in collaborazione con Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia
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1 in collaborazione con Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia CORSO DI AGGIORNAMENTO IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO AL MANTENIMENTO DELL ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL INTERNO art. 7 Decr. Min. Int. 5 agosto Un metodo di 1 livello per la determinazione del requisito R, capacità portante a caldo, di strutture in acciaio il nomogramma secondo EC Analisi e limiti di impiego del metodo, D.M , cap. S.2 D.M , e nomogramma secondo EC luglio 2016 Aurelio Menoni, Bortolo Balduzzi
2 ...COMPAIO SOLO PER ATTIRARE LA VOSTRA ATTENZIONE QUANDO IL CONTENUTO DELLE SLIDES È OGGETTO DEI TEST DI VERIFICA.
3
4 La Tabella S.2-9del D.M. 3 agosto 2015 SEGUE
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6 La Tabella S.2-1del D.M. 3 agosto la gestione dell emergenza. Decr. Min. Int. 9 marzo 2007
7 La Tabella S.2-2del D.M. 3 agosto 2015
8 Soluzioni conformi - Tabella S.2-3 del D.M. 3 agosto 2015 curve nominali di incendio par. S.2.7
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10 CURVE NOMINALI T-t (post Flashover) Temperatura - tempo In evidenza, indicate dalle frecce, le curve nominali previste dal D. M , dal D. M , da UNI EN (EC 1) e dal D.M temperatura ( C) Hollandcurve fortunnel UNI Hydrocarbon curve UNI EN , par. S.2.7 D.M Slow heating curve ISO 834 curve UNI EN , par. S.2.7 D.M External fire curve UNI EN , par. S.2.7 D.M tempo (min)
11 CURVE T-t per la verifica a caldo di gallerie ferroviarie la curva UNI (RWS)corrispondeall incendioingalleriadi45m 3 dipetrolio. Holland curve for tunnel UNI ISO 834 UNI EUREKA
12 Soluzioni alternative - D.M. 3 agosto 2015
13 Il paragr. S.2.6-D.M. 3 agosto 2015
14 Classificazione a caldo dei prodotti, dei materiali e degli elementi costruttivi SI documenti di riferimento Prodotto o elemento costruttivo con obbligo di marcatura CE NO Classificazione (SOLOprofessionista antincendio ) con: -NORME ARMONIZZATE con marcatura CE -Regolamento CPR (in vigore dal 01 luglio2013) -D.o.P. PROVE (EN norme EN, ENV o pren) CONFRONTI CON TABELLE (SOLO quelle all.to D del D.M ) CALCOLI (EC 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9 parte 1-2)
15 DEFINIZIONI DA REGOLAMENTO UE 305 / 2011 elemento costruttivo, parte di un opera di costruzione anche costituita da più prodotti da costruzione non aventi specifici requisiti di resistenza al fuoco. metodi tendenziali di classificazione
16 EN Procedimenti di progettazione θ g = log 10 (8t + 1) 1. Allegato D D.M. 16.II.07 2.EN 199X D.M. 3.VIII.15 S.2.12 S.2.13 S.2.13 S.2.14 S.2.15
17 EN Procedimenti di progettazione
18 member analysis INCENDIO ISO 834 INCENDI NATURALI DATI TABELLARI MODELLI DI CALCOLO SEMPLICI APPLICABILI APPLICABILI NON APPLICABILI APPLICABILI SE DISPONIBILI E CONSENTITO MODELLI DI CALCOLO AVANZATI APPLICABILI APPLICABILI SE CONSENTITO
19 parts of the structure INCENDIO ISO 834 INCENDI NATURALI DATI TABELLARI NON APPLICABILI NON APPLICABILI MODELLI DI CALCOLO SEMPLICI APPLICABILI (SE DISPONIBILI) NON APPLICABILI MODELLI DI CALCOLO AVANZATI APPLICABILI APPLICABILI SE CONSENTITO
20 global structural analysis INCENDIO ISO 834 INCENDI NATURALI DATI TABELLARI NON APPLICABILI NON APPLICABILI MODELLI DI CALCOLO SEMPLICI NON APPLICABILI NON APPLICABILI MODELLI DI CALCOLO AVANZATI APPLICABILI APPLICABILI SE CONSENTITO
21 (regole prescrittive)
22 Allegato B, D.M Modalità di classificazione in base ai risultati di prove Normativa di riferimento: EN EN 1364 EN 1365 EN 1366 EN 1634 EN ENV EN EN EN EN EN EN (EN ).. per: materiali, condizioni di esposizione, criteri prestazionali, procedure di classificazione, specifiche dei forni di prova, strumenti di misura, procedure di campionamento, conservazione dei campioni, invecchiamento dei campioni, modalità di stesura del rapporto di prova, rapporto di classificazione. EN , 2 per la redazione dei rapporti di prova.
23 Allegato C, D.M Modalità di classificazione in base ai risultati di calcoli Normativa di riferimento: Le NTC 08 contemplano l uso degli EC pur non essendone esplicita la facoltà in termini alternativi. Il D.M ha approvato le appendici nazionali, DAN.
24 Allegato C, D.M Modalità di classificazione in base ai risultati di calcoli
25 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. istruzioni per l uso ufficiali θ g = log10 (8 t + 1)
26 Temperatura T ( C) LA CURVA T-t Temperatura tempo INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO (post Flashover) INCENDIO ISO 834, EN MISURE PASSIVE VELOCITA DI COMBUSTIONE ṁ c = COSTANTE DA QUESTO ISTANTE DECORRONO LE RISORSE A CALDO DELLA STRUTTURA 2 d T 2 dt = 0 tempo t
27 θ g = log 10 (8t + 1); curva T-t post flash-over; curva di incendio severa ;
28 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso La verifica è esclusivamente di tipo sezionale e, pertanto, il riferimento agli elementi costruttivi dato nell all.to D al p.to D.1 potrebbe indurre in errore; IlmetodoèrivoltoperlopiùasezioniinC.A.,edamurature esclude le strutture in legno ed in acciaio; L umidità del calcestruzzo è assunta pari all 1,5% in peso;
29 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso Il metodo considera la membratura (elemento costruttivo) come staticamente isolata dal contesto ed in condizioni tendenziali di isostaticità. Non vengono pertanto prese in considerazione le azioni indirette indotte dall incendio quali dilatazioni impedite, coppie indotte da gradienti sezionali di temperatura, coazioni, ecc.; E limitato al calcolo di soli componenti considerati uniformemente esposti al fuoco per tutta la loro lunghezza confuoco b aoppurei o
30 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso Non sono automaticamente verificate le capacità resistentiacaldoataglioedatorsione; Tuttavia il rispetto delle dimensioni minime delle sezioni previste nelle tabelle non richiede di effettuare ulteriori verifiche a taglio, a torsione o all ancoraggio delle armature in condizioni di incendio;
31 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso Letabellesonostatesviluppateancheibasealrisultato di prove, sulla base della generale esperienza in Europa e sulla base di valutazioni teoriche delle prove. In particolare le tabelle per i pilastri in C.A. sono basate suproveeseguiteinbelgioedincanada.
32 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso NelcasodisezioniinC.A.oC.A.P.sianalizzailproblema solo dal lato resistenza (per lo più per l acciaio) e non dal lato carichi. Ne consegue che si deve prevedere uno spessore di cls minimo atto a limitare la temperatura dell acciaio di armatura a 500 C (350 C per i fili, le trecce, ed i trefoli e 400 C per le barre di pretensione).
33 Allegato D, D.M Modalità di classificazione in base confronti con tabelle o modalità similari. altre istruzioni per l uso Il metodo fornisce, a parità di condizioni di carico e di vincolo, risultati conservativi rispetto agli altri metodi; L uso della curva post flashover ISO 834 permette di ridurre il complicato problema di analisi strutturale alla verifica di un solo elemento strutturale alla volta trascurando gli effetti delle deformazioni termiche impedite; si considera solo la fase di riscaldamento
34 Effetto dei vincoli deformazioni termiche impedite = + l l Nessuna variazione dello stato tensionale, solo allungamento l. Elevato stato tensionale di compressione, possono verificarsi fenomeni di instabilità. R Nessuna variazione dello stato tensionale, solo curvatura 1/R. Stato tensionale di flessione M>0, M<0. Grandi spostamenti per combinazione degli effetti, fenomeni del 2 ordine, plasticizzazione, effetto catena effetto membrana (solo acciaio).
35 Effetto catena struttura in acciaio in forno di prova
36 Effetto catena incendio reale
37 Effetto dei vincoli deformazioni termiche impedite Il tema delle dilatazioni impedite e quello delle coazioni è MOLTO COMPLESSO, specie per le strutture in acciaio. l A s t Incremento di azione assiale N
38 Durante il riscaldamento l effetto delle dilatazioni impedite è ATTENUATO dalla diminuzionedelmoduloelasticoe s (θ)edalladiminuzione dif y Durante il raffreddamento l effetto delle contrazioni termiche è ACCENTUATO dall aumento di E s (θ)edall aumentodellaresistenzaallosnervamentof y
39 Effetto delle coazioni in strutture iperstatiche E, J E, J E, J
40 Effetto delle coazioni in strutture iperstatiche
41 Effetto delle coazioni in strutture iperstatiche, si consideri che all aumento delle temperature diminuiscono i moduli elastici E (θ) e G(θ) che influenzano direttamente le coazioni. t=240 min t=0 min
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43 Delle 6 combinazioni, nel calcolo a caldo, interessano la 1 e la 6 1 combinazione fondamentale (statolimiteultimoslu) γ G1G γ G2 G 2 + γ P P+γ+ Q1 Q k1 + γ Q2 Ψ 02 Q k2 + 6 combinazione eccezionale Ad (incendio, esplosione, urti.) G 1 + G 2 + P + A d + Ψ 21 Q k1 + Ψ 22 Q k2 +
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45 C. fondamentale C. eccezionale C. fondamentale
46 Illustrazione schematica dei valori rappresentativi delle azioni variabili Q(t) 5-10% T ref 5 % T ref 10 % T ref 50 % T ref
47 Per la combinazione eccezionale A d di progetto INCENDIO : Ѱ 2,wind = 0 wind action = 0 (così come snow, per quota < m. s. l. m.); l azione sismica E NON viene considerata in contemporaneità; Ne consegue la convinzione molto diffusa ed ERRATA che le controventature, nelle verifiche strutturali a caldo, possono essere beatamente trascurate.
48 Nelle verifiche a caldo NON bisogna quindi sottovalutare il problema del controventamento pur in assenza di vento. Nel caso dell azione sismica E è invece logico e razionale trascurare windaction perché E prevede anche azioni orizzontali.
49 Principali funzioni dei controventi di piano e verticali z
50 D.M punto 3 all.to A? Intradosso di solaio in carpenteria metallica con controventi di piano non protetti dall azione dell incendio
51 Suscita una certa.inquietudine trascurare nella verifica a caldo icontroventiakindicaticon
52
53 altre istruzioni per l uso La modalità presuppone che il fattore di riduzione, ossia la quota percentuale dell effetto di progetto dei carichi a freddo, utilizzata per gli SLU, da impiegare per laverificaacaldo,siaη fi =0,7; fi η fi assumel espressione: η fi = E E d,fi d = γ GA γ G G +ψ k G +γ k 2, 1 Q, 1 Q Q k1 k1 con γ GA = 1
54 Variazione del fattore di riduzioneη fi ( ψ fi,1,q k,1 /G k ) fi
55 In genere il ricorso al coefficiente di riduzione η fi non è né particolarmente conveniente né teoricamente pulito. = rigidezza EJ N M V COMBINAZIONE SOLLECITAZIONI ALLA BASE DELLA COLONNA DESTRA N(kN) M (knm) V (kn) CARATTERISTICA, K 25,00 10,00 2,50 SLU, con combinazione fondamentale, γ G =1,3,γ Q =1,5 INCENDIO, con combinazione quasi permanenteγ G =1,ψ 2,1 =0 32,50 15,00 3,75 25,00 0,00 0,00 INCENDIO,conη fi =0,70diSLU 22,80 10,5 2,60
56 Diagramma f, ε acciaio Stress f
57 Diagramma f, ε acciaio Stress f yd Fracture ε syd Strain
58 Diagramma f, ε acciaio Se ε < ε yd la sezione ha un comportamento elastico, ad essacompetew el
59 Seε>ε yd lasezionehauncomportamentoelasticonella suapartecentraleh e eduncomportamentoplastico nelle due parti superiore ed inferiore
60 Seε>>ε yd lasezionehauncomportamentototalmente plastico,h e 0,eadessacorrispondeilmodulodi resistenzaplasticow pl.
61 Inregimeplasticoletensionisonocostanti,divaloref yd ; per l equilibrio alla traslazione orizzontale deve essere C=T. Per l equilibrio alla rotazione il momento delle due forze rispettoall asseneutrodeveessereugualeam sd.
62 IndicandoconA C l areacompressaecona T l areatesa si ottiene: da cui: A C f yd =A T f yd A C = A T L asse neutro plastico divide l area delle sezioni tesa e compressa in parti uguali. L asse neutro elastico divide la sezione in due parti di egual momento statico.
63 Imponendo l equilibrio alla rotazione: C z c +T z t =M sd A C f yd z c +A T f yd z t = M sd (A C z c +A T z t ) f yd = M sd Il termine entro parentesi tonda è la somma dei momenti statici delle aree compresse e tese rispetto al baricentroplasticog p.
64 Posto tale termine A C z c + A T z t = W pl - modulo di resistenza plastico - si ricava, in modo analogo al calcolo elastico: Se la sezione è simmetrica il baricentro elastico e quello plastico coincidono. W pl può allora essere calcolato raddoppiando il momento statico di una delle due parti rispetto all asse baricentrico.
65 Diagramma M, rotazione θ, sezioni acciaio M fracture θ y θ r rotazioneθ capacità rotazionale della sezione
66 CLASSE DIDUTTILITA DELLA SEZIONE DIAGRAMMA M, θ DESCRIZIONE 1 M pl fracture La sezione è in grado di sviluppare una cerniera plastica con la massima capacità rotazionalepossibile: C ѳ 3,00. rotazione θ 2 M pl fracture La sezione è in grado di sviluppare il momento resistente plastico ma con capacitàrotazionalelimitata:c ѳ 1,50. rotazione θ 3 M pl M el instabilità locale rotazione θ Le tensioni nelle fibre estreme, compresse, possono raggiungere la tensione di snervamento ma l instabilità locale impedisce lo sviluppo del momento resistente plastico. 4 M pl M el instabilità locale rotazione θ Per determinare la resistenza flettente, tagliante o normale è necessario tenere conto degli effetti dell instabilità locale in fase elastica nelle parti compresse della sezione.
67 Classi di duttilità di sezioni in acciaio fracture fracture fracture fracture θ
68 La classe di duttilità si determina in base a rapporti dimensionali limite per le parti di sezione soggette a compressione e flessione secondo EN (tabb. 1, 2, 3) profilari. Un elemento che non soddisfa i limiti per la classe 3 è, automaticamente, di classe 4. Per la classificazione delle sezioni a caldo si adotta il valore: f y S235 S275 S355 S460 ε 0,85 0,79 0,69 0,61 ε 2 0,72 0,62 0,48 0,37
69 tab. 1
70 tab. 2
71 tab. 3
72 Estratto di profilario, classi di duttilità di sezioni in acciaio
73 0, Es.: l acciaio S355a 500 C è caratterizzato da f y,θ (θ)=355 0,78 = 277MPa
74 Curve di riduzione delle caratteristiche meccaniche- acciaio da carpenteria
75 Momento resistente a caldo acciaio, sezioni inflesse, classediduttilità1e2. M fi,t,rd = k y,θ [γ M,1 = k y,θ [1,05/ 1] f yd yd W pl,1/ γ M,fi = f y (θ )W pl fi ] M Rd pl = k y,θ f yk pl Rd = yk W pl =
76 Momento resistente a caldo acciaio, sezioni inflesse, classe di duttilità 3. M fi,t,rd = f y (θ) W el el
77 Momento resistente a caldo acciaio, sezioni inflesse, classe di duttilità 4. M fi,t,rd = f y 350) (350 W el el
78 Riscaldamento di profili in acciaio nudi eprotetti-fuocoiso profili nudi 2 profili protetti
79 Riscaldamento di profili in acciaio nudi A m area laterale del profilo esposta a fuoco (m 2 ) incremento di energia interna (J)
80 ρ a massa volumica acciaio, 7.850,00 kg/m 3 - p.to EN ; c a calore specifico acciaio, J/kg C, funzione della temperatura θ a dell acciaio - p.to EN ; V volume dell elemento per unità di lunghezza, m 3 /m; θ a,t incremento di temperatura dell acciaio al tempo t, C; A m area laterale del profilo investita dai gas caldi per unità di lunghezza, m 2 /m; A -1 m /V fattore di sezione, m ; per profili a sez. costante è il rapporto tra perimetro bagnato dal fuoco ed area cross metallica; h & net flusso netto di calore di progetto per unità di superficie investita dai gas caldi, W/m 2 ; k sh fattore di correzione (adimensionale) per shadow effect t intervallo di tempo, s. N.B. si suppone che thermal conductivity steel λ steel (λ steel /λ concrete concrete = min ~35, aumenta all aumentare diθ) steel.
81 EN Figure 3.5: Thermal conductivity of carbon steel as a function of the temperature
82 EN Figure 3.7: Thermal conductivity of concrete
83 trasformazione a l l o t r o p i c a Fe α Fe γ EN Figure 3.4: Specificheatofcarbonsteel asa functionofthe temperature
84 Riscaldamento di profili in acciaio nudi - metodo degli incrementi finiti θ g, t θ a, t n+2 h & net θ a, t n+1 Δθ a, t n+1 Δt n+ θ a, t n Δθ a, t n Δt n+1 Δt n
85 Shadow effect esposizione a flusso termico radiativo k sh
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90 Estratto di profilario, fattore di sezione A m,p /V (m -1 )
91 flusso termico netto totale (W/m 2 ) flusso termico netto convettivo (W/m 2 ) α c (W/m 2 K) = 4 lato non esposto; 9 lato non esposto includendo l irraggiamento; 25 lato esposto ad incendio ISO 834 ed esterno; 50 lato esposto ad incendio idrocarburi; 35 incendio parametrico, modelli a zone.
92 flusso termico netto radiativo (W/m 2 ) con: ε f ε m emissività fiamme = 1; emissività materiale = 0,8 in genere; 0,7 acciaio al C; 0.4 stainless steel; φ fattore di configurazione (cfr. termine correttivo per shadow effect); σ costante di Stephan-Boltzmann (5,67 E-8 W/m 2 K 4 ).
93 Riscaldamento di profili in acciaio protetti θ a,t d p Equazione di Wickström (formulata nel 1985)
94 con: Riscaldamento di profili in acciaio protetti conduttività termica del protettivo (W/m C) temperatura dei gas del gas nel comparto al tempo t ( C) temperatura dell acciaio al tempo t ( C) spessore del materiale isolante (m) superficie interna di contatto dell elemento (m 2 ) intervallo di tempo (s), << 30 s no convergenza massa volumica acciaio (kg/m 3 ) calore specifico acciaio (J/kg C) volume dell elemento (m 3 ) temperatura dell acciaio al tempo t ( C) (uniforme) massa volumica del protettivo (kg/m 3 ) calore specifico del protettivo (J/kg C)
95 è il fattore di sezione dell elemento protetto è la superficie (perimetro) in caso di rivestimento aderente; è la superficie (perimetro) della scatola aderente in caso di rivestimento scatolare; è il volume (sezione retta) del profilato.
96 Riscaldamento di profili in acciaio protetti e con: che tiene conto della capacità termica del protettivo rispetto a quella dell acciaio La temperatura dello strato esterno del protettivo coincide conquelladeigasθ g, t regime termico transitorio regime termico stazionario
97 Riscaldamento di profili in acciaio protetti Nei metodi semplificati viene assunto = 0 che equivale a supporre che nel protettivo non si accumuli calore: 1. peggiorano le condizioni di esposizione termica dell acciaio. 2. la condizione è cautelativa. L equazione di Wickström, in tal caso, si semplifica in: dove ponendo: si ottiene: (W/m 3 C)
98 Riscaldamento di profili in acciaio nudi e protetti trasformazione a l l o t r o p i c a Fe α Fe γ equazione di Wickström semplificata
99 VALGONO LE CONSIDERAZIONI GENERALI GIA FATTEPERLESEZIONIINC.A.: 1. Gli effetti dei carichi, vengono ridotti secondo la: η fi = E = γ G +ψ Q d, fi GA k 2,1 k1 E d γg Gk +γq, 1 Qk1 = max 0,7 2. Il coefficienti ϒ s assume, in caso di incendio, il valore 1altempot=0; La struttura, a partire dall istante t=0 dal flash-over, è quindi sovradimensionata.
100 STRUTTURE IN ACCIAIO SLU INCENDIO coefficiente γ s 1,05 1,00 γ G 1,30 1,00 Ψ ψ 0, j ψ 2, j
101 Complessivamente, quindi, la struttura viene impiegata a caldo per un fattore di utilizzazione: μ O = R E fi,d R fi,d,t=0 Sesiricorreaη fi,è E fi,d =η fi E d esiottiene: μ O = R E fi,d fi,d,t=0 = η γ fi s E R d d
102 Se R d >E d la struttura è sovradimensionata a freddo: μ o tende a diminuire; più la struttura è sovradimensionata a freddo e più risponde correttamenteacaldo. Se R d <E d la struttura è mal dimensionata a freddo; a caldo potrebbe anche rispondere correttamente; bisogna approfondire lo studio.
103 Nel caso in cui sia E d = R d, la struttura è strettamente dimensionata per E d, si ottiene il massimo valore di μ o per entrare nel nomogramma. μ O = η γ fi s = 0,70 1,05 = 0,66
104 Essendo, per sezioni in acciaio: μ O = R E fi,d fi,d,t=0 derivache,incondizionidicollassok y,θ µ 0.
105 Acciaio nomogramma EC3 metodo analitico semplificato di valutazione della resistenza al fuoco di strutture in acciaio il nomogramma è valido come metodo semplificato di calcolo a caldo di singoli elementi di acciaio; la curva di esposizione a fuoco è la curva nominale standard ISO 834; la temperatura ha, in ogni istante, uniforme distribuzione sull elemento strutturale; si trascurano gli effetti delle dilatazioni termiche; per le sezioni in classe di duttilità 4 la temperatura criticaèparia350 C
106 Acciaio nomogramma EC3 metodo analitico semplificato di valutazione della resistenza al fuoco di strutture in acciaio ilmetodoèapplicabilesoloa: - Elementi semplicemente tesi; - Elementi semplicemente compressi; - Elementi semplicemente inflessi. ilmetodononèapplicabilea: - elementi con sollecitazioni composte; -elementi inflessi soggetti a fenomeni di svergolamento.
107 0,66 538
108 per k y,θ = 0,66 θ a = 538,70 C
109 Determinazione semplificata della temperatura critica
110 Determinazione semplificata della temperatura critica
111 Riscaldamento di profili in acciaio nudi e protetti sezioni nude cr sezioni protette sezioni nude sezioni protette
112 Nomogramma EC3 (m -1 ) 538 f y,ѳ = k y,ѳ f y 350 (Wm -3 K -1 ) 0,66
113 Acciaio nomogramma EC3 metodo analitico semplificato di valutazione della resistenza al fuoco di strutture in acciaio Per le sezioni in classe di duttilità 4 la temperatura critica è pari a 350 C (m -1 ) (Wm -3 K -1 )
114 k 1 fattore di distribuzione non uniforme della temperatura sulla sezione - k 1 = 1,00 per esposizione al fuoco su 4 lati; - k 1 = 0,70 profili non protetti con esposizione al fuoco su tre lati; - k 1 = 0,85 profili protetti con esposizione al fuoco su tre lati. k 2 fattore di distribuzione non uniforme della temperatura lungo la trave - k 2 = 0,85 in corrispondenza dei vincoli per travi iperstatiche; - k 2 = 1,00 in tutti gli altri casi. Coefficiente maggiorativo1/kdella temperatura critica θ cr : k = k 1 k 2 cr
115 esempio applicativo nomogramma EC3 Attività logistica esistente, 70 2 C, superficie m 2 suddivisa in 4 compartimenticlassificati120; Pareti compartimentanti (R)EI 120, struttura di copertura in carpenteria metallica, tubi di acciaio spessore t max =5mm S.F. 1/t=1/5E-3=200m -1 ;
116 200 Ѳ cr =560 C 10 min 0,6
117 Procedimento di calcolo per elementi compressi in acciaiodeterminazione della temperatura critica.
118 Procedimento di calcolo per elementi compressi in acciaio
119 Procedimento di calcolo per elementi compressi in acciaio
120 Tab. 5 - determinazione della temperatura critica per S 235
121 Tab. 6 - determinazione della temperatura critica per S 275
122 Tab. 7 - determinazione della temperatura critica per S 355
123 Tab. 8 - determinazione della temperatura critica per S 460
124 Verifica colonna HEA 300, S 235 protetta
125 Verifica colonna HEA 300, S 235 protetta
126 Verifica colonna HEA 300, S 235 protetta Colonna HEA 300 λ 1 λ 3 2
127 Verifica colonna HEA 300, S 235 protetta Ap/V
128 Verifica colonna HEA 300, S 235 protetta Ѳ cr =542 C 630 kw/(m 3 C) La colonna raggiunge la temperatura criticadopo105minedèquindi classificabile R min
129 Verifica profilo classe di duttilità 4 protetto
130 Verifica profilo classe di duttilità 4 protetto Ѳ cr =350 C 610 kw/(m 3 C)
131 Lett. circ. Min. Int. Dip. VV.F.prot. n del
132
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