotto un andamento medio del -0,4%. La quota delle aziende calzaturiere inclini agli investimenti è risultata pari al 23% del totale, una percentuale inferiore alla media generale delle Marche. Tra le imprese investitrici, le risorse destinate ad apportare migliorie produttive o commerciali sono aumentate nel 38% dei casi, sono restate uguali nel 53% e sono diminuite nel 9% del totale. Le risorse sono state impiegate per il 29% nell acquisto di computer e software, per il 27% nel miglioramento di prodotti esistenti, per il 19% nell acquisto di impianti e/o macchinari uguali a quelli esistenti e per il 9% nell introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi. - Occupazione Il settore delle pelli, cuoio e calzature ha ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per complessive ore, che hanno comportato una variazione pari al -33%, rispetto all anno precedente. Nella successione dei quattro periodi dell anno, le ore di CIG sono risultate suddivise come segue: nel primo trimestre, nel secondo, ore nella terza frazione e nell ultimo periodo di riferimento. - Previsioni Le imprese del settore calzaturiero non mostrano attese di una ripresa nel breve periodo, come risulta dalle dichiarazioni degli imprenditori del settore in merito ai vari indicatori. Per la produzione industriale, si prevede una situazione di stazionarietà per una larga maggioranza degli intervistati con una quota del 68%, ma resta rilevante anche la fazione dei pessimisti con un 28%, a fronte di un marginale 5% rappresentato dagli ottimisti. Anche per quanto riguarda il fatturato, non si possono scorgere segnali di miglioramento: la quota riservata alla stabilità si attesta al 57%, ma risultano diffuse le opinioni orientate al peggioramento (il 36% del totale), mentre resta debole il fronte degli ottimisti (per una quota pari al 7%). Gli ordinativi totali, interni ed esteri, indicano previsioni sulla stessa lunghezza d onda, in quanto presentano una differenza in meno tra situazioni favorevoli e non pari a -32 punti percentuali. Infatti, gli imprenditori, che auspicano evoluzioni positive, rappresentano appena il 5%, mentre quelli che, all opposto, attendono ulteriori difficoltà, rappresentano una nutrita schiera del 37%. La stabilità è, invece, prevista nel 58% dei casi. A causa della complicata situazione politica internazionale della Russia, non si intravedono spiragli positivi neanche per gli ordinativi esteri, previsti in crescita per il solo 7% degli imprenditori del settore calzaturiero, mentre ben il 31% teme ulteriori diminuzioni. Resta prevalente la quota (pari al 62%) di quanti prevedono stazionarietà. 21

24 Industrie del legno e del mobile - Principali indicatori Anche l industria del legno e del mobile ha attraversato un anno all insegna del ridimensionamento dei propri standard produttivi con l indicatore, appunto, della produzione che ha subito un calo medio del -3,0%. Nel corso del primo trimestre si è registrata una variazione tendenziale del -1,9% e, a partire dal secondo trimestre, è avvenuta una caduta più accentuata dei valori con rispettivi tassi del -3,3%, -2,8% e -3,9%. Deludenti risultati anche per il fatturato totale a prezzi correnti, che ha conseguito una variazione media annua pari al -2,2%, a seguito di risultati trimestrali in costante terreno negativo: nel periodo gennaio-marzo la variazione tendenziale si attestava al -1,0%, è precipitata al -3,7% nel successivo trimestre aprile-giugno ed al -3,0% nell intervallo luglio-agosto ed è poi parzialmente risalita nel conclusivo periodo ottobre-dicembre con un -1,2%. Il fatturato estero dell industria del legno e del mobile ha mostrato un bilancio lievemente positivo, in linea con la media comprensiva di tutti i settori, pari al +0,3%. Dopo aver attraversato un primo trimestre in deficit (-3,1% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), nel secondo periodo si è realizzato un rapido recupero con lo stesso risultato, ma di segno opposto (+3,1%). I due rimanenti trimestri hanno presentato una lieve crescita dell indicatore in esame con variazioni rispettive del +0,4% e del +1,0%. L andamento degli ordinativi totali risulta pienamente allineato al trend dell indicatore del fatturato con un avvio d anno in lieve diminuzione (-1,8%) e con un aggravamento delle difficoltà nel secondo (-4,3%) e nel terzo trimestre (-3,4%), mentre nel quarto e conclusivo periodo la situazione è tornata ai livelli di inizio 2014 (-1,9%). Gli ordinativi esteri hanno segnalato una media annua positiva (+1,5%, infatti, è il risultato del valore medio dei quattro trimestri dell anno). Ad un inizio 2014 piuttosto stentato (nel periodo gennaiomarzo la variazione tendenziale si attestava al -2,4%), è seguito un secondo trimestre caratterizzato da una notevole accelerazione (+4,8%). Nelle due successive sezioni dell anno si sono registrate, invece, tassi di moderata crescita (rispettivamente: +1,3 e +2,3%). Nel comparto del legno e del mobile si è distinta una quota considerevole di aziende investitrici (pari al 38% del totale). Nell insieme di queste imprese, una quota prevalente (55%) ha destinato la stessa quantità di risorse agli investimenti rispetto all anno precedente, mentre un 44% di esse ha incrementato gli impieghi. Soltanto una parte residuale dell 1% ha diminuito le risorse destinate agli investimenti. Gran parte delle somme sono state spese nella ricerca di un miglioramento dei prodotti esistenti (70% del totale), mentre quote minori hanno riguardato l acquisto di macchinari uguali a quelli esistenti (11%) e l introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi (8%). - Occupazione I dati Inps, relativi alla Cassa Integrazione, si riferiscono al solo comparto del legno, ma permettono comunque di delineare una situazione occupazionale abbastanza definita per l intero settore. Il numero di ore complessive di CIG del 2014 ha raggiunto unità, un valore superiore del 5,2%, rispetto all anno precedente. Il primo trimestre ha presentato il numero di ore più elevato (pari a ), mentre i successivi trimestri hanno mostrato i seguenti valori: ore nel secondo periodo, nel terzo e nel quarto. - Previsioni L inizio del 2015 viene percepito dalla maggioranza degli imprenditori del settore come 22

25 un periodo di stallo dei principali indicatori, mentre restano pochi quanti sperano in una ripresa. Per quanto riguarda la produzione industriale, che prevede stabilità nel 61% dei casi, si segnalano aspettative di aumento che rappresentano appena l 8% del campione, una quota assai inferiore rispetto alle aspettative di diminuzione, pari al 31% delle risposte. Ne consegue una differenza in meno di 23 punti percentuali. Ancora meno favorevoli risultano le previsioni per il fatturato. Per questo indicatore, infatti, gli operatori del settore, prevedono per il 53% dei casi stabilità, ma, per il 39% delle risposte, le previsioni sono in diminuzione e solo per l 8% in aumento. Ne deriva che il saldo fra le aspettative favorevoli e quelle sfavorevoli è nettamente in campo negativo e pari a -31 punti percentuali (il saldo più negativo relativo al fatturato, tra i settori che fanno parte della nostra indagine). Le previsioni degli ordinativi totali, quelli cioè ascrivibili al mercato interno ed estero, evidenziano un saldo di -21 punti percentuali, scaturiti tra il 29% di risposte pessimiste e l 8% di attese, invece, ottimiste. Il restante 63% è ascrivile a quella quota di imprenditori che prevedono una situazione di stabilità. Assolutamente orientate alla stazionarietà le previsioni degli ordinativi esteri, che resteranno stabili per il 94% delle imprese del settore. Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto - Principali indicatori Il settore delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto evidenzia un dato di sintesi complessivamente positivo, caratterizzandosi come l unico settore ad aver conseguito una crescita, seppur lieve, per tutti gli indicatori monitorati. La produzione ha presentato nel primo trimestre una situazione stazionaria, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, mentre a partire dal successivo periodo aprile-giugno, l indicatore ha segnalato un andamento in costante crescita con variazioni tendenziali trimestrali nell ordine del +1,0 e del +1,4% per la seconda metà dell anno. Il fatturato totale a prezzi correnti ha evidenziato una crescita media del +1,2% con performance trimestrali nell ordine del +0,1 nel primo trimestre, del +2,7% nel secondo, del +0,2% nel terzo periodo e del +1,7 nel conclusivo trimestre. Anche il fatturato estero, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ha mostrato segnali di ripresa, nonostante l alternanza dei risultati nel corso dell anno. Il primo trimestre ha presentato un calo del -0,9%, ma nel secondo periodo si è saliti al +2,8%. Nel successivo terzo trimestre, il fatturato è nuovamente sceso sotto i livelli dello stesso periodo dell anno precedente (-0,7%) e nel quarto trimestre il recupero è stato altrettanto repentino e rilevante, sempre nella misura del +2,8%. Il bilancio degli ordinativi totali ha concluso l anno 2014 in moderata crescita (+0,5%), dopo aver attraversato un periodo gennaio-marzo in evidente difficoltà (con un tasso del -1,4%). Nel trimestre aprile-giugno si è registrata la migliore performance con un +2,3%, ma successivamente si è verificata una lieve flessione del -0,2%. Nel quarto trimestre, l indicatore è tornato a crescere con una variazione del +1,2%. Anche per gli ordinativi esteri l inizio dell anno ha rappresentato un periodo di sofferenza: nel trimestre gennaio-marzo, infatti, l indicatore ha segnalato un calo pari al -1,0%. Pronta è stata la ripresa nel secondo trimestre (+4,9%), mentre nel terzo si è registrato un valore vicino alla stazionarietà (+0,2%). Nel conclusivo quarto trimestre, infine, si è registrata una vigorosa crescita del +3,4%. Un accenno anche agli investimenti del settore delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di 23

26 trasporto. Il 33% è la quota di imprese cha hanno investito e gli impieghi sono risultati superiori per il 48% delle risposte, per il 39% uguali e per il 13% inferiori. Il settore ha manifestato la consueta apertura all innovazione: la principale destinazione degli investimenti è risultata quella dell acquisto di computer e software con una quota del 36% e, in secondo luogo, si è classificata l introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi con un 28%. Destinazioni minori sono risultate il miglioramento di prodotti esistenti (12%) e l apertura di una nuova sede o il suo rinnovamento (10%). - Occupazione Gli impiegati e gli operai del comparto delle industrie metalmeccaniche, secondo la fonte Inps, hanno usufruito nel 2014 di ore di Cassa Integrazione Guadagni, suddivise in nel primo trimestre, ore nel periodo aprilegiugno, ore nel terzo trimestre ed, infine, ore nell ultimo arco temporale dell anno ottobre-dicembre. Rispetto all anno precedente, il 2014 ha visto sensibilmente diminuire il numero di ore (-17,1%), in linea con un andamento del settore tutto sommato positivo, considerato il quadro macroeconomico sfavorevole. - Previsioni Il quadro previsionale del breve periodo non esprime un sentiment di fiducia da parte delle imprese della meccanica e tutti gli indicatori vengono considerati potenzialmente in ribasso nel primo trimestre La produzione è prevista come stabile per il 58% degli intervistati, mentre crescerà per il 9% e subirà un decremento per una quota del 33%, generando una differenza in termini negativi, tra le due opposte posizioni, di 25 punti percentuali. Per il fatturato, il saldo che si determina tra le aspettative ottimiste e quelle pessimiste presenta una differenza in meno di -22 punti percentuali, determinata da una quota del 9% di previsioni di aumento e da un 31% di diminuzione, mentre le attese degli imprenditori su una situazione di stabilità, si attestano su una quota del 60%. Le attese per l indicatore degli ordinativi totali, sono approssimativamente uguali a quelle della produzione con quote del 9% di risposte indicanti l aumento, il 32% la diminuzione ed il restante 59% a favore della stabilità. Non si riscontrano note positive neanche nelle previsioni degli ordinativi esteri, che presentano un saldo negativo di -21 punti percentuali, dato dalla differenza tra il 10% di aspettative di crescita ed il 31% di attese di recessione. La stabilità è contemplata, invece, nel 59% dei casi. Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche Principali indicatori Questo settore ha chiuso l anno 2014 con un bilancio moderatamente negativo, fatto salvo quanto attiene agli scambi con l estero. L indicatore della produzione ha mostrato un dato di sintesi negativo (-0,5%), frutto di una successione di trimestri privo di significative oscillazioni: nel periodo gennaio-marzo il tasso si è attestato al -0,3%, nel successivo trimestre aprile-giugno è sceso al -0,8%, nell arco temporale luglio-settembre ha registrato un -0,6% e nel conclusivo trimestre ottobre-dicembre la variazione ai livelli di inizio 2014 con un -0,3%. Non sono risultati positivi nemmeno i dati relativi al fatturato totale a prezzi correnti, che rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ha evidenziato una media dei quattro trimestri pari a -0,2%. I risultati, che si sono succeduti nel corso del 2014, hanno presentato un andamento incostante: -1,6% nel primo trimestre, +0,4% nel secondo, -1,2 nel terzo e +1,5% nel conclusivo trimestre. Ha costituito una nota positiva il leggero incremento del fatturato estero, sempre 24

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO

OSSERVATORIO ECONOMICO Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

Flash Industria 4.2011

Flash Industria 4.2011 15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri per il terzo trimestre 2013 hanno confermato alcuni

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015

COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015 COMUNICATO STAMPA N. 12 DEL 10 GIUGNO 2015 Presidenza Comm. Graziano Di Battista Positive anche le previsioni degli imprenditori per il futuro. Unico elemento negativo l occupazione che da gennaio alla

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

I SERVIZI MANTENGONO IL TREND DI CRESCITA :+0,6% NEGATIVO L ANDAMENTO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO:-1%

I SERVIZI MANTENGONO IL TREND DI CRESCITA :+0,6% NEGATIVO L ANDAMENTO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO:-1% Venezia, 26 dicembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale Unioncamere del Veneto sulle imprese del commercio e dei servizi III trimestre 2008 I SERVIZI MANTENGONO IL TREND DI CRESCITA :+0,6% NEGATIVO

Dettagli

Flash Industria 3.2011

Flash Industria 3.2011 08 novembre 2011 Flash Industria 3.2011 Nel terzo trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +2,0 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 2016

ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 2016 ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 216 Il primo trimestre 216 evidenzia segnali confortanti sia sul mercato domestico che su quello estero. L industria italiana delle tecnologie per la lavorazione

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma)

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) 4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) ANDAMENTI 1 SEMESTRE 2009 PREVISIONI 1I SEMESTRE 2009 COMUNICATO STAMPA L Osservatorio

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

imprese della provincia di latina luglio 2013

imprese della provincia di latina luglio 2013 imprese della provincia di latina luglio 2013 indagine trimestrale congiunturale sulle imprese della provincia di rapporto di ricerca secondo trimestre 2013 roma, 30 luglio 2013 (12153lq 02) agenda 1.

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio

Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio C E N S I S Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio III Quadrimestre 2008 Monitor Lazio è promosso dall Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

- 2 trimestre 2014 -

- 2 trimestre 2014 - INDAGINE TRIMESTRALE SULLA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI TRENTO - 2 trimestre 2014 - Sommario Riepilogo dei principali risultati... 2 Giudizio sintetico sul trimestre... 3 1. Il quadro generale... 4 1.1

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 ! terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario del friuli venezia giulia rapporto di ricerca terzo trimestre 2013 trieste, 17 ottobre

Dettagli

ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO

ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO Un indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica.

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel secondo trimestre del 2003 è continuato il trend negativo per domanda e occupazione. Il fatturato è rimasto sui livelli precedentemente raggiunti.

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa

INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi

Dettagli

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015 VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato

Dettagli

Giuria della Congiuntura

Giuria della Congiuntura Giuria della Congiuntura Centro studi e ricerche economico sociali l evoluzione congiunturale dell industria manifatturiera delle Marche risultati del 1 trimestre 2015 e previsioni per il 2 trimestre 2015

Dettagli

INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE SERVIZI. 1 trimestre 2015 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica

INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE SERVIZI. 1 trimestre 2015 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE SERVIZI 1 trimestre 201 Allegato Statistico Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica Maggio 201 1. Gli indicatori congiunturali Nel primo trimestre 201 le imprese

Dettagli

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Roma, 12 novembre 2008 La CNA di Roma ha condotto dal 29 ottobre al 4 novembre 2008 un indagine tra

Dettagli

Università di Bologna Rimini Campus Branch. Osservatorio Congressuale della Provincia di Rimini

Università di Bologna Rimini Campus Branch. Osservatorio Congressuale della Provincia di Rimini Università di Bologna Rimini Campus Branch Osservatorio Congressuale della Provincia di Rimini Il sistema congressuale riminese nel 2011 Ricerca promossa e finanziata da: 1. L attività congressuale nell

Dettagli

RILEVAZIONE SALDI INVERNALI 2014. Risultati di sintesi

RILEVAZIONE SALDI INVERNALI 2014. Risultati di sintesi RILEVAZIONE SALDI INVERNALI 2014 Risultati di sintesi 2 Rilevazione Saldi invernali 2014 - I risultati Panel e note metodologiche Altri beni persona 9% Altre merceologie 6% Calzature 14% Abbigliamento

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.

Dettagli

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007 Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007 a cura di Ascom e Confesercenti Ricerca effettuata da Paolo Vaglio (Ceris-Cnr)

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report L ANALISI DELLE DINAMICHE DELL EROGAZIONE DEL CREDITO CONFERMA IL TREND IN RIPRESA DELL IMMOBILIARE ANCE SALERNO: CAMPANIA LEADER NELLA RIPARTENZA DEI MUTUI I prestiti concessi alle

Dettagli

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013 Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012 Ottobre 2013 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di Marisa Corazza Nel 2012 parco

Dettagli

Milano, 2 settembre 2011 COMUNICATO STAMPA La fiducia degli Italiani è in calo per il terzo mese consecutivo, mai così in basso da gennaio 2008. E lo stesso vale per la previsione sull andamento della

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

economico congiunturale

economico congiunturale indicatori Economica Numero 6 novembre-dicembre 55 Osservatorio economico congiunturale indicatori ll punto sull economia della provincia di 56 Economica Numero 6 novembre-dicembre I RISULTATI DI BILANCIO

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

Il mercato del lavoro nella provincia di Ancona: la banca dati Excelsior

Il mercato del lavoro nella provincia di Ancona: la banca dati Excelsior Il mercato del lavoro nella provincia di Ancona: la banca dati Excelsior Relazione di Stefano Staffolani 1) breve sintesi delle informazioni empiriche sul mercato del lavoro provinciale e regionale 2)

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010 Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Sempre meno auto private

Sempre meno auto private Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti

Dettagli

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014

Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Presentiamo la seconda relazione trimestrale delle vendite immobiliari a Manhattan. Lo studio si basa sulle operazioni di vendita

Dettagli

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Industria: I risultati dell indagine congiunturale sul 1 trimestre 2012

Industria: I risultati dell indagine congiunturale sul 1 trimestre 2012 34indicatori Industria: stabile la produzione I risultati dell indagine congiunturale sul 1 trimestre 2012 E. S. Produzione sugli stessi livelli dello scorso anno, debole la domanda interna, ma rimane

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis

Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 2015 L economia italiana La prolungata flessione del PIL si è attenuata Andamento

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli