Andrea Ghidoni, Responsabile Organizzazione UBI Banca. Roma, 24 giugno 2015
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1 I cambiamenti organizzativi a seguito della 263/13, 15 aggiornamento: l integrazione tra risk management e monitoraggio del credito e il ruolo del CRO nei Comitati Andrea Ghidoni, Responsabile Organizzazione UBI Banca Roma, 24 giugno 2015
2 Struttura organizzativa Capogruppo ex-bl 2003 Primo Ambito Principali Evidenze CONSIGLIERE DELEGATO EX-BL AREA AUDITING DI GRUPPO DIRETTORE GENERALE Area Auditing di Gruppo Comprende la componente Reclami Audit Reti di vendita presenti nelle singole Banche AREA RISCHI Risk Management Rischio di Credito Rischio di Mercato Rischio Operativo 2
3 Struttura organizzativa Capogruppo ex-bpu 2003 Primo Ambito Principali Evidenze EX-BPU AMMINISTRATORE DELEGATO AREA ORGANIZ. SISTEMI E SERVIZI Supporto Risk Mngt Operativo DIRETTORE GENERALE AREA AUDITING AREA PIANIFICAZ. e CONTROLLO AREA CREDITI Rating Risk Mngt ALM Strat. e Capital Mngt Risk Mngt Operativo ALM Strategico Capital Mngt Risk Mngt Crediti Risk Mngt Mercati 3
4 Struttura organizzativa UBI Banca 2007 Primo Ambito CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CONSIGLIO DI GESTIONE AUDIT DI CAPOGRUPPO e DI GRUPPO B Compliance AFFARI LEGALI E SOCIETARI CONSIGLIERE DELEGATO DIRETTORE GENERALE CREDITI C A STRATEGIA E CONTROLLO Pianif. e Controllo Sviluppo Strat. e Integrazione Cost and Service Mngt Risk Capital & Policies Risk Management Investor Relations Corporate Social Responsibility 4
5 A Struttura organizzativa UBI Banca 2007 Focus Ambito Risk Management e Antiriciclaggio RISK CAPITAL & POLICIES RISK MANAGEMENT B AFFARI LEGALI E SOCIETARI Capital Management Metodologie e Modelli Antiriciclaggio e Ind. Aut. Inquirenti Credit Portfolio Policies & Pricing Financial & Oprisk Policies Validazione Modelli e Processi Rischi di Credito Rischi Finanziari Rischi Operativi C CREDITI Rating Desk Rating Large Corporate 5
6 Struttura organizzativa UBI Banca 2015 Primo Ambito CAE CDS CDG CD SUPP. CDS Strategie e Controlli (II livello) CRO COMPLIANCE CFO IR DAGP DG CLO CBO COO Ricavi e Costi 6
7 Struttura organizzativa UBI Banca 2015 Focus Ambito CRO CRO Risk Governance Convalida Interna Coordinamento RAF CONTROLLO RISCHI DI CREDITO Credit Portfolio Management & AQR Presidio Rating di Gruppo CTRL RISCHI FINAN., OPER. & DI EQUIL. STRUT. Sviluppo Modelli & Capital Adequacy Rischi Finanziari Rischi Operativi & Informatici CTRL RISCHI DI RICICLAGGIO & RECLAMI Antiriciclaggio & Reclami Indagini penali, fiscali, civili, sequestri & FUG Controlli AUI 7
8 Evoluzione Dimensionamenti 2003/2007/2015 Ambito Controlli Interni di Capogruppo 2003 Base 100 Dati espressi in Teste [Include: Compliance, Risk Management, Antiriciclaggio, Audit] +100% ~ 175 ~ /07/ /04/ /05/ % sul Gruppo ~ 0,9% ~ 1,6% ~ 2,3% 8
9 Alcuni ambiti presidiati dai CRO italiani Compliance Reclami Erogazione Credito ordinario e speciale Legale Antiriciclaggio Controllo crediti Rischi Finanziari, di II Livello Operativi, Credito RAF Convalida Qualità Portafoglio Creditizio Recupero crediti Non esiste un modello univoco 9
10 Articolazione organizzativa del CRO in UBI Banca CHIEF RISK OFFICER Risk Governance Include coordinamento RAF e funzione di Convalida CONTROLLO RISCHI DI CREDITO CONTROLLO RISCHI FINANZIARI, OPERATIVI & DI EQUILIBRIO STRUTTURALE CONTROLLO RISCHI DI RICICLAGGIO & RECLAMI Misurazione e monitoraggio del rischio di credito Verifiche di 2 livello su esposizioni creditizie Presidio rating di Gruppo Misurazione e monitoraggio dei rischi finanziari, operativi, informatici Sviluppo dei modelli Valutazione dell adeguatezza patrimoniale e della liquidità 10
11 I principali processi presidiati dal CRO UBI Banca Funzione Controllo Rischi Coordinamento del processo di definizione e gestione del Risk Appetite Framework (RAF) Sviluppo e mantenimento dei modelli interni di misurazione/valutazione dei rischi Misurazione, valutazione, monitoraggio dei rischi correnti e prospettici e reporting Autovalutazione SREP e gestione processi correlati (ICAAP, ILAAP, informativa al pubblico PILLAR III) Convalida dei modelli interni di misurazione dei rischi Definizione metodologia e processo di valutazione del rischio informatico Verifiche di 2 livello su esposizioni creditizie Parere preventivo su operazioni di maggior rilievo (OMR) 11 Cfr. focus alle pagine successive
12 Coordinamento del processo di definizione e gestione del RAF Il RAF Lega i rischi alla strategia aziendale e quindi costituisce uno strumento per il controllo strategico Lega gli obiettivi di rischio all operatività aziendale e quindi è uno strumento per la gestione e il controllo dei rischi Guida la direzione di una banca trasmettendo e rafforzando la cultura del rischio. Il Chief Risk Officer coordina il complessivo processo di definizione e gestione del RAF, al fine di garantire che la propensione al rischio, declinata nell'ambito del framework, e le politiche e le modalità di assunzione dei rischi adottate dal Gruppo siano coerenti con principi di prudenzialità. Rilevazione Mappa dei rischi Definizione delle Metodologie di misurazione del rischio Proposta di Scenari di stress Consuntivazione del rischio effettivo [risk profile] Identificazione della risk capacity Proposta di risk tolerance e risk limits Consolidamento propensione al rischio Verifica dell adeguatezza del RAF 12
13 Verifiche di 2 livello su esposizioni creditizie Obiettivi Macro attività Verificare il livello di adeguatezza complessivo della gestione del portafoglio crediti, con riferimento a: corretto svolgimento del processo di monitoraggio coerenza delle classificazioni congruità degli accantonamenti adeguatezza del processo di recupero Controlli operativi di 2 livello ex post con un approccio risk based su: portafoglio complessivo e clusterizzato singole posizioni che sulla base dell'analisi del portafoglio necessitano di approfondimento / verifica puntuale portafogli oggetto di verifiche massive statistiche mediante confronto con modello benchmark Review ex ante di normativa interna e processi Perimetro Tutte le Entità del Gruppo che svolgono attività creditizia, tenendo conto di eventuali specificità 13
14 Verifiche di 2 livello su esposizioni creditizie Punti di intervento nell ambito del processo del credito Fasi Concessione Sotto - fasi PROCESSO NON IMPATTATO DAL CONTROLLO CREDITI EX 263 Controllo ex post al termine del processo Il processo di controllo crediti ex Circ. 263 Monitoraggio Classificazione dei Crediti Valutazione dei crediti Monitoraggio della singola posizione (PEM) Classificazione automatica Regole di Valutazione del credito Proposta di classificazio ne manuale Iter di svalutazione analitica Monitoraggio anomalie non presidiate da PEM Parere gestionale Capogruppo Parere gestionale Capogruppo Monitoraggio complessivo di portafoglio Classificazio ne controparti Inserimento svalutazione a sistema PORTFOLIO SELECTION ANALISI SINGOLE POSIZIONI CONFRONTO E CONSOLIDAMENTO ESITI INTERVENTI DI REMEDIATION E FOLLOW UP NORMATIVI Recupero Crediti Recupero crediti privati e aziende Recupero crediti rilevanti Recupero crediti piccoli tagli EVIDENZE 14 Innesto ex post dei punti di controllo ex 263 Innesto nella fase di definizione delle regole / Policy
15 Verifiche di 2 livello su esposizioni creditizie Modello di relazione Analisi della posizione Draft 1 Confronto dialettico Draft 2 Consolidamento esito Esito Gestione Esiti Finali La funzione CC2 L raccoglie le informazioni a distanza / dal resp. U.O. del gestore della posizione e redige un primo draft dell'analisi La funzione CC2 L si confronta con le strutture centrali dei Crediti / strutture deputate delle Società Controllate e redige un secondo draft dell'analisi Dopo il confronto con il Tavolo di Coordinamento interfunzionale (CRO, CLO, CFO), la funzione CC2 L definisce l'esito finale e lo invia al Comitato Rischi di Gruppo che ne prende visione e dà mandato al CRO di informare la struttura crediti della Società Controllata. CRO CLO attivano il processo di informativa / gestione degli esiti. Le azioni sono poste in essere dagli organi competenti. Il CRO ne dà evidenza al Comitato Rischi di Gruppo DIVERSO APPROCCIO CRO: analisi quantitativa/statistica, selezione e valutazione di singole posizioni secondo logica risk based CLO: presidio operativo dell intero ciclo di vita del credito 15
16 Il ruolo del CRO nei Comitati di UBI Banca Di norma invitato Assiste con parere solo consultivo Membro stabile A sua discrezione Parere, conoscenze e e professionalità in relazione alle temat tiche inerenti i rischi Comitato per il Controllo Interno Consiglio di Gestione Altri Comitati a supporto della gestione: Comitato di Direzione Comitato Crediti Comitato ALCO* Comitato Rischi di Gruppo (CRO anche segretario) Comitato Rischi Operativi Comitato Finanza Circ. 285 Intensa attività nell ambito dell operatività aziendale 16 * Asset & Liability Committee
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